Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

STORIA - CINQUECENTO, Dispense di Storia

RIASSUNTI COMPLETI SUL CINQUECENTO

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 23/05/2023

memilp
memilp 🇮🇹

5

(4)

63 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica STORIA - CINQUECENTO e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! Capitolo 14 La prima fase delle guerre d’Italia 400/500 Francia e Spagna si contesero l’Italia, facilmente conquistabile a causa della frammentazione politica, la quale perse supremazia economica e indipendenza. Carlo 8 (Francia) rivendicò la corona del Regno di Napoli ma una lega antifrancese lo sconfisse. Il suo successore Luigi 12 conquistò il Ducato di Milano e strinse un’alleanza con la Spagna per dividere il Regno di Napoli, quest’ultima non lo rispettò e ottenne militarmente il regno. Papa Giulio II prese la Romagna e cacciò i Francesi dall’Italia, morendo prima di contrastare gli Spagnoli. 1516 pace di Noyon: Francia (Francesco I) prende Milano, Spagna prende Regno di Napoli, Sicilia e Sardegna, ma i conflitti si riaccendono dopo tre anni. Ascesa di Carlo V 1519 Carlo d’Asburgo (Spagna) controllava l’Impero, possedimenti asburgici, Paesi Bassi, Franca Contea e la corona spagnola, concentrando nelle sue mani un grande potere. Si impegnò contemporaneamente: in Germania contro i principi protestanti, in Italia contro Francesco I, in Oriente contro i Turchi. Le guerre richiesero grandi risorse finanziarie e Carlo V si indebitò conducendo la Spagna in una crisi finanziaria. La sconfitta di Carlo V 1521 Carlo V dovette affrontare: principi tedeschi che nella Dieta di Worms cercarono di condizionare il suo potere; i Turchi minacciavano i possedimenti asburgici e il dominio sul Mediterraneo; in Italia ottenne Milano, collegando i suoi domini e accerchiando la Francia. 1526 Lega di Cognac (Francesco I + Stati italiani), ma poiché gli alleati francesi si opponevano a Carlo V per difendere la loro autonomia, la lega fu un fallimento. 1527 esercito imperiale (lanzichenecchi) saccheggiano Roma. 1529 pace di Cambrai (Carlo V + Francia), Trattato di Barcellona con Papa. 1530 viene incoronato re d’Italia e imperatore del Sacro Romano Impero. 1531 Lega di Smalcalda (principi protestanti + Francia vs Carlo V). Francia + Turchi: sfociò un conflitto europeo con guerre di logoramento. 1555 Carlo V pace di Augusta riconosce la libertà religiosa dei principi tedeschi protestanti. 1556 Carlo V abdicò e separò il regno: Spagna al figlio Filippo II, Impero al fratello Ferdinando I. 1557 ultima guerra in Italia coinvolge Spagna e Francia. 1559 pace di Cateau-Cambrésis inizia dominazione spagnola in Italia fino al 1713. Capitolo 15 La Spagna di Filippo II Filippo II: governò attraverso apparato burocratico diviso in province affidate a governatori; cercò di unire nella fede cattolica i suoi possedimenti. Spagna basava economia su metalli delle colonie americane, facendo crescere la mentalità parassitaria e dichiarando 3 volte la bancarotta. 1550 Spagna + grande potenza militare europea, che si impegnò in: 1571 Lega Santa (Filippo + Stato della Chiesa + Venezia) sconfiggono Ottomani nella battaglia di Lepanto e firmano una tregua nel 1577; Filippo vuole sopprimere il protestantesimo e nei Paesi Bassi scoppia una rivolta che porta alla loro indipendenza (Province Unite); contrasto con Inghilterra x religione e controllo dei mari; colonie americane disordine provocato dai discendenti dei conquistadores; 1580 Filippo perse il potere in Portogallo, che si divise nel 1640. L’Inghilterra elisabettiana 1553 Maria Tudor restaurò cattolicesimo. Alla sua morte le candidate alla successione erano: Elisabetta Tudor (figlia del matrimonio protestante Enrico 8 + Anna Bolena), Maria Stuart (cattolica, regina di Scozia e moglie di Francesco II re di Francia). 1558 Parlamento appoggiò e incoronò Elisabetta perché con Maria l’Inghilterra cadeva sotto Francia. Elisabetta: gestì l’economia secondo il mercantilismo, sviluppò il commercio internazionale promuovendo le compagnie privilegiate e i corsari che depredavano i vascelli spagnoli e portoghesi; scelse il protestantesimo ma non perseguitò i cattolici, favorendo rinascita culturale. Maria Stuart fugge dalla Scozia perché aveva provato a introdurre il cattolicesimo e si rifugia da Elisabetta ma viene giustiziata nel 1587. Filippo II (Spagna) dichiara guerra a Elisabetta e nel 1588 la flotta spagnola (Invincibile Armata) fu sconfitta. La guerra continuò nonostante la morte dei due sovrani. Morte di Elisabetta, no eredi, salì Giacomo Stuart, figlio di Maria, unificando Scozia e Inghilterra. Le guerre di religione in Francia In Francia aderirono al calvinismo persone di ceti sociali differenti e nel 1550 rappresentavano 1/5 della popolazione (ugonotti). Anni 60 iniziarono i contrasti fra ugonotti e cattolici approfittando della debolezza della monarchia. 1559 muore Enrico II e poiché i tre figli erano minorenni, governò Caterina de’ Medici tra difficoltà economiche e debolezza della monarchia, divisa in due fazioni: cattolici (famiglia Guisa) e ugonotti (Gaspard de Coligny). Caterina cercò di trovare un equilibrio per difendere il prestigio della monarchia e consultò Nostradamus per le decisioni di Stato. 1562 editto di tolleranza x protestanti. Cattolici pagati dai Guisa fanno strage di ugonotti in Normandia. 1570 la regina con la pace di Saint-Germain concede la libertà di culto ai protestanti. La tensione tra le due fazioni sfociò nella notte di San Bartolomeo (24 ago 1527): vennero uccisi ugonotti tra cui Coligny. La Francia entra in una guerra civile: ugonotti con Enrico di Borbone, cattolici una lega con a capo Enrico di Guisa. 1574 muore il secondo figlio di Caterina e la corona passa all’ultimo, Enrico III, cattolico preoccupato del potere dei Guisa, che nel frattempo ottennero l’appoggio della Spagna e gli ugonotti quello dei principi tedeschi. 1588 Enrico III fa assassinare Enrico di Guisa per il timore dell’invadenza spagnola in Francia, così anche lui venne ucciso nel 1589. Salì al trono Enrico di Borbone (Enrico IV), marito della sorella del defunto sovrano che fu designato proprio da quest’ultimo se fosse diventato cattolico. Il papa negò la validità della successione, Filippo (Spagna) invase la Francia, così Enrico IV 1593 si convertì. Il papa lo riconobbe e Filippo firmò la pace di Vervins (1598). 1598 Enrico editto di Nantes riconobbe agli ugonotti la libertà di culto e l’uguaglianza di diritti politici, ponendo fine alle guerre di religione. Enrico favorì l’agricoltura e l’artigianato, limitò le pretese della nobiltà feudale (di spada) e formò una nobiltà fedele alla monarchia (di toga) vendendo incarichi burocratici + tassa paulette per avere il diritto di trasmettere l’incarico in eredità. Prima di neutralizzare il potere asburgico, il sovrano fu ucciso nel 1610 da un cattolico. Durante le guerre, emersero due tendenze a seguito di un dibattito sul potere dello Stato: realista, fondata sul principio del diritto divino dei re; antirealista, il potere del sovrano deriva dal popolo. Furono definiti monarcomachi (protestanti) gli scrittori che giustificavano il diritto a resistere a un comando ingiusto del sovrano: nell’opera Vindiciae di Junius Brutus si giustifica questo diritto quando si ordina qualcosa contrario alla legge di Dio e si afferma che il potere del sovrano deriva da un duplice contratto con Dio e con il popolo, se si viola uno di questi patti si diventa tiranni. Ma il popolo dei monarcomachi era l’insieme dei ceti e dei rappresentanti, non tutti gli individui. I monarcomachi cattolici furono i gesuiti: facevano derivare il potere regio da un patto tra sovrano e popolo con tirannicidio se fosse stato violato, ma riprendevano la tesi della supremazia del potere spirituale (diviso) rispetto a quello temporale. I sostenitori del diritto alla resistenza al re contestarono il dovere di obbedienza passiva dei sudditi. Jean Bodin eliminò la teologia nella teoria sull’origine del potere regio e attribuì ad esso un carattere perpetuo, indivisibile, inalienabile e non limitato dalla legge. Pensava che ciò si potesse adattare a governo monarchico, aristocratico o democratico. Bodin inoltre raccoglieva il carattere laico dello Stato di Machiavelli e il carattere assoluto della sovranità di Hobbes. Capitolo 16 La guerra dei trent’anni L’età moderna fu una lunga epoca di guerra: conflitto + sanguinoso fu la guerra dei trent’anni (1618-48) coinvolse Francia Spagna Inghilterra e Olanda Svezia Danimarca Brandeburgo e fu scatenato dagli Asburgo che volevano affermare la propria egemonia politica in Europa e ricondurre Impero al cattolicesimo. Con successori di Carlo V periodo di tolleranza, interrotto da Rodolfo II che riapre lo scontro con i protestanti. Nell’Impero si formò l’Unione Evangelica guidata da Federico V del Palatinato e Lega Cattolica. La situazione si inasprì con i successori Mattia e Ferdinando II d’Asburgo. Nel 1609 Rodolfo II emanò la Lettera di Maestà che garantiva in Boemia la tolleranza ai protestanti. Nel 1617 Ferdinando II d’Asburgo (poi imperatore) ottenne il trono di Boemia e annullò le concessioni fatte ai culti non cattolici. La popolazione della capitale (Praga) si ribellò nel 1618, invase il palazzo reale, malmenò e gettò dalla finestra due rappresentanti imperiali (episodio defenestrazione di Praga). La nobiltà assegnò il trono a Federico V del Palatinato, calvinista. Gli Asburgo non potevano rinunciare al trono boemo (perché i sette re elettori dell’imperatore erano tre cattolici e tre protestanti, l’elettore boemo era l’ago della bilancia) e iniziarono guerra. Lega Cattolica + Asburgo + Spagna — Unione Evangelica + Boemia. I protestanti sconfitti nella battaglia della Montagna Bianca (1620). Federico fuggì e Boemia costretta alla conversione.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved