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Nascita Terzo Reich e Stalinismo: Hitler e Stalin tra Totalitarismo e Dittatura, Sintesi del corso di Storia Contemporanea

La diffusione della convinzione che i sistemi democratici fossero ormai debole e inefficiente, e come l'alternativa si vedeva nel comunismo sovietico e nei regimi totalitari di destra. Dettagli sulla nascita del terzo reich di hitler e dello stalinismo in unione sovietica, i loro programmi politici, la repressione interna e l'espansione estera. Il testo illustra come questi leader, attraverso la loro autorità carismatica, riuscirono a dominare le loro nazioni e come la loro politica estera influenzò l'equilibrio internazionale.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 17/01/2020

CAR.ANTOCI
CAR.ANTOCI 🇮🇹

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Scarica Nascita Terzo Reich e Stalinismo: Hitler e Stalin tra Totalitarismo e Dittatura e più Sintesi del corso in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 19 Nell’opinione pubblica si diffuse la convinzione che i sistemi democratici fossero ormai troppo deboli ed inefficienti, e che la vera alternativa fosse quella tra il comunismo sovietico e i regimi autoritari di destra. Proprio per la loro pretesa di dominare in maniera totale, questi regimi furono definiti TOTALITARI. Nel 1923 HITLER finì in prigione per aver tentato di organizzare un colpo di stato a Monaco di Baviera, allora era capo del PARTITO NAZIONALSOCIALISTA DEI LAVORATORI TEDESCHI. Nel 1933 riceveva l’incarico di presiedere il governo. Il suo programma consisteva nel denunciare il trattato di Versailles, riunire tutti gli stati tedeschi in una grande Germania e adottare misure discriminatorie contro gli ebrei. I suoi progetti Hitler gli espose in un libro dal titolo MAIN KAMPF. Credeva inoltre nell’esistenza di una razza ARIANA, superiore. Molti aderirono al nazismo perché erano ormai provati nella crisi, e vedevano nel nazismo l’ultima speranza. Nel 1932 ci furono delle nuove elezioni, e per sbarrare la strada ad Hitler i partiti democratici non poterono fare altro che appoggiare la rielezione di HINDENBURG. Nelle due successive elezioni del 32 i nazisti si affermarono come il primo partito tedesco e nel 1933 Hitler salì al governo. L’occasione per una prima repressione fu offerta dall’incendio del Reichstag, il parlamento nazionale, da parte di un comunista olandese, questo fornì il pretesto per un’operazione di polizia contro i comunisti. Il Reichstag approvò una legge che conferiva al governo i pieni poteri. Fu annientato il SPD e tutti gli altri partiti, rimanevano adesso solamente da eliminare l’ala estremista del nazismo (le SA) e la vecchia destra di Hindenburg. Hitler che temeva l’autonomia delle SA, decise di risolvere il problema con un massacro. Nel 38 assunse anche il comando delle forze armate. Nasceva il TERZO REICH (terzo impero). Gli ebrei erano in Germania una ristretta maggioranza, ma occupavano nella società una posizione molto importante. La discriminazione fu ufficialmente sancita nel 1935 dalle LEGGI DI NORIMBERGA che tolsero agli ebrei la parità dei diritti e proibirono i matrimoni fra ebrei e non ebrei. Il che spinse molti ebrei ad abbandonare la Germania. La persecuzione subì un’accelerazione nel 1938, anno in cui prese luogo anche la cosi detta notte dei cristalli, così chiamata per via delle vetrine dei negozi degli ebrei che furono distrutte. Finché a guerra mondiale già iniziata, Hitler concepì il progetto di una SOLUZIONE FINALE del problema, che prevedeva la deportazione in massa e il progressivo sterminio del popolo ebraico. La chiesa di Roma nel 33 stipulò un concordato con il governo nazista, assicurandosi la libertà di culto, anche le chiese luterane si piegarono alle impostazioni del regime. I fattori che spinsero la gente al consenso furono sicuramente la repressione poliziesca e i lager, il fatto che Hitler riportò la Germania al ruolo di protagonista della politica europea, stimolando l’orgoglio patriottico, la ripresa economica e l’incoraggiamento dell’iniziativa privata. Stalin assunse in Urss un il ruolo di CAPO CARISMATICO, e anche il depositario dell’autentica dottrina marxista-leninista. Le attività culturali dovevano ispirarsi alle direttive del capo, e persino il settore delle scienza fu messo sotto controllo. Lo stalinismo è un fenomeno profondamente inserito nella storia della Russia, Stalin sviluppò alcune premesse autoritarie già presenti nel pensiero di Lenin. Emarginò politicamente tutti i suoi rivali, il periodo delle GRANDI PURGHE infatti ebbe inizio nel 1934. Queste erano sempre giustificate dalla necessità di combattere traditori e nemici, lo stesso Trotzkij fu ucciso nel 1940. L’avvento al potere di Hitler diede un duro colpo all’equilibrio internazionale. La prima importante decisione del governo nazista fu nel 33, il ritiro della delegazione tedesca dalla CONFERENZA INTERNAZIONALE DI GINEVRA, dove le grandi potenze cercavano di giungere ad un accordo sulla limitazione degli armamenti. Seguì anche il ritiro della Germania dalla società delle nazioni. Quando in Austria nel 34, gruppi nazisti tentarono di impadronirsi del potere al fine di preparare l’unificazione tra Austria e Germania, Mussolini reagì immediatamente schierando delle divisioni al confine italo-austriaco, Hitler fu costretto a ritirarsi. Nel 1935 Hitler reintrodusse la COSCRIZIONE OBLIGATORIA , a questo punto allora Italia, Francia e Gran Bretagna si riunirono a STRESA per condannare il riarmo tedesco e per riaffermare il loro interesse nell’indipendenza dell’Austria. Pochi mesi più tardi però, l’aggressione italiana all’Etiopia avrebbe rotto il fronte di Stresa. I successi di Hitler indussero Stalin a modificare le sue precedenti impostazioni, infatti nel 34 l’Urss entrò nella società delle nazioni e nel 35 stipulò un’alleanza militare con la Francia. La nuova parola d’ordine lanciata nel settimo congresso del COMINTERN (35) fu quella della lotta al fascismo. Fra il 1936 e il 1939, la Spagna fu sconvolta da una sanguinosa guerra civile. Dopo la fine della dittatura di PRIMO DE RIVERA, la Spagna aveva attraversato un periodo di grave instabilità economica e sociale. Quando, nel 1936, le sinistre unite in una coalizione di Fronte popolare si affermarono nelle elezioni politiche, la tensione esplose in tutto il paese, ci fu una vera e propria guerra civile. A guidare la ribellione fu soprattutto FRANCISCO FRANCO. Ciò che fece pendere alla bilancia dalla parte dei nazionalisti di Franco fu il comportamento delle potenze europee, Italia e Germania infatti aiutarono gli insorti franchisti. L’unico stato ad aiutare la Repubblica fu invece l’Urss. All’ inizio del 39, i nazionalisti sferrarono l’ultimo attacco che si concluse con la caduta di Madrid. Terminata pochi mesi prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, la guerra civile spagnola ne era stata il preludio, in quanto in parte, mostrava già gli schieramenti: Urss e democrazie contro gli stati fascisti. Il fattore che accrebbe la tensione tra tutte le potenze fu indubbiamente la politica di Hitler, che prevedeva la distruzione dell’assetto europeo uscito da Versailles, con la riunione di tutti i tedeschi in un unico grande reich e l’espansione verso est ai danni della Russia. Hitler sperava di poter evitare uno scontro contro l’Inghilterra, a patto che questa lasciasse campo libero alle mire tedesche. In questa speranza fu indubbiamente incoraggiato da CHAMBERLAIN (alla guida del governo), sostenitore della politica dell’APPEASEMENT: accontentare Hitler nelle sue richieste più ragionevoli. WISTON CHURCHILL si oppose alla politica di Chamberlain. In Francia invece la paura della Germania era più sentita, ma lo era ancora di più la paura di una guerra, adoperò quindi una politica timida ed oscillante. Il primo successo clamoroso Hitler lo ottenne nel 1938 con l’annessione dell’Austria, non contento però rivendicava subito dopo i SUDETI ossia i tedeschi che
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