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Economia: Definizioni e Approcci, Sintesi del corso di Sociologia Economica

Due approcci differenti alla comprensione dell'economia: uno sostanziale e uno formale. Il primo definisce l'economia come insieme di fenomeni economici implicati nell'attività per il sostentamento di una società, mentre il secondo la vede come processo storico legato al mercato autoregolato. Anche la validità di queste approcche e i loro limiti.

Tipologia: Sintesi del corso

2011/2012

Caricato il 27/06/2012

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Scarica Economia: Definizioni e Approcci e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Economica solo su Docsity! SOCIOLOGIA ECONOMICA 02/03/11 DEFINIZIONE DI ECONOMIA K.Polany dà due definizioni di economia → definizione sostanziale di economia (A) → definizione formale di economia (B) (A) → “Insieme delle attività stabilmente intraprese dai membri di una società per produrre, distribuire e scambiare beni e servizi” I fenomeni economici avvengono in un contesto sociale che li influenza; contesti istituzionalizzati. − Attività orientate da un insieme di regole, che stabilizzano l'orientamento degli attori → economia come processo istituzionalizzato − Ci dev'essere congruenza tra l'insieme delle regole e: l'esigenza relativa al soddisfacimento dei bisogni della società; le motivazioni degli individui...l'elemento di congruenza sono i sistemi economici (B) → “Attività basate su scelte individuali relative all'impiego di risorse scarse e soggette ad usi alternativi impiegate per massimizzare l'utilità individuale” − Interazione tra gli individui, regolata dal mercato: meccanismi di domanda/offerta → meccanismi di formazione dei prezzi − Individui razionali che perseguono il proprio interesse individuale Può essere considerata un aspetto particolare di (A) (A) Definizione sostanziale → organizzazione sociale in cui i → istituzionalizzazione del comportamento fenomeni economici si realizzano economico → soddisfacimento dei bisogni complessivi della società → varietà delle organizzazioni sociali, da cui scaturiscono i doversi imperativi sulla sfera precedente Esempi: società “primitive” (centralità delle strutture parentali e dei meccanismi di solidarietà); contesto dei grandi imperi (centralità del comando politico); centralità dei mercati autoregolati N.B. Centralità = meccanismo prevalente, accanto al quale ne convivono altri, comunque importanti da studiare, e che influenzano quello prevalente (B) Definizione formale → processo storico: affermazione delle società capitalistiche (centralità del mercato autoregolato) → processo intellettuale: affermazione dell'economia come disciplina, campo del sapere, che studia funzionamento e implicazioni del mercato Validità di questo approccio ↓ Assunzioni relative alle regole e agli attori Limiti → forte semplificazione; condizioni fortemente restrittive di validità teorica (piena informazione, atomismo, utilitarismo, ecc.). Regole ed assunzioni estremamente rigide, limitanti rispetto a quella che è la realtà Ok → modelli teorici altamente generalizzabili; applicazione di modelli matematici; implicazioni prescrittive e normative Sviluppo delle concrete politiche economiche regolate dal mercato (autoregolato) Limiti → il mercato coesiste con altri meccanismi di regolazione. E' una coesistenza che spesso determina processi di interazione importanti. Processi di ibridazione, che hanno anche ricadute di carattere normativo e prescrittivo Ok → il mercato autoregolato si afferma, si impone sugli individui e sugli altri meccanismi di regolazione N.B. “Limiti” si riferisce ai limiti della definizione formale di economia Istituzione → insieme delle norme che orientano e regolano il comportamento economico e che si basano su un meccanismo di incentivi formali e informali per ottenere l'adesione dei singoli Organizzazione → collettività concreta che coordina un insieme di risorse, materiali e umane, per il raggiungimento di un determinato obiettivo Sintesi sulle due definizioni di economia 08/03/11 Antropologia economica Sociologia economica Storia economica Oggetto di indagine privilegiato Studio delle strutture economiche delle società primitive Società contemporanee e processi di modernizzazione Fenomeni concreti del passato Strumenti di ricerca prevalenti Osservazione partecipante Mix di tecniche (analisi documentaria, interviste, raccolta diretta dei dati) Analisi documentaria Grado di generalizzazione teorica perseguita Forte idiosincrasia delle acquisizioni (sapere altamente specifico su una certa società) Generalizzazioni emergenti dalla raccolta di ricerche (far emergere paradigmi interpretativi trasversali) Generalizzazioni teoriche a validità limitata nel tempo e nello spazio Forte individualizzazione rispetto alla valenza dei risultati teorici conseguiti; bassa generalizzazione Sistema economico → è costituito dall'insieme di persone e organizzazioni che agiscono per soddisfare i bisogni della popolazione mediante l'utilizzo di risorse di vario tipo; definizione delle relazioni Esempi di casi di studio della sociologia economica → Weber, etica protestante (influsso di una caratteristica extra-economica sul comportamento economico); studio di attori collettivi come i sindacati nel secondo dopoguerra. Posizione della sociologia economica Ipotesi monista → nel produrre conoscenza scientifica si fa riferimento ad un unico canone che tiene insieme le scienze; l'obiettivo è la formulazione di leggi generali; ma perdita di aderenza rispetto ai fenomeni concreti Dualismo storicista → ogni fenomeno sociale ha un carattere distintivo, che rende impossibile qualunque forma di generalizzazione teorica A metà tra questi due estremi c'è lo status scientifico della sociologia economica. Produzione di modelli teorici, ancorati a situazioni particolari. Il focus sono gli attori sociali (le loro strategie e motivazioni) e l'attenzione per le istituzioni. Se ne può parlare anche in termini di individualismo metodologico (fenomeni sociali sono spiegabili come conseguenze delle motivazioni e delle azioni dei singoli individui) ed olismo metodologico (i fenomeni sociali sono spiegabili come il risultato di dinamiche interne alle istituzioni e al sistema sociale che sovra- determinano le motivazioni degli individui). Olismo è più deduttivo e meno induttivo, al contrario dell'individualismo. DEFINIZIONE SOSTANZIALE - Fenomeni economici implicati nell'insieme di attività per il sostentamento di una società - Discipline: sociologia economica, storia economica, antropologia economica - Categorie interpretative: istituzioni attori DEFINIZIONE FORMALE - Fenomeni economici: riconducibili al mercato autoregolato - Discipline: economia (neoclassica) + - + - Il motore della trasformazione verso il capitalismo moderno è l'imprenditore, l'affermazione dello spirito imprenditoriale. Affermazione che avviene grazie a diversi processi convergenti, alla fusione di tre diversi sistemi motivazionali che convergono nel far emergere l'orientamento motivazionale che porta al capitalismo moderno → condotta economica del capitalismo moderno: − imprenditorialità di orientamento prettamente economico (crescita di attività imprenditoriali avviate da soggetti che si trovano in condizioni di esclusione e marginalità). Rilevanza di tre figure: eretici [hanno la caratteristica di essere esclusi dalla chiesa di stato; questa condizione determina la preclusione dei canali tradizionali di mobilità verticale; la reazione a questa situazione è l'impegno nell'attività economica], stranieri [essi sono il risultato di una sorta di meccanismo di selezione: sono la parte più intraprendente del popolo di appartenenza; inoltre sono meno sottoposti alla pressione conformistica tipica della società in cui si collocano; come per gli eretici, vivono un'esclusione dai canali di ascesa tradizionali, e quindi si impegnano nell'attività economica], ebrei [tendono a costituire una rete transnazionale di rapporti fiduciari tra i membri della comunità che valica i confini dei territori ma si ricompone all'interno dell'ambito religioso di appartenenza; ciò favorisce lo svolgimento di una serie di attività economiche che possono essere qualificate come innovative rispetto a quelle tradizionali: vantaggio nella pratica commerciale e creditizia e dunque impegno nell'attività economica] − affermazione e diffusione dello spirito imprenditoriale. Lo spirito imprenditoriale è una rottura con le posizioni tradizionali per affermazione e riconoscimento sociale. Questo tipo di processo si manifesta in tre diverse sfere di attività → politica, scienza, economia; la sfera economica conduce all'impegno nell'attività economica visto nel precedente punto − spirito borghese. Orientamento volto all'ordinata amministrazione del capitale Influenze dello stato sull'ascesa del capitalismo • Crea le condizioni formali di straniero ed eretico (ruolo dello stato nel determinare le condizioni di marginalità che sono alla base della messa in atto di comportamenti di tipo imprenditoriale) • Affermazione dell'imprenditorialità politica (corrisponde a un'espressione dello spirito imprenditoriale, il quale comporta la rottura della tradizione come necessaria per perseguire un avanzamento sociale, e si manifesta non solo nella sfera economica, ma anche politica e scientifica; questo spirito è in dicotomia con lo spirito borghese, che invece riguarda la gestione ordinata degli affari) • Promozione della scienza razionale e della tecnica → perché è importante che lo stato se ne faccia promotore? Caratteristica di bene pubblico della conoscenza, che ne rende difficile la promozione da parte dei soggetti privati. Stato investe nella produzione di conoscenza • Impegno a sostenere la crescita dell'economia nazionale (controllo base monetaria, exim) Maturità del capitalismo Il nocciolo, la caratteristica fondamentale del capitalismo maturo è l'intensificazione della funzione imprenditoriale (imprenditorialità) ↓ ▬ Ciò è dovuto in primis alla diffusione dell'orientamento imprenditoriale, che vede il progressivo erodersi delle barriere sociali e religiose che prima impedivano la messa in atto di comportamenti coerenti con un perseguimento dell'avanzamento sociale: processo di legittimazione della condotta economica. ▬ Rilevanza e centralità delle componenti cognitive dell'attività imprenditoriale → per componenti cognitive s'intende l'insieme delle competenze e conoscenze necessarie a svolgere la funzione imprenditoriale. Avviene una specializzazione della funzione imprenditoriale, che porta anche ad una differenziazione organizzativa (delega da parte dell'imprenditore verso altre componenti produttive di funzioni che prima svolgeva lui; in questo ambito rientra, es., l'inventore specializzato). Credito orientato dalla competenza → “democratizzazione” dell'imprenditorialità. ▬ Fattori di stimolo per la diffusione del capitalismo → concorrenza tra imprenditori (questa non è vista come forza che induce le imprese ad uniformarsi ma anzi è vista in direzione opposta: sottrarsi alla pressione conformista del mercato attraverso uno sforzo imprenditoriale); crescita del movimento operaio (ottica dinamica, di sviluppo: questo elemento di pressione rappresenta un incentivo per gli imprenditori a rinnovare, inventare...cosa che porterebbe ad un aumento dei profitti). Quindi: innovare per accrescere produttività e competitività. L'aumento di produttività crea un'offerta in aumento, che incontra un mercato sempre più ampio. Conseguenze dello sviluppo del capitalismo moderno ▬ Svolgimento di attività imprenditoriali all'interno del sistema capitalistico, che plasmano e regolano le relazioni tra gli attori economici; cresce l'apparato di norme e regole che mirano a regolare le relazioni tra gli attori → riconoscimento e tutela dell'attività economica (diritto pubblico e privato; processo di razionalizzazione delle relazioni tra gli attori economici – stato, imprese e lavoratori – ; gli elementi di riferimento sono lo stato e il sistema giuridico). Razionalizzazione delle relazioni economiche tramite il diritto. ▬ Lavoro moderno → tende a concentrarsi in maniera determinante nelle città: la città diventa il luogo paradigmatico di incontro tra lavoro, lavoratori moderni e capitale. Questa concentrazione di lavoratori nelle città corrisponde a fattori di diversa natura: progressiva erosione delle modalità tradizionali di erogazione del lavoro; stili di vita e spazi di libertà urbani (molti lavoratori sposano le opportunità di maggiori libertà individuali che la città rende possibili). Necessità di approntare strumenti di incentivazione, di controllo che permettano l'aggregazione di un gran numero di lavoratori all'interno delle strutture produttive → regolazione più formale dei rapporti. Una modalità di incentivazione può essere, es., il denaro. E' necessario anche un adattamento culturale, e non solo tecnico, della manodopera che viene impiegata. ▬ L'azienda moderna capitalistica si caratterizza sempre più come un insieme generalizzato di ruoli, gerarchie, funzioni; le imprese si trasformano sempre più in gradi burocrazie guidate da rapporti spersonalizzati. Razionalizzazione e burocratizzazione. ▬ Consumo → anche qui, processo di razionalizzazione. Crescita della moderna domanda di beni di consumo ed erosione delle pratiche tradizionali. Funzione attiva da parte del sistema industriale: l'insieme delle imprese non risponde in automatico al mercato ma cerca di intervenire in maniera attiva rispetto alle dinamiche di consumo. Imperativi delle imprese: spingere per una maggiore uniformazione dei bisogni, cercare di ricondurre la domanda su un'offerta di carattere industriale che ha aspetto di crescente standardizzazione; usare la leva della moda, che è uno strumento controllato per orientare la domanda rinnovandola, ed è anche strumento di orientamento sociale per i consumatori (essa crea una relazione con quelle che sono le idee prevalenti all'interno di una società; processo imitativo). Fase di declino del capitalismo Emergere di una forma di capitalismo più stabilizzato, governato. Capitalismo nella sua forma di decadenza si avvicina al socialismo → modalità di gestione burocratica del sistema economico centrata su istanze di tipo politico che vengono decise centralmente. 23/03/11 – 29/03/11 – 30/03/11 WEBER Distinzione fra l'obiettivo dell'economia e quello della sociologia economica L'economia ha come obiettivo lo studio della formazione del mercato e dei prezzi nella moderna economica di scambio. L'obiettivo della sociologia economica consiste nel studiare da un lato i fenomeni economicamente rilevanti (più al centro dell'attenzione) e dall'altro i fenomeni economicamente condizionati (insieme di fenomeni sociali che sono condizionati dall'operare di meccanismi economici e di mercato). L'istanza motivazionale Il capitalismo in sé non è il processo di tesorizzazione (accumulo di ricchezza), ma è qualcosa che ha a che fare con le motivazioni dei soggetti e il modo in cui le relazioni sono regolate. L'accumulazione di ricchezze c'è sempre stato, anche non in concomitanza con lo sviluppo del capitalismo. Ruolo giocato dall'impulso acquisitivo → avidità di denaro e ricerca di profitto....ma da solo non qualifica il capitalismo: è infatti presente anche nelle società tradizionali. Bisogna vedere il modo in cui la ricerca del profitto è considerata. Nelle società tradizionali il perseguimento del profitto è solamente tollerato, non ha incentivazioni, è circoscritto ad una sfera residuale di relazioni (sfera estrinseca a quella strettamente inerente al soggetto – si parla di dualismo etico: differenza di comportamento con i soggetti esterni alla propria sfera rispetto a quello tenuto con i membri della comunità di appartenenza). Quindi nel mondo tradizionale l'impulso acquisitivo non entra nel cuore dei concetti su cui si basa il sistema economico. Invece nel capitalismo questo concetto entra nella sfera della produzione. Cosa fare della ricchezza? Essa diventa capitale: una risorsa che deve essere investita e fatta fruttare. Ciò comporta la condanna di un orientamento volto al semplice godimento, al consumo edonistico: i risultati dell'attività economica devono infatti essere reimpiegati produttivamente → l'impegno nell'attività economica diventa un dovere etico. I protagonisti sono gli imprenditori, che corrispondono a questo nuovo meccanismo di istanza motivazionale. Per spiegare tutto ciò, W. prende in considerazione una vasta lista di argomenti, tutti al confine tra le sfere economica, sociale, culturale. Studio della nascita dell'impresa in Germania, con la nascita di un mercato dei lavoratori salariati → la transizione al lavoro salariato deriva da motivazioni culturali che poco hanno a che fare con l'immediata convenienza economica. Studio sul funzionamento della borsa → osserva un paradosso: il funzionamento della borsa nei paesi anglosassoni è legato alla forma culturale di chi vi opera, mentre in quella tedesca è più legato al controllo del solo mercato. Nella realtà anglosassone questo aspetto consolida il funzionamento della borsa, anche se a primo acchito si potrebbe dire che tale approccio rischierebbe di intervenire troppo sul mercato. Studio sulle divergenze delle dinamiche di sviluppo in Germania, considerando l'abolizione degli obblighi feudali. Capitalismo ed etica protestante Affinità elettiva → parallelismo tra la condotta che scaturisce dai concetti del protestantesimo calvinista e la condotta che è congruente con lo sviluppo del capitalismo. Rilevanza del ruolo del disincantamento, impossibilità di ottenere la grazia tramite atti specifici: concetto di doppia predestinazione, il successo nell'attività economica dimostra che si possiede la grazia. Impegno nell'attività professionale; condanna del lusso e dell'utilizzo della ricchezza per il mero godimento individuale. Capitalismo e sette protestanti americane Lavoro che introduce un'interpretazione meno normativa ma più di carattere relazionale. Caratteristica delle sette è il fatto di costituire delle associazioni volontarie che raggruppano soggetti qualificati dal punto di vista etico e religioso. Dimensione di non obbligatorietà (i soggetti vi aderiscono spontaneamente, volontariamente), che porta la setta ad accettare un membro dopo una valutazione della sua condotta. Spostamento: la sfera relazionale non è più legata all'incertezza individuale sul dopo-morte, ma si sposta su un piano relazionale più ampio → quello del rapporto tra l'individuo e gli altri membri della setta. Si attiva un processo di controllo sugli impulsi acquisitivi dei soggetti, che vengono fortemente regolamentati; il risultato è la crescita della fiducia tra i membri della setta. L'appartenenza alla setta è vista anche da chi ne è esterno come un ulteriore mezzo di accreditamento, quindi essa influenza lo svolgimento delle attività economiche. Concetto di capitalismo → interessante approccio comparativo che W. usa: cerca di definire delle caratteristiche del capitalismo comparandolo con le caratteristiche di sistemi economici simili. Il capitalismo è visto come un fenomeni caratterizzato dalla compresenza di elementi che possono presentarsi in contesti diversi. Weber si concentra sul capitalismo moderno. Si tratta di una forma di organizzazione economica che consente il soddisfacimento di bisogni tramite beni venduti sul mercato prodotti da imprese private sulla base di un calcolo di redditività del capitale investito, impiegando forza lavoro salariata formalmente libera. Quindi le caratteristiche del capitalismo moderno sono:  forma di organizzazione economica → è una tra le possibili forme di organizzazione economica (tra queste vi sono anche altre varianti di capitalismo)  soddisfacimento dei bisogni tramite beni venduti sul mercato → la principale modalità per soddisfare i bisogni dipende dall'accesso alle risorse di sussistenza che avviene nel mercato. Il mercato prevale su altre modalità (es. economia domestica)  i beni sono prodotti da imprese private → c'è un meccanismo di appropriazione dei mezzi di produzione; proprietà privata dei mezzi di produzione. Ciò è legato al soddisfacimento dei bisogni all'interno della società  sulla base di un calcolo di redditività del capitale investito → esiste un'aspettativa di profitto. Ciò indica anche razionalizzazione nell'uso delle risorse produttive: sviluppo di tecniche per il calcolo razionale dell'opportunità d'impiego per il capitale. Processo di oggettivazione della capacità produttiva: permette di prevedere il risultato  impiego di forza lavoro salariata formalmente libera → “sotto il punto di vista della forma, il lavoratore moderno va a vendere il suo lavoro”: per sopravvivere bisogna andare sul mercato del lavoro...si ha però la vendita volontaria sul mercato e ciò comporta che anche il lavoro diventi un bene soggetto alla quantificazione del suo valore: il prezzo che il lavoro ottiene sul mercato diventa un costo calcolabile Rispetto ad altre forme, il capitalismo moderno ha con esse dei fattori comuni. Alcuni elementi non sono infatti esclusivi del capitalismo: − ricerca del profitto − impiego razionale delle risorse e spirito acquisitivo Weber distingue due ambiti: politico (A) ed economico (B) ↓ ► [A] Ambito nel quale il perseguimento del profitto e l'impiego razionale delle risorse si basa sull'uso della forza e lo sfruttamento di risorse ed opportunità politiche. L'esito di ciò è il capitalismo politico; il protagonista di questo è l'imprenditore politico, che ha spirito acquisitivo: impiega razionalmente le risorse (controllate politicamente) per sfruttare le opportunità politiche del contesto in cui si trova. Esempi di capitalismo politico → capitalismo predatorio e di avventura (pirateria...i soggetti usano la forza); capitalismo coloniale; capitalismo industriale con lavoro servile (produzione basata sulla schiavitù). Quindi la massimizzazione del profitto e l'impiego razionale delle risorse non bastano per definire il capitalismo moderno. ► [B] In questo ambito è centrale il ricorso al mercato: l'imprenditore ha impulso acquisitivo e gestisce razionalmente le risorse e le impegna nell'arena economica sfruttando l'opportunità economica. Si ha un Svolgono una funzione importante nella razionalizzazione dell'azione – rendono calcolabili le conseguenze di determinante attività. Il superamento del dualismo etico raggiunge la sua massima perfezione e la razionalizzazione dell'attività economica raggiunge il suo livello più elevato. 05/04/11 – 06/04/11 POLANYI Centralità delle istituzioni L'approccio di P. pone al centro il ruolo delle istituzioni (diverso dal altri autori, più vicini all'individualismo metodologico). Economia come processo istituzionale. Importanza del fare riferimento alla trama di relazioni sociali per comprendere l'ambito economico; l'economia dell'uomo è sommersa nei suoi rapporti sociali. “L'uomo è un essere sociale, non un homo oeconomicus”. Le motivazioni degli attori impegnati nelle attività che assicurano la sussistenza della società non possono essere ridotte a motivazioni di carattere utilitaristico, come quelle portate avanti dall'economia neoclassica. Studio dell'economia delle società primitive Queste società mostrano modalità di organizzazione delle attività che assicurano la sussistenza che non sono riconducibili a motivazioni utilitaristiche; c'è invece la presenza di obbligazioni in cui gli individui sono coinvolti, che portano all'efficienza economica. La centralità del mercato è un fatto relativamente recente, sono state presenti modalità alternative, centrate su assetti istituzionali diversi. Necessità di adottare una prospettiva più ampia di quella meramente economica → produzione e scambio sono regolati da istituzioni variabili (nel tempo). Modalità di integrazione dell'economia Possono essere ricercate all'interno dei diversi sistemi economici. Le modalità saranno incardinate in complessi istituzionali qualitativamente differenti, tipici della società considerata. Tutte le tre modalità hanno a che fare con produzione e scambio di beni e risorse; ciò che interessa è la modalità di regolazione della circolazione delle risorse. Queste modalità individuate da P. sono: A) Reciprocità → beni e servizi sono prodotti e scambiati secondo modalità e tempi fissati da norme sociali condivise. Scambio avviene in maniera tendenzialmente simmetrica ed è motivato dall'appartenenza ad ambiti sociali caratterizzati dalle sanzioni positive e negative che le istituzioni mettono in atto nei confronti del soggetto. Al centro della reciprocità c'è: un sistema di obbligazioni condivise; un'adesione a norme sociali che i soggetti seguono in cui l'elemento motivazionale del soggetto non è l'interesse personale, il guadagno. Un esempio è lo scambio di doni (in cui la motivazione non è la ricerca del profitto. Allo stesso tempo c'è però una forte pressione istituzionale per l'adesione ai rapporti impliciti nello scambio di doni) B) Redistribuzione → le norme dispongono l'allocazione delle risorse presso un capo politico. Questo capo politico a sua volta dispone l'allocazione delle risorse tra i membri della società. Redistribuzione può avvenire secondo proporzioni più o meno egualitarie. Quali elementi sono necessari perché funzioni questo modello, elementi che non erano presenti nel modello della reciprocità? Presenza di un fattore politico (contro la spontaneità della reciprocità – N.B. Non è comunque da sottovalutare il potere coercitivo della reciprocità), di un centro politico che coercitivamente interviene sui processi di allocazione. Esistono chiaramente vari modi in cui il centro politico può agire C) Scambio di mercato → il meccanismo che interviene ad allocare le risorse è dato dall'incontro tra domanda ed offerta e dalla formazione di prezzi per le risorse scambiate che sono variabili. Perché non scattino meccanismi di reciprocità o redistribuzione è necessario che ci sia un mercato autoregolato (incontro di domanda ed offerta porta alla variazione dei prezzi). Sistema sociale è in forte dipendenza dall'operare di questo meccanismo: qui si riconosce il movente utilitaristico del perseguimento del guadagno. Processo storico di affermazione del mercato come modalità di organizzazione che amplia la sua sfera di influenza. Mercato come istituzione chiave per lo sviluppo del capitalismo nel corso dell'800 N.B. Le tre forme possono anche coesistere, in tutti i sistemi economici...con prevalenza di una di queste. Definizione formale e sostanziale di economia La prima ha a che fare con i fenomeni economici che sono prodotto della tensione individuale alla massimizzazione della propria utilità. Fallacia economicistica → scaturisce da quell'atteggiamento per cui si stabilisce un'uguaglianza tra l'economia umana e le sue forme di mercato. Secondo P., interpretare i fenomeni economici tramite la definizione formale fa incorrere in questo errore. Tuttavia è possibile identificare nei sistemi economici una forma di integrazione prevalente, che li qualifica. Ed è quella che regola le attività relative alla produzione, all'impiego del lavoro e delle risorse naturali. Qua c'è l'incontro con il pensiero di Weber...quali ambiti sono regolati dal mercato e come? P. studia il processo che porta ad un sistema economico centrato sul mercato; processo di trasformazione che investe questo processo economico. Come si arriva al sistema economico centrato sul mercato Diffusione dell'impiego delle macchine nella produzione. Il protagonista è l'imprenditore capitalistico, che interviene modificando i processi di produzione. L'investimento in macchinari comporta un'importante crescita della produttività. L'efficacia dei macchinari dipende dall'estensione della prospettiva di mercato ad ambiti crescenti di attività economica (prima regolati da istituzioni tradizionali). Si diffonde anche una trasformazione sociale, che richiede l'allestimento di modalità congruenti di attività economiche: è necessario allocare sul mercato i prodotti di questi processi produttivi, con la creazione di ampio mercato su cui smerciare i risultati della crescita di produttività resa possibile dai macchinari; per fare ciò occorre che siano resi commerciabili anche gli input del processo produttivo: creazione di un mercato delle materie prime e creazione di un mercato del lavoro. Con il sistema dello scambio di mercato → terra, lavoro e capitale diventano merci, beni scambiabili tramite il mercato. “Il motivo della sussistenza è sostituito da quello del guadagno”; la sussistenza dipende da questo guadagno. Creazione di un moderno mercato del lavoro → declino delle forme tradizionali di protezione dei lavoratori e nella crescente dipendenza dei lavoratori dal lavoro industriale. Un esempio di forma di protezione è l'approvazione in Inghilterra (1795) della Speenhammland Law [meccanismo di sussidi rivolti ai lavoratori, sussidi indipendenti dalla loro prestazione lavorativa, dal loro guadagno], che però non ha successo (inceppa il funzionamento del mercato del lavoro: con i sussidi i lavoratori si sottraggono al mercato del lavoro) e ha fine negli anni '30 dell'800. Terra, lavoro e moneta: merci fittizie → il lavoro è un aspetto della vita umana, che non può dipendere completamente dal mercato del lavoro (ciò causa una moderna miseria; non c'è più sussistenza degli individui, che viene a dipendere totalmente dal meccanismo della domanda e dell'offerta). La moneta dipende fortemente da quello che succede nella sfera delle transazioni di beni tra paesi, con forti impatti sull'andamento dell'economia nazionale. Economia contadina e società rurale vengono travolte dai meccanismi di mercato → contro tutto ciò, si attivano meccanismi di autodifesa. Questi mirano ad imbrigliare il mercato, limitarne l'operato. Nascita del moderno movimento operaio, per limitare la dipendenza dal mercato; nel mondo rurale gli attori si mobilitano per ottenere misure di carattere protezionistico , sempre per contrastare la dipendenza dal mercato; gli stati nazionali elaborano sistemi per togliere al mercato della valute il controllo sulla moneta nazionale, nascita delle banche centrali (che centralizzano e controllano l'offerta monetaria, mitigando gli effetti del mercato). Si assiste ad un doppio movimento: da un lato estensione dei mercati su tutto il globo, dall'altro una rete di provvedimenti e misure politiche si integravano in potenti istituzioni destinate a controllare l'azione del mercato relativamente a lavoro, terra e moneta. I meccanismi di autodifesa hanno un effetto di amplificazione della crisi, non permettono al mercato di autoregolarsi tornando ad una situazione di equilibrio. Ricerca di soluzioni alternative al dominio del mercato. La guerra ha un ruolo importante: guerre imperialistiche per procurarsi mercati di sbocco su cui smerciare i prodotti. Ma non basta....crisi del '29. Emergono così istanze politiche per portare ad un nuovo equilibrio. Politiche keynesiane (controllo politico sul funzionamento dell'economia, all'interno della cornice degli stati nazionali). N.B. Questo non vuol dire esclusione del mercato.
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