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Prima Guerra Mondiale: L'Italia e la Crisi Economica Post Conflitto - Prof. Borruso, Appunti di Storia Contemporanea

La situazione economica in Italia e in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale. Vengono trattati i problemi di riparazioni di guerra in Germania, la crisi economica in Francia e la formazione della Santa Alleanza. Inoltre, vengono discusse le conseguenze della guerra sulle nazioni europee e la crescita dell'imperialismo. Il testo illustra anche il ruolo degli Stati Uniti e la formazione di regimi totalitari in Europa.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 10/01/2019

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Scarica Prima Guerra Mondiale: L'Italia e la Crisi Economica Post Conflitto - Prof. Borruso e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! STORIA CONTEMPORANEA Lezione n.1 05/11/18 Elementi caratteristici della storia contemporanea • Protagonismo delle masse, partecipazione della masse nella Rivoluzione Francese è stata fondamentale: infatti il paese si era arricchito, negli ultimi decenni, e il maggior benessere aveva portato con sé una crescita culturale, che si era estesa ad ampie fasce della popolazione (boom del fenomeno dell’editoria) Questione del consenso di massa che si ottiene nei sistemi liberali attraverso il diritto di voto, questo consenso serve anche nei regimi totalitari lungo gli anni 20 e 30. Nei primi decenni del XIX secolo il suffragio universale fu invocato dai democratici. Dopo le rivoluzioni del 48, molti democratici si mostrarono in realtà perplessi nei confronti di una riforma che avrebbe portato alle urne anche i ceti rurali, sospetti in quanto influenzati dai grandi proprietari e dal clero. Tra la fine dell’800 e del 900 il suffragio universale maschile si affermò in seguito a una grande diffusione dell’istruzione. Norvegia e Finlandia furono i primi paesi a concedere il voto alle donne. • La battaglia per l’uguaglianza politica: estensione del suffragio universale (mezzo più sicuro per realizzare gli ideali di giustizia). In Francia si avrà nel 1848 ma solo maschile durante le elezioni per l’Assemblea costituente dove vennero sconfitti gli estremisti di sinistra. • In età giolittiana (1912) si avrà il suffragio universale maschile e ciò, insieme alla legge sul monopolio delle assicurazioni, rappresentò il punto più alto del suo riformismo. Il diritto di voto per le donne arriverà solo nel il 2 Giugno del 46 in occasione del referendum sulla monarchia e la repubblica. • L’ascesa delle masse è inizialmente inteso come un pericolo per l’ordine sociale poiché rappresentano un elemento talmente incidente nelle società tale da poter rovesciare anche un potere politico (vedi Rivoluzione Francese). Sono rilevanti anche per quanto riguardo l’aspetto economico e sociale. (vedi capitolo 10.1 del libro) • Inghilterra: Periodo della rivoluzione industriale: donne e bambini lavorano nelle fabbriche (massa marginale) Entrano nel sistema economico e condizionano gli equilibri politici e sociali. Il sistema urbanistico viene trasformato in questo periodo: si ha la nascita degli “slums” • Ricchezza e povertà: Si passa dalla potenza militare a quella economica, quest’ultima assume un ruolo centrale nello Stato. Trionfo dell’economia di mercato (libero scambio e protezionismo) innalzamento delle barriere doganali). Nascita delle trade unions ovvero i sindacati. • L’industria diventa la fonte principale di arricchimento tanto che anche l’agricoltura viene meccanizzata. Cambia l’organizzazione del lavoro: produzione in serie e uso di manodopera specializzata. Si apre un divario tra ceti ricchi e benestanti e gli altri ceti. Influenza del lavoro sulla vita quotidiana. Incidenza del lavoro automizzato sulla psiche (lavoro ripetitivo e spersonalizzato). Nel 1913 fu introdotta la prima catena di montaggio da Ford. • Questione sociale: Nascita dei movimenti di massa dei centri operai che si collegavano spesso alla tradizione delle antiche corporazioni artigiane e si dedicavano più alla cooperazione e al mutuo soccorso fra i soci che non alle lotte rivendicative contro i datori di lavoro. • Prima guerra mondiale: L’Italia esce dalla guerra come potenza “vincitrice” Vittoria mutilata e grave crisi economica. Le industrie belliche devono essere trasformate in industrie manufatturiere (biennio rosso per la crisi economica), Tutti i settori della società erano in fermento dalla classe operaia al ceto medio. Ascesa del fascismo • CRISI DEL 29: Crollo della borsa di New York (crisi di sovrapproduzione) Disoccupazione immediata e ripercussioni sul continente europeo poiché ormai dipendeva economicamente dagli USA. Gli USA cercarono di difendere la loro posizione inasprendo il protezionismo e contemporaneamente ridussero, fino a sospenderla, l’erogazione dei crediti all’estero. Il mercato diventava sempre più asfittico, provocando il crollo di altre imprese. • Germania condannata ai risarcimenti dei danni di guerra e gli Stati Uniti hanno mandato dei prestiti per aiutare la nazione tedesca. Nel 29 si ha la crisi economica anche in Germania con la svalutazione del marco, poiché gravava ancora su di loro l’onere delle riparazioni di guerra in difficoltà il governo di coalizione allora guidato dai socilademocratici. • Roosevelt applica il New Deal Il ruolo dello Stato a scapito della libera concorrenza e applicano un’economia protezionistica. Gli USA si rialzano. Fu ristrutturato il sistema creditizio, fu svalutato il dollaro per rendere più competitive le esportazioni, furono aumentati i sussidi di disoccupazione e furono concessi prestiti per consentire ai cittadini indebitati di estinguere le ipoteche sulle case. • Stalin adotta dei piani quinquiennali e il sistema collettivista, rifiutando la libera concorrenza, investe sull’industria bellica e fa dell’USSR una grande potenza militare. Al suo interno si aprivano delle contraddizioni a livello politico, eliminazione dei nemici interni della lavorazione. • Dopo la seconda guerra mondiale emergono due ordini economici: modello americano e modello sovietico collettivista. Modelli contrapposti • Il divario tra ricchi e poveri che si sviluppava all’interno delle nazioni investe ora il mondo globale. • Caso delle nuove risorse energetiche: Il petrolio Shock petrolifero del 1973 Debolezza dell’economia e l’incapacità di gestire mercati globali: interdipendenza • Età delle ideologie: sistemi concettuali: interpretare e modificare il mondo. Lettura interpretativa della realtà. pacifiche e potevano svolgere un ruolo di pacificazione anche in un mondo conflittuale (ripartire dalle religioni) Le relazioni internazionali e la “globalizzazione” • Comincia a nascere l’idea di nazione nel Settecento e nascono il “diritto internazionale” e la diplomazia Società internazionale. Nell’ottocento questo sistema pluralistico si trasforma profondamente e si comincia a parlare di politica di potenza questo a partire dalla Rivoluzione Americana. • Con la Rivoluzione Americana si ha l’indipendenza nazionale e il trionfo del concetto di libertà. Nella Francia rivoluzionaria si ha il trionfo dell’idea di Nazione e della sua natura espansiva La rivoluzione diventa guerra europea contro l’Austria/ Napoleone Espansione della nazione francese (l’impero) • Con il congresso di Vienna si ha la Restaurazione e si hanno due idee contrapposte sull’ordine europeo: Metternich e il legittimismo, ovvero rimettere i vecchi sovrani nei paesi conquistati da Napoleone e la creazione di una Santa Alleanza che adottava il principio d’intervento (Russia, Prussia e Austria) nel caso di disordine interni in questi stati. Forma di cooperazione e solidarietà tra le nazioni. • Balance of powers: l’idea di mantenere lo status quo europeo ma attraverso riunioni di vertici. • Il concerto europeo subisce gli effetti di crisi del caso spagnolo con le colonie latino americane con successiva decolonizzazione; Indipendenza della Grecia con la questione d’Oriente cioè il fragile equilibrio d’interessi (russi con lo sbocco sul mar mediterraneo, approfittando della crescente incapacità dell’Impero Ottomano a esercitare un effettivo controllo sui suoi poteri) nell’area greco turca; Rivoluzioni nazionale in Francia, Belgio e Polonia Principio di nazionalità • Nel 1853 scoppia la guerra in Crimea disputata tra Francia e Russia sui luoghi santi nell’impero Ottomano. Tutto si risolse nel lunghissimo assedio di Sebastopoli, durato circa un anno e seguito con impazienza dall’opinione pubblica europea (Allenaza di Francia, Inghilterra, Impero ottomano, Austria, Regno di Sardegna contro la Russia) Pace di Parigi con neutralizzazione del Mar Nero e caso italiano con Cavour • L’unificazione dell’Italia e della Germania con Bismarck (stato nazionale che si consolida con una crescita di consenso) trasforma il sistema europeo Nazionalismo diventa un’ideologia di massa e ha l’obiettivo di creare uno stato omogeneo al suo interno. • Nel 1880 l’Europa delle nazioni è consolidata e comincia la fase dell’imperialismo, che rappresentò la tendenza degli Stati europei a proiettare più aggressivamente verso l’esterno i propri interessi economici, le proprie esigenze di difesa, la propria immagine nazionale e la propria cultura e viene coinvolta l’opinione pubblica (proiezione esterna della nazione). L’idea del concerto europeo è naufragata. • La politica internazionale comincia ad assumere dimensioni globali: si parla di weltpolitik per la Germania e si ha l’ascesa di due grandi potenze extraeuropee: USA e Giappone (rivoluzione meji con Mutushito). Crisi della centralità europea che era stata una costante per tutto il 700 Rivolte anti europee con l’indipendenza delle colonie latino americane, ma anche rivolte in Persia e in Turchia per poi arrivare alla Prima Guerra Mondiale. • Con la prima guerra mondiale, gli USA (entrati in guerra solo per la pace e non per acquisire territori) assumono un ruolo influente con i 14 punti del presidente Wilson dove invocava l’abolizione della diplomazia segreta, il ripristino della libertà di navigazione, l’abbassamento delle barriere doganali, la riduzione degli armamenti. Questo nuovo ordine wilsoniano crea una diplomazia aperta (idea inglese degli accordi di vertice); porta alla formazione della Società delle nazioni nel 1919, primo organismo finalizzato a regolare i rapporti tra gli Stati evitando il ricorso al conflitto. Ogni nazione deve rinunciare al carattere espansivo Conferenza di pace di Parigi: si rivela una pace punitiva nei confronti della Germania che impone i risarcimenti dei danni di guerra. (vedi 14.12) • Questione adriatica e il mito della vittoria mutilata • I problemi nazionali si connettono al contesto internazionale e si crea questa interconnessione che porteranno alla seconda guerra mondiali • Si ha la formazione di regimi totalitari con Hitler e Mussolini; Tensioni in Asia con il Giappone che conquista la Manciuria; Mussolini provoca la guerra d’Etiopia per le conquiste coloniali e provoca l’avvicinamento italo-tedesco (i grandi imperi coloniali di Francia e Inghilterra erano già in declino) Etiopia e Italia facevano parte della società delle nazioni che impone delle sanzioni all’Italia Fascista; Inizia la guerra di Spagna nel 1936 con l’esercito del Generale Franco e le forze della sinistra Italia e Germania si alleano con Franco (fenomeno del volontarismo per quanto riguarda le forze della sinistra). Questa guerra acquisisce caratteri ideologici poiché si ha il primo scontro tra fascismo e anti fascismo; Anschluss dell’Austria e occupazione della Germania con Hitler Vuole espandersi in Oriente • La seconda guerra mondiale inizia con l’invasione della polonia da parte di Hitler. • Si hanno decine di milioni di vittime per le dimensioni globali • Il secondo dopoguerra ha come protagonista la guerra fredda e il mondo bipolare dove si avranno due sfere d’influenza e la formazione dell’equilibrio del terrore. La guerra fredda ha influenza anche in Italia dopo il 48 poiché nel sistema politico italiano esisteva un forte partito comunista. • Negli 60 e 70 si ha la distensione con Kennedy, Cruchov che era successo a Stalin e Papa Giovanni XXIII. Questi tre protagonisti risolvono una crisi che avrebbe portato a un’ipotetica terza guerra mondiale. Sono anche gli anni della vera e propria decolonizzazione con la nascita di altri Stati nelle zone africane e asiatiche Blocco dei paesi non allineati o terzo mondo Dal mondo bipolare al mondo multipolare • Guerra del Vietnam si combatte tra il 68 e il 73 • 9 novembre1989: Crolla il Muro del Berlino e la fine dell’URSS e della guerra fredda anche se ci saranno sempre delle conseguenze che dureranno per decenni. • La divisione della Germania si ha nel 1949 in repubblica federale e democratica tedesca rispettivamente sotto la sfera americana e comunista. Nel 1961 viene costruito un muro per dividere Berlino e le due repubbliche per bloccare il flusso di fuga dall’oriente verso l’occidente. LEZIONE N.3 12/11/18 Storia contemporanea e globalizzazione • La globalizzazione indica una nuova realtà storica e l’11 Settembre è l’inizio di ciò. Il Papa definisce l’età contemporanea una guerra mondiale a pezzi. • Una delle guerre più importante degli ultimi anni è la guerra della Siria che produce migliaia di morti e profughi. Con il termine guerra globale si intende un intreccio di dimensioni militari ed economiche. I profughi sono un prodotto della guerra poiché sono costretti ad andare via dalla propria terra. Oggi assistiamo a un aumento di politiche di chiusura che non si occupano di questa nuova “classe” di persone. Il problema dei profughi non è solo nel Mediterraneo, ma anche in Africa e in America Latina. • Altre problematiche connesse alla globalizzazione sono la questione ambientale, il problema economico-sociale (divario tra Nord e Sud del mondo), problema dello sfruttamento di manodopera a basso costo, problema sanitario con le epidemie (AIDS), la scomparsa delle tradizioni locali con la globalizzazione culturale (predomina il modello occidentale), abbiamo il problema alimentare della fame. Queste tematiche determinano processi storici poiché sono collegati tra loro. • Nasce il concetto di Glocalizzazione, ovvero il collegamento tra globale e locale. Globale che non riesce a sopprimere il locale, viene inglobato. • Diffusione della carta stampata, invenzione della radio e della televisione, i mezzi di comunicazione diventano importanti per la propaganda e per l’informazione. Trasforma la natura stessa della comunicazione poiché porta anche a un cambiamento della percezione del tempo. Vengono innescate un po’ di dinamiche culturali. Si hanno anche effetti nell’industria culturale: si sono moltiplicate le imprese multimediali e si è accentuata la tendenza alla standardizzazione dei prodotti culturali di massa omologazione e mondializzazione della cultura di massa • Si parla di interazioni economiche e culturali tra mondi diversi che risultano interconnessi poiché si determinano e si condizionano a vicenda. Un punto fondamentale è anche il rapporto tra tempo e spazio: lo spazio geografico viene azzerato mentre il tempo acquisisce un’immediatezza. Il presente appare molto dilatato, la velocità non esprime cambiamento e si ha un percezione di immobilismo. Si ha un ordine bloccato nel disordine globale. IL MONDO E’ UNIFORMATO. • Le potenze europee devono fronteggiare l’opinione pubblica, gli alti costi e il rischio militare e devono ottenere il consenso della popolazione attraverso una serie di miti come la superiorità della civiltà europea La civiltà europea è quella per eccellenza, un modello di progresso. Inoltre l’Europa deve allargare i mercati in seguito alla rivoluzione industriale. Si va alla ricerca di materie prime come l’olio di palma!!!!! E delle risorse per i mercati come l’avorio. Si ha lo sfruttamento minerario (oro del SudAfrica) • Lo stato coloniale non persegue l’idea dell’omogeneità etico-nazionale, ma si ha il meticciato (bianchi europei e donne africane); destrutturazione del potere autoctono, i capi indigeni divengono parte del sistema coloniale, tribunale coloniale al posto delle corti indigene, prevalenza dell’autorità coloniale Rovesciamento delle forze. Si ha la costruzione della ferrovia costa atlantica. Si ha lo sviluppo della città coloniale che diventa un centro di mercato e di potere (fenomeno di urbanizzazione) • L’Africa entra nel sistema culturale: sistema d’istruzione che si ispira al modello occidentale, ma non raggiunge una dimensione di massa; occidentalizzazione della cultura non elimina le tradizioni locali (processo tipico della globalizzazione). Si forma un ceto medio africano. • Qual è il ruolo delle religioni nel colonialismo? Il cristianesimo viene percepito come la religione del conquistatore, tanto che l’occidente cristiano lo vedo come un espansione del cristianesimo occidentale. L’islam viene visto come un elemento di resistenza. I culti tradizionali perdono vigore ma hanno una funzione di riscoperta dell’identità. • Nella prima guerra mondiale combattono gli africani e sono anche decorati per il loro servizio. Questo fenomeno si avrà anche per la seconda guerra mondiale. • Slide sul colonialismo italiano LEZIONE N.4 26/11/18 • Il casus belli è qualcosa che innesca dei meccanismi. Il 28 giugno del 1914 l’assassinio dell’arciduca Francesco da parte di uno studente bosniaco di nome Gavrilo Princip, porta all’inizio della prima guerra mondiale. Nel giro di un mese l’Austria dichiara guerra alla Serbia. (Triplice Alleanza vs Triplice Intesa). Questi eventi avvengono in un contesto di conflittualità. • La vicenda dell’attentato di Sarajevo è dunque un tipico esempio di come il corso della “grande storia” possa essere influenzato da eventi singoli, da decisioni individuali prese da personaggi oscuri, da circostanze del tutto accidentali: nessuno può dire che cosa sarebbe accaduto se a Sarajevo i servizi di sicurezza imperiali fossero stati più efficienti o se l’attentatore avesse mancato il suo bersaglio. Nell’Europa del 1914 esistevano tutte le premesse che rendevano possibile una guerra: rapporti tesi fra le grandi potenze, divisione in blocchi contrapposti, corsa agli armamenti, spinte belliciste all’interno dei singoli paesi. • Fu il primo conflitto generale combattuto su suolo europeo dalle guerre napoleoniche • Contrasto anglo tedesco per i commerci marittimi. Revanscismo francese: riscatto da una disfatta con i tedeschi. • Contrasto austro russo per i Balcani. La Russia rivendicava i territori slavi ortodossi. • Contrasto russia turchia per il controllo del Bosforo: la Russia non aveva sbocchi sul mediterraneo e ambiva al controllo di questa zona. • Irridentismi (terre non liberate, di cui si ambisce la liberazione): l’Italia rivendica Trento e Trieste, La Serbia la sovranità sugli slavi, la Romania la transilvania. GLI IMPERI CENTRALI SI SENTONO ACCERCHIATI • Perché è stato un evento globale? Prima volta che una guerra ha una ricaduta al di fuori dall’Europa. La guerra non si svolge più solo sui campi militari, ma investe anche la popolazione civile. Si ha un mutamento dell’ordine sociale: il ruolo della donna cambia completamente, diventano protagoniste nel mondo del lavoro poiché sostituiscono l’uomo nelle fabbriche. La donna acquisisce uno status sociale inedito. Muta anche l’ordine internazionale. • Il caso italiano è significativo perché l’Italia è uno stato molto giovane, solo nel primo decennio italiano si parlò di sviluppo economico e industriale che colpì prevalentemente il Nord. I neutralisti volevano ottenere i territori irridenti per via diplomatica. Gli interventisti sono gli industriali, i nazionalisti (L’Italia doveva rientrare nel rango delle grandi potenze), dannunziani, i futuristi (corrente culturale connessa con il nazionalismo che esaltava la guerra come igiene del mondo), Mussolini passa dal neutralismo al campo interventista, i socialisti riformisti, i repubblicani, i sindacalisti rivoluzionari. (14.3) • Si ha l’internazionale cattolica (il papa Benedette XV condanna la guerra come inutile strage) e quella comunista. Per il Papa bisognava prendere in considerazione l’ipotesi di una pace senza annessioni. • Il clima culturale in cui scoppia la guerra è molto importante: molti seguono il messaggio futurista. Il testo più importante è il manifesto futurista di Marinetti. La guerra è visto come elemento distruttivo e costruttivo. • L’elemento propaganda è fondamentale nella prima guerra mondiale, bisogna avere il consenso, coinvolgere le opinioni pubbliche. Giornali, manifesti, volantini ecc. • Il 24 Maggio del 1915 entra in guerra a fianco dell’Intesa con il patto segreto di Londra lasciando la Triplice Alleanza, convinta di ottenere più rapidamente i territori irridenti. Compimento del processo risorgimentale Completare la riunificazione dell’Italia. • I fronti di guerra sono quelli orientali, occidentale e in Grecia. In questa guerra cambiano le strategie militari: guerra di posizione nelle trincee (già viste nella guerra di Libia). • Fronte italo-austriaco: guerra in alta montagna. Si combatteva per conquistare pezzi di montagna. Morti di massa • Rivoluzione russa del 1917. Il marxismo è una cagata pazzesca. Questa filosofia penetra nelle Russia zarista. L’impianto teorico si fonda sulla lettura della storia come lotta di classe, nella quale ha prevalso quella con più potenzialità rivoluzionaria (nell’800 il proletariato); si parla di collettivismo e di società egalitaria. Nel 1917 si parla di marxismo-leninismo grazie all’influenza di Lenin, mette in atto la strategia del partito avanguardia, la rivoluzione doveva essere guidata da un’avanguardia, un partito che avrebbe ottenuto il consenso popolare. • I soviet erano i consigli di fabbrica. Una volta nazionalizzate le fabbriche e le terre, queste dovevano passare nelle mani dei contadini. • Che cosa aveva preceduto la rivoluzione? Nel 1914 la russia si era scontrata con il giappone per il controllo della manciuria che in parte rientrava nel territorio russo. Questa guerra si conclude con il trattato di Portsmouth. Lascia la corea all’influenza del Giappone. • Rivoluzione del 1905: partiti politici dei menscevichi e bolscevichi. • La rivoluzione di ottobre del 1917: si ha l’abdicazione dello zar Nicola II e si ha la fine della dinastia Romanov. Guerra civile tra Armata Rossa e Armata Bianca (fedele allo zar) Fase che dura fino al 1921. Lenin successivamente nazionalizza tutto. Questo comunismo di guerra aveva portato a una carestia, crisi alimenatre Lenin avvia una nuova politica economica che durerà fino al 1929. Il libero commercio e la proprietà privata vengono in qualche modo ripristinati. Si forma una classe di contadini terrieri di nome kulaki. Per la prima volta si realizza il pensiero di Marx: nasce il primo stato comunista, il comunismo era possibile. • Il modello bolscevico è una minaccia per la cristianità. Nello scenario europeo, la questione comunista viene percepita come una minaccia. Il consenso popolare è sempre fondamentale. • Per la cristianità russa si ha un lungo periodo di silenzio. • Un altro evento particolarmente importante è il genocidio del popolo armeno (1915-1916): è il primo caso di genocidio organizzato da uno Stato. È stato a lungo dimenticato. I giovani nazionalisti intendono fare della Turchia una grande nazione Nasce la repubblica di Turchia fondata da Ataturk. I nazionalisti turchi inseguono l’idea di una nazione omogenea, dominata da elementi turchi, implica l’eliminazione di ciò che è estraneo (idea base del nazionalismo) Gli Armeni vivevano in terre russe e turche e vengono presi di mira perché costituivano una elite. L’esercito turco comincia l’identificazione e la deportazione degli armeni in luoghi desertici dove poi avvengono le stragi. I turchi parlano di 200000 morti, gli armeni di due milioni. La Turchia attuale ancora non riconosce ancora l’identità di questo genocidio (problema non risolto). Alcuni armeni che hanno cercato di provare l’esistenza di questo genocidio sono stati eliminati. Le caratteristiche di questo genocidio sono l’intenzionalità ideologica, la propaganda che demonizza la vittima, la molteplicità di azioni cioè tutto avviene secondo un piano preordinato. Questo genocidio ci fa anche comprendere il contesto in cui avviene ovvero nella prima guerra mondiale, dove si esaltano i nazionalisti e l’islam viene assunto come veicolo di nazionalismo. • Governo di Vichy in Francia, ma il paese si trovava sotto il controllo tedesco. • Viene messa in atto la teoria razziale di Hitler Nascono i lager • L’olocausto è stato un problema storiografico: La shoah ha rappresentato qualcosa di inedito nella storia, considerato qualcosa di indicibile, trionfo del male (Giovanni Paolo II), nel 900 Auschwitz è stato un evento centrale tanto da caratterizzare tutto il secolo Perdita di spessore etico secondo i sopravvissuti mentre gli storici si chiedevano come fosse stato possibile un evento simile. Come mantenere in vita questa memoria se non storicizzandola? Si comprendeva il timore dei sopravvissuti di appianare il significato di Auschwitz. • Nei primi anni del dopoguerra, il problema Auschwitz era stato oscurato. Nel 1948 era stato fondato lo Stato d’Israele (questo evento aveva favorito la legittimità di uno stato Israeliano). • Nel 61 viene arrestato Eichmann. Viene ritrovato in Argentina dal Mossad, portato a Gerusalemme e processato. Un testo significativo è la Banalità del Male di Hannah Arendt. William Allen scrive come si diventa nazisti. • Il ruolo della propaganda è fondamentale poiché porta alla formazione dello stereotipo antisemita: l’ebreo usuraio, il protocollo dei Savi di Sion, ebreo deicida La propaganda nazista si concentra sul binomio comunismo ebraismo. • Durante i suoi anni in prigione, Hitler scrive il mein kampf dove esprime in modo lucido la sua visione razziale del mondo. Bisogna eliminare il disomogeneo, il corpo estraneo che è anche improduttivo: all’interno si trovano anche i malati di mente, i disabili tutto ciò che non porta sviluppo alla società. Gli ebrei sono ritenuti responsabili di una degenerazione della società. Gli studi degli anni 60 hanno messo in rilievo la centralità di hitler come promotore di questa teoria e del movimento nazista. • L’olocausto rappresenta una rottura con il passato? Gli storici mettono in rilievo il carattere della pianificazione di uno sterminio Soluzione finale come annullamento totale. Vengono coinvolti anche i paesi che si trovano sotto il dominio militare dell’Asse. Himmler vuole coinvolgere il popolo tedesco in un’apertura senza ritorno. Dopo il 43 inizia la fase più brutta della Shoah: si ha lo sterminio totale. Si ha una fase di accelerazione dopo la disfatta in Unione Sovietica. Poliakov parla di una logica apocalittica e suicida (cavalcare un’impresa storica). L’approccio storico si fonda sull’analisi dei documenti e questo metodo era necessario per consolidare la memoria di questo evento Storicizzazione mette in rilievo l’evento e consolida il problema etico mentre una mancanza di ciò avrebbe reso questo evento rimovibile Problema del negazionismo • Si ha un problema di fonti poiché Hitler ha emanato pochissimi documenti: usava inviare ordini non scritti ma solo un mandato attraverso l’efficiente apparato burocratico tedesco (ho obbedito agli ordini: mentalità tedesca del lavoro). • La teoria dell’igiene razziale nell’opera di Hitler. Lo stato deve dichiarare incapace di generare chi è portatore di malattia. Importante anche la propaganda all’interno della scuola per formare i giovani. • Leggi di Norimberga del 35 tolsero agli ebrei la parità dei diritti conquistata nel1848 e proibirono i matrimoni fra ebrei e non ebrei. Alla discriminazione “legale” si accompagnava una crescente emarginazione dalla vita sociale il che spinse molti ebrei ad abbandonare la Germania. • I nazisti organizzarono un gigantesco pogrom in tutta la Germania, traendo pretesto dall’uccisione di un diplomatico tedesco a Parigi per mano di un ebreo Notte dei cristalli Vita impossibile per tutti gli ebrei rimasti in Germania • Il piano aktion t4: eliminazione di vite indegne di vita Prende di mira i disabili. • Che cosa si sapeva di quello che stava accadendo? Le notizie che giungevano erano clandestine attraverso la resistenza polacca. C’è da dire che quando arrivavano queste notizie la comunità ebraica stentava a credere e la stampa americana era scettica. In Germania gli ebrei sono borghesi capitalisti. La chiesa cattolica in questo periodo è guidata da Pio XII Neutralismo attivo e filosofia dell’imparzialità (maturata nel corso del 900). La chiesa cattolica aveva acquisito un prestigio internazionale dopo la prima guerra mondiale e si pone come mediatore durante il conflitto. • Uno sterminio dimenticato: nei lager nazisti muoiono anche mezzo milione di Rom. Nella Germania Nazista, alla vigilia dei giochi olimpici di Berlino e gli zingari sono il primo corpo estraneo ad essere discriminato e vengono deportati nel campo di Dachau. I gitani vengono probabilmente dall’India, la lingua affonda le radici nel sanscrito, comincia una grande migrazione: dall’India si spostano verso il medioriente e poi in Europa, le origini rimangono un po’ misteriose e sono prettamente nomadi. Si tratta di una diversità talmente evidente che ha sollecitato sempre un costante rifiuto da parte dei governi e delle popolazioni europei. La lingua è prettamente orale e ciò porta anche a una certa instabilità. Il primo documento che attesta la presenza degli zingari in Europa e del 300. Degenerazione ereditaria. • Anche nell’Italia fascista inizia un problema zingaro. La politica fascista tende a colpire il nomadismo. Internamento di molti zingari. Lo stereotipo sopprime la dimensione storica. • Il fronte asiatico si era aperto perché si erano rafforzate le alleanze contrapposto (Berlino-Roma-Tokyo) Attacco giapponese di Pearl Harbor. • Il 41 è un anno piuttosto importante. Hitler decide di invadere l’unione sovietica poiché pensava che l’unione sovietica fosse in condizioni di debolezza militare (grandi purghe in Russia). La resistenza sovietica si ritiene molto efficace. Stalin parla di guerra patriottica, momento unificante che comprende anche la chiesa ortodossa. Dopo il 42, le sorti della guerra cominciano a invertirsi con l’entrata in guerra degli USA, si apre anche un quarto fronte che è quello nordafricano. • Il fronte italiano si apre con lo sbarco in Sicilia da parte degli alleati (insieme allo sbarco in Normandia) Stringere la Germania nazista in una morsa. 15 giorni dopo avviene la caduta del fascismo: Mussolini viene messo in minoranza dal gran consiglio del fascismo, al suo posto Pietro Badoglio. ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE DEL 43. In quei mesi si parla di nazione allo sbando. In Italia si ha il periodo più tragico della guerra poiché i tedeschi diventano a loro volta occupanti del suolo italiano. • Linea Gustav: Italia occupata e non. Guerra di montecassino dove viene distrutta l’abbazia. Gli angloamericani continuano ad avanzare e Roma viene dichiarata città aperta Linea gotica. Gli alleati risalgono la penisola. Si hanno un sacco di stragi da parte dei tedeschi per motivi rappresaglia, accusati di proteggere la resistenza, la più nota è quella delle fosse ardietine a Roma e poi a Marzabotto in Emilia Romagna, in Versilia. • La resistenza è stata una fase importante per l’Italia soprattutto nel dopoguerra: si formano i CLN, guidati da un organo nazionale con sede a Milano. La resistenza comincia ad assumere caratteri militari aiutando l’avanzata degli alleati. Forze che si coalizzano per liberare l’Italia Guerra civile in Italia tra partigiani e repubblichini (Repubblica di Salo con mussolini che in realtà era sotto il controllo dei tedeschi). Questa sorta di guerra si combatte soprattutto nel nord. • Le fasi finali della guerra globale: Giugno 44 Avviene lo sbarco in Normandia con l’operazione Overload. Gli angloamericani liberano la Francia e poi entrano in Germania. L’esercito sovietico è il primo gruppo a liberare Auschwitz. Il 2 Maggio del 45 l’Europa è praticamente libera e l’8 Maggio la Germania si arrende. • Quale futuro per il mondo? Conferenze di Teheran (prima volta in cui Roosevelt, Chuecill e Stalin si incontrano e decidono le operazioni di sbarco come la overoload in Normandia e quello in Sicilia), Yalta (più nota: la Germania sarebbe stata divisa in quattro zone di occupazione e sottoposta a radicali misure di denazificazione; che i popoli dei paesi liberati avrebbero potuto esprimersi mediante libere elezioni. In cambio l’URSS si impegnò ad entrare in guerra con il Giappone) e Potsdam (Emersero chiaramente i nodi fondamentali del contrasto tra URSS e USA: il futuro della Germania sconfitta e gli sviluppi in Europa Orientale, dove già stava prendendo corpo il disegno stanliniano di assoggettamento). Stalin, Roosevelt e Churcill discutono sul futuro assetto del mondo, parlando di sfere d’influenze. Qui nasce un nuovo ordine postbellico che poi sarà quello della guerra fredda Si decidono le aree sotto l’influenza anglo americana e sovietica. Il 25 aprile del 45 con la conferenza di San Francisco nasce l’ONU dalle ceneri della società delle nazioni. • La guerra però prosegue sul fronte asiatico che si conclude che lo bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Il 2 settembre del 45 si ha la resa definitiva del Giappone. L’uso dell’arma nucleare è stata una decisone presa in modo da non ricevere un attacco da terra Corsa agli armamenti nucleari. • Il bilancio della guerra: è una guerra inedita nella storia che lascia una pesante eredità. Oltre alle vittime militari, sono cifre impressionanti anche tra le popolazioni civili. Quando queste furono scoperte dagli USA, Kennedy ordinò un blocco navale attorno a Cuba per impedire alle navi sovietiche di raggiungere l’isola. Kruscev cedette e acconsentì a smantellare basi missilistiche in cambio dell’impegno americano ad astenersi da azioni militari contro Cuba Pericolo di una terza guerra mondiale che poteva essere combattuta con armi nucleari. Periodo della distensione con la firma di un trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari nell’atmosfera • 11 Ottobre 1962: il papa Giovanni XXIII apre il Concilio Ecumenico Vaticano II con un radiomessaggio di pace. • Anni 60: via africana al socialismo: molti Stati indipendenti si orientano verso regimi di tipo socialista, non del tipo sovietico, ma adattato alla realtà africana. Le società africane non erano classiste e non si potevano applicare le categorie analizzate da Marx. Bisognava riadattare la realtà africana. • Guerra di Algeria: ex colonia francese. La Francia non voleva rinunciare assolutamente a questo territorio. Questa guerra è violenta e sanguinosa. L’algeria si propone come modello per la decolonizzazione africana. • Il congo diventa indipendente nel 60 ma si forma un governo molto fragile, spartito su un potere bicefalo. Guerra civile con Lumumba. • Nel 63 nasce l’organizzazione dell’unità africana ad Addis Abeba ed è favorita dal suo imperatore. Organismo che aiuta gli stati africani a svilupparsi e ad evitare conflitti Panafricanismo. Sosteneva un’identità comune degli africani. L’idea dell’africanità Ideologia che si rivela molto fragile • La crisi del Biafra (Nigeria): nel 67 iniziano i combattimenti. Sono solo 6 i paesi che riconoscono il Biafra. A livello internazionale ha scarso credito ma la guerra è molto importante poiché provoca blocchi di viveri e medicinali. La tv mostra le immagini di questa guerra. • Lungo gli anni 60 scoppiano delle crisi anche nelle colonie portoghesi. In questo caso lo scenario è molto più complicato poiché il portogallo non era solo una potenza coloniale, ma anche una dittatura (Salazar). Questi movimenti di emancipazione si presentano anche come movimenti anti fascisti. Rivoluzione dei garofani in Portogallo. • Cambiamento drastico anche in Etiopia: Haile Selassie da sovrano riformatore a simbolo dell’autoritarismo e della conservazione. • Guerra dell’Ogaden • La guerra del Vietnam scoppia nel 65 ma alcune tensioni si erano già mostrate precedentemente. Il vietnam del nord, sostenuto dai cinesi, invade il sud filo occidentale. Gli americani, sostenendo la loro politica di contenimento, intervengono. È un evento tragico sia per gli USA sia a livello internazionale. • La guerra che si combatté per oltre dieci anni nel Vietnam rappresentò uno degli strascichi più drammatici del processo di decolonizzazione, ma anche uno dei momenti di scontro più acuto fra gli Stati Uniti, coinvolti direttamente nel conflitto, e il mondo comunista, allora diviso dallo scisma russo-cinese ma unito nel sostegno, in armi e aiuti economico, alle forze “anti-imperialiste” Lezione n.9 11/12/18 • Il 68 è innanzitutto un fenomeno culturale. Tutto nasce in America nel dopoguerra con l’American way of life che genera una prima ribellione ben espressa da film come giovani leoni di marlon brando e gioventù bruciata. Sono molto espressivi di quella realtà che voleva omologare la società, la creazione di uno standard di civiltà • In questo filone si inserisce la cultura Underground che era contro questa società omologata. È l’espressione di una ribellione contro la società omologata che si stava imponendo nella società americana che era già sorta prima della seconda guerra mondiale. • Tra il 55 e il 62 nascono in Francia dei movimenti di protesta contro la guerra d’Algeria (Rete Janson e Comitè Audin): si anticipano alcune ansie nel mondo giovanile. • La questione razziale negli Stati Uniti negli anni 50 ha come protagonisti gli esponenti della setta razzista del Ku Klux Klan. In reazione a questa questione, nasce il movimento nero pur nelle sue diverse articolazioni. Tra fine anni 50 e inizio anni 60 emergono due protagonisti: Malcolm X (scopre nell’Islam un elemento, un fattore di riscatto, verrà ucciso nel 65 per dissensi interni nella Nation of Islam); Martin Luther King (pastore protestante e predicatore assume la leadership del movimento per i diritti civili: uguaglianza per gli afroamericani. Viene ucciso nel 68 da un bianco) • Tra le radici del 68, esiste un senso globale delle ingiustizie del mondo contemporaneo: si diffonde una conoscenza nelle nuove generazioni, focalizzate soprattutto sulla questione della pace globale (generazione accomunata dall’incubo nucleare). La guerra del Vietnam costituisce sicuramente un evento nodale per i giovani Movimento di protesta: renitenza alla leva al costo del carcere poiché era un reato. • Esplode il maggio francese nel 68 che ha il suo punto focale alla Sorbonna. Assume dei caratteri in connessione con la guerra del Vietnam. Erano contro il governo americano. • In Europa orientale abbiamo la primavera di Praga: Dubcek. I cechi chiedono una liberalizzazione del regime Socialismo dal volto umano. Lo scontro non è tra socialismo e antisocialismo, ma all’interno del mondo socialista. Si esige una maggiore libertà e un minore controllo da parte sovietica. Questa rivolta viene sempre repressa dall’esercito sovietico. • Il 68 si collega con i contenuti della decolonizzazione. • Il 68 parte dall’ambiente studentesco, non ha caratteri definiti ideologici ma è più un anti: anti-istituzionale, anti-autoritario, anti-militarista, anti-nuclearista. È anche contro la divisione del mondo in blocchi, intende superare questa divisione (connessione anche con il terzo mondisimo). I primi obiettivi sono universalistici e utopici. Aspirano a una rivoluzione, a un mondo alternativo rispetto a quello consumista. • Marcuse è un riferimento importante: scrive un libretto “L’uomo a una dimensione”: è un analisi molto acuta del mondo contemporaneo. Riadatta il marxismo in chiave moderna, il suo obiettivo non è quella della rivoluzione del proletariato, ma ribellarsi all’omologazione della società. • Nel caso italiano, molto significativo sono le trasformazioni della società lungo gli anni 60: il boom economico. Gli anni 60 sono quelli del grande sviluppo, la costruzione di un modello che tende a quello americano. Eppure gli anni 60 sono pieni di forti contraddizioni sociali: gli anni delle grandi migrazioni (dal sud al nord) Si verificano episodi di razzismo, lo stigma del meridionale. Sono anche gli anni della grande diffusione dei mezzi mediatici come la televisione (denuncia culturale di Pasolini il quale analizza la società nelle sue pieghe profonde oppressione della cultura di massa in cui i cittadini sono anonimi; parla di un neototalitarismo Si identifica con un potere culturale, molto più insidioso, il potere mediatico della televisione di orientare l’opinione pubblica e manipolarla.) • Un’altra figura importante è quella di Don Lorenzo Milani, denuncia della società italiana di quel tempo. Accusato di cattocomunismo, egli vuole riscoprire il volto autentico della Chiesa. A Barbiana istituisce una scuola per i figli dei contadini Restituire l’arma principale: l’uso della parola di cui erano privati. Aspira a una chiesa per gli ultimi. Scrive “Lettera a una professoressa” dove denuncia il carattere elitario della scuola e dell’università in un contesto di scristianizzazione della società contemporanea e che bisogna quindi ripartire dagli ultimi. • Il 68 in Italia parte dal movimento studentesco nato nelle Università del Nord. L’università è una condizione di elite, non esistevano le università di massa che nascono negli anni 70. Parte dalle giovani generazioni istruite. I primi fermenti nascono dall’università di Trento, Torino e in Cattolica. Si ha una grande ansia di aggregazione: esperienza totalizzante, ci si identifica con l’assemblea, si discute e si parla anche dei problemi della quotidianità studentesca. Partecipazione al mondo universitario da cui gli studenti erano esclusi o marginalizzati. Si parla di contro cultura e contro informazione. Nuove elaborazioni culturali. Pasolini critica il 68 e ne individua le ambiguità. Il 68 è un movimento elitario. Nel 69, il movimento studentesco si collega alla causa sociale, presentandosi proprio come un nuovo soggetto sociale, inedito in Italia Si collega alla protesta operaia dell’Autunno caldo. • Strage di Piazza Fontana a Milano nel 69. Nel 73 si è esaurita la spinta del Boom economico, è subentrata una crisi economica in cui il disagio sociale aumenta: si parla di sottoproletariato urbano.
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