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CONCORSO ADSS E TFA SOSTEGNO 2024 Sintesi programma (preselettiva, scritto, orale), Sintesi del corso di TFA Sostegno

Il file contiene è di 93 pagine e contiene: - AUTORI/PEDAGOGISTI - NORMATIVA SCOLASTIC - CORRENTI DI PENSIERO -METODI, METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE Daniele Germanó

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

In vendita dal 24/09/2020

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Scarica CONCORSO ADSS E TFA SOSTEGNO 2024 Sintesi programma (preselettiva, scritto, orale) e più Sintesi del corso in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! AUTORI PIAGET ( 1896-1980) COGNITIVISTA SVIZZERO STUDIO DELL’ETA’ EVOLUTIVA, 4 Stadi: 1) Senso motorio ( da 0-2 anni ) vanno dalla 1a fase del neonato che parla di istinti fino ad arrivare alla 6° fase di rappresentazione mentale con la creazione di immagini. 2) PRE-OPERATORIO ( dai 2 ai 6 anni ) suddivisa in 2 fasi: -PENSIERO SIMBOLICO - PENSIERO INTUITIVO 3) OPERATORIO CONCRETO ( dai 6 ai 12 ) ragionamento logico su cose concrete 4) OPERATORIO FORMALE ( dai 12 in poi ) ragionamento logico anche su cose astratte - SCHEMI o MAPPE MENTALI ASSIMILAZIONE: incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale ACCOMODAMENTO: modifica della struttura cognitiva che accoglie nuovi oggetti o eventi ADATTAMENTO: verso la modifica dell’ambiente “invarianti funzionali”. Azioni ripetitive nelle varie fasi di crescita e che sono invariabili. “strutture variabili funzionali”. Si tratta di schemi che permettono all’individuo di approcciarsi e determinare la conoscenza. “Quando insegni qualcosa ad un bambino, lo privi per sempre dell’opportunità di scoprirlo da sé” “L’obiettivo principale dell’educazione a scuola dovrebbe essere la creazione di uomini e donne capaci di fare cose nuove, non soltanto di ripetere quello che hanno fatto le generazioni passate; “uomini e donne creativi”. Importante per Piaget è anche l’attività di gruppo, perché può rappresentare un importante momento di stimolazione reciproca tra gli studenti. ASSENZA DI REGOLE FINO AI 4 ANNI Skinner 1904-1990 STATI UNITI COMPORTAMEN TISTA RINFORZI CONDIZIONAME NTO OPERANTE Riprende gli studi sul comportamentismo di Watson. Il “condizionamento operante” in ambito dell’apprendimento ritiene che le contingenze ambientali e le relazioni con l’ambiente determinano il comportamento dell’individuo stesso. (L’AMBIENTE CONDIZIONA L’INDIVIDUO) è interessato all'osservazione del comportamento e alla sua relazione con le contingenze di rinforzo, cioè delle occasioni in cui ad una determinata risposta ha fatto seguito una ricompensa. studia il comportamento di ratti e piccioni immessi in una gabbietta (queste ultime prenderanno il nome di "skinner-box"). RINFORZO POSITIVO ( ricompensa, premio ) RINFORZO NEGATIVO ( Bocciatura ecc. ) CONDIZIONAMENTO OPERANTE: Skinner studia il comportamento di ratti e piccioni immessi in una gabbietta (queste ultime prenderanno il nome di "skinner-box"). l’apprendimento è un processo passivo, “indotto” dall’esterno e misurabile attraverso la comparsa di Curriculo a spirale: Girare sempre intorno allo stesso argomento ma sempre in modo più completo ed aggiornato. Learning by doing ( imparare facendo ) Non esiste più, in questo caso, un rapporto gerarchico tra docente e studente, in quanto lo studente diventa parte attiva e partecipa all’elaborazione dei concetti. La scuola dovrebbe promuovere un processo intellettivo rivolto all’indagine. la ricompensa per il lavoro svolto è incluso nel processo di scoperta e nella soluzione del problema _________________________________ PROBLEM SOLVING ( tecniche e metodi per trovare una soluzione ad un problema ) SCAFFOLDING (ponteggio) si riferisce ad un processo in cui gli insegnanti offrono il loro supporto agli studenti nel processo di problem solving con attività di tutoraggio. persona esperta (tutor) che aiuta quella meno esperta (bambino) -PENSIERO NARRATIVO -ERUISTICA INTUIZIONE -TABULA RASA – mente vuota, piatta -PRAGMATICITA’ -LUCIDITA’ -PEDAGOGIA STRUTTURALISTA Lev Semënovič Vygotskij ( 1896 – 1934 RUSSIA ) PADRE DELLA SCUOLA STORICO- CULTURALE COGNITIVISTA Zona di sviluppo prossimale Il linguaggio del bambino è egocentrico. il contesto sociale è fondamentale. Ad esempio, si è reso conto in alcuni esperimenti che i bambini per risolvere un problema ostico si rivolgevano spontaneamente allo sperimentatore presente nella stanza esponendo la propria teoria. Ci troviamo davanti a quello che il ricercatore definisce come “linguaggio sociale” che si sviluppa parallelamente a quello egocentrico. In questo contesto, il ruolo dell’insegnante è fondamentale, perché deve impegnare e “sfidare” il bambino ad andare oltre i limiti. Mentre gioca o deve svolgere un compito, il bambino accompagna il suo operare con il linguaggio. Il linguaggio AUTOSTIMOLA il bambino. L’uomo non è influenzato, quindi, soltanto da fattori biologici, ma anche da fattori di carattere storico, culturale e sociale. Zona di sviluppo prossimale Distanza tra il livello di sviluppo attuale ed il livello di sviluppo POTENZIALE, che può essere raggiunto con l’aiuto di altre persone, che siano adulti o dei pari con competenza maggiore. Apprendimento collaborativo: “l’acquisizione da parte degli individui di conoscenze, abilità o atteggiamenti che sono il risultato di un’azione di gruppo” Pensiero e linguaggio John Dewey 1859 – 1952 ATTIVISTA SCUOLE NUOVE AMERICANO La scuola è un'istituzione sociale, che rappresenta la vita attuale. Riprende le attività quotidiane. Scuola come attività La teoria pedagogica di Dewey viene detta “Attivismo pedagogico” Per raggiungere il proprio scopo, il bambino adotta strategie ed elabora ipotesi che verifica nella realtà. Così come nella vita sociale reale il bambino procede per gradi: - Dai 4 agli 8 anni, periodo caratterizzato da istinti e i bisogni spontanei attraverso il gioco è un test diagnostico di progresso • Risorse per l'apprendimento alternativo Collegato al Mastery Learning c’è il concetto di PERSEVERANZA: Si tratta del tempo che lo studente è disposto a spendere nell'apprendimento. uno studente che dimostra un basso livello di perseveranza in un compito di apprendimento potrebbe avere un livello molto alto di perseveranza in un diverso compito di apprendimento. Erik Erikson (1902-1994) TEDESCO La sua era una prospettiva psico-sociale e funzionale, a differenza di Freud che era orientato ad una prospettiva prettamente psico-sessuale. la teoria eriksoniana prende in esame tutti i principali periodi dell’arco globale della vita che sono 8, a differenza della teoria psico-sessuale freudiana che si fermava al termine dell’adolescenza. STADI: - Da 0 a 1 anno: Fiducia/Sfiducia ( più è presente la mamma più fiducia avrà il bambino nel mondo esterno ) - Da 2 a 3 anni: Autonomia/Vergogna e Dubbio ( Inizio Distaccamento - La mamma diventa una guida che preferibilmente deve evitare di rimproverare o deridere gli sbagli del figlio per evitargli future ossessioni ) - Dai 4 ai 5 anni: Iniziativa/Senso di Colpa ( Il bambino tende a voler somigliare al genitori dello stesso sesso. Deve evitare i suoi istinti per evitare eventuali sensi di colpa. - Dai 6 ai 12 anni: Industriosità/Senso di Inferiorità ( Comincia a relazionarsi con i suoi PARI, ottenendo le sue prime gratificazioni o fallimenti dovuto ad esclusione dal gruppo. - Dai 13 ai 20 anni: Identità/Dispersione (diffusione), confusione dei ruoli E’ lo stadio dell’incertezza che coincide con la CRISI D’IDENTITA’ - Dai 20 ai 35 anni: Intimità/isolamento Ricerca di stabilità che in caso di fallimento può portare ad isolamento sociale. - Dai 35 ai 60 anni: Generatività/stagnazione (auto-assorbimento) Generatività: desiderio di lasciare una traccia di sé nel mondo Stagnazione: il rischio che la sua identità regredisca, emergendo un senso di vuoto e di impoverimento - Oltre i 60 anni: Integrità/disperazione Momento della riflessione e del bilancio sulla propria vita. ___________________________________ Nel modello di ciclo di vita elaborato da Erik Erikson, ogni stadio del ciclo è caratterizzato da specifiche CRISI psicosociali Karl Popper 1902 - Londra 1994 PEDAGOGIA DELL’ERRORE. La fallibilità: la conoscenza umana è incerta, poiché non vi sono verità evidenti su cui poterla fondare. Ogni teoria scientifica avrà margine di errore. La falsificabilità: Tutte le teorie sono fallibili e criticabili. possono anche essere empiricamente falsificate. Società aperta: è sbagliato considera la società come un "tutto unico" ma meglio considerarla come società aperta. Un ipotesi è vera fino a quando non viene falsificata. La scienza non possiede verità certe ma soltanto verità non ancora falsificate. De Bono 1933- vivente MALTA Pensiero laterale 6 cappelli per pensare Favorisce il PENSIERO LATERALE a quello VERTICALE, poiché il pensiero LATERALE essendo CREATIVO portava la nascita di nuove idee e modi diversi per risolvere un problema a differenza di quello verticale che utilizza un modo logico. LATERALE = CREATIVO VERTICALE = LOGICO Il metodo per indirizzare il pensiero, assumendo un atteggiamento preciso era i 6 CAPPELLI PER PENSARE: 1746 - 1827 Il centro dell’educazione per Pestalozzi è diviso in 3 parti: 1) MENTE: L’educatore guida il bambino a riconoscere la realtà in modo oggettivo e intuitivo. 2) CUORE: Corrisponde all’educazione morale, prima di pensare e agire bisogna amare (L’amore materno) 3) MANO: Educazione al lavoro non più come necessità sociale ma per il suo valore formativo -La famiglia come centro dell’educazione a cui la scuola deve conformarsi -L’educazione è un processo autonomo nel contesto sociale Il canto del cigno MONTESSORI 1870 – 1952 ITALIANA “IO INTERIORE” LA CASA DEI BAMBINI I bambini imparano in maniera autonoma, gli insegnati devono solamente metterli in condizioni adeguate per l’apprendimento. ( Le aule devono essere proporzionate alle dimensioni fisiche dei bambini, colori e giochi adeguati in base alla loro età ) E’ contraria ai giudizi scolastici ad esempio premi, ricompense, voti. L’aula viene denominata SALA DI LAVORO. L’ambiente scolastico deve favorire la socialità tra i bambini. Introduce la scuola magistrale per la formazione di insegnanti per diffondere l’idea e il nuovo metodo. L’adulto che rispetta la libertà del bambino si presta a diventare rispettoso della libertà in generale, quindi il bambino diviene educatore dell’adulto. L’educazione montessoriana è considerata “l’educazione per la vita”, un bagaglio culturale da preservare dentro di noi. ___________________________________ ______ Gradualità Mente assorbente del bambino Io interiore J.J. ROUSSEAU 1712-1778 SVIZZERO Principio bontà originaria dell’uomo Ogni uomo è buono e giusto ma è la società che ne corrompe la sua bontà originaria. L’educazione deve permettere che il corso della natura dell’educando si possa compiere secondo il naturale cammino. Il bimbo cresce come una pianta, l’educatore baderà solo affinchè nulla possa deviare il suo corso naturale. SVILUPPO SPONTANEO Ambiente educativo ideale è isolato dalla vita sociale, posto in campagna. Teoria NATURALISTA che va in contrapposizione con quella AMBIENTALISTA di LOKE. Il patto sociale: il singolo affida al sovrano il potere di controllare la propria persona ( il singolo è protetto ) Famiglia e scuola hanno un ruolo importante per l’interiorizzazione. WERNER Organizzazione PER TAPPE Organizzazione CRESCENTE Organizzazione GERARCHICA ( da una comprensione globale ad una analitica ) S. FREUD TEORIA PSICO-ANALITICA ES: parte della personalità che riflette IMPULSI non controllati IO: parte della personalità che ha funzione di controllo, frenando l’ES SUPER IO: parte delle personalità che corrisponde alla coscienza morale IL CICLO DI VITA DI FREUD: 1) FASE ORALE: (1 anno di vita) il piacere proviene dall’alimentazione 2) FASE ANALE: ( 2-3 anno di vita ) il piacere proviene nel trattenere o espellere le feci 3) FASE FALLICA: ( dai 3 ai 5 anni ) piacere concentrato sull’organo genitale contemporaneamente nasce il COMPLESSO DI EDIPO, dove il bimbo prova attrazione sessuale verso il genitore del sesso opposto e che in seguito capirà che non è attuabile. 4) FASE LATENTE: ( dai 6 fino a 10 ) è una fase dormiente senza stimoli particolari 5) FASE GENITALE: Primi rapporti con l’altro sesso, inizio della pubertà. WUNDT Psicologia scientifica 1° laboratorio di indagine sperimentale WATSON COMPORTAMENTIS TA Con lui NASCE IL COMPORTAMENTISMO TERMAN Introduce il Q.I età mentale-età cronologica GUILFORD Ha elaborato un modello MULTIFATTORIALE e CREATIVO diverso da quello di THURSMAN. Un individuo che eccelle in un particolare abilità potrebbe fallire in altre e viceversa. 3 categorie intellettive: OPERAZIONI MENTALI PRODOTTI CONTENUTI IDEATIVI Il modello multifattoriale è rappresentato con un CUBO TRIDIMENSIONALE composto da ( prima ) 130 ( dopo ) 150 combinazioni. Predilige il PENSIERO DIVERGENTE perché è: - FLUIDO - FLESSIBILE - ORIGINALE Mentre il PENSIERO CONVERGENTE è statico e avrà un’unica soluzione ad un problema. Quindi, L’INTELLIGENZA CREATIVA si fonda sul PENSIERO DIVERGENTE. SPEARMAN INTELLIGENZA BIFATTORIALE: fattore g: Capacità cognitiva fattore s: Capacità mentali THURSTONE INTELLIGENZA MULTIFATTORIALE o CENTROIDE L’intelligenza si misura attraverso le 7 ABILITA’ PRIMARIE SELMAN Tra i 6 e gli 11 avviene la separazione dalla famiglia e inserimento nella società. E verrà acquisita la ROLE TAKING ( presa di ruolo ) STERNBERG Idealizza la TEORIA TRIANGOLARE DELL’AMORE Suddivisa in 3 categorie: - INTIMITA’ ( fattore emotivo ) - PASSIONE ( fattore motivazionale ) - IMPEGNO ( fattore cognitivo ) Diverse combinazioni di questi fattori danno vita a 7 TIPI DI RELAZIONI. KELLY TEORIA DEI COSTRUTTI: si basa su previsioni che formula sugli eventi della vita. ROGERS LBERTA’ DI APPRENDIMENTO TEORIA DEL SE’ divisa in 3 elementi: - Organismo ( totalità ) - Campo fenomenico ( Esperienza ) - Il SE’ ( interazione individuo-ambiente ) Crea il metodo di lavoro CIRCLE TIME ANNA FREUD Ritiene che durante il conflitto tra ES e IO emergano meccanismi di difesa come: ASCETTICISMO: Abbandono di desideri,istinti e pulsione per lo spostamento su grandi ideali, come quelli religiosi. INTELLETTUALIZZAZIONE: Spostamento dagli affetti sugli oggetti alle discussioni intellettuali TEORIA DELL’ATTACCAMENTO secondo diversi punti di vista ATTACCAMENTO secondo BOWLY: Il primo a proporre il concetto di ADATTAMENTO è stato BOWBLY per spiegare il comportamento dei bambini. TEORIA SPAZIALE: L’ATTACCAMENTO nasce per motivazione PRIMARIA per stabilire un contatto di vicinanza con la figura di riferimento ( MAMMA - BASE SICURA ) che garantisce la sopravvivenza. ATTACCAMENTO secondo FREUD: Teoria della PULSIONE SECONDARIA è il risultato della soddisfazione di BISOGNI FISIOLOGICI ATTACCAMENTO secondo KLEIN: Teoria della SUZIONE PRIMARIA ( parla di invidia ) ATTACCAMENTO secondo WINNICOTT: Teoria della relazione d’oggetto BOWLBY Identifica alcune fasi nel processo di costruzione del legame di ATTACCAMENTO: - Dalla nascita alle 8-10 settimane - Tra il 3° e 6° mese ( attaccamento informazione ) - Tra il 6° e 8° mese - Tra il 9° e i 2° anno - Dai 3 anni in sù MASLOW Motivazione e Bisogno La motivazione può essere definita come l'insieme dei fattori che stanno alla base del comportamento (agire) di una persona per il raggiungimento di uno scopo. Il bisogno è quindi uno stato di insoddisfazione che spinge l’uomo a procurarsi i mezzi necessari (beni) per porvi fine o limitarlo. Il modello di Maslow è infatti fortemente centrato sul meccanismo di autodeterminazione dell’individuo, facendo risalire le spinte motivazionali esclusivamente a fattori interni, ignorando l’interazione tra l’individuo e l'ambiente esterno. Un altro aspetto è la rigidità dello schema COUSINET è conosciuto per il suo metodo di lavoro per gruppi spontanei, che si basa sulla formazione di gruppi liberi in vista dell’esecuzione in comune di un determinato compito, in cui ognuno dà il suo contributo a seconda delle sue capacità DON MILANI Libro: Lettera a una professoressa I CARE – (mi sta a cuore) in contrapposizione del motto fascita “me ne frego” FERRIERE SCUOLA ATTIVA LEZIONE IN 3 TEMPI 1) Raccolta materiale 2) Classificazione in schede 3) Elaborazione e discussione in gruppo FREINET EDUCAZIONE POPOLARE Testo libero e lavoro pratico in laboratorio. FREIRE PEDAGOGIA DEGLI OPPRESSI GORDON La sinettica: sarebbe un modo per evitare di dare un soluzione istantanea e logica ad un problema, ma si sfrutta un metodo creativo come IL BRAINSTORMING per trovare diverse soluzioni. HERBART GOVERNO E DISCIPLINA MARITAIN Libro: EDUCAZIONE AL BIVIO NOVAK MAPPE CONCETTUALI OSBORN Crea la strategia BRAINSTORMING: “La tempesta di cervelli” Bisogna riunirsi in un gruppo da 5-10 persone guidate da un team leader, disposte a cerchio per condividere molteplici idee, senza escluderne nessuna perché anche le idee più folli possono essere le migliori. Solitamente il tempo per analizzare varia dai 30 minuti 60 minuti. Il mediatore ( docente ) non deve dare giudizi né positivi, né negativi perché l’analisi delle risposte viene fatta in una sessione successiva. RIZZOLATTI Ha scoperto i NEURONI A SPECCHIO: Sono considerati alla base dell’EMPATIA, APPRENDIMENTO della SOCIALITA’ e del LINGUAGGIO. Sono dei neuroni che si attivano quando compiamo una determinata azione e quando vediamo compierla. Quindi lo stesso neurone si accende per cause motorie, come afferrare una mela e per cause sensoriali, come vedere qualcuno afferrare una mela. I neuroni a specchio ti fanno capire l’INTENZIONE del gesto ( come prendo la mela ), capisco ad esempio in base a come la prendo se la voglio mangiare o la voglio lanciare. Chi soffre di autismo ha una carenza di neuroni a specchio, perché appunto hanno difficoltà a relazionarsi ed a capire le emozioni degli altri. LE SORELLE AGAZZI CIANFRUSAGLIE o MUSEO DEI POVERI: piccoli oggetti comuni e di poche valore che venivano conservati per uso didattico e stimolare la creatività dei bambini piccoli CONTRASSEGNO: Suddividevano le etichette degli armadietti non più con dei numeri ma con dei contrassegni in simboli o oggetti e variavano a secondodell’età NORMATIVA SCOLASTICA ART 9 - Stato di cultura - promozione culturale cittadini DL 297/1994 TESTO UNICO LEGGI SCUOLA - Disciplina la i gradi scuola ma non università istituzione, per la prima volta: - cdc solo nella secondaria - collegio docenti - consiglio d’istituto o di circolo e giunta esecutiva - comitato valutazione docenti - assemblea studentesche e genitori L. 59/1997 BASSANI NI – AUTONO MIA SCOLASTI CA - Semplificazione amministrativa con i poteri che passano dallo stato agli enti locali - organizzazione orizzontale e non piramidale L. 425/1997 - Istituzione crediti scolastici DPR. 275/1999 AUTONO MIA SCOLASTI CA - Regolamento di attuazione della legge bassanini sull’autonomia scolastica con il pof - nascita RETI DI SCUOLE L. 9/1999 - L’obbligo scolastico fino ai 10 anni di studio rendendo obbligatorio il primo biennio della scuola superiore, fu cancellata nella successiva legislatura dalla riforma moratti. 2000 RIFORMA - Riforma dei cicli ( 2 cicli al posto di 3 ) - scuola di base ( 6-12 anni ) - scuola secondaria ( 12-18 anni ) - questo provvedimento non è mai entrato in vigore perché fu abrogato dalla riforma moratti. BERLIGU ER 2003 RIFORMA MORATTI - Suddivisione cicli: 1 ciclo: scuola primaria 5 anni + secondaria di primo grado 3 anni 2 ciclo: scuola secondaria di 2° grado + - IeFP 3+1 anni - da materna si chiama infanzia - da elementare si chiama primaria - suddivisione primo ciclo e secondo ciclo - inserimento esame anche nel primo ciclo - secondo ciclo ( sistema licei ) durata 5 anni - sistema dell’istruzione e formazione professionale ( 3+1 con esame di stato ) - inserimento di nuovi licei ( economico, tecnologico, musicale, linguistico e scienze umane ) - alternanza scuola lavoro per i giovani tra i 15 e 18 anni - inserimento bes - diritto di apprendimento per tutto l’arco della vita - piu’ attenzione ai dva - piu’ percorsi di formazione attivi - possibilità assicurata ed assistita di cambiare indirizzo scolastico - verifiche tramite ( istituto nazionale valutazione ) sul territorio nazionale - principio di personalizzazione 2006 FIORONI - Nuovo curriculo - lotta al bullismo con pene piu’ gravi l. 296/2006 - obbligo scolastico di 10 anni di studi ( fino ai 16 anni ) - obbligo formativo da 16 a 18 anni formazione profess. O apprendistato 2008 RIFORMA GELMINI - Reintroduce maestro unico primaria - voti da 1 a 10 nel 1° ciclo d’istruzione - conferma obbligo scolastico fino ai 16 anni ( prima era 10 ) - introduce le indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento, ovvero le conoscenze finali che lo studente deve possedere al termine degli studi - riordino licei, ist. Professionale e ist. Tecnici nel marzo 2010 - revisioni del piano di studi con nuovi orari di lavoro D.Lgs. 286/2004 istituzion e SNV ( Sistema nazionale valutazio ne ) regolata con il DPR 80/2013 - INDIRE - Invalsi - Contingente ispettivo INVALSI Istituto nazionale per la valutazio ne del sistema educativ o di istruzion e e di formazio ne - Nasce nel 1999 con autonomia scolastica - Si riordina nel 2004 con Moratti - Ultimo riordino Gelmini 2009 È soggetto a controllo da parte diretto del MIUR e svolge un ruolo di coordinamento funzionale del SNV è un’ENTE DI RICERCA che si occupa di: - Studia causa abbandono scolastica - Verifiche periodiche - Attività di ricerca - Forma ente e DS - Predispone le prove esami di stato ecc... - Propone e si relazione con ministro PROVE PERIODICHE OBBLIGATORIE INTRODOTTE NEL 2008 ( Matematica, italiano, inglese ) - SCUOLA PRIMARIA II e V - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO classe III - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO nelle classi II e V AUTONO MIA ORGANIZ ZATIVA art.5 1) Si può modificare il calendario scolastico del PTOF 2) Libertà progettuale 3) Flessibilità orario 4) Riduzione alunni classe – no classi pollaio 5) Apertura pomeridiana 6) Diversificare le modalità impiego dei docenti AUTONO MIA Ricerca, sperimen tazione e sviluppo: 1) Elaborare, modificare e attuare progetti di ricerca 2) Si potenzia lo scambio di formazione e documentazioni tra scuole AUTONO MIA FINANZIA RIA 1) Gestione autonoma dei fondi provenienti da contributi statali, tasse 2) Nasce autonomia negoziale: Il dirigente scolastico con autorizzazione del consiglio d’istituto può chiedere: FINANZIAMENTI, MUTUI, ACCETTARE EREDITA’, ADERIRE A RETI DI SCUOLE, ACQUISTARE E VENDERE IMMOBILI RETI DI SCUOLE ART 7 DPR/99 L’organo competente per la delibera di tali accordi è il CONSIGLIO DI ISTITUTO ma se il fine è quello didattico, di ricerca, sperimentazione, formazione o aggiornamento deve essere approvato anche dal COLLEGIO DEI DOCENTI. - attività didattiche di ricerca o sperimentazione - gestione amministrative e contabile delle scuole - formazione in servizio del personale scolastico - orientamento scolastico e professionale - acquisto di beni e servizi - scambio temporaneo di docenti - organizzazione di laboratori territoriali - condivisione di ricerche, di esperienze, documenti e informazioni La BUONA SCUOLA ha voluto potenziare il sistema delle reti creando RETI TERRITORIALI PER LA GESTIONE DELL’ORGANICO DEI DOCENTI tra scuole dello stesso territorio Valorizzare le risorse professionali per insegnamenti specialistici, coordinamento e progettazione funzionali ai PTOF di più scuole - forme di pubblicità e risorse da destinare alla rete - piani di formazione del personale - gestire in comune attività amministrative per alleggerire le singole segreterie amministrative - realizzare progetti e iniziative. PRINCIPI O DI SUSSIDIA RIETA’ Gli enti di ordine superiore devono aiutare inferiori, chi si trova tra cittadino e stato si chiama CORPI INTERMEDI. In ITALIA si comincia a parlare di principio di sussidiarietà con la LEGGE BASSANINI. Gli obiettivi sostenuti da 5 principi: - Apertura - Partecipazione - responsabilità - Efficacia - Coerenza Nel sistema scolastico, esistono due tipologie di sussidiarietà: VERTICALE: 4 livelli: nazionale, regionale, territoriale e di singola scuola ORIZZONTALE: con la L. 62/2000 la LEGGE SULLA PARITA’ SCOLASTICA la famiglia ha diritto di scelta sull’offerta formativa GLI ORDINAMENTI DIDATTICI DPR 89/2010 riordino delle scuole del secondo ciclo e D.LGS. 61/2017 LA SCUOLA SECOND ARIA DI SECOND O GRADO Chiamata prima SCUOLA SUPERIORE, è stata completamente ristrutturata dalla RIFORMA MORATTI, gli scopi principali di questo grado di scuola sono: - dare una preparazione per i futuri studi universitari - dare una preparazione per entrare nel mondo del lavoro Con la legge 40/2007 e RIFORMA GELMINI nel 2010 La Secondaria di secondo grado si suddivide così: - 6 licei - istituti tecnici suddivisi in 2 settori e 11 indirizzi - istituti professionali suddivisi in 11 indirizzi - sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (IeFP) che può essere triennale o quadriennale LA SCUOLA SECONDARI A DI SECONDO GRADO - COSA fa la Gelmini? - Alleggerisce i quadri orari delle lezioni del 10/15% - Amplia e arricchisce il CURRICULO con attività facoltative LICEI – DPR 89/2010, hanno durata di 5 anni sviluppand osi così: - PRIMO BIENNIO: chiamato GINNASIO nel liceo classico, 891 ore annue - SECONDO BIENNIO: 990 ore annue, 1023 nel liceo classico per rafforzare lingua straniera e matematica - QUINTO ANNO: 990 ore annue, 1023 nel liceo classico per rafforzare lingua straniera e matematica Percorso LICEO si conclude con un ESAME DI STATO. Il sistema prevede i seguenti 6 tipi di liceo: CLASSICO, ARTISTICO, LINGUISTICO, MUSICALE E COEREUTICO, SCIENTIFICO E DELLE SCIENZE UMANE Il DM n°211/2010 approva le indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per il sistema dei licei e sono: - Rafforzamento lingua straniera - Nel liceo musicale, prova d’ingresso ( num chiuso ) - Stage e tirocini OBBLIGATORI - Insegnamento cittadinanza e costituzione ISTITU TI PROFE Nuovo PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE (PECUP) Al termine del primo ciclo gli studenti possono scegliere: - PERCORSI DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE - PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) gli istituti professionali sono così composti: Un BIENNIO INIZIALE di 1056 ore (594 di insegnamenti generali+462 di insegnamenti di indirizzo) una quota fino a a 132 ore è destinata alla personalizzazione degli approfondimenti STRATEGI A DI LISBONA 2000 che aveva come obbiettivo quello di rendere il sistema economico competitivo, economico e basato sulla conoscenza entro il 2010. sono state definite le COMPETENZE CHIAVE CHE OGNI ALUNNO DEVE RAGGIUNGERE AL TERMINE DEL PERIODO OBBLIGATORIO DI ISTRUZIONE RACCOM ANDAZIO NE DEL PARLAM ENTO E DEL CONSIGLI O 18 dicembre 2006 1) a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave 2) svantaggi educativi hanno bisogno di un sostegno particolare 3) sviluppare e aggiornare le competenze chiave per tutto il resto della vita Le competenze chiave della raccomandazione europea del 2006 sono: 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Competenze sociali e civiche 6. Imparare ad imparare 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale Raccomandazioni non vincolanti. COMPET ENZE CHIAVE DI CITTADIN ANZA 2007 1) Imparare ad imparare 2) Progettare 3) Comunicare 4) Collaborare a partecipare 5) Agire in modo autonomo e responsabile 6) Risolvere problemi 7) Individuare collegamenti e relazioni 8) Acquisire ed interpretare le informazioni Nel 2018, il consiglio europeo emana la NUOVE COMPETENZA viene definito come un insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti. Quali competenze? Imprenditoriali, sociali e civiche Le competenze chiave della raccomandazione europea del 2018 sono: 1. Competenza alfabetica funzionale 2. Competenza multilinguistica 3. Competenza matematica e competenza in scienze, tecnologia e ingegneria 4. Competenza digitale 5. Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare 6. Competenze in materia di cittadinanza 7. Competenza imprenditoriale 8. Competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali RACCOM ANDAZIO NI SULLE COMPET ENZE PER L’APPRE NDIMEN TO PERMAN ENTE che sostituisc e e rinnova quelle del 2006 tenendo conto delle grandi modifich e tecnologi che, sociali ed economic he della società. CULTURA intesa come strumento Nel 2018 ha emanato la raccomandazione sulla promozione di valori comuni europei per un’istruzione inclusiva. EUROPA 2020 come prosecuzi one di LISBONA 2010 Obiettivo: - Crescita economia dell’UE attraverso 3 motori: 1) Crescita intelligente: promuove conoscenza, innovazione per istruzione e società digitale. 2) Crescita sostenibile: Aumenta risorse 3) Crescita inclusiva: Lotta alla povertà con aumento competenze PROCESS O DI AUTOVAL UTAZION E DELLE SCUOLE si articola in 4 fasi: 1. Autovalutazione 2. Valutazione esterna 3. Azioni di miglioramento 4. Rendicontazione sociale - AUTOVALUTAZIONE: si effettua attraverso la compilazione del RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV), esso ha lo scopo di fornire una descrizione della scuola e del suo funzionamento ed è il punto di partenza per l’individuazione delle priorità di sviluppo su cui fondare il PIANO DI MIGLIORAMENTO. è curato dal DS e dal NIV ( NUCLEO DI VAL. ) ( membri: DS, DSGA, 1 componente ATA, 8 Docenti votati dal collegio docenti per esperienza e due genitori ) RAV Diviso in 5 sezioni: - CONTESTO E RISORSE - ESITI DEGLI STUDENTI - PROCESSI MESSI IN ATTO DALLA SCUOLA - PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE - INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ Come si compila il RAV? SI DIVIDE IN AREE, ogni aerea ha delle domande guida e la scuola deve dare i punti di forza e debolezza di quell’area, poi ci sarà il giudizio complessivo dell’area con l’assegnazione del livello. Il RAV è affidato al DS e ad un’unità di auto-valutazione composta da: - DS, DOCENTE REFERENTE VALUTAZIONE – 10 DOCENTI SCELTI DAL COLLEGIO DOCENTI AUTOVAL UTAZION E DELLE SCUOLE: IL PIANO DI Chiuso il RAV si deve elaborare il PIANO DI MIGLIORAMENTO. Raggiungere i traguardi indicati nell’ultima parte del RAV. Il PDM si compone di quattro sezioni: 1. Scelta degli obbiettivi di processo più utili alle priorità del RAV 2. Individuazione delle azioni da mettere in atto per raggiungere gli obbiettivi 3. Pianificazione degli obbiettivi di processo 4. Valutazione, condivisione e diffusione del lavoro svolto dal NIV. OBIETTIVI – AZIONI DA COMPIERE – RISORSE INTERNE ESTERNE UMANE E MATERIALI E TEMPISTICHE - VALUTAZIONE ORARIO LAVORAT IVO DOCENTI L’orario di lavoro nel pubblico impiego è di 36 ore settimanali diviso in: - ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO - E DI NON INSEGNAMENTO D’insegnamento suddivisi cosi: - 25 ore INFANZIA - 22+2 ( ore di programmazione didattica ) primaria - 18 secondaria secondo grado - Non insegnamento: - Preparare lezioni, verifiche ecc.. non quantificabili - ATTIVITA’ DI CARATTERE COLLEGIALE - ATTIVITA’ AGGIUNTIVE I docenti hanno inoltre DIRITTO DI SCIOPER O fatti salvi i SERVIZI PUBBLICI ESSENZIA LI che devono essere sempre assicurati MENSA, PAGAMENTO STIPENDI ECC.. SUPPLEN ZE 31 Agosto ( termine anno scolastico ) manca il titolare 30 Giugno ( termine attività scolastica ) titolare c’è ma non viene - Supplenza breve ( assenza brevi ) Se docente titolare si assenta oltre il 30 aprile il docente supplente rimane in servizio. PATTO EDUCATI VO DI Il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ è vincolante dal momento della sottoscrizione e non va confuso con il REGOLAMENTO DI ISTITUTO atto unilaterale della scuola verso i suoi studenti che li informa cosa si può fare e cosa no ed è vincolante fin dalla sua pubblicazione. CORRESP ONSABILI TÀ e REGOLA MENTO DI ISTITUTO Cosa fa il PATTO? DEFINISCE LA CONDIVISIONE DI CORRESPONSABILITA’ DI DOVERI DA RISPETTARE DA PARTE DI FAMIGLIA, STUDENTI ED INSEGNANTI. MISURE SANZIONATORIE PER TUTTI PER ILLECITI ALLIEVI CONTRAT TO FORMATI VO In questo contratto la scuola esplicita la propria offerta formativa e le famiglie riconoscono il curricolo d’istituto esprimono il loro parere e collaborano alla sua realizzazione. DOCENTI E ALUNNI HANNO DOVERI. GESTIONE OFFERTA FORMATIVA PIANO DELL’OFF ERTA FORMATI VA (POF) 275/1999 AUTONO MIA SCOLASTI CA sostituisce i vecchi programmi ministeriali definendo per ciascuna scuola nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida la propria IDENTITÀ’ CULTURALE E PROGETTUALE. PTOF L.107/20 15 CARTA IDENTITA’ SCUOLA presenta: - Offerta formativa - Attività didattiche curriculari ed extracurriculari - Obiettivi il piano deve poi essere adeguatamente PUBBLICIZZATO proprio in nome della trasparenza L’iter di elaborazi one del PTOF prevede le seguenti tappe: - ENTRO OTTOBRE DELL’ ANNO PRECEDENTE AL TRIENNIO - ELABORATO COLLEGIO DOCENTI - APPROVATO CONSIGLIO D’ISTITUTO - USR VERIFICA DISPONIBILITA E INVIA ESITO AL MIUR Durante ogni anno scolastico, entro il 30 ottobre, se si verificano CRITICITA’ si può comunque MODIFICARE. COSA CONTIEN E IL PTOF? - Predispone il CURRICULO - ATTIVITA’ DIDATTICA CURRICULARI ED EXTRA - PIANIFICA ATTIVITA’ PER 8 COMPETENZE CHIAVE - INDIVIDUA MANCANZA DEL PERSONALE - INDIVIDUA MANCANZA DI ATTREZZATURA - ECC…. STRUTTU RA PTOF 4 FASI - FONTI: descrive condizione della scuola - LE OFFERTE E I PROGRAMMI - IL REGOLAMENTO: diritti e doveri di scuola e alunni - LA VALUTAZIONE: indicare metodi e criteri di valutazione Il PTOF essere coerente con il RAV ed avere uguali obiettivi OBIETTIV I Valorizzare: - competenze italiano, inglese e mate - cittadinanza attiva e democratica - alternanza scuola/lavoro - riduzione numero alunni con apertura pomeridiana - contrasto abbandono scolastico CURRICU LO DELLA SCUOLA È inserito nel PTOF ed è: - percorso educativo didattico che la scuola progetta - elaborato nel collegio docenti in maniera orizzontale e verticale - è il PIANO DI STUDI DI OGNI SINGOLA SCUOLA - 80% quota obbligatoria - 20% quota discrezione DS ATTIVITA ’ PROGRA MMAZIO NE SCUOLA Divisa in 3 momenti: - PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO: Elaborata dal Consiglio d’istituto per finalità educative generali in base al territorio e risorse - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA: Elaborata dal COLLEGIO DOCENTI per obiettivi di sviluppo della personalità - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ( la più importante ) elaborata dal CDC per il percorso formativo della singola classe ed alunno O AL BULLISMO nota MIUR 2519/2015 impongono a tutte le scuole di adottare misure atte a prevenire e combattere questo fenomeno CYBERBULLI SMO Violenza attraverso SOCIAL NETWORK. le linee guida del 2015 sono seguite nel 2016-2017 da un PIANO NAZIONALE PER L’EDUCAZIONE AL RISPETTO DELLE DIFFERENZE composto da: - LINEE GUIDE PER LA PARITA’ DEI SESSI - LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AL CYBERBULLISMO Il NUOVO provvedimento atto a contrastare atti di bullismo e cyberbullismo è la L. 71/2017 ovvero DISPOSIZIONI A TUTELA DEI MINORI PER LA PREVENZIONE DEL FENOMENO DEL CYBERBULLISMO. la legge prevede che: - ciascun minore o chi ne fa le veci vittima di bullismo può inoltrare un’istanza per l’oscuramento dei contenuti - ogni scuola deve individuare nel corpo docente un referente per il coordinamento delle iniziative di prevenzione contro tale fenomeno - Il DS che sa di atti di bullismo deve comunicare tempestivamente il tutto ai genitori degli alunni coinvolti - I servizi territoriali sono incaricati di promuovere progetti per sostenere le vittime di cyberbullismo. Lo STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE ha introdotto RESPONSABILIZZAZIONE DEL RAGAZZO. L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO del ragazzo dalla struttura può essere lasciato solamente per i casi più gravi e reiterati e comunque non per più di 15 giorni. Il decreto 71/2017 prevede comunque che il DS includa nel PTOF e nel PATTO DI CORRESPONSABILITA’ misure specifiche per contrastare il cyberbullismo. ABBANDON O SCOLASTIC O DEVIANZA ed INSUCCESSO mescolati portano all’ABBANDONO dell’alunno. Compito del docente è fare in modo che il singolo studente si senta compreso nella sua INDIVIDUALITÀ’ e non un semplice elemento del gruppo, sviluppando in lui CAPACITÀ’ CRITICHE e ABILITA’ METACOGNITIVE STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTES SE Contiene DIRITTI e DOVERI degli studenti REGOLAME NTO D’ISTITUTO È il documento emanato dal CONSIGLIO D’ISTITUTO che disciplina le attività quotidiane della scuola, comprende le norme riguardanti. - vigilanza e comportamento degli alunni - regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni - uso di spazi comuni, laboratori e biblioteca - conservazione delle strutture e dotazioni - mensa - predisposizioni relative all’uso di dispositivi tecnologici - l’assicurazione - i viaggi d’istruzione - modalità di comunicazione con studenti e genitori - calendario di massima delle riunioni - regole relative al funzionamento degli organi collegiali CONTINUI TA’ EDUCATI VA ED ORIENTA MENTO CONTINUITA’ mira ad eliminare abbandono scolastico, a far conseguire all’alunno un percorso coerente e stimolato ecc... e può essere: ORIZZONTALE: comunicazione e scambio tra le diverse agenzie educative coinvolte nel processo formativo: scuola, famiglia, istituzioni e territorio VERTICALE: comunicazione e scambio tra i diversi ordini di scuola e tra classi dello stesso istituto. CONTINUIT A’ ORIZZONTA LE Si realizza attraverso la costruzione di rapporti tra scuola, famiglia, enti e istituzioni territoriali, cioè tra i DIVERSI AMBIENTI DI VITA La continuità orizzontale, riguarda principalmente tre fattori: - gli stili relazionali: analizzando il rapporto tra studente e famiglia si troverà più facilmente la strada per conoscerlo - lo spazio e i materiali: per fare sentire a suo agio lo studente può essere utile portare con se un oggetto a lui caro - la gestione della routine: è importante per la scuola conoscere le abitudini dello studente Tra la famiglia e la scuola deve dunque crearsi un vero e proprio PATTO EDUCATIVO in cui vengono dichiarati gli obbiettivi comuni per la crescita dello studente. CONTINUIT A’ VERTICALE Si realizza tra i vari ordini di scuola e tra classi dello stesso istituto. l’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE: - la scuola dell’infanzia si configura come la scuola della simbolizzazione - la scuola primaria procede verso i sistemi simbolico-culturali - la secondaria di primo grado è la scuola disciplinare per eccellenza ORGANIGR AMMA DEL MIUR Il MIUR è suddiviso in DIPARTIMENTI, a loro volta suddivisi in DIREZIONI GENERALI. GLI USR dipendono dai dipartimenti. ( 18 USR IN ITALIA poteri autonomi regionali) ogni USR è suddiviso in USP ( uff. scol. Prov. ) Altri organismi collegati all’amministrazione centrale sono: - il CONSIGLIO SUPERIORE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (CSPI) che ha il compito di formulare proposte al ministro sulla politiche da perseguire in vari ambiti, sono pareri obbligatori anche se non vincolanti per il MIUR - L’OSSERVATORIO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA che promuove iniziative per riqualificazione e manutenzione delle scuole - (INVALSI) - (INDIRE) LA BUONA SCUOLA prevede anche gli AMBITI TERRITORIALI sono definiti dagli USR e hanno le seguenti caratteristiche: - hanno un’ampiezza inferiore alla provincia o alla città metropolitana - non possono comprendere scuole di province diverse - comprendono scuole sia del primo che del secondo ciclo per garantire un’ampiezza dell’offerta formativa - non devono avere una popolazione di studenti superiore a 40.000 né inferiore a 22.000, per le aree metropolitane si può arrivare a 70.000 GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA ORGANI COLLEGIALI TESTO UNICO ISTRUZIO NE D.LGS. 297/1994 - CONSIGLIO DI INTERSEZIONE nella scuola dell’infanzia - CONSIGLIO DI INTERCLASSE nella scuola primaria - CONSIGLIO DI CLASSE nella scuola secondaria composto da docenti curricolari e di sostegno della classe, nella secondaria di primo grado ci sono 4 rappresentanti dei genitori, nella secondaria di secondo grado due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti. Tutti presieduti dal DS. Si rinnovano ogni anno. COLLEGIO DOCENTI Composto da tutti i docenti e DS. Le riunioni hanno luogo durante l’orario di servizio in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Il collegio esercita: - POTERI DELIBERANTI su tutto quello che riguarda il funzionamento didattico della scuola come il PTOF - POTERI DI PROPOSTA - POTERI PROPULSIVI con cui promuove iniziative di innovazione e aggiornamento dei docenti e attua iniziative per il sostegno degli alunni disabili - POTERI DI VALUTAZIONE - POTERI DI INDAGINE - POTERI Al collegio dei docenti, spettano dunque poteri in ambito esclusivamente tecnico- didattico. POTERE DI ADOTTARE NUOVI LIBRI DI TESTO. CONSIGLIO D’ISTITUTO Chiamato di CIRCOLO nella PRIMARIA. è affidato il GOVERNO ECONOMICO-FINANZIARIO della scuola. A seconda della grandezza della scuola, quest’organo ha una diversa composizione: - il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) - il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) L. 297/1994 che raccoglierà in un TESTO UNICO l’intera legislazione scolastica precedente LINEE GUIDA 2009 Il ministero poi con la NOTA 4274/2009 emana le LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ DSA – LA LEGGE SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIM ENTO - Nasce con la legge 170/2010 - DM 12 luglio 2011, DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA - 27 dicembre 2012 DIRETTIVA rivolta ai BES ( BES TUTTI – 3 categorie ( 104, dsa e socialmente svantaggiati ) che segue la legge 53/2003 - Redazione di PDP 2013 BUONA SCUOLA ovvero il D.LGS 66/2017 Ufficialmen te entra in vigore nel 2019 - Nel 2017 vengono istituiti il GLI ( GRUPPO LAVORO PER L’INCLUSIONE ) e il GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE REGIONALE (GLIR) - dal 1 settembre 2019 entra in funzione il GRUPPO PER L’INCLUSIONE TERRITORIALE (GIT) __________________________________________________________________________ Per eliminare l’analfabetismo digitale PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE previsto dalla Buona Scuola CENTRI TERRITORIAL I PER E GRUPPI DI LAVORO PER LA DISABILITA’ CTS -CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO – OPERANO A LIVELLO PROVINCIALE CTI - CENTRI TERRITORIALI PER L’INCLUSIONE operano a livello territoriale meno esteso dei CTS si estendono poi a tutto l’ambito della disabilità e dei disturbi evolutivi specifici. GLH gruppi di lavoro handicap (gruppi di lavoro handicap) sono previsti dalla L. 104/1992 e sono istituiti presso ogni USR e presso ogni scuola SI suddivide in: GLHI gruppi di lavoro e di studio d’istituto, hanno il compito di favorire l’integrazione a livello d’istituto hanno competenze ORGANIZZATIVE e PROGETTUALI GLHO - GLO gruppi di lavoro per l’integrazione operativa, hanno il compito di favorire l’integrazione del singolo alunno con disabilità insieme alle famiglie, è composto da: DS, consiglio di classe, referente e personale dell’ASL genitori dell’alunno, si riunisce in situazione ordinaria tre volte l’anno e svolge le seguenti funzioni: - presiede alla stesura e all’aggiornamento del bilancio diagnostico e prognostico del profilo dinamico funzionale - interviene nella progettazione e verifica del PEI - indica al GLH d’istituto le ore e le aree di sostegno necessario GLI gruppi di lavoro per l’inclusione GLI (gruppi di lavoro per l’inclusione) che hanno compiti di rilevazione dei bisogni educativi speciali presenti nella scuola - DS che lo presiede - collaboratori del dirigente - docenti di sostegno - docenti referenti BES, DSA e handicap - rappresentanti dei genitori con disabilità - responsabile ASL - eventuali operatori coinvolti CON IL d.lgs 66/2017 Nuovi gruppi coinvolti: - GLIR (gruppo di lavoro interistituzionale regionale) - GIT (gruppo per l’inclusione territoriale) ha sostiuito il GLIP - GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) - Ha sostituito il vecchio GLHI D’ISTITUTO ed è composto dal DS che lo nomina e lo presiede, docenti curricolari, docenti di sostengo, eventualmente personale ATA e specialisti dell’ASL - GLO LE CERTIFICAZIONI E I DOCUMENTI RIGUARDANTI LA DISABILITA CERTIFICAZI ONE MEDICA La famiglia o eventualmente il DS chiedono ACCERTAMENTO all’ ASL o specialista per eventuali disturbi dell’alunno. LA DIAGNOSI FUNZIONA LE Una volta avuta la certificazione medica ai sensi della L. 104/1992 va redatta la DIAGNOSI FUNZIONALE (DF) che contiene la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno, questa permette di evidenziare il tipo di deficit, le potenzialità, le previsioni degli obbiettivi da raggiungere a medio e lungo termine. Il documento deve contenere elementi clinici, psicosociali ed evidenziare potenzialità e difficoltà dell’alunno. I contenuti della diagnosi funzionale sono: - anamnesi familiare - aspetti clinici (anamnesi fisiologica e patologica e diagnosi clinica) - aspetti psicosociali relativi all’area cognitiva, affettivo-relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica e neurologica La diagnosi non rimane sempre la stessa ma deve essere aggiornata in relazione all’evoluzione dell’alunno. IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Il PROFILO DINAMICO-FUNZIONALE (PDF) è formulato sulla base della diagnosi funzionale e sulla conoscenza che gli operatori scolastici hanno del soggetto, documentata dal FASCICOLO PERSONALE. Deve riportare la descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale del disabile nei TEMPI BREVI (sei mesi) e nei TEMPI MEDI (due anni), esso viene redatto dall’UNITA’ MULTIDISCIPLINARE composta da: docenti curricolari, docente di sostegno e genitori dell’alunno. Fonti per la redazione del PDF sono: diagnosi funzionale, il fascicolo personale dell’alunno, le informazioni della scuola precedente, le informazioni della famiglia e le osservazioni dei docenti. È soggetto a verifiche in media ad ogni biennio, va aggiornato invece: - alla fine dei ogni ordine di scuola fino alla SECONDARIA DI PRIMO GRADO - durante la scuola SECONDARIA DI SECONDO GRADO I contenuti riguardano i seguenti ambiti: - cognitivo e affettivo-relazionale - comunicazionale e linguistico - sensoriale e motorio-prassico - neuropsicologico Per ogni asse va analizzato il funzionamento e il prevedibile livello di sviluppo NOVITA’ PROFILO DI FUNZIONAM ENTO Previsto dal decreto legislativo n° 66 del 2017 ed entra in vigore 1° Gennaio 2019 il PROFILO DI FUNZIONAMENTO. SOSTITUISCE LA PRECEDENTE DIAGNOSI FUNZIONALE ED IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Il Profilo di funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). è redatto dall'unità di valutazione multidisciplinare, in collaborazione con la famiglia e/o rappresentante scolastico, composta da: - un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona; - uno specialista in neuropsichiatria infantile; - un terapista della riabilitazione; - un assistente sociale o un rappresentante dell'ente locale di competenza che ha in carico il soggetto. PEI – IL PIANO EDUCATIV O INDIVIDUA LIZZATO È il progetto di vita scolastico di ogni alunno disabile, il documento nel quale vengono descritti gli interventi che hanno come scopo la piena realizzazione del diritto all’integrazione, all’educazione e all’istruzione. È redatto dal consiglio di classe Viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico ( 30 novembre ) dopo un periodo di osservazione e analisi della SITUAZIONE DI PARTENZA PEI si utilizza un modello che si compone di 5 sezioni: - storia clinica e familiare del ragazzo - valutazione aree fondamentali dello sviluppo - valutazione della dimensione psicologico-emotiva - progetto educativo - verifica finale e in itinere La PROGRAMMAZIONE: - EDUCATIVA - DIDATTICA CURRICULARE – PEI SEMPLIFICATO NON CURRICULARE – PEI DIFFERENZIATO ALUNNI STRANIERI STRUMENTI INFORMATIC I COMPENSAT IVI WORD PROCESSOR - SINTESI VOCALE - AUDIOLIBRI - MAPPE MULTIMEDIALI SCANNER E SOFTWARE OCR CALCOLATRICE CON SINTESI VOCALE RICONOSCIMENTO VOCALE LIM SOFTWARE COMPENSATIVI DIZIONARI COMPUTERIZZATI E TRADUTTORI CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI DELLE PATOLOGIE INTERNATI ONAL CLASSIFIC ATION OF DISEASE ICD L’OMS nel 1970 decide di dotarsi di uno standard , l’ICD, ovvero la CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE, strumento che descrive tutte le patologie dando descrizione delle: Caratteristiche cliniche e delle indicazioni diagnostiche. DIFETTO: si soffermava solo sulle cause delle malattie L’ICD, è arrivato alla sua decima edizione (ICD-10). Nel 1980 NASCE ICIDH (International Classification of Impairments, disabilities and handicaps), il quale mette in luce l’importanza del contesto ambientale) L’OMS, dichiara l’importanza di usare entrambi i manuali insieme. L’ ICIDH, si caratterizza per tre componenti: 1.. LA MENOMAZIONE: danno organico e/o funzionale 2.. LA DISABILITÀ: perdita di capacità dovuta alla menomazione 3.. L’HANDICAP: difficoltà che si incontra nell’ambiente in cui si vive a causa della menomazione. Nel 1999 viene fatta una revisione dell’appendice chiamato ICIDH-2, embrione del modello usato oggi. Tra le novità, si eliminano i termini “disabilità” ed “handicap” introducendo: PARTECIPAZIONE: concetto per cui ambienti diversi avranno impatti differenti sulla persona ACTIVITIES: ciò che la persona realizza concretamente nella quotidianità Questo processo di revisione terminologica e concettuale culminerà poi nella redazione dell’ICF INTERNATI ONAL CLASSIFIC ATION OF FUNCTIONI NG DISABILITI ES AND HEALTH ICF Nel 2001, l’OMS, stende un documento definitivo, l’ICF ovvero la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. L’approccio è innovativo, non si fa più riferimento alle mancanze, ma ci si focalizza sul FUNZIONAMENTO, si descrive così lo stato di salute delle persone in base ai loro ambiti esistenziali: sociale, familiare, lavorativo per vedere dove ci sono disabilità. Si arriva così alla definizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Esiste anche una versione del manuale dedicato ai bambini l’ICF-CY (International Classification of Functioning Disabilities and Health for Children and Youth) Questo manuale, si concentra nella classificazione delle patologie per la fascia d’età dai 0-18 anni. Sia l’ICF che l’ICF-CY, vanno utilizzati in modo complementare all’ICD. DIAGNOST IC AND STATISTIC AL MANUAL OF MENTAL DISORDER S DSM Giunto alla Quinta edizione (DSM-5) 2013, descrivere le patologie mentali sulla base dei SEGNI e dei SINTOMI tipici di quel disturbo: SEGNO: Sintomo osservabile anche da terzi (es. Confusione) SINTOMO: Viene percepito e riportato solo dal soggetto (es. Paura) Prima del disturbo, viene indicato il codice ICD, facendo si che i due manuali siano integrati.  ASSE I: disturbi clinici, caratterizzati dalla proprietà di essere temporanei o comunque non "strutturali" e altre alterazioni che possono essere oggetto di attenzione clinica: lo psichiatra cerca la presenza di disturbi clinici che possono essere riconducibili non solo al cervello e al sistema nervoso, ma anche a qualsiasi condizione clinica significativa che il soggetto può avere (per esempio valuterà se il soggetto è sieropositivo, malato cronico, etc.  ASSE II: disturbi di personalità e ritardo mentale. Disturbi stabili, strutturali e difficilmente restituibili a una condizione "pre-morbosa"; generalmente, ma non necessariamente, si accompagnano a un disturbo di Asse I, cui fanno da contesto. Questo asse è diviso in sottoparagrafi corrispondenti ai diversi disturbi di personalità.  ASSE III: condizioni mediche acute e disordini fisici  ASSE IV: condizioni psicosociali e ambientali che contribuiscono al disordine  ASSE V: valutazioni globali del funzionamento PSYCHOD YNAMIC DIAGNOST IC MANUAL PDM FATTO nel 2006 in America, è diverso sia dal DSM che dall’ICD . La SALUTE MENTALE è descritta come: presenza di capacità emotive, cognitive e comportamentali favorite dal benessere di dove l’individuo vive MODO DIMENSIONALE DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO Compaiono nelle prime fasi dell’età evolutiva. Possono esserci COMORMOBILITA’ i vari disturbi. Possono essere: SPECIFICI: (es. disturbi del movimento) GLOBALI: (es. disturbi dello sviluppo intellettivo). Possono essere causate da: FATTORI GENETICI FATTORI AMBIENTALI Si classificano in 6: - DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO - DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE - DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - DISTURBO DEL DEFICIT DELL’ATTENZIONE / IPERATTIVITA’ (DDAI) - DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA) - DISTURBI DEL MOVIMENTO - DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO Prima chiamato RITARDO MENTALE adesso COMPORTAMENTO FUNZIONALE. tenendo conto dell’interazione tra uomo e ambiente. Per poter formulare la diagnosi, devono essere presenti: - DEFICIT DELLE FUNZIONI INTELLETTIVE - DEFICIT DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO - INSORGENZA IN ETA’ EVOLUTIVA: il deficit deve insorgere nell’età dello sviluppo Ci sono 4 livelli di gravità: lieve, moderato, grave e gravissimo Le cause possono essere GENETICHE oppure ACQUISITE: ACQUSITE suddivise in: GESTAZIONALI: malattie materne in gravidanza, PERINATALI: parto prematuro, traumi organici, POSTNATALI Le sue caratteristiche sono: - Apprende molto lentamente - Ha una rigidità di pensiero (INERZIA INTELLETTIVA) - Tende a stereotipare le strategie operative DISTURBO DELLA COMUNICAZI ONE - DISTURBO DEL LINGUAGGIO (DSL) - DISTURBO FONETICO-FONOLOGICO - DISTURBO DELLA FLUENZA CON ESORDIO NELL’INFANZIA (Balbuzie) - DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE 1) DISTURBI DEL LINGUAGGIO (DSL) Le capacità di linguaggio sono al di sotto della media, è di natura EVOLUTIVA L’età di 3 anni fa da spartiacque tra DSL e LINGUAGGIO TARDIVO. deficit della comprensione e della produzione 2) DISTURBI FONETICO-FONOLOGICO impedisce la comunicazione verbale dei messaggi INSORGE AI 4 ANNI 3) DISTURBI DELLA FLUENZA CON ESORDIO NELL’INFANZIA È un disturbo dell’articolazione della parola dovuta a spasmi intermittenti involontari dell’apparato fonatorio Si presenta PRIMA DEI 12 ANNI 4) DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE Disturbo caratterizzato dalla difficoltà nell’uso sociale del linguaggio e della comunicazione È un nuovo disturbo introdotto di recente DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO Nei primi 3 anni di vita. Sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca prima era chiamato DISTURBO EVASIVO DELLO SVILUPPO adesso AUTISMO INFANTILE. FOBIE: È una paura immotivata e sproporzionata che non può essere dominata da un’analisi razionale DISTURBI DEL COMPORTA MENTO ALIMENTARE -ANORESSIA MENTALE - BULIMIA NERVOSA DEFICIT SENSORIALI - VISIVO - UDITIVO l’ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE figura mediatrice tra alunno e docenti. STRUTTURA ICD-10 DIVISO IN: L’ICD-10 è organizzato a livelli gerarchici, ovvero in: - ICD-10 – 6 Assi (sezioni L. nn°) Asse I : patologie psichiatriche e psicopatologiche (F00-F69 – F90-F98) Asse II: patologie da alterato sviluppo psicologico (F80-F89) Asse III: patologie intellettive (F70-F79) Asse IV: patologie associate a problemi fisiologici e somatici (F50-F59) Asse V: patologie associate a problemi psicosociali (codici Z) Asse VI: scala per le disabilità (codici ICD-H) Settori o Capitoli (da I o XXI) (es. Classificazione delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali cap. V, F00-F99) - Blocchi (es. Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico F80-F89) Regione Emilia- Romagna | Indicazioni regionali per l’utilizzo dell’ICD-10 nei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza - Categorie ovvero primi 3 caratteri del codice (es. Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico F84) - Sottocategorie ovvero il quarto carattere del codice (es. Sindrome di Asperger F84.5) STRUTTURA ICF CAA La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è un approccio dai vari volti, ma dallo scopo univoco di offrire alle persone con bisogni comunicativi complessi la possibilità di comunicare tramite canali che si affiancano a quello orale. La CAA offre numerose potenzialità, ma è ancora poco diffusa nel nostro paese. Non avere la possibilità di parlare, esercitando quella funzione specifica dell’uomo che è lo speech, ovvero il linguaggio verbale, non significa non potere comunicare. Ne è un esempio evidente la lingua gestuale utilizzata da molte persone sorde. STILE APPRENDIMENTO È l’approccio all’apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le infomazioni visivo-verbale visivo-non verbale uditivo cinestesico STILE COGNITIVO Modalità di elaborazione dell'informazione che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi VISIVO – VISUALE GLOBALE – ANALITICO SISTEMATICO – INTUITVO IMPULSIVO – RIFLESSIVO DIPENDENTE DAL CAMPO – INDIPENDENTE CONVERGENTE - DIVERGENTE STILE DI INSEGNAMENTO Ogni insegnante, spontaneamente, tende a riprodurre il proprio stile di apprendimento. L'abilità si manifesta nella capacità di sperimentare strategie diverse di insegnamento per facilitare l'apprendimento di tutti gli studenti. VISIVO – VISUALE GLOBALE – ANALITICO SISTEMATICO – INTUITVO METODO P.A.P.S.A. Il metodo Papsa, elaborato da H. Jaoui, è un approccio creativo completo composto di cinque tappe, ognuna delle quali è costituita da una fase divergente2 ed una convergente. Queste cinque tappe, riunite sotto la sigle PAPSA: la percezione l’analisi la produzione la selezione l’applicazione. La scala di intelligenza Wechsler per bambini, conosciuta anche come test WISC, è uno strumento pensato per misurare il coefficiente intellettuale prima edizione nel 1949, fino ad arrivare alla versione attuale, il WISC- V, rilasciata nel 2014 La Wechsler Intelligence Scale for Children è un test di intelligenza che può essere somministrata a bambini e adolescenti di età compresa fra i 6 e i 16 anni. il test viene usato per diagnosticare un bambino superdotato o, al contrario, un CIRCLE TIME Gli alunni si posizionano a cerchio insieme all’insegnante in modo che ognuno possa vedere ed essere visto da tutti. L’insegnante è mediatore ma non risponde dirattamente alle domande Le tematiche possono essere scelte dall’insegnante o dagli alunni. E – LEARNING ( insegnamento elettronico ) Distribuzione della formazione attraverso dispositivi informatici ( LIM, Classroom, web, email ) LEARNING BY – DOING Imparare a fare è più importante dell’imparare a memorizzare, e siccome sbagliando s’impara l’utilizzo dei laboratori è il luogo migliore per farlo. PROBLEM SETTING o PROBLEM FINDING Tecnica che ci permette di analizzare problematiche confuse, ove vi si presentano più problemi, andando a scegliere un problema da affrontare. Le fasi che portano alla scelta del problema sono: 1) Identificazione di tutti i problemi 2) Raccolta di informazioni sui problemi 3) Scelta del problema PROBLEM POSING Negazione del problema rispondendosi alla domanda: E se non fossi così? Come potrebbe essere? PROBLEM SOLVING E’ una metodologia di analisi utiliozzata per individuare, pianificare e attuare le azioni necessarie alla risoluzione di un problema. Le fasi dell’analisi sono: Problem finding – rendersi conto del disagio Problem setting – definire il problema Problem analysis – scomporre il problema principale in problemi secondari (WBS) Problem solving – eliminare le cause Decision making – decidere come agire Decision taking – passare all’azione ROLE PLAY o ROLE PLAYING Gioco di ruolo dove gli studenti devono immedesimarsi in un personaggio specifico in modo da guardare da punti di vista diversi dal suo. Con questa tecnica si aiuta l’alfabetizzazione emotiva. RICERCA-AZIONE E’ teorizzata da LEWIN Tecnica didattica che vede coinvolti molti attori: gruppo docente, esperti in settore, singoli alunni ecc… Le procedure sono: PIANIFICARE – AGIRE – RIPIANIFICARE per poi RIAGIRE – OSSERVARE, quindi RIFLETTERE DI NUOVO. Con questa tecnica ad ogni step bisogna sempre RIVALUTARE prima di procedere allo step successivo. FLIPPED CLASSROOM o FLIP TEACHING E’ fondamentale l’ulizzo delle nuove tecnologie per fornire le adeguate risorse agli allievi al di fuori del contesto classe. Gli allievi hanno a disposizione una grossa quantità di materiale didattico che potranno volendo anche condividere tra di loro e una grossa importanza è data al FORUM DI DISCUSSIONE, in modo da potersi relazionare. In una FLIPPED CLASSROOM, la responsabilità del processo d’insegnamento viene trasferita agli studenti, l’insegnante quindi diventa solo un supporto alla comprensione di quanto appreso mano a mano degli studenti e dovrà impiegare il proprio tempo a perfezionare quanto già recepito dagli allievi. MASTERY LEARING Mastery learning (L'apprendimento della padronanza) TASSONOMIA gli studenti devono raggiungere un livello di padronanza delle conoscenze proposte (per esempio, 90%) prima di proporne altre. I Percorsi didattici vengono suddivisi in segmenti essenziali FRAME. I curricula Mastery learning consistono generalmente in argomenti di media difficoltà che tutti gli studenti iniziano insieme. - Per quanti hanno raggiunto già un buon livello di padroneggiamento, si avviano percorsi di potenziamento. - Per quanti non hanno raggiunto la piena padronanza, si attiveranno percorsi di “correzione”. alcuni strumenti per l’apprendimento alternativo: • Piccoli gruppi di studenti (due o tre) si incontrano e lavorano insieme • Aiuto tutorial • Rivedere il materiale didattico L’approccio Mastery Learning si dividi in 2 momenti: - Precondizioni: gli obiettivi e il contenuto delle istruzioni devono essere specificati - Procedure operative: sono i metodi per facilitare il processo di padronanza nell'apprendimento. Le principali procedure operative sono: • Valutazione formativa è un test diagnostico di progresso • Risorse per l'apprendimento alternativo Collegato al Mastery Learning c’è il concetto di AUTORI PIAGET ( 1896-1980) COGNITIVISTA SVIZZERO STUDIO DELL’ETA’ EVOLUTIVA, 4 Stadi: 5) Senso motorio ( da 0-2 anni ) – Riflessi innati, gioca con il suo corpo vanno dalla 1a fase del neonato che parla di istinti fino ad arrivare alla 6° fase di rappresentazione mentale con la creazione di immagini. 6) PRE-OPERATORIO ( dai 2 ai 6 anni ) suddivisa in 2 fasi: -PENSIERO SIMBOLICO - PENSIERO INTUITIVO 7) OPERATORIO CONCRETO ( dai 6 ai 12 ) ragionamento logico su cose concrete 8) OPERATORIO FORMALE ( dai 12 in poi ) ragionamento logico anche su cose astratte - SCHEMI o MAPPE MENTALI ASSIMILAZIONE: incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale ACCOMODAMENTO: modifica della struttura cognitiva che accoglie nuovi oggetti o eventi ADATTAMENTO: verso la modifica dell’ambiente “invarianti funzionali”. Azioni ripetitive nelle varie fasi di crescita e che sono invariabili. “strutture variabili funzionali”. Si tratta di schemi che permettono all’individuo di approcciarsi e determinare la conoscenza. “Quando insegni qualcosa ad un bambino, lo privi per sempre dell’opportunità di scoprirlo da sé” “L’obiettivo principale dell’educazione a scuola dovrebbe essere la creazione di uomini e donne capaci di fare cose nuove, non soltanto di ripetere quello che hanno fatto le generazioni passate; “uomini e donne creativi”. Importante per Piaget è anche l’attività di gruppo, perché può rappresentare un importante momento di stimolazione reciproca tra gli studenti. ASSENZA DI REGOLE FINO AI 4 ANNI Skinner 1904-1990 STATI UNITI Riprende gli studi sul comportamentismo di Watson. Il “condizionamento operante” in ambito dell’apprendimento ritiene che le contingenze ambientali e le relazioni con l’ambiente determinano il comportamento dell’individuo stesso. (L’AMBIENTE CONDIZIONA L’INDIVIDUO) COMPORTAMEN TISTA RINFORZI CONDIZIONAME NTO OPERANTE è interessato all'osservazione del comportamento e alla sua relazione con le contingenze di rinforzo, cioè delle occasioni in cui ad una determinata risposta ha fatto seguito una ricompensa. RINFORZO POSITIVO ( ricompensa, premio ) RINFORZO NEGATIVO ( assecondare il bambino non facendogli fare ciò che gli crea ansia ecc. ) CONDIZIONAMENTO OPERANTE: Skinner studia il comportamento di ratti e piccioni immessi in una gabbietta (queste ultime prenderanno il nome di "skinner-box"). l’apprendimento è un processo passivo, “indotto” dall’esterno e misurabile attraverso la comparsa di comportamenti esterni di carattere intellettivo e psicologico. BRUNER 1915 – 2016 new york COGNITIVISTA IMPARARE FACENDO Il sé e il mondo esterno l’importanza del contesto socio-culturale del soggetto ( l’ambiente e le relazioni esterne ne condizionano l’apprendimento ) Come apprendiamo? L’apprendimento è un fattore ambientale, spingendo il soggetto a risolvere problemi. Lo sviluppo cognitivo si basa su “rappresentazione” in 3 modalità: - ESECUTIVA: Azione ( prendere un oggetto, metterlo in bocca ) - ICONICA: Immagine: le immagini possono essere immaginate anche senza la presenza dell’oggetto. - SIMBOLICA ( dai 12 anni ) AZIONI MEDIANTE I SIMBOLI *fase caratterizzata dal linguaggio oltre che sui simboli. Come opera il pensiero? • Esame simultaneo o sincronico (tenere presenti due elementi) • Esame diacronico in successione • Messa a fuoco conservatrice • Azione mediante tentativi ed errori inferenza: Quanto ho imparato da una situazione diventa bagaglio dell’individuo 2 modalità conoscitive dell’uomo: EMISFERO SINISTRO: Pensiero analitico, logico discorsivo, algoritmo. EMISFERO DESTRO: Pensiero intuitivo, simbolico detto anche analogico la scuola dovrebbe condurre il bambino a comprendere i concetti espressi da codici simbolici come il linguaggio verbale. contenuti presentati agli studenti devono essere percepiti come problemi da risolvere, relazioni e lacune. L’apprendimento deve avvenire attraverso la ricerca. E’ la ricerca che favorisce lo sviluppo mentale PERSONALE. METODI DI INSEGNAMENTO: Curriculo a spirale: Girare sempre intorno allo stesso argomento ma sempre in modo più completo ed aggiornato. Learning by doing ( imparare facendo ) Non esiste più, in questo caso, un rapporto gerarchico tra docente e studente, in quanto lo studente diventa parte attiva - Dai 4 agli 8 anni, periodo caratterizzato da istinti e i bisogni spontanei attraverso il gioco - Dai 9 ai 12 anni il bambino frequenta la scuola primaria che è basata sul lavoro per permettere al soggetto di acquisire le abitudini culturali della società in cui vive. - Dai 12 ai 14 anni all'alunno viene data la possibilità di ampliare le sue conoscenze astratte attraverso lo studio in biblioteca e laboratorio all'interno della scuola media. Learning by doing la scuola deve rappresentare per il bambino un luogo di vita. la scuola non deve preparare alla vita, ma deve essere vita essa stessa. Il fanciullo apprende facendo. Compito dell’insegnante è di creare un ambiente che permette l’azione attraverso l’elaborazione di compiti da risolvere PER GRADI. Le esperienze devono, inoltre, basarsi sugli interessi degli studenti e i loro bisogni. ________________________________________ _ Il MIO credo pedagogico Democrazia ed educazione – Learning by doing Scuola e società BENJAMIN SAMUEL BLOOM 1913 – 1999 MASTERY LEARNING ha contribuito alla classificazione degli obiettivi educativi e alla teoria dell'apprendimento della padronanza. Mastery learning (L'apprendimento della padronanza) TASSONOMIA AMERICANO gli studenti devono raggiungere un livello di padronanza delle conoscenze proposte (per esempio, 90%) prima di proporne altre. I curricula Mastery learning consistono generalmente in argomenti di media difficoltà che tutti gli studenti iniziano insieme. - Per quanti hanno raggiunto già un buon livello di padroneggiamento, si avviano percorsi di potenziamento. - Per quanti non hanno raggiunto la piena padronanza, si attiveranno percorsi di “correzione”. - alcuni strumenti per l’apprendimento alternativo: • Piccoli gruppi di studenti (due o tre) si incontrano e lavorano insieme • Aiuto tutorial • Rivedere il materiale didattico - L’approccio Mastery Learning si dividi in 2 momenti: - Precondizioni: gli obiettivi e il contenuto delle istruzioni devono essere specificati - Procedure operative: sono i metodi per facilitare il processo di padronanza nell'apprendimento. Le principali procedure operative sono: • Valutazione formativa è un test diagnostico di progresso • Risorse per l'apprendimento alternativo Collegato al Mastery Learning c’è il concetto di PERSEVERANZA: Si tratta del tempo che lo studente è disposto a spendere nell'apprendimento. uno studente che dimostra un basso livello di perseveranza in un compito di apprendimento potrebbe avere un livello molto alto di perseveranza in un diverso compito di apprendimento. Erik Erikson (1902-1994) TEDESCO La sua era una prospettiva psico-sociale e funzionale, a differenza di Freud che era orientato ad una prospettiva prettamente psico-sessuale. la teoria eriksoniana prende in esame tutti i principali periodi dell’arco globale della vita che sono 8, a differenza della teoria psico-sessuale freudiana che si fermava al termine dell’adolescenza. STADI: - Da 0 a 1 anno: Fiducia/Sfiducia ( più è presente la mamma più fiducia avrà il bambino nel mondo esterno ) - Da 2 a 3 anni: Autonomia/Vergogna e Dubbio ( Inizio Distaccamento - La mamma diventa una guida che preferibilmente deve evitare di rimproverare o deridere gli sbagli del figlio per evitargli future ossessioni ) - Dai 4 ai 5 anni: Iniziativa/Senso di Colpa ( Il bambino tende a voler somigliare al genitori dello stesso sesso. Deve evitare i suoi istinti per evitare eventuali sensi di colpa. - Dai 6 ai 12 anni: Industriosità/Senso di Inferiorità ( Comincia a relazionarsi con i suoi PARI, ottenendo le sue prime gratificazioni o fallimenti dovuto ad esclusione dal gruppo. - Dai 13 ai 20 anni: Identità/Dispersione (diffusione), confusione dei ruoli E’ lo stadio dell’incertezza che coincide con la CRISI D’IDENTITA’ - Dai 20 ai 35 anni: Intimità/isolamento libro “Frames of Mind” GOLEMAN Dal modello dell’intelligenza mutlipla di Gardner nasce il concetto di INTELLIGENZA EMOTIVA di Goleman. Sosteneva che la conoscenza di se stessi e l’EMPATIA nascono dall’intelligenza umana e condizionano la vita di ogni essere umano. Goleman parla di: COMPETENZE PERSONALI COMPETENZE SOCIALI L’intelligenza emotiva consiste: - consapevolezza di sé - autovalutazione obiettiva - fiducia in sé stessi - autocontrollo e gestione delle emozioni - capacità motivazionale ( ottimismo e spirito di iniziativa ) La relazione può essere: VERBALE = voce NON VERBALE = intonazione PARAVERBALE = espressione L’EMPATIA si intensifica nella fanciullezza ed è una DIMENSIONE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA. Consiste nel mettersi nei panni degli altri. PESTALOZZI 1746 - 1827 Nel bambino vi sono delle potenzialità che hanno bisogno dell’ESPERIENZA per svilupparsi. Il centro dell’educazione per Pestalozzi è diviso in 3 parti: 4) MENTE: L’educatore guida il bambino a riconoscere la realtà in modo oggettivo e intuitivo. 5) CUORE: Corrisponde all’educazione morale, prima di pensare e agire bisogna amare (L’amore materno) 6) MANO: Educazione al lavoro non più come necessità sociale ma per il suo valore formativo -La famiglia come centro dell’educazione a cui la scuola deve conformarsi -L’educazione è un processo autonomo nel contesto sociale Il canto del cigno TEORIE DELL’APPRENDIMENTO COMPORTAMENTISMO Nasce con WATSON Studia l’interazione tra AMBIENTE ( stimolo ) e COMPORTAMENTO ( risposta ). La mente è un black-box. AUTORI Watson – Skinner – condizionamento operante ( rinforzi ) Pavlov – condizionamento classico ( associazioni ) Meyer - STRUTTURALISMO Nasce con WUNDT Nasce con WUNDT il primo laboratorio di psicologia. Le esperienze complesse derivano da sensazioni SEMPLICI e MISURABILI descritte e verificate con ESPERIMENTI. Non vengono presi in considerazione i bambini. - ELEMENTARISMO - INTROSPEZIONE = auto-osservazione FUNZIONALISMO Si base sull’evoluzione e l’adattamento. OLISMO: Va considerata la somma delle parti e non la singola parte che costituisce il tutto. UTILITARISMO: è una dottrina filosofica di natura etica per la quale è "bene" (o "giusto") ciò che aumenta la felicità degli esseri sensibili. Si definisce perciò utilità la misura della felicità di un essere sensibile. Fondatore: Malinosky GESTALT Fondatori: KOFKA, WERTEIMER, KOHLER Elaborata per la spiegazione della PERCEZIONE. -“Il tutto è diverso dalla somma delle sue parti.” COGNITIVISMO studia la mente come elemento intermedio tra il comportamento e l'attività cerebrale ha come obiettivo lo studio dei processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate. AUTORI CHOMSKY – teoria sviluppo del linguaggio BANDURA – apprendimento sociale/osservativo TOLEMAN – teoria apprendimento latente PIAGET – Adattamento MILLER TOISE ILLUMINISMO L’illuminismo aveva posto l’accento sull’istruzione, sulla cultura scientifica, mentre la pedagogia romantica pone il fine dell’educazione nella formazione spirituale dell’uomo, con particolare attenzione all’aspetto morale. AUTORI:
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