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La Struttura Sociale: Ruoli, Norme e Gerarchie, Appunti di Sociologia

Sociologia generaleTeoria socialeSociologia culturaleSociologia comparata

Il concetto di struttura sociale, discutendo le regole, i ruoli e le gerarchie sociali. Esploriamo la nascita della sociologia e la transizione dalla società pre-moderna a moderna, con un focus sulla mancanza di norme (anomia) e il ruolo dell'individuo in società complesse. Verranno anche introdotti i ruoli, i ruoli contrari alla gerarchia sociale e la socializzazione.

Cosa imparerai

  • Che cosa si intende per struttura sociale?
  • Che ruoli possono essere acquisiti durante tutta la vita e quali sono ereditabili?
  • Come la società pre-moderna si è evoluta in società moderna?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 15/10/2021

Fatou128
Fatou128 🇮🇹

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Scarica La Struttura Sociale: Ruoli, Norme e Gerarchie e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! SOCIOLOGIA 15/03/21 Questa settimana facciamo un percorso secondo me più leggero della volta scorsa e un po’ una settimana ponte perché conclude questa rassegna di lezioni teoriche e ci avvicina alle lezioni che avranno un taglio diverso discuteremo di problemi sociali, faremo delle lezioni seminariali. Oggi iniziamo a riflettere su una serie di concetti che in realtà li abbiamo già introdotto, tal volta citati, ne abbiamo già parlato, abbiamo detto più volte: con queste cose ci saranno delle occasioni future per tornarci sopra, magari dare una definizione, condividere una definizione che ci è utile per puntellare un po’ i nostri ragionamenti, avere dei mattoncini che possiamo utilizzare per poi mettere su delle impalcature più concettuali per riempire la nostra cassetta degli attrezzi. Specialmente oggi ci servirà perché parleremo delle COMPONENTI DELLA STRUTTURA SOCIALE. Noi abbiamo anche parlato paradigma della struttura, abbiamo citati i lavori di Durkheim, abbiamo visto un po’ la prospettiva dello struttural funzionalismo dove siamo ritornati a riflettere su cosa vuol dire assumere una prospettiva strutturalista per spiegare e approcciare lo studio sui fenomeni sociali. Però non abbiamo ancora detto esattamente che cos'è la struttura sociale, quali sono le componenti anche quelle di aspetto normativo che possiamo ricondurre alla struttura sociale. Allora oggi facciamo questa lezione che ci aiuta a chiarire tutti questi aspetti. Ed è una lezione che segue almeno in queste prime battute, abbastanza fedelmente, la successione di argomenti che vengono sviluppate nel capitolo 5 del manuale. Nel manuale per es. all’inizio ci si interroga su che cosa possiamo considerare sulla struttura sociale e la questione viene posta, viene presa molto alla larga perché un po” quello che viene detto in via generale che la struttura sociale fa riferimento al contesto sociale entro cui noi mettiamo in atto le nostre azioni e le nostre decisioni. La struttura sociale è qualcosa a che fare con il contesto entro cui agiamo. Ma il concetto di struttura sociale come voi ricorderete per le cose che abbiamo già accennato si fa sicuramente riferimento a una serie di aspetti che non sono legati alla sfera individuale ma che sono appunto caratteristiche, proprietà della società. Noi ragioniamo sempre sulla base di questo rapporto complicato su cui noi vogliamo continuare a ragionare tra società e individui, tra individui e altri individui, tra individui e gruppo, tra gruppi e società. E su questi rapporti stiamo ragionando quali siano i gradi di libertà delle singole persone, di agire, di mettere in atto delle strategie di azione, a cosa queste azioni siano ispirate, come noi ci raccordiamo agli altri però quanto gli altri ci condizionano ( anche quando non ci sono). Ecco quando pensiamo alla struttura sociale possiamo far riferimento alle regole, alle norme che noi seguiamo nella vita quotidiana che sono fondamentalmente dei modelli che possono darci anche una forma di agio cioè ci danno adisposizione un repertorio dei modi di fare che funzionano bene che sono opportuni. Questi modelli però influenzano le interazioni sociali. Quello che è più significativo e che questi modelli in qualche modo li abbiamo appresi nei nostri contesti. A volte li adoperiamo altre volte no. E in coda alla nostra lezione di oggi vedremo quando ne facciamo a meno in quali situazioni , quali forme di devianza abbiamo rispetto alle modalità prevalenti di fare le cose e poi forse li tramandiamo anche, sancendone la loro validità. Sono vari gli elementi della società che hanno poteri sugli individui ( e vedremo anche qual è il concetto di potere da un punto sociologico), e esistono indipendentemente dagli individui, sopravvivono e precedono agli individui, ma non restano immutate le persone possano contribuire a modificarne. Questi elementi normativi sono importanti sotto molteplici aspetti: noi possiamo vedere e pensare le norme sociali a partire dalle nostre esperienze di interazione a livello informale quale prendiamo magari alcune idee più di tipo derivante dall’ interazionismo simbolico però come anche negli interazionisti simbolici ad un certo punto dicevano “ si ma non è che la cultura non esista, non è che le norme sociali e gli aspetti della struttura non esistano, è vero che c'è produzione di significato all’interno dell’interazione che abbiamo con gli altri però ci portiamo tutta una serie di cose che abbiamo appreso nell'ambiente che ci rendono più sensibili nel vedere alcune cose o siamo più condizionati rispetto ad altri. Poi però gli interazionisti dicono però è vero che gli attori sociali possano in qualche modo interagire tra loro dare anche nuova connotazione tutta una serie di significati, modificare il significato di alcuni aspetti della loro vita e quindi agire anche sulla struttura sociale. Però quando facciamo riferimento a questi aspetti della struttura sociale, non intendiamo solo far riferimento a quegli aspetti normativi che vediamo all'opera quando siamo in interazione con gli altri ma facciamo riferimento anche agli elementi del contesto anche in senso più ampio, pensiamo a tutte quelle istituzioni e organizzazioni che nelle nostre società super complesse sono deputate a svolgere un ruolo regolativo pensiamo agli stati e ai loro governi, pensiamo anche qualche istituzioni di governo più vicina a noi territorialmente, pensiamo al ruolo della regione per es. a quello che è successo ieri quando per un caso registrato a Biella di effetti collaterali probabilmente legati alla somministrazione del vaccino Astrazeneca, la regione ha imposto una sospensione della somministrazione del vaccino che poi invece è ripresa in tarda serata. Sono realtà quelle delle organizzazioni di governo che possono incidere in modo pesante e determinante su come evolvono le nostre vite, è lo possono fare soprattutto mettendo in atto una serie di azioni e di interventi che sono ispirate ad alcune norme o che propongono alcuni modelli di funzionamento e ne ostacolano degli altri. Questo perché appunto gli elementi della struttura sociale tendenzialmente fanno vedere agli attori delle strade più preferibili rispetto agli altre e come più realistiche o semplicemente come più conformi, dove la conformità è qualcosa dove porta dietro anche delle sanzioni positive nel senso che noi riceviamo spesso volentieri dagli altri se ci comportiamo in un modo conforme alle loro aspettative, congruenti in modo legittimo alle aspettative possiamo giovare delle forme di approvazione da parte degli altri cosa che non capita nel caso facciamo l'opposto. Quindi l’esistenza di norme, leggi , convenzioni a vario titolo e di vario grado ci consentono di sperimentare una situazione di piacevole confort nel senso che anche se pensiamo delle situazioni tra le più banali che vengono poste tutti i giorni il fatto di attraversare la strada e di rispettare le regole del traffico quando ci troviamo in a prossimità di un semaforo semplicemente l’aspettativa che ci facciamo quando il semaforo è verde noi passiamo qualcuno dall'altra parte non passera e perché appunto pensiamo che gli altri si comportino di conseguenza che rispettino le regole. Cioè quello che noi diamo per scontato è più la conformità che la difformità soprattutto in alcuni ambiti . Questo non è un elemento di poco conto ansi è un elemento cruciale che ci dobbiamo interrogare su questo fronte, ovviamente in questo dare per scontato che gli altri seguono le regole non c’è solo una questione ideale per cui noi idealizziamo il comportamento altrui ma c'è anche una questione pratica, cioè legata al fatto che il rispetto comune delle regole il fatto che sussistano delle regole e delle norme e che siano condivise consentono alla nostra vita di avere una regolarità che altrimenti non sarebbero possibili e quindi quando ci troviamo al semaforo indipendentemente dall’ individuo che è seduto nella macchina e che procede nel senso opposto noi ci aspettiamo che lui rispetti le regole. Quindi la regolarità della nostra vita sociale ne beneficia assai indipendentemente con cui ci troviamo ad interagire o rispetto a cui ci troviamo esposti ipotizziamo che si possano seguire determinate regole. Pur sapendo che quelle regole cambiano nel tempo e gli esempi potrebbero essere molteplici ma nelle prossime lezioni le faremo e però l’importanza di tutti questi elementi si manifestano dove è capitato che questi elementi crollassero. Noi pensiamo di nuovo la nascita della sociologia ai padri fondatori che riflettono in quella cornice storica dettata dalle tre grandi rivoluzioni e dagli stravolgimenti che ne sono derivate, ecco che lì nel passaggio dalla Ghemanshtat alla Geshaft abbiamo il crollo di tutta una serie di aspetti legati alla struttura sociale agli aspetti normativi di società pre-moderne al passaggio a una situazione in cui la struttura sociale, gli elementi della struttura sociale erano definite in modo completamente diverso. Allora dove ci sono quegli elementi che l’importanza delle strutture sociali appare in tutta la sua evidenza. Se vi ricordate uno degli eventi cardine su cui avevamo ragionato, ne avevamo parlato nella lezione di Durkheim è il concetto di anomia cioè la mancanza di norme dove c'è quell’incongruenza appunto tra il moltiplicarsi e la differenziazione delle società moderne moltiplicarsi dei vari fronti che vengono impegnato l'individuo e l'assenza di norme adeguate da supportare appunto l'integrazione sociale dell’individuo nelle società complesse che si sono definite e si stanno definendo. Ed ecco che come avete già visto nella slide precedente avevate un'immagine di una scacchiera ricopriamo a livello della società. Quindi come dire la questione di essere conformista o anti-conformista si pone di volta in volta non è che tutto si risolva nell'essere anti-conformista o meno. Andrei avanti... Proprio per sottolineare questi aspetti delle gerarchie sociali, perché noi lo abbiamo detto che anche dal punto di vista dei ruoli e delle posizioni che noi occupiamo all’interno della società, essa si configura in modo articolato in senso gerarchico comunque come se la società fosse costituita da vari strati e ci fosse una stratificazione che può insistere su diversi criteri. Noi poi lo vedremo parleremo di mobilità sociale e un po’ forse lo abbiamo già accennato ci sono delle società molto ingessate dove se uno all’inizio della propria esperienza di vita e per estrazione familiare è collocato sulle vie più basse della gerarchia sociale tendenzialmente è molto probabile che rimanga in quella posizione per tutta la vita. Sono società molto ingessate dove c'è poco fluido e dove non c’è mobilità sociale. Ci sono invece delle società in cui anche persone che si trovano in strati più bassi della scala sociale riescono con una buona probabilità a intraprendere dei percorsi di mobilità sociale ascendenti. Sono società più fluide, forse più meritocratiche ma vedremo anche qua cosa vuol dire meritocratico, ci interrogheremo su questi aspetti. Però quello che qua vogliamo puntualizzare che le società sono caratterizzate da gerarchie. Quindi si fa riferimento con gerarchie a una struttura di posizioni che è durevole che è appunto in senso stratificato questa risposta dall’alto verso il basso c'è una differenza in termine di potere, di status, di accesso alle risorse e di opportunità tra gli individui che sono inseriti in posizioni diverse a livello sociale. E quindi asseconda della posizione che si occupa all’interno di questa gerarchia le istituzioni e le persone sono assai differenziate appunto temi di opportunità, di potere, di autorità, di accesso alle risorse. E i principi attraverso cui si viene proiettati in una posizione sociale piuttosto che nell’altra possono essere di diverso tipo, alcuni li possiamo ottenere nel corso del tempo e quindi ci possiamo muovere attraverso le posizioni di gerarchie sociali, altre invece sono criteri innati definiti a prescindere del nostro percorso di vita e che ci possiamo portare dietro come vantaggi e svantaggi a seconda appunto delle loro connotazioni ma queste sono questioni molto di attualità. Ne parleremo delle differenze, delle discriminazioni di genere, discriminazioni basate dall’etnia o sul fato di avere un background migratorio faremo degli esempi rispetto a tutta una serie di fenomeni, pensiamo ai percorsi lavorativi, ai percorsi di studio, alla situazione abitativa, potremmo fare molti es. che fanno rendere conto di come in realtà le situazioni tra le varie persone possono in una società essere molto differenziate in partenza o possono essere tendenzialmente più o meno differenziate in divenire. Questo perché ci sono dei rapporti che si instaurano tra individui, tra gruppi e individui e tra gruppi per cui la distribuzione delle risorse e delle opportunità all’interno delle diverse città non è eguale e paritari. Ci sono anche forme di discriminazione con cui gruppi o classi dominanti che hanno situazione di maggior potere e quindi muovono in una situazione di forza riescono a regolare l’accesso alle risorse o i criteri di distribuzione delle risorse discriminando quindi differenziando a seconda appunto di origine di caratteristiche etc la probabilità di accesso a quelle risorse. Tutto questo ovviamente per le società che è ben noto possono alimentare tensioni e conflitti, possiamo far riferimento ad es. ai fenomeni legati ai movimenti sociali come siano quei movimenti che in linea teorica si alimentano e prendono piede proprio da una comune interpretazione da parte di alcune categorie di persone di essere svantaggiate o limitate nelle possibilità, nelle opportunità nell’ accesso alle risorse per una loro comune origine o una comune caratteristica. Quindi la storia dei movimenti sociali per es. pensiamo quelli del novecento degli anni sessanta o potremmo fare dei riferimenti più recenti per es. Black Lives Matters, parleremo di queste cose in seguito, è importante per capire appunto come da questa situazione di discriminazione, di svantaggio etc. possano mobilitarsi delle manifestazioni, possano anche svilupparsi dei sentimenti di appartenenza collettiva proprio dettati da una comune fattore di svantaggio di discriminazione. E questo riferimento alle gerarchie sociali e ai sistemi di stratificazione interne alla società, appunto come sono strutturate le società per posizioni e a quali caratteristiche vengono loro associate in termine di status, di prestigio, di successo etc. fanno riferimento ai quei concetti di potere e privilegio perché in base appunto alla propria posizione sociale le persone sono differenziate dalla capacità di influenzare il comportamento altrui ma sono anche differenziate per la possibilità di avere accesso a una serie di privilegi o di risorse o di prerogative che vengono viste come possibilità legittime o come diritti di accesso ad opportunità e ricompense che appunto dobbiamo intendere in modo differenziato. Nel vostro manuale ad un certo punto si fa rifermento alla questione per es. del soffitto di cristallo che secondo me è molto interessante. Questo soffitto di cristallo si fa riferimento a quella sorta di muro di gomma, di tetto di gomma per cui anche nelle società più avanzate quelle occidentali dove c'è stato una crescente partecipazione della componente femminile al mercato del lavoro che ormai appartiene ai trenta gloriosi del novecento, quindi agli anni del boom economico, agli anni di crescita, di sviluppo seguiti dagli anni cinquanta e ottanta del novecento in gran parte dai paesi occidentali. Nonostante quello sviluppo dell’ingresso di massa delle donne nel mercato del lavoro ancora ora a distanza di tempo le traiettorie lavorative delle donne e degli uomini sono assai differenziate in termini di opportunità, di reddito questo lo avevamo anche visto in una delle lezioni introduttive, di accesso delle posizioni ai vertici di comando, di maggiore responsabilità e via dicendo. Questo non è un discorso abbastanza noto, è presente nel dibattito pubblico su cui si interviene ancora poco e che però di volta in volta riemerge in occasione di situazioni, di eventi, di scelte politiche anche criticabili come stata ad es. la composizione della nuova squadra di governo da parte di Draghi in cui la componente femminile era assai ridotta, cosa che ha assolutamente intercettato molte molte critiche. Qua quello che vi propongo è uno studio di titolo di esempio di una ricercatrice Ilenia Piccardi di qualche tempo fa che ha studiato l'impatto di genere della riforma Germini sull'accesso della posizione accademica. Allora l'università ha subito una radicale riforma, un pessima riforma mi verrebbe da dire per molte ragioni: nel 2010 l’opera del ex-ministro Maria Stella Germini che aveva configurato anche i meccanismi di avanzamento di carriera in termine appunto di valutazione di requisiti da maturare nel corso del tempo per procedere ai vari step della carriera universitaria. Le sigle che vedete alla base di questo grafico fanno riferimento alla gerarchia di posizioni universitarie: come vedete anche gli ambiti più circoscritti dal punto di vista lavorativo poi hanno al proprio interno una gerarchia di posizione , quella universitaria prevede alla base i ricercatori ROTA e RDTB che già differiscono tra loro per certi aspetti legati alle loro contrattualizzazione ma su quello mi soffermo, gli RU sono vecchi ricercatori universitari cioè i ricercatori pregermini che erano in posizioni di lavoro a tempo indeterminato mentre RDTA e RDTB che sono le nuove categorie di ricercatori introdotti nella riforma Germini che sono a tempo determinato ed è praticamente la posizione in cui sono io e poi via via a scalare nella gerarchia universitaria ci sono i professori associati (PA) e i professori ordinari (PO) ARE assomiglia alla ricerca e sono coloro che non sono dipendenti del MIUR, dell’università ma hanno un contratto come assegno di ricerca che è a tempo anche quello determinato. Hanno un trattamento economico assai ridotto e via dicendo. Allora cosa ha fatto Ilenia Piccardi? Ha guardato nei dieci anni successivi alla riforma come si sono sviluppate le traiettorie delle donne e le traiettorie degli uomini come effetto della riforma e nell'evoluzione delle loro traiettorie. Ha guardato come sono evolute le percentuali di ciascuna figura che appunto appartiene ad un diverso livello della gerarchia sociale come nel tempo questa riforma abbia definito delle condizioni in cui ha maturato un processo di divaricazione delle opportunità che ha accentuato massimamente la differenza e la probabilità delle donne e degli uomini di accedere alle posizioni di vertice. Quindi da questa riforma ne è scesa una situazione che ha reso questo divario più enorme sulle posizioni di vertice ad es. per l’accesso al professore ordinario come le probabilità sono molto differenti, quindi abbiamo il77% di posizioni occupati dagli uomini e il 23% occupati dalle donne. Il divario che è già molto netto tra i professori associati e tende invece ad esserci una situazione di equilibrio per i vecchi ricercatori universitari mentre c'è di nuovo una posizione di previlegio per gli uomini per quanto riguarda le posizioni da ricercatore introdotte dalla stessa riforma. Questo è un esercizio di analisi sociologica a partire appunto da questi dati su un ambito circoscritto, siamo quindi su un fenomeno particolare che ci permette anche come esercizio di fare un’ analisi sociologica di guardare agli effetti di medio periodo di una riforma universitaria molto molto contesta. A questo punto passiamo agli altri elementi della struttura sociale, abbiamo detto che sono le norme e le istituzioni. Con norme lo abbiamo un po' già visto: si fa riferimento ad un insieme di regole che in genere non sono scritte quindi non sono esplicitate in forma scritta, sono regole della società che quindi forniscono un copione all’azione degli individui nel senso che regolano il comportamento degli individui, di gruppi, di organizzazioni ci descrivono cosa è appropriato e cosa non è appropriato fare, cosa è legittimo e cosa non lo è in determinati contesti e queste sono le norme sociali. Le istituzioni sono quelle entità che trasformano le norme in modo di fare consolidate nella vita sociale creando anche delle organizzazioni che poi durano nel tempo e sono organizzazioni che regolano, obbligano a rispetto a delle determinate norme sociale gli individui. Anche come dire diffondendo dei costumi e in questo avviene soprattutto in delle determinate specificità campi umane, pensiamo alle istituzioni che regolano la vita sociale nelle nostre società: le scuole, le chiese, i governi. Tutte queste istituzioni regolano proprio anche gli ambiti più banali della nostra vita sociale, pensiamo anche la famiglia come istituzione, come contesto dove c'è un’organizzazione famigliare, dove ci sono determinate regole, ci sono determinate norme che noi dobbiamo rispettare, ci sono forme di reciprocità, ci sono forme di solidarietà e via del tempo. Dove esistono delle regole a cui noi siamo in qualche modo socializzate cioè che ci vengono tramandate che noi assimiliamo che come dire noi rispettiamo, non rispettiamo che poi quando creiamo una famiglia nostra possiamo di nuovo mettere in funzione, seguire oppure possiamo discostarci e adottare modelli diversi. Quindi come dire dobbiamo pensare a tutte quell'insieme di norme che si consolidano, facciamo riferimento al concetto di istituzione, facciamo riferimento a delle norme sociali su determinati ambiti che vengono consolidate dei specifici ambiti e creano delle conseguenze nel regolare la vita delle persone. C'è poi una differenza da introdurre quella fra norme e regole: le norme sociali non sono scritte fanno riferimento ad un complesso insieme di regole mentre con le regole più nello specifico scendiamo ad un maggior livello di dettaglio facciamo riferimento proprio a delle linee guida talvolta sono scritte che regolano il comportamento delle persone in modo proprio più formale più esplicito, pensiamo ad es. a tutti questi interventi da parte del governo di fare fronte alla pandemia associate anche ai colori della regione etc. come in realtà insistano sulle regole più che sulle norme sociali, ci danno delle regole che noi dobbiamo rispettare e che noi siamo chiamate a rispettare salvo delle sanzioni e via dicendo. E oltre al comportamento magari che può essere stigmatizzato ritenuto riprovevole ci sono anche questioni di ‘ammende chi non rispetta però quelle son regole che sono esplicitate e che sono scritte. Quindi queste sono di nuovo elementi normativi, norme, regole che noi possiamo seguire e che capita spesso che non vengano seguite e spesso sono previste delle modalità di controllo per vigilare sul fatto che queste norme queste regole vengano seguite e in caso ci siano delle trasgressioni di solito ci sono delle sanzioni. Però come dire sono aspetti normativi che talvolta noi non sappiamo nemmeno dove provengono non ci interroghiamo sempre sul senso delle norme che poi ci scontriamo sulla loro esistenza anche se sono invisibili, anche se non sono iscritte perché facciamo esperienza nei vari contesti sociali in cui noi ci muoviamo, perché noi magari nei vari contesti sociali in cui noi ci muoviamo vediamo delle persone che si comportano in un determinato modo ma non ci chiediamo nemmeno da dove arrivano tutte quelle norme e possiamo adottare un comportamento conforme oppure difforme. Queste sono aspetti che se vi ricordate avevamo già evocato quando avevamo parlato di Durkheim, lui aveva parlato di fatti sociali e ci diceva: ma i fatti sociali sono quei fatti che sono indipendenti dagli individui che pero esercitano pressione su di loro, ecco di nuovo che le norme non le mettiamo in atto noi. Noi quando ci affacciamo in un ‘ambiente come dire ci pre-esistono alla nostra esistenza di quell’ambiente ci imbattiamo poi magari stando dentro a quell’ambiente possiamo innescare dei cambiamenti, noi congiuntamente con gli altri possiamo dare significato e valenze legittimazione delle altre modalità di fare le cose di interpretare un ruolo e questo può magari incidere poi sulle norme più ampie che possono magari essere riviste, modificate però tutto questo avviene nel tempo e nello spazio.
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