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Durkheim e la Sociologia: Ruolo di Boutroux e Critica all'Idea di 'Homo Economicus', Appunti di Sociologia Economica

Una panoramica della vita e delle idee di émile durkheim, uno dei padri fondatori della sociologia moderna. Durkheim viaggia in germania per studiare il progresso delle scienze sociali e visita il laboratorio di psicologia sperimentale di wilhelm wundt. Successivamente, ottiene un incarico di professore all'università di bordeaux, dove tratta delle prospettive della sociologia come nuova scienza. Il documento include anche la critica di durkheim all'idea di 'homo economicus' e il suo approccio alla divisione del lavoro sociale.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 07/02/2019

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Scarica Durkheim e la Sociologia: Ruolo di Boutroux e Critica all'Idea di 'Homo Economicus' e più Appunti in PDF di Sociologia Economica solo su Docsity! Émile Durkheim Corso di sociologia economica  Émile Durkheim nasce nel 1858 ad Épinal, cittadina francese della Alsazia-Lorena.  Suo padre è un rabbino, tutta la sua famiglia è di stretta osservanza religiosa. Durkheim in Germania  Nel 1885 Durkheim, dopo aver trascorso un lungo periodo insegnando nei licei della provincia parigina, si reca in Germania per studiare il grado di progresso raggiunto da quel paese nelle scienze sociali. Ci resta circa un anno, vivendo principalmente a Berlino e a Lipsia. Durkheim in Germania  Proprio a Lipsia visita il primo laboratorio di psicologia sperimentale fondato e diretto da Wilhelm Wundt (1832-1920). Rimane impressionato dall’oggettività che le scienze sociali sembrano aver raggiunto nel mondo tedesco. Ritiene che anche la Francia debba seguire lo stesso sentiero, si convince sempre di più dell’utilità che lo studio scientifico della società può avere nella sua organizzazione pratica. Wilhelm Wundt Durkheim docente universitario  Nel 1887, di ritorno dalla Germania, scrive un paio di articoli sul pensiero sociale tedesco che lo aiutano ad ottenere un posto di professore di Pedagogia e scienze sociali all’Università di Bordeaux, incarico che ricopre per circa 15 anni. Finalmente Parigi Nel 1902 Durkheim lascia Bordeaux e passa alla Sorbona, con l’incarico di professore di Pedagogia. Nel 1913, la cattedra prende il nome di “Pedagogia e sociologia”. Le principali opere di Durkheim di cui il corso si occupa (In parentesi le abbreviazioni usate da qui in avanti e l’anno della pubblicazione originale)  La divisione del lavoro sociale, (DLS), (1893)  Le regole del metodo sociologico, (RMS), (1895)  Il suicidio, (S), (1897)  Le forme elementari della vita religiosa, (FE), (1912) CRITICA DELL’IDEA DI UOMO ECONOMICO Critica dell’idea di homo economicus: “L’uomo reale, che tutti noi conosciamo e siamo – è ben più complesso: appartiene a un’epoca e a un paese, ha una famiglia, una città, una patria, una fede religiosa e politica, e tutti questi elementi e altri ancora si uniscono, si combinano in mille modi, si incrociano e intersecano la loro influenza senza che sia possibile dire a prima vista dove l’uno cominci e dove termini l’altro” (RMS, 95)  Per D. il contratto presuppone qualcosa di più di se stesso (DLS 371).  Questo elemento precontrattuale che permette ai contratti di funzionare emerge nel processo di specializzazione che genera la divisione del lavoro La divisione del lavoro sociale (1893)  È la prima opera di Durkheim, scritta per ottenere il dottorato di ricerca, prende in considerazione il fenomeno della divisione del lavoro da un punto di vista diametralmente opposto a quello adottato da Hebert Spencer, filosofo e sociologo inglese di stampo individualista. Herbert Spencer e la ricerca della felicità  H. Spencer (1820-1903): l’unità sociale elementare non è la famiglia, ma l’individuo. Quindi, la chiave per comprendere le trasformazioni sociali sta nel desiderio dei singoli di perseguire il proprio vantaggio individuale.  Durkheim critica entrambe le posizioni in merito alla divisione del lavoro La critica di Durkheim I  Durkheim critica aspramente l'idea degli economisti secondo cui il fatto che ognuno persegua i propri interessi si risolve in sostanza nel bene della società. Secondo Durkheim gli interessi non sono in grado di unire le persone per la semplice ragione che non possono produrre nient'altro che contatti brevi e superficiali La critica di Durkheim I  "Se anche gli interessi comuni avvicinano gli uomini fra loro, ciò avviene solo per brevissimi periodi di tempo. Gli interessi possono dar luogo solo a legami artificiali" (DLS, 1893). Durkheim era scettico anche riguardo all'idea che le azioni basate sull'interesse conducessero comunque al bene della società o, per dirla con Mandeville, che quelli che sul piano individuale erano "vizi privati" si trasformassero in "pubbliche virtù" sul piano collettivo.  . Solidarietà e fatto morale  Il valore morale per Durkheim consiste essenzialmente nel tipo di problema che risolve quella particolare credenza.  Che tipo di problema?  Per es. Come mai aiutiamo i malati, i disabili, gli anziani spendendo molti soldi? Non sarebbe più utile per la società risolvere quei problemi uccidendo le persone inutili?  Fornendo ospedali, servizi e cure gratuite la società risolve un problema d’integrazione, mostra una solidarietà, un legame sociale che unisce i cittadini di quel paese.  I fatti morali dunque risolvono un problema relativo al legame sociale, realizzano il sociale nella sua natura più piena. Critica della visione conservatrice Le morali, i modi cioè di realizzare il legame sociale, non scompaiono con il passaggio alla società moderna, ma cambiano con le società. Le differenze nelle strutture di valore che regolano le diverse società sono innumerevoli. “Ciò che esiste e vive realmente sono le forme concrete della solidarietà: la solidarietà domestica, la solidarietà professionale, la solidarietà nazionale, quella di ieri, quella di oggi, e così via. […]. Lo studio della solidarietà rientra dunque nella sociologia, essendo un atto sociale che possiamo conoscere bene soltanto tramite i suoi affetti” (DLS 88) La coscienza collettiva  Nelle società segmentarie le rappresentazioni del mondo” sono, molto simili (ricordate: vivono nello stesso ambiente fisico, affrontano gli stessi problemi avendo a disposizione le stesse tecniche).  Qui è possibile osservare l’emersione di una coscienza collettiva, vale a dire di un sistema di rappresentazioni che è qualcosa di più della semplice somma delle sue parti  Quel di più è il sentirle condivise, comuni a tutti.  La condivisione fa sì che queste rappresentazioni vengano ritualizzate, attualizzate in norme, tramandate, ecc.  La vita di quel sistema di rappresentazioni è autonoma rispetto quella degli individui che compongono la società. Infatti esercita sulle loro coscienze un’azione coercitiva. Homo duplex  Vediamo già qui un motivo dominante del pensiero Durkheimiano. La natura dell’uomo è duplice e consiste in una scissione: da una parte le esigenze dell’io dall’altra quelle della società. Da una parte abbiamo uno stato di coscienza puramente individuale, dall’altra uno stato di coscienza costruito occupato dalle regole della società. Individuo e società  L’idea dell’homo duplex, significa che l’individuo è anche un pezzo di società. Senza società niente individui. Quindi, per Durkheim, gli individui sono prodotti dalla società e non viceversa. Solidarietà meccanica e diritto penale  Come fa a dire tutto ciò? Osservando quali erano gli atti atti sanzionati nelle società del passato.  Osserva che nelle società segmentarie il diritto è solo diritto penale.  Che cosa fa il diritto penale? A differenza del diritto restitutivo, la sua funzione è solo quella di punire, e punendo indica quali sono i punti più sensibili della coscienza collettiva. Quelli che, se toccati, scatenano le reazioni più severe. La solidarietà nelle società segmentarie  Il tipo di solidarietà che attraversa questa conformazione sociale è definito da Durkheim come meccanico  Perché?  Perché emerge dalla somiglianza delle parti che lo compongono. La coerenza degli individui non sarebbe possibile se fosse concessa loro autonomia. Dunque il legame sociale è meccanico. La solidarietà meccanica  In quel mondo, “il vincolo che unisce l’individuo alla società è del tutto analogo a quello che unisce la cosa alla persona. La coscienza individuale […] non è che un semplice annesso del tipo collettivo […].” (D. 145). La comunità “borg” in Star Trek La comparsa della solidarietà organica  L’emersione della coscienza individuale sulla scena sociale non coincide con Durkheim con lo stato di natura di Hobbes.  Il processo è graduale, le regole specifiche della solidarietà meccanica scompaiono poco a poco, ma ciò non vuol dire che scompaia la solidarietà, che invece produce altre regole, nuove, più generali; vale a dire: maggiormente efficaci nel contenere armonicamente una molteplicità di orientamenti individuali. Solidarietà organica  Nelle società moderne, il vincolo che esprime la solidarietà è organico. Come in un corpo vivente, le parti della società svolgono funzioni specifiche, ubbidendo a regole altrettanto specifiche. A differenza dello stadio meccanico, dove non sono possibili movimenti, in quello organico le diverse parti della società godono di grande autonomia.  Pensateci: nella solidarietà meccanica il legame era dato dall’identità, qui invece il legame è un prodotto della complementarità, della specificazione.  In un organo vivente le parti che lo costituiscono (apparato respiratorio, digerente, ecc.) sono separate nettamente ed impegnate in funzioni specifiche (appunto ossigenare, digerire, ecc.). Allo stesso modo, in una società occorre che si formino certe istituzioni specifiche, cui via via siano assegnati compiti specifici.  L’azione economica si sviluppa in un’arena esterna a quella famigliare: il mercato L’emergere dello stato  Analogamente, la funzione politica si accentra in un luogo particolare della società, questo luogo della società è lo Stato Durkheim vs. Hobbes  Come concepiva Hobbes lo stato? L’emergere delle istituzioni corporative  L’ordine sociale industriale dipende anche dal diffondersi di un altro tipo di istituzione collettiva essenziale nel produrre solidarietà organica: le istituzioni corporative.  Per usare le sue stesse parole “questo modo di adattarsi diventa una regola di condotta soltanto se un gruppo lo consacra in virtù della sua autorità” La divisione del lavoro produce effetti sociali destabilizzanti Primo caso: la divisione del lavoro tende a crescere più rapidamente delle regole istituzionali (anomia da carenza di norme) Secondo caso: le regole sono inadeguate rispetto ai compiti. La divisione del lavoro può assumere carattere coercitivo: nell’assegnazione dei singoli individui ai ruoli specializzati e nella regolazione delle ricompense del lavoro Il contributo di D alla sociologia economica: riepilogo  L’esistenza e il funzionamento del mercato non possono essere spiegati senza far ricorso alle istituzioni e alle rappresentazioni sociali  La società industriale deve essere regolamentata e non può più essere disciplinata da un ordine segmentato preindustriale  “Non tutto è contrattuale nel contratto” : importanza delle norme giuridiche, dei costumi e dei precetti morali  Problema dell’anomia (assenza o inadeguatezza delle norme)
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