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Spiegazione della poesia ''Lavandare'', Schemi e mappe concettuali di Italiano

Spiegazione della poesia ''Lavandare''.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 21/11/2023

silvia-viscusi
silvia-viscusi 🇮🇹

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Spiegazione della poesia ''Lavandare'' e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! La poesia “Lavandare” è un esempio di impressionismo pascoliano in quanto il poeta come in un quadro rappresenta, accostandoli, gli elementi che compongono la descrizione: Il campo arato a metà con un aratro abbandonato nel mezzo, il canto triste delle lavandaie ed il malinconico e spoglio paesaggio della campagna autunnale. Si distinguono diverse aree sensoriali: -La prima strofa è tutta giocata sui colori e prevalgono le sensazioni visive: viene descritto un paesaggio, un campo mezzo grigio mezzo nero, ossia un campo che è stato arato a metà, in cui si trova un aratro, abbandonato e senza buoi, dimenticato, nella nebbia. impressionismo visivo; -nella seconda strofa prevalgono invece le sensazioni uditive, parte onomatopeica: sul canale dove le lavandare lavano i panni, la gora, sbattono i panni sulla roccia, provocando un rumore sordo espresso attraverso il verbo onomatopeico sicabordare. Impressionismo udituvo -nella quartina conclusiva, contenente le parole della canzone cantata dalle lavandaie, entrambi i sensi partecipano: le sensazioni uditive del soffiare del vento (il vento soffia) e visive del cadere delle foglie (nevica la frasca) e dell’aratro abbandonato (l'aratro in mezzo al maggese) fanno da contorno all’emergere, nei due versi centrali, della verità esistenziale della dolorosa solitudine dell’uomo à componente simbolistica. La poesia, infatti, narra di una stria d’amore, sin dalla prima terzina, ma il lettore se ne rende conto solo lla fine, ed è quella che vuene cantata dalle lavandare. Infatti, nella canzone, una giovane si rivolge alla persina amata che si è allontanata dal paese, continuandi ad attenderlo, ma lui non torna. Lei e quindi costretta a vivere il triste sentimenti dell’abbandoino e della solitudine, assimilandlo all’immagine dell’aratro dimenticato nel campo che invece è raffiguratoi nei primi versi. L’immagine dell’aratro in mezzo al campo apre e chiude il componimento, dandogli una struttura circolare. Il campo arato solo a metà suggerisce un senso di incompletezza e l’aratro anticipa la sensazione di abbandono. Questi aspetti oggettivi della vita contadina diventano simbolo della solitudine dell’uomo. Enjambement: o vv.2/3 pare /dimenticato; o vv.4/5 viene / lo sciabordare. Chiasmi: o v.6 con tonfi spessi e lunghe cantilene - sostantivo-aggettivo/aggettivo- sostantivo; o v. 7 vento soffia e nevica la frasca - sostantivo-verbo/verbo-sostantivo. Sinestesia v.6 tonfi spessi. Allitterazioni o in r -  nero, aratro, pare, vapor leggero, gora, sciabordare, lavandare, torni ancora, rimasta, aratro; o in f, tonfi, soffia, frasca; o in s e sc, spessi, soffia, sciabordare; o in t, tu non torni, al tuo, partisti, rimasta; o in m, in mezzo alla maggese. Onomatopee contribuiscono fonicamente a produrre la sensazione della nebbia, del suono dell’acqua  (es.: sciabordare, tonfi) e del rumore del vento (es.: soffia). Similitudine vv.9/10 son rimasta! / come l'aratro in mezzo al maggese Metafora v. 7 nevica la frasca immagine che evoca il cadere delle foglie come fiocchi di neve.
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