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Storia Bizantina, da Costantino fino alla fine dell'Impero bizantino, Appunti di Storia Medievale

riassunto che va dalla tetrarchia di Diocleziano fino alla caduta dell'impero bizantino attraversando la storia delle dinastie che si sono susseguite.

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 13/06/2024

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Scarica Storia Bizantina, da Costantino fino alla fine dell'Impero bizantino e più Appunti in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! STORIA BIZANTINA 13/03/2024 Crisi III secolo. Diocleziano tenta di risolvere un problema che ormai si ripropone da tempo, ovvero, quello della successione. Nell’Impero Romano non era mai stata definita una norma che regolasse la successione. Diocleziano istituisce la Tetrarchia (dal greco tetra = 4 / archè = comando), quindi troviamo al vertice dell’Impero 2 AUGUSTI e stanno sotto di loro 2 CESARI. Diocleziano associa al potere Massimiano e suddivide l’Impero in 4 settori:  Oriente  con capitale Nicomedia  Illirico  capitale Sirmio poi a Tessalonica  Italia, Africa, Penisola Iberica  capitale Milano  Occidente (Gallia, Britannia ecc.)  capitale Treviri Associa al potere Massimiano, Diocleziano scegli per sé l’oriente (scelta significativa) e di risiedere a Nicomedia. Massimiano diventa Augusto per l’occidente e risiede a Milano. Diocleziano nomina come suo Cesare Galerio (si colloca sull’Illirico), mentre Massimiano ha il suo Cesare in Costanzo Cloro che risiede a Treviri. Roma pur continuando ad essere la capitale morale dell’Impero Romano, non lo è più nella pratica. La tendenza degli imperatori ad allontanarsi da Roma è cosa non recente, ed è spiegabile alla luce di varie cose: necessità per gli imperatori di essere vicini ai funzionari di guerra; necessità del potere imperiale di svincolarsi da un eccesso di interventismo da parte di alcuni senatori che cercano di influenzare ed esercitare il loro potere decisionale nei confronti dell’Imperatore. Quindi l’Imperatore si allontana da Roma e porta con sé la sua amministrazione. Per capire la scelta dell’oriente dobbiamo fare attenzione alla collocazione di Nicomedia (tra mediterraneo occidentale e mediterraneo orientale), la crisi maggiore si era avuta in Occidente (crisi demografica, crisi economica, crisi culturale), l’oriente si trova in una situazione migliore (vi è continuità dei centri abitati, reperti che dimostrano buona produzione, migliore situazione culturale), per questi motivi l’Imperatore ha più interesse a mantenere il controllo su questi territori. A Nicomedia, Diocleziano terrà presso di sé il figlio di Costanzo Cloro (pratica diffusa, cercare di tenere sotto controllo il sottoposto attraverso anche il controllo dei familiari). Costantino cresce presso la corte di Diocleziano, però da Nicomedia ha modo di osservare la geografia del territorio circostante, quando poi arriverà alla sua scelta supponiamo sia una scelta fatta con condizioni di causa, sono aree geografiche che Costantino conosce bene. Sappiamo che Diocleziano nel 305 decide di abdicare e costringe Massimiano a fare la stessa cosa, proprio perché vuole mettere in pratica la sua creazione in modo da verificarne il funzionamento. Effettivamente in prima battuta il sistema funziona, Costanzo Cloro e Galerio divento a loro volta Augusti e nominano come loro Cesari due militari: Severo (occidente) e Massimino Daia (oriente), però questa scelta crea un forte scontento nei figli di Costanzo Cloro e di Massimiano e questo mette in crisi il sistema. Già nel 306 Costantino alla morte del padre si fa proclamare Imperatore dai suoi eserciti in Gallia, dall’altro lato il figlio di Galerio, Massenzio, fa la stessa cosa. Mentre in occidente si sollevano questi due “usurpatori”, contemporaneamente in oriente anche la successione di Massimino Daia viene messa in discussione da un generale che è Licinio. In occidente arriviamo allo scontro tra Costantino e Massenzio (famosa battaglia di Ponte Milvio del 312, alla vigilia della quale Costantino avrebbe avuto un sogno con il segno della croce). In oriente Licinio elimina Massimino Daia (inizi 313). Nella fase iniziale, Costantino in occidente e Licinio in oriente, si accordano per una gestione collegiale dell’Impero. Si incontrano a Milano nel 313, dove emettono l’Editto di Milano, il famoso editto di tolleranza, che cambia la storia del cristianesimo. In un primo momento a Licinio viene risparmiata la vita a patto che si ritiri dalla politica, mentre in un secondo momento Licinio verrà ucciso e con lui anche suo figlio. L’Impero di Costantino dura dal 307 al 337:  Fondazione Costantinopoli  Riforma militare  Riforma amministrazione civile  Rapporti cristianesimo  Successione dopo la sua morte Costantino conosce bene il territorio di Costantinopoli poiché egli è cresciuto a Nicomedia, e ha quindi modo di osservare la particolare conformazione geografica di Bisanzio e di capire quello che era il suo potenziale: posizione in prossimità dei principali scenari di guerra (fronte danubiano e mesopotamico); la città era collocata sul Bosforo quindi zona cruciale per i traffici commerciali; importanza dell’oriente rispetto all’occidente. L’atto di fondazione (324) venne fregiato da un augure, la città venne dotata sia di templi pagani sia di chiese cristiane. Ciò che differenzia Costantinopoli da tutte le altre città fondate da altri imperatori precedenti è in primo luogo la presenza di un senato (assemblea locale iniziale che cresce di importanza poiché si aggiungono alcuni membri del senato romano, la loro scelta è legata a fatto di avere interessi in ambito orientale oppure legati a quei luoghi dalla nascita): senatori Roma = clarissimi/ senatori Bisanzio = clari. Costantino mantenne la distinzione tra potere civile e potere militare che si era affermata con Diocleziano (aveva fatto in modo che i funzionari non potessero detenere contemporaneamente entrambe, ciò per evitare un accentramento di potere). I limitanei sono gli eserciti che stazionano lungo il limes, essi sono guidati da un dux, accanto all’esercito stanziale abbiamo i Comitatenenses che è un esercito mobile, guidati dal magister militum, si spostano lungo il confine a seconda degli scenari. Per quanto riguarda la riforma amministrativa abbiamo la divisione dell’Impero in prefetture ognuna con diocesi e province, sistema legato un po' alla visione tetrarchica (oriente, illiria, africa, gallia, italia). Il funzionario più importante nell’amministrazione provinciale è il prefetto del pretorio: incarichi di natura civile; si occupa del fisco; si occupa del servizio postale; manutenzione strutture pubbliche e strade. Dunque, questo funzionario non aveva propriamente dei poteri militari ma esercitava comunque un certo controllo poiché si occupava del vettovagliamento dell’esercito. I tre figli di Costantino si dividono l’eredità, ma anni dopo Costanzo II chiamerà Giuliano come co- imperatore in oriente. Dopo la morte di Costantino: 1. OCCIDENTE  Costantino II (337-340) [Gallia-Britannia-Spagna-Mauritania] -- Costante (337-350) [Italia- Africa-Illirio] 2. ORIENTE  Costanzo II (337-361) -- Giuliano (361-363) Costanzo II, sappiamo che promosse l’attività di trascrizione dei testi (lo sappiamo da un passo di Temistio), l’interesse per i libri lo vediamo già in Costantino. Ciò porta alla costruzione della grande biblioteca imperiale di Costantinopoli. Il passaggio da volumen a codex avviene nel IV secolo. Questo è un aspetto positivo del cristianesimo bizantino, poiché trascrivevano autori pagani, se avessero adottato fanatismi non avremmo avuto nulla della letteratura greca antica. Due particolari tipi di scrittura: 5. Maiuscola biblica 6. Maiuscola alessandrina Il contrasto tra Costantinopoli e Alessandria si presenta anche in questo. Giuliano era un personaggio estremamente colto ma è passato alla storia con l’appellativo di apostata, poiché tentò di riaffermare l’antica religione pagana, la sua convinzione nasceva dal pensiero che il cristianesimo aveva portato solo male all’Impero Romano, inoltre aveva visto cristiani macchiarsi di efferati delitti contro i suoi familiari. Il suo errore fu quello di riorganizzare la gerarchia dei sacerdoti pagani proponendo la stessa struttura dei cristiani. Egli proibì ai cristiani l’insegnamento questo perché si studiavano gli autori pagani classici. Purtroppo, la sua riforma morì con lui, ferito a morte in una campagna contro i cristiani. Il suo immediato successore Gioviano era cristiano, ortodosso, miceno. Dunque, le riforme di Giuliano vennero abbandonate. La rovina di giuliano fu Gregorio di Nazianzo che lo attaccava e il ritratto che ne faceva lasciò un ricordo negativo. Giuliano fu l’ultimo della dinastia costantiniana. I SECOLI IV E V 1. Gioviano (363-364) 2. Valente (364-378) 3. Teodosio I (379-395) Si ripropone la divisione religiosa che c’era anche tra i figli di Costantino. Nuova ondata di invasioni delle popolazioni germaniche, ostrogoti e visigoti premono ai confini dell’Impero, la classe dirigente è divisa da due atteggiamenti: combattere da una parte e dall’altra vi è una politica di assimilazione (che prevale sia in Valente, sia in Teodosio I). Valente consente ai visigoti di stanziarsi in territorio romano nei Balcani e vengono accolti come federati, vengono esentati dal pagamento di molte imposte e vengono pagati per difendere i territori che occupano. Ciò viene visto da alcuni come un atteggiamento arrendevole. In quel momento, quindi, c’è una compresenza tra visigoti ariani e romani ortodossi, ciò porta ad atteggiamenti vessatori da parte dei funzionari Romani, i visigoti attaccano la popolazione Romana, Valente difende con l’esercito che però viene sbaragliato e l’Imperatore muore in battaglia. I visigoti in quel momento non continuano e si ritirano. Teodosio viene chiamato a comandare la parte orientale dell’Impero alla morte di Valente, egli aveva avuto da un primo matrimonio Onorio e Arcadio, contrae un secondo matrimonio con la figlia di Valentiniano I da cui nascerà Galla Placidia. IMPERO DI TEODOSIO I 7. Rapporti con le popolazioni germaniche: politica di accoglienza e assimilazione 8. 380: Editto di Tessalonica – cristianesimo come religione di stato 9. 381: Concilio di Costantinopoli 10. 381-382 e 391-392: – decreti teodosiani – condanna della religione pagana 11. 395: divisione definitiva dell’impero Il cristianesimo e i concili portano con sé il concetto di eresia. Vi è la musealizzazione dei templi, poco dopo invece si passò alla chiusura poiché i pagani continuavano a frequentarli. Nel concilio ecumenico viene sancito nel canone 3 (canone della discordia) che al vescovo di Costantinopoli spetta il primato d’onore dopo il vescovo di Roma, poiché questa città è la nuova Roma. Le chiese di Alessandria e Antiochia protestano, innanzitutto perché Costantinopoli non era sede di fondazione apostolica, la sua potenza deriva semplicemente di essere la sede dell’Imperatore. Gli arabi conquisteranno con estrema facilità Egitto, Siria e Palestina proprio per la discordia di queste popolazioni rispetto a Costantinopoli. Cresce il potere economico della chiesa: 12. Protezione imperiale 13. Sovvenzioni alle istituzioni ecclesiastiche 14. Immunità e privilegi (es. esenzione dei muneri) 15. Inalienabilità del patrimonio ecclesiastico e monastico (ciò creerà un danno consistente allo stato poiché queste proprietà godono di benefici ed esenzioni fiscali). 27/03/2024 Con la morte di Anastasio si ripropone il problema della successione, a palazzo si scontrano in particolare due corpi di guardia: excubitores (combattenti) e scholae palatinae (corpo di parata). Gli excubiti sono guidati dal comes excubitorum, in quel momento Giustino. Giustiniano interviene per placare gli animi ma rifiuta il trono, alla fine viene incoronato. Giustino era di umili origini, il giudizio del Procopio di Cesarea su di lui è negativo. Giustino era analfabeta dunque dovevano gestirlo, è opinione diffusa che fosse Giustiniano a gestire la politica dello zio. 28 marzo 519  fine dello scisma di Acacio (a S. Sofia si celebra la riconciliazione con Roma). Intensa attività di Giustiniano di promuovere sé stesso per succedere allo zio, inizia a costruire chiese, l’attività edilizia in quegli anni sarà per lui fondamentale, gareggiava con una nobile di altissimo livello che aveva fatto costruire una chiesa sfarzosa. Aprile 527  Giustino si ammala, il 1° aprile designa Giustiniano come successore, per la prima volta nella successione il popolo viene completamente messo da parte. La cerimonia si svolge tutta all’interno palazzo, non si presenta all’Ippodromo davanti al popolo come era consuetudine. Giustiniano era estremamente religioso e vedeva in Dio la fonte del suo potere. Il suo fu un regno molto lungo dal 527 al 565. Il 542 è una data spartiacque in cui possiamo distinguere due fasi del suo regno: 1° fase intraprendente/ 2° fase di dimessa. Fu un grande imperatore anche per la sua capacità di circondarsi di figure valide, i principali: Eudemone, Triboniano, Giovanni di Cappadocia, Belisario. 529  lotta al paganesimo (conseguenza dell’ortodossia di Giustiniano), vengono sospesi i finanziamenti all’Accademia di Atene (declino culturale di Atene). Probabilmente il Procopio di Cesarea era un cripto pagano. Vi è con Giustiniano la riorganizzazione del diritto, si nota un atteggiamento ambivalente: norme che tutelano le sinagoghe e la cultura ebraica, ma nel 535 vengono emanati divieti per gli ebrei ciò perché si premeva per una loro conversione. La legislazione fu oggetto di un’ampia attività di revisione. CORPUS JURIS CIVILIS (non è denominazione originaria)  Nel 528 incarica una commissione di giuristi che lavorano a questo progetto. Le leggi vennero sottoposte ad un esame per verificare la loro adattabilità al contesto contemporaneo, le modifica vengono chiamate interpolazioni. Scritte in latino. Il diritto però era rappresentato dalle sententie che tante volte discordavano tra loro lasciando ai giudizi molta libertà, venne quindi predisposta un ulteriore commissione che lavorava al digesto o pandette. Il corpus era così strutturato: 1. Codex justinianeus (raccoglie in 12 libri una vasta serie di costituzioni imperiali di Giustiniano e dei suoi predecessori) Tra le competenze del Pretore di Sicilia vi è la gestione del comes sacri patrimonii per Italiam (riscossione tasse) e del quaestor palatii (questioni giudiziarie). Politica ecclesiastica:  Origenismo  Monofisismo  543. Editto dei tre capitoli (condannava gli scritti di tre autori, ciò significava andare contro le decisioni di Calcedonia; Papa Virgilio rifiuta questo editto viene portato a Costantinopoli e costretto a firmare)  553. Concilio di Costantinopoli (5° concilio ecumenico) CONCILIO DI COSTANTINOPOLI o Condanna dei Tre Capitoli o Organizzazione della chiesa sulla base della pentarchia o Conseguenze: costituzione della chiesa copta in Egitto e giacobita in Siria Chiesa melchita  che segue le disposizione dell’Imperatore, ortodossa. 03/04/2024 La storiografia bizantina inizia con Procopio di Cesarea. Segue due filoni: 1. Storiografia aulica 2. Storiografia di livello medio-basso (cronografie) La storiografia aulica è opera di individui di alto livello che si esprimono in un greco vicino al classico e hanno come modelli i grandi della storiografia greca (es. Erodoto, Tucidide ecc.). Queste sono opere scritte dall’aristocrazia per l’aristocrazia. Tali scritti ci offrono un punto di vista privilegiato con fonti e informazioni di prima mano. Le cronografie provengono dal mondo ecclesiastico, iniziano a narrare dalla creazione del mondo. Le vicende dei popoli antichi sono narrate in parallelo per mostrare l’azione della provvidenza divina. Sono scritti molto contaminati dalla fede religiosa e quindi lo storico si trova costretto a dover fare una scrematura delle informazioni fornite. Sono scritte in greco demotico, che è la lingua popolare. PROCOPIO DI CESAREA  segretario di Belisario, scrive storiografia aulica, ha un punto di vista privilegiato poiché a molti dei fatti descritti assiste egli stesso in prima persona. Si dice che Procopio fosse in realtà un cripto pagano.  Libri guerre (8 libri), in cui vediamo il Procopio ufficiale, che loda Giustiniano.  Anekdota, odio verso Giustiniano.  De Aedificis (sugli edifici dell’Imperatore Giustiniano), è un’opera celebrativa, elenca le strutture volute dall’Imperatore in tutto l’Impero, ma non presenta una sezione sull’Italia forse perché l’opera è rimasta incompiuta. Il quadro dell’epoca è completato da Giovanni Lido:  Trattazione prefettura pretorio, ambiente profondamente corrotto. Scolasticos prosegue l’opera fino al 559 d.C., per il periodo successivo abbiamo Menandro, che non ci è giunto integralmente ma in frammenti. MONACHESIMO GRECO 35. Non esiste un ordine basiliano (no espressione “monaco basiliano”), il monachesimo greco bizantino sicuramente si rifà agli scritti di Basilio di Cesarea, ma sono da considerare come un insieme di regole comuni (tipikà) di base a partire dalle quali i singoli monasteri realizzano forme proprie. 36. Monachos, eremos (rimanda al concetto di solitario); il monaco è colui che pratica la solitudine per avvicinarsi a Dio. 37. Antonio e Pacomio; Antonio è il punto di riferimento del monachesimo greco e dell’anacoretismo, la vita di Antonio è narrata dal suo discepolo Atanasio) 38. ANACORETI; separazione dal mondo, ha Gesù nel deserto come modello, periodi di isolamento e lotta fisica del monaco contro il male. 39. CENOBITI; la religiosità per loro va ricercata nella vita comune, nella comunità. Il monaco pratica l’ascesi e questo lo porta ad essere visto come “atleta”, egli ricerca l’ησυχία (quiete, silenzio, tranquillità), il monaco “folle” reagisce alla forte celebrazione da parte della comunità adattando comportamenti esecrabili poiché egli vuole essere offeso. Altre figure particolari sono gli Stiliti (vivono su una colonna) e i Dendriti (vivono sugli alberi). Hanno come punto di riferimento Basilio di Cesarea che però, non è l’unico. Nella legislazione giustinianea vi è attenzione per il fenomeno monastico, si cerca di effettuare un controllo sui monaci e indurli a preferire la forma cenobita, questo perché politicamente il monaco può essere elemento destabilizzante proprio perché è al centro del popolo. È un fenomeno che richiede controllo. DA GIUSTINIANO A ERACLIO Giustiniano muore nel 565 lasciano un’Impero al collasso (p.v. economico-militare). Gli anni che vanno dalla sua morte al regno di Eraclio vedono succedersi: 1. Giustino II (565-578) 2. Tiberio (578-582) 3. Maurizio (582-602) 4. Foca (602-610) I fatti più importanti di questo periodo riguardano la politica estera:  GUERRA PERSIA  viene interrotto il pagamento dei tributi, fino alla pace del 591.  SPAGNA  Giustiniano aveva strappato una parte della penisola iberica ai Visigoti ma questi la riprendono.  AFRICA  tribù Mauritane aggressive, guerra endemica.  ITALIA  La conquista dell’Italia ottenuta con 20 anni di guerra viene vanificata dall’invasione Longobarda.  BALCANI  invasione avaro-slava, le tribù slave sono soggiogate al popolo degli Avari (ceppo turco-mongolico, oppressivi, bellicosi) guidati da un Khan. Quando i Longobardi migrano in Italia, gli Avari cominciano ad attaccare i territori dell’Impero liberi dal popolo che gli concorreva. Le Sclavinie sono territori soggetti agli slavi, sistema tribale di villaggi che sfugge al controllo dell’Impero. I Bizantini perderanno il controllo dell’interno dei Balcani, mantenendo solo la costa. IL REGNO DI MAURIZIO (582-602) Sovrano capace, si collocano sotto di lui riforme importanti. 40. 591  pace con la Persia di Cosroe II, sfrutta un momento di difficoltà interna degli avversari; la pace comporta la cessione dell’Armenia che è un importante bacino di reclutamento militare. 41. Creazione degli Esarcati di Italia (Ravenna) e Africa (Cartagine); l’invasione Longobarda è un momento destrutturante ed è vista da molti come la vera origine del Medioevo, per questo motivo vengono creati gli Esarcati e scompare la prefettura del pretorio (Esarca = magister militum, funzionario militare che assorbe anche i poteri civili). 42. Guerra contro Avari e Slavi; ESARCATO D’ITALIA: I DUCATI 1. Venezia 2. Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona) 3. Roma 4. Napoli 5. Calabria All’interno di questo sistema si nota la tendenza a emanciparsi dal sistema centrale, soprattutto nel ducato di Venezia, Roma e Napoli. Queste città sviluppano un’aristocrazia che esprime un suo ceto dirigente e per questo i diplomatici bizantini vengono malvisti. A Roma c’è il Duca, ma l’Imperatore tende a cedere al Papa funzioni anche civili e amministrative. In questi ducati, quindi, sono molto forti le tendenze centrifughe. DUCATO DI CALABRIA  prende questo nome dall’antica Calabria, al momento della costituzione comprende l’antica Calabria (Salento) e il Bruzio. Il Salento era al centro delle comunicazioni tra parola “tema” viene usata per indicare una sezione amministrativa. Lo stratego via via assume anche funzioni civili su quel dato territorio. Di questo ordinamento ci parlano solo fonti tarde che sono cronografie (cronache di Teofane, monaco). Secondo la teoria più consolidata questo ordinamento sarebbe frutto di un piano di riforma applicata solo a delle zone dell’Impero (in questo momento solo alla penisola anatolica), secondo altre teorie si sviluppa sulla base di esigenze militari dopo la battaglia di Yarmuk). 51. Tema armeniaco, magister militer per armeniam 52. Tema anatolico, magister militum per orientem 53. Tema opisician, obsequium 54. Tema carabisiano, soldati marinai responsabili della costruzione della flotta 55. Tema tracesio/dei tracesi, magister militum per Thraciam. L’Impero bizantino continua a istituire nuovi temi fino al X secolo, vediamo come questo ordinamento viene definito nel tempo, gradualmente e lentamente per poi essere esteso ad altri territori. SOLDATI-CONTADINI (Stratioti) Invece di pagare lo stipendio ai soldati gli vengono dati terreni e agevolazioni. 56. L’Impero assegna al soldato un fondo militare che gode di uno statuto fiscale particolare 57. Il fondo militare appartiene allo stato ed è registrato in appositi registri 58. La concessione del fondo è vincolata alla prestazione del servizio militare 59. Il fondo militare è inalienabile, ma può essere lasciato in eredità a patto di garantire una prosecuzione del servizio militare 60. Il soldato-contadino ricava dal fondo quanto occorre al proprio equipaggiamento e al sostentamento della sua famiglia 61. Il soldato continua a ricevere un soldo (di entità limitata) DA ERACLIO A COSTANTE II 62. Affermazione definitiva della lingua greca: l’imperatore Basileus (VII secolo) 63. La successione: Costantino III ed Eracleona 64. Ascesa di Costante II Eraclio aveva avuto Costantino III da un primo matrimonio, alla morte della moglie contrae un nuovo matrimonio con Martina (sua nipote, figlia della sorella) da cui ebbe numerosi figli morti o deformati, ne sopravvisse uno: Eracleona. Per indicazione di Eraclio alla sua morte Costantino III ed Eracleona avrebbero dovuto regnare insieme, con particolari funzioni a sua moglie Martina. Costantino III muore poco dopo Eraclio. Venne suscitata una rivolta che abbatté Eracleona (a cui viene tagliato il naso) e Martina (a cui viene tagliata la lingua), vengono poi mandati in esilio. Grazie all’intervento del senato diventa imperatore Costante II (figlio di Costantino III). COSTANTE II (641-668) 65. Espansione araba in Africa 66. 643 – presa di Tripoli 67. 646 – conquista definitiva dell’Egitto (in 10 anni gli arabi occupano Egitto, Siria e Palestina) In seguito, gli arabi occuperanno la Sicilia per cui però impiegano 70 anni, questo ci fa capire quanto fosse debole la presa di Bisanzio sui territori orientali. I monofisiti invece furono ben felici di consegnarsi agli arabi, anche perché questi erano molto tolleranti. 68. 649 – prima spedizione navale araba (non sono esperti di navigazioni, acquisiscono la tecnica occupando i territori bizantini, facendo proprie le loro competenze) 69. Occupano Cipro, Rodi, Coo (mirano a Costantinopoli) 70. 655 – sconfitta della flotta bizantina (Costante stesso fu in pericolo di vita) 71. 659 – disordini interni al califfato e tregua con Bisanzio POLITICA RELIGIOSA 72. 646 – sinodi africani di condanna del monotelismo (Massimo il Confessore) 73. 647 – rivolta dell’Esarca Gregorio 74. 648 – Typos (editto che ordinava di non discutere più la questione, non proponeva soluzioni) 75. 649 – sinodo lateranense (convocato da Papa Martino, in cui venne condannato sia il monoenergismo sia il monotelismo) 76. 652/3 – arresto e processo a Papa Martino I e a Massimo il Confessore L’Esarca Olimpio marciò verso Roma ma il Ducato di Roma era fedele al papa, non riesce ad arrestalo e allora decide di ribellarsi all’Imperatore, va in Sicilia e muore di morte naturale. Poco dopo Costante II invia il nuovo esarco Teodoro, che con un’operazione notturna riesce ad arrestare Martino I e lo porta a Costantinopoli, viene condannato a morte dal senato per poi essere graziato all’esilio dall’Imperatore dopo averlo torturato (acciecato) e fatto fare una marcia umiliante. 15/04/2024 ORTODOSSI E MONOFISITI  insofferenza verso il potere imperiale  Massimo Il Confessore: rielabora la dottrina neoplatonica insieme agli scritti di Dionigi. I suoi trattati costituiscono la base del pensiero ortodosso bizantino.  Costante II emana il “Typos” (editto che impone il silenzio senza dare effettive soluzioni) o Lettera Papa Martino I = prima attestazione del nome “Calabria” per questa regione, descrive il suo percorso. Sicuramente però l’estensione del termine è di epoca precedente. Forte opposizione a Costante II in alcuni circoli, egli costringe il fratello a diventare sacerdote e poi lo fa uccidere, l’opposizione nei suoi confronti cresce.  663 – lascia Costantinopoli per recarsi in Italia, a Roma viene accolto con tutti gli onori dal Papa. Si dice che abbia portato via con sé la copertura bronzea del Pantheon fino in Sicilia, passa per Cosenza (nome che cambia in alcune attestazioni da Consentia a Costantea, dopo il passaggio dell’Imperatore).  663-668 – Siracusa Capitale dell’Impero, vi ha sede Costante II, ma la presenza dell’Imperatore in Occidente allarma l’élite costantinopolitana e Costante II viene assassinato nel suo palazzo a Siracusa. MESSENZIO  usurpatore armeno, ucciso dal figlio di Costante II. Le truppe che erano in Italia vengono richiamate a Costantinopoli. COSTANTINO IV (668-685) POLITICA ESTERA = Arabi e Bulgari (entrambi non lasceranno mai i bizantini)  Avanzata araba: Cipro, Rodi, Cao, Chio, Cizico (conquistano le isole) Costantinopoli ripetutamente aggredita dagli arabi, le mura della città resistono e gli arabi si ritirano nel 678 d.C., quando i bizantini utilizzano un’arma micidiale: il fuoco greco, miscela incendiaria, la formula era un segreto di stato, Teofane il Confessore lo attesta come “fuoco marino”, la base della miscela è quasi sicuramente nafta e altre sostanze. Il fuoco greco era usato soprattutto nelle battaglie in mare, poiché la sua natura incendiaria aumentava al contatto con l’acqua, Teofane lo descrive anche come un “fuoco aderente”. La sostanza primaria per la miscela veniva importata dall’Anatolia, dunque l’arma viene abbandonata a seguito alla perdita di quei territori. Gli arabi vengono sconfitti e stipulano un trattato di pace in cui si trovano costretti a dover versare dei tributi. BULGARI (ceppo di origine turca)  Espansione tra Danubio e Balcani  Imperatore sconfitto, riconosce il regno bulgaro  Versamento dei tributi ai Bulgari  I bulgari si fondono con gli slavi COSTANTINO IV: POLITICA INTERNA 77. Lotte contro arabi che spostano la capitale da Damasco a Bagdad (conseguenze: più pressione ai confini orientali) 78. Lotte contro i bulgari fino alla fine della vita dell’Imperatore L’ITALIA  751 -- caduta dell’esarcato, la gestione delle diocesi di Sicilia e meridione passa a Costantinopoli (atto ordinaria amministrazione per rendere omogenee le province), i pontefici non smetteranno mai di chiedere la restituzione delle diocesi a Roma.  754 – Stefano II e Pipino il Breve; accordo per la cessione dei territori dell’Esarcato al Papa  Costantino V dispiega un’attività diplomatica (tra cui proposta matrimonio figlia Pipino), sia verso i longobardi sia verso i franchi. ICONOCLASMO (egli continuò la lotta del padre con ancora maggiore accanimento)  754 -- Sinodo di Hiereia (doveva essere un concilio ecumenico che ribadiva l’editto del padre per cui l’iconoclastia era dottrina di stato), chiamato sinodo acefalo perché il patriarca era appena morto. Gli atti di questo sinodo non ci sono pervenuti direttamente.  Repressione del dissenso.  Congiure contro l’Imperatore (da parte di alcuni monaci), congiure rischiose e ripetute nel tempo. Dobbiamo correggere l’immagine di Costantino V, che ci viene presentato anche da Teofane il confessore come persecutore dei monaci. Bensì studi importanti hanno dimostrato che ciò è falso. La persecuzione di alcuni monaci venne raccontata come la persecuzione di tutti i monaci. LEONE IV (775-780) 79. Consolidamento del proprio potere; era considerato un mezzo sangue perché figlio ad una principessa kazara; scelta di governare da solo e associò immediatamente il figlio come suo successore. 80. Situazione stabile sui fronti orientale e balcanico, i bizantini riescono a respingere gli attacchi 81. Sovranità franca sull’Italia settentrionale 82. Il papato: Adriano I, i documenti non vengono più datati con gli anni bizantini ma con gli anni del papato, il papa li chiama greci (perversi e nefandissimi) e non romani. 83. Progetto di alleanza franco-bizantina (matrimonio principessa franca), le trattative si concludono per la morte di Leone IV. COSTANTINO VI (780-797) 84. La reggenza di Irene (madre), tanto assetata di potere da decretare l’accecamento e l’uccisione del suo stesso figlio per poter regnare da sola. Se fu prima reggente e poi Imperatrice è perché un gruppo la sosteneva finché ne aveva bisogno (sistema clientelare attorno alla dinastia isaurica. 85. Debolezza sul fronte orientale 86. 784 – operazioni in Grecia e Peloponneso; quasi sicuramente la spedizione guidata da un suo collaboratore fu solo di facciata per aumentare il consenso 87. 786 – preparativi pe il concilio ecumenico; opposizione dei tagmata Il segretario di Irene viene eletto patriarca anche se non aveva una carriera ecclesiastica alle spalle. I tagmata sono i militari bizantini preposti alla difesa della capitale in questo periodo è una milizia devotissima al grande Costantino V. Si opposero al concilio e dispersero i vescovi occupando il palazzo. Irene agì facendosi raggiungere dalle truppe del tema di Tracia (a lei fedeli). I lavori pere il 7° concilio ecumenico si spostarono a Nicea. CONCILIO DI NICEA, VII ECUMENICO, II NICENO Fu l’ultimo concilio ecumenico prima dello stacco con Roma.  Condanna unanime all’iconoclastia  Atteggiamento moderato verso i vescovi iconoclasti (che prevalse)  Opposizione dei monaci zeloti  Contrasti con Roma Adriano I inviò dei rappresentanti al concilio, ma inviò anche delle lettere in cui presentava delle perplessità in merito alla nomina del patriarca Tarasio e il papa rivendicava la sua preminenza nella chiesa. Rivendica la restituzione delle diocesi dell’Italia meridionale e di Sicilia. Negli atti del concilio tutto questo non c’è, il che dimostra quanto Costantinopoli rifiutasse di trattare questa questione e non si accettavano ingerenze papali su Costantinopoli. Questo creò ancora dissidio e tensione. 787  viene ripristinato il culto delle sacre icone RELAZIONE CON I FRANCHI E SITUAZIONE IN ITALIA 88. 781 – fidanzamento tra Rotrude e Costantino VI; l’Alleanza torna utile rispetto ai contrasti che si hanno con Benevento anche se il prezzo per i bizantini sarà rinunciare all’Italia centro-settentrionale. 89. 782 – rivolta di Elpidio (stratego); è da collegare a quegli intrighi di palazzo dopo la morte di Leone IV, Elpidio venne sconfitto e si rifugiò presso gli Arabi. 90. 786 – politica di Carlo Magno in Italia meridionale – rottura con Bisanzio Il progetto di fidanzamento viene rotto probabilmente è più verosimile che ci sia stata la rottura per volere di Carlo Magno. Quando Carlo colpisce gli interessi di Bisanzio si ha la vera e propria rottura dell’alleanza e il conseguente allontanamento.  790 – Costantino VI riesce ad estromettere la madre dalla politica e la chiude in convento anche se poi verrà riammessa a corte  Scisma moicheanico  Costantino ripudia moglie e figlie per sposare la sua amante, questo fatto inammissibile nella chiesa bizantina creò un vero e proprio scisma. Ciò aumenta il dissenso verso Costantino VI.  797 – Irene Basileus; governo che ebbe conseguenze catastrofiche soprattutto economiche.  802 – colpo di Stato e ascesa del logoteta genikou (ministro finanze) Niceforo.  Irene morirà sull’isola di Lesbo in esilio NICEFORO I (802-811) Fu un Imperatore molto forte, deciso, capace. 91. Controllo sulla chiesa, indipendenza del potere imperiale 92. Risanamento economia 93. Riforme relative agli stratioti (colpiti dal Kaptikon, imposta personale) 94. Politica coloniale (deportazioni) 95. Ampliamento ordinamento tematico (tessalonica; macedonia; Nicopoli che significa consolidamento nell’area balcanica) Nomina patriarca il suo omonimo Niceforo (intellettuale che scrive a proposito del processo di ruralizzazione). Altri volevano come patriarca Teodoro studita (che tornerà protagonista nella seconda fase iconoclasta). Teodoro scrisse anche lamentele al Papa nei confronti del patriarca Niceforo, dando adito agli screzi già esistenti. I bizantini condannano l’usura ma la tollerano, Niceforo vietò il prestito ad interesse ribadendo che solo lo stato poteva effettuarlo. Questo incrementò notevolmente il gettito fiscale per lo stato bizantino. 29/04/2024 Lezione precedente = evangelizzazione slavi Basilidi  presentati come di origini armene Dinastia Amoriana  da Michele II a Michele III MICHELE III E BARDAS (zio Michele, fratello Teodora) 96. 856 – da Teodora/Teodocisto a Michele III/Bardas 97. 858 – deposizione di Ignazio e ascesa di Fozio al patriarcato 98. Conflitto con Roma 99. Il filioque (= < e dal figlio>) 100. L’evangelizzazione degli slavi (Moravia e Bulgaria) Niceforo Foca completa anche la conquista della Lucania e della Puglia per poi ripartire da Brindisi. LEONE VI (886-912)  Ricordato anche per la sua attività culturale, ricordato come “il saggio”.  Raccolta Basilikà, base del diritto e ultima raccolta di leggi; seguono l’ordine del corpus iuris civilis  scoli e commenti per agevolarne la consultazione e inserimento di un indice (tipoukeitos)  le 113 Novellae; circolarono autonomamente per poi essere raccolte in sillogi (il problema è che ne circolano diverse con diverso numero di novelle, le più accreditate sono 113). Caratteri del suo regno:  apice dell’assolutismo imperiale  giunge a compimento il processo di burocratizzazione dello Stato I banchetti imperiali erano il luogo in cui si vedevano i rapporti di forza, poiché chi era più vicino all’imperatore mangiava vicino a lui, mentre chi non lo era veniva collocato più distante nelle liste. Titoli e dignità erano conferiti in associazione ad insegne, i titoli erano onorifici e ricalcavano molto spesso antichi nomi di magistrature (che una volta aveva attività pratica, ma che ora erano svuotati) ed erano vitalizi ma non ereditari. I titoli più alti consentono di accedere al senato, ma che non ha nessuna funzione effettiva, è un mero ordine sociale. Più importante era il funzionario, più importante era la carica che gli veniva attribuita. Titoli e dignità nel IX/X secolo:  fonti: i taktikà o liste di precedenza redatte dagli atriklini  il klerotogion di Filoteto (899)  titoli dia vravion (es. magister gloriosissimus, patrizio spectabilis)  06/05/2024 DIPARTIMENTO DELLE FINANZE  logoteta tou genikou: amministra le finanze militari  cartularios tou sakelliou: amministra le casse dello stato  megas kourator ton manganon  orphanotrophos  sakellarios: revisore dei conti; teneva la contabilità anche degli altri dipartimenti CANCELLERIA  prostasecretis  crisobolli  prostagmata POSTE E AFFARI ESTERI  logoteta del dromos: curava anche le infrastrutture GIUSTIZIA  eparca della città: capo dell’amministrazione giudiziaria  questore  preposto alle petizioni LEONE VI – POLITICA ESTERA  Simeone di Bulgaria (893-927): è un figlio di Boris Michele  Ripresa della guerra vs Bulgari: l’imperatore sposta il commercio bulgaro a Tessalonica e affida la gestione a due bizantini  896 -- Bulgarophygon: battaglia in cui i Bizantini perdono  902 -- Taormina: presa dagli arabi  904 – Tessalonica: una flotta araba saccheggia la città e trucida la popolazione  907 – Olav di Kiev: marcia contro Costantinopoli per ottenere condizioni di commercio per i mercanti russi  911-912 – tentativo di recuperare Creta SCISMA DELLA TETRAGAMIA  I quattro matrimoni : nessun matrimonio da eredi all’imperatore  Nascita di Costantino : nato da una donna che non era moglie dell’Imperatore, però era nato nella sala del palazzo imperiale.  Scontro con Nicola Mistico: si poneva dunque il problema di legittimare il bambino, dopo una serie di trattative si giunse all’accordo che Nicola avrebbe battezzato il bambino solo dopo l’allontanamento della madre dal palazzo, ma tre giorni dopo il battesimo sposò Zoe.  9 giugno 911 – Costantino VII è associato al trono ALESSANDRO (912-913)  Fratello di Leone VI, fa da reggente per Costantino  Allontana Zoe dal palazzo  Interrompe il versamento dei tributi alle casse bulgare COSTANTINO VII PORFIROGENTO (913-959)  Lotta per la reggenza  Nicola Mistico e Simeone di Bulgaria: accordo per matrimonio tra la figlia e Costantino, l’atteggiamento troppo accondiscendente di Nicola lo porta alla deposizione  La reggenza di Zoe  914 – Adrianopoli  917 – Anchialo L’ASCESA DI ROMANO I LECAPENO (920-944)  Il colpo di stato del 919  920 – Romano co-imperatore: probabilmente il sistema clientelare della dinastia macedone era così forte tanto che non fosse conveniente per Romano uccidere Costantino, ma man mano lo escludeva dalle decisioni  924 – attacco bulgaro a Costantinopoli: Romano aveva messo in crisi i bulgari muovendo contro di loro i popoli limitrofi in modo da tenere sempre impegnato Simeone ai confini.  Manovre diplomatiche di Romano  927 – morte di Simeone cui succede Pietro: pace con Bisanzio POLITICA ESTERA  Spedizioni di Giovanni Curcus in armenia e nel nord della mesopotamia  Melitene  Emiro di Aleppo e Mossul: la flotta araba arriva a Costantinopoli ma è sterminata dal fuoco greco  Situazione stabile in Cilicia PROBLEMI STRUTTURALI  Crescita dell’aristocrazia: tende a sottrarre allo stato terra che appartengono ai medi proprietari terrieri e ai soldati, si può parlare di appropriazione indebita poiché erano terreni che facevano parte del demanio statale che dovevano essere.  Cooperazione e contrasti governo centrale/aristocrazia  Le leggi di Romano I a tutela della piccola proprietà (i “potenti” contro i “deboli”) 922 – la riforma del diritto di protimisis: precedenza nell’acquisto/locazione:  Familiari co-proprietari  Altri co-proprietari  Proprietari di terreni dislocati nel fondo da alienare  Proprietari di terreni confinanti che pagano le tasse in comune (stesso korion)  Altri proprietari LOTTA CONTRO I “POTENTI” BASILIO II (976-1025) (figlio di Romano II e Teofano)  Basilio parakoimomenos: principale collaboratore di Basilio II  Barda Sclero e Barda Foca: si ribellano come usurpatori  985 – allontanamento di Basilio  986 – Samuele di Bulgaria: la rivolta riesce a scacciare i bizantini  Nuove rivolte – l’aiuto di Vladimiro di Kiev Vladimiro chiede la mano della sorella di Basilio, Anna; poi chiese una serie di tributi ma assicurò la conversione al cristianesimo del suo popolo. Anna sposò Vladimiro e in cambio egli inviò 6000 variaghi alle dirette dipendenze dell’Imperatore, corpo d’armata particolarmente feroce. Ciò permise a Basilio di avere la meglio sui rivoltosi.  991 – 1018 – campagna bulgara: vittoria dei Bizantini, punizione durissima che Basilio inferse ai bulgari (tutti i soldati prigionieri furono accecati), da quel momento è ricordato come “bulgaroctono” (ammazza bulgari)  Fronte orientale: 994 sconfitta sull’Oronte; occupazione di Emesa; Armenia e Iberia  Progettazione di una spedizione in Sicilia per debellare la presenza araba: la spedizione non venne portata avanti a causa dell’improvvisa morte dell’Imperatore L’OCCIDENTE  Mancato intervento in Italia  Spedizione di Ottone II  982 – Ottone II sconfitto a Capo Colonna: lo stesso Ottone rischiò di cadere prigioniero degli arabi ma si dice sia stato salvato da una nave bizantina  983 – morte di Ottone II e la reggenza di Teofano  Progetto di alleanza matrimoniale  1002 – morte di Ottone III IL GOVERNO DI BASILIO II  Le leggi a sostegno della piccola proprietà terriera  L’alliéngyon: vengono coinvolti nel pagamento della tassa, che i piccoli non riescono più a versare, i grandi proprietari terrieri  Lotta contro le più eminenti famiglie aristocratiche: coloro che tendevano a sottrarre terra allo stato provocando danni al fisco e all’esercito  Ricorso ai mercenari (Russi, Turchi, Bulgari, Macedoni): le ribellioni spingono Basilio ad arruolare soldati che siano direttamente alle sue dipendenze e non di altri aristocratici L’indebolimento delle famiglie magnatizie dell’Asia Minore condusse all’indebolimento di queste regioni e la loro capacità di resistenza che porterà Costantinopoli a non riuscire più a resistere agli attacchi arabi. COSTANTINO VIII (1025-1028) E LE SUE FIGLIE  Eudocia, Zoe, Teodora  Il primo matrimonio di Zoe (50 anni): Romano III Argiro (1028-1034), eparca della città  Il secondo matrimonio: Michele IV il Paflagone (1034-1041)  Michele V il calafato (1041-1042): il padre era un operaio e lui era disprezzato  Zoe e Teodora (1042) Romano III darà avviò a una serie di provvedimenti che danneggeranno le finanze bizantine, abbandonò la lotta ai grandi proprietari terrieri, le fonti di questo periodo sono molto negative riguardo alla sua figura. Tuttavia, cade vittima di un attentato. Il fratello Giovanni introduce Michele a corte e lo avvicina a Zoe che trascurata da Romano si innamora di lui. Dopo la morte di Romano per avvelenamento si sposano. Michele IV era malato di epilessia e ciò condizionò il suo governo e perciò introdussero a corte un nipote: Michele V, che gli succede al trono dopo la sua morte. Michele V non fu in grado di mantenere la sua posizione: eliminò lo zio Giovanni che lo aveva portato sul trono e richiuse Zoe in un convento, questo portò a una reazione della popolazione molto legata alla dinastia macedone. La popolazione liberò Zoe e volle che insieme a lei regnasse la sorella Teodora. Tra le sorelle non correva buon sangue per cui era necessario individuare un nuovo sovrano. COSTANTINO IX MONOMACO (1042-1055)  Zoe contrae il suo terzo matrimonio con Costantino  Penisola balcanica: avanzata di Peceneghi e Cumani  Asia Minore: i Turchi Selgiuchidi  Occidente: indebolimento degli arabi in Sicilia e in Africa e spedizione di Giorgio Maniace: Giorgio ottenne diverse vittorie che però insospettirono l’Imperatore che lo richiamò, Giorgio si ribella e marcia contro Costantinopoli, solo che sarebbe morto lungo il tragitto, nel suo esercito militavano anche dei normanni.  I Normanni in Italia meridionale: avvicinamento al Papa e ai Longobardi Questo periodo è conosciuto per l’affermazione dell’aristocrazia civile:  Nuove esenzioni per proprietari laici e ecclesiastici.  Nascita della pronoia: tipo di istituto che avrà funzioni di carattere militare, cessione temporanea di terre statali a soggetti meritevoli nei confronti dello stato, la condizione cessa con la morte del proprietario e lo stato mantiene i suoi diritti di proprietà, il concessionario ha diritto a incamerare le tasse di quel terreno che deve dare allo stato solo una quota.  Riscossione tributi ceduta per appalto: gli abusi peggiorarono le condizioni della popolazione.  Michele Cerulario e lo scisma del 1054  Aspetti culturali Aumenta a dismisura il numero dei senatori, si attribuì il titolo anche a commercianti: questo ci dice che avevano acquisito una tale ricchezza che chiedono di condividere tutti i privilegi di cui godono gli aristocratici. o SCISMA ORIENTE 1054  patriarca Michele Cerulario, difendeva il suo ruolo di preminenza sia nei confronti del Papa (Leone IX) che dell’Imperatore. Si arrivò allo scontro, Papa Leone scomunica Michele, ma nel frattempo il Papa muore. A sua volta Michele Cerulario scomunica i legati papali che avevano depositato la bolla. Lo scisma indebolì le posizioni bizantine in Italia, favorendo l’avvicinamento del Papa ai Normanni. Con le crociate il divario tra Oriente e Occidente divenne più profondo. DAI MACEDONI AI DUCAS  Teodora (1056)  Michele VI (1056-1057)  Isacco I Comneno (1057-1059)  Contenimento attacchi esterni  Risanamento finanze  Provvedimenti contro la Chiesa e scontro con Michele Cerulario 13/05/2024 Con la prima crociata si vanno a formare una serie di principati occidentali insieme al regno di Gerusalemme, per Alessio la cosa grave non era quest’ultimo ma l’istituzione del principato di Antiochia. Gli Arabi riprendono gli attacchi contro i normanni. I crociati accusano i bizantini di non rispettare i patti e quindi la non restituzione dei territori, al quale i normanni rispondevano che egli non aveva sostanzialmente preso parte alla spedizione. Trattato Degol (1908)  Boemondo 15/05/2024 ALESSIO I: POLITICA INTERNA  Compravendita cariche pubbliche  Esenzione per proprietari laici e ecclesiastici  Abusione riscossione tributi  Svalutazione della moneta  Ruolo di Venezia nella crisi economica  Crisi militare: causa tagli alle spese militari dei governi precedenti LA RIFORMA DEI TITOLI E DELLE CARICHE  Scompaiono alcuni titoli (es. patrizio) MANUELE I: POLITICA INTERNA  Impero esausto sotto il profilo economico e militare  Tentativi di colonizzazione di Giovanni II e Manuele I  Diffusione della pronoia tra i signori stranieri  Potere dei militari e debolezza delle popolazioni  Riduzione in schiavitù di parte della popolazione I sudditi nati liberi non erano più in grado di far fronte a una serie di obblighi, quindi, preferivano vendersi come schiavi, nonostante gli sforzi di Manuele non si riuscì a frenare la situazione. alla sua morte sale al potere nominalmente Alessio II che è bambino, la reggenza è assunta dalla madre. ALESSIO II E ANDRONICO I COMNENO (cugino Manuele I, non correva buon sangue)  1180 – reggenza di Maria di Antiochia  Insofferenza verso i Latini  1182 – arrivo di Andronico Comneno: noto per i suoi sentimenti antilatini, marcia contro Costantinopoli ed entra nella città, il suo ingresso fu una carneficina di latini  1183 – Morte di Alessio II Andronico mandò a morte Maria di Antiochia facendo firmare la condanna al figlio, Alessio II viene ucciso all’età di 12/13 anni e il suo cadavere gettato in mare. ANDRONICO I (1183-1185)  Lotta contro gli abusi dell’aristocrazia  Congiure aristocratiche che vengono soppresse nel sangue da Andronico  1183 – Serbi e ungheresi attaccano l’Impero  1185 – Spedizione normanna ed espugnazione di Tessalonica, carneficina di bizantini vendicando il massacro dei latini L’espugnazione di Tessalonica fece scoppiare il panico a Costantinopoli poiché temevano l’arrivo dei normanni, scoppiò una rivolta che portò all’abbattimento di Andronico, la popolazione si lanciò contro l’Imperatore facendolo letteralmente a pezzi. I normanni però si ritirarono da Tessalonica non proseguendo l’occupazione. ISACCO II ANGELO (1185-1195) Nipote di Teodora Comnena, figlia di Alessio I  Rinuncia alla politica anti-aristocratica  Ritiro dei normanni  Rivolta di Pietro e Asen e ricostituzione dell’Impero bulgaro: erano due contadini che avevano chiesto terreni ricevendo risposta negativa  Asen si fa incoronare Zar e Isacco II deve riconoscere l’Impero LA III CROCIATA (fallimentare, sconfitti da Salah ad-din)  1187 – Salah ad-din occupa Gerusalemme  1188 – accordi di Norimberga: emissari di Isacco II incontrano emissari Federico I, si garantisce il transito dell’esercito tedesco, ma Federico passando stipulò trattati con le popolazioni contrarie ai bizantini  Intesa tra Federico I, Serbia e Bulgaria  1190 – trattato di Adrianopoli: Isacco II accordava a Federico I il transito e garantiva vettovagliamento  1192 – Cipro: occupata da Riccardo cuor di leone NUOVI INTERVENTI NEI BALCANI  1190 – accordo con la serbia: avvalorato dal legame matrimoniale con Eudocia (figlia Alessio III), Irene (figlia Isacco II) viene data in sposa Filippo di Svevia  1194 – sconfitta di Arcadiopoli contro Bulgaria  1195 – colpo di stato: alessio III fa accecare suo fratello Isacco e imprigiona anche suo figlio Alessio ALESSIO III ANGELO: POLITICA ESTERA  Debolezza rispetto alla Serbia  Sostegno agli oppositori politici in Bulgaria: morte di Asen (1196) e di Pietro (1197)  Enrico VI di Svevia, re di Sicilia (1194)  La “tassa tedesca”: gettò nella disperazione la popolazione bizantina, Alessio non riuscì a racimolare quanto richiesto però fu aiutato dalla morte di Enrico VI Nel 1203 i crociati accolgono l’appello di Alessio IV (figlio Isacco) per porre nuovamente sul trono il deposto Isacco II Angelo. Quando i crociati arrivarono alle mura di Costantinopoli Alessio III tentò invano di respingere l’assedio e preferì fuggire in Tracia, riconoscendo nuovamente sul trono il fratello. Solo ad agosto Isacco associò al trono il figlio con il nome di Alessio IV, regnando congiuntamente, con l'incombente presenza dei crociati alle porte, trattenutisi su richiesta del figlio Alessio. Egli, conscio del fatto che i costantinopolitani l'avevano accettato solo per placare gli invasori, temeva che sarebbe stato subito messo da parte senza la loro protezione. La situazione parve tuttavia sfuggire velocemente di mano ai nuovi regnanti, dato che le tasse straordinarie imposte per pagare i forti debiti accumulati e la presenza minacciosa e arrogante delle truppe che li sostenevano, avevano indispettito enormemente la popolazione. Nella notte tra il 7 e l'8 febbraio del 1204, il proto vestiario Alessio Ducas irruppe nel Palazzo Imperiale avvisando Alessio IV del divampare di una rivolta e convincendolo ad uscire dal palazzo, dove suoi sicari lo attendevano per assassinarlo. Nella stessa notte morì anche l'anziano Isacco, ufficialmente per morte naturale e sepolto con tutti gli onori, lasciando campo libero al Ducas per farsi incoronare come Alessio V. Nel 1204 quindi la crociata viene dirottata dai Veneziani su Costantinopoli, prendendo come pretesto un Imperatore detronizzato che chiede il loro aiuto. Alla fine, i crociati saccheggiano e conquistano la città. Si spartiscono l’Impero: Venezia  scali commerciali e Creta Crociati  prendono quasi tutto l’Impero tranne Epiro (Ducas), Trebisonda (Comneni), Nicea (Lascaris) Nicea è sostanzialmente il punto di ritrovo degli esuli di Costantinopoli, aristocrazia compiacente verso i Lascaris. TEODORO I LASCARIS  crea dei confini e delle mura difensive dando effettivamente vita all’Impero di Nicea. GIOVANNI III VATATZES  ricordato per il suo grande impegno nella riforma della giustizia e delle finanze. MICHELE VIII PALEOLOGO (1261-1282) La dinastia dei Paleologi riguarda l’ultima fase dell’Impero bizantino.  Eredita un Impero in salute  Riforma l’esercito  Riconquista Costantinopoli (1261)  Fa accecare Giovanni IV I Lascaris e i Vatatzes avevano rimesso in piedi l’Impero di Nicea, questa ricchezza venne sfruttata da Michele Paleologo (aristocratico) che inizia una politica espansiva, la notte del 25 luglio 1261 i suoi soldati entrano a Costantinopoli aiutati da romani fedeli, arrivano al palazzo, bruciano il quartiere veneziano e Baldovino fugge via su una nave. Si racconta che Michele sia entrato dalla porta aurea, ma il suo animo venne distrutto da ciò che vide e da come si presentava la città. Incorona sé stesso e suo figlio, 4 mesi dopo fa accecare il suo predecessore ancora bambino e lo rinchiude in un monastero. L’Impero ricostruito nel 1261 fu sottoposto alla pressione di: balcanici, orientali, Repubbliche marinare, ma soprattutto dei Turchi Selgiuchidi. In quegli anni si sviluppò l'esicasmo (da hesychia= silenzio), la più importante controversia religiosa di quel periodo che si diffuse soprattutto nei monasteri dell'Athos. Esicasmo era una particolare forma di preghiera in cui l'esicasta pregava assumendo una particolare posizione e trattenendo il respiro. Si formarono due partiti religiosi, uno di oppositori capeggiato dal monaco calabrese Barlaam, e uno di sostenitori guidato dal teologo Gregorio Palamas. Tale movimento religioso assunse una connotazione politica e allo scoppio della guerra civile gli esicasti si schierarono con Cantacuzeno. Apocauco aizzò le classi popolari contro gli aristocratici. Cantacuzeno si fece proclamare imperatore con l'osservanza formale dei diritti del Paleologo ed iniziò a combattere gli avversari. Apocauco morì nel 1345 ma la guerra civile proseguì contro Anna di Savoia che fece intervenire a suo favore nel 1346 i Turchi Selgiuchidi e cercò di riconciliarsi con ali esicasti. Infine, dovette però arrendersi nel 1347 e Cantacuzeno salì al trono insieme a Giovanni V. La sua vittoria portò come conseguenza la caduta del governo degli zeloti a Tessalonica e l'assunzione dell'esicasmo come dottrina ufficiale della chiesa bizantina. GIOVANNI VI CANTACUZENO (1347-1354)  Politica anti Genovese  1348 – i genovesi attaccano i cantieri di Costantinopoli  1350 – guerra veneto-genovese per il controllo del Mar Nero  1352 – battaglia acque Bosforo; l’Imperatore si allea con Venezia e Pietro d’Aragona, ma i veneziani abbandonano il campo e Giovanni si trova costretto a concludere la pace con Genova  Venezia si allea con Giovanni V contro di lui  1352 – nuova guerra civile tra i 2 imperatori risolta dall’arrivo dei Turchi Ottomani a favore di Cantacuzeno  gli ottomani conquistano Gallipoli senza l’autorizzazione di Cantacuzeno, indebolendolo  1354 – congiura contro Cantacuzeno che viene deposto e costretto a diventare monaco GIOVANNI V PALEOLOGO (1341-1376) L’Impero versa ormai n condizioni disastrose, Giovanni si limita a reggere uno stato in piena decadenza. Nel frattempo, gli Ottomani raggiungono una potenza considerevole: - Conquista Tracia - Conquista Gallipoli - 1359 – giungono alle mura di Costantinopoli, passano in Bulgaria e occupano Filippopoli - 1365 – Murad I fissa la capitale ad Adrianopoli (Tracia) In occidente, intanto, le rivalità rendevano impossibile un’azione comune, crebbe nel frattempo la consapevolezza di funzione di frontiera cristiana svolta dall’Impero. L’Imperatore rinuncia ad una ricostruzione della potenza bizantina, affidandosi ad un aiuto da parte dell’occidente e della Serbia.  Ripresa progetto di unione con la chiesa di Romana  Obiettivo di promuovere una crociata contro i Turchi, anche se la crociata si realizza solo nel 1365 sotto papa Urbano V, crociata che partì da Avignone e si diresse però in Egitto  1365 – Giovanni V lascia Costantinopoli e giunge a Roma dove rinuncia alla religione ortodossa, ma non ottiene i risultati sperati  Chiede aiuto a Venezia in cambio dell’isola di Tenedo, ma nemmeno questo tentativo ha esiti favorevoli  1387 – caduta di Tessalonica e fuga di Manuele Paleologo (figlio Giovanni V)  Anche la Serbia cade sotto il dominio Ottomano Nel frattempo, Andronico IV (primogenito di Giovanni V) organizza una congiura insieme ad un principe Ottomano ai danni dei loro padri (Giovanni V e Murad). Fu ordinato l’accecamento dei Re, ma Andronico venne arrestato. Nel 1376 Andronico fugge aiutato da Ottomani e Genovesi e riesce a prendere il potere imprigionando sia il padre che il fratello. ANDRONICO IV PALEOLOGO (1376-1379)  Ordina l’arresto dei Veneziani  Cede l’isola di Tenedo ai genovesi  Cede Gallipoli ai Turchi L’isola di Tenedo era stato l’oggetto principale della contesa veneto-genovese, ma comunque i genovesi non riuscirono a impadronirsene, la lotta veneto-genovese finì con la pace di Torino (1381).  1379 – Giovanni V e Manuele depongono Andronico IV con l’aiuto di Veneziani e Turchi Dopo la morte di Giovanni V, l’espansione ottomana proseguì ad opera del sultano Bayazid. MANUELE II PALEOLOGO (1391-1425) Territori rimasti all’Impero = despotato di Morea e Costantinopoli  1393 – gli ottomani completano la conquista della Bulgaria e della Tessaglia  1394 – gli ottomani avevano ormai accerchiato Costantinopoli e la città poté ricevere solo sporadici rifornimenti da Venezia  Di fronte all’espansione turca l’occidente organizza una crociata  1396 – Crociata di Nicopoli, i cristiani vengono sconfitti  Gli ottomani devastano la Morea e aggrediscono la Grecia  Manuele II chiede aiuto all’occidente  Il Re di Francia, Carlo VI, invia a Costantinopoli una piccola flotta che insieme ai bizantini riesce a rompere il blocco turco della città Di fronte all’inerzia delle potenze europee Costantinopoli sembra ormai alla fine, ma nel 1402 l’esercito ottomano viene annientato da capo mongolo Timurlek (Tamerlano).  1413 – sale al trono Maometto I che mantiene buoni rapporti con l’Impero  La potenza ottomana torna ad essere aggressiva con Murad II (1421-1451) che torna ad assediare Costantinopoli  1430 – caduta di Tessalonica, che era stata ceduta dai bizantini ai veneziani GIOVANNI VIII PALEOLOGO (1425-1448)  1438 – raggiunge l’Italia per convertirsi alle fede romana  1439 – porta con sé il patriarca Giuseppe II e viene convocato un concilio a Ferrara, che si conclude con la proclamazione dell’unione religiosa, che però non fu ben accolta dalla chiesa e dalla popolazione bizantina  1443 – crociata di Varna, promossa da papa Eugenio IV, è un clamoroso fallimento che determina la disfatta di Bisanzio  Alla morte di Giovanni VIII senza eredi il suo posto viene preso dal fratello Costantino COSTANTINO XI PALEOLOGO (1448-1453)  Despota di Morea, incoronato a Mistrà, successivamente raggiunge Costantinopoli  1451 – sale al trono Maometto II che decide di conquistare ciò che rimane dell’Impero  Maometto II prepara l’accerchiamento della città e fa costruire una fortezza sul Bosforo per impedire a chiunque la navigazione L’assedio inizia i primi di aprile del 1453, Maometto II si schiera di fronte a Costantinopoli con una potenza armata di 150.000 uomini, una vasta artiglieria e un cannone di dimensioni gigantesche. I bizantini erano appoggiati da un buon numero di veneziani, 700 mercenari genovesi, artiglieri antiquata e 7.000 uomini. Ancora una volta l’occidente non accorse in aiuto della capitale, molti bizantini fuggirono, soprattutto in Italia dove contribuirono alla diffusione della cultura greca in occidente. Finiva così la storia di Bisanzio, mentre Costantino XI moriva in combattimento sulle stesse mura fatte costruire quasi mille anni prima da Teodosio II. 29/05/2024 Testo: il discorso storico di Alessio Macrebolite Fortissima connotazione ideologica con manipolazione delle informazioni: romani = benefattori/genovesi = ingrati e spietati I genovesi in realtà hanno rapporto con Bisanzio già da Michele Comneno (XII secolo), l’indole dei genovesi bellicosa e piratesca descritta nel testo è un dato reale.
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