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Sociologia Generale, temi, concetti, strumenti (David Croteau - William Hoynes), Sintesi del corso di Sociologia

Riassunto dettagliato del capitolo 7

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 13/06/2018

AlessioUniRoma3
AlessioUniRoma3 🇮🇹

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Scarica Sociologia Generale, temi, concetti, strumenti (David Croteau - William Hoynes) e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! Etnie e migrazioni Il ruolo della cultura: inventare l’etnia e la razza 7.1 Molte società classificano le persone in base in termini di etnia e razza. L’etnia designa una comunità caratterizzata da una tradizione culturale condivisa, che spesso deriva da un’origine e una patria comuni. Può includere lingua, costumi, simboli, cibi, musiche particolari. L’etnia è un costrutto culturale che viene ridefinito costantemente, così da essere reso un concetto fluido e nebuloso. La razza invece denota una categoria di persone che hanno in comune delle caratteristiche fisiche socialmente significative, come il colore della pelle. Preudoscienza e razza 7.1.1 : Vi furono numerose teorie scientifiche della razza che presero piede tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Carol Linnaeus inventò quattro sottospecie di homo sapiens, ciascuna designata per tratti fisici distintivi ma anche caratteriali: l’Europeanus dalla pelle bianca, creativo e rispettoso delle leggi, che era in cima alla classifica; l’Americanus dalla pelle ambrata, ostinato, facile all’ira e legato alle tradizioni; l’Asiaticus dalla pelle giallognola, avido e schiavo delle opinioni; l’Africanus dalla pelle scura, pigro, negligente e governato unicamente dall’impulso. Si fondarono così i presupposti per giustificare scientificamente il razzismo, ossia la convinzione che una razza è superiore a un’altra. Nel XIX secolo Joseph Arthur de Gobineau, il padre del razzismo moderno, distinse tre razze umane: quella bianca, quella nera e quella gialla, sottolineando la supremazia di quella bianca. Successivamente furono creati numerosi schemi delle razze e furono proposte un numero indefinito di razze, ognuna caratterizzata da tratti fisici differenti e con determinate caratteristiche socioculturali. L’essenzialismo razziale è l’idea che presunte differenze naturali e immutabili separino le razze. (teoria secondo la quale l’uomo caucasico sia stato creato a immagine e somiglianza di Dio, mentre tutti gli altri uomini erano differenti sia fisicamente che moralmente perché trasferiti in altri ambienti e adattati ad essi. Struttura e potere sociale nei gruppi razziali ed etnici 7.2 Vedere gli altri in termini di razza ed etnia può influenzare il modo in cui agiamo nei loro confronti e legittimare le disuguaglianze che si basano su quelle categorie. In qualunque società, i membri che appartengono a razze ed etnie diverse vengono divisi in maggioranze e minoranze. Gruppi minoritari e maggioritari 7.2.1 : Un gruppo minoritario è un insieme di persone che subiscono degli svantaggi e hanno meno potere per via di caratteristiche fisiche o culturali identificabili. Un gruppo maggioritario è un insieme di persone che godono di privilegi e hanno un maggiore accesso al potere per via di caratteristiche fisiche o culturali identificabili. Un gruppo minoritario non corrisponde necessariamente ad una minoranza della popolazione, così come il maggioritario alla maggioranza. Una minoranza può avere redditi bassi, influenza politica minore e istruzione inferiore, ma anche i membri di una maggioranza potrebbero non avere grande potere in termini individuali mentre come gruppo possono predominare. Il gruppo maggioritario ha anche il potere di creare e rafforzare le etichette volte a designare le minoranze. Le minoranze sono consapevoli del proprio status e per operare con successo in una società dominata dalla maggioranza devono capire come funziona il gruppo maggioritario. Per contro il gruppo maggioritario da per scontato il proprio status e non deve capire le minoranze per avere successo all’interno della società. Modelli di interazione tra maggioranza e minoranza 7.2.2: La relazione tra gruppi maggiora tiri e minoritari in una società può essere caratterizzata da diversi atteggiamenti, benevoli o distruttivi. In alcuni casi la minoranza può trovare accettazione e parità di status con la maggioranza, in altri può essere soggetta a pregiudizi e discriminazione. Un pregiudizio è un atto di pregiudicare negativamente un individuo o un gruppo sulla base di informazioni inadeguate. Il pregiudizio si basa su stereotipi, generalizzazioni esagerate, distorte o infondate su una categoria di persone, che non ammette la specificità individuale. Gli stereotipi possono essere positivi o negativi. Quando il pregiudizio è accompagnato dall’azione, si ha una discriminazione, ovvero un trattamento ineguale che conferisce a un gruppo di persone dei vantaggi su un altro gruppo senza una causa giustificabile. Per quanto riguarda l’integrazione tra gruppi maggioritari e minoritari abbiamo diverse modalità. Il pluralismo consiste nella coesistenza in piena parità e con la medesima dignità sociale tra gruppi etnici e razziali distinti. I membri di questi gruppi riconoscono e mantengono le proprie differenze, ma quest’ultime non hanno alcun impatti significativo sulla condizione politica, economica o sociale di nessuno. L’ibridazione è il processo con cui un gruppo maggioritario e un gruppo minoritario si fondono o si combinano per formare un nuovo gruppo (es. matrimoni misti). L’assimilazione è il processo tramite il quale i membri di un gruppo minoritario arrivano ad adottare la cultura del gruppo maggioritario. Spesso è parzialmente volontaria, perché i membri del gruppo minoritario emulano la cultura dominante, e parzialmente coercitiva, perché i membri del maggioritario impongono agli altri di conformarsi alle proprie aspettative culturali. La segregazione consiste nel mantenere fisicamente e socialmente separati i diversi gruppi sociali, attribuendo loro grandi differenti di potere e prestigio. Il genocidio è l’eliminazione sistematica di un gruppo di persone, in base alla loro razza, etnia, nazionalità o religione. Reazioni dei gruppi minoritari alla discriminazione 7.2.3: I gruppi minoritari possono reagire al predominio del gruppo maggioritario con diversi modi: il ritiro consiste nell’allontanamento fisico volontario come risposta alle forme peggio di oppressione e segregazione. L’integrazione implica la fusione con il gruppo dominante e prevede l’abbandono da parte dei migranti dei propri usi e costumi, così da adeguarsi a quelli della maggioranza. L’integrazione è speculare all’assimilazione. L’adozione di un altro codice fa riferimento alla strategia di adeguarsi alle aspettative sociali della maggioranza creando un’autopresentazione “di facciata”, pur mantenendo un’identità “segreta” più confortevole e autentica. La resistenza consiste in una presa di posizione attiva contro la discriminazione operata dalla maggioranza. Il fenomeno migratorio in Italia 7.3 Il paragrafo tratta le due grandi migrazioni del popoli italiano, la prima verso l’America fra l’800 e il 900, e la seconda verso i paesi dell’Europa durante gli anni 50-70. Si dice che le condizioni degli italiani erano difficili, poiché le condizioni di lavoro erano estreme e perché erano sottoposti a emarginazione continua. Viene presentato poi il fenomeno dell’immigrazione in Italia, con la descrizione di un boom negli ultimi anni con un conseguente controllo più approfondito delle frontiere. Per ultimo vengono descritte le condizioni dei giovani italiani che preferiscono emigrare all’estero poiché sono in cerca di un lavoro, di una prospettiva che il loro paese ormai non offre più. Cultura, struttura sociale e potere: spiegare la disuguaglianza etnica e razziale 7.4 Atteggiamenti e comportamenti individuali : pregiudizio, discriminazione, etnocentrismo, xenofobia e relativismo culturale 7.4.1 L’etnocentrismo è la pratica di giudicare una cultura diversa utilizzando gli standard della propria con una presunzione di superiorità. La xenofobia è l’irragionevole timore od odio per gli stranieri o per persone di una cultura diversa che, portato all’estremo, può degenerare nel genocidio. Il relativismo culturale è la pratica di comprendere una cultura diversa attraverso i suoi stessi standard. Non bisogna giudicare l’altra cultura, ma comprenderla. L’inuguaglianza etnica e razziale si produce e si rinforza con la discriminazione istituzionale e non con l’azione individuale. Discriminazione istituzionale: barriere strutturali all’uguaglianza 7.4.2 La discriminazione istituzionale è un trattamento ineguale che deriva dall’organizzazione strutturale, dalle politiche e dalle procedure di istituzioni sociali come il governo, le imprese e le scuole. È molto difficile da eliminale poiché si tratta di una caratteristica generalizzata della burocrazia istituzionale. In alcuni casi è intenzionale. Teorie del pregiudizio e della discriminazione: cultura e interessi del gruppo 7.4.3 La socializzazione ci ha abituato a interagire senza sforzo con persone simili a noi nei comportamenti e nell’aspetto, mentre ci troviamo a disagio nell’interagire con persone diverse da noi. La socializzazione induce i ragazzi a stringere legami con i membri del proprio gruppo e a sviluppare stereotipi negativi con i membri dell’out-group. Anche i mass-media contribuiscono a perpetuare gli stereotipi negativi, presentando figure rigidamente standardizzate.
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