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Pace dei Cento Anni: Periodo di Conflitti Nazionali e Industrializzazione (1815-1914), Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Storia EconomicaStoria modernaStoria dell'Europa

Il periodo che va dal Congresso di Vienna (1815) al primo conflitto mondiale (1914), noto come Pace dei Cento Anni. Viene trattato il risorgimento italiano, la nascita del Regno d'Italia e della Germania, le rivoluzioni industriali, la nascita di organizzazioni politiche socialiste, la corsa all'imperialismo e la colonizzazione europea dell'Africa e dell'Asia. Vengono analizzate le cause e i caratteri di questi conflitti e la loro influenza sulla storia.

Cosa imparerai

  • Che eventi storici sono descritti in questo documento?
  • Come ha avuto luogo la nascita del Regno d'Italia e della Germania?
  • Come ha avuto luogo la corsa all'imperialismo europeo?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 14/10/2021

studentessa9998
studentessa9998 🇮🇹

4.3

(15)

30 documenti

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Scarica Pace dei Cento Anni: Periodo di Conflitti Nazionali e Industrializzazione (1815-1914) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! PARALISI EA PI RIETI LE ORIGINI DELLA GUERRA: Il periodo che va dal Congresso di Vienna (1815), che chiude la stagione rivoluzionaria cominciata con la rivoluzione, e si conclude con la Grande guerra (1914) è definito PACE DEI CENTO ANNI. In questi 100 anni però i conflitti non mancano. C'è il risorgimento italiano, processo culturale e politico che porta anche conflitti. Nasce il tegno d'Italia e 10 anni dopo nasce la Germania (Reich tedesco) che anch'esso nasce tramite azioni militari. Ancora poi abbiamo i moti del 48, rivoluzioni tutt'altro che pacifiche, tanto che finiscono per far entrare nel linguaggio comune espressioni come “succede un 48”, che significa che avviene uno sconvolgimento grosso e violento. Nel anni 50 del 800 la Guerra di Crimea, le Guerre balcaniche. Ma questa definizione di pace di 100 anni ha un suo significato se consideriamo due elementi: 1) Si tratta di conflitti relativamente brevi+> la guerra austro-prussiana dura appena 3 settimane. | prussiani battono l'esercito austriaco e ci si sbriga a stipulare una pace 2) Questi conflitti rimangono sempre circoscritti al livello nazionale e mai mondiale. Fino al 1914 non vi sono conflitti su scala mondiale. Ad un certo punto questa pace comincia ad incrinarsi a causa di processi sociali, economici e politici di grande importanza. Noi ne indichiamo 4: 1. Seconda rivoluzione industriale; 2. Nascita delle moderne organizzazioni politiche socialiste; 3. Nazionalismo e lotta per l'egemonia continentale: Francia vs Germania+ Francia vs Germania per l'egemonia sul continente; 4. Colonialismo e imperialismo “età degli imperi”. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: Gli storici individuano una cesura significativa tra il processo di industrializzazione iniziato a fine 700, quando avviene la meccanizzazione della produzione che sostituisce l'artigianato, e si utilizzano fonti motrici nuovi: la macchina a vapore, mentre prima per azionare qualcosa ci volevano uomini o animali o vento ecc... le botteghe di artigiani e il lavoro a domicilio cedono il posto al ruolo fisico della FABBRICA. Alcuni storici non distinguono tra prima e Seconda guerra rivoluzione industriale, la considerano un unico fenomeno. Mentre altri sottolineano i momenti di rottura e distinguono una prima e seconda rivoluzione industriale. La 25-30 anni del secolo. Le differenze sono tante. 1. PROGRESSO TECNICO E SCIENTIFICO: La prima sembrava essere una rivoluzione tecnica, si sperimentano nuove macchine ma dietro non vi è una vera e propria scienza applicata. C'è un nesso tra progresso tecnico e scientifico. La chimica e i suoi sviluppi portano alla creazione di coloranti artificiali. Ora possono essere prodotti più velocemente e ad un costo più basso. La medicina progredisce, anche la produzione di fertilizzanti che fa sì che si aumenti la produzione e l'umanità esca dal pericolo della carestia (oggi sappiamo che sono sostanze nocive, ma all'epoca erano un prodigio). L'acciaio è un'altra grande novità, che già era conosciuto, ma mancavano tecnologie per produrlo su larga scala. Mancavano anche nuove tecniche, basate anche sulla chimica che ci permettono di produrlo su larga scala. Nel 61 GB, FR, IT e BEL producevano 125 mila tonnellate di acciaio, 50 anni dopo arrivano a 32 milioni. L'aumento produttivo di acciaio è esponenziale. L'uso su grande scala produce cambiamenti, in ambito navale si costruiscono navi più grandi e sicure nell'attraversare gli oceani (il Titanic). Si può sviluppare grazie a queste navi il COMMERCIO MONDIALE. Anche la modalità di costruzioni cambia. Nel 89 a NY si costruisce la TOWER BUILDING, il primo grattacielo, la cui tecnica è la stessa di quelli odierni anche se più alti. =» L'acciaio unisce l'elasticità e duttilità del ferro con la durezza della ghisa. La ghisa è troppo dura e il ferro troppo morbido. La prima rivoluzione industriale si era servita del carbone che continuerà ad essere utilizzato, ma si supera la macchina a vapore grazie ad una nuova materia prima: IL PETROLIO. È una nuova fonte energetica, che si pensava fosse poca, e che permette l'introduzione dell'elettricità. L'elettricità fa sì che di lì a poco si inventi la lampadina ad incandescenza, che fu usata per più di 100 anni. Tutto ciò segna la fine del buio, le città si illuminano anche di notte (prima c'era solo Parigi= la ville lumière illuminata manualmente). Le giornate così si allungano e si guadagna tempo. Questa elettricità sarà applicata a tutti gli ambiti. Anche il motore a combustione interna, a scoppio, si basa sul petrolio. Nell'86 si realizza la prima automobile ma che ha un motore a scoppio che la fa muovere. Questi nuovi metodi di produzioni aumentano la produttività (resa della produzione) che si aumenta tramite il taylorismo. Le fabbriche si organizzano tramite catena di montaggio e si dividono le fasi di produzione. Ford costruirà così la produzione su vasta scala di automobili. | contro sono la rottura della relazione tra operaio e i beni che produce, l'operaio qualificato era colui che con il suo talento costruisce con le sue mani il prodotto. Ora l'operaio si occupa solo di una fase di produzione e passa tutto il girono a fare la stessa cosa, e il lavoro è scandito dalla macchina> ALIENZAZIONE+ lavoro che diventa pesante non solo fisicamente ma mentalmente. praticabile e auspicabile la via di riforme politiche graduali che portino cambiamenti socialisti. Questa divisione sarà uno dei fattori di divisione della sinistra 900esca. Sarà una constatante anche in Italia dopo la PGM. Tra prima e seconda internazionale iniziano a nascere i primi partiti politici moderni. Non sono più i piccoli gruppi come carboneria ma nascono moderne organizzazioni politiche di massa, hanno degli organi di stampa e una ramificazione su territorio nazionale. La prima di questi sarà la SPD, nel 1875. NAZIONALISMO E POLTICA DI POTENZA: Accanto al socialismo nasce il nazionalismo. Verso la fine dell'800 si inizia a connotare un movimento che si caratterizza come un'ideologia aggressiva, il nazionalismo come affermazione della potenza nazionale rispetto alle altre. Questo si collega insieme al processo di NATION BUILDING, o la nascita di nuovi stati, come il Reich tedesco (Germania nel 1870-71. =» IL REICH E L’ITALIA: L'unificazione tedesca ha qualcosa in comune con quella italiana. In entrambi i casi abbiamo uno stato dinastico di dimensione regionale che conquista il resto del territorio. In Italia il REGNO DI SARDEGNA, la cui base era in Piemonte, comincia ad estendersi con un processo di espansione e annessione. Nel Reich tedesco Otto von Bismarck è il protagonista, è un reazionario anti- liberare che diventa cancelliere della Russia nel 82 e vuole fare un'unione di stati sotto la corona di Guglielmo 1. Gli ostacoli all'unità erano: AUSTRIA E FRANCIA. Questa Prussia non era grande ma riesce a sbaragliare due potenze: v_ gli austriaci in 3 settimane nel 1866 (GUERRA AUSTRO- PRUSSIANA), v e 4 anni dopo, nel 1870, la Francia con la GUERRA FRANCO-PRUSSIANA. Una guerra importantissima, una disfatta per la Francia e i prussiani che completano il processo di unificazioni impongono. alla Francia restrizioni denigranti, tipo la cessione di ALSAZIA E LORENA. Da allora la Francia coverà un sentimento di rancore e rivalsa nei confronti dei tedeschi. Questo sarà fondamentale nello scoppio della Prima guerra mondiale > revanscismo francese. In questo Reich, la libertà politica scarseggiava. In questo Reich la SPD non è legale ma neanche illegale, cioè viene tollerata. Anche il militarismo è importante, l'autoritarismo è paternalista e fa delle concessioni. Alcune leggi di tutela dei lavoratori rendono questo reich uno dei più avanzati socialmente. La novità è che il costo di queste assicurazioni obbligatorie vengono scaricate sule imprese e stato, ma queste legislazioni fanno del Reich uno dei paesi più avanzati in materia di politica sociale, ma repressivo su molti altri punti di vista. Era un colosso demografico, ancora oggi il paese più popolato in Europa. COLONIALISMO E IMPERIALISMO: A partire dal 1870 prende forma un fenomeno storico destinato a incidere fino a giorni nostri, cioè la colonizzazione europea dell’AFRICA E dell’ASIA. La colonizzazione già c'era, ma in pochissimo tempo gli stati europei diventano imperi europei di dimensioni mai viste prima nella storia. La GB conquista colonie per 13 milioni di km quadrati. Il Belgio anche è un imperio coloniale. In pochi anni buona parte del mondo sarà conquistata dagli europei. La supremazia degli europei si spiega tramite le tecnologie militari. La mitragliatrice è efficacissima e consente di uccidere i nemici a centinaia. Anche l'artiglieria migliora. Tutto ciò crea supremazia tecnica ma anche psicologica, queste armi incutono paura. Questa supremazia tecnica permette agli europei di vincere facilmente. Gli unici ad eccedere sono gli italiani, poco organizzati ieri come oggi. Nell'82 l'Italia acquista ASAB da una società privata e poi sbarca su altri territori, come a MASSAWA nel 1885. Le cause e i caratteri dell’imperialismo: 1. Razzismo e missione civilizzatrice: Questo colonialismo porta con sé una forma di razzismo profondo. Non solo la supremazia tecnica europea ma anche il fatto che gli europei sono spietati causa la loro vittoria. Gli europei ricorrono spesso al terrore, e cominciano un'opera di colonizzazione. Il primo motivo è il razzismo che si sviluppa nel corso dell'800 su basi pseudo scientifiche. Il razzismo sostiene la supremazia di una razza sulle altre. In questa maniera gli europei pensano non solo di avere il potere ma anche il dovere di civilizzare queste genti. Questo armamentario razziale facilita la loro violenza. Questo armamentario di pseudoscienza fa sì che l'Europa porti in quei territori non solo armi ma anche malattie per cui i colonizzati non hanno anticorpi. Le morti in massa dei colonizzati è un'ulteriore motivazione per sostenere la loro supremazia razziale. 2. Espansione capitalistica: c'è bisogno di nuovi mercati e più materie prime a poco prezzo. Gli europei vanno a cercare elementi e materie che gli servono per l'industria. 3. Prestigio nazionale e geopolitico: si crea un grande consenso nell'opinione pubblica e nella stampa e tutti sono d'accordo nell'avere un impero che in qualche modo dia lustro alla nazione. Questa corsa alla conquista crea tensioni tra paesi europei che mai si evolvono in guerre, perché gli europei non vogliono fare guerre in nome di territori asiatici e africani e poi perché si stabiliscono regole di colonizzazione: IL CONGRESSO DI BERLINO, nel 1885, stabilisce alcune importanti regole su come l'espansione deve avvenire. Inizia così la SCRAMBLE FOR AFRRICA, una corsa forsennata alla divisione dell'AFRICA. L’INFERNO IN TERRA DI LEOPOLDO Il: L'esempio di ciò che vuol dire la dominazione europea è dato dalla nascita nell'85 dello STATO LIBERO DEL CONGO (1885-1909). In tutta la storia dell'umanità mai un nome può essere più ironico. Non era uno stato libero ma una proprietà privata di questo Leopoldo Il. Era una sorta di regime di schiavitù non ufficiale, in cui si verificava un mix di violenza, pseudo-civilizzazione e sfruttamento capitalistico. Dietro la maschera della filantropia si nascondeva un uomo affarista e senza scrupoli. Lui non cercava l'oro ma come gli altri le materie prime. Ognuno era costretto al lavoro e a fornire queste materie. Per obbligare chi si rifiuta e per ottenere una certa soglia di produzione si ricorreva a violenze, stupri e mutilazioni. Se non vuoi lavorare le mani non ti servono. Il risultato di un decennio di questo dominio è tra 3 e 10 milioni di morti. E di tutto ciò che memoria è rimasta in Europa?
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