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La Prima Guerra Mondiale e gli Stati Totalitari del Novecento: Origini e Connessezze, Appunti di Storia Contemporanea

Una panoramica storica della Prima Guerra Mondiale e dell'ascesa dei regimi totalitari nel Novecento, con un focus sulle visioni di Europa e sulle conseguenze della guerra. la crisi della guerra interna all'Europa, le motivazioni dietro l'ingresso dell'Italia nella guerra, e la trasformazione economica e sociale che seguì. Le visioni di Lenin e Wilson sono anche discusse.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 07/01/2020

daniela-ambrosini
daniela-ambrosini 🇮🇹

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Scarica La Prima Guerra Mondiale e gli Stati Totalitari del Novecento: Origini e Connessezze e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! STORIA CONTEMPORANEA 12/02/2018 Cos’è la storia contemporanea e a cosa serve? Negli anni 70 del 1800 Nietzche scrive un testo sull’utilità e sul danno della storia, all’interno del quale dichiara che la storia ci aiuta a conformarci al passato, ci lega con il passato. Dice anche che dobbiamo liberarci dal passato, emanciparci da esso. La figura dello storico appare come una figura polverosa, “un topo di biblioteca”. Il lavoro svolto dagli storici avviene sui documenti ma soprattutto nella testa, sui giudizi che esso da alla storia. Lo storico da un giudizio più o meno approfondito ai documenti  li critica. Lo storico è un critico dei documenti sui quali studia  sensibilità, capacità critica. Errori nello studio della storia: 1. Anacronismo: pensare che il mondo sia sempre stato così. Dobbiamo pensare come lo facevano le persone dell’epoca per capire come ragionavano e cosa li portava ad agire in un determinato modo. 2. Moralismo: non dobbiamo giudicare i comportamenti che le popolazioni assumevano in determinate circostanze bensì capirli in quanto chi ha assunto quei determinati comportamenti si trovava in situazioni estreme. 3. Eccesso di memoria: negli ultimi 20 anni sono aumentati i “giorni di memoria” per ricordare le vittime (paradigma vittimale). Non si tratta di storia bensì di materiale storico.  anacronismo, moralismo, eccesso di memoria sono da evitare durante lo studio della storia in quanto non aiutano a creare la “testa ben fatta” necessaria per uno studio consono. Dobbiamo assumere un comportamento critico ( diverso da ipercritico e complottista) Il pensiero dello storico abitua alla complessità: a evitare l’ambiguità, le semplificazioni, il bianco e il nero e gli schematismi c’è sempre qualcosa che complica il quadro, non è tutto bianco o nero. 13/02/2018 La storia non è una scienza esatta, non è certa. I suoi esiti sono sempre circondati dal dubbio  scetticismo storico: posizione che definisce la storia come una scienza che non da notizie certe. La storia è un’opinione. Una serie di opinioni su fatti che hanno una loro oggettività. Lo storico deve verificare l’attendibilità dei documenti che attestano gli avvenimenti. La storia serve per fare ragionamenti complessi e bisogna essere critici nei suoi confronti, non possiamo essere ingenui. Il ragionamento storico non è istintivo, serve un allenamento. 4. Complottismo come forma mentale: difetto di ragionamento. Evita di credere a certe verità. Lo storico non si deve mai fidare dei documenti, deve capire cosa ci sta dietro. Deve sfuggire alla spiegazione provvisoria rinviando a una che non sarà mai del tutto verificabile. 1 Eco studia il complottismo mentale e scrive un romanzo “il cimitero di Praga”. Parla di complottismo di Dx e di Sx. Cos’è la storia contemporanea? Concetti e periodizzazioni necessari agli storici per il suo studio.  Storia antica  Medioevo  Età moderna  Età contemporanea L’inizio di una nuova era è scandito dall’avvenimento al quale gli storici assegnano tanta importanza da definire una nuova Era. L’ETÀ CONTEMPORANEA Secondo il docente ci sono due processi importanti che si collocano nell’età contemporanea: 1. la rivoluzione industriale 2. l’affermazione di un nuovo tipo di stato La rivoluzione industriale si svolse in Gran Bretagna nella seconda metà del ‘700. Causò l’industrializzazione con il cambiamento radicale dell’intera società. Coinvolse principalmente l’industria tessile (cotone), venne inventata la macchina a vapore che perciò coinvolse l’industria siderurgica e meccanica con un cambiamento radicale ai trasporti e l’invento delle ferrovie. La macchina a vapore venne utilizzata anche nella navigazione per i trasporti via mare  l’oceano atlantico non era più un problema. Globalizzazione rivoluzione industriale: secondo Marx porta alla logica dello sviluppo e del guadagno. La rivoluzione si diffonde poi in tutta l’Eu Occidentale e negli USA nell’ ‘800. Questa rivoluzione si sta svolgendo ancora oggi in molti paesi del mondo. Viene definito un processo espansivo e invasivo, una sfida difficile da rifiutare. 1688: 1^ rivoluzione inglese nascita dello stato rappresentativo basato sul parlamento ossia sulla camera rappresentativa. La GB dell’epoca viene definita costituzionale anche se non aveva una vera costituzione scritta ma si agiva secondo consuetudini. 1776: rivoluzione americana sentiva la necessità di avere una costituzione scritta da questo momento per avere la certezza di cosa sarà il nuovo stato e per dare ai cittadini dei diritti scritti. Questa rivoluzione venne a seguito della guerra d’indipendenza. 1777: prima costituzione americana (la prima nella storia) principio costituzionale. Gli storici hanno creato questi concetti di periodizzazioni, in natura non esistono. 2 ETÀ | SECOLO DEI TOTALITARISMI: IL ‘900. Tre visioni del ‘900: 1. secolo degli stati totalitari:  nazional socialismo (Germania)  stalinismo (Russia)  fascismo (Italia)  comunismo cinese  Cambogia  Albania Stato totalitario: visione di molti orrori nel ‘900, in ogni parte del mondo ma soprattutto in EU. Orrori che vanno oltre ogni immaginazione dal 1915 al 1945. Carestia organizzata negli anni ’30 in Ucraina 2 mln di morti. 2. ‘900: secolo in cui finisce il dominio europeo nel mondo finisce l’imperialismo europeo dopo la Grande Guerra (1918). L’Europa resta importante ma marginale per la politica mondiale. 1914: il mondo aveva un centro che manteneva l’ordine. Oggi: il mondo non ha un centro che mantenga l’ordine, ci sono molti schieramenti che cambiano all’interno del mondo. 3. ‘900: secolo in cui ha vinto la democrazia in quanto ha sconfitto tutti i totalitarismi. La democrazia è basata sul libero scambio. Democrazia non solo come stato costituzionale rappresentativo ma anche come società tendenzialmente egualitaria, democrazia come termine sociologico. Democrazia sociologica: emerge dopo la prima guerra mondiale ma trova subito dei rivali: la Dx e la Sx. la destra si pone come alternativa, la sinistra ha origine nel ’17 al comunismo sovietico. 1^ Guerra Mondiale: 3 lottatori democrazia, destra, sinistra. 2^ Guerra Mondiale: 2 lottatori comunismo (Russia) e democrazia (Europa). 1989: sconfitto il comunismo resta la democrazia. LA PRIMA GUERRA MONDIALE: 1914 – 1918 Cos’è l’Europa nell’estate del 1914? Rivoluzione industriale e formazione degli stati costituzionali rappresentativi a che punto erano alla vigilia della grande guerra? Francia orientale, Belgio e Germania occidentale erano coinvolte maggiormente nell’economia europea perché erano ricche di carbone necessario per le ferrovie (prima in Italia nel 1840). Con l’industrializzazione sono nate nuove macchine oltre a quella a vapore. 5 19/02/18  2^ rivoluzione industriale: seconda metà dell’ ‘800 si sviluppa in Germania con lo sviluppo di nuove attività industriali: industria chimica (concimi e conservanti), elettrica (progressiva elettrificazione della società) e meccanica (automobili, aeronautica, bici e nascita di nuove armi come la mitragliatrice e i cannoni grandi). La 2^ rivoluzione industriale è necessaria per lo scoppio della guerra, da questa nasce il processo di industrializzazione. Da origine ad una guerra definita industriale ma di carattere terribile. 1^ rivoluzione: svolta da inventori pratici. 2^ rivoluzione: svolta da ingegneri e scienziati.  serve uno stato alle spalle che permetta l’istruzione. La Germania è lo stato leader di questa rivoluzione e fa da modello al quale tutti si rifanno in quanto detta gli standard della cultura e dei gusti. Germania leader dal 1870 alla prima guerra mondiale, è la Germania Guglielmina o Bismarchiana.  Gli stati vogliono promuovere o avviare l’industrializzazione al loro interno.  Protezionismo: barriere doganali per proteggere l’industrializzazione interna. Nasce alla fine dell’ ‘800. Gli stati cercano di favorire l’industria interna nazionale. Viene adottato il protezionismo in quanto gli stati vogliono avviare l’industrializzazione. Nasce per fini politici: in quanto senza una fase industriale si è in difficoltà rispetto agli altri stati. Rischiano di soccombere per poter essere competitivi deve avvenire l’industrializzazione. stato A stato B dazio doganale stato A: produttore di materie prime, le vende a 50 euro. Dazio doganale: 31 euro. Stato B: se compra dallo stato A spende 50 euro. Se produce lui spende 80 euro. Ma se compra dallo stato A e paga i dazi obbligatori spende 81 euro.  non compra ma produce al suo interno sviluppo dell’industrializzazione nazionale. Liberoscambisti vs Protezionisti. La Germania nel 1878-1879 adotta il protezionismo per proteggere un’industria già avviata. L’Italia nel 1887 adotta il protezionismo per avviare l’industrializzazione  anni ’90: grande industria italiana (cantieristica e siderurgica). Il protezionismo da origine ad uno stato autarchico/autonomo, secondo il quale non deve dipendere da nessun altro stato. 6  Il processo di industrializzazione, che ha andamenti diversi nello spazio e nel tempo, va di pari passo con l’aumento demografico europeo che si è verificato dal 1750 al 1950. Il processo industriale fronteggia i costi dell’aumento demografico anche se molti pensano che quest’ ultimo sia avvenuto a causa della fine delle pestilenze, che riportavano in parità il rapporto tra popolazione e risorse economiche.  con l’aumento demografico nacquero però dei problemi tra popolazione e risorse:  Emigrazione verso l’America nei 30/40 anni prima della guerra. In Italia fu il fenomeno sociale più importante. Alcune erano emigrazioni definitive, altre temporanee.  Processi di emigrazione interni al paese, infatti molti dalla campagna si spostarono in città urbanizzazione e sviluppo di grandi città in Europa.  Aumentano i giovani. Tutto il ‘900 è un secolo di giovani ed è un fattore nuovo. I giovani acquistano visibilità e ruoli  giovanilismo. Nascono gli eserciti di massa: tutti gli uomini combattono la guerra.  stato rappresentativo: tu voti e hai “potere” all’interno dello stato, perciò tu lo difendi anche. Le guerre spazzano via alcuni elementi del passato, ma altri restano ancient regime.  Partito socialista: primo partito di massa del ‘900, sarà il modello per quelli successivi. 1889: nascita della 2^ internazionale organizzazione che raccoglie tutti i partiti socialisti. Agosto 1899: a Genova nasce il primo partito socialista in Italia.  Aristocrazia: ha un ruolo fondamentale prima dello scoppio della guerra in quanto alcune persone si mettevano al servizio dello stato. Etica aristocratica: fedeltà e onore presente anche negli eserciti della prima guerra mondiale. L’aristocrazia nasce dall’esigenza della difesa e dell’ordine in un momento di disgregazione dello stato. I contadini/cittadini si radunavano al castello di un aristocratico che offriva loro protezione e difesa in cambio di lavoro. Gli aristocratici europei si mettevano poi in contatto con il sovrano.  Potere monarchico: figura del sovrano/re. È una realtà che attraversa tutta la storia europea. Viene conferito il potere ad un capo eletto dallo stato. Le monarchie erano stati parlamentari ma la monarchia aveva ancora molti poteri in sé. 20/02/18 7 Perché c’erano così tante discordie tra Serbia e Austria? L’impero austro-ungarico era multietnico: comprendeva popolazioni molto diverse. Le due nazioni dominanti erano Austria e Ungheria: 2 nazioni, 2 capitali (Vienna e Budapest) e 2 aristocrazie. Francesco Giuseppe si trovava a capo di questo impero ed era un Asburgo. Erano presenti slavi, polacchi, slovacchi e boemi Slovenia, Croazia, e Bosnia-Erzegovina (con capitale Sarajevo). Il nazionalista serbo voleva fare della Serbia (che era indipendente dal 1878) l’elemento unificante delle varie popolazioni slave e formare un nuovo stato degli slavi del sud  Iugoslavia. Ma se l’Austria perdeva la Iugoslavia si disgregava. La Serbia ha alle spalle la Russia; mentre l’Austria ha alle spalle la Germania. 22/02/18 l’Austria avvertiva il colere della Serbia. Dopo l’omicidio dell’erede al trono da parte della Serbia, l’Austria subito reagì presentando alla Serbia un ultimatum. Ultimatum: documento di carattere diplomatico con il quale è possibile presentare una serie di azioni che si vuole vengano svolte dall’altra nazione.  prima l’impero asburgico consulta la Germania chiedendole il “via libera”, ma non consulta l’Italia perché nel 1913 la nostra nazione non aveva appoggiato l’Austria in una situazione analoga.  23/07/1914: presentazione ultimatum alla Serbia. Questo documento avrebbe messo in discussione la sovranità della Serbia stessa. Quest’ultima accettò di rispettare tutto il documento tranne una clausola: non voleva che le indagini sull’omicidio venissero svolte dall’Austria in territorio serbo. La Serbia era appoggiata dalla Russia. LA GUERRA  28/07/1914: l’impero asburgico dichiara guerra alla Serbia. La Russia iniziò il processo di mobilitazione (mettere in moto il meccanismo militare) anche se la Germania le aveva chiesto di non farlo. GERMANIA vs RUSSIA GERMANIA vs RUSSIA + FRANCIA (alleato storico)  inizia a funzionare il meccanismo delle alleanze: IMPERO ASBURGICO + IMPERO TEDESCO VS SERBIA + RUSSIA + FRANCIA 04/08/1914: l’Italia dichiara la sua neutralità perciò non scende in guerra a fianco degli alleati. L’Italia venne considerata un alleato malfidato da Austria e Germania. Il governo italiano però aveva delle ragioni per non scendere in guerra al fianco della triplice alleanza: in quanto il contratto di alleanza prevede che ci fossero delle consultazioni tra gli alleati prima di dichiarare guerra e perché il sostegno è garantito solo dal momento in cui siano le altre nazioni a dichiarare guerra agli alleati casus foederis (caso previsto dall’alleanza). 10 Ma il governo italiano sapeva che la sua nazione era restia ad entrare in guerra con l’impero asburgico. Opinione pubblica: italiani ben informati sui fatti. L’Italia non poteva più entrare in guerra al fianco dell’alleanza, aveva perciò 2 chances: 1. Restare neutrale 2. Entrare al fianco dell’intesa  la Germania: sul fronte occidentale VS Francia; sul fronte orientale VS Russia. Decide di attuare il piano Schlieffen del 1907: siccome che la Russia avrebbe terminato la mobilitazione nel giro di un mese la Germania poteva impegnarsi a sconfiggere prima la Francia e solo in un secondo momento la Russia concetto di guerra lampo!  il Belgio era neutrale dal 1840.  la Germania per poter combattere con la Francia invade il Belgio neutrale, ossia facendo un blitz krieg.  08/1914: battaglia della Marna. La Francia si salva dall’avanzata tedesca. Questo fatta cambia la guerra. Guerra lampo  guerra di posizione/trincea Sul fronte orientale si combatté sia una guerra di posizione che di movimento.  04/08/1914 la Gran Bretagna dichiara guerra per aiutare il Belgio in quanto vedeva avanzare l’esercito tedesco vicino ai suoi confini.  23/08/1914: il Giappone dichiara guerra agli imperi centrali a fianco dell’intesa, perché è interessato agli arcipelaghi nel pacifico della Germania e perché voleva invadere la Cina. Il Giappone: 1857 (paese dei samurai, organizzato feudalmente) colpo di stato da parte del sovrano. Attiva un processo di modernizzazione rapidissimo. Nel 1905 ci fu la guerra russo-giapponese perché entrambi volevano la Manciuria; fu una battaglia navale e la vinse il Giappone in quanto la Russia capì che quel territorio non le apparteneva.  29/08/1914: entra in guerra l’impero ottomano a fianco dell’alleanza.  09/1915: entra in guerra la Bulgaria a fianco dell’intesa.  10/1916: entra in guerra la Romania a fianco dell’intesa.  24/05/1915: l’Italia entra in guerra. L’Italia deve andare in aiuto alla Francia. Ci furono le prime voci interventistiche di sinistra che dicono che non dobbiamo restare neutrali. LE CORRENTI INTERVENTISTICHE ITALIANE  Interventismo democratico  Interventismo rivoluzionario Interventismo rivoluzionario: estrema sinistra. Ragioni esposte da un sindacalista rivoluzionario nel 05/1914 enunciandole sulla rivista di Mussolini (socialista rivoluzionario) “utopia”: i sindacalisti dicono di essersi Vogliono la guerra per motivi ideologici 11 scontrati invani contro il capitalismo e l’unico modo per scardinarlo sarà una guerra europea che, mettendo in ginocchio l’economia dei paesi, noi rivoluzionari saremo liberi di fare le nostre rivoluzioni. Guerrarivoluzioni. Interventismo democratico: socialisti democratici, massoneria, repubblicani. Dicono che, essendoci da una parte gli imperi feudali e dall’altra le democrazie, se dovessero vincere la guerra finalmente ci sarà un’Europa democratica e non ci saranno più ragioni per fare delle guerre. Interventismo liberal – conservatore: partito del presidente del consiglio Salandra. Non vuole la guerra per motivi ideologici bensì per “sacro egoismo”, ossia l’Italia doveva fare la guerra per le sue ragioni e per i suoi scopi, non per motivi ideali. Nazionalismo: movimento numericamente esiguo, ma molto importante. I giovani erano nazionalistici e avevano un impatto mediatico, molto forte quando si muovevano. Italia cinica, con ragionamenti solo di potenza. Obiettivo: volevano entrare in guerra per prendere il terreno coloniale, non solo le terre irredente. Furono 4 correnti che però mobilitarono tutta l’opinione pubblica cercando di assicurarsi il monopolio della piazza. Neutralismo: coloro che puntavano a restare nella neutralità. Neutralità  Pacifismo 3 partiti neutrali:  Partito socialista italiano (PSI)  Cattolicesimo  Partito liberale italiano (Giolitti) Il PSI: partito di Mussolini, che aveva la rivista “avanti”. Diffondono l’idea della neutralità assoluta internazionalismo proletario: marxismo. Il cattolicesimo: la chiesa in generale era contro la guerra, ma non erano pacifisti assoluti. “Noi siamo per il mantenimento della neutralità ma se il governo capisce che è necessario entrare in guerra, noi faremo la nostra parte”.  no neutralismo assoluto ma condizionato con lealtà verso il governo. Partito liberale italiano: neutralisti ma leali verso lo stato come il cattolicesimo.  carattere diviso della politica italiana: opinione pubblica divisa. Salandra, da sacro egoista, avvia delle trattative sia con l’alleanza che con l’intesa per capire quale delle due avrebbe dato di più all’Italia. Ma poco dopo si interrompono le trattative con l’alleanza. 26/04/1915: patto di Londra per entrare con l’intesa. Segreto! 12  GUERRA TOTALE: comporta la mobilitazione totale, sia del fronte interno che esterno: tutto il paese società militarizzata. Ogni attività era stata convertita in industria bellica e vennero impiegate nella guerra tutte le industrie (chimica, automobilistica, siderurgica, etc.) Come si svolgevano gli attacchi Gli attacchi generalmente si svolgevano da marzo – aprile fino a settembre – ottobre, venivano evitati nei mesi più freddi dell’anno. Erano precedentemente preparati dagli stati maggiori. Dalla mattina presto si svolgeva un fuoco di artiglieria (cannoni) per cercare di far arretrare le truppe nemiche che vivevano nella trincea. Durante la notte precedente, i guastatori, per mezzo di cesoie andavano a tagliare il filo spinato nella terra di nessuno, così da avere un accesso facilitato alla trincea nemica. A seguito del fuoco di artiglieria i soldati uscivano, attraversavano la terra di nessuno e cercavano di far arretrate i soldati nemici. Con l’arrivo delle mitragliatrici, l’avanzamento degli uomini divenne molto pericoloso. Una volta in terra nemica, la guerra proseguiva corpo a corpo per mezzo di coltelli, baionette, etc. Nei giorni successivi era però possibile subire un contrattacco da parte della truppa nemica che era stata precedentemente attaccata.  shock culturale per tutto il XX secolo!! La guerra ebbe un impatto culturale sugli uomini, non aveva nessuna nobiltà e emerse la paura anche tra i più potenti. Lo stato interveniva solo in modo pragmatico: dirigeva lo sforzo produttivo. Lo scontro doveva essere convinto: convinzione diffusa sostegno psichiatrico grazie alla propaganda. Propaganda:  strumenti positivi: cerca di convincere/portare al massimo lo sforzo bellico. Presenta la guerra come difensiva. Strumento di demonizzazione del nemico: crudele, rozzo, ignorante nemico dipinto negativamente.  Strumenti negativi: censura controllo delle informazioni per il fronte interno. Ogni giorno veniva emanato un bollettino di poche righe sugli scontri. La censura c’era anche sulla corrispondenza ossia i soldati sapevano che le loro lettere, prima di essere consegnate, venivano lette da un censore. Propaganda di guerra: elementi di pubblicità quali cartellonistica e aspetto orale, ossia convegni e conversazioni. 15 Si diffondono le promesse di guerra: promesse fatte ai soldati al fronte negli ultimi anni di guerra per sostenerli: assegnazione lotti di terra e rivoluzioni agricole. Si diffusero anche i campi di concentramento: diversi da campi di sterminio e di prigionia! Campi di prigionia: contengono i prigionieri che spesso venivano sfruttati per alcune mansioni lavorative, soprattutto nell’impero tedesco. Campi di concentramento: concentrati i civili delle nazionalità nemiche presenti sul proprio territorio o cittadini propri che favoriscono il nemico. Nati tra 1800 e 1900. Nei campi di prigionia c’erano delle norme/garanzie da rispettare ad esempio non si potevano far morire i prigionieri di fame guerre novecentesche. Le guerre del XX-XXI secolo invece non sono normate. 1914 – 15: genocidio armeno. L’Armenia era terra di confine tra due imperi nemici, quello Ottomano e quello Russo. I turchi (impero ottomano) deportarono gli armeni perché avevano paura che complottassero con i russi. Vennero deportati nel cuore del deserto della Siria a piedi si contarono 800mila/1,5 milioni di morti solo nella marcia. 27/02/18 Guerra economica: conversione dell’economia nazionale a sostegno della guerra. Vince chi ha più risorse da impiegare nella guerra. La prima guerra mondiale non si vinse al fronte: in Germania cedette il fronte interno. L’IMPERO TURCO – OTTOMANO È una grande potenza sulla carta. Comprende: Europa balcanica, Turchia, Medioriente, Arabia Saudita e Nord Africa. Mentre l’Europa si sviluppava, l’impero ottomano iniziò il suo periodo di decadenza. La sua decadenza inizia a causa della difficile gestione di tutti i suoi stati “questione d’oriente”: perde il nord Africa cedendolo alle potenze europee. Inizialmente era difeso dalla Gran Bretagna in quanto a quest’ultima faceva comodo avere uno stato debole in quella zona, ma allo scoppio della guerra l’impero ottomano era sotto l’impero tedesco. Perciò la GB divenne nemica, non era più sua alleata. La GB fa la spedizione di Gallipoli nel 1915 per colpire l’impero. Il corpo di spedizione restò sulla spiaggia, senza avanzare. Fallito il colpo su Gallipoli la GB decide di agire sulla politica dell’impero ottomano strategia di successo: le tribù arabe, sotto l’impero ottomano, si potevano staccare e diventare indipendenti; erano già in fermento. La GB aiuta queste tribù a staccarsi promettendo loro indipendenza. La spedizione fu guidata dal colonnello Lorenz.  la GB unifica le tribù arabe alla fine della prima guerra mondiale nasce l’Arabia saudita. 16 La GB aveva però il controllo su alcune zone, mentre altre ottennero la loro indipendenza nel 1916. Indipendenti: Iraq e Turchia. Mandati: non erano colonie, bensì mandati, ossia territori extra-europei affidati ad una potenza europea con lo scopo di portarli all’indipendenza. La Francia aiutò la Gran Bretagna. Mandati francesi: Libano e Siria. Mandati inglesi: Giordania e Palestina.  la politica inglese ha inizialmente successo in quanto si disgrega l’impero ottomano.  11-12/1917: le truppe inglesi entrano a Gerusalemme. La GB era disposta a dare una patria ai palestinesi, perciò iniziarono gli insediamenti ebraici in Palestina. Gli ebrei si espansero e iniziarono la bonificazione delle aree; avevano delle forme di autogoverno territoriale all’interno delle loro fattorie (erano sviluppati in fattorie). 1917: ANNO DI SVOLTA Il 1917 fu un anno di svolta per 3 fattori differenti: 1. Un fattore interno ai vari stati 2. Nasce il comunismo novecentesco 3. Nasce il secolo americano 1. La guerra è diventata di resistenza ad oltranza. I grandi attacchi hanno scarsi risultati; vince chi resiste di più. Proprio durante questo anno emergono i primi segni di stanchezza, non solo dei soldati al fronte, ma anche dei civili a casa. Per quanto riguarda i soldati al fronte furono costretti dai generali a fare degli attacchi disperati, ma che non ottennero successo, anzi, ebbero molteplici risultati negativi sui soldati stessi come delle forme di resistenza alla guerra, ossia autolesionismo, si autoconsegnavano al nemico o si arrendevano molti vennero fatti prigionieri. Per quanto riguarda i civili invece insorsero frequenti movimenti spontanei di piazza che si spostavano poi davanti al municipio per manifestare la stanchezza, non solo politica, ma anche di penuria alimentare. Anche le donne manifestavano. Ci furono anche degli scioperi in Italia e in Germania nelle fabbriche. Erano scioperi spontanei, non avevano alle spalle la politica, volevano solo dimostrare la stanchezza diffusa. Anche nell’impero austro-ungarico si manifestarono segni di stanchezza dopo la morte di Francesco Giuseppe, al quale successe il nipote Carlo (ultimo imperatore degli Asburgo, sposato con una donna italiana). Gli stati minori come la Boemia e la Polonia vogliono la loro costituzione, come gli stati maggiori e vogliono la fine dell’impero austro-ungarico. 17 Il principio di autodeterminazione dei popoli creò delle minoranze etniche: etnia che parla una certa lingua ma che viene inglobata all’interno di un’etnia superiore diversa. Spesso queste minoranze etniche però non accettano la loro collocazione. Tra le due guerre ci fu il trasferimento dei popoli per motivi di confini, un fenomeno novecentesco. Il 14esimo punto è il più importante: l’Europa era precipitata in guerra con gruppi di alleanze contrapposti, senza alcuna entità che li gestisse al vertice. L’ultimo punto di Wilson prevedeva la nascita dell’organizzazione delle nazioni unite, ossia la prima organizzazione mondiale superiore ad ogni singolo stato, tanto che poteva sanzionare loro delle pene in caso di errore.  04/11/1918: fine della prima guerra mondiale. Vittoria Italiana! Ci fu la conferenza d Versailles da maggio a luglio del 1919 per la pace; questa conferenza prevedeva una pace che non seguiva i principi di Wilson. Un altro “mito” oltre a Wilson, nel periodo della grande guerra, fu Lenin. Lenin torna in Russia nel vagone blindati per mezzo dei tedeschi nel 1917. Arriva a Pietrogrado (attuale San Pietroburgo) e decide di far restare in guerra la Russia, nonostante l’esercito si trovasse in un periodo di anarchia. Lenin aveva diverse scelte:  Dopo aver abbattuto l’impero e aver formato una repubblica cercare di rafforzare quest’ultima. Ma Lenin era un rivoluzionario. Riformismo: riforme per sistemare le cose Rivoluzionismo: svolta drastica alla storia. Lenin e Mussolini erano tra i due maggiori rivoluzionisti.  Abbattimento violento del capitalismo attraverso il partito per arrivare al socialismo Lenin: logica del comunismo novecentesco: logica esclusiva.  estate 1917: ci fu il primo tentativo di rivoluzione che fallì, era portato avanti da operai, contadini e soldati. Mentre si stava sgretolando il potere Lenin tenta il colpo: Rivoluzione russa: processo che inizia il 10/1917 ma che dura 4 anni. Furono 4 anni di guerra civile con gli altri partiti che non volevano il regime bolscevico, ossia il comunismo. Ci fu un colpo di stato a Pietrogrado da parte dei bolscevichi che conquistarono i palazzi governo provvisorio comunista che fece degli editti: 1. Pace: uscita dalla guerra la Russia avrebbe fato pace con la Germania. 2. Editto sulla terra: terra promessa ai contadini che perciò appoggiarono i bolscevichi. 20 I bolscevichi costituirono l’esercito dell’armata rossa che li portò alla vittoria della guerra civile dopo 4 anni. Era un esercito di occupazione in quanto avanzavano occupando le terre nemiche. Comunismo di guerra russo 1917 - 1921 Dopo 4 anni di guerra civile i russi morivano di fame. 1921: si afferma il comunismo russo: vennero sconfitti tutti i nemici. 03/03/1918: pace di Brest-Litovsk la Russia abbandona la guerra, facendo pace con la Germania, per portare avanti la guerra civile russa. I tedeschi, giocando a loro favore, riducono molto la Russia portandole via la Polonia, la Finlandia e le repubbliche baltiche. Messaggio del comunismo sovietico al mondo: o Essendosi affermato in Russia, il comunismo, poteva affermarsi ovunque. o Comunismo: modo in cui i paesi semisviluppati hanno avviato il processo di modernizzazione con sacrifici ma risultati. Per Lenin la rivoluzione russa era solo l’inizio, non prevedeva che il comunismo si fermasse in Russia, lo capì Stalin. Nel ventennio tra le due guerre ci sono ipotesi di socialismo nazionale o di fascismo. 3 ipotesi: 1. Democrazie 2. Comunismi 3. Fascismi  03/1919: nascita della 3° internazionale o internazionale comunista per sostituire l’organizzazione delle nazioni unite. Era un’organizzazione che raccoglieva tutti i partiti socialisti mondiali. I partiti che volevano entrare a far parte della terza internazionale dovevano prima eliminare i membri non rivoluzionari e dovevano obbedire al partito russo. Alcuni partiti aderirono alla terna internazionale altri no: o Partito socialista o Partito comunista: coloro che non cambiarono per la terza internazionale. Socialismo  Comunismo rivoluzionario di obbedienza sovietica Riformista che si integra nelle democrazie I comunismi non possono salire al governo in quanto sono partiti di opposizione. 05/03/18 1921: URSS unione delle repubbliche sovietiche russe. 21 La prima guerra mondiale termina nell’estate del 1918 a causa del tracollo interno dei 3 imperi: - Tedesco pugnalato alle spalle dei cittadini che non volevano restare in guerra. Il loro esercito NON è stato battuto sul campo. - Austro – ungarico sconfitti a Vittorio Veneto dall’Italia, ma sono perdenti a causa di disgregazioni interne. - Turco – ottomano.  tra il 1918 e il 1919: “spagnola”, ossia l’influenza che colpì gli imperi centrali e causò più morti della guerra. A seguito della grande guerra si contarono tra i 9 e i 10 milioni di uomini maschi morti, senza contare i civili. Nessuna guerra dei secoli precedenti aveva causato così tanti morti.  in ogni paese vennero costruiti dei monumenti per ricordare i caduti in guerra: politica monumentale. Vennero costruiti anche dei monumenti a ignoti in quanto molti soldati non si trovavano, altri invece erano sepolti senza nome. Milite ignoto: 4/11/21 una bara, di un soldato ignoto, caduto in guerra, percorre tutte le ferrovie d’Italia fino all’altare della patria, dove poi venne sepolto. A seguito della guerra: o I popoli perdenti maturano una speranza di rivincita. o Scomparsa di 4 grandi imperi e formazione di una nuova carta geografica per l’Europa. (nasce la repubblica d’Irlanda). o Spostamento di confini e di popoli. o Fine delle élite tradizionali. o Fine delle monarchie che diventano repubbliche. o Finisce l’aristocrazia europea. La società di massa non è necessariamente una società democratica! La nuova società di massa tendeva a seguire molto i “2 miti” nuovi di quel secolo, infatti molte popolazioni, tra il ’21 e il ’23 tentarono rivoluzioni comuniste (= guerra civile) come aveva fatto Lenin. Guerra civile: una parte della città attacca e l’altra si difende. È una guerra molto sanguinosa in quanto è senza regole. Lenin tenta le rivoluzioni anche in Europa, infatti fu proprio per questo motivo che in Eu si diffuse l’idea di guerra civile. Nel dopoguerra restano all’interno della società le abitudini di guerra, resta militarizzata la Russia adotta modi di pensare e di agire come in guerra vede il nemico ovunque e secondo loro il nemico va sterminato. È la visione militarizzata dei comunisti vincitori. Freikorps: bassa manovalanza militare che si unisce sotto ad un unico corpo in Germania. Vengono usati per la tenuta dei confini ad est contro le infiltrazioni polacche e in funzione anticomunista. 22  1919: la repubblica tedesca si munisce di costituzione che venne poi chiamata “costituzione di Weimar” in quanto l’assemblea costituente si riunì a Weimar. Prima costituzione novecentesca importante. La Germania è una repubblica presidenziale: prevedeva l’elezione diretta del capo dello stato; riconosce al capo dello stato importanti poteri effettivi. È anche una repubblica federale: le vecchie monarchie, ducati, principati, etc., diventano repubblicani e vengono chiamati “lander” (da ‘terra’). Ancora oggi la Germania è formata da più stati. Ma proprio perché una parte del popolo non voleva la repubblica si formarono 2 schieramenti di movimenti: quelli del partito di estrema destra che avevano un rifiuto nei confronti della democrazia e della sconfitta; e quelli del partito comunista che volevano la rivoluzione perché non sapevano cosa farsene della repubblica.  1925 elezioni: prendono la maggioranza di voti l’estrema destra e i comunisti, perdono invece i social democratici, che erano i sostenitori della repubblica. I partiti repubblicani (che erano a favore della repubblica) sono il centro destra e il centro sinistra, il centrum cattolico, i partiti minori liberali e i social democratici. I partiti repubblicani gestiscono la repubblica per tutti gli anni ’20, fino a quando hanno la maggioranza. * 1930 crisi di governabilità: la Germania non ha più un partito di maggioranza. Nonostante tutta questa situazione la stabilizzazione in Germania si ebbe comunque. Nel ’23 la Germania tocca il fondo della sua crisi in quanto non riesce a pagare la seconda rata imposta dal diktat. La Francia, per cercare di aiutare la Germania, nel gennaio del 1923 occupa la Ruhr, un bacino minerario così da poter permettere alla repubblica tedesca di pagare in natura l’imposta. Questo causò la resistenza passiva dei lavoratori francesi in quanto non volevano lavorare per la Germania.  nell’estate del 1923 la Francia si ritira. 1924: avvenimenti che cambiano il quadro mondiale o In Germania si fa una nuova moneta: il marco. o In Francia vincono le elezioni le sinistre che sono meno esigenti e hanno atteggiamenti più elastici con la Germania. o In America viene abbandonata la visione Wilsoniana. Si torna ad una politica isolazionista! Restano lontano dall’Europa sul piano politico ma non su quello economico perché hanno bisogno che l’Europa compri le loro merci.  favoriscono l’economia tedesca per tornare ad avere un mercato attraverso il piano Dawes: la Francia e la Gran Bretagna avevano debiti con l’America ma se loro avessero smorzato le loro esigenze di creditore con la Germania, l’America avrebbe fatto la stessa cosa con loro, ovvero gli lascia più anni per saldare i debiti di guerra. 25 l’aiuto americano e la nuova moneta portano la Germania fuori dalla crisi, facendole iniziare così un periodo di stabilizzazione. La Germania di Weimar era riconosciuta come stato ma non faceva parte della società delle nazioni. Stresemann (capo della repubblica tedesca) voleva entrare nella politica internazionale e decise di farlo attraverso una via diplomatica. Decise di dare gli altri stati tutte le prove necessarie per poi essere ammesso nella società delle nazioni e poter stipulare dei trattati. 1925 Trattato di Locarno: prima prova di buona volontà. La Germania riconosce il confine occidentale con la Francia considerando ormai perdute l’Alsazia e la Lorena, MA in più concedeva anche alla Francia la smilitarizzazione della Renania (fascia lungo il confine franco – tedesco) in questo modo, se la Francia avesse voluto attaccare la Germania, per 100km nel territorio tedesco non avrebbe trovato caserme o appostamenti militari. Dopo questo trattato la Germania entra a far parte della società delle nazioni e Stresemann si fa largo chiedendo la smilitarizzazione delle nazioni, in quanto la sua non poteva essere più smilitarizzata di così, ma in questo modo anche le altre nazioni sarebbero state alla pari con la sua. 1929: - Si parla già di federazione europea superamento dei confini nazionali. Sembrava che la situazione fosse abbastanza stabilizzata. - Muore Stresemann - Piano young: sostituisce il piano Dawes, risolvendo il problema sulle riparazioni di guerra da parte della Germania agli USA. - Crisi di Wall Sreet: fu una crisi a livello mondiale perché l’America con i 2 trattati ha aiutato la Germania, alla quale in questo momento sembra di essere tornata nel primo dopoguerra. In Germania, con la crisi del ’29 il popolo risponde in modo radicale, come radicale era anche la crisi. * 1930 crisi di governabilità (2) stabilizzazioni autoritarie: avvengono in Italia, in Portogallo e in Spagna. 12/03/18 La stabilizzazione avvenuta in Italia è la prima a mostrare un percorso differente grazie all’esperienza fascista. Fascismo deriva da fascio, ossia un’organizzazione, un gruppo politico ma non un partito. I fasci nacquero nell’800, inizialmente erano organizzazioni con ideologie di sinistra ma successivamente si spostarono a destra. I fasci più potenti erano quelli siciliani. 12/1914: interventisti fascisti (sx) fanno un’azione rivoluzionaria. 11/1921: nasce il fascismo dopo che Benito Mussolini era stato espulso dal partito socialista di cui era capo, diventando così nemico di tutti i partiti antipartito. I fasci diventano “fasci di combattimento” composti da ex combattenti. 26  1921 Mussolini irreggimenta i fasci italiani facendoli diventare partito fascista nazionale. Il suo era il terzo partito di massa, preceduto da: partito comunista e partito popolare. Il fascismo nel parlamento si trova a destra, aveva cambiato la sua posizione nel 1920. Prima della presa del potere Mussolini forma un movimento sindacale fascista, formato dai lavoratori di altre organizzazioni sindacali socialiste. Lo squadrismo (uso di squadre d’azione paramilitari che avevano lo scopo di intimidire e reprimere gli avversari politici specialmente quelli appartenenti al movimento operaio) colpiva le sedi sindacali, il fascismo lo assorbì al suo interno, e, con la tecnica dell’occupazione lo usò come strumento per la propria affermazione. Usare la tecnica dell’occupazione significava marciare su grandi città occupandole. Questo avvenne tra 11/21 – 12/22. Il fascismo cresceva sempre più e gli altri partiti non sapevano come comportarsiincubo della guerra civile. 1922: Mussolini e il fascismo vennero messi alla prova del potere vennero tolti dall’illegalità, fatti entrare al governo e fatti governare. Tutto ciò avvenne a seguito della marcia su Roma nell’ottobre del ‘22. Marcia su Roma: il governo decise di non ostacolare il fascismo rifiutando lo stato d’assedio le milizie fasciste entrarono pacificamente a Roma.  il 30/10/22 Mussolini arriva a Roma con il compito di formare il governo salì al potere a soli 39 anni, molto giovane, saltando degli step della sua formazione. inizia il governo Mussolini (presidente del consiglio; sopra di lui c’è il capo dello stato). Re e duce a capo dello stato che viaggiano parallelamente, ma il re ha il potere di mandare a casa il duce. Il sovrano Vittorio Emanuele III non firma lo stato d’assedio di Roma perché non aveva una protezione politica nessuno voleva andare contro il fascismo; scelta fatta in quel momento per evitare la guerra civile. 28/10/22 non inizia il regime fascista. Inizia tra il ’25 – ’26. In quel giorno si formò il primo governo di coalizione con il fascismo: liberali, democratici e tecnici. Nessuno credeva che stava per nascere una monarchia!! Nemmeno Mussolini sapeva cosa avrebbe fatto da li a 5 anni, non aveva in mente un progetto di regime.  formazione di un organismo nuovo: il gran consiglio del fascismo. 1923: Mussolini crea la milizia volontaria per la sicurezza nazionale, inizialmente nata contro lo squadrismo. Era formata dall’esercito di partito che poi diventa esercito di stato. 1919: nuova legge elettorale: legge acerbo. Supera il principio proporzionale. Aveva un sistema elettorale maggioritario che si basava sul principio del premio di maggioranza premio dato al partito che raggiunge una % di voti maggiore. Se 40% dei voti = 55% di deputati. 27 Le elezioni si trasformarono in plebiscito: gli elettori accettavano o no la lista proposta dal partito nazionale fascista. Chi non accettava la lista fascista, e perciò votava “no” incorreva in problemi in quanto non c’era la segretezza di voto. Le elezioni si volgevano ogni 5 anni perché bisognava votare la camera: 1924 – 1929 – 1934 – 1939. Durante le elezioni del 1939 ci fu l’abolizione dell’elezione nasce la camera dei fasci e delle corporazioni. Fu una camera nominata, non era stata votata. A questa camera appartenevano tutti gli esponenti fascisti. 1929: patti lateranensi. Mussolini si presentò come colui che era riuscito a fare quello che lo stato liberale non aveva fatto un accordo con la chiesa. stato e chiesa fecero “concordato e convenzione finanziaria” così lo stato ottenne ampio consenso nel mondo cattolico. In Italia la stabilizzazione autoritaria venne raggiunta dopo il 1929 dallo stato dittatoriale fascista. Con la crisi di Wall Street del 1929 si perse tutta la stabilizzazione: fallimento di banche e aziende, perdita di case e risparmi. Questa crisi inizia nel ’29 ma da i suoi effetti negli anni successivi. Ebbe un impatto a livello internazionale, ma soprattutto in Germania all’interno della quale venne radicalizzata la politica: iniziano a crescere i partiti come il nazismo a dx e il comunismo a sx a discapito di quelli repubblicani centrali. In Germania nel 1932 si fecero più elezioni e i nazisti arrivano a raggiungere il 42% dei voti anche se non è la maggioranza li lasciano governare. 01/1933: Hitler diventa cancelliere. In pochi mesi fa quello che Mussolini ha fatto in anni. 1934: muore Hindenburg che era capo dello stato tedesco. Hitler, oltre a essere capo del governo e del nazismo diventa anche capo dello stato. La crisi del ’29 ha conseguenze anche in Italia: ci fu la statizzazione di una parte dell’economia, in particolare di due banche. Il governo salvò le banche comprando tutte le azioni di aziende che non avevano i soldi da restituire alle due banche. IRI: istituto per la ricostruzione industriale aveva nel portafoglio le azioni di aziende italiane così da poter controllare l’economia nazionale. Il progetto wilsoniano era quello di esportare la democrazia nel mondo ma: o Con il fascismo autoritario si vede un’alternativa o Anche in Spagna nel 1923 si istituisce un regime autoritario o In Portogallo si istituisce uno “stato nuovo” di carattere autoritario o In Polonia nel 1926 si forma un regime di colonnelli. o Nel 1933 in Germania Hitler sale al potere.  crisi delle democrazie e formazione di regimi dittatoriali/autoritari di destra. 30 Solo la Cecoslovacchia resiste alla crisi delle democrazie e resta uno stato democratico. La crisi delle democrazie è dovuta in parte all’economia che era a disagio e che non si riprese mai del tutto dopo la prima guerra mondiale. Si sceglievano strade radicali/estreme per cercare di risolverla come la radicalizzazione politica. La democrazia, per resistere, ha bisogno di una situazione economica buona. I nuovi regimi antidemocratici o i nuovi stati autoritari cercano di dar vita a nuove gerarchie (classi dominanti) formate da giovani ma comunque persone che hanno fatto la guerra e che hanno un’attitudine al comando.  diedero un carattere organico alle società che facevano sentire protetti gli individui al loro interno; ma rinasce comunque il nemico interno contro cui lo stato deve reagire.  i nuovi regimi hanno caratteri modernizzanti modernismo reazionario. 15/03/18 Lo stato, dopo la crisi del ’29, doveva intervenire per attenuare la crisi del capitalismo; e lo doveva fare intervenendo su economia e politica. Gli stati reagirono in modi diversi: - La Russia fece il piano quinquennale con il quale favoriva l’industria pesante (per la produzione di cannoni), ma questo, a sua volta scaturì una diminuzione nel cibo e una collettivizzazione forzata in quanto i costi per sostenere l’industria erano enormi. - L’Italia intervenne con il corporativismo che era una via di mezzo tra il liberismo e il comunismo. - L’America, con Roosevelt, fece il New Deal, ossia un programma che prevedeva lavori pubblici (infrastrutture) per cercare di battere la disoccupazione. - La Germania aveva difficoltà economiche che causarono instabilità politica poiché: difficoltà economiche = scelte politiche estremistiche. Era la nazione con la situazione peggiore e questo favorì l’ascesa di Hitler al potere con il suo partito di estrema destra (che esisteva già dal 1920). In Hitler, oltre all’esempio di Mussolini con la marcia di Roma, ci fu anche quello bolscevico. La Germania di Hitler Hitler, il 09/11/23 fallì il suo primo colpo di stato a Monaco e venne fatto prigioniero per circa due anni, nei quali scrisse il “mein kampf” (la mia battaglia) grazie al quale mise per scritto quelle che erano le sue idee: - Razze superiori e inferiori. Le razze superiori erano quelle destinate al dominio ed erano la razza ariana e in parte quella anglosassone. Le razze inferiori erano quelle destinate a sopprimere come quella slava (schiavi) e quella ebrea (considerati “non uomini”). L’antisemitismo, ossia l’avversione nei confronti dell’ebraismo, nacque alla fine dell’800, ed era già presente in tutto il mondo. 31 Non era un’idea unicamente hitleriana in quanto lui apprese l’antisemitismo durante il suo soggiorno a Vienna. - La voglia di riscossa dopo il trattato di Versailles che era presente in tutta la popolazione. Hitler aveva una visione ultra-revisionista della sua nazione e era contro la repubblica di Weimar che venne imposta dai vincitori della Grande Guerra. Hitler venne votato dal popolo in quanto proponeva la riscossa ai vincitori e il ritorno della Grande Germania come potenza mondiale. all’estero erano presenti minoranze etniche tedesche a causa del trattato di Versailles (Polonia, Cecoslovacchia e Austria). L’idea di Hitler era quella di riprendere a cuore i cittadini negli stati esteri così da poter avere appoggio durante la sua espansione. Il popolo tedesco era prolifico, ma bisognava eliminare gli elementi non idonei come i disabili eugenetica. L’eugenetica esisteva già in precedenza e Hitler la adottò per eliminare disabili e incroci tra persone brutte o non intelligenti. - Il popolo tedesco aveva diritto a uno spazio ulteriore per poter vivere, perciò dovevano espandersi est-europeo (Polonia e Russia). Era una zona molto popolata da slavi e ebrei, gli slavi sarebbero stati dei bravi schiavi mentre agli ebrei vennero sottratti i diritti attraverso le leggi di Norimberga 15/09/1935 1938: notte dei cristalli. Vennero invase le case degli ebrei e vennero portati nei campi di concentramento. 1942: programma di sterminio. Istituzione dei campi di sterminio. La shoah si ebbe ovunque in quanto, spesso, gli ebrei venivano uccisi nel posto in cui venivano trovati, per mezzo di un colpo alla nuca, senza essere trasportati nei campi di sterminio. Questo avvenne specialmente in Russia. Nonostante questo, quando Hitler invase la Russia, molti russi erano a favore dell’invasione e non ostacolarono l’esercito tedesco. Hitler credeva molto nella sua ideologia anche se molte cose erano in contrasto con la politica e l’economia del paese: ad esempio quando decise di far partire prima i treni che dovevano portare a destinazione gli ebrei rispetto a quelli carichi di viveri necessari alla sua nazione. Hitler, Stalin e in parte Mussolini diedero vita a una nuova forma di stato: lo stato totalitario. Totalitarismo  Dittatura  molte dittature non sono totalitarismi. “Totalitario”: ha origine in Italia nel 1923 e significa “tutto”. Inizialmente veniva usato in modo dispregiativo. Questo termine si originò in Italia per definire il fascismo in quanto si diceva che avesse una visione totale della vita perché aveva una risposta per ogni cosa. 32
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