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Storia antica romana; dalle origini alla caduta dell'impero d'oriente, Dispense di Storia Romana

FONDAZIONE DI ROMA; mito e realtà ETA’ REGIA ETA’ REPUBBLICANA GUERRE CON POPOLI ITALICI GUERRE PATRIZIO-PLEBEE; I PLEBISCITI I SOCI ITALICI LE GUERRE SANNITE GUERRA TARANTINA E GUERRE PIRRICHE LE GUERRE PUNICHE GUERRE MACEDONICHE IL CROLLO DELLA REPUBBLICA LA CRISI AGRARIA E LA RIFORMA DEI GRACCHI LE LOTTE CIVILI TRA OPTIMATUS E POPOLARI LA RIFORMA DELL’ESERCITO DI GAIO MARIO LA GUERRA SOCIALE; DRUSO E LA CITTADINANZA AI SOCII MARIO E SILLA IL PRIMO TRIUMVIRATO; POMPEO, CRASSO, CESARE ETA’ IMPERIALE SECONDO TRIUMVIRATO; OTTAVIANO, MARCO ANTONIO E LEPIDO DINASTIA GIULIO CLAUDIA DINASTIA FLAVIA DINASTIA DEGLI IMPERATORI ADOTTIVI DINASTIA DEGLI ANTONINI DINASTIA DEI SEVERI LA CRISI DEL III SECOLO LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO DIOCLEZIANO E LA TETRARCHIA COSTANTINO I; L’EDITTO DI TOLLERANZA TEODOSIO; EDITTO DI TESSALONICA E PRIMA DIVISIONE DELL’IMPERO 476 d.C. FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE; ODOACRE DEPONE L’ULTIMO IMPERATORE ROMANO ROMOLO AUGUSTOLO

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 22/06/2024

alessia.galiero
alessia.galiero 🇮🇹

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Scarica Storia antica romana; dalle origini alla caduta dell'impero d'oriente e più Dispense in PDF di Storia Romana solo su Docsity! STORIA ROMANA LE ORIGINI DI ROMA Nella penisola italica convivevano pacificamente diverse civiltà, tra cui gli Etruschi che erano il popolo dominante e più potente che abitava in Italia in quel tempo. Non si hanno fonti scritte di come Roma sia nata, molte sono state redatte secoli dopo, quando Roma era già una grande potenza. I cittadini romani hanno elaborato alcune leggende tese ad esaltare l’eccezionalità di Roma e a dimostrare la sua grandezza sin dal modo in cui nasce. Principalmente, riconosciamo due leggende: 1. Romolo e Remo: Roma fu fondata da due gemelli cresciuti e “adottati” da una lupa. Ovviamente questa è un’invenzione, ma in molte civiltà indoeuropee arcaiche vi erano a capo due individui. 2. Leggenda che viene fuori dalla narrazione di Virgilio (Eneide) secondo la quale Roma è stata fondata da Enea e dai pochi superstiti troiani che, scampati alla guerra, approdano nel Lazio e pongono le basi per la nascita di Roma. Le pochissime testimonianze della nascita della città sono legate a debolissime tracce archeologiche e ad una serie di ipotesi più o meno plausibili. Roma viene fondata nei pressi delle foci del fiume Tevere, in una zona paludosa. In questa area, delle popolazioni provenienti dall’entroterra laziale; i latini e i sabini, hanno costruito dei villaggi sui colli sopraelevati rispetto alla palude. Gli antenati si stabilirono in questa zona, probabilmente, per fini commerciali in quanto la foce del Tevere sfociava nel mare dunque porre degli insediamenti consentiva di gestire la navigazione fluviale e marittima, importante per gli scambi commerciali, per il trasferimento delle merci dell’entroterra verso altre civiltà dell’Italia tirrenica ETÁ REGIA 750 - 510 a.c Attraverso il mito di Romolo e Remo si introduce la nascita della monarchia a Roma, probabilmente in questo periodo Roma cadde sotto l’egemonia degli etruschi questo perché l’idea di un potere monarchico è propria degli etruschi e questo viene ulteriormente confermato dai nomi degli ultimi re (Tarquino deriva da Tarquinia, una delle più importanti città etrusche). Romolo dopo aver ucciso suo fratello Remo fondó Roma che nel periodo monarchico ebbe 7 re ma probabilmente furono di più; Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. I re erano accompagnati dal senato. Gli ultimi tre furono Etruschi (egemonia etrusca su neonata Roma). L'ultimo, Tarquinio il Superbo, dopo aver portato avanti una monarchia crudele e rigida fu ucciso da una rivolta nella battaglia di Lago Rigillo del 496 a.c. ETÁ DELL'OLIGARCHIA REPUBBLICANA 509-27 a.c. Cacciata la monarchia si instaurarono le magistrature e si restaurò il potere del Senato di 300 patrizi scelti tra le famiglie aristocratiche che a loro volta eleggevano due consoli annuali + assemblee popolari (senza potere decisionale). Nei momenti di crisi era possibile eleggere un solo console, con poteri assoluti, chiamato dittatore, la sua carica aveva un tempo limitato. ESPANSIONISMO TERRITORIALE Tra il 6°- 5° secolo Roma si arricchisce, vede una crescita demografica e sente la necessità di espandere il proprio territorio nell’entroterra a danno delle popolazioni limitrofe: combatte contro i sabini, i latini, gli umbri, i lucani contro i potenti Etruschi, radendo al suolo la capitale, Veio, e la città di Tarquinia. Poco per volta assumono un controllo sempre più grande e Roma inizia ad affermarsi come potenza. Eccezione fu la sconfitta contro il popolo dei Galli, proveniente dall’Italia del Nord, che entrò nella città di Roma, la attaccò e la saccheggiò. Questo fenomeno è passato alla storia come “Calata dei Galli” ed è diventato un episodio, un evento simbolico in quanto prima volta in cui Roma viene attaccata direttamente, episodi del genere risuccederanno solo nel periodo precedente alla caduta dell’Impero Romano. GUERRE PATRIZIO-PLEBEE E LE SECESSIONI 494-287 a.c Le guerre patrizio-plebee furono una serie di scontri sociali e politici che caratterizzarono la storia della prima Repubblica romana, tra il VI e il V secolo a.C. Lo scontro era acceso tra le due classi sociali principali di Roma: i patrizi, discendenti delle prime famiglie fondatrici della città, che detenevano il potere politico ed economico, e i plebei, la maggioranza della popolazione, composta da contadini, artigiani e commercianti, esclusi da diritti politici.  Disuguaglianza politica: i patrizi monopolizzavano le magistrature più importanti e il Senato, mentre i plebei non potevano ricoprire cariche importanti né partecipare attivamente alla vita politica.  Disuguaglianza economica: i patrizi dopo le guerre d’espansione possedevano la maggior parte delle terre e controllavano il commercio, mentre i plebei, costretti ad andare in guerra erano spesso indebitati e vivevano in condizioni di precarietà.  Disuguaglianza legislativa: mancavano delle leggi scritte, le leggi erano tramandate oralmente, favorendo i patrizi. Secessione plebe; i plebei allora abbandonarono la città per protesta contro l'oppressione patrizia, ritirandosi su colli vicini, con la loro assenza, le attività economiche e produttive della città si interrompevano, creando un caos generale ma soprattutto l'esercito senza di loro non era in grado di funzionare lasciando Roma scoperta ad attacchi esterni. I patrizi, di fronte alla paralisi della città e alla minaccia di una rivolta armata o di un'invasione esterna, furono costretti a scendere a patti con i plebei e a negoziare le loro richieste.  Istituzione dei tribuni della plebe, magistrati eletti tra i plebei con il compito di difendere i loro diritti.  Leggi delle XII tavole del 450 a.C.: per la prima volta, le leggi furono codificate e rese accessibili a tutti i cittadini, ponendo fine all'arbitrio dei patrizi.  Leggi Licinie-Sestie: i plebei ottennero l'accesso al consolato e ad altre magistrature importanti.  Lex Hortensia: i plebei ottennero l'accesso al Senato.  Leggi Canuleie: furono abolite le leggi che impedivano i matrimoni misti tra patrizi e plebei, si venne a creare una nuova classe dirigente, quella patrizio-plebea. territorio italico, arrivò in pianura padana e ottenne una significativa vittoria nella battaglia del lago Trasimeno. Non potendo ancora attaccare la città di Roma che era fortificata, si diresse a sud per cercare di corrompere le alleanze romane e si stanziò a Cuma, (Si alleò anche con Filippo V re di Macedonia e poi Roma si vendicò alleandosi con gli etoli in Grecia, guerre macedoniche 212 a.c). Nella prima fase della guerra i Cartaginesi ebbero la meglio e Roma subì una pesante sconfitta nella battaglia di Canne (Puglia). Roma resisteva, guidata dal comandante Scipione l'Africano in Spagna che conquistò la penisola iberica. Successivamente Scipione si diresse in Nord Africa (territorio di Cartagine), sconfiggendo Annibale nella battaglia di Zama.  TERZA GUERRA PUNICA Dopo la vittoria contro Annibale Roma impose a Cartagine pesanti condizioni di pace, tra cui perfino il divieto di autodifesa senza il consenso di Roma. La Numidia ne approfittò per attaccare Cartagine che stremata decise di agire, Roma allora approfittò della Rottura del patto di pace per dichiarare guerra. Vista la superiorità numerica Cartagine si arrese e consegnò le armi ma Roma pretese la distruzione di Cartagine, allora I cittadini si riarmarono velocemente, richiamarono il generale Asdrubale, e provarono a resistere all'assedio romano rinchiusi nella fortezza della città. Dopo un assedio di 3 anni Cartagine fu infine Distrutta nel 146 a.c. GUERRE MACEDONICHE: Mentre la Repubblica romana era in piena ascesa, espandendosi verso sud in Italia e verso la penisola iberica, il regno di Macedonia, sotto la guida di Filippo V, stava consolidando il proprio potere nella Grecia. Roma intervenne perché Filippo V di Macedonia si stava espandendo in Illiria, regione d’interesse romano, ma anche perché nell'ultima guerra punica a Cannes si era alleato con Annibale contro i romani, allora per vendetta i romani si allearono con le poleis greche della lega etolica e con Attalo del regno di Pergamo contro Filippo. Furono una serie di quattro conflitti combattuti tra la Repubblica Romana e il Regno di Macedonia. Le guerre durarono dal 214 al 148 a.C. e si conclusero con la vittoria romana, nella battaglia di Cinocefale e nella battaglia finale a Pidna che vide la divisione della Macedonia in province romane. LA FORMAZIONE DELL'IMPERO La Repubblica Romana intraprese numerose guerre di conquista, espandendo il proprio territorio in tutta Italia, intorno al Mediterraneo e in Europa occidentale. Questo portò a un enorme afflusso di ricchezze ma anche a tensioni sociali e conflitti politici interni. Fino ad allora grazie al sistema di confederazioni, Roma non governava direttamente i territori sottomessi, li lasciava indipendenti --> imperialismo egemonico (non diretto). Ma adesso con un territorio tanto vasto e instabile Roma si vide costretta ad assumersi la diretta responsabilità della protezione ed amministrazione politica, militare, fiscale... dei nuovi territori. Anzitutto Impiantando delle forme di controllo stabili (governatori, esercito, amministrazione...) il popolo non é più confederato ma suddito. Si abbandona l'imperialismo egemonico per passare al dominio diretto, sta nascendo l'Impero Romano. IL CROLLO DELLA REPUBBLICA ------------------------------ RIASSUNTO BREVE Ultima fase della repubblica romana e successivo passaggio al principato imperiale Inizia con la Crisi politica e la guerra civile, dallo scontro emergono varie figure tra cui quelle Mario e Silla, di Cesare che muore nel 44 a.c, poi di nuovo guerra civile, dallo scontro emerge Ottaviano Augusto primo imperatore romano. Il passaggio avviene tra il 133 al 31 a.c suddiviso in 4 periodi intermedi • Età dei GRACCHI con la carica di tribuni della plebe; Tiberio Gracco 133 a.c e Gaio Gracco 123 a.c. • Età di Mario e Silla: 122-78 a.c • 78-44 a.c Età di Cesare e Pompeo • Marco Antonio vs Ottaviano --> nel 31 nella battaglia navale di Azio Ottaviano vince e l'Egitto è sotto il potere di Roma. -------------------------------- LA CRISI AGRARIA E LA RIFORMA DEI GRACCHI Alla fine delle guerre puniche, Roma aveva anche conquistato il Nord Africa, e si accingeva a distribuire gli appezzamenti terrieri delle terre conquistate. Ma poche furono le categorie sociali che poterono permettersi di acquistare le nuove terre o appropriarsene in modo illecito; I Senatori, i cavalieri e la nobilitas. Dall'altro lato invece vi erano i piccoli proprietari terrieri che erano stati costretti a lasciare le proprie terre per partecipare nelle tante guerre romane (anche i socii italici), ne tornavano enormemente indebitati e si vedevano costretti a vendere le proprietà terre ai patrizi; si vennero così a creare grandi latifondi che sfruttavano tra l'altro manodopera gratuita grazie ai tanti schiavi acquisiti, trattati con totale disumanità, meri strumenti da lavoro. Due rivolte degli schiavi; • 139 a.c in Sicilia • Rivolta di Spartaco Per il piccolo proprietario terriero era impossibile competere e allora, spogli del loro lavoro originario, indebitati, si diressero in massa nelle città in cui formarono una nuova classe sociale, il sottoproletariato urbano, che spesso creava enormi disordini politico-sociali nelle città oltre al fatto di aver creato una classe di nullatenenti che non potevano neanche più permettersi l'armatura per andare in guerra, questo era un gran problema per l'Impero Romano. A Roma scoppiarono numerose rivolte e la politica si trovò divisa tra due fazioni (partiti); 1. Ottimati --> Aristocrazia senatoria, conservatrice 2. Popolari --> cavalieri e plebei ricchi, innovatori, consapevoli della necessità di Roma di mantenere un esercito numeroso di plebei. É in questo contesto che lavorano i due fratelli Gracchi, tribuni della plebe del partito dei popolari che si pongono il problema di ricostruire la piccola e media proprietà terriera italica utilizzando gli appezzamenti conquistati e divenuti terre pubbliche. • Tiberio --> "lex sempronia" Propone una riforma agraria basata sul limite di possesso di terreno pubblico per cittadino romano e la restituzione dei terreni in eccesso allo stato che ne avrebbe fatto un'equa redistribuzione tra i piccoli proletari romani (cittadini). Fu assassinato dal Senato • Gaio --> Riprese la stessa riforma del fratello ma estese la ridistribuzione anche ai socii italici (non cittadini) proponendo di concedergli la cittadinanza Ma a causa del conservazionismo senatorio e della nobilitas le loro riforme furono smantellata, lasciando la società romana in crisi. GAIO MARIO: RIFORMA DELL'ESERCITO A Roma continuavano le tensioni tra ottimati e popolari e nel frattempo vi erano anche due minacce esterne; • I cimbri e i tetoni (germanici) che invadevano il nord Italia (sconfitti da Mario). • Giugurta re della Numidia (Nord Africa). GAIO MARIO mise in atto una riforma dell'esercito che risolveva due problemi; il problema della massa di proletari nelle città ma anche la mancanza di personale nell’esercito; la riforma infatti permetteva anche ai nullatenenti di arruolarsi; lo stato si sarebbe occupato di garantire l'equipaggiamento, la paga e in più avrebbe distribuito appezzamenti di terra ai veterani militari (lex apuleia agraria; simil pensione). LA NASCITA DELL’IMPERO CON OTTAVIANO AUGUSTO 27 a.c al 14 a.c OTTAVIANO VS ANTONIO L'assassinio di Giulio Cesare nel 44 a.C. gettò Roma nel caos e diede inizio a un periodo di instabilità politica e guerra civile tra cesariani (Marco Antonio) e repubblicani (cesaricidi). Alla morte di Cesare, il luogotenente di Cesare, Marco Antonio, iniziò una battaglia contro i cesaricidi e si proclamò come suo successore, ma venne ritrovato il testamento di Cesare che indicava come suo erede il pronipote Ottaviano. I due decisero di allearsi per sconfiggere definitivamente i cesaricidi (Bruto e Cassio) e stipulano il SECONDO TRIUMVIRATO composto da Ottaviano, Antonio e Lepido. I tre si divisero i territori di dominio (Antonio Oriente, Ottaviano Italia e Occidente, Lepido Africa). Allo scadere del Triumvirato però, Ottaviano aveva rinforzato i suoi poteri in occidente, mentre Antonio era occupato in Oriente, in Egitto dove fu amante di Cleopatra, fu allora facile il pretesto di Ottaviano di accusare Antonio di star tradendo i valori romani a favore di un'orientalizzazione, così lo dichiarò nemico di Roma assieme a Cleopatra. Nel 31 a.c. con la battaglia navale di Azio, Ottaviano vince su Antonio e Cleopatra che si suicidano. All'impero venne annesso anche l'Egitto (termina la dinastia Tolomaica). NASCITA DEL PRINCEPS E DEL PRINCIPATO IMPERIALE Ottaviano aveva in mano tutti i poteri ma doveva ben guardarsi da non fare la fine di Cesare, allora restaurò i poteri del senato e del tribuno della plebe, facendosi eleggere console prima e tribuno della plebe poi, cioè accentrò tutte le cariche più importanti su di sè (praticamente con pieni poteri). Ottaviano viene allora nominato imperatore (comandante militare) e princeps dal senato; Nasce il principato imperiale. Ottaviano Augusto (augeo=accrescere) fece attenzione a non presentarsi ai suoi cittadini come un monarca, non a caso assunse il titolo Princeps Senatus che indicava l'individuo nel senato più importante ed elevato. Infatti, nonostante avesse pieni poteri come un dittatore, non rovesciò le strutture politiche della repubblica, anzi la "restauro" almeno formalmente. Con Ottaviano Augusto si avrà la fine della crisi romana (guerre civili...) e un impero di pace (pax augusta) e di prosperità anche culturale. PROBLEMATICITÀ IMPERIALI • LA DIFESA Con Augusto l'impero si stabilizza e l'estensione territoriale è a Nord europa fino al Danubio e il Reno (Francia, Belgio, Olanda...), la Spagna, il Nord Africa (Libia, Egitto) il Medio Oriente (Turchia...) e la penisola Ellenica. Questi territori tanto estesi andavano consolidati, difesi e protetti, si necessitava quindi di un esercito stabile e permanente. L'esercito con Gaio Mario diventò di professionisti stipendiati e per ricavare i fondi militari vi era bisogno di una forte implementazione del sistema di tassazione dei cittadini, allora Augusto elabora un sistema basato su riscossione di imposte regolari calcolate in base a possessione terriera e al censimento della popolazione, l'impero inizia a burocraticizzarsi. Per mantenere la sicurezza l'impero trova due soluzioni; 1. Estendersi sconfiggendo i nemici vicini 2. Creare stati cuscinetto vicino ai propri confini; che erano indipendenti ma vi si insediavano governatori romani che affiancavano le varie forme di governo. • AMMINISTRAZIONE Una parte delle province del dominio romano più antiche e importanti furono riservate ai senatori che potevano diventarne governatori. Un'altra parte di provincie di più nuova conquista fu affidata a dei prefetti del ceto equestre (es. Ponzio Pilato) L'impero fu amministrato come una lega di città; si reggeva su una base strutturale burocratica composta da una rete di amministratori, molto leggera. • SUCCESSIONE ALL'IMPERATORE la successione del Princeps era un problema perché non poteva essere dinastica come quella di un monarca, allora Ottaviano, come Cesare, ricorre "all'adozione" di un suo successore: TIBERIO L'ETÀ IMPERIALE DINASTIA GIULIO-CLAUDIA 14-68 d.c Tiberio (conquista Britannia), Caligola, Claudio e Nerone Dinastia difficile, tensioni con senato e Aristocrazia a causa del dispotismo degli imperatori specialmente Caligola e Nerone. DINASTIA FLAVIA; in un anno succedono 4 imperatori Vespasiano, Tito (esplosione Vesuvio) Domiziano (costruzione limes germanico) ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PRINCIPATO ADOTTIVO 96 d.c IMPERATORI ADOTTIVI; Periodo di pace e stabilità + fioritura culturale A seguito delle precedenti dinastie che avevano visto successioni di sangue e spesso incapacità di governo, si istituzionalizzò il meccanismo dell'adozione ereditaria, già utilizzata da Cesare e Ottaviano. 1. Senatore Nerva 2. Traiano (adottato da Nerva, con lui massima espansione imperiale). 3. Adriano (vallo di Adriano il Britannia) + DINASTIA ANTONINI 138-192 d.c 4. Antonino Pio (politica di pace + vallo di Antonino in Britannia) 5. Marco Aurelio (crisi; pestilenze, contrasto di Parti a oriente e Germanici a occidente) Commodo (ripresa dinastia di sangue; figlio di Marco Aurelio, assassinato) DINASTIA SEVERI 193-235 d.c Monarchia militare; intesa tra impero ed esercito 1. Settimo Severo (origini africane) 2. Caracalla (cittadinanza a tutti gli uomini liberi) 3. Eliogabalo 4. Alessandro Severo Ma Claudio II sconfigge i Goti e Aureliano recupera alcuni confini persi e fa costruire le mura Aureliane per la difesa di Roma. L'IMPERO TARDOANTICO DIOCLEZIANO E LA TETRATCHIA La crisi del III secolo si concluse solo con l'ascesa al potere di Diocleziano nel 284 d.C. Diocleziano resosi conto della vasta area di territorio imperiale da amministrare istituì la forma di governo della tetrarchia; 4 imperatori costituivano un collegio imperiale e si dividevano i compiti di amministrazione e governo. Gli imperatori erano suddivisi in due Augusti (preposti) e due Cesari (sottoposti) che avrebbero dovuto sostituire gli Augusti nella successione imperiale. Rispettivamente due imperatori (di tipo diverso) controllavano Oriente e due Occidente. Gli imperatori erano; • Diocleziano e Massimiliano in oriente • Galerio e Costanzo in occidente Quando Massimiliano e Diocleziano si ritirarono dal governo però il sistema della tetrarchia non funzionò e si ebbe un periodo di lotte civili che vide la salita al potere nel 324 d.c del figlio di Costanzo, Costantino I. COSTANTINO E L'EDITTO DI TOLLERANZA Grazie al precedente lavoro di Diocleziano e al successivo lavoro di Costantino, Roma riuscì a risollevarsi dalla crisi del III secolo. Opere; • Sposta capitale a Costantinopoli (Bisanzio, in Turchia, Istanbul) per meglio concentrarsi sulla minaccia dei Sassanidi. • Editto di tolleranza/di Milano; placa le lotte di religione, concede ai cristiani la libertà di culto • Riforma l'esercito • Risana l'inflazione • Riforma amministrativa; crea le prefetture e le diocesi per amministrare meglio il territorio Dopo Costantino si susseguirono una serie d’imperatore che furono tutti occupati a difendere le costanti minacce esterne, soprattutto da parte dei barbari e dei Sassanidi. LA CADUTA DELL'IMPERO D’OCCIDENTE L’ARRIVO GLI UNNI E I GERMANICI COME TRUPPE MERCENARIE Mentre Roma costantemente assediata da Barbari e Sasanidi s’indeboliva, gli Unni, un'altra potenza proveniente dalla Mongolia in Asia Centrale, era in espansione e arrivava a minacciare i popoli germanici ai confini nord dell'Impero Romano. Questi ultimi allora chiedono protezione a Roma chiedendo di poter accedere e stabilirsi entro i confini imperiali nei Balcani. Gli imperatori già dal terzo secolo concedono l'ingresso ai Visigoti in servizio militare a difesa dei confini, arruolando così nell’esercito romano truppe mercenarie d’origine germanica. Queste popolazioni non riuscivano ad integrarsi con la popolazione romana, restando legati alle proprie tradizioni, così si alleano con altre tribù germaniche organizzando una ribellione che finirà con la morte dell'imperatore Valente nella battaglia di Adrianopoli contro i Goti. TEODOSIO; PRIMA DIVISIONE DELL'IMPERO Alla morte di Valente prenderà il potere su tutto l'impero il sovrano orientale Teodosio. Opere; • EDITTO DI TESSALONICA 380 d.c --> rende il cristianesimo religione di stato e inizia la persecuzione delle eresie. • Concede ai Goti di stabilirsi nell'illiria (Albania, Bulgaria, Romania) Alla sua morte l’impero viene diviso tra i due figli nel 395 d.c • Arcadio --> oriente • Onorio --> occidente IL DECLINO DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE Entrambi gli imperatori Onorio e Arcadio erano giovani e inesperti, questo contribuì a indebolire il potere centrale e ad accelerare il declino dell'impero. L'impero d'Occidente fu sottoposto a una pressione crescente da parte delle invasioni barbariche, soprattutto da parte di Visigoti, Vandali, Franchi e Unni. Nel 410 d.C vi fu il secondo grande sacco di Roma provocato dai Visigoti, guidati da Alarico. Che successivamente occupano la parte Meridionale della Gallia (Spagna) e l'imperatore Onorio si vide costretto a riconoscere e autorizzare il nuovo regno romano-barbarico; IL REGNO VISIGOTO DI TOLOSA LA GRADUALE PERDITA DEI TERRITORI L'impero d'Occidente perse gradualmente il controllo di vasti territori; Le invasioni barbariche continuarono in Britannia e in Gallia. Nel 429 d.c I vandali portarono a compimento il terzo grande sacco di Roma e arrivarono a conquistare anche le provincie romane in Africa Nord e le isole della Sardegna e Corsica. Nel 451d.c anche gli Unni guidati da Attila saccheggiarono Milano. LA FINE Onorio morì nel 423 d.C. senza eredi maschi. La sua morte portò a un periodo di ulteriore caos e instabilità in Occidente, con la proclamazione di diversi imperatori rivali. L’Impero Romano si trovava disgregato in tanti e diversi regni barbarici e gli ultimi imperatori romani furono marionette nelle mani dei nuovi generali dei regni romano- barbarici, L'ultimo imperatore Romolo Augustolo (di anni 13) viene deposto da ODOACRE un generale germanico. Nel 476 d.c cade l'impero d'occidente e in questa data si fa finire l'età antica e iniziare il MEDIOEVO. L’Impero Romano d'Oriente resisterà e prenderà il nome di impero bizantino; cadrà solo nel 1453 d.c con la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi Ottomani. A.G uniSA 2024 Araldi
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