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Sociologia nascita, prospettive, status, leadership e devianza, Appunti di Sociologia

introduzione, nascita, sociologia come scienza, prospettive teoriche, società, struttura sociale, leadership, stratificazione sociale, mobilità sociale, socializzazione, appartenenza di classe, devianza, welfare state, burocrazia

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 01/04/2023

maria101010
maria101010 🇮🇹

4.3

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Scarica Sociologia nascita, prospettive, status, leadership e devianza e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! INTRODUZIONE Viviamo all’interno di sistemi che percepiamo come “familiari”; La sociologia è lo “studio scientifico della società e del comportamento sociale”. La prospettiva sociologica ci invita a guardare e interpretare l’ambiente a noi familiare come se lo vedessimo per la prima volta consentendo una visione non più scontata dello stesso. L’idea fondamentale della sociologia è la seguente: il comportamento umano viene influenzato in forte misura dai gruppi ai quali la persona appartiene e dall’interazione sociale che ha luogo in tali gruppi. Siamo ciò che siamo e ci comportiamo in un determinato modo perché ci è dato di vivere in una particolare società, in un punto preciso dello spazio e del tempo. L’oggetto di studio principale della sociologia è il gruppo, non l’individuo. Gli studi di individui particolari sono utili ai sociologi, ma i sociologi sono interessati principalmente all’interazione sociale cioè al modo in cui le persone agiscono e reagiscono le une rispetto alle altre influenzandosi reciprocamente. NASCITA DELLA SOCIOLOGIA Il contesto storico in cui la disciplina nasce nella rivoluzione industriale nella metà del XIX secolo in Europa. Cresce inoltre la fiducia nei confronti di un metodo scientifico grazie al quale le scienze naturali avevano raggiunto sviluppi eccezionali e prodigiose applicazioni alla vita quotidiana (ad es.invenzioni come il telegrafo o la locomotiva). Generalmente il titolo di fondatore della sociologia viene attribuito ad Augusto Comte (1798-1857). Secondo l’indicazione di Comte, l’oggetto della ricerca scientifica, e pertanto anche quello della sociologia come scienza, deve essere ridotto al “positivo”, ossia alle affermazioni controllabili sulla base dei fatti. Ciò implica la ricerca di qualcosa di verificabile , da cui è possibile dedurre le leggi alla base dei fenomeni indagati. Durkeim fece compiere il primo vero salto di qualità alla ricerca sociologica con il suo studio statistico del suicidio nei diversi gruppi della popolazione. Riuscì a dimostrare che i tassi di suicidio variano notevolmente da un gruppo all’altro provando che l’atto suicida è soggetto all’influenza delle forze sociali e che non si tratta di una questione individuale. LA SOCIOLOGIA COME SCIENZA Per scienza intendiamo sia tutti i metodi logici, sistematici che conducono alla conoscenza, sia il corpo effettivo di conoscenze prodotte da questi metodi. Comunemente le scienze vengono distinte in due branche principali: le scienze naturali, che studiano i fenomeni fisici e biologici, e le scienze sociali, che studiano i vari aspetti del comportamento umano. Le generalizzazioni sono importanti per la scienza perché ordinano avvenimenti apparentemente privi di significato in modelli che possiamo comprendere. Diventa allora possibile analizzare i rapporti di causa ed effetto e spiegare così perché una cosa accade e predire che, nelle stesse condizioni, accadrà ancora in futuro. La sociologia è una disciplina meno avanzata per due motivi: 1) il metodo scientifico è stato impiegato per studiare il comportamento sociale soltanto a partire da tempi recenti. 2)lo studio del comportamento umano presenta molti problemi con i quali gli studiosi di scienze naturali non devono fare i conti. I sociologi si occupano delle persone. Ossia di individui coscienti, consapevoli di sé, capaci di cambiare il loro comportamento quando vogliono. PROSPETTIVE TEORICHE Una teoria è un’affermazione che organizza in modo significativo un insieme di concetti spiegando la relazione che esiste tra loro. Se una teoria è valida, sarà in grado di predire correttamente le relazioni identiche che si verificheranno in futuro in presenza di condizioni identiche. E’ la teoria che rende comprensibili i fatti della vita sociale. La sociologia si basa sulle prospettive teoriche, cioè si basa sulla società e sul comportamento sociale e le prospettive sono tre: la prospettiva funzionalista, la prospettiva del conflitto e la prospettiva interazionista. ● Funzionalista Trae la sua ispirazione dalle opere di Herbert Spencer e di Emile Durkheim. Spencer paragonava la società a un organismo vivente. Ogni organismo ha una struttura. Nello stesso modo, sosteneva Spencer, una società ha una struttura. Le sue parti interrelate sono la famiglia, la religione, l’esercito; ognuna delle quali ha una funzione nel sistema. La teoria funzionalista presuppone che la società tende ad essere un sistema organizzato stabile (equilibrio), ben integrato, in cui la maggior parte dei membri sia d’accordo sui valori fondamentali. Tutti gli elementi del sistema sociale (come la scuola, la famiglia, lo stato) tendono ad “adattarsi gli uni agli altri”, cooperando al mantenimento della stabilità generale. ● Conflitto Concepiscono il sistema sociale non come sistema in equilibrio, bensì come un processo in continua trasformazione in connessione alle contraddizioni oggettive concrete che emergono dalla realtà sociale. La teoria del conflitto moderna non concentra la propria attenzione sulla lotta di classe, bensì sul fatto che il conflitto è presente nella vita di ogni società tra molti gruppi e interessi. I teorici del conflitto ritengono che le società si trovino in uno stato costante di cambiamento in cui il conflitto è una caratteristica necessaria e permanente. Il conflitto tra gruppi in competizione porta al centro dell’attenzione i problemi sociali e determina dei cambiamenti benefici che altrimenti non si sarebbero realizzati. ● Interazionista In sociologia la prospettiva interazionista è stata profondamente influenzata da Max Weber , che sottolineò l’importanza di comprendere il mondo sociale dal punto di vista degli individui che agiscono nel suo ambito. Pone al centro dell’analisi ma principalmente l’interazione sociale che ha luogo nella vita quotidiana della gente. Uno degli approcci è quello dell’interazione simbolica, ad opera di Mead. Gli individui interagiscono attraverso i simboli, definiti come qualcosa che rappresenta in modo significativo qualcosa di diverso ad es.gesti, regole condivise, il linguaggio scritto e parlato; affinché le persone assegnano un significato alla parola e rispondono a quel determinato significato. LA SOCIETA’ una società è un gruppo di individui che interagiscono, che vivono sullo stesso territorio e che condividono una cultura comune. La società non si identifica necessariamente con lo stato, anche se nel mondo moderno le due cose spesso coincidono. STRUTTURA SOCIALE I sociologi pensano che usare la metafora della “ struttura “ sia utile per descrivere o analizzare le società umane. Quindi, per il sociologo, la struttura sociale è qualcosa che si riferisce alle relazioni organizzate tra le componenti fondamentali di un sistema sociale. Queste componenti fondamentali costituiscono il quadro di riferimento in tutte le società umane anche se il carattere particolare delle componenti e delle loro relazioni varia da una società all’altra. Le componenti principali della struttura sociale sono gli Status, i Gruppi e le Istituzioni. DETERMINANTI DELLA MOBILITA’ Il grado di mobilità di una società è determinato da due fattori; il numero degli status disponibili e la facilità con la quale gli individui possono passare da uno status ad un altro. I CRITERI DELL’APPARTENENZA DI CLASSE I rapporti tra le classi non sono caratterizzati soltanto dalla disuguaglianza, ma anche dallo sfruttamento. I lavoratori producono più ricchezza sotto forma di beni e servizi di quanta è loro necessaria per soddisfare i loro bisogni essenziali. In altri termini, essi producono un plusvalore di cui non dispongono. E’ questa, secondo Marx, l’essenza dello sfruttamento e la ragione principale del conflitto tra le classi che si è verificato per tutto il corso della storia. Marx collegò questa analisi all’idea che la base economica della società influenza tutti gli altri aspetti della cultura e della società. Weber: introduce tre criteri distinti, ma collegati tra di loro, che possiamo tradurre con i termini di status politico o potere, status economico o ricchezza e status sociale o prestigio. E’ evidente che una persona può essere politicamente potente, ma non particolarmente ricca (ad es.un uomo politico di rilievo), o essere molto ricca ma priva di prestigio ( come un boss della mafia), o avere molto prestigio, ma scarsa ricchezza (come un nobile decaduto). SOCIALIZZAZIONE Il risultato più importante della socializzazione è l’acquisizione della personalità ossia il complesso abbastanza stabile dei modelli di pensiero, di sentimenti e di azioni tipico di un individuo. La personalità comprende tre componenti principali: • Cognitiva: capacità intellettuali quali il pensare,percepire, memorizzare,ecc.. • Emotiva: amore, odio invidia e altri sentimenti • Comportamentale: destrezza, attitudini, competenza e altre abilità. Tipologie di socializzazione La socializzazione che conosciamo durante il percorso di vita può essere distinta in cinque diversi tipi: • Socializzazione primaria: si realizza nei primi anni di vita; si basa sull’insegnamento del linguaggio e di altre abilità cognitive; consente l’interiorizzazione delle norme,la nascita di legami emotivi e la valutazione dei ruoli e delle aspettative degli altri; • Socializzazione anticipatoria: si riferisce ai futuri ruoli di una persona come ad es. avviene in buona parte della socializzazione scolastica che anticipa i ruoli occupazionali; altro esempio sono i programmi di addestramento nel mondo degli affari, dell’industria, delle forze armate; • Socializzazione nello sviluppo: si sviluppa su abilità e conoscenze già acquisite quando gli adulti passano da una situazione all’altra come ad es. il matrimonio o occupazioni diverse; implicano, per questo, aspettative, obblighi e ruoli nuovi; • Socializzazione alla rovescia: si verifica quando è la nuova generazione a trasmettere conoscenze culturali ai più anziani come ad es. nelle famiglie di immigrati in cui sono i giovani a interpretare per i loro genitori la cultura in cui vivono; • Risocializzazione: comporta una brusca rottura con il passato e l’interiorizzazione di norme e valori completamente diversi come ad es. entrare a far parte di un’istituzione totale (prigione, collegio, nave da guerra). Stratificazione e classi sociali Per introdurre tali argomenti, è necessario definire il concetto di disuguaglianza sociale: siamo di fronte alla disuguaglianza sociale quando gli individui che appartengono a una certa società non hanno uguale accesso alle ricompense sociali (denaro, potere, prestigio). La stratificazione sociale è un sistema di disuguaglianze strutturate tra gruppi sociali. Possiamo quindi osservare la società come costituita da ‘strati’ ordinati gerarchicamente, dove i privilegiati stanno in alto e i meno privilegiati in basso. La stratificazione sociale è determinata da diversi fattori: • Risorse economiche • Genere • Appartenenza religiosa • Prestigio • Potere DEVIANZA Si parla di devianza per indicare gli atti e comportamenti che violano le norme, “devia” dei modelli proposti dalla società; cambiare direzione violando le norme della collettività. Le sanzioni sono le forme di punizione per questo comportamento, possono essere giuridiche (quelle della legge come multe o arresto) e informali (emarginazione dal proprio gruppo sociale/disapprovazione). Un comportamento deviato non significa errato ma solo che è diverso da ciò che la maggioranza considera un comportamento corretto. Devianza definita relativa: perchè non è inerente a un atto in sè (non esistono atti in sè devianti) ma è una attribuzione soggettiva da parte di una collettività, inoltre, non esistono comportamenti ritenuti devianti in tutte le società e in tutte le situazioni, perchè le norme variano tra i contesti sociali e nel tempo. Misure adottate per prevenire questo: l’isolamento (carcere), allontanamento (ricovero temporaneo), riabilitazione. Un atto per essere considerato deviante deve essere riferito al contesto socioculturale in cui ha luogo: il comportamento considerato deviante in un paese, in una determinata società o contesto sociale può essere, invece, accettato e considerato molto positivamente in un altro. E’ l’atto che trasgredisce una norma: GIURIDICA dove gli individui hanno l’obbligo di rispettarla, la sua trasgressione viene attivamente repressa [confronto con crimine:è per definizione un comportamento deviante, ma non tutte le forme di devianza sono criminali]. SOCIALE si inserisce nelle relazioni tra uomini, non c’è un diritto positivo che stabilisce regole di conformità e sanziona i trasgressori e c’è un codice non scritto di ordine morale e culturale, condiviso dai componenti di una collettività. Al contrario di devianza c’è il concetto di CONFORMITA’ ovvero l’adesione a norme che stabiliscono cosa sia lecito e cosa no. DURKHEIM - TEORIA DELL’ANOMIA (teoria funzionalista): studiando il fenomeno del suicidio, Durkheim mostra come i comportamenti devianti tendano a essere più frequenti nelle situazioni di forte cambiamento sociale. L’anomia è il fatto sociale che spiega l’aumento del tasso della devianza, quando i legami sociali si indeboliscono e la società stessa non è più in grado di regolare i sentimenti e le attività degli individui. La teoria del controllo sociale: Si basa sull’idea che le persone generalmente si comportano in maniera conforme alle norme, perché esistono dei meccanismi di controllo sociale che interdicono l’azione deviante. MECCANISMI DI CONTROLLO: - ESTERNI (sorveglianza esercitata dagli altri) - INTERNI DIRETTI (imbarazzo, vergogna che prova chi trasgredisce) - INTERNI INDIRETTI (legame a figure autorevoli di riferimento) TEORIA DEL LEGAME SOCIALE – T. Hirschi - Una persona compie un reato quando il vincolo che lo lega alla società è molto debole. - La devianza diviene tanto più probabile, quanto più deboli sono i legami tra il singolo individuo e la collettività entro cui quello si colloca. - Hirschi: 4 tipi di vincoli che legano l’individuo alla società, promuovendo così un comportamento rispettoso della legge: 1. attaccamento (vincolo affettivo) 2. impegno (vincolo materiale) 3. coinvolgimento (vincolo temporale) 4. credenze (vincolo morale) WELFARE STATE Tale terminologia si riferisce ad una tipologia di stato che si fa carico del benessere dei suoi cittadini con l'obiettivo di garantire a tutti dei livelli minimi di salute, reddito ecc.. Esso si esplica sotto tre principali modalità: 1) la previdenza sociale (prevenire eventi negativi grazie allo stato esempio:pensioni) 2) assistenza sociale (interventi di sostegno e prevenzioni per situazioni di povertà emarginazione e devianza) 3) assistenza sanitaria (realizzazione di strutture ospedaliere). BUROCRAZIA Nelle società industriali la maggior parte delle attività produttive sono fondate sul modello burocratico; in particolar modo Weber analizza i processi di razionalizzazione nella società contemporanea, ha evidenziato il radicale allontanamento, in diversi ambiti sociali Es. il tradizionale rapporto tra servo e padrone (rapporto personale diretto ,basato su consuetudini tramandate nei secoli). Al di là delle connotazioni negative date nell’uso comune, la burocrazia, come modello organizzativo, incide notevolmente sulla produttività. Consente, infatti, il passaggio dal lavoro generico (una persona può svolgere una molteplicità di compiti) alla specializzazione (ogni persona svolge soltanto un compito definito). Weber paragonava questo cambiamento al passaggio dal lavoro manuale alla produzione meccanizzata che necessita di precisione, rapidità , chiarezza, continuità. la burocrazia riduce i margini di incertezza dell’agire umano. Sono stati individuati due tipologie di conflitti: ● Conflitto irrazionale: in una organizzazione, gli individui svolgono il proprio ruolo permeandolo di caratteri e problemi personali che sovente interferiscono con lo stesso ruolo (ad. es. chi ha una ‘personalità autoritaria’ fatica ad accettare rapporti di subordinazione, sviluppando rabbia e ostilità) ● Conflitto razionale: relativo a dinamiche puramente organizzative. Ne sono state individuate tre tipologie: ○ Conflitti tra soggetti che competono indirettamente (uffici amministrativi) ○ Conflitti tra soggetti che competono direttamente (stesso reparto e attività) ○ Conflitti interni alla gerarchia (soggetti con livelli diversi)
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