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Differenze di comportamento tra uomini e donne: strutture sociali e valori, Appunti di Sociologia Comunicativa Di Massa

Le differenze di comportamento tra uomini e donne, influenzate dalle società che li trattano in modo diverso. Sui modelli di comportamento universali e particolari, la coesistenza di valori diversi in una stessa società, la loro organizzazione in sistemi di valori, il loro cambiamento nel tempo, e l'importanza delle strutture sociali nella nostra vita quotidiana. Vengono inoltre introdotti i concetti di potere, atto sociale, relazione sociale, e devianza.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 13/05/2019

andi.nazeraj10
andi.nazeraj10 🇮🇹

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Scarica Differenze di comportamento tra uomini e donne: strutture sociali e valori e più Appunti in PDF di Sociologia Comunicativa Di Massa solo su Docsity! 22/02 Cos’è la sociologia? Indaga le relazioni fra gli uomini, le collettività e le norme che essi si danno per vivere in società. Cosa la caratterizza? La ricerca empirica Da dove parte la ricerca? Dalla descrizione dei rapporti sociali Qual è l’obiettivo? L’interpretazione del sociale Utilizzando qualsiasi dispositivo si lasciano tracce digitali, analizzando e studiando queste tracce si viene a conoscenza del fatto che i comportamenti umani sono prevedibili, si rifanno ogni giorno le stesse cose. (Studio di Barabasi) Le aziende catturano le tracce digitale lasciate da tutti e le utilizzano per il proprio marketing, per una pubblicità personalizzata. Facciamo sempre le stesse cose perché siamo immersi in strutture, ovvero situazioni che prevedono già come ci dobbiamo comportare, esse influenzano il nostro comportamento e ci rendono degli individui sui quali fare delle previsioni. Alcuni comportamenti sembrano scontati ma in realtà vengono previste dalle realtà con cui teniamo a contatto. Sociologia—> Lo studio sistematico del rapporto tra individui e società. La prospettiva sociologica ha il compito di capire il comportamento delle persone rispetto ai condizionamenti che influiscono su di esse. Cerca di capire quali sono i fattori e come essi influenza il nostro comportamento. Differenze di comportamento tra uomini e donne, dovuti anche alle società che li trattano in modo diverso (tipo il divario contributivo, donne guadagno di meno; oppure i figli per ogni donna). “Siamo tutti sociologi” —> ognuno di noi ha già una conoscenza della realtà sociale, conosciamo le regole sociali ma le diamo per scontate. Abbiamo una conoscenza “di senso comune” riguardo le regole sociali, ottenuta grazie alle nostre esperienze sociali e dall’educazione ricevuta da famiglia, scuola, ma anche dalle informazioni che otteniamo dai mas media. La sociologia è caratterizzata dalla ricerca empirica, ovvero studiare ed analizzare un fenomeno, raccogliere dei dati e vedere come il fenomeno si evolve nel tempo. Sociologia divisa in 3 aree: Area teorica —> Parte della sociologia che formula delle ipotesi e delle teorie che cercano di comprendere un determinato fenomeno sociale. Detta all’area empirica le linee guida concettuali e le ipotesi da verificare Area empirica —> È l’area della ricerca, può confermare le ipotesi di ricerca (verifica) o modificarle (scoperta), attraverso una logica di scavo analitico che procede attraverso specifiche regole scientifiche. Area operativa —> È la traduzione in prassi dei risultati del processo investigativo. Uno dei padri della sociologia —> Durkeim afferma che la sociologia può dare delle indicazioni per migliorare la realtà sociale che ci circonda. IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA (Charles Wright Mills) È la capacità di guardare i fatti sociali da un punto di vista diverso dal senso comune, lasciando da parte la nostra conoscenza di senso comune. È composta da: storia, biografia, struttura sociale La sociologia permette di mettere insieme storia e biografia, ovvero che la nostra condizione di esseri umani (biografia) dipende in parte da forze più ampie che sono presenti nella società (storia). È uno strumento che serve per capire come i comportamenti possono essere condizionati dal contesto culturale e sociale in cui le persone vivono e agiscono. Definizione di situazione (Thomas) Se le persone definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze effettive. (Se tutti pensano che banca fallirà, essa fallirà effettivamente perché tutti ritireranno i soldi dalla banca) (Storia di Bugarach, dove si diffuse la notizia che chi fosse stato lì avrebbe resistito alla fine del mondo del 21.12.12, il paese fu assalito dalle persone) Realtà sociologica esiste ma dipende dal mondo in cui la si guarda, non è oggettiva ma è soggettiva. STRUTTURA SOCIALE, CULTURA, POTERE CULTURA Cultura fa riferimento a valori, simboli, credenze che un gruppo sociale condivide e che adotta come gira per il proprio comportamento. (tipo guardare negli occhi le persone da noi è buona educazione, in Giappone è maleducazione) La cultura è una struttura d significati trasmessa storicamente, incarnati in simboli; un sistema di concezioni ereditate ed espresse in forme simboliche, per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita. (Geertz) Quindi la cultura non è innata, si sviluppa con il tempo, vengon acquisiti e imparati attraverso il processo di socializzazione durante il corso della nostra vita. La cultura è costituita dai modi di vita dei membri di una società o di un gruppo all’interno di una società. Si tratta quindi di elementi APPRESI, sia MATERIALI, sia IMMATERIALI. All’interno di una società, i membri sono legati da relazioni strutturate sulla base di una cultura comune . La cultura è un modo di dare significato alla realtà sociale, un modo di vivere STRUTTURA SOCIALE Le attività umane non sono casuali, am strutturate socialmente. La struttura sociale è data da tutti quelli elementi che compongo la realtà sociale (istituzioni, ruoli, gruppi, ecc.) STRUTTURAZIONE —> processo biunivoco tra struttura ed azione. La struttura rappresenta dei modelli di comportamento correnti nella vita sociale. È un concetto importante per sviluppare l’immaginazione sociologica perché le strutture influenzano le azioni degli individui. Attraverso le nostre azioni riproduciamo le strutture sociali, ma esse possono essere cambiate dagli individui. Le strutture sociali influenzano intensamente i nostri comportamenti, ma l’uomo attraverso le proprie azioni può modificare le strutture sociali. POTERE Capacità di raggiungere un obiettivo malgrado l’opposizione degli altri. Il potere agisce su molti livelli nella società, per esempio in famiglia. Il potere si può esercitare anche tra Stati diversi (tipo Usa sugli altri stati). I mass media possono avere il potere di influenzare l’opinione pubblica. Il potere genera disuguaglianza, ovvero che nelle società c’è una distribuzione inequa di risorse tra diversi gruppi di persone (ad es. chi ha molto potere economico può esercitare anche poteri di altri tipi, tipo politico, culturale o altro). Questi 3 concetti sono dinamici e non statici, sociologia studia la dinamica tra essi e come essi danno forma, origine alle organizzazioni sociali. ESERCIZIO DI LETTURA DELL’ARTICOLO E COMMENTO: CONTRO L’articolo di Saviano incita all’uso di stupefacenti da parte dei ragazzi, facendolo passare come un reato meno grave dell’uso di alcool, minimizzando, quindi, gli effetti prodotti dall’uso di stupefacenti. PRO In un Paese in cui non si è additati come tossici se si fa uso di droghe leggere non accadrebbero eventi del genere, i giovani non si sentirebbero attaccati solo per aver fatto uso di sostanze che, a differenza di alcool e fumo, non hanno mai provocato la morte di nessuno. Ma sopratutto, la Differenza ruoli specifici e ruoli diffusi. I primi riguardano un insieme limitato di comportamenti (medico). I secondi, riguardano invece un insieme più ampio di comportamenti ( padre). Ci sono poi aspettative formali che si distinguono da quelle informali. CARATTERISTICHE RUOLI SOCIALI: -Affettività (esempio ruolo di madre, padre, amico)| Neutralità affettiva (esempio onoranze funebri) -Ascrizione ( esempio ruolo di bambino) | Acquisizione (esempio ruolo amministratore delegato) -Specificità (esempio ruolo del medico o del paziente)| Diffusione (esempio ruolo del figlio) - Universalismo | Particolarismo - Orientamento vero l’Io (esempio commerciante che deve guadagnare per poter restare aperto) | Orientamento verso la collettività ( un membro di un’associazione agisce per il bene della collettività) Molte volte si può andare incontro a conflitti di ruolo, questo si verifica quando il soggetto è investito da aspettative non coincidenti tra due o più ruoli. Un tipo particolare di conflitto di ruolo si chiama TENSIONE DI RUOLO, conflitto che si realizza all’intero dello stesso ruolo. Molte volte è la stessa società che ci dice come combattere un conflitto di ruolo. Per gestire i conflitti dei ruoli si utilizza la separazione, tenendo separati due ruoli il conflitto si riduce. La struttura sociale ha anche delle conseguenze nella società in generale. Gli effetti della struttura sociale a livello micro (effetto nelle azioni quotidiane), meso (la struttura organizzativa, è un insieme di regole e di routine che ispirano l’attività quotidiana a livello delle organizzazioni), macro sociologico ( società composta da tanti elementi e strutture inter dipendenti ognuna delle quali da un contributo all’interno della società stessa). Lettura articolo “ Ti assumo se non fai figli”, discriminazioni della donna nel mercato del lavoro. 08/03 1M 2F 3F 4F 5M 6F 7F 8F 9M 10F 11M 12F 13M 14F 15M 16F 17M 18F 19M 20M 21M 22F Genere È l’insieme delle aspettative culturali (comportamenti) socialmente costruite rispetto agli uomini e alle donne. Comportamenti e atteggiamenti che una società si aspetta dagli uomini e dalle donne, queste aspettative sono costruite all’interno di ogni società. Mentre il sesso ha la dimensione biologica, il genere ha la dimensione culturale Sesso biologico —> caratteristiche fisiche, tratti biologici/fisici che contraddistinguono uomini e donne L’identità di genere —> si riferisce alla percezione di se stessi, cioè al fatto che ci si senta maschi o femmine. Ognuno ha una propria identità di genere, tendenzialmente il sesso biologico corrisponde all’identità di genere L’ideale di genere —> aspettative culturali relative ai comportamenti maschili e femminili. Corrisponde alle aspettative culturali che una certa società propone per il genere maschile e per quello femminile Il ruolo di genere —> è il derivato della divisione sessuale del lavoro, dei diritti e delle responsabilità. Una volta i ruoli di genere nella famiglia erano nettamente separati, l’uomo e la donna avevano il proprio ruolo. Nel tempo questa divisione è stata accettata, per esempio l’esercito che non accettava le donne. L’identità di genere considera a quale gente ci sis sente di appartenere e come si vive la propria identità di genere, come si mette in atto la propria identità di genere nel contesto in cui si vive. Si costituisce sulla base bla bla bla (vedere slide) L’identità di genere è costituita dagli stereotipi socialmente elaborati che discriminano l’appartenenza ad un genere piuttosto che all’altro, ai quali ogni soggetto è socializzato e verso ai quali può decidere se aderire o meno. L’identità di genere è costituito dagli stereotipi che sono presenti nella società, stereotipi sessuali. Il fatto del come vivere la propria identità di genere è composta da elementi già presenti nella società in cui viviamo, alla base di questi stereotipi sessuali c’è anche l’idea che le differenze fisiche tra uomini e donne portano anche a differenze riguardo caratteristiche caratteriali, propensione a svolgere un lavoro rispetto ad altri Teorie per spiegare differenze tra uomini e donne DIFFERENZA NATURALE —> Gli aspetti biologici (ormoni, dimensione del cervello, ecc.) comportano differenze innate di comportamento tra uomini e donne. Il comportamento è dettato da differenze di ordine biologico SOCIALIZZAZIONE DI GENERE —> I ruoli di gente vengono appresi, attraverso agenzie di socializzazione. I bambini interiorizzano le norme e le aspettative sociali corrispondenti al proprio sesso. Ognuno di noi ha delle aspettative di genere causati dagli stereotipi dominanti determinati dalla nostra cultura di appartenenza. Le differenze di genere sono un PRODOTTO CULTURALE ma Gli individui possono respingere o modificare le aspettative sociali connesse ai ruoli LA COSTRUZIONE SOCIALE DEL GENERE E DEL SESSO —> Nulla è determinato (sesso, genere, ecc.) Anche il corpo e la biologia sono sottoposti all’agire umano e alla scelta personale. La “cultura” può plasmare la “biologia”. Nasciamo con delle caratteristiche sessuali ma sono tutte differenze sociali, possono essere modificate, anche le caratteristiche fisiche e sessuali sono create dalla cultura. L’IDENTITÀ SI SVILUPPA ATTRAVERSO 3 PROCESSI FONDAMENTALI —> Imitazione: i bambini prendono a modello il comportamento degli adulti. Ma questo non è detto perché le donne non lavorano e accudiscono sempre i figli solo inizialmente, dopo ritorna al lavoro e quindi il loro comportamento cambia Rinforzo: si attribuiscono premi e punizioni verso comportamenti adeguati o inadeguati al proprio di genere. Auto-socializzazione: processo che avviene attraverso l’interazione sociale. Processo sia verbale che non verbale in cui mettiamo alla prova la nostra identità di genere quindi nella relazione che abbiamo con gli altri mettiamo alla prova la nostra identità di genere e in base alla relazione degli altri definiamo il modo in cui dobbiamo comportarci. Processo interiore che avviene sulla base dei rinforzi da parte delle persone con cui ci relazioniamo. Metamorfosi dell’identità sessuale Cosa sta cambiando riguardo alla sessualità? Affrancamento della sessualità dalla riproduzione Secolarizzazione dei valori, con una crescente tolleranza rispetto alle scelte nell’orientamento sessuale Differenziazione fra sessualità e affettività: la “relazione pura” (relazione che esiste fra uomini e donne e perdura finché c’è l'interesse di farla perdurare, quando l’interesse non c’è più si scioglie la relazione Declino di alcuni stereotipi sociali Crisi di senso della distinzione “maschile-femminile” Pluralizzazione delle forme in cui gli individui auto-definiscono la propria identità sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale, pansessuale, quel, transgender, asessuale…) DISEGUAGLIANZE DI GENERE Teoria della differenza naturale —> La divisione sessuale del lavoro è fondata da fattori biologici. Uomini e donne svolgono i compiti per i quali sono biologicamente più portati (Murdock) Approccio funzionalista (T. Parsons) —> Rigida divisione dei ruoli all’interno della famiglia. 2 ruoli: ruoli espressivi per le donne (riguardano i rapporti interni alla famiglia, tipo la cura dei figli) e ruoli strumentali per gli uomini (tipo l’uomo che ha la forza fisica) Teoria del conflitto (Collins) —> La diseguaglianza di genere è fondata sul conflitto tra un gruppo dominante (uomini) e un gruppo subordinato (donne) e sulla disponibilità sessuale. Il livello di subordinazione delle donne è determinato da due fattori: Disponibilità diretta o indiretta di risorse (indipendenza economica) e Valore come proprietà di scambio (donna sterile/fertile) Le relazioni di genere (Connell) L’ordine di genere come “ambito organizzato di pratiche umane e relazioni sociali” che danno forma ai concetti di maschilità e femminilità È costituito da 3 aspetti: Il lavoro —> divisione sessuale sulla attività, sia domestiche sia professionali Il potere —> le relazioni basate sulle autorità, sulla violenza sull’ideologia La catessi —> i rapporti intimi, affettivi ed emozionali L’interazione tra questi 3 elementi determina uno specifico ordine di genere La maschilità egemone implica una supremazia del gruppo maschile su quello femminile, una supremazia che pervade tutti gli ambiti, quindi economico, politico e relazionale. Maschilità complice è costituita dal gruppo degli uomini che gode del dividendo patriarcale. Ovvero quell’insieme di potere economico, politico ed affettivo che si viene a creare quando abbiamo un sistema di maschilità egemone. Ma chi non è effettivamente detentore di questo potere, comunque ne gode e fa arte della maschilità complice. Per esempio chi dice che è ingiusta una determinata situazione ma non fa niente per cambiarla poiché ne gode qualcosa da quella situazione. Maschilità omosessuale (hanno meno potere), non hanno la capacità di esercitare potere perché non godono del dividendo patriarcale. FEMMINILITÀ Connell da solo femminilità subordinate e non egemoni Enfatizzata e resistente Enfatizzata sono le donne subordinate alla maschilità egemone ed adattate a questo ordine di genere, si adatta alla maschilità egemone per es. non essendo attiva, indipendente a livello economico ma magari ha dei ruoli che enfatizzano la femminilità (lavoro part-time, donna con tratti femminili per essere seducenti per l’uomo) Resistenti, donne che fanno delle scelte controcorrenti, scelte diverse rispetto alle aspettative culturali di genere CRISI DELLA GERARCHIA DI GENERE Nuovo ordine per il genere, determinato da 3 fattori: Crisi delle istituzioni (es. matrimonio) Crisi della sessualità (indebolimento della sessualità egemone) Cambiamento degli interessi sociali (promozioni dei diritti delle donne sposate e dei diritti degli omosessuali, diffusione di atteggiamenti antisessisti tra gli uomini) 09/03 POTERE Il potere incide in molti aspetti della nostra vita, è il concetto fondamentale della scienza sociale, come l’energia lo è per la fisica. Il potere di cui si dispone o no influenza il corso d ella nostra vita, le nostre scelte e il ruolo che abbiamo nella società e nelle comunità. benefici, l’uomo non reagisce più agli stimoli. (Dopo aver ricevuto il premio nobel i scienziati non progredivano nella ricerca scientifica, perché avevano una vita diversa e non avevano più tempo. Il premio nobel cambia lo status sociale e quindi la persona tende a comportarsi in maniera diversa) Interazionismo simbolico (MEAD E BLUMER) L’interazione umana è un dialogo continuo nel corso del quale le persone accertano le intenzione degli altri, le interpretano e reagiscono ad esse. Non reagiscono soltanto alle azioni degli altri, ma anche alle intenzioni. Secondo Homans ognuno sceglie internamente come comportarsi in base alle ricompense o no, mentre Secondo loro le interazioni sociali sono basate sulle comunicazioni, delle interazioni con le altre persone, reagiamo sia in base alle azioni degli altri ma anche delle intenzioni degli altri. Atto sociale—> Processo interpretativo —> Azione Mead distingue l’atto sociale (gesto non significativo—> riflesso automatico, gesto che non controlliamo; gesto significativo —> un gesto a cui si da un’intenzione, prevedono un’interpretazione, tra lo stimolo e la risposta c’è un intervallo durante il quale lo stimolo viene interpretato e c’è un’anticipazione dell’azione) Cerchiamo di anticipare l’altro quotidianamente, questo assumendo il ruolo dell’altro, nel momento in cui questo avviene passiamo da uno stimolo a un simbolo (Processo interpretativo), quando attribuiamo un significato a un qualcosa, esso diventa un simbolo, ovvero qualcosa che sta al posto di qualcun altro. Lo stesso stimolo può essere interpretato in simboli diversi, con il processo interpretativo definiamo il significato dello stimolo ed esso ci porta a reagire a quell’atto sociale. Il significato dei simboli sono appresi tramite le interazioni sociali. Dopo il processo interattivo c’è l’azione, abbiamo una reazione in base a come abbiamo interpretato gli stimoli. Secondo Mead l’integrazione umana. è un dialogo continuo nel quale le persone accertano le intenzioni degli altri, le interpretano e reagiscono ad esse. Etnometodologia (GARFINKEL) È lo studio delle regole di base che disciplinano le interazioni quotidiane delle persone (conoscenza di senso comune). L’interazione dipende da presupposti impliciti e da complesse reti dI significati sottintesi. Si incentra sullo studio della conoscenza di senso comune (quando comportarci in un modo o in altro, ecc.) Diamo per scontato molte cose, soprattutto quando interagiamo con qualcuno che conosciamo bene o con chi abbiamo un legame forte. Modello drammaturgico (GOFFMAN) Le interazioni sociali sono una sorta di rappresentazione teatrale, in cui le persone sono attori che si adoperano per creare negli altri determinate impressioni. Secondo Goffman la questione centrale che regola le interazioni è la gestione delle impressioni, questo implica il fatto che le persone si comportano in modo da trasmettere significati simbolici a loro favoreli. Ognuno di noi vuole dare una certa immagine di se agli altri, una determinata impressione, utilizza la metafora del teatro per spiegare le interazioni. Secondo Goffman le interazioni sono una rappresentazione teatrale dove le persone son sulla scena e interpretano dei ruoli. Noi teniamo in considerazione la reazione ce gli altri hanno verso di noi e noi tendiamo a tenere sotto controllo il pensiero degli altri Cerchiamo di salvare la faccia (vedere slide) Una persone portatrice di “stigma” ha qualcosa di particolare e viene ad essere isolata dagli altri, si ritiene che una persona con uno stigma non sia del tutto umana ma esse possono mascherare il loro stigma. Riprende dei tratti della metafora teatrale tipo: ribalta e retroscena (in ribalta gli individui tendono a rispettare i ruoli sociali, in retroscena possiamo disattendere le aspettative sociali) Ordine dell’interazione: la relazione sociale deve essere concepita come un’attività cooperativa volta ad assicurare adeguate basi di prevedibilità all’agire reciproco, in modo da vedere slide Deferenza —> azioni che funzionano come strumento simbolico col quale si esprime regolarmente ad una persona il proprio apprezzamento nei suoi confronti o nei confronti di qualcosa di cui questa persona è assunta a simbolo. Contegno —> rimanda a quel comportamento manifestato mediante l’atteggiamento, il modo di vestire o di muoversi, che serve a comunicare a coloro che sono in sua presenza che egli è una persona che possiede certe qualità. GRUPPI SOCIALI e COMPORTAMENTI COLLETTIVI Il gruppo sociale è un insieme d individui che interagiscono secondo determinati modelli, provano sentimenti di appartenenza al gruppo, vengono considerati parte del gruppo dagli altri membri. Il gruppo deve avere la consapevolezza di essere tale, devono avere dei legami e ci deve essere un’interazione abituale. Nel gruppo si stabiliscono delle interazioni stabili, continuative e cooperative. Caratteristiche dei gruppi sociali Interazione strutturata da modelli. All’interno di un gruppo le interazioni che si sviluppano sono strutturate Senso di appartenenza (nei gruppi informali, i confini non rigidi di appartenenza ne preservano la stabilità) Entrando in un gruppo ci si deve sentire appartenenti a quel gruppo Identità di gruppo (reciproco riconoscimento tra i membri e quindi identificazione nel gruppo da parte degli estranei) Grado di completezza (ne aumenta l’influenza sociale) La struttura di un gruppo può aumentare l’influenza sociale (un gruppo di studenti influenti in base alla loro numerosità e completezza di studenti) Un gruppo può essere costituito da diversi elementi di persone (molto o poco numerosi), le dimensioni di un gruppo hanno effetti importanti sulle dinamiche interne del gruppo. DIADE —> gruppo composto da due membri, è molto instabile, ha bisogno di interazione stretta e continui scambi di rapporti per sopravvivere, ma può anche consentire più gratificazione emotiva di ogni altro gruppo. Se si passa ad una TRIADE le dinamiche di gruppo cambiano notevolmente e spesso si creano problemi. il terzo membro può svolgere 3 ruoli: Mediatore neutrale Opportunista Tattico, che divide e domina I gruppi più ampi sono più produttivi rispetto le diedi e triadi e più è ampio i gruppo e più c’è una pressione al conformismo. Ne gruppi formati da numero pari c’è più conflittualità rispetto ai gruppi dispari, il numero ideale per avere un gruppo efficiente è 5. Gruppi formali/ gruppi informali Gruppi formali —> hanno scopi specifici e sono organizzati sulla base di uno statuto o regolamento Gruppi informali —> non hanno regole e si costituiscono in modo spontaneo Gruppi primari/secondari Gruppi primari —> gruppo formato da persone con contatti regolari, continui scambi, hanno delle relazioni durevoli, e significativo legame emotivo.Cooley ha inventato il concetto di gruppo primario e lo applica alla famiglia —> legami stretti, ruoli non specializzati (diffusi) e gli obiettivi sono indifferenziati (non hanno obiettivo specifico da seguire) Hanno una specie di obbligo morale verso i membri della famiglia Gruppi secondari —> Le persone interagiscono in modo relativamente impersonale, stanno insieme per perseguire un obiettivo specifico. Legami impersonali, ruoli specializzati ed obiettivi specifici. I gruppi secondari possono essere molto numerosi, le persone sono considerate per la loro funzione che svolgono e non per la loro personalità. Talvolta i gruppi secondari possono assumere caratteristiche dei gruppi primari (es. gruppo di dipendenti che formano un gruppo di amici e si vedono fuori dall’ambito lavorativo) Perché le persone si riuniscono in gruppi? Funzioni STRUMENTALI —> molti gruppi si formano per svolgere lavori specifici, difficili o impossibili da eseguire per un singolo individuo Funzioni ESPRESSIVE —> le persone si riuniscono spontaneamente per soddisfare bisogni di accettazione, stima, ed indipendenza Funzioni di SUPPORTO —> le persone si riuniscono per dare sollievo a sentimenti negativi. Ma non tutte le emozioni negative incoraggiano Non c’è un confine rigido tra gruppi espressivi e gruppi strumentali. LE DINAMICHE DI GRUPPO Nel gruppo si instaurano sequenze di eventi che tendono a ripetersi. Tali sequenze si definiscono dinamiche di gruppo e possono essere di varia natura: La pressione al conformismo —> individuo subisce influenza del gruppo e cede alla loro pressione. Numerosi studi di Salomon Asch che vide in degli esperimenti che u terzo delle persone cambiava la propria opinione anche se essa era giusta. Le persone tendono a ricerca l’approvazione sociale e a conformarsi al gruppo. Legato al concetto di pressione al conformismo c’è anche il concetto di obbedienza Il rifiuto di gruppo —> I soggetti che vengono rifiutati dal gruppo hanno una ripercussione sui livelli di autonomia. La distribuzione dei ruoli d leadership —> Si tendono ad individuare dei leader: strumentale (propone soluzioni ed orienta il gruppo) o espressivo (la persona valutata più positivamente dal gruppo e che incide sul benessere emotivo dei componenti) 16/03 Famiglia e socializzazione La famiglia è il gruppo primario per eccellenza. La famiglia è vista in modo diverso dalle diverse culture o religioni (es. in India il matrimonio è l’unione tra due famiglie). Es. I Na (minoraza etnica dell’imalaya) formano una società matrilineare, ovvero una società che segue la linea di discendenza della madre, quindi il concetto sociale di paternità non ha significato in questa cultura. Esistono forme familiare diverse rispetto al modello culturale che pensiamo. Nelle culture moderne l’istituzione della famiglia è un’istituzione che sta attraversando delle profonde trasformazioni. DEFINIZIONE CLASSICA Gruppo di persone ce si origina con il matrimonio e che si compone di coniugi e figli nati dalla loro unione. I membri della stesa sono legati da vincoli parentali, sentimentali, legali economici, ecc. e devono rispettare divieti sessuali. DEFINIZIONE RECENTE Unione di individui di sesso indifferente eguale o diverso, legati tra loro da un rapporto di ascendenza/discendenza biologica diretta, che convivono stabilmente e cooperano sul piano economico. Ultimamente la famiglia può essere costituita senza vincoli di matrimonio, da persone dello stesso sesso o sesso diverso, ma si può anche non avere figli. La famiglia è un insieme di due o più individui uniti dalla nascita o da un vincolo sociale che condividono le risorse e si prendono cura le une delle altre. Famiglia nucleare —> Unione di due adulti che vivono nella stessa casa assieme ai figli naturali o adottivi. Due genitori e figli o solo un genitore e figli Famiglia estesa —> Assieme alla coppia e ai figli vicino nella stessa casa anche altri parenti Tradizionalmente le famiglie erano basate sul modello della famiglia estesa, ora sono più basate sul modello della famiglia nucleare, i beni e le risorse venivano prodotti all’interno della famiglia, ma con i processi di industrializzazione e urbanizzazione le famiglie si spostano verso la città e questo porta cambiamenti nella struttura famigliare, la dimensione della famiglia si riduce e da estese diventano nucleari Per l’approccio funzionalista, 3 fattori necessari affinché il processo di socializzazione possa avvenire in modo efficace: Aspettative di ruolo. I comportamenti attesi da una persona che ricopre un determinato ruolo sociale Propensione ala conformità. Implica il fatto che le persone grazie alla socializzazione interiorizzino le aspettative di ruolo Modifica del comportamento. Implica il fatto che le persone possano rifiutare le aspettative di ruolo e possono comportarsi in un modo diverso rispetto a quello atteso. Come si sviluppa la personalità? Fattori che influenzano lo sviluppo della personalità: Interazione con gli altri Caratteri fisici: età, genere Ambiente. Ambiente sociale dove siamo nati/cresciuti Esperienze Cultura Questi fattori influenzano molto il nostro comportamento, oltre alla natura biologica. Soprattutto l’ambiente influenza molto. Ogni società privilegia specifici valori e tratti di personalità, che possono essere trasmessi in base alla propria appartenenza di classe. Socializzazione divisa in 2 fasi: primarie e secondaria, essi sono svolti da alcune istituzioni, ovvero gli agenti di socializzazione, tipo la famiglia, scuola, mass media, ambiente di lavoro, gruppo dei pari e religione. La famiglia sviluppa la socializzazione primaria, quindi costituiranno la nostra personalità. La socializzazione primaria può influenzare tutto il nostro sviluppo, anche della socializzazione secondaria. Ogni cultura sviluppa uno stile di socializzazione differente, tipo quelle che valorizzano il ruolo genitori come controllo sociale, altre invece criticano l’eccessivo controllo dei genitori. La scuola sta nella fase della socializzazione primaria perché i bambini già da molto piccoli entrano in istituzioni come la scuola, istituti dove vengono impartite regole di comportamento, orari, ecc. Dalla scuola secondaria in poi entra a far parte della socializzazione secondaria. Essa trasmette regole di comportamento, il curriculum nascosto, ovvero lezioni sul comportamento corretto che vengono comunicate e trasmesse ai bambini nel circuito scolastico. I mass media sono un potente agente di socializzazione, tradizionalmente prima dell’evento dei mass media, i bambini apprendevano i valori dai racconti, testimonianze orali ascoltate all’interno della famiglia, oggi invece, i valori si possono acquisire dalla fruizione dei mass media. La socializzazione ricevuta dia media può essere diversa da quella ricevuta dalle altre istituzioni. Il gruppo dei pari è un gruppo di persone di età simile che condividono passioni e status sociali simili. Solitamente si pensa all’età dell’adolescenza, ce ne sono di diversi tipi, gruppo di classe o lavoro. Il gruppo dei pari ha una pressione molto grande sulla personalità delle persone e talvolta le regole e i valori trasmessi da essi sono in controversia con quelli trasmessi da altri agenti di socializzare. L’ambiente di lavoro trasmette delle norme informali associate ad un tipo di lavoro o impiego, chi già ne fa parte istruisce i nuovi arrivati sulle regole e sui valori all’interno dell’istituzione. Ogni ambiente di lavoro ha le proprie regole informali La religione è l’agente di socializzazione che è maggiormente rivolto all’insegnamento di valori e credenze, in passato esercitavano una fortissima influenza in ogni aspetto della vita quotidiana, indottrinavano rispetto ai valori e alle regole di comportamento, e offrivano formazione educativa. L’importanza della religione nella società è andata diminuendo nel tempo, i stati sono diventati più laici, questo processo si chiama secolarizzazione, uno spostamento di valore molto orientali alla religione a valori più materialistici e una diminuzione dell’influenza delle istituzioni religiose. La religione è ancora un’importante agente di socializzazione. Teorie sociologiche: Teorie del sé Il sé è un insieme di pensieri ed emozioni che ognuno prova su sé stesso, un tratto fondamentale della nostra personalità. Non nasciamo con il senso di sé ma lo sviluppiamo nel processo di socializzazione e durante l’interazione che abbiamo con gli altri il sé per c.cooley Cooley introduce il concetto di sé specchio o Looking Glass self. L’elemento più importante nella formazione della personalità è l’interazione con gli altri. Nell’interazione degli individui con il mondo, le persone creano il SÉ RIFLESSO. Il SÉ RIFLESSO è la percezione di sé ricavata dai giudizi di coloro con cui interagiamo. Secondo Cooley il sé specchio è l’idea che il nostro sé si sviluppi come riflesso del modo in cui riteniamo che gli altri ci vedano. Il sé riflesso è il modo in cui immaginiamo di apparire agli altri, il modo in cui immaginiamo che gli altri ci giudichino sulla base di tale apparenza, e un certo sentimento di noi stessi, come l’orgoglio o la mortificazione. Il sé riflesso è costituito da 3 elementi: Ciò che pensiamo che gli altri vedano in noi. Immaginiamo come gli altri ci vedono, la nostra immagine negli occhi degli altri. Come pensiamo che gli altri reagiscano a ciò che vedono in noi. Immaginiamo il giudizio che gli altri danno su di noi. Come a nostra volta reagiamo alla reazione che percepiamo negli altri. Proviamo una sensazione positiva o negativa che deriva dal giudizio degli altri il sé per mead (vedere slide) Il sé è composto da due elementi: l’IO—> la risposta non organizzata agli atteggiamenti di altri; una disposizione spontanea all’azione (l’io è la mia risposta agli altri e alla società in generale) È la parte del sé spontanea, impulsiva, imprevedibile, è anche ciò che ci rende soggetti unici, non è riflessiva ed esiste solo nel presente, permette dia gire in modo spontaneo anche aldilà delle convenzioni sociali, oppure opporsi o resistere alle norme del controllo sociale. Esprime senso di libertà, di iniziativa della persona il ME —> È un complesso di atteggiamenti organizzati di altri che l’individuo assume, ovverosia quelle idee su se stesso che l’individuo impara dagli altri (è una rappresentazione del mondo in cui mi vedono gli altri). Sono gli atteggiamenti appresi dall’interazione con gli altri. Il ME agisce sull’IO e lo blocca, è riflettuto.È un concetto vicino al sé riflesso di Cooley. Guida il comportamento della persona socializzata, introduce nella nostra coscienza l’influenza degli altri. Il SÉ si sviluppano nel corso del tempo, con il processo di socializzazione, attraverso 3 stadi: IMITAZIONE —> ARRIVA FINO AI 2 ANNI, stadio dove bambino assume i comportamenti degli altri (padre madre), li imita ma non ha coscienza di ciò che sta facendo, sono comportamenti primi di significato. GIOCO LIBERO (PLAY) —> Fase più avanzata dell’infanzia, intorno ai 3 anni, assumono il ruolo di un’altra persona, facendo i giochi di ruolo, ma danno significato del gesto. Escono da se stessi e si mettono nei panni di qualcun altro, cominciano a costruire il proprio se. GIOCO ORGANIZZATO (GAME)—> intorno 6-7 anni, interagiscono con altri ruoli sociali e assumono comportamenti e valori tipo squadre sportive (guardare slide) Si può definire anche un’ultima fase, quello dell’ALTRO GENERALIZZATO —> Fase più matura, in cui riusciamo a considerare i valori e gli orientamenti di una comunità in generale. Quando si sviluppa questa capacità si è in grado di interiorizzare i valori, le regole e le credenze della propria cultura, ci si preoccupa di ciò che pensi ala gente, discriminazione del giusto e sbagliato. Quando si viene interiorizzato l’altro generalizzato, la comunità esercita un controllo sulla condotta dei suoi membri 23/03 DEVIANZA Il concetto di devianza traccia il confine tra ciò che è normale e ciò che è anormale. John qualcosa che è persona normale ma non fa la spesa, appartiene al gruppo delle persone freegance, persone che non vogliono entrare nel circuito del consumismo. Vivono di riuso e riciclo e mangiano gli scarti degli altri, ristoranti, ecc. Confine tra normale e deviante è molto sfumato, devianza è un concetto relativo, ambiguo e dove spesso c’è una mancanza di consenso. Relativo —> Consideriamo un comportamento deviante rispetto ad una particolare norma, quindi uno stesso atto può essere deviante o non deviante, quindi è relativo. Ambiguo—> Le regole non sono del tutto chiare. Spesso abbiamo dei comportamenti che non rispettano le regole, ma sono socialmente attive. Mancanza di consenso —> Anche le aspettative e le norme sono ben definite all’interno di un gruppo, può capitare che non siano condivise La devianza è qualcosa di connaturato palla società, quando essa si da delle regole, si crea allo stesso tempo anche la devianza perché qualcuno trasgredirà quella regola. Una parte della devianza ha a che fare con delle regole formali, scritte, regole come codice civile, s strada ecc., chi le trasgredisce commette un reato, crimine, un’altra parte invidie si sedimenta nelle relazioni tra gli uomini, che tendono a privilegiare comportamenti omogenei, delineando i confini tra azioni conformi e devianti. Quindi non abbiamo delle regole scritte e formali ma informali, quindi regole sociali. Quando essa viene trasgredita si può essere considerati devianti ma con questa accezione il concetto di devianza può essere associato a quello di diversità. La diversità è un comportamento non allineato a quello degli altri, a comportamenti conformi, costumi e stili di vita. La devianza è qualunque comportamento non conforme alle norme e alle aspettative culturali di base. Perché le persone mettono in atto comportamenti devianti, comportamenti non conformi alle norme ed alle aspettative sociali di base? TEORIE NON SOCIOLOGICHE SULLA DEVIANZA TEORIE BIOLOGICHE Lombroso e il “tipo criminale”. Esso arriva a definire delle tipologie di tratti fisici degli umani di persone che sarebbero più predisposti a mettere in atto comportamenti devianti.Altri studiosi associano a determinati tratti fisici dei tip idi comportamento. Gli studi genetici cercano di individuare un gene che sia comune a tutti i tipi di comportamenti devianti, ma se venisse individuato un gene (es. Tossicodipendenza) allora saremmo già destinati, ma non si può ridurre dei comportamenti sulla base genetica. Teorie sociologiche Durkheim Il concetto di devianza deve essere associato a quello di norme sociali, secondo lui la devianza è normale e funzionale alle società, ovvero essa rafforza la società perché svolge delle funzioni all’interno della società, in particolare 3 funzioni: Aiuta a definire i confini di gruppo —> Ciò che fa decidere se una persona può entrare o non in un gruppo è il fatto se si hanno cose in comune come età, passioni, ecc. Anche in un gruppo informale ci sono delle regole implicite ma anche esplicite, nei gruppi formali o organizzazioni sono più esplicite. Esse servono a capire se è normalità o devianza. Ciò rafforza la coesione, l’unità del gruppo. Aiuta a creare solidarietà sociale —> La devianza unisce le persone nel contrastare, denunciare, disapprovare un determinato comportamento, quindi rafforza il legame tra loro che disapprovano un particolare atto deviante. È una fonte di innovazione —> Può introdurre nella società dei comportamenti che possono modificare abitudini o la struttura sociale. Controllo sociale Il controllo sociale è un insieme di incentivi, ricompense, e di punizioni che promuovo la conformità nella vita sociale. Per entrare in contatto con gli incentivi e le punizioni del controllo sociale ci sono due meccanismi: Socializzazione —> C’è un’influenza interna, il controllo sociale entra nella nostra personalità con il processo di socializzazione. Fin da piccoli veniamo abituati a premi e ricompense in base al nostro comportamento. Con la socializzazione dentro di noi si crea un tribunale intento e noi diventiamo uno dei principali agenti di controllo sociale. Interiorizzando le norme sociali e tramite il tribunale interno si evitano di commettere determinati atti. Figure preposte al controllo sociale —> tipo genitori, forze dell’ordine. C’è un’influenza esterna ma agiscono più verso il livello interno, c’è una sorta di sorveglianza sul nostro comportamento. Forme controllo esterne, che possono limitare o meno il fatto che le persone possano commettere atti devianti. Teorie del controllo (hirschi) La devianza è il frutto di DECISIONI SITUAZIONALI, quindi un’opportunità associata ad una motivazione. Hirschi individua 4 tipi di vincoli che impongono alle persone il rispetto delle leggi: L’attaccamento (vincolo affettivo) Tanto più siamo radicati e riconosciuti in una comunità, tanto meno avremo occasioni di trasgredire (per non rovinare reputazione) L’impegno (vincolo materiale) Tanto più si è impegnati con lavoro, famiglia ecc., tanto meno si hanno opportunità di commettere atti devianti. Il coinvolgimento (vincolo temporale) Tante più ore sono impegnate in una giornata, tanto meno si avranno occasioni di commettere atti devianti. Le credenze (vincolo morale) Tanto più forte è l’attaccamento ai valori conformi in una certa società, tanto meno la persona sarà portata a commettere atti devianti. La crescita dei reati deriva dall’aumento delle occasioni e dei possibili bersagli nelle società contemporanee Soluzioni: Protezione del bersaglio Tolleranza zero (si applica alla criminalità) soprattutto all piccola criminalità —> teoria della finestra rotta teoria della finestra rotta se si vede finestra rotta, si sente che ci sia possibile non avere un comportamento adeguato e questo può sfociare nel disordine urbano. Statiche sulla criminalità C’è il limite che vengono presi in considerazione solo i reati denunciati e quindi i dati registrati dalle forze dell’ordine. Come alternativa si può usare tecnica della vittimizzazione (chiedere se hanno ricevuto un reato) il senso di insicurezza Il senso di insicurezza va distinto in due fenomeni: Preoccupazioni per la criminalità (concern about crime): è la preoccupazione, di ordine sociale, politico o anche morale per la criminalità. Questo argomento è, in genere, influenzato dal grado d partecipazione politica e dai valori che la comunità dovrebbe perseguire e che lo stato dovrebbe incoraggiare. La preoccupazione per la criminalità è più diffusa tra gli strati medio-alti della popolazione, tra gli individui che hanno posizioni politiche conservatrici e cresce nei periodi di rapido cambiamento sociale e politico. Paura della vittimizzazione (fear of crime): riguarda il timore che gli individui hanno di poter subire un reato, per la propria incolumità personale o per i propri beni. La paura della vittimizzazione è in genere più diffusa tra gli strati medio-bassi della società ed è legata ai livelli di criminalità o devianza del quartiere i cui si vive. Altri tipi di criminalità La criminalità al femminile è inferiore a quello degli uomini (sono meno devianti le donne). Vengono perseguiti di più gli uomini che le donne. Reati contro gli omosessuali (“panico omofobo”) Reati dei colletti bianchi: es. reati aziendali (6 tipi: amministrativi, ambientali, finanziari, occupazionali, produttivi, commerciali) Criminalità organizzata (legata ad affari contrabbando, racket, traffico di droga, armi, prostituzione) ci sono nuove forme di associazionismo criminale in base all’etnia. Reati in formatici capitale sociale La rete sociale è un insieme di legami sociali che collega un insieme di persone le une alle altre. Ciò ci riporta ai social media/social network. La natura delle reti è diversa a seconda della forza del legame sociale che ci collega. Ci sono diversi tipi di reti: Rete a maglie strette —> legami molto stretti tipo famiglia, amici intimi Rete a maglie larghe —> legami meno stretti La natura delle reti può cambiare in base a diversi aspetti tipo l’omofilia o l’endogamia sociale, ovvero il fatto che le persone tendono a stare insieme ad altre persone a loro simili. Il concetto di rete sociale è alla base a di quello del capitale sociale. Il capitale sociale è formato da reti sociali. Esso è un concetto che ha a che fare con lo sviluppo economico, salute e benessere individuale, ricerca di lavoro o abitazione, fenomeno dell’associazionismo e la civiness (senso civico). Ha a che fare sia con il singolo individuo che con l’intera società. Due modi diversi di definire il capitale sociale: Approccio di tipo micro-relazionale —> Il capitale sociale è l’insieme di risorse materiali o simboliche che ogni individuo può ottenere dalla sua rete di relazioni sociali. È una risorsa individuale, che produce beni privati, a beneficio del singolo o di uno specifico gruppo. Approccio macro-relazionale —> Il capitale sociale si produce nelle reti sociale attraverso azioni centrate su fiducia, cooperazione, condivisione di norme e valori. Ha delle ricadute positive per tutta la rete: crea beni collettivi. Tipo volontariato. Affinché le reti sociali funzionino c’è bisogno di fiducia, es. società cooperative di credito, esse selezionano i propri membri in base alla loro reputazione. Approccio micro-relazionale Bourdieu Individua 3 forme di capitale: Economico —> Beni e ricchezze possedute da una persona Culturale —> Insieme di conoscenze che possiede una persona Sociale —> Costituito dall’insieme delle risorse attuali o potenziali che derivano dall’appartenenza ad una rete stabile di relazioni sociali o dall’essere membri di un gruppo. Le persone hanno interesse ad accrescere o mantenere il proprio capitale sociale ma ciò comporta uno sforzo di sociabilità e una continua rete di scambi, sia materiali che simbolici, con un conseguente investimento di tempo e risorse. Il capitale sociale dipende anche dal capitale economico e da quello culturale Coleman Il capitale sociale dipende dal contesto sociale in cui sono. Se faccio un favore ad una persona, ho fiducia nel fatto che un giorno potrò essere ricambiato. Questa mia aspettativa si rispecchia nel dovere che l’altra persona percepisce di ricambiare il favore. Tuttavia, se ho mal riposto la mia fiducia, può avvenire che il favore non sia ripagato. 12/04 CAPITALE SOCIALE Coleman Il capitale sociale dipende dalla stabilità della struttura sociale il grado di interdipendenza degli attori —> quanto gli attori sociali hanno bisogno degli altri la chiusura dei reticoli sociali —> tanto più la maglia è stretta, tanto più avrò capitale sociale L’ultima idea di Coleman viene ribaltata dagli studi di granovetter che dice che il cs può crescere di più grazie a legami deboli, ovvero maglie larghe (guardare slides). Le reti strette producono meno capitale sociale di quelle deboli. I social network alimentano reti a maglie larghe, aumentano il nostro capitale sociale Secondo l’accezione macrorelazionale il CS riguarda la società e non i singoli infividui, secondo Putnam i lcpaitale sociale dipende da 3 elementi: Norme, norme condivise Civicness, senso di civiltà e associazionismo Fiducia, legame tra le persone che permette di rispettare le norme e associarsi con gli altri. La fiducia è il collante sociale che permette alle persone di condividere le norme e la possibilità di mettersi insieme agli altri per creare un bene superiore vedere slide CS bridging e bonding
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