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Storia 2 superiore (ITE Tosi) La grande crisi del medioevo, Appunti di Storia

Ruolo e caratteristiche della chiesa nel basso medioevo, Federico II, Crisi del papato e impero e nascita degli stati nazionali, le tasse nel '300, le signorie

Tipologia: Appunti

2015/2016

In vendita dal 18/09/2021

Sara_Cifarelli
Sara_Cifarelli 🇮🇹

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Scarica Storia 2 superiore (ITE Tosi) La grande crisi del medioevo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! IL RUOLO E LE CARATTERISTICHE DELLA CHIESA NEL BASSO MEDIOEVO Durante il Medioevo si diffuse una forte religiosità che cambiò la mentalità e la cultura del tempo, in particolar modo nel Basso Medioevo si sviluppò il pauperismo, movimento degli eretici che richiamava le caratteristiche del cristianesimo delle origini quali il ritorno alla povertà evangelica. Questo perché da molto tempo ormai la Chiesa, invece di dedicarsi ai beni spirituali, poneva in primo piano i beni temporali, e ciò per gli uomini del medioevo era indice di corruzione e mancanza di fede; per difendersi da queste accuse la Chiesa dichiarò tutti i movimenti contro di essa eretici. Uno dei movimenti più importanti fu la patarìa, un movimento di origine popolare sviluppatosi in Lombardia che si opponeva alla corruzione papale, contestando soprattuto alcune pratiche come la simonia e il concubinato, e predicando l'uguaglianza evangelica. La simonia era la compravendita delle pratiche religiose e delle cariche ecclesiastiche, e il nome deriva da un personaggio degli Atti degli Apostoli, Simon Mago, che offrì del denaro a Pietro in cambio del potere dello spirito santo. Il concubinato, invece, era la situazione familiare in cui un uomo sposato conviveva e manteneva contemporaneamente un'altra donna non sposata, in questo caso riferito agli uomini di chiesa. Altri movimenti religiosi invece assunsero dei comportamenti esplicitamente eretici, cioè contrari alla dottrina ufficiale, e furono i valdesi e i catari. L'eresia valdese fu fondata dal mercante lionese Valdo, dal quale prese il nome, e si basava sulla predicazione e sulla pratica della rigida povertà evangelica, criticare la Chiesa corrotta, leggere e spiegare la Bibbia in volgare per allontanarla dalla concezione della Chiesa romana, e concepire la vita come penitenza in preparazione al giudizio finale. L'eresia catara invece era diffusa in Italia, Francia e Germania e si basava sulla purificazione, che consisteva nel rinunciare ai beni materiali ed a concentrarsi sui beni spirituali, e sulla convinzione dell'esistenza del bene e del male interpretati rispettivamente da Dio e da Satana. La Chiesa agì con una violenta repressione dei nuovi movimenti eretici costringendoli in uno spazio limitato al di fuori delle gerarchie ecclesiastiche. Quando papa Gregorio VII prese il potere religioso le istanze riformiste, cioè alcune nuove leggi, furono accolte dai sommi vertici della Chiesa cattolica e ciò portò alle lotte per le investiture, che terminarono col concordato di Worms nel 1123. Questo fu il caso dell'ordine cistercense sorto nell'abbazia di Cîteaux, in Borgogna, nel 1098. Questo movimento si rifaceva alla regola benedettina ora et labora: i monaci vivevano in povertà, preghiera e lavoro. Il principale esponente dell'ordine cistercense fu Bernardo di Clairvaux, o Chiaravalle, che fondò numerosi monasteri e fu un grande teorizzatore dell'ideologia alla base delle crociate nonché creatore dello stemma dei crociati, una crocia rossa su sfondo bianco. Ma quale fu la scintilla che diede inizio alle crociate? Tutto iniziò con l'espansione dei turchi, all'inizio dell'XI secolo, che erano riusciti a conquistare gran parte dell'area mediorientale e tutta l'Asia minore, ed erano sempre più vicini alla conquista dell'Impero d'Oriente, o Bizantino. Anche in Occidente si allarmarono contro i turchi per difendere la Santa Sede, perciò in Oriente, con Alessio I Comneno al potere, progettarono la riconquista del Medio Oriente collaborando talvolta con l'Occidente. Nel 1095 papa Urbano II incitò con il discorso di Clermont i cavalieri occidentali a prepararsi per difendere il papato, ma in modo implicito, ovvero che invece di farla apparire come una vera e propria guerra politica la presentò più come un pellegrinaggio armato con scopo la remissione dei peccati; fu così che dal 1096 si scatenò una potente ondata religiosa. Le prime non furono vere e proprie crociate, o meglio, si trattava di predicatori esagitati privi di organizzazione: in una di queste Pietro l'eremita guidò nei Balcani un esercito di sbandati che si macchiarono di numerosi crimini e che furono massacrati dai turchi; questa prese il nome di crociata dei pezzenti. Le cause principali delle crociate riguardavano il forte sentimento religioso che spingeva i fedeli a battersi per difendere la Santa Sede, ma non solo, infatti avevano anche uno scopo politico che consisteva di dare terre ai feudi, nobili propensi nel disobbedire sempre più ai sovrani, e uno scopo economico, ovvero l'arricchimento dei commercianti che investivano nei traffici con l'Oriente. Le crociate ufficiali iniziarono con la prima spedizione verso Gerusalemme sempre nel 1096: nella prima crociata Gerusalemme venne conquistata e il Santo Sepolcro fu liberato il 15 luglio del 1099; in seguito a ciò la città divenne la capitale del nuovo regno di Gerusalemme, affidato a Guglielmo di Buglione. Per continuare a difendere il Santo Sepolcro si formarono vari ordini di frati cavalieri, principali furono i Templari, gli Ospitalieri e i Cavalieri Teutonici. I cavalieri, cioè quelli che partecipavano alle crociate e alle guerre, erano dei cadetti, cioè i figli dei nobili esperti militari non primo geniti, perché in questo modo potevano andare a conquistarsi delle terre e raggiungere una buona posizione sociale, infatti le crociate avevano anche questo scopo, cioè scopo sociale. Un'altra motivazione politica invece era spostare le rivalità interne verso un nemico esterno comune, in questo caso contro i turchi e gli ebrei. Quando sembrava che tutto stesse andando per il meglio i musulmani passarono al contrattacco e riconquistarono gli stati creati dai crociati, tra cui anche Gerusalemme che cadde nel 1187. Per rimediare a questo danno vennero indette altre sei crociate, ognuna delle quali si risolse con un fallimento. Tuttavia gli esiti delle prime crociate non impedirono alla Chiesa di divenire una struttura sempre più centralizzata: dal 1179 la nomina del pontefice dipese solo dal collegio cardinalizio mentre le nomine vescovili furono sottoposte alla volontà di Roma; i decreti papali venivano elaborati dal pontefice insieme alla Curia romana, cioè l'insieme degli organismi utilizzati dal papa per governare la Chiesa che costituivano il corpus del diritto ecclesiastico. Per quanto riguarda invece il problema tra i rapporti di Chiesa e Impero, papa Gregorio VII affermava che l'unico detentore del potere spirituale era la Chiesa mentre il potere temporale era nelle mani dei laici, anche se potevano esserne privati in caso di cattivo operato. In altre parole anche il potere politico, oltre a quello religioso, dipendeva dal papa, che in quanto unica guida legittima della cristianità non poteva essere contestato, fu così che l'idea dell'infallibilità papale prese piede. Inoltre il papa eleggendo vescovi e abati come signori feudali riusciva a controllare imposte, donazioni e i feudi stessi. Il rafforzamento della Chiesa venne reso più evidente con la salita al papato di Innocenzo III, che mirava a concentrare sia il potere spirituale che il potere temporale nelle sue mani; la sua politica in pratica consisteva nella supremazia del potere universale della Chiesa rispetto all'impero, nel sottomettere i laici, l'impero e i movimenti eretici riformisti riaffermando su questi la dottrina della Chiesa cattolica, ed infine ottenere il pieno controllo dell'intera penisola italiana. Questo particolare progetto egemonico di Innocenzo III prende il nome di ierocrazia, che significa che entrambi potere spirituale e politico vengono affidati al clero. Dunque Innocenzo III rappresentava la versione estremista di Gregorio VII, e riassumeva nella lettera Sicut CRISI PAPATO E IMPERO E NASCITA DEGLI STATI NAZIONALI In questa epoca esistevano in ogni città medioevale delle fazioni nobiliari nate dal popolo grasso più ricco, tra queste i Colonna, coinvolte in lotte intestine. I Colonna, da sempre contro la famiglia di provenienza di Bonifacio VIII, i Caetani, diventano alleati di Filippo IV (il bello), che inizia la tassazione del clero francese e finisce con l'imprigionamento e rapimento di Bonifacio, con la leggenda dello schiaffo di Anagni (1303), significativo di un rovesciamento dei rapporti tra la chiesa e le monarchie nazionali, non più l'impero. Il re Filippo IV è un po' l'emblema di una monarchia nazionale forte. Nel 1309 avviene un fatto anomalo: viene eletto un papa francese, Clemente V, invece di un papa italiano 0 addirittura romano. La sede papale quindi si sposta in Francia, evento politicamente significativo dato che il papa cade sotto il controllo del re di Francia. Questa situazione rimarrà tale fino al 1377, quando papa Gregorio XI riporta la sede papale a Roma. L'anno dopo (1378) i cardinali francesi, non riconoscendo l'autorità di papa Urbano VI (italiano), nominano un papa francese, Clemente VII, che ritorna ad Avignone. La chiesa occidentale ha quindi due papi, uno francese e uno italiano, e due sedi, Roma e Avignone, così avviene il cosiddetto Scisma D'Oriente, ovvero l'Europa si divide e si schiera ora con un papa ora con l'altro, ma non è solo il papato ad avere problemi, infatti nel 1356 con la bolla d'oro la nomina al trono imperiale diventa elettiva e non ereditaria; si verifica così il problema della scarsità di voti, per il quale i candidati decidono di comprarli, ed entra così nella politica anche la finanza. Nel 1453 i turchi cannoneggiano Costantinopoli con l'uso della polvere da sparo, che si erano procurati dai cinesi, e finisce così l'impero romano d'Oriente che viene sostituito dall'impero dei turchi ottomani che durerà fino al 1918, poco dopo l'inizio della prima guerra mondiale. Nel corso del '300 si consolidano gli Stati nazionali, o monarchie, grazie ad una serie di guerre espansionistiche, che danno vita agli eserciti nazionali, ovvero eserciti costituiti da mercenari, cioè militari pagati. Perché parliamo di monarchie nazionali? Significa che nascono da un popolo che vive nello stesso territorio, la stessa legge, parla una lingua sola, professa una sola religione, ha una sola cultura, perciò si parla di nazione, o meglio uno stato nazionale, una monarchia nazionale in questo contesto storico, e grazie a queste caratteristiche si crea una coesione tra i cittadini. La prima repubblica invece sarà la Svizzera, seguita dalla repubblica delle province unite cioè l'Olanda, poi l'Inghilterra e la Francia. L'impero invece è sovranazionale perché comprende tante nazioni, e la chiesa è universale, è unica, quindi si parla proprio di universalismo, che sta al di sopra del concetto sovranazionale; questa aspirazione la ebbe prima Alessandro Magno, infatti anche il fatto che la chiesa volesse che si parlasse solo il latino deriva da Magno, che introdusse la coinè. Oggi ad esempio c'è una potenza universalistica: la finanza, che controlla anche la politica. Dunque queste monarchie nazionali si basano su dei precisi presupposti: ® Le guerre di conquista: per territori abitati da popolazioni che avevano stesse cultura, lingua, ecc. dello stato nazionale; Creazione di un esercito nazionale: non si tratta di eserciti di leva, ma di eserciti di mercenari o soldati di ventura; La burocrazia: creazione di un apparato che controlla la tassazione; Sistema finanziario nazionale: nascita delle banche di stato, ovvero è lo stato che fa dei prestiti, o emana titoli i credito. Con tutte queste nuove istituzioni le classi sociali emergenti si alleano col re per una lotta contro l'aristocrazia, perché questi costituiscono un impedimento all'esercizio del potere da parte del re. Queste classi sociali emergenti ricevono una legittimazione politica da parte del re, costituendo un patto di fedeltà implicito. Nel 1215 viene redatto il primo atto costituzionale: la Magna Charta Libertatum. Inoltre in Inghilterra nasce il parlamento costituito da due camere, la camera dei Lords e la camera dei comuni, e in Francia nasce l'assemblea degli Stati generali, che riunisce i rappresentanti della nobiltà, del clero e della borghesia, che diventerà molto importante durante la rivoluzione francese. Nel Sud Italia, o regno di Napoli, dal 1250 al 1400 ci sono gli angioini di origine francese, che dopo verranno sostituiti dagli aragonesi di origine francese. In Spagna la monarchia si forma più tardi, quando gli spagnoli cacciano gli arabi da Granada, l'ultima città in mano agli arabi, nel 1492, anno fatidico perché avviene anche la scoperta dell'America e muore Lorenzo Il Magnifico, che rappresentava l'ago della bilancia della politica italiana, poiché l'Italia era divisa in signorie, cioè poteri locali, e lui era riuscito a mantenere un equilibrio tra esse, ma quando muore questo equilibrio cessa di esistere, perciò le signorie tornano in lotta fra loro e ciò costituisce un periodo di debolezza durante il quale l'Italia sarà bersagliata dalle conquiste da parte di Francia e Spagna. Inizia così l'età moderna, proprio nell'anno 1492. Cominciamo dunque con una linea del tempo: 1492 '50 ‘eo Di) 4789 , tt 7 t T + Disfiuzione delle civibtà omeinde * Spostamerito dei traffici commerciali + APfemazione deefe potenze atontiche Corima. Spagna e Rordoga®b, poi Inghigtuno. e Otanda) *Impero di Colo V, che viene letto doi principi tedeschi perché compito. 1 voti chiedendo un prestito alfa bomca. (napponti con da Pinamea e con do. religione, questione cistiamesimo VS protestomiesimo) * Ciusi dere! libia * Rinascimento in Itotia GLOSSARY Nazionalità: indica l'appartenenza ad una nazione con lingua, religione, tradizioni condivise. Nazionalismo: è forma degenerativa della nazione perché si verifica quando si è talmente attaccati alla propria nazione che non si riconoscono e accettano quelle diverse dalla propria. Crisi: significa separare il vecchio dal nuovo, il buono dal cattivo, rappresenta un cambiamento pertanto non per forza deve essere considerato un fattore negativo. Giubileo: giorno di pellegrinaggio per i cristiani che si manifesta ogni 25 anni, anche se prima si manifestava ogni 50 anni. Indulgenza plenaria: La dottrina dell'indulgenza è un aspetto della fede cristiana che si riferisce alla possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato, detta pena temporale, dal peccatore che abbia confessato con pentimento sincero il suo errore e sia stato perdonato tramite il sacramento della confessione. Decima: è un tributo che corrisponde a 1/10, nell'antica Roma era la decima parte del reddito che l'agricoltore doveva all'erario come imposta. Stati generali: rappresentanti dei tre ceti sociali nobiltà, clero e borghesia. Scomunica: è la condanna ecclesiastica che comporta l'esclusione della persona colpita dalla comunione dei fedeli e dalla possibilità di ricevere e di impartire i sacramenti, oppure è la condanna per ragioni ideologiche o politiche. Scisma d'Oriente: evento nel quale coesistono due papi, una francese e uno italiano, che causano la divisione dell'Europa che si schiera ora con uno ora con l'altro. Antipapa: papa eletto non canonicamente, cioè secondo tradizioni e credenze, in opposizione a quello legittimo, e perciò non riconosciuto dalla chiesa. Chiesa nazionale: Le chiese nazionali erano chiese legate ad istituzioni caritative comprendenti ospedali, ostelli e servizi di varia assistenza ai pellegrini provenienti da una certa nazione. Alla base di esse e delle opere di assistenza ai pellegrini c'erano in genere delle confraternite che si sostenevano grazie alle elemosine e alle rendite provenienti da benefattori appartenenti alla comunità nazionale di riferimento. Hussiti: seguaci di Hus, rivoluzionario boemo. Bolla d'Oro: documento che dichiara che il re dovrà essere eletto dai principi tedeschi e non potrà più diventare tale per eredità. Orda d'Oro: dinastia di origine mongola proveniente dalla Russia meridionale Khanato: un khanato è un territorio su cui governa un khan, cioè un governatore di origine mongola, situato nell'Europa orientale o Asia. Vizir: Il termine visir, ossia colui che decide, indica un importante consigliere politico e religioso, spesso di un califfo, di un sovrano, di un Emiro o di un sultano. Consiglio della Corona: organo di amministrazione del principato di Monaco. Magna Charta Libertatum: primo atto costituzionale redatto nel 1215. Camera dei comuni: camera del parlamento d'Inghilterra dedicata alla borghesia. Dinastia plantageneta: i Plantageneti, detti anche prima casa d'Angiò, furono un'importante casata reale medievale fondata da Enrico II d'Inghilterra, figlio di Goffredo V d'Angiò il Bello, considerato il capostipite della casata. Prammatica sanzione: era una costituzione imperiale che affrontava temi di particolare rilevanza ed interesse generale, promulgata su richiesta di un alto funzionario, che entrava in vigore appena
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