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La Prima Guerra Mondiale: Dalla Guerra Rapida a una Guerra di Posizione (1914-1918), Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Questo capitolo di 'Dalla Grande Guerra a oggi' di Alberto Mario Banti descrive la prima fase della Prima Guerra Mondiale, dalla sottovalutazione iniziale alla brutalità e devastazione economica e sociale. Il testo tratta della guerra come una guerra lunga e sanguinosa, con l'idea di un scontro cavalleresco sfumata, e la forte patriottismo che ne scaturisce. Vengono analizzate le conseguenze economiche e sociali, la brutalità della guerra e le prime fasi militari, con l'ingresso in guerra di nuovi paesi e la resistenza patriottica. Il testo include anche la rivoluzione in Russia e la fine della guerra.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 06/05/2022

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Scarica La Prima Guerra Mondiale: Dalla Guerra Rapida a una Guerra di Posizione (1914-1918) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! L’ETÀ CONTEMPORANEA – Dalla Grande Guerra a oggi ALBERTO MARIO BANTI CAPITOLO 1 – La Grande Guerra I) Giorni d’estate (estate 1914) Inizialmente la guerra viene sottovalutata, si pensa sia una “guerra lampo”. → non molti hanno chiaro che tipo di guerra sia quella che ci si sta apprestando a combattere, solo pochi politici, intellettuali o militari capiscono che sarà una guerra lunga e sanguinosa. → sì ha ancora l’idea della guerra come scontro cavalleresco: la propaganda cerca di sfruttare questo ideale, con il revival medievale e della mascolinità ottocentesca (uomo combattente e donna da difendere). Non si pensa alle nuove tecnologie enormemente distruttive. → Essa scatena un forte patriottismo, ideali come la difesa della patria, l'onore della nazione, l'obbligo di sacrificarsi per la comunità nazionale sono doveri a cui risulta difficile sottrarsi, intellettuali come Marinetti inneggiano alla guerra e partirono come volontari, Gandhi invita i suoi connazionali ad arruolarsi nell'esercito inglese. Anche i partiti socialisti sono coinvolti nella febbre patriottica, essi votano i crediti di guerra o entrano in maggioranze e governi di unione nazionale, tranne il partito socialista serbo e quello socialdemocratico russo. Ciò comporta lo scioglimento della Seconda Internazionale (organismo che aveva il compito di coordinare la solidarietà dei vari partiti socialisti). (1914-1918) 70 milioni di persone arruolate (18-30 anni), 10 milioni di morti, 30 milioni di feriti Le devastazioni economiche e sociali si fanno sentire anche negli anni che seguono la fine della guerra: povertà, fame, dolore, depressione per lo shock di aver combattuto o per aver perso le persone amate. II) La brutalità della guerra L’idea di una guerra rapida, “di movimento”, si rivela un tremendo errore di valutazione => salvo alcune eccezioni, gli eserciti contrapposti si equivalgono, nessuno riesce a sfondare le linee avversarie, ovvero un sistema articolato di trincee. (fosse lunghe per decine e decine di chilometri, fortificate, protette da armi tecnologicamente sofisticate: fucili a ripetizione, mitragliatrici, granate, bombe a mano.) => la soluzione seguita caparbiamente quasi sempre dagli stati maggiori è la tecnica dell’assalto di sfondamento alle trincee nemiche, ma provoca un mare di morti e per lo più pochi risultati. => nuovi ritrovati della tecnologia bellica: mitragliatrici, bombe a frammentazione, nuovi tipi di cannoni, gas asfissianti (Ypres 1915) e maschere antigas, aerei da combattimento =>più è evidente che la guerra è un massacro e più la propaganda ufficiale esaspera i toni per motivare i combattenti, testimonianza della forza dell’attrazione degli imperativi nazional-patriottici. L’appello del patriottismo bellicista ha successo: i volontari non mancheranno mai, mentre gli obbiettori di coscienza rimangono pochi => l’idea di combattere per la difesa insieme col disprezzo verso il nemico si basa su una mentalità e su una cultura che decenni di nazional-patriottismo hanno radicato profondamente in tutta Europa. => diventa difficile distinguere tra le atrocità che sono state commesse davvero e le amplificazioni della propaganda o dell’autosuggestione: aggressioni e maltrattamenti contro civili sono comunque innumerevoli e sono per la prima volta oggetto della propaganda. => la degradazione dell’immagine del nemico è una delle tecniche più efficaci ed eticamente più velenose della propaganda di guerra. Ci sono anche le allucinazioni collettive e le false notizie. => la straordinaria valorizzazione della morte come martirio e della guerra come crociata appartiene, insieme a false notizie fantastiche, al linguaggio nazional-patriottico prebellico basata sull’intima fusione fra la tradizione cristiana e l’ideale del sacrificio affrontato in nome della nazione. => la quotidianità della ferocia ha come effetto la brutalizzazione della mentalità europea degli anni di guerra, una terribile assuefazione alla violenza come normalità, che giunge a maturazione nel corso del tardo Ottocento, in concomitanza con la diffusione dell’ideologia nazionalista tra le masse. (mag 1915) Anatolia Orientale, il governo ottomano decide di trasferire le popolazioni armene dalla zona del fronte, spostandole in Siria, per timore che gli indipendentisti armeni possano aiutare le truppe russe: si stima che 370.000 armeni siano giunti in Siria e 300.000 nell’Armenia Russa. 300.000-1.000.000 persone sarebbero state uccise => vi è chi sostiene che fu un vero e proprio genocidio pianificato dal governo dei Giovani Turchi (!) in pochi si posero contro la brutalità della guerra => i pochi partiti socialisti che hanno rifiutato la guerra e quelli dei paesi neutrali indicono due conferenze in Svizzera la cui conclusione principale è un nuovo appello all’internazionalismo proletario e alla lotta rivoluzionaria contro l’ordine borghese. => Benedetto XV esprime subito tutta la sua contrarietà alla guerra: nell’ago 1917 fa pervenire ai capi di stato una nota nella quale avanza proposte per una pace senza vincitori o vinti, un ritorno allo status quo ante. III) Disagi e ribellioni (13 mag) ma dato che la maggioranza dei deputati segue Giolitti e che serve l’approvazione del Parlamento, Salandra rassegna le dimissioni, ma il re gli riconferma l’incarico (20 mag) i liberali giolittiani votano a favore del conferimento al governo dei pieni poteri in caso di guerra (23 mag) l’IT presenta la DICHIARAZIONE di GUERRA all’AU-UNG (24 mag) si aprono le ostilità, il comando dell’esercito va al generale Luigi Cadorna. VI) Trincee e assalti (1915-17) (1915-17) entrano in guerra a fianco dell’Intesa Portogallo, Romania, Grecia -FRONTE ITALIANO: gli austro-ungarici si dispongono lungo la linea che segue il corso dell’Isonzo e del Carso (1915) gli italiani li attaccano con quattro offensive senza risultati (1916) gli austro-ungarici organizzano una controffensiva dal Trentino (Strafexpedition, spedizione punitiva), l’IT deve arretrare – il governo Salandra si deve dimettere, sostituito da un governo di coalizione nazionale presieduto da Paolo Boselli, i socialisti si mantengono all’opposizione. -FRONTE FRANCESE: (1916) offensiva tedesca contro la piazzaforte di Verdun, senza alcun risultato decisivo, inglesi e francesi organizzano un contrattacco sulla Somme, anche questa senza risultati apprezzabili -FRONTE ORIENTALE: (1915) i tedeschi sconfiggono i russi, occupando la Polonia, mentre l’AU-UNG occupa la Serbia (1915-16) un corpo di spedizione franco-inglese cerca di sbarcare a Gallipoli nei Dardanelli, ma viene bloccato dalle truppe ottomane e le truppe franco-inglesi sono costrette alla ritirata -GUERRA sul MARE: attacchi generalizzati delle navi tedesche, l’ammiragliato tedesco vuole indebolire le flotte da guerra dei nemici e vuole disturbare il traffico mercantile con una nuova guerra corsara (inizio 1915) la Royal Navy si riorganizza e neutralizza le navi corsare tedesche => blocco navale inglese del Mare del Nord, che contribuisce allo sviluppo di un fiorente traffico di contrabbando e all’uso indiscriminato da parte della GER dei sommergibili. (7 mag) un sommergibile tedesco affonda il transatlantico inglese Lusitania, l’azione sucita proteste del governo statunitense che spingono i tedeschi a porre termine a questa prima fase di guerra sottomarina (mag-giu 1916) Battaglia dello Jutland: la marina tedesca cerca di forzare il blocco, vittoria tedesca non decisiva. VII) La fase conclusiva (1917-18) (gen 1917) il governo tedesco autorizza il rilancio della guerra sottomarina. In pochi mesi i tedeschi riescono ad affondare una gran quantità di navi dirette verso i porti nemici. La ripresa della guerra sottomarina suscita la reazione del governo degli Stati Uniti. (inizio apr) gli USA DICHIARANO GUERRA contro la GER e i suoi alleati, atto sostenuto dal presidente Woodrow T. Wilson, che insiste sulla barbarie dell’esercito tedesco e sulla necessità di difendere la democrazia parlamentare. => nel corso della guerra l’economia statunitense si è legata molto strettamente a quelle dei paesi dell’intesa Da un lato le esportazioni verso UK e FR sono quadruplicate. Dall’altro le banche nordamericane hanno concesso enormi quantità di prestiti ai governi inglesi e francesi, invertendo una tendenza secolare, perché fino ad allora erano gli USA a essere in debito con le banche europee (!) l’ingresso in guerra ha il carattere di un intervento a tutela e garanzia degli interessi economici nordamericani in Europea => se il Congresso da una schiacciante maggioranza alla dichiarazione di guerra, l’esercito statunitense è costretto a essere riorganizzato sulla base della coscrizione obbligatoria, visto la quasi totale assenza di volontari. -RUSSIA: (mar 1917) scoppia una PRIMA RIVOLUZIONE che conduce all’abdicazione dello zar e ad un governo provvisorio, che opta per la continuazione della guerra (7 nov) SECONDA RIVOLUZIONE, viene proclamata la costituzione di una Repubblica socialista (3 mar 1918) TRATTATO di PACE SEPARATO con la GER, siglato a Brest-Litovsk -FRONTE IT: (24 ott 1917) offensiva austro-tedesca su Caporetto, l’esercito italiano non regge e si dà alla fuga disordinata, per riorganizzarsi solo sul fiume Piave dove riesce a reggere => Cadorna viene sostituito dal generale Armando Diaz: mutamento nella gestione delle truppe, buon sistema di propaganda (tradizionali temi nazional-patriottici con il tema della necessaria difesa della propria terra). Viene formato un nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando (pri 1918) massiccia offensiva austro-tedesca contro la linea del Piave, ma fallisce (24-30 ott) vittoria italiana nella Battaglia di Vittorio Veneto (3 nov) l’AU-UNG firma l’ARMISTIZIO -FRONTE OCC: (pri 1918) grande offensiva tedesca, ma fallisce (ago) le forze anglo-franco-statunitensi lancia una grande controffensiva di successo (sett) la GER avvia le trattative per l’armistizio, che poi si arenano (9 nov) a Berlino scoppia una rivoluzione, viene proclamato presidente il socialdemocratico Ebert, l’Imperatore Guglielmo II è costretto a fuggire, viene proclamata la Repubblica (11 nov) il nuovo governo firma l’ARMISTIZIO (sett/ott 1918) i francesi costringono alla resa la BUL e gli inglesi piegano gli ottomani I vincitori della prima guerra mondiale appartengono alla Triplice Intesa: Gran Bretagna, Russia e Francia, a cui si aggiunsero successivamente anche l'Italia e gli Stati Uniti. Vengono sconfitti gli imperi centrali (austro-ungarico e germanico). VIII) Le conseguenze geopolitche della guerra - I 14 punti di Wilson I presupposti per il nuovo assetto europeo erano stati disegnati sin dal gen 1918, quando il presidente statunitense Wilson fissò i 14 PUNTI che gli Stati Uniti si propongono di raggiungere con il loro intervento in guerra Tra questi punti vi sono: ➢ totale libertà di navigazione ➢ rinuncia alla diplomazia segreta ➢ disarmo generale ➢ reintroduzione di accordi commerciali liberistici ➢ autodeterminazione dei popoli come base per ridisegnare la carta politica d’Europa ➢ creazione di un organismo internazionale che sovraintenda all’applicazione di questi principi e che si occupi di risolvere pacificamente i conflitti internazionali. => fondamento di tutto dovrebbe essere la realizzazione di una pace senza vincitori, cioè una pace senza rivalse vendicative da parte di chi ha vinto, una pace in grado di garantire un dopoguerra privo di odi e di risentimenti, cosa che le potenze europee non vogliono. - La conferenza di pace Si apre a Versailles il 18 gennaio 1919, quando l’assetto internazionale è condizionato da: = il crollo dell’IMPERO ZARISTA e la nascita di una repubblica socialista = l’IMPERO TEDESCO diventa una Repubblica democratica = il crollo dell’IMPERO AU-UNG, le varie etnie richiedono la formazione di Stati nazionali indipendenti. (16 ott 1918) Carlo I d’Asburgo nomina una commissione con l’incarico di studiare una riforma federale dell’Impero, ma cechi e slavi proclamano la loro indipendenza, seguiti da ungheresi e polacchi (11 nov) l’imperatore abdica = la caduta dell’IMPERO OTTOMANO è causata anche dalla ribellione di tutta l’area araba. IL GOVERNO BRITANNICO si è impegnato con la GRECIA affinché alla fine della guerra
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