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Stoicismo, descrizione sintetica del pensiero, Appunti di Filosofia

1. La scuola Stoica 2. Logica 3. La teoria dei ragionamenti anapodittici 4. Fisica 5. Etica 6. La filosofia a Roma: Cicerone e l’eclettismo, Lo stoicismo romano ( Seneca, Epitetto, Marco Aurelio )

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 18/09/2021

Adelaide.Colonna
Adelaide.Colonna 🇮🇹

4

(2)

16 documenti

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Scarica Stoicismo, descrizione sintetica del pensiero e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Filosofia, lo stoicismo La scuola Stoica Il fondatore della scuola stoica fu Zenone di Cizio in Cipro. Zenone nacque nel 336 o 335 a.C. e morì suicida nel 264 o 263 a.C.. Venne ad Atene quando aveva 22 anni e si appassionò alla lettura di scritti Socratici e alla figura di Socrate. Nel 300 a.C. fondò la sua scuola nel portico dipinto dal quale i suoi scolari si chiamavano stoici. Dei suoi scritti ci rimangono solo frammenti. Il fondatore dello stoicismo, Zenone, ebbe come maestro il cinico Cratete. Come i cinici gli stoici cercano non la scienza ma la felicità per mezzo della virtù. A differenza dei cinici ritengono che per raggiungere la felicità è la virtù sia necessaria la scienza. Zenone riteneva indispensabile la scienza per la condotta della vita e pur non riconoscendole un valore autonomo la includeva tra le condizioni fondamentali della virtù. Il concetto di filosofia veniva così a coincidere con quello della virtù e il suo fine era di “ raggiungere la sapienza che è la scienza delle cose umane e divine “. Le virtù sono la virtù naturale morale e razionale, allo stesso modo la filosofia si divide in fisica, etica e logica. La logica Il criterio di verità e la teoria del significato Logica = la dottrina che ha per oggetto i logoi, i discorsi. Termine usato per la prima volta da Zenone. - scienza dei discorsi continui : logica retorica - Scienza dei discorsi divisi per domanda e risposta : dialettica La dialettica si divide in due parti : - se tratta delle parole : grammatica - Se tratta delle nozioni significate è la logica in senso proprio Lo scopo degli stoici è di trovare il criterio di verità che identificano nella rappresentazione catalettica cioè |’ atto dell’ intelletto che afferra o comprende |’ oggetto. Gli stoicie ritennero che tutta la conoscenza umana derivasse dai sensi | paragonarono l’anima a una carta bianca sulla quale vengono registrate le rappresentazioni sensibili. I concetti sia naturali sia artificiali non hanno nessuna realtà. La realtà è sempre individuale e l’universale esiste soltanto nell’anima. I concetti più generali, che Aristotele chiamava categorie, sono per gli storici quattro: Il soggetto o sostanza La qualità Il modo d’essere La relazione pon Il concetto più esteso chiamato anche genere sommo è il concetto di essere perché ogni cosa in qualche modo è. Il concetto meno esteso è quello della specie. Secondo la dottrina del significato il concetto è un segno che significa le cose. Secondo Aristotele il concetto è l'essenza delle cose. In un segno bisogna distinguere: 1. Che cosa significa, cioè la parola 2. Il significato cioè l’immagine o la rappresentazione mentale 3. La cosa che significata cioè l'oggetto reale. La teoria dei ragionamenti anapodi Secondo gli stoici un significato è compiuto se può essere espresso in una frase. Il ragionamento per eccellenza non è il sillogismo dimostrativo di Aristotele ma è un ragionamento anapodittico, non dimostrativo, in cui risulta subito evidente non solo la premessa ma anche la conclusione. 1. Seè il primo è il secondo, ma è il primo, dunque è il secondo. 2. Seèilprimo è il secondo, ma non è il secondo dunque neppure il primo. 3. Non è possibile che siano insieme il primo e il secondo. Ma èil primo. Non è dunque il secondo. 4. Oèilprimo o il secondo, ma è il primo dunque non è il secondo. 5. Oèil primo o è il secondo ma non è il secondo dunque è il primo. Il sillogismo di Aristotele si fonda sui termini | il ragionamento anapodittico si fonda sulle Il sillogismo aristotelico è sempre di tre termini | il sillogismo stoico è a due termini ed è privo del termine medio. Il sillogismo aristotelico parte da premesse categoriche | il sillogismo stoico parte da premesse ipotetiche. Il sillogismo aristotelico rinvia connessioni razionalmente deducibili | il sillogismo stoico rimanda a delle relazioni empiricamente verificabili. Gli stoici distinguevano la concludenza ( formale ) di un ragionamento dalla sua verità ( materiale ). La concludenza di un ragionamento costituiva una proprietà indipendente dalla sua verità. La fisica 30 ...Gli stoici avevano una visione di un ordine immutabile, razionale, perfetto e necessario che governa tutte le cose. La loro dottrina era panteista poiché identificavano quel l'ordine con Dio stesso. Secondo Aristotele vi erano quattro cause: la materia, la forma, causa efficiente e causa finale. sali stoici aggiungono altre due cause : il principio passivo e il principio attivo. Entrambi i principi sono materiali e inseparabili l’uno dall’altro. Il principio passivo è la sostanza spoglia di qualità cioè la materia, il principio attivo è la ragione cioè Dio che agendo sulla materia produce gli esseri singoli. La ragione divina forma la materia che il principio passivo. 3 Secondo il materialismo stoico solo il corpo esiste. Modello : Platone ( nel sofista afferma che solo il corpo può agire o subire un'azione quindi sono un corpo esiste ). E corpo anche il bene come sono corpi le emozioni e vizi. Gli stoici identificano solo quattro specie di cose in corporee: il significato, il vuoto, il luogo e il tempo. Dio stesso non è in corporeo ma è un corpo che si identifica con il fuoco, un soffio caldo e vitale che conserva tutto, la ragione seminale del mondo. 3 Non ci sono nel mondo due cose simili, neppure due fili d’erba st la vita del mondo ha un suo ciclo e dopo un periodo di tempo chiamato grande anno gli astri tornando allo stesso segno nella stessa posizione in cui erano al principio e accade una conflagrazione e la distruzione di tutti gli esseri per poi essere rigenerati senza alcuna modifica = visione ciclica del mondo che si ripete eternamente st il destino, la legge necessaria che regge le cose, è l’ordine del mondo e la concatenazione necessaria che tale ordine pone tra tutti gli esseri. Ogni fatto segue un altro ed è necessariamente determinato da esso come dalla sua causa. È Destino provvidenza e ragione si identificano tra loro con Dio. La mantica è l’arte di prevedere il futuro mediante l’interpretazione dell’ordine necessario delle cose ma solo il filosofo può essere divinatore del futuro perché lui solo conosce l’ordine necessario del mondo. È identificando Dio con il cosmo consegue che il cosmo sia perfetto. La presenza dei mali del mondo è necessaria perché soltanto grazie ai contrari quindi grazie ai mali esiste il bene. L’etica Natura, ragione e dovere
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