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Sociologia generale (Croteau & Hoynes), Appunti di Sociologia Della Comunicazione

Riassunti capitoli: 1,2,4,5,6,7,8,9,11

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 12/02/2023

ValeMorla
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Scarica Sociologia generale (Croteau & Hoynes) e più Appunti in PDF di Sociologia Della Comunicazione solo su Docsity! Croteau LA SOCIOLOGIA NEL MONDO GLOBALE Cos’è la sociologia La Sociologia è: - Lo studio scientifico della società; - Delle sue istituzioni (scuola, nazione, ospedale); - Dei rapporti sociali (tra le persone); ma è anche uno studio sistematico della società; Studia la: - Cultura; - Potere; - Struttura e cambiamenti della società; Si avvale di: - Ricerche; - Verifiche empiriche per dimostrare le teorie che formula Influenza sociale e comportamenti delle persone (si influenzano a vicenda) La società influenza i comportamenti umani e i comportamenti umani possono cambiare e influenzare gli altri (società). La vita umana è regolata da modelli di comportamento relativamente stabili nel tempo e nello spazio. La società è retta dalle interazioni sociali tra le persone (che sviluppano delle routine. Le azioni (prevedibili delle persone) reggono le istituzioni sociali (scuola, famiglia...) che a loro volta regolano la loro vita. I gruppi Sono forme di vita associata che influenzano i comportamenti delle persone. Vari tipi di gruppi: - Dei pari troviamo gli amici - Famigliare - Istituzioni Il Senso comune è - La conoscenza che ci permette di dare significato al mondo per come appare; - Attinge alle mie esperienze (bisogna però mettersi anche nei panni degli altri e adottare i loro punti di vista), relazioni Il sociologo deve abbandonare la conoscenza di senso comune e osservare e analizzare la realtà sociale non per come appare ma con una lettura scientifica, deve quindi adottare una Prospettiva Sociologica che significa conoscere e comprendere i collegamenti fra gli individui e i contesti sociali più ampi in cui agiscono. La prospettiva sociologica Assumere una prospettiva sociologica significa riconoscere e comprendere i collegamenti fra gli individui e i contesti sociali più ampi. Le Prospettive sociologiche sono di cinque tipi: 1. Demografica: studio delle popolazioni, dati come nascite, matrimoni, migrazioni, cambiamenti delle popolazioni e ciò che riguarda (analisi svolte dall’ISTAT). 2. Psico-sociale: cerca di spiegare i comportamenti in base al significato che danno le persone; prova a spiegare i comportamenti in base a motivazioni, credenze, senso di identità e di appartenenza. 3. Delle strutture collettive: studia i gruppi e le organizzazioni; le comunità, le forme di vita associata, i conflitti etnici e tra partiti sociali, la disparità, la nascita di movimenti sociali e politici. 4. Delle relazioni: emerge quando i rapporti tra le persone sono considerati sulla base dei rispettivi ruoli; (un ruolo sociale è l’insieme delle aspettative sociali sul comportamento di una persona che occupa una certa posizione all’interno di un gruppo). 5. Culturale: studia i comportamenti in base ad aspetti culturali come i valori (indicano gli obiettivi che le persone considerano socialmente desiderabili) e le norme (formali: regole scritte in un codice e informali sono dette norme sociali). Immaginazione Sociologica (di Mills) È la capacità di: - Guardare i fatti sociali da un punto di vista diverso dal senso comune; - Afferrare il mutuo rapporto che esiste tra biografia individuale e storia in un determinato contesto sociale; L’esperienza del singolo ha sempre riscontri sociali legati e influenzati dalla società. La nostra capacità d’azione è influenzata e condizionata: - Dall’ambiente; - Dalle istituzioni; - Dalle relazioni sociali; Teorema di Thomas “Se le persone definiscono certe situazioni come reali, queste situazioni diventeranno reali.” Ordine o Cambiamento Le nostre credenze influenzano i nostri comportamenti (solitamente le false credenze influenzano negativamente) - Le routine delle persone che reggono la società; - Le istituzioni sociali sono rette e modificate dalle nostre azioni precedibili; - Le persone hanno la possibilità di modificare il proprio comportamento e di cambiare la società in base alle proprie scelte; La società tende alla stabilità o al cambiamento? A entrambe. Alcune società tendono al cambiamento mentre altre alla stabilità. Il cambiamento sociale (repentino) è causato e accelerato spesso da eventi storici e politici (es: bomba atomica e guerre...). Di norma il cambiamento sociale è un processo molto lento. Eventi che hanno innescato un cambiamento: - La pandemia; - 11 settembre 2001 e altri attentati terroristici; - Movimenti sociali; - Degli anni ’70 per i riconoscimenti civili; - Femministi per la parità e i diritti delle donne (es: Movimento Me Too) Rapporto tra individui e strutture sociali Si influenzano e modificano a vicenda, gli uomini vivono in una struttura sociale. Le strutture sociali definiscono i limiti entro i quali l’uomo può agire. L’uomo per agire deve per forza fare i conti con le risorse che trova all’interno della struttura sociale. Modificare una struttura sociale implica un enorme sforzo da parte dell’uomo. Il condizionamento dell’uomo avviene con la nostra piena inconsapevolezza e appoggio. - Tutte le parti svolgono una precisa funzione e danno stabilità alla società - Esse possono avere funzioni: manifestate come effetti riconosciuti e voluti dalla società (es: la scuola educa, fornisce competenze) Funzioni latenti come effetti e conseguenze non riconosciute e spesso non voluti dalla società (es: la scuola trasmette valori religiosi, politici…) Altri approcci: il comportamento umano è creativo, si possono creare nuovi significati e nuovi simboli. Teorie del conflitto Karl Marx: conflitto tra classi - Studiano la società tra chi ha il potere e chi ne è escluso - La struttura sociale si basa sul dominio di alcuni gruppi su altri gruppi sociali; - I gruppi sociali hanno degli interessi sociali comuni che si oppongono a quelli degli altri gruppi; imprenditori per le fabbriche e ambientalisti per proteggere l’ambiente - Quando gli individui acquisiscono conoscenza dei propri interessi comuni possono diventare una classe sociale (movimento, partito politico, sindacato…) - L’intensità del conflitto tra classi dipende da vari fattori: 1. Quando il potere è concentrato nelle mani di pochi; 2. Quanta libertà c’è di creare gruppi politici; Interazionismo simbolico (di Mead e Bloomer) - Il comportamento umano non è mai una reazione ad uno stimolo ma le persone danno un significato agli stimoli che ricevono e rispondono a tali significati piuttosto che agli stimoli stessi; - È importante capire la conoscenza condivisa come un insieme di significati che vengono espressi tramite simboli; Teorie femministe e del genere Attenzione sulle disuguaglianze, legate alla differenza di genere e sessuale e l’organizzazione della struttura sociale in ruoli sociali in base al genere e al sesso Per alcune teorie gli uomini sono mossi dai valori, per altri no, essi si distaccano dai valori Società post-moderne contemporanee (4a rivoluzione industriale) Caratteristiche della società post-moderna - Ascesa della società dell’informazioni: la conoscenza diventa una vera e propria forma di capitale; - Le tecnologie delle scienze della comunicazione sono molto importanti - Connotato post-ideologico: superamento dell’ideologia politica; Non esiste una teoria che prevale sulle altre. CULTURA, ISTITUZIONI E PROCESSI CULTURALI Definire la cultura Società: Un gruppo di persone che vivono in un territorio specifico e condividono una cultura. La cultura è: 1. L’insieme di valori, credenze, norme, oggetti materiali condivisi da una collettività e tramandati da una generazione all’altra; 2. L’insieme di valori, definizione della realtà, di codici di comportamento condivisi da persone che hanno in comune uno specifico modo di vita; 3. Una struttura di significati trasmessi storicamente e incaricati in simboli; La sua acquisizione è una questione di apprendimento (processo di socializzazione). Il comportamento delle persone è solo in minima parte istintivo e per questo si distinguono dagli altri esseri viventi; Il comportamento umano è in larga parte esente dal comportamento genetico. L’uomo ha dei riflessi e dei bisogni biologici che non seguono una programmazione genetica, ma per soddisfarli l’uomo mette in atto una serie di comportamenti regolati dalla cultura (es: starnutire e mettere la mano davanti alla bocca per educazione e non come gesto istintivo). Per gli uomini la cultura svolge la stessa funzione che il comportamento programmato geneticamente svolge per gli animali. Rapporto tra società e cultura Rapporto bidirezionale come influenza reciproca. Nel pensiero filosofico e sociologico sono nate varie teorie: - Per alcune la cultura prevale sulla società (determinismo culturale: idealismo) altre dicono che la società prevale sulla cultura (determinato sociale: Marx). La cultura esercita una forma di controllo sociale sulle persone e senza la cultura l’uomo è disorientato. Per Freud la cultura è un’istanza repressiva come strumento repressivo studiando la cultura e l’istinto umano. La cultura spesso reprime le pulsioni delle persone e definisce le condizioni alle quali gli uomini possono avere una gratificazione, definisce i tempi, i modi, i luoghi che sono ritenuti accettabili nella soddisfazione dei bisogni umani, e una serie di regole che governano il comportamento. Essa seleziona solo certi aspetti del comportamento e dell’esperienza. Le culture possono variare molto nel tempo (es: matrimoni combinati da alcune culture abbandonate e altre no). Le forme della cultura 1. Concetti: strumenti con cui le persone organizzano la propria esperienza sociale; 2. Relazioni: le culture contengono credenze riguardo il modo in cui le diverse categorie sono in relazione l’una con l’altra nel tempo, nello spazio e nel significato 3. Valori: opinioni condivide sugli obiettivi verso i quali le persone dovrebbero tendere e definiscono ciò che in una determinata cultura è considerato desiderabile (es: i dieci comandamenti). 4. Norme: regole e aspettative relative a un comportamento ritenuto “appropriato”. I valori 1. Valore: è un principio profondamente radicato, o uno standard, utilizzato dalle persone per giudicare il mondo, in particolare per decidere che cosa sia desiderabile o significativo. Possono essere: - Universali: (lo studioso Murdock ne ha individuati molti) come la vita. Solitamente i valori sono il frutto di una storia specifica, ma seppur con qualche differenza, ci sono alcuni valori comuni che rispondono a istinti primari (es: sopravvivenza), la vita. - Particolari: ci sono bisogno comuni a tutti ma essi sono soddisfatti in modo diverso (es: la vita stessa per molte culture assume un’importanza diversa). Per molti critici non è possibile trovare una corrispondenza esatta tra bisogno biologici fondamentali e cultura. - Organizzati tra di loro: sistemi di valori (religione cattolica) - Pluralismo di valori: in una stessa cultura e società possono esistere varie opinioni su uno stesso valore (vita ed eutanasia) - Cambiamento dei valori nel tempo e frammentazione dei sistemi di valori nelle società contemporanee. Presentificazione dei valori (es: cambiamenti nella religione cristiana rispetto al passato, non più fazzoletto in testa per le donne nelle chiese, non più arrivare al matrimonio senza mai avere avuto rapporti…). Nelle società contemporanee ci sono sempre più conflitti e dilemmi morali sui valori. (Individuare tratti comuni in tutte le colture è complesso, perché ciò che viene fuori quando si studia/incontra una nuova cultura sono le differenze) Norme 4. Norme: indicano come è necessario comportarsi per rispettare i valori della propria cultura di appartenenza. - Formali: norme scritte, giuridiche (portano a sanzioni ben definite e uguali per tutti). - Informali: abitudini, usanze di una certa cultura - Sociali: cioè norme che derivano dalle aspettative di una cultura verso i comportamenti appropriati. Il ritardo culturale si verifica quando i cambiamenti materiali avvengono ad una tale velocità che la cultura immateriale non è in grado di stare al passo (es: sviluppi tecnologici e mezzi digitali o lo sfruttamento delle risorse materiali nel mondo, come l’uso eccessivo della carta che comporta la deforestazione che mette a rischio il pianeta). Nella società i comportamenti sbagliati sono puniti con le sanzioni: - Le sanzioni negative che ci demoralizzano - Positive come forme materiali di gratificazione che ci spronano a seguire - le norme interne: sono individuali come il senso di colpa e/o la vergogna. Si manifestano quando l’uomo deve scegliere se trasgredire o meno una norma e funzionano se le norme sono state interiorizzate dall’attore sociale (l’uomo) - le norme interne: sono individuali come il senso di colpa e/o la vergogna. Si manifestano quando l’uomo deve scegliere se trasgredire o meno una norma e funzionano se le norme sono state interiorizzate dall’attore sociale (l’uomo). - Esterne: generate dalla struttura sociale. Prima scattano quelle interne che per la maggior parte delle persone bloccano la trasgressione delle norme. Simboli e linguaggio 8. Linguaggio: è un sistema elaborato di simboli che consente alle persone di comunicare fra loro in modi complessi, ci permette di accumulare e immagazzinare informazioni, di trasmetterle ad altri e di plasmare una storia condivisa. È un fenomeno sociale, non può essere appreso al di fuori del contesto sociale; è uno strumento principale di trasmissione della cultura. Una volta imparato non lo dimentichiamo più. Comporta delle regole di comportamento e serve a organizzare l’esperienza. 7. Simbolo: è qualsiasi cosa ( un suono, un gesto, un’immagine, un oggetto) che ne rappresenta un altro. Alcuni concetti che riteniamo naturali ci sembrano tali perché sono incorporati nel linguaggio che usiamo per esprimerli e tutti i concetti e il linguaggio che usiamo per dare significato al mondo rappresentano una costruzione sociale. La cultura si manifesta negli atti reali che le persone svolgono, ma spesso però c’è una dissonanza tra quello che le persone dicono (cultura normativa) e quello che (cultura effettiva). A più status possono corrispondere più ruoli (es: docente in aula e professore di un dipartimento) Il rapporto tra uomo come singolo individuo e struttura sociale è molto complesso. Il ruolo è la manifestazione pratica dello status (dei comportamenti che metto in atto). I ruoli sociali si apprendono con l’esperienza e con la socializzazione che le persone interiorizzano le aspettative connesse a differenti status e con l’interazione sociale apprendiamo le aspettative connesse ad un ruolo sociale. - Aspettative formali: le stabilizzano le leggi; non possono venire meno e se le violo sono punito/a - Aspettative informali: condizionano i comportamenti e derivano principalmente da norme informali che una certa società condivide (es: aspettative connesse allo status di madre/padre/carriera). Le persone però non sono pienamente controllati e influenzati dai loro ruoli. I ruoli sociali non sono dei copioni che dobbiamo limitarci a inscenare. Le persone non reagiscono in maniera automatica alle aspettative ma le assumono attivamente. Il comportamento delle persone è il prodotto di come le persone interpretano le aspettative di ruolo negoziando continuamente con le aspettative connesse ai propri status e tale negoziazione può produrre il cambiamento nella società. Conflitto di ruoli Un individuo è esposto ad aspettative contraddittorie rispetto a due o più ruoli (es: ruolo di figlio e di un amico, il gruppo dei pari mi spinge a fare delle cose e i genitori hanno altre aspettative rispetto a quello del gruppo dei pari). Tensione di ruolo Le aspettative contraddittorie fanno riferimento ad un medesimo ruolo (il genitore deve essere sia gentile sia autorevole in base alle situazioni). Per Merton è la società stessa che propone dei modi per attenuare questi conflitti (complessi e non sempre superabili e per questo le persone devono conviverci) - Priorità di ruolo: attribuire una maggiore importanza ad un ruolo piuttosto che ad un altro (in un’organizzazione di lavoro si può dare più importanza alla famiglia -> aziende con asili per aiutare i bambini e altre che danno più importanza al lavoro). - Separazione dei ruoli: le persone cercano di tenere separate le aspettative contrastanti. Trovare delle strategie perché le aspettative che sono in contrasto possano non entrare in conflitto. Le norme cambiano a seconda dell’ambiente sociale in cui si vive e in una stessa società ci sono: - Ruoli specifici: insieme di comportamenti ben definiti e circoscritti (medico, paziente, insegnante) - Ruoli diffusi: presentano aspettative e comportamenti più definiti e fanno riferimento ad una mia gamma di comportamenti più ampi e che toccano più aspetti della vita (madre, padre, amico) Interazione a livello microsociologico: l’etnometodologia Etno-metodologia: approccio che studia i metodi usati dalle persone comuni per dare senso alle attività della loro vita quotidiana; È lo studio delle regole di base che disciplinano le interazioni quotidiane delle persone (conoscenza di senso comune) ed enfatizza il ruolo giocato dalle interazioni nella costruzione delle strutture sociali; L’interazione sociale dipende da presupposti impliciti e da complesse reti di significati sottintesi ed è soprattutto durante le interazioni sociali che le persone costruiscono la conoscenza condivisa. Ci sono regole implicite e significati che organizzano le interazioni sociali. L’etnometodologia è lo studio delle pratiche e i comportamenti che le persone usano per dare significato a ciò che le persone dicono e fanno. Breaching Experience: situazioni sociali controllare che infrangono deliberatamente le regole sociali, violando i modelli di comportamento consolidati. Struttura sociale a livello mesosociologico: le organizzazioni Struttura organizzativa: designa le regole e la routine che disciplinano l’attività quotidiana all’interno delle organizzazioni. Garfinkel ci fa condurre uno studio tra i singoli individui ma lo studio può anche essere meso- sociologico -> rapporto tra società e individuo e le organizzazioni della società troviamo: - Regole formali: codici di condotta; - Regole informali: emergono e si impongono nello svolgimento delle attività organizzative reali; La struttura sociale a livello macrosociologico: funzioni e interrelazioni tra istituti sociali Integrazione sociale è un collante che tiene insieme le persone che vivono in una data società si fa che persone seguano e rispettino le stesse norme e valori ed è il prodotto della struttura sociale a livello macrosociologico (che si incarna nei ruoli). Questo è allineato alla teoria funzionalista. A livello microsociologico la struttura sociale si incarna nelle istituzioni sociali. Per Parsons la famiglia è un’istituzione sociale che svolge due funzioni: - sostenere e mantenere economicamente la famiglia (padre) - allevare i figli (madre) La divisione dei ruoli dentro la famiglia è funzionale. Nel tempo però queste due funzioni sono state suddivise su entrambi i genitori e le strutture e le istituzioni sociali non sempre sono funzionali per la società. Istituzione sociale Modello di comportamento che assumono un carattere normativo in una determinata società. Insieme di status e di ruoli che hanno lo scopo di soddisfare determinate funzioni sociali. Il concetto di istituzioni è diverso da quello di organizzazione. Entità astratta (es: sistema educativo) Quando le persone agiscono in un’istituzione sociale, essa si impone sulle persone e vincola il loro comportamento perché nelle istituzioni sociali gli uomini trovano modelli di comportamenti già prestabiliti, ruoli e aspettative. Organizzazione sociale Entità concreta -> esempio specifico di scuola Tipi di azione sociale Per Weber è il primo convinto che la sociologia debba concentrarsi sull’azione piuttosto che sulla struttura sociale ed elabora una vera e propria teoria. Tipi di azione sociale: pongono l’attenzione sulle azioni e interazioni che producono le stesse strutture – attenzione sui singoli individui e sulle loro azioni. Le strutture sono prodotte dagli uomini per capire come cambiano le strutture dobbiamo capire come agiscono le persone. L’azione dell’uomo può essere ricondotta a quattro tipi di azione: 1. Tradizionale: motivata dalla cultura (battesimo) 2. Affettiva: guidata dalle emozioni e dai sentimenti (piangere, un bacio, un abbraccio di conforto -> non sono basate sulla razionalità 3. Razionale rispetto al valore: orientata da un’idea sia nel suo svolgersi che nei fini perseguiti ponendo come finalità un determinato valore e le persone agiscono in vista di un certo valore come azione motivata da ideali. (Dare del lei per mostrare rispetto a chi non conosco o chi è più anziano o il comandante che non abbandona la nave che sta affondando) 4. Razionale rispetto allo scopo: motivata da logiche di efficienza (per Weber è dominante nelle società moderne) Gli uomini agiscono razionalmente perché vogliono raggiungere un obiettivo e scelgono la strada più efficiente per raggiungere quell'obbiettivo. La macdonaldizzazione del mondo: tale tipo di azione razionale imporrebbe la struttura standardizzata ed efficiente di un fast-food a tutti gli aspetti della nostra vita, dalla scuola al lavoro, dai viaggi al tempo libero. Le quattro dimensioni della Macdonaldizzazione (secondo Ritzer): - Efficienza: ricerca del miglior metodo possibile per svolgere i compiti - Calcolabilità: enfatizzare gli aspetti quantitativi di prodotti e servizi - Prevedibilità: tentare di omogenizzare prodotti e servizi, indipendentemente dal tempo e dal luogo - Controllo: esercitare controllo sui dipendenti e sui clienti applicando regole inflessibili, limitando le opzioni e usando nuove tecnologie che monitorano e regolamentano il comportamento. Questi 4 aspetti sono applicati nel mondo del lavoro ma sono presenti anche nella vita quotidiana. L'iper-efficientismo porta le persone a svolgere molte ore di lavoro non retribuito (es: pagare alla cassa automatica o mettersi la benzina da sola, lasciare recensioni su viaggi o prodotti). Il risultato è quello di imporre strutture altamente personalizzate su ogni aspetto della nostra vita. Il Potere Potere: è la capacità di conseguire un certo risultato, anche andando contro la volontà degli altri. Il Potere Di: (Empowerment) come ampliamento delle capacità personali nel raggiungere un obiettivo desiderato e legato a percorsi di emancipazione individuale e collettiva. Rappresenta la capacità delle persone di ottenere degli obiettivi sviluppando le proprie risorse e competenze con la capacità di aumentare il proprio auto-potere. Questo potere può essere incrementata in tre modi: 1. Educazione: consente di sviluppare quelle capacità di apprendere quelle conoscenze che consentono di agire consapevolmente per la propria emancipazione; 2. Organizzazione: capacità che le persone hanno mettersi insieme per raggiungere un obiettivo comune; 3. Networking: capacità che le persone hanno di fare rete, di mettere a disposizione le proprie competenze (e uscire al proprio gruppo); Strategie finalizzate al superare un’opposizione; Il dominio Il potere Su: ottenere obbedienza e rispetto dagli altri, spesso contro la loro volontà Strategie finalizzate a superare un’opposizione: Gli uomini si fanno influenzare (le donne iniziano a considerare la minigonna come simboli politici, di emancipazione o di sensualità La realtà sociale è creata dalle persone e diventa oggettiva una struttura separata dalle persone che l’hanno creata (Teorema di Thomas). Status sociali e ruoli Nell’interazione sociale mettiamo in gioco gli status e i ruoli sociali. - Master Status: posizione più rilevante occupata da una persona e la più significativa attraverso cui le persone giudicano gli altri. - Status Set: l’insieme degli status degli individui - Categoria di status: uno status sociale condiviso da più persone. Ruolo: è definito dalle aspettative di comportamento verso chi ricopre una determinata posizione sociale. Tutti noi ci destreggiamo continuamente fra i molti ruoli associati ai vari status che occupiamo: - Conflitto inter-ruolo: problema che si verifica quando si scontrano le aspettative associate a ruoli diversi. - Conflitto intra-ruolo: problema che si verifica quando le aspettative associate a un singolo ruolo competono le une con le altre. L’approccio drammaturgico: interpretare la vita sociale(Goffman) Approccio sociologico che studia l’interazione e la vita sociale attraverso la metafora del teatro e gestione delle impressioni: le persone sono continuamente coinvolte nello sforzo di mantenere e controllare una certa immagine di sé. Le persone agiscono per trasmettere significati simbolici per loro favorevoli. - Ribalta: con le interazioni sociali e le persone sentono di dover presentare una idealizzazione di sé stesse ed è esercitata la gestione delle impressioni. - Retroscena: le persone si sentono libere di esprimerli loro stesse in modi che sono celati nella ribalta. Ha un ruolo molto importante, perché per ogni performance nel retroscena avvengono delle azioni che abbiamo trattenuto. La ribalta e la retroscena possono creare delle tensioni, le persone hanno sempre timore di essere scoperte nel loro retroscena. Stigma: colore della pelle, deformità, omosessualità, bruttezza e per alcune perone è molto difficile, se non impossibile gestire le impressioni. Si tratta di persone portatrici di uno stigma. Queste persone sono considerate diverse dalla altre e questo isolate. Le persone con uno stigma non sono considerate normali. Aspettative: associate a un qualsiasi ruolo sono socialmente definite, ma gli individui che godono di un particolare status devono “interpretare” attivamente quel ruolo. Gestione delle impressioni: in quanto attori sociali, siamo impegnati nella gestione delle impressioni attraverso le nostra interpretazione cerchiamo di controllare l’immagine che gli altri hanno di noi. Le reti sociali Teoria delle reti sociali: gli studiosi sono interessati a studiare come le reti sociali si organizzano e che influenza hanno sulle persone. Una delle caratteristiche è la forza dei legami nelle reti, in modo particolare possiamo dire che più è forte il legame tra le persone poi quella rete riuscirà a portare beneficio tra i membri > es: sono al verde, mi serve un prestito per poter pagare le bollette, chiederò questo prestito alla mia rete più stretta. C’è un autore: Granovetter disse che esiste anche una forza dei legami deboli. Ha dimostrato che anche i legami deboli possono avere un potere perché mentre i legami forti tendono chiudere la rete sociale, i legami deboli tendono invece ad espandere la rete sociale. Chi ha tanti legami deboli può spostarsi e fare riferimento a tanti sistemi sociali. (es. il nostro gruppo di amici stretto rappresenta un legame forte, le persone esterne alla nostra tre sociale di amici sono appunto esterni) Principio della endogamia sociale: le persone tendono a far parte di reti sociali composte da persone con caratteristiche simili e l’endogamia sociale spiega il perché le reti sociali siano in larga parte composte da persone che hanno la stessa età, la stessa estrazione sociale, il medesimo orientamento politico è così via. Gruppi primari e secondari Il gruppo: una forma sociale strutturata. I gruppi sociali rappresentano uno dei meccanismi basilari attraverso cui il comportamento delle persone viene strutturato. Gruppo sociale: un gruppo è un insieme di individui che interagiscono secondo determinati modelli, provano sentimenti di appartenenza al gruppo e vengono considerati parte del gruppo dagli altri membri. In questa descrizione sono racchiuse tutte le caratteristiche del gruppo sociale: - L’interazione strutturata: Le interazioni che avvengono in un gruppo sono strutturate, seguendo dei modelli di comportamento. - Il senso di appartenenza: spesso di manifesta attraverso simboli, con ad esempio un tatuaggio. È un elemento cruciale per l’appartenenza del gruppo perché i soggetti del gruppo percepiscono di appartenere al gruppo attraverso una dimostrazione. - Identità di gruppo: è il riconoscimento reciproco dei membri del gruppo, è un elemento condiziona il comportamento delle persone. Le persone possono essere influenzate a fare azioni che altrimenti non farebbero per ribadire l’identità di gruppo. La nostra vita è caratterizzata dagli eventi che accadono all’interno della nostra rete sociale. In sociologia identifichiamo due categorie di gruppi: - Gruppo primario: è costituito da un numero ristretto di persone che interagiscono direttamente e intrattengono rapporti che coinvolgono molti aspetti della vita e di molto aspetti della propria personalità. Il primo autore che ha parlato di gruppi primari è Cooley e ha creato il concetto di gruppo primario facendo riferimento ad un gruppo sociale particolare ossia la famiglia. I gruppi primari hanno stretti legami personali, sono contraddistinti da ruoli sociali diffusi (un ruolo sociale che non è specializzato come ad esempio la madre, il figlio etc.…;) e hanno degli obbiettivi indifferenziati, cioè sono gruppi che si creano per raggiungere obiettivi specifici ma anche per semplice piacere di passare il tempo assieme (es: gruppo di amici) - Gruppi secondari: sono formati da persone che hanno scarsi vincoli emotivi è che interagiscono per raggiungere obbiettivi specifici. Gli individui sono importanti per la funzione che svolgono piuttosto come persone in sé. (es: un’orchestra o un’equipe medica sono gruppi secondari funzionano perché ogni componente svolge una determinata funzione, poco conta se sono simpatici o meno, il loro compito è quello di svolgere attività). Gruppi di riferimento Merton ha dato una definizione al gruppo di riferimento: è il gruppo attraversino cui noi elaboriamo continui confronti sociali, il gruppo di riferimento può essere un gruppo al quale apparteniamo ma può essere anche un gruppo di cui non facciamo parte. Le persone tengono in considerazione più gruppi di riferimento e conoscere quali sono i suoi riferimenti ci può aiutare a capire di più su quella persona. I gruppi possono essere formati da due o più persone (diade, triade, quattro persone, cinque ecc..) Le dinamiche del gruppo cambiano notevolmente quando si aggiungono delle persone perché l’attenzione dei membri è divisa e le possibili interazioni aumentano. La famiglia (tocca la vita di ogni individuo) Per la teoria funzionalista due funzioni specifiche: - Socializzazione primaria: processo con cui i bambini apprendono le norme culturali della società in cui nascono. La famiglia è l’ambito più importante in cui si sviluppa la nostra personalità; - Stabilizzazione della personalità: il ruolo svolto dalla famiglia nel fornire supporto emotivo ai suoi membri. La teoria funzionalista afferma che la famiglia è un’istituzione deputata a garantire il consenso sociale e la continuità all’interno della società. Parsons&Bales Danno un tipico ritratto della famiglia americana degli anni ’50 che ha due ruoli: 1. Strumentale: procurare risorse dall’esterno per mantenere la famiglia; 2. Affettivo: educare e dare conforto emotivo ai bambini; A partire dagli anni ’70 nascono teorie contrastanti: - Quelle femministe: Frida parla di problema senza nome per descrivere lo stato di isolamento e di noia che affliggeva le casalinghe dei quartieri residenziali americani. Si concentrano su aspetti problematici: - Divisione domestica del lavoro - Attenzione sulla violenza (sessuale, psicologica, fisica, stalking) che si manifesta negli ambienti domestici subiti da bambini e donne; Evidenziato la famiglia come il luogo in cui c’è disparita di genere e violenza, oppressione e diseguaglianze; - Attività di cura: le donne sono principalmente coinvolte nei lavori di cura di figli, malati e anziani; Varianti della famiglia e matrimonio Famiglia: - Nucleare: due adulti che convivono con eventuali figli propri o adottivi; - Estesa: insieme alla coppia ed eventualmente figli, convivono anche altri parenti, in un rapporto continuativo (nonni, fratelli, sorelle con coniugi e figli); - Matrimonio: unioni sessuali socialmente riconosciuta e approvata tra due adulti; - Convivenza: può non avere un pieno riconoscimento giuridico; Può unire due persone senza nessun vincolo sociale. Trend globali nella vita familiare - Tradizionale - Simmetrica: c’è una paritaria distribuzione dei lavori di cura e domestici; Trasmette il curriculum nascosto: non solo conoscenze specifiche in determinate discipline, ma anche dei comportamenti attesi e corretti (attività divise tra maschi e femmine). Il ruolo del processo di socializzazione per le persone è stato studiato e spiegato dalla teoria funzionalista: Nella socializzazione vengono trasmesse le aspettative di ruolo (di maschio e di femmina) Affinché essa funzioni occorra che le persone interiorizzino le aspettative di ruolo. Essa trasmette una propensione alla conformità: induce negli individui un adattamento a valori e norme interiorizzate e ha un buon esito se le persone accettano di aderire ai valori e alle norme a cui sono stati associati e spinge le persone a modificare il proprio comportamento. Essa ha un buon esito se le persone accettano di modificare i propri comportamenti per adeguarsi agli elementi a cui sono stati legati. Approccio criticato e criticabile perché meccanicistico. Sviluppo della personalità: - Interazioni con gli altri - Caratteri società, età e genere; - Esperienze; - Sistema culturale; - Media: uso eccessivo dei social comporta problemi: insonnia, ansia, autostima bassa; - TV: l’esposizione ad atteggiamenti violenti scatena nei bambini reazioni aggressive. (Fenomeno del Fit Inspiration = allenamento a casa in voga durante il periodo del Covid) Gruppo dei pari: socializzazione informale, entra in conflitto con quella primaria e acquisita in precedenza. Permette una socializzazione che avviene anche in gruppi sportivi che modificano il comportamento e lo influenzano. Luogo di lavoro: è uno degli ambienti più importanti in cui sperimentare la socializzazione secondaria. Socializzazione professionale è l’apprendimento delle norme informali associate a un tipo di impiego. La religione: la religione è l’agente di socializzazione più esplicitamente dedito all’insegnamento di valori e credenze. Istituzioni totali: strutture inglobanti nelle quali un’autorità regola ogni aspetto della vita di una persona. (orfanotrofi, ospedali psichiatrici, prigioni, caserme, collegi, monasteri e conventi) Rappresentano un caso estremo di risocializzazione cioè un processo mediante il quale gli individui che passano da un ruolo a un altro o da una fase di vita a un’altra sostituiscono vecchie norme e passati comportamenti con altri nuovi. Riflessività: il Se-specchio di Cooley Secondo il sociologo Cooley: looking glass self = sé specchio o io riflesso Idea che, come esseri umani, sviluppiamo un'idea di noi stessi che riflette come gli altri interagiscono con noi. La prima interazione con la famiglia è cruciale per la formazione dell'idea che abbiamo di noi stessi. - Interazione con gli altri: fondamentale per lo sviluppo della nostra personalità; - Immaginazione degli altri esprimano giudizi su di noi; - Provare sensazione derivante dal giudizio espresso; L’idea del sé-specchio è determinata dalle loro interazioni con gli altri e quindi varia in funzione delle persone con le quali interagiscono. L’”io” e il “me” di Mead L’”io” di Mead: è la parte del Sé che è spontanea impulsiva creativa e imprevedibile. Per creare un Sé sano, l’”io” deve essere equilibrato da quello che Mead definisce “me”. Il “me” di Mead: è il senso del Sé appreso dall’interazione con gli altri. MIGRAZIONI ED ETNIE Fattori di attrazione ed espulsione Da un punto di vista analitico, possiamo distinguere due fattori che generano processi migratori: - Fattori di attrazione: elementi tipici dei Paesi di destinazione che contribuiscono ad attirare i migranti. - Fattori di espulsione: insieme di problematiche interne al Paese di origine che spingono le persone a emigrare nella speranza di trovare migliori condizioni di vita. La combinazione dei fattori “push and pull” ha prodotto quattro modelli tipici di migrazione: - Storico: garantisce la cittadinanza ai nuovi arrivati. - Selettivo: viene favorita l’immigrazione proveniente da alcuni paesi specifici. - Dei lavoratori ospiti: accesso temporaneo degli immigrati, per esigenze contingenti legate alla produzione. - Della chiusura crescente: investimento sull’integrazione dei migranti già presenti sul territorio e misure restrittive verso i nuovi. Un altro modello migratorio globale è rappresentato dalla diaspora cioè il fenomeno per cui una popolazione abbandona il proprio paese d’origine disperdendosi nel mondo ma mantenendo la propria identità culturale e legami con gli altri gruppi di emigrati. Possiamo distinguere quattro tipi di diaspore: - Di vittime: generata da eventi particolarmente negativi e drammatici. - Imperiale: è legata allo sviluppo di un impero e al conseguente trasferimento di parte della sua popolazione nelle nuove colonie. - Di lavoratori: avviene a causa della ricerca di nuove possibilità di lavoro. - Di commercianti: è correlata alla creazione di reti commerciali internazionali. Il ruolo della cultura: inventare l’etnia e la razza Razza: denota una categoria di persone che hanno in comune delle caratteristiche fisiche socialmente significative, come il colore della pelle. Oggi molte persone credono che gli esseri umani possano essere classificati in razze biologicamente differenti. Le teorie scientifiche sulle razze umane prendono piede tra la fine del XVIII secolo e XIX secolo. De Gobineau sostiene che esistevano razze superiori e razze inferiori, per lui la razza bianca era la razza superiore, mentre la razza nera “negroide” e la razza gialla “mongoloide”, che erano razze inferiori (Hitler si è ispirato a lui per legittimare le sue azioni). Razzismo. La convinzione che una razza sia intrinsecamente superiore a un’altra. Durante la Seconda guerra mondiale gli studi della scienza della razza è stata completamente screditata. In termini non esistono razze umane ben definite ma esistono solo gamme di variazioni tra le popolazioni, che possono derivare dal contatto con società e culture diverse. I gruppi umani costituiscono un continuum. Le differenze genetiche all’interno di uno stesso gruppo sono le stesse che possiamo trovare a quelle tra gruppi diversi. Secondo molti sociologi il concetto di razza, non avendo basi scientifiche, è solo un costrutto ideologico che alimenta l’idea che queste razze esistano. Da un punto di vista sociologico la razza può essere intesa come un insieme di relazioni sociali che permette di classificare individui e gruppi assegnando loro contributo e competenze sulla base delle loro caratteristiche biologiche. Il concetto di razza viene utilizzato per alimentare e riprodurre modelli di potere e diseguaglianza, all’interno della società, il processo attraversano il concetto di razza viene usato per classificare le persone è detto processo di razzializzazione, che può arrivare all’essenzialismo razziale, questo alimenta stereotipi e pregiudizi verso un certo gruppo sociale e sostiene che ci sono delle differenze inconciliabili fra le razze e quindi devono essere separate. Essenzialismo razziale: un’ideologia secondo la quale vi sarebbero differenze naturali e immutabili tra le razze, tali da separarle. Etnia: è un concetto che ha una dimensione solo culturale e sociale ma si riferisce ai tratti culturali che contraddistinguono una determinata comunità di persone. A volte anche l’uso del concetto di etnia può essere improprio perché tende ad individuare dei gruppi specifici, delle minoranze, che hanno dei tratti diversi rispetto ad una certa norma etnica. Il concetto di etnia distingue ancora il concetto di In-Group e quello di Out-Group. Le differenze culturali esistono tra le diverse popolazioni vengono considerate spesso come qualcosa di oggetto e naturale, ma in realtà le differenze che individuiamo tra le culture sono costruite socialmente, sono radicate nella storia delle popolazioni. Gruppi minoritari e maggioritari Parliamo di minoranza non con significato quantitativo, bensì per indicare la posizione subordinata di un gruppo all’interno della società. Un gruppo che subisce degli svantaggi rispetto al gruppo di maggioranza. La maggioranza e costituta da un gruppo che gode di privilegi, cioè ha un accesso facilitato a risorse materiali e immateriali. Privilegio bianco Per Macintosh: Ne gode chi fa parte della maggioranza bianca. Quando si fa parte di un maggioranza non si deve sperimentare la discriminazione e il pregiudizio in modo regolare. Chi fa parte di una minoranza sperimenta forme di discriminazione e pregiudizio. Modelli di interazione tra maggioranza e minoranza La relazione tra gruppi maggioritari e minoritari all’interno della società: - Pregiudizio: opinioni e atteggiamenti preconcetti dei membri di un dato gruppo verso gli appartenenti ad un altro gruppo. Spesso nascono dal sentito dire, dalla consuetudine più che dall’esperienza diretta. Sono molto difficili d sradicare. Le persone hanno pregiudizi positivi nei confronti del gruppo in cui si riconoscono e negativi nei confronti di tutti gli altri. I pregiudizi i si fondano spesso sugli stereotipi. - Stereotipo: caratterizzazioni rigide e tendenzialmente immutabili di un gruppo. Sono credenze sulla base delle quali poetano le persone a compiere delle azioni negative bei confronti del gruppo discriminato. - Discriminazione: comportamento effettivo verso i membri di un gruppo oggetto di pregiudizi. L’interazione sociale esercita un ruolo decisivo nella definizione del comportamento del ruolo umano da ciò: - Al centro dell’attenzione la socializzazione di genere, ovvero l’apprendimento dei ruoli di genere attraverso agenti come la famiglia, la scuola e i mass media (filone che tiene distinto il sesso biologico dal genere sociale che si sviluppa in crescita; quindi attraverso la socializzazione i bambini interiorizzano le norme e le aspettative sociali connesse al proprio sesso biologico. Le differenze sono quindi un prodotto sociale è un pensiero appoggiato dai funzionalisti: - Filone criticabile (la critica) come il fatto che sono socializzati a dei ruoli di genere non significa che le persone non possono mettere in atto delle resistenze. Identità di genere e persone transgender Le teorie di genere non tengono conto della capacità delle persone di respingere o modificare le aspettative sociali connesse ai ruoli sessuali. (testo: “questioni di genere”) Da questo filone estremo sia genere che sesso sono entrambi privi di una base biologica (considerati il prodotto di una costruzione sociale): ciò significa che secondo questo approccio, se è vero che le differenze sessuali condizionano le identità di genere è vero anche il contrario, cioè che l’identità di genere contribuisce a modellare le differenze sessuali (una certa concezione di maschilità porta gli uomini a modellare così il loro corpo e le donne uguale). Le differenze sessuali condizionano le identità di genere (ciò vuol dire che prima competizioni solo per uomini col tempo non più sofferenze quindi il corpo non influenzano più l’identità, ma è vero che oggi le identità contribuiscono a modellare le differenze sessuali. Identità di genere e differenze sessuali sono in ogni corpo di ogni persona l’identità di genere si riferisce alla perfezione di sé stesso: sentirsi maschio o femmina e questa non sempre segue il sesso biologico: alcune persone si sottopongono a intervento di rassegnazione per modificare il proprio sesso biologico.(transessuale) Ideale di genere: consiste nelle aspettative culturali connesse ai comportamenti maschili e femminile (es: pubblicità e rappresentazioni di donne e uomini come detersivi una donna aspettativa culturale) Ruolo di genere: deriva dalla divisione sessuale del lavoro, dei diritti e delle responsabilità e quindi un tempo i ruoli, i diritti ecc.… ed erano chiaramente distinti. Condizionano la nostra vita in modo profondo. Espressività di genere: modo con cui le persone comunicano la loro identità di genere e si manifesta tramite l’abbigliamento, caratteristiche estetiche che ci permettono di comunicarlo agli altri. Maschilità e ordine di genere Rapporto fra femminilità e maschilità e Connell propone una teoria un concetto: concetto di ordine di genere: ambito organizzato di pratiche umane e relazioni sociali l’ordine di genere definisce le forme di femminilità e maschilità che non possono essere comprese al di fuori di questo contesto. È composto da tre dimensioni: - Lavoro: divisione sessuale delle attività in ambito familiare (attività domestiche ecc..) e professionale nel caso della segregazione occupazionale (ambiti e settori lavorativi in cui si preferisce un genere piuttosto che un altro) - Potere: riguarda le relazioni basate sulla autorità, sulla violenza e sull’ideologia, sia nelle istituzioni sociali e sia sulla vita domestica - Catessi: riguarda il piano dei rapporti intimi delle emozioni r rapporti affettivi: il modo in cui la maschilità e femminilità si incarnano in questi tre livelli che definisce l’ordine di genere. Nelle società capitalistiche occidentale prevale l’ordine di genere patriarcale, modello di predominio degli uomini sulle donne sulle tre dimensioni: Sul lavoro a livello di potere e sul piano dei rapporti intimi e aggiunge, tra uomini e donne si crea una gerarchia di genere, quindi a livello sociale maschilità e femminilità sono ordinati secondo una gerarchia basata su alcuni tipo di ideali. (su alcune macro categorie) In questa scala gerarchica Connell pone in alto con maggior potere la maschilità egemone: domina su tutti i tipi di maschilità e femminilità, quindi esercita una supremazia di tipo culturale -> non viene esercitata con violenza ma con la dominanza culturale che pervade la vita pubblica e privata e i mezzi di comunicazione, le ideologie e sistemi distruzione possono aumentare questa maschilità egemone (es: ruolo politico/sindaco ecc..). I tratti tipici dell’eterosessualità e forza fisica, autorità, il lavoro retribuito (es: Sylvester Stallone) poiché uomini capaci di incarnare la maschilità egemone: molti uomini che non rientrano traggono vantaggio dalla posizione dominante della maschilità egemone: - Dividendo patriarcale : non tutti riescono ma godono dei vantaggi; - Maschilità complice : uomini che riescono a godere del dividendo patriarcale (vantaggi tratti dalla maschilità egemone); al di sotto di questi: maschilità e femminilità subordinati che subiscono il potere – potere piramidale - Primo di subordinati : omosessuali: maschilità considerata debole ed opposta al vero uomo come omosessualità stigmatizzata - Numerosi episodi : umorismo da parte dei maschi egemoni per ridicolizzare i maschi subordinati Tipi ideali di femminilità Connell: tutti i tipi di subordinati rispetto alle maschilità - Femminilità enfatizzata : è un complemento della maschilità egemone ed è caratterizzata da qualità come, condiscendenza, empatia, amorevolezza di tipo orientato a soddisfare gli interessi e i desideri maschili. Nelle giovani si manifesta nella disponibilità sessuale e nella fase avanzata invece tramite la maternità (es: Marilyn Monroe); - Femminilità resistente : rifiutano il modello prevalente (es: donne attiviste, femminili, omosessuali, lavoratrici manuali) ignorate dalla storia Connell scrive che si ricerca sulla crisi dell’ordine di genere, autori che criticano l’approccio di Connell e quindi questi modelli stanno indebolendosi e trasformandosi Femminismo: una filosofia che promuove l’eguaglianza sociale, politica ed economica tra uomini e donne. Cultura, potere e diseguaglianze di genere Secondo Connell c’è un modo dominante, ovvero, il modello patriarcale -> sistema sociale che prevede la dominanza maschile. In tutte le società si verifica la stratificazione di genere, implica una forma di diseguaglianze tra uomini e donne e hanno differenti opportunità di accesso alle risorse (diverso accesso all’istruzione, potere…). Concetto di soffitto di cristallo: spiega lo svantaggio sistematico che le donne subiscono è un insieme di discriminazione che le donne nel mondo del lavoro, da un lato le donne hanno aumentato la loro istruzione (es: donne laureate che uomini), tuttavia nelle organizzazioni produttive, le donne si concentrano nei livelli gerarchici inferiori delle carriere. Ad oggi in tutte le democrazie avanzate, le donne costituiscono ancora una minoranza, nelle posizioni direttive, di potere. Nelle istituzioni di potere, all’avanzare della scala sociale, progressivamente il numero delle donne diminuisce. Il soffitto di cristallo rappresenta una barriera invisibile che impedisce alle donne di arrivare alle posizioni professionali più elevate. Quali sono le cause che spiegano questo fenomeno? Doppia presenza: è un doppio ruolo a cui le donne sono chiamate. Le donne devono svolgere sia il ruolo di cura all’interno della famiglia, sia il ruolo professionale. La donna che deve conciliare la doppia presenza a volte compie delle scelte professionali che la penalizzano (ed: chiede di fare il part-time). Sessismo: l’ideologia per cui un sesso sarebbe superiore all’altro. Violenza sulle donne La violenza viene considerata oggi un grosso problema sociale, oltre che un reato. - La violenza domestica: è un comportamento violento che viene usato da una persona per acquistare o mantenere il potere e il controllo sul proprio partner, sessuale. - Tratta degli esseri umani: una rete criminale recluta, sequestra e trasporta persone, trattenendole contro la loro volontà, per sfruttarle sessualmente o come manodopera. - Mutilazione dei genitali: una serie di procedure intente a rimuovere parzialmente o totalmente i genitali esterni alle donne. La sessualità Tanto il genere quanto il sesso sono costituzioni sociali. Sessualità: i desideri, dei comportamenti e l’identità sessuale di una persona. Identità sessuale -> è l’orientamento sessuale, ovvero le preferenze e il tipo di attrazione sessuale che le persone hanno nei confronti degli altri. - Omosessuali: sono attratti da persone dello stesso sesso. - Eterosessuali: sono attratti da persone del sesso opposto. - Bisessuali: sono attratti da entrambi i sessi. - Asessuali: non sono attratti sessualmente da nessuno. Tabù dell’incesto: una norma che vieta relazioni sessuali tra determinati parenti. Eterosessismo. Un insieme di atteggiamenti e di comportamenti che indica la convinzione che tutti siano eterosessuali. Max Weber e le “chance di vita” Chance di vita: possibilità di accedere a risorse economiche e culturali apprezzate. Altre due dimensioni: - Status: fondato su differenze sociali relative a una diversa distribuzione di prestigio, stima, onore. Questa seconda dimensione individua delle differenze di status che danno origine ai ceti sociali. - Potere politico: la capacità di un gruppo di far valere la propria volontà anche di fronte all’opposizione altrui. I partiti politici, i sindacati e le associazioni sono gli elementi portanti della distribuzione diseguale del potere. - Classe: insieme di persone che hanno in comune una medesima posizione di mercato. La stratificazione che produce disuguaglianze è funzionale nelle società? Devis e Moore: La stratificazione è meritocratica, fa si che le posizioni più importanti siano ricoperte dalle persone più qualificate. È criticata perché non tutti riescono a competere avendo le stesse risorse. Chi decide qual è la posizione più importante? La riproduzione delle classi sociali: il ruolo del capitale culturale e del capitale sociale. - Capitale culturale: Insieme dei diversi tipi di conoscenze, competenze e altre risorse culturali che consentono all’attore sociale di rappresentare, consapevolmente o meno, la propria posizione di classe in un determinato contesto. - Capitale sociale: Insieme delle relazioni potenzialmente preziose dal punto di vista economico che derivano dall’appartenenza a un gruppo e che l’attore sociale può mobilitare per raggiungere un obiettivo. La mobilità sociale - La mobilità sociale: Elemento importante per le società e inteso come possibilità di movimento degli individui e dei gruppi sociali tra diverse posizioni socioeconomiche. Permette alle persone di migliorare o peggiorare la loro posizione di mercato (Weber). - Mobilità sociale verticale: Si intende verso l’alto o verso il basso. Nella scala delle posizioni socioeconomiche. - Mobilità sociale orizzontale: Si intende lo spostamento da pari posizioni sociali. Posizioni socioeconomiche che si collocano nello stesso livello della scala sociale - Mobilità ascente: La persona migliora la propria posizione socioeconomica e migliora la propria ricchezza e il proprio status. - Mobilità discente: La persona peggiora il proprio status e quindi perde ricchezza e posizione di mercato. - Mobilità intergenerazionale: focalizza il proprio interesse sul rapporto tra le generazioni raffrontando la posizione sociale raggiunta da un individuo con quella della sua famiglia d’origine. Considerando il cambiamento della posizione socioeconomica di un individuo dell’arco della sua vita (es: una persona che fa carriera). È data dal cambiamento di posizioni socio-economica rispetto alla generazione precedente. Mette a confronto la posizione socioeconomica dei figli rispetto a quella dei padri. - Macro-sociale è la mobilità che si verifica nel lavoro e nella struttura occupazionale delle società (mobilità strutturale). - Micro-sociale e la mobilità individuale che riguarda i cambiamenti nella traiettoria professionale di un singolo individuo. Lo stato sociale Cittadinanza sociale: insieme dei diritti a contenuto economico e sociale che permettono agli individui di divenire membri a pieno titolo della comunità politica Sistema di welfare: sono politiche pubbliche volte a ridurre le diseguaglianze socioeconomiche e a proteggere le persone da alcuni rischi (malattia, invalidità, di disoccupazione) garantendo alle persone l’assistenza sanitaria, pensioni, assistenza sociale e assistenza nel caso si perda il lavoro. Modello generoso e improntato alle universalità. Welfare familista è un sistema che fa leva sul ruolo delle famiglie, meno generose e maggiori mente categoriali (modello mediterraneo) Ciò significa che i sussidi e sostegni sono minori e alcune categorie di lavoratori sono più protette rispetto ad altre categorie. Quattro modelli tipici di Welfare State: - Modello liberare: in cui il mercato e il settore no-profit costituiscono gli attori principali del sistema.(Stati Uniti, Nuova Zelanda, Irlanda) - Modello corporativo: in cui le tutele sociali sono correlate alla categoria lavorativa di appartenenza, con standard minimi di tutela piuttosto elevati. (Germania, Francia) - Modello mediterraneo: abbina un mix di tutele a base corporativa e universalistica un ruolo, rilevante riservato alla famiglia.(Italia, Grecia, Spagna, Portogallo) - Modello socialdemocratico: realizzazione della piena cittadinanza sociale. (Paesi del nord Europa) La struttura di classe nelle società contemporanee Per dar conto delle trasformazioni avvenute nei sistemi di stratificazione a partire dagli anni ‘80 e ‘90, sono stati elaborati tre approcci: - Neo-marxiano: permanenza delle classi e ruolo delle classi medie. - Neo-weberiano: multidimensionalità e differenziazione crescente dei sistemi di stratificazione. - Teorie della complessità: declino delle classi e frammentazione della stratificazione. Potere e disuguaglianze globali Classificare le economie nazionali - Sviluppo, paesi in via di sviluppo e sotto-sviluppo. - Potere d’acquisto. Disuguaglianza globale: differenza di ricchezza e di potere tra i Paesi del mondo. Impatto della disuguaglianza globale - Aspettative di vita e di salute: la povertà uccide. In media, l’aspettativa di vita per gli abitanti dei Paesi più poveri del modo è inferiore di diciassette anni rispetto a quella degli abitanti di Paesi più ricchi. - Abitazione: quasi due miliardi di persone vive in baraccopoli, abitazioni instabili e precarie, prive di spazi sufficienti, senz’acqua potabile e servizi igienici. - Istruzione: molti abitanti dei Paesi sono analfabeti. Spiegare le disuguaglianze globali Teoria della modernizzazione: In sostanza attribuisce a differenze culturali i diversi livelli di sviluppo economico dei paesi. Sostanzialmente questa teoria dice che in alcuni paesi le popolazioni non sono culturalmente preparati a implementare determinati cambiamenti. Le differenze culturali nell’accettare o non incidono sullo sviluppo economico dei paesi (Africa). Questa tesi è stata molto criticata per via che è stata una tesi non dimostrata. La teoria della dipendenza: le diseguaglianze sono il prodotto dello sfruttamento dei paesi ricchi rispetto ai paesi poi poveri. Colonialismo: Utilizzo del potere militare, politico ed economico da parte di una società per dominare i membri di un’altra società, quasi sempre per trarne un beneficio economico. Neocolonialismo: nuova forma di controllo politico ed economico dei paesi più ricchi sui paesi più poveri, che si è instaurato nella fine dell’epoca del colonialismo. World System Analysis Esamina la diversa posizione socioeconomica dei paesi in un’ottica sistemica. Il mondo è un sistema unico in cui torciano paesi che hanno una pozione centrale, paesi semi-periferici (paesi che hanno economie in fasi di sviluppo con scarso potere politico) e poi paesi periferici (con minimo o nessun potere politico ed economie arretrate). World system analysis: Approccio che si concentra sull’interdipendenza tra i Paesi che fanno parte di un unico sistema economico globale. - Paesi centrali: i più ricchi del mondo, sono al centro dell’economia globale. - Paesi periferici: sono i Paesi più poveri e meno potenti del mondo, situati ai margini dell’economia globale. - Paesi semiperiferici: questi stati dal reddito medio hanno spesso una base economica industriale più solida. LA DEVIANZA Definire la devianza Devianza: è un fenomeno complesso. Comportamento non conforme alle norme culturali e ai valori in base di una data collettività. Un’azione non ci offende in quanto crimine, ma definiamo criminale un atto perché offende le norme sociali di base, che contribuiscono a quella che Durkheim definiva la coscienza collettiva: ovvero le norme, le credenze e i valori condivisi in una comunità Un comportamento viene definito deviante quando è etichettato come tale da coloro i quali hanno abbastanza potere per sostenere e rinforzare questa definizione. Labeling Theory (teoria dell’etichettamento): Teoria secondo la quale la devianza è il risultato di come gli altri interpretano un comportamento, così che gli individui etichettati come devianti spesso interiorizzano questo giudizio, finendo per farne una parte della loro identità.
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