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SOFOCLE + traduzioni Antigone, Prove d'esame di Greco

riassunto su vita e opere di Sofocle. traduzione di Antigone e analisi del testo e stile.

Tipologia: Prove d'esame

2019/2020

In vendita dal 29/05/2020

Edoardo_9
Edoardo_9 🇮🇹

4.3

(17)

32 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica SOFOCLE + traduzioni Antigone e più Prove d'esame in PDF di Greco solo su Docsity! SOFOCLE VITA: proveniente da famiglia benestante, educato da piccolo nello sport e nella musica. Insieme a Fidia fu emblema della società periclea del 5 secolo. Primo agone tragico nel 468 a.C. Nominato stratego con Pericle nel 441-440. Fu amico di Pericle ed Erodoto. Morì nel 406 dopo le Dionisie. Morì poco prima della fine della guerra del Peloponneso, non vedendo la sconfitta della patria. Non abbandonò mai la sua patria. Concentrazione sulla figura dell’uomo e sulla sua autoaffermazione, eroi solitari e individualisti. Divinità interagiscono con l’uomo, ma spesso in modi incomprensibili. Tanto più l’uomo si impegna per cambiare le cose, più si trova immerso nelle vicende complicate. Rimane solo la sofferenza. La tradizione attribuisce a Sofocle alcune innovazioni nella tecnica della drammaturgia: da 12 a 15 componenti del coro essendo infatti di numero dispari facilitava al coro di partecipare al dialogo. Aristotele definisce Sofocle un perfezionatore della tragedia. Introdusse la “skenografia” ovvero lo sfondo composto da pannelli dipinti. Uso del terzo attore. Uso della trilogia non legata ma autonoma diversa da Eschilo. Ama concentrare la storia intorno al singolo personaggio e il contrasto con le figure dominanti. Falsa illusione di lieto fine e uso del così detto “iporchema”, un canto di gioia. (antigone, edipo re) Attraverso l’uso di monologhi il protagonista esprime la propria condizione di conflittualitàagones logon scontri verbali, dialoghi botta e risposta. LINGUA E STILE: piè incline a termini e preziosismi arcaizzanti che ai neologismi come Eschilo. Frequente uso di iperbole o anfore, e inoltre antitesi e ossimoro. 1. In un primo memento influenzato da Eschilo. 2. Poi un proprio linguaggio artificioso e aspro. 3. Infine, una forma più adeguata in base ai personaggi. 7 tragedie che abbiamo sono della fase tre. ANTIGONE: antefatto databile nel 442 a.C., ambientata a Tebe dove i due figli di Edipo sono morti, si sono uccisi l’un l’altro. Potere della citta in mano a Creonte, che porta avanti la sepoltura di Eteocle, e mette un divieto sulla sepoltura di Polinice, considerato un colpevole poiché portatore di guerra in patria. TRAMA: Antigone, sorella dei due caduti, vorrebbe eliminare il divieto di sepoltura (chiedendo l’aiuta di Ismene, la sorella, che non la aiuta). Entra in scena Creonte che trovando il cadavere di Polinice coperto di polvere si infuria e manda degli uomini alla ricerca del colpevole. Antigone viene scoperta e catturata. Antigone inizia un violento dialogo con Creonte che decide di condannarla e rinchiuderla in una caverna. Canto corale che esalta l’Eros. Inizia ora un monologo di Antigone sull’addio della vita e delle gioie. Tiresia un oracolo informa Creonte che la città è infettata dalla non sepoltura di Polinice . Creonte decide di liberare Antigone, però mentre si sta recando in quel luogo scopre Antigone impiccata, Emone morto trafitto, e di conseguenza la madre Euridice si uccide per il dispiacere. Il testo ha due protagonisti non solo Antigone, ma anche Creonteentrambi vivono una tragedia. Gesto di Antigone da una parte è moralmente giusto, ma dall’altra va oltre le imposizioni, leggi divine. Tema delle tragedie un essere umano fuori dalla polis. EDIPO RE Antefatto: a Tebe davanti alla reggia di Edipo nel 412-425, coro composto da vecchi tebani. TRAMA: un gruppo di giovani cittadini chiedono al re Edipo che come liberò i Tebani dal flagello della Sfinge liberi loro dalla pestilenza. Il re inviò cosi Creonte dall’oracolo per capire quale fosse la causa della pestilenza, l’oracolo dice di dover espellere dalla città gli assassini di Laio e scoprire chi questi fossero, il re precedente. Il re Edipo scopre che vi era una congiura tra Tiresia e Creonte contro di lui. Solo la moglie Giocasta riesce a tranquillizzare il marito e evitare l’uccisione di Creonte. Un racconto fa venire alla luce che Edipo fu l’assassino di Laio senza sapere che fu suo padre e sposo la madre senza sapere che Giocasta fosse la madre. Il testo conclude con la morte di Giocasta e Edipo che si acceca per i reati commessi. Esempio perfetto di politica (Aristotele, Freud), nonostante non sapesse di aver compiuto quei crimini, li aveva compiuti involontariamente ma ugualmente si punisce per questo motivo. Fragilità della sorte umana. Elettra TRAMA: Oreste torna in patria per vendicare l’uccisione di Agamennone, da parte di Clitennestra e Egisto. Oreste dichiara il suo piano a Pilade. Elettra è perseguitata dalle disgrazie. Clitennestra fa un sogno in cui vede il marito da lei ucciso. Elettra alimentata dall’odio per vendetta vuole uccidere la madre. Vediamo un dialogo tra la madre e la figlia e si scopre che Oreste è ancora vivo. Elettra entra nel palazzo con Oreste e uccide la madre uscendo dal palazzo incontrano Egisto anch’esso ucciso. Elettra diversa da quella di Eschilo, più coraggiosa. Tema centrale odio. In Eschilo Elettra passa il tempo a disperarsi qua è lei che si rialza e lotta in modo coraggio. Odio da forza ad Elettra. Vendetta. L centro degli interessi dell’autore l’animo umano e non troviamo gli dei a intervenire. Edipo a Colono Riprende il testo dell’Edipo Re ponendo una sorta di capovolgimento della storia. TRAMA: Edipo ridotto cieco e mendicante, si ritrova a Colono condotto dalla figlia di Antigone. Il coro che rappresenta uno degli abitanti lo vorrebbe allontanare dal bosco sacro delle Eumenidi. Edipo ricorda che in quel luogo trovo pace. Teseo, il sovrano di Atene, deve decidere la sorte dello straniero, al quale Teseo decide di dare ospitalità. Così vediamo che Creonte si oppone rapendo Ismene e Antigone, mentre Polinice che chiede il rientro in patria. Edipo accompagnato da Teseo nel bosco delle Eumenidi. Storia finisce con Teseo che consola le figlie di Edipo perché il padre è scomparso. ANTIGONE vv.332 Molte sono le cose straordinarie, eppure nulla di più straordinario dell'uomo esiste; questo anche oltre il grigio mare con tempestoso vento avanza, sotto ondate
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