Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Geopolitica e industrializzazione nel XIX secolo: Europa e America, Appunti di Storia Contemporanea

Una panoramica della geopolitica europea nel xix secolo, con particolare attenzione alla formazione del regno d'italia e alla prima e seconda rivoluzione industriale. Vengono esaminate le conseguenze geopolitiche positive del modello amministrativo francese, la nascita di una nuova forma di nazione e stato, la snazionalizzazione delle minoranze, il primo esperimento di religione politica dell'età contemporanea in francia, la guerra di crimea, la guerra franco-prussiana e la seconda rivoluzione industriale. Inoltre una descrizione dettagliata della prima rivoluzione industriale, con l'utilizzo del ferro, del carbone e del loro utilizzo per creare altri prodotti, e la nascita di nuovi regimi e unioni di gruppi industriali. Utile per studiare la storia geopolitica, la storia economica e la storia industriale del xix secolo.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 25/02/2024

Studunic
Studunic 🇮🇹

3 documenti

1 / 47

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Geopolitica e industrializzazione nel XIX secolo: Europa e America e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Storia contemporanea L’ETÀ-CERNIERA 1756-1848: L’INGRESSO NELL’ETÀ CONTEMPORANEA L’ETA’ CONTEMPORANEA INIZIA CON L’ETA’ CERNIERA.  Nel 1756 + La guerra dei Sette anni provocò una “rivoluzione geopolitica” La guerra dei sette anni è un punto fondamentale dell’età cerniera.  Nel 1848 -> secondo punto fondamentale dell’età cerniera. + I movimenti rivoluzionari innescarono un processo di ristrutturazione degli equilibri europei.  Il periodo di tempo compreso tra il 1756 e il 1848 fu’ un’età definita cerniera tra il mondo premoderno e quello moderno. 1.1 UNA RIVOLUZIONE GEOPOLITICA  La guerra dei sette anni vide Gran Bretagna, Prussia e Portogallo contrapposti a Francia, Spagna, Austria, Russia e Svezia. + La guerra non si combatté solo in Europa, ma fu una guerra mondiale: 1. Nordamerica: i tentativi francesi di controllare il territorio tra Louisiana e Canada si scontrarono con l’espansione verso ovest dei coloni britannici: la guerra si risolse nel 1760 con la vittoria dei britannici, che conquistarono il Québec. 2. Africa occidentale: due spedizioni navali britanniche conquistarono il Senegal (francese). 3. India: le compagnie delle Indie orientali francese e inglese si confrontavano con le loro basi commerciali. // Nel frattempo l’impero musulmano indiano si stava indebolendo, il che permise ai britannici di imporre il loro dominio conquistando le basi commerciali francesi//  A sostegno della Francia nel 1762 + giunse la Spagna, la cui famiglia reale era imparentata con quella francese, ma il dominio navale britannico consentì agli inglesi di conquistare due basi spagnole a Cuba e nelle Filippine(Manila).  1763 + pace di Parigi (fine guerra sui fronti extraeuropei) viene scelta Parigi perché la Francia era una potenza perdente, pace di Hubertusburg (fine guerra in Europa) viene scelta perché si trovava in Prussia.  La Francia e la Spagna uscirono sconfitte + lasciando in Europa un vuoto di potere, mentre il Regno Unito prevalse grazie alla sua superiorità navale, proiettandosi in un orizzonte mondiale  1770 + La Russia, sconfisse la flotta ottomana. Il mondo europeo e quello russo entrarono in un processo di reciproca interazione.  I costi di un conflitto tanto lungo e dispendioso +aggravarono le condizioni economiche di vinti e vincitori: il Regno Unito decise di aumentare le tasse 1.2 LA “GRANDE DIVERGENZA”..  Nel diciottesimo secolo la popolazione mondiale entrò in una fase di accelerazione demografica: + in America raddoppiò, in Europa aumentò del 54% e in Asia del 46%. +Si trattava della prima fase della “transizione demografica”, un processo che contraddistingue l’età contemporanea  Le economie erano ancora prevalentemente agrarie: si stima che fino alla seconda metà dell’ottocento, circa l’80% della popolazione mondiale fosse costituito da contadini.  Nella seconda metà del settecento non c’erano grandi differenze economiche e culturali tra l’Europa e l’Asia : + fu tra diciottesimo e diciannovesimo secolo che l’Europa occidentale diede inizio a un processo che portò a quella che gli storici chiamano “GRANDE DIVERGENZA” da cui deriva il predominio delle economie occidentali.  Nel corso del settecento: +ha luogo una trasformazione definita dagli storici rivoluzione industriosa. + che consiste nella modifica della domanda e delle abitudini di consumo della popolazione. // Ne beneficiarono soprattutto gli europei, per via di numerose ragioni: la loro superiorità commerciale e militare, la maggior disponibilità di risorse, un quadro legislativo che li favoriva e la disponibilità di carbone.  In Inghilterra, dalla seconda metà del settecento, +ebbe luogo invece la cosiddetta rivoluzione industriale: + ci furono cambiamenti nel sistema produttivo, passando dal sistema di lavoro familiare a quello delle grandi fabbriche. Furono sfruttate molte innovazioni tecnologiche, tra cui va ricordata la caldaia a vapore di James Watt. Si è trattato comunque di un processo graduale, i cui effetti iniziarono ad essere visibili solo all’inizio dell’800. 1.3 ANCIEN RÉGIME E RIVOLUZIONI  Il sistema socio-politico consolidato in Europa dal sedicesimo secolo è detto ancien régime: + si trattava di monarchie assolute in cui il re era ritenuto tutore di un potere di origine divina. + Egli aveva potere legislativo, esecutivo e giudiziario, e non era soggetto a nessuna limitazione.  . La società nell’ancien régime +era divisa in stati istituzionalizzati: primo stato (clero), secondo stato (aristocrazia), terzo stato (popolo comune). Ciascuno stato aveva diverse leggi e diversi sistemi giuridici.  La Rivoluzione Americana stravolse i fondamenti dell’ancien régime + affermando che “tutti gli uomini sono creati uguali”, + In particolare è l’articolo 3 della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino a sovrastare questo modello (La sovranità spetta alla nazione e non più al sovrano). nonostante alcune contraddizioni (ad esempio nella considerazione degli schiavi), + Il principio di rappresentanza in Parlamento inizia ad emergere. La bill of rights del 1689 è il primo step della caduta dell’antico Regime, in quanto si ribaltavano le ideologie che legittimavano il potere dell’ancien régime. + Un primo tipo, denominato poi da Marx “socialismo utopistico”, proponeva visioni di società egualitarie da raggiungere attraverso il progresso e una diversa organizzazione sociale. +invece, il “socialismo rivoluzionario”: l’obiettivo prioritario per arrivare al socialismo era la conquista del potere, attraverso una rivoluzione della classe operaia, per arrivare alla “dittatura del proletariato”. +In generale i socialisti sollevavano la questione dell’ingiustizia sociale, connettendola al tema della libertà. Il socialismo avrebbe ricevuto una svolta qualitativa solo a partire dal 1848, con gli apporti di Marx .  SOCIALISMO + la prima rivoluzione industriale che ha come protagonista la gran Bretagna è cruciale perché si assiste al passaggio da una produzione a domicilio ad una produzione in fabbrica. + Con questa rivoluzione il contadino-operaio ritorna ad essere solo contadino, mentre gli operai iniziano a lavorare in fabbrica, ciò porta ad un aumento della produzione. + Gli aspetti negativi sono -> condizioni di lavoro allarmanti per la scarsa igiene, ore lavorative, l’impiego di donne e bambini, disparità di guadagno. CIO’ PORTA AL SOCIALISMO -> in cui tutti devono essere LIBERI E FELICI.  il Romanticismo, caratterizza l’atmosfera culturale tra settecento e ottocento + fu un movimento nato in Germania verso la fine del settecento e che si diffuse poi in tutta Europa. + Al centro del Romanticismo vi era la soggettività dell’individuo, un mondo interiore fatto di immaginazione ed emozioni: non si trattava di irrazionalismo o di patetico sentimentalismo, ma di un orientamento culturale che affiancava al ruolo della ragione anche quello di altre dimensioni umane.  In questa prospettiva assunse grande importanza la storia, con il principio della storicizzazione +: era inutile ricercare modelli validi universalmente (come aveva provato a fare l’illuminismo) quando ogni periodo storico è un’individualità. +Questa pluralità di principi culturali rese però possibile rintracciare il carattere universale dei valori umani. In questa prospettiva gli intellettuali europei si interessarono alla conoscenza del resto del mondo, sviluppando il sapere geografico e manifestando interesse per il mondo orientale. Tutto ciò portò alla consolidazione di una mentalità che vedeva l’Europa come il centro del mondo.  NASCITA DELLE NAZIONI +nascono le nazioni e si distruggono gli imperi. Ne è un esempio il caso spagnolo del 1823 -1824 quando iniziarono delle rivolte in sud America per l’indipendenza. Ad aiutare i sud americani il presidente degli USA che ordinò agli stati europei di non intervenire nel conflitto. APPROFONDIMENTI APPUNTI : 16 marzo 2020.  1756 AL 1848 + Accadono una serie di eventi che definiscono l’età contemporanea. 1. INDUSTRIALIZZAZIONE la prima che riguarda la zona inglese, e la seconda che riguarda Germania. 2. SOCIETA’ DI MASSA 3. MONDIALIALIZZAZIONE // Le parole che terminano in one, sono dei processi.  SI PASSA DALL’ANTICO REGIME + Alla nascita degli stati nazionali  SI ASSISTE ALLA FINE DEGLI IMPERI AGRARI  LA GUERRA DEI SETTE ANNI È IMPORTANTE PERCHÉ + è una guerra mondiale. + è una guerra non solo europea perché queste potenze che all’inizio di questo conflitto vi è soltanto un territorio che è conteso, ovvero la SLESIA , tra Austria e Prussia. Questo conflitto non si svolge soltanto in Europa ma va a coinvolgere questa rivalità austro-prussiana  LA GRAN BRETAGNA + riesce ad avere la meglio, a vincere ed ottenere dei territori e un potere che sarà oltremare (flotte, navi) ed a estendere il suo impero.  LA PRUSSIA + è una delle potenze vincitrici insieme alla GB. La Prussia era in conflitto con l’Austria per la Slesia (che era posseduto dalla Prussia). Alla fine, questo territorio resta alla Prussia. QUESTO È L’ORIGINE DEL CONFLITTO.  1756-1763 è un periodo particolare + vi è il crollo del sistema francese. +viene meno un equilibrio politico europeo.  LE TASSE + non riguardano solo la Gran Bretagna +Vengono imposte anche alle 13 colonie americane (Le 13 colonie, soprattutto la Virginia) si Ribellarono -> preparando una Petizione.  PETIZIONE DEL 18 dicembre 1764 +1764 è un anno cruciale perché viene pubblicata “contro la tortura” di Beccaria, -> documento che spiega la fine dell’antico regine. Un passo fondamentale è il PRINCIPIO DELLA VITA. + La petizione è ricordata perché la Virginia sottolinea alcuni aspetti 1. NOI NON POSSIAMO PAGARE LE TASSE SE NEL GOVERNO NON ABBIAMO UNA RAPPRESENTANZA? 2. PERCHE’ PAGARE SE VI ABBIAMO AIUTATO IN GUERRA? + il punto cruciale della petizione della virginia è “perché pagare se non abbiamo nessuno che ci rappresenta nel parlamento? “ed è fondamentale per il passaggio da ANCIENT REGIME all’ETA’ CONTEMPORANEA perché fa riferimento al diritto della RAPPRESENTAZIONE //La GB apre la strada all’età contemporanea.  Quello che è scritto nella petizione si può rivedere nella +NELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO + che viene stilata nel 1789 dopo la Rivoluzione francese. In particolare, nell’art. 1. articolo 3 -> il principio della sovranità appartiene alla nazione. Questo articolo è molto simile all’articolo 3 della costituzione di Cadice del 1812. 2. articolo 4 -> l’importanza della libertà come facoltà di poter fare tutto ciò che si vuole senza nuocere gli altri. Il diritto alla felicità. 3. Articolo 14 -> tutti i cittadini hanno il diritto di poter approvare il contributo pubblico. Questo articolo discende direttamente dalla petizione della Virginia del 1764 4. Articolo 17 -> la proprietà privata è un diritto inviolabile e sacro. Nessuno può esserne privato.  La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino + viene anticipata dalla Bill of Rights del 13 febbraio 1689. + fu firmata da Guglielmo 3° che riconobbe il carattere contrattuale del suo potere (Non ha più discendenze divine. Viene limitato da un parlamento)  La Bill of Rights + La ritroviamo in America, +dopo la petizione del virginia, nel 1776 + Si scrive la “dichiarazione unanime dei 13 stati uniti d’America”. In cui si proclama l’indipendenza delle 13 colonie. +questa dichiarazione, porterà alla nascita della “costituzione degli stati uniti d’America” Del 1787 + Quesra costituzione sarà modificata mediante gli emandamenti nel 1791, questi emandamenti prendono il nome di Bill Of Rights. 19-03-2020  L’età cerniera va dal 1756 al 1848. + durante questa età accadono una serie di eventi che si prolungheranno per tutta l’età contemporanea. (1848 – oggi)  L’età cerniera + È definita da alcuni come età vivaio di storia ed è segnata da eventi come 1. La nascita della borghesia 2. Liberalismo 3. Democrazia 4. Nazionalismo 5. Nascita classe operaia 6. Socialismo 7. Avvento dell’opinione pubblica.  L’età cerniera è definita anche periodo sella + perché è un periodo che permette di stare a cavallo di tutti gli eventi che si manifestano nell’età contemporanea +impero multinazionale, è un impero in cui coabitano diverse culture lingue e tradizioni)  L’idea di nazione si rivelò quindi un potente strumento di mobilitazione, utile sia al consolidamento degli stati già esistenti che alla nascita di nuovi. +Nazione e stato si configurarono dunque come due entità destinate a congiungersi. + l’equazione “una nazione, un territorio, uno stato” divenne la formula dello stato nazionale: vennero quindi applicate politiche di omogeneizzazione nazionale volte ad eliminare o ridurre le differenze esistenti. Approfondimento lezioni  Successivamente vi fu un processo di snazionalizzazione delle minoranze (pulizia etnica delle minoranze) +uccidono tutti i turchi nella nazione + e un processo di nazionalizzazione -> Tutti i greci nella stessa nazione.  Galizia (POLONIA) +nel 1846 i contadini ucraini si ribellano contro i proprietari terrieri polacchi, poiché volevano emanciparsi. +La Galizia è un esempio di come, nello stesso territorio coabitassero lingue tradizioni, credenze e culture diverse.  prima metà dell’Ottocento, la maggior parte della popolazione viveva ancora negli “imperi agrari”, e questi processi di nazionalizzazione erano ancora all’inizio. +Gli imperi continentali principali europei erano caratterizzati da un pluralismo etnico, linguistico, culturale e religioso: vi erano fedi e abitudini diverse. +Spesso alle differenze etniche corrispondevano differenze sociali, specialmente nell’Europa orientale.  Impero ottomano: Costantinopoli si trovava in una posizione “di cerniera”, e la coabitazione di diversi popoli e comunità fu uno dei pilastri dell’impero. Un particolare sistema giuridico-istituzionale (i millet) assicurava anche alle minoranze i propri diritti.  Impero russo: il territorio estremamente vasto favorì le differenze culturali, organizzate unitariamente grazie alla figura dello zar e da un’ideologia fondata sull’eredità del mondo bizantino. Inoltre, la politica zarista scelse di favorire l’eterogeneità delle varie etnie.  Impero asburgico: dopo la fine del Sacro Romano Impero, l’impero asburgico si dovette confrontare con una grande frammentazione etnica. Metternich scelse di puntare sulla fedeltà alla dinastia, e su un bricolage istituzionale di diverse modalità di governo. //In seguito all’affermazione degli stati nazionali, gli imperi sono stati dipinti come forme di potere autoritario e negativo.  1.7 UNIVERSI RELIGIOSI E SECOLARIZZAZIONE  Nell’ancien régime le religioni occupavano uno spazio molto importante nell’ambito personale, sociale, politico e ideologico.  In Francia si assistette anche al primo esperimento di religione politica dell’età contemporanea +con il culto dell’Essere supremo di Robespierre.  Tra Chiesa e Stato si attiva un processo di cambiamento noto come secolarizzazione, + ovvero una progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica.  Mentre gli stati dell’ancien régime erano confessionali (“una fede, una legge, un re”) +e si fondavano sulla religione per le regole morali, la scansione del tempo, e molti altri aspetti della società; +il liberalismo invece aveva come uno dei principali obiettivi la laicizzazione dello stato.  La legge civile si distanziava dalla legge morale dettata dalle norme religiose +Con la nascita dello stato civile: lo stato assumeva quindi funzioni che fino ad allora riguardavano solo le istituzioni religiose. +Con l’istituzione dell’anagrafe e la cittadinanza, fu anche riconosciuta la libertà religiosa.  Nell’impatto con la modernità, le religioni andarono incontro a una fase di ristrutturazione e modernizzazione, mostrando capacità di adattamento. +Nel cristianesimo ortodosso ebbe inizio un periodo di rinascita monastica + nel protestantesimo un fenomeno importantissimo fu il “Risveglio” (la cui finalità era la rigenerazione del fervore spirituale e la diffusione della fede negli ambienti popolare Nuovi movimenti religiosi nacquero in diversi contesti, spinti dai rinnovamenti culturali del secolo; ma anche le religioni principali subirono grandi processi di modernizzazione.  ebraismo: al suo interno si sviluppò il movimento dell’haskalah, che ispirandosi all’Illuminismo promosse una riforma del culto e una rielaborazione del pensiero ebraico.  All’interno dei settori più tradizionalisti, invece, si consolidò il movimento ortodosso. Queste correnti di ripensamento dell’ebraismo interagirono coi processi di emancipazione: agli ebrei furono riconosciuti alcuni diritti già in Austria e poi con la Rivoluzione francese.  religioni asiatiche: in Cina si consumò il tentativo di rendere il Confucianesimo un sistema più definito di credenze religiose;  cattolicesimo: la Chiesa cattolica si attrezzò per affrontare il confronto con la modernità con una scelta di centralizzazione. La strategia fu di ricentrarsi su Roma e sul papa, figura che acquisì un nuovo rilievo. + La nuova attenzione alla figura del papa rendeva più semplice considerare la Chiesa come un centro sovranazionale dal leader forte e potente, che si opponeva ai desideri di unificazione italiana.  All’inizio dell’Ottocento, dunque, le religioni si attrezzavano per rispondere alle esigenze del cambiamento d’epoca +L’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici contribuì poi a consolidare e allargare le comunità religiose. 1.8 ESTREMO ORIENTE, ESTREMO OCCIDENTE  In seguito alla guerra dei Sette anni, le trasformazioni del quadro mondiale aumentarono le aspirazioni dell’Europa che ambiva a essere al centro di un sistema internazionale.  In realtà già esistevano una pluralità di centri di potere nuovi e antichi: • In Asia si profilavano due diverse situazioni: 1. in India, la crisi dell’impero moghul portò all’affermarsi del dominio inglese. 2. L’Asia orientale, invece, era dominata dalla potenza della Cina. Era una monarchia assoluta legittimata da principi cosmici, una potenza commerciale importante, e la sua popolazione era in costante crescita. + L’egemonia cinese aveva dominato l’Asia orientale per secoli, in base al sistema sinocentrico cinese che vedeva la Cina come centro del mondo, e gli altri paesi come inferiori e sottomessi +un esempio è il caso dei rapporti con i russi. Quando questi sembrarono minacciare i confini cinesi, furono stipulati due trattati di carattere politico ed economico (Nercinsk, 1689 e Kjachta, 1727) in cui i due stati erano in condizioni di parità di rango. + Per il resto la Cina non si sentì mai minacciata dalle potenze europee, e i rapporti mercantili furono considerati di scarsa importanza e gestiti attraverso il trattato di Canton: gli europei potevano commerciare solo nella città di Canton, l’unico luogo in cui potevano anche soggiornare per qualche tempo.  Nel frattempo, in Inghilterra scoppiava il “boom del tè” +diventato genere di consumo ad alta diffusione. +La crescita del suo utilizzo era stata favorita dalle politiche doganali del governo britannico, ma per acquistarlo dalla Cina non erano sufficienti i prodotti inglesi o le esportazioni dalle Americhe + si rese pertanto necessaria una ristrutturazione degli scambi commerciali.  Grazie alla rivoluzione industriale, l’Inghilterra non era più dipendente dal cotone indiano, che insieme all’oppio venne dirottato verso la Cina in un triangolo anglo-indo-cinese. + Ma l’incomunicabilità culturale tra Cina e paesi europei fu resa ben visibile dal fallimento della spedizione diplomatica di Macartney: + questi si rifiutò di sottostare all’obbligo del cerimoniale di ossequio, mentre l’imperatore Qian- long non sentiva il bisogno di stringere rapporti economici con gli inglesi. Tuttavia, questi avvenimenti portarono a far sì che il sistema sinocentrico avesse un nuovo interlocutore.  In America la situazione ebbe invece un’evoluzione inversa: +il continente infatti si avviò verso l’interconnessione mondiale proprio attraverso il distacco dall’Europa. +Con l’invasione di Napoleone di Spagna e Portogallo anche le sue colonie si resero indipendenti.  Il Brasile, pur rimanendo sotto il controllo della monarchia portoghese, assunse nuova importanza fino alla proclamazione della repubblica (1889).  Invece le ex-colonie spagnole si organizzarono in juntas, finché la Spagna non riconquistò Cuba e Portorico. +I principali leader dell’indipendenza sudamericana furono Simon Bolivar (Venezuela e Columbia) e José de San Martin (Argentina), ma i progetti di un’integrazione panamericana non furono resi possibili a causa di una grande Venne eletto al suo posto Luigi Filippo d’Orleans, che dichiarò di accettare la Carta costituzionale revisionata dal parlamento. Come successe a Guglielmo 3° con la Bill Of Rights  Aveva così inizio una monarchia liberale, che però non risolse la questione della legittimità dello stato. +Era diffuso il desiderio di rivalsa per le decisioni successive alla scoftta di Napoleone (venerato come eroe nazionale) +ma la nazione non era in grado di intraprendere un’iniziativa offensiva: 1. Il mancato recupero del peso internazionale 2. il desiderio di potere di Luigi Filippo 3. i continui contrasti tra la sovranità del monarca e quella popolare generarono un’ambiguità costitutiva della monarchia, che fu la principale causa del suo insuccesso  A poco servì la teoria del “giusto mezzo” di Francois Guizot, che proponeva una linea politica di mediazione tra i sostenitori della monarchia di Luigi Filippo (liberali, parlamentisti) e i suoi oppositori (legittimisti, repubblicani, socialisti).  Nel 1847 l’opposizione di sinistra avviò una campagna per la riforma elettorale, e una manifestazione indetta il 22 febbraio 1848 fu la scintilla per lo scoppio della rivoluzione. + Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durarono due giorni, mentre all’alba del terzo giorno i francesi ersero quasi millecinquecento barricate contro il sovrano, costretto alla fuga: nasceva la Seconda Repubblica francese. 2.3 PARABOLA DI UNA RIVOLUZIONE EUROPE  La notizia degli avvenimenti parigini si diffuse rapidamente, grazie ai nuovi sistemi di trasporto e di comunicazione.  AUSTRIA: l’incendio rivoluzionario si propagò in tutta Europa anche grazie ai fatti di Vienna, + dove venne cacciato il cancelliere Metternich, uno dei principali difensori dell’ordine europeo +. Si convocò un’Assemblea costituente e l’imperatore Ferdinando concesse agli ungheresi un proprio governo. A Praga i liberali scesero in piazza per quasi un mese, finché il governo centrale non acconsentì ad alcune concessioni in loro favore.  ITALIA: il paese si trovava in una particolare condizione di mobilitazione liberale e nazionale. Alle dimissioni di Metternich, +Milano insorse in rivolta contro il governo austriaco (“le cinque giornate di Milano”): le truppe avversarie, capitanate dal feldmaresciallo Radetzky, furono costrette a lasciare la città + Contemporaneamente, a Venezia i liberali proclamarono la ricostruzione della Repubblica di Venezia, dopo aver scacciato le truppe austriache. +Il 23 marzo il re di Sardegna, Carlo Alberto, dichiarò guerra all’Austria; ma dopo una severa sconfitta fu costretto a firmare un armistizio il 9 agosto.  GERMANIA: numerose dimostrazioni in piazza indussero alcuni sovrani a fare concessioni di stampo liberale, + tra questi anche il re di Prussia annunciò la trasformazione in senso costituzionale della monarchia. +Come in Italia, anche in Germania c’erano molte aspettative di unificazione nazionale, a cui la Confederazione germanica del 1815 dava una parvenza di ambito istituzionale + A marzo si riunì a Francoforte un autoconvocato parlamento provvisorio, che deliberò la nascita di un’Assemblea costituente tedesca. La questione tedesca segnò un evento importante anche sul piano internazionale, in quanto significò un’ulteriore sconfitta degli imperi centrali.  FRANCIA: il governo provvisorio della Seconda Repubblica introdusse il suffragio universale, promosse le libertà fondamentali e abolì la schiavitù nelle colonie, + ma non fu avanzato quasi nessun provvedimento in linea col pensiero socialista, a parte il diritto al lavoro e gli Atelier Nationaux, strutture che assicuravano lavoro ai disoccupati. + Le prime elezioni portarono a una maggioranza repubblicana liberale, sostanzialmente moderata, che a giugno chiuse gli Atelier Nationaux (dal valore più simbolico che concreto). + L’insurrezione di massa che ne seguì fu sedata in quattro giorni di combattimenti: questa repressione fu segnale di una svolta conservatrice nell’ambito rivoluzionario. Appunti. Cosa succede negli USA?  Tra il 1812 e il 1814 scoppia una guerra tra G.B e USA. Inizia il percorso di ascesa della GB a potenza oltre mare.  Tra gli anni 20 e 30 in Usa + Si sviluppa il sistema economico politico e sociale capitalista. Gli aspetti importanti di questo sistema: Capitalismo e Democrazia.  Nel 1830 inizia una fase di emancipazione + riguardante il movimento antischiavista.  La democrazia americana, + Aveva diversi aspetti innovativi 1. Suffragio allargato 2. Partiti organizzati che creano consenso 3. Partiti che mobilitano l’opinione pubblica + grazie alla loro attività nel territorio. Alla base di questa democrazia c’è un conflitto politico, che porterà al movimento di successione negli stati del sud. Lincoln non era a favore dell’abolizione della schiavitù perché gli stati del sud volevano essere indipendenti mentre Lincoln voleva l’UNIONE DEGLI STATI. + L’unione fu mantenuta. La schiavitù abolita ma il 14 aprile 1865 Lincoln venne assassinato da un sostenitore degli stati del sud. 2.4 DALLE BARRICATE ALLE FRONTIERE  i movimenti nazionali miravano a modificare i confini degli stati, e questo non poteva essere possibile senza l’uso della forza. + Ad accentuare l’aspetto conflittuale intervenne anche la composizione etnico nazionale dell’Europa centro-orientale: +l’intreccio tra questione nazionale e questione agraria fu un altro elemento di complicazione,  Nel 1846 in Galizia (Polonia) i contadini ucraini erano insorti provocando numerose vittime, e questo alimentava i timori tra gli aristocratici polacchi.  Nel 1848 il parlamento di Vienna approvò una legge per l’emancipazione dei contadini. La questione polacca era una delle cause nazionali di maggior rilievo, anche a livello internazionale.  I tedeschi vedevano favorevolmente la nascita di uno stato polacco a frapporsi tra loro e la Russia, ma tra Polonia e Germania c’erano degli attriti: +i tedeschi avevano invitato delegati dalla Prussia occidentale a far parte dell’Assemblea costituente, intendendo di fatto la sua inclusione in un futuro stato tedesco. +Ma più di metà della sua popolazione era polacca, e i polacchi governavano una parte della Prussia detta Posnania. Ne derivò un conflitto tra polacchi e tedeschi, da cui l’esercito prussiano uscì vincitore.  Anche l’impero asburgico manifestava notevoli complessità, comprendendo al suo interno i programmi nazionali austro-tedesco, ungherese, polacco e italiano. + Tali programmi entravano in conflitto con le aspirazioni nazionali di altri abitanti delle stesse regioni, in minoranza: le cosiddette “nazionalità soggette”.// Per esempio, cechi e sloveni sarebbero dovuti entrare nel progetto di una grande Germania; slovacchi, croati, serbi, romeni e ruteni in quelo di una grande Ungheria; ucraini in una grande Polonia.  Nel 1848 i progetti nazionali sfidavano la sovranità asburgica: Vienna si propose allora come protettrice dei diritti delle nazioni soggette.  La vicenda ungherese fu altrettanto complessa. Le concessioni strappate a Vienna sancirono l’indipendenza dell’Ungheria: si formava una nuova entità statale con governo a Budapest. -Nella sua nuova condizione, il governo liberale dovette confrontarsi con le rivendicazioni nazionali di slovacchi, romeni, croati e serbi. -Mentre con gli slovacchi il confronto non diventò conflitto sanguinoso, con gli altri paesi si arrivò allo scontro militare.  In Transilvania il nazionalismo dei romeni e l’aspirazione all’emancipazione contadina spinsero il popolo ad opporsi alla nobiltà ungherese.  In Moldavia un’insurrezione fu subito sedata dal principe, mentre in Valacchia fu instaurato un governo liberale. Croati e serbi si scontrarono duramente contro gli ungheresi a partire da giugno.  Il 3 ottobre, dichiarò guerra a Budapest.  In ottobre i Transilvani si sollevarono contro gli ungheresi, e nei mesi seguenti si consumò una sanguinosa guerra etnica. Contadini romeni e serbi fronteggiarono proprietari ungheresi e tedeschi per buona parte del 1849, finché l’Ungheria non venne sconfitta anche grazie allo zar Nicola I che giunse in aiuto dell’imperatore Francesco Giuseppe: nell’estate 1849 i russi avanzarono su Budapest da est mentre le truppe asburgiche procedevano da ovest, e gli ungheresi capitolarono. In agosto, con la disfatta ungherese e la riconquista di Venezia, l’impero asburgico tornò ai confini precedenti al 1848;  in Italia i sovrani legittimi avevano riacquistato i loro troni, e l’esperienza dell’Assemblea costituente si era conclusa. 2.5 IN FRANCIA DI NUOVO L’IMPERO  Dal 1856 al 1860 si combatté la seconda guerra dell’oppio, con la partecipazione anche dei francesi, che si risolse con una nuova vittoria occidentale e due trattati, di Tianjin (1858) e di Pechino (1860).  Le guerre del’oppio misero la Cina in una situazione di dipendenza economica dall’esterno, le cui cause vanno ricercate nella “grande divergenza” tra mondo occidentale e orientale, e nella crisi interna dell’impero cinese. +L’impero disponeva ancora di vitalità e rirorse, nonostante una lunga e logorante ribellione contadina iniziata nel 1851. +Si tratta della rivolta dei Taiping, basata su una visione religiosa di carattere eclettico: le cause erano l’impoverimento e la pressione demografica sulle masse agricole, e una progressiva perdita di autorevolezza del governo cinese. +La guerra civile si risolse intorno al 1864 con la vittoria delle truppe imperiali, ma ad un costo economico e umano molto alto.  in India, tra il 1857 e il 1859 si innescò la ribellione dei sepoys, i soldati indigeni della Compagnia delle Indie orientali. Questo ammutinamento si trasformò in un’insurrezione su larga scala, sedata dagli inglesi dopo un anno di aspri combattimenti. In seguito, nel 1848 la Compagnia delle Indie fu sciolta e la Gran Bretagna assunse il controllo diretto del subcontinente.  Sul fronte asiatico si affacciarono anche gli Stati Uniti, che avevano compiuto la loro avanzata verso ovest fino alla costa del Pacifico: il concetto di “Far West” venne quindi esteso anche all’Asia. + Gli americani mandarono una squadra navale verso il Giappone, paese molto chiuso politicamente e commercialmente. Il trattato di Kanagawa del 1854 accolse in parte le richieste americane con l’apertura di due porti: per quanto piccola, si trattò di una importante conquista politica, che vide gli Stati Uniti primi tra le potenze occidentali nei rapporti con il Giappone (con la Cina erano dietro alla Gran Bretagna). 3.2 IL TRAVAGLIO DI UN NUOVO IMPERO CONTINENTALE  Gli Stati Uniti affermandosi come potenza commerciale, erano i portavoce della cosiddetta ideologia del commercio: + la difesa della libertà di scambio divenne l’orientamento predominante anche nella guerra contro la Gran Bretagna (1812-1814) che aveva imposto un blocco navale.  Nella visione delle élite americane, in cui si combinavano realismo e idealismo, gli Stati Uniti avevano la missione di proiettarsi in un’ottica internazionale. Il compimento dell’espansione verso ovest fu solo l’inizio: vi era un “destino manifesto” della nazione (teorizzato da O’Sullivan), quello di realizzare un progetto geopolitico in cui importare la propria visione.  L’espansione continentale era dunque necessaria alla salvaguardia e allo sviluppo delle istituzioni repubblicane, della democrazia, dell’indipendenza.  Gli Stati Uniti costituivano dunque una società nuova, fondata su due pilastri: 1. l’egualitarismo, per il quale ogni individuo poteva essere padrone di se stesso; 2. l’individualismo, termine dalla concezione inizialmente negativa, poi positiva  Tra gli anni venti e trenta, nella società americana si formarono un sistema economico-sociale capitalistico e uno politico democratico.  Pur non essendoci il suffragio universale, in tanti potevano votare e si diffusero numerosi partiti organizzati.  Nello stesso periodo ci fu un tumultuoso sviluppo economico, rappresentato anche dall’aumento delle ferrovie. L’agricoltura era la principale attività produttiva: + in America avvenivano tre quarti della produzione mondiale di cotone. Nel paese c’era una differenziazione tra aree territoriali: nordest (economia basata sull’artigianato, protezionista), sud (legato alla grande proprietà terriera, liberoscambista) e midwest (agricoltura capitalista, repubblicani).  Un elemento di divisione fu portato in questi ambiti dalla questione della schiavitù, che contrappose un nord libero a un sud schiavista.  La scintilla scoppiò dopo le elezioni del 1860, che vinse Abramo Lincoln: un moderato, ma non un abolizionista. +Questo non soddisfò però gli schiavisti del sud, che decisero a favore di una secessione: Confederazione (sud) contro Unione (nord).  La guerra partì con un forte sbilanciamento di forze a vantaggio del nord, e per quanto il fine di Lincoln fosse quello di salvare l’Unione, non si lasciò sfuggire l’occasione di proclamare l’emancipazione degli schiavi dell’Unione  . La guerra civile, combattuta tra 1861 e 1865, fu la più dura mai combattuta dagli Stati Uniti, e si concluse con la vittoria dell’Unione nonostante l’assassinio di Lincoln a opera di un simpatizzante del sud. I costi della guerra furono altissimi, e il cammino per la ricostruzione si annunciava difficile. Nel sud i proprietari terrieri mantennero il loro potere, mentre nel 1865 fu fondato il Ku Klux Klan, di stampo fortemente razzista: era chiaro che, nonostante l’emancipazione, le discriminazioni non fossero terminate. Il non intervento delle potenze europee (su cui la Confederazione invece puntava) fu paradossalmente un riconoscimento dei punti di Monroe, e sancì il consolidamento della potenza americana. 3.3 GUERRA IN CRIMEA  A metà degli anni cinquanta, gli equilibri europei furono modificati a seguito di un conflitto combattuto in Crimea nel 1853. +In gioco c’erano sia questioni riguardanti l’equilibrio di potenza in Europa, sia contese relative all’influenza dello spazio ottomano.  L’impero ottomano si trovava in una situzione di indebolimento in seguito alle sconfitte delle guerre russo-turche, e la sovranità del sultano veniva spesso messa in discussione. + Esemplare è il caso dell’Egitto, dove la riconquista ottomana in seguito all’invasione napoleonica aveva instaurato un governo che aspirava a una larga autonomia, fino a giungere alla ribellione aperta.  Il governo ottomano ebbe la meglio grazie al sostegno inglese, poco incline a un eccessivo indebolimento dell’impero ottomano. Svariati movimenti nazionali sfidavano la sovranità ottomana, come in Serbia e in Grecia.  L’impero ottomano presentava una configurazione plurale,in cui convivevano popoli diversi: la presenza cristiana in particolare costituì una questione geopolitica rilevante. +Infatti tra ortodossi e cattolici si era accesa una disputa per il controllo dei principali santuari di Gerusalemme e Betlemme. + Il sultano, minacciato dalla Francia (con Napoleone III che si ergeva a protettore del cattolicesimo) concesse le chiavi dei luoghi santi ai cattolici, ma questo irritò la Russia (potenza ortodossa), che reagì occupando Moldavia e Valacchia.  Il reale scopo di Napoleone III era quello di sfidare la Russia, perno della difesa dell’ordine di Vienna, la cui revisione era l’obiettivo dei francesi. Lo zar Nicola I invece perseguiva il fine di ampliare i propri possedimenti verso gli stretti (del mar Nero e del Mediterraneo) e l’impero ottomano.  Nel corso dell’ottocento la Russia si era già espansa sia a oriente che a occidente in una dimensione multidirezionale dovuta all’enorme spazio imperiale.  Nicola I valutò erroneamente che, in un’eventuale conflitto russo-ottomano, Austria e Gran Bretagna non si sarebbero frapposte, +quando in realtà entrambe erano diffidenti verso il rafforzamento della Russia. +Il sultano, godendo dell’appoggio di Francia e Gran Bretagna, dichiarò guerra alla Russia (la guerra di Crimea) nell’ottobre 1853: + seguì la dichiarazione di guerra alla Russia di Francia e Inghilterra, a cui si aggiunse un corpo di spedizione del regno di Sardegna.  Nel 1855 lo zar Nicola I morì, sostituito dallo zar Alessantro II che fu costretto ad arrendersi a seguito di un ultimatum dato dall’Austria nel 1856.  La Russia chiese un armistizio e fu firmata la pace di Parigi, che impose la smilitarizzazione del mar Nero da parte della Russia. + Le clausole punitive di questa pace mettevano in secondo piano la difesa dell’ordine europeo: anzi, la Russia diventava una nazione revisionista, sebbene sul quadrante meridionale.  In Russia le vicende della guerra di Crimea portarono a uno squilibrio del conflitto secolare tra occidentalisti e slavofili, a favore di questi ultimi: dopo una tale umiliazione si sentirono maggiormente le posizioni di chi riteneva che la Russia potesse contare solo sul rafforzamento della sua potenza. La corrente del panslavismo fu dunque la più efficace, anche per il vasto coinvolgimento dell’opinione pubblica.  La guerra in Crimea aveva rappresentato una rottura dell’equilibrio del concerto delle potenze europee. Era anche la fine della cooperazione anglorussa e della Santa Alleanza, mentre la Francia veniva riconosciuta come grande potenza mediterranea. +Si trattò di una guerra “decentrata”, più meridionale che europea: la principale partita che vi si giocò non fu la supremazia in Europa ma il controllo sul mar Nero e sul Mediterraneo orientale, e con esso dell’egemonia in medio oriente + Ma la guerra ebbe ripercussioni decisive anche in Europa, specialmente per la Francia che poté impegnarsi in una politica espansionistica: la revisione territoriale era un obiettivo possibile. 3.4 LA QUESTIONE TEDESCA E LA NASCITA DEL SECONDO REICH  Dopo il 1848, il più radicale mutamento dell’assetto di Vienna fu la creazione di uno Stato italiano nel 1861.  GRAN BRETAGNA E RUSSIA volevano l’asia centrale e il mediterraneo  RUSSIA E AUSTRIA volevano i balcani e l’europa centro orientale. Anche la GB e la Francia volevano questi territori  1853 Scoppio della guerra -Il sultano Ottomano dichiara guerra alla russia. La GB e la FR firmano una dichiarazione di guerra contro la RUSSIA. Grazie ad un Ultimatum dell’AUSTRIA Alla RUSS la guerra si volge a favore dei turchi. La Russia viene isolata, perde la BESSARABIA e il privilegio nei balcani. Rimane senza forze navali a causa della sua sconfitta sul mar nero  Dopo la guerra la francia comincia una politica di espansione oltre mare,terrena, inoltre la collaborazione anglo-prussiana nelle questioni europee.  1850-1860 + nascono sentimenti pan scavisti -> ideologia che deriva da un pan movimento che vuole unificare tutti coloro che parlavano la lingua slava sotto un solo territorio. E’ in questo periodo che nascono i primi motivi della prima guerra mondiale.  Il Pan slavismo, Andava contro l’impero Romano e quello Asburgo ed è a favore dell’espansione Russa perché quest’ultima li proteggeva (la russia proteggeva gli Slavi)  CON LA GUERRA DI CRIMEA SI CI E’ RESI CONTO CHE I CONFLITTI NON POTEVANO PIU’ ESSER RISOLTI CON LA DIPLOMAZIA (come venne sancito con il congresso di vienna) LA GUERRA DIVENNE IL NUOVO STUMENTO DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI.  Dopo questa guerra le varie potenze non perdono il desiderio di espansione 1861 data importanza perché grazie alla nascita dello stato nazionale d’Italia l’Austria vive un ridimensionamento territoriale perché perde la lombardia  La Russia cresce, e tale crescita, la porterà alla vittoria sull’Austria. Questa crescita fù influenzata dalla creazione, nel 1834, di una unione doganale da cui l’austria era esclusa. La questione tra Russia e Austria sarà risolta con due guerre 1866 e 1870  Guerra del 1866 + A Causa di una contesa tra Austria e Prussia di due ducati Danesi scoppia una guerra -> Napoleone 3° voleva facilitare questo conflitto perché voleva conquistare il Lussemburgo e la Renania + dopo la battaglia di Sadowa del 3 Luglio 1866 si arriva alla pace di Praga con la sconfitta dell’Austria. + conseguenze di questa pace furono : 1. L’espulsione della confederazione Germanica dei territori Austriaci //Lingua Tedesca 2. Nascita della confederazione Germanica del nord della Prussia 3. Nascita della monarchia Austro-Ungarica  Guerra del 1870 + Napoleone 3° Aveva nobilitato il confronto del 66 per espandersi. Nel 1870 per arrivare a possedere il Lussemburgo e la Renania dichiara guerra alla Prussia. Conflitto Franco-Prussiano. Durante la battaglia di Sedan del 1° settembre 1870, la Francia viene battuta e la Prussia rafforzandosi, divenne 2 Reich. Napoleone cade e Torna, in Francia , La repubblica che pone fine al ciclo rivoluzionario del 1848. 23-03-20. Appunti. LO STATO NAZIONALE DI ITALIA  A partire dal 1815, tutto ciò che era stato stabilito con il congresso di Vienna viene Frantumato + gli assetti territoriali creati a partire dal 1815 vengono ridefiniti.  In questo contesto si sviluppa il criterio di nazione italiana  Il regno d’Italia nasce prima come idea politica + grazie ad un discorso sulla nazione che , attraverso diverse tappe porterà alla nascita del regno d’Italia. Come si presentava il regno d’Italia prime del 1860-1861?  La penisola era costituita da piccoli e medi stati dinastici. + In particolare abbiamo 9 unità politiche che diventeranno 7 a partire dal 1847. Queste 9 unità fanno capo a diverse dinastie  La formazione del regno d’Italia deve essere visto come un processo + come un movimento geopolitico reso possibile dall’idea politica dell’italianità  Questo movimento geopolitico è duplice in quanto è guidato da due vettori 1. La penisola italiana era frammentata in 9 unità e queste unità vogliono ricompattarsi 2. Le 9 unità hanno un nemico comune : l’Austria. Inoltre le idee napoleoniche e i concetti di uguaglianza , fratellanza e libertà non possono essere dimenticati  Dopo il 1815 , inoltre, la santa alleanza cerca di fermare un’altra potenza nascente + la Francia. Di fatti L’italia non faceva paura all’Austria , ciò spinge l’Italianità a trovare nell’Austria un nemico.  Quali sono le eredità delle idee e dell’esperienza napoleonica che non possono essere cancellate? 1. Monopolio statale del pubblico potere : lo stato amministrativo di Napoleone 2. Apparato amministrativo dello stato centrale e periferico 3. Codificazione Legislativa : il codice napoleonico. + Questi elementi urtavano il particolarismo giuridico (tipico dell’Ancien Regime) +Grazie anche alle idee liberali inizia la “battaglia” all’Austria che porterà alla rivendicazione di una costituzione ed un parlamento.  A portare avanti le dee liverali sono le sette segrete come la Carboneria + che rivendicava l’importanza di varie libertà necessarie per la nascita dell’opinione pubblica e la società di massa.  Tappe fondamentali della costituzione dello stato nazionale d’Italia 1. 1844-1846/1849 2. 1859-1861 3. 1866 4. 1870 + Queste tappe sono anticipate da una serie di insurrezioni a partire dal 1820 a Napoli, in Sicilia e in Piemonte che rivendicavano la creazione di costituzioni +Le insurrezioni ottengono il successo e le tre costituzioni che vengono a crearsi lì hanno come modello la costituzione di Cadice del 1812. La costituzione Siciliana è innovativa. + Se la costituzione di Cadice guarda l’Idea di politica del 1789, la Costituzione Siciliana fa riferimento al Bill Of Rights ed è una forma contrattuale tra Sovrano e Nazione poiché è il sovrano riconosce il carattere contrattuale del suo potere e dunque, viene ammessa la superiorità del parlamento sulla corona.  I Moti del 20-21 porteranno ai moti del 1831 nei ducati di Modena, Parma, e lo stato Ponteficio  A muovere i fili verso le tappe dell’Unificazione fu il Discorso Nazionale che può essere sintetizzato così : Per vincere l’Egemonia Austriaca occorre un giusto contrappeso militare . Perché militare? Perché la guerra di Crimea aveva fatto intendere che lo strumento utile a risolvere i conflitti non era più la diplomazia ma la guerra.  Il discorso nazionale si divide in almeno 2 correnti : 1. Quello Mazziniano ( DEMOCRATICO ) con un linguaggio religioso secondo il quale l’Italia deve risorgere dalle ceneri austraniche. 2. Quello della pozione moderata neoguelfa  Mazzini vuole un’Italia libera, Unita e Indipendente.  Dal 1815 Si mettevano in moto delle aspirazioni nazionalistiche patriottiche anche in campo letterario. + ne è un esempio l’opera di massimo d’azeglio “Ettore fiera Mosca o la disfida di Barletta” + E’ un romanzo storico che assume i connotati di una propaganda che vuole portare un po’ di patriottismo nel cuore del lettore. Viene offeso l’Onore Italiano e questo dovrebbe far nascere un pensiero di Rabbia contro l’Austria. Anche nel campo della poesia troviamo quella di Giovanni Berchet -> “Figli d’Italia” dalle alpi allo stretto siam fratelli tutti. Questo motto fu importante per i garibaldini.  Il Tricolore + nasce in questa fase della storia, nella repubblica Cisalpina, i Repubblicani italiani volevano una bandiera simile a quella dei rivoluzionari Francesi. Durante i moti del 1821 e 1831 è stato cambiato il blu con il verde. Durante la prima guerra di indipendenza del 1847 sarà usata da Carlo Alberto.  Il movimento neo guelfo  La nascita del Regno d’Italia costituì un evento fondamentale nell’ottocento europeo. +L’itinerario della sua formazione è stato segnato dall’affermazione di un paradigma culturale e politico di carattere nazionale: esisteva già un senso di italianità diffuso nella penisola, +ed è quello che ha portato alla trasformazione di un’idea di nazione di preminente valore politico.  Il Risorgimento italiano e il processo di unificazione, hanno avuto una forte accelerazione intorno alla metà dell’ottocento +realizzando uno dei casi di maggiore successo del nazionalismo ottocentesco e superando definitivamente l’ordine di Vienna.  La penisola italiana si ricompattava dall’interno, sebbene non senza problemi, e si riagganciava all’Europa in un duplice movimento geopolitico. 4.1 FRAMMENTAZIONE TERRITORIALE ED EGEMONIA AUSTRIACA  Nell’epoca post-napoleonica, l’Italia era divisa in nove unità politiche, sette nel 1847. +Si trattava di: domini austriaci, stato della Chiesa, granducato di Toscana, regno di Sardegna, regno delle Due Sicilie, ducato di Modena, ducato di Parma, poi ducato di Massa Carrara (annesso poi a Modena) e ducato di Lucca (annesso poi alla Toscana).  Era una suddivisione svolta in funzione degli equilibri di potere tra i grandi stati europei, in cui l’Influenza austriaca si era sostituita a quella francese per impedire un espansionismo di Parigi. +Metternich considerava l’Italia una semplice “espressione geografica” + composta da stati che potevano al massimo aspirare ad essere comparse nello scenario europeo ma non protagonisti. Così facendo, paradossalmente, mostrava di vedere l’Italia come una realtà unitaria; inoltre rese l’Austria un nemico comune a tutti gli stati della penisola.  Equilibri di potenza, interessi dinastici e orientamento ideologico antiliberale erano i principi su cui si fondava la Restaurazione italiana: +tuttavia nel corso dell’invasione napoleonica questi principi erano stati ribaltati, applicando un sistema amministrativo e giuridico di omogeneizzazione e centralizzazione.  In seguito al 1815 i nuovi regimi reintrodussero la frammentazione politico territoriale del paese, ma anche una disomogeneità istituzionale. +Tuttavia il congresso di Vienna non significò un totale ritorno al passato: l’eredità dell’esperienza napoleonica si diffuse insieme alle idee liberali.  Dappertutto in Italia si richiedevano una costituzione e un parlamento, e a sostegno di queste rivendicazioni nacquero sette segrete come la Carboneria, + in cui si riscontravano linee di pensiero anche molto differenti (dai radicali repubblicani ai monarchici costituzionali)  A opera delle sette furono i moti del 1820-21 e del 1831. I primi moti scoppiarono nel 1821 a Napoli, in Sicilia e in Piemonte: +la richiesta di introdurre una costituzione sulla linea di quella di Cadice era comune a tutti e tre i casi.  In principio i sovrani acconsentirono, ma con l’aiuto dell’Austria le rivolte furono sedate: infatti in seguito al trattato di Troppau, 1820, si era stabilito che fosse lecito intervenire in caso di tentativi di stravolgimento dell’ordine europeo.  Particolarmente importante è la rivolta siciliana, dai tratti antiborbonici: l’autonomismo isolano, infatti, non era visto di buon occhio dai napoletani.  Nel 1831, invece, la rivolta di Parigi del 1830 suscitò un’ondata di rivendicazioni a Modena e Parma, e nei domini pontifici. +Tutte le rivolte furono sedate grazie all’intervento degli austriaci. Era chiaro ormai che tentativi di insurrezione regionali non sarebbero stati sufficienti. 4.2 IL DISCORSO NAZIONALE  Le sconfitte patite nei moti del ’20-’21 e del ’31 favorirono la formazione di due nuovi correnti politiche: 1. quella democratica-mazziniana 2. quella moderata-neoguelfa.  Giuseppe Mazzini aveva proposto un nuovo programma politico e una nuova concezione dell’attività rivoluzionaria. +Rifiutando la segretezza delle sette e ricorrendo alla stampa clandestina, fondò nel 1831 una nuova associazione politica: la Giovine Italia, con lo scopo di fondare un paese democratico repubblicano. +Il programma prevedeva infatti di “costruire l’Italia in nazione una, indipendente, libera, repubblicana”. +La nazione doveva essere una comunità voluta da Dio ->per Mazzini la dimensione religiosa infatti era di primaria importanza (“Dio e il popolo”), e spesso nei suoi discorsi usava metafore di chiara origine religiosa.  La visione mazziniana collocava il processo di liberazione nazionale nel quadro di un più ampio processo di liberazione europeo: fondò infatti anche la Giovine Europa, che però ebbe scarso successo. Al contrario la Giovine Italia raccolse quasi sessantamila affiliati: il pensiero mazziniano si collocava infatti in un processo che coinvolgeva gli intellettuali italiani romantici.  Negli anni successivi al Congresso di Vienna una vasta produzione letteraria italiana di ispirazione nazional-patriottica individuò temi, figure retoriche, riferimenti storici che vennero a formare un vero e proprio discorso nazionale italiano. Alcune opere furono dei veri best seller: 1. le Poesie di Berchet, 2. Ettore Fieramosca di d’Azeglio, 3. Francesca da Rimini 4. Le mie prigioni di Pellico, 5. Marzo 1821 di Manzoni.  Negli stessi anni, temi e immagini di analogo contenuto furono diffusi anche dal melodramma a opera di artisti come Rossini, Bellini, Donizetti e soprattutto Verdi.  La diffusione di temi nazional-patriottici in ambito letterario avvenne perlopiù nel segno di un orientamento politico liberale moderato, coltivato nei circoli nobiliari o borghesi (per esempio nel gabinetto di Viesseux a Firenze).  Negli anni quaranta fu elaborato un più compiuto programma politico monarchico costituzionale, il cui manifesto fu l’opera “Del primato morale e civile degli italiani”, di Vincenzo Gioberti. Il primato degli italiani consisteva nel cattolicesimo, che avrebbe dovuto condurre l’Italia alla rinascita nazionale attraverso una federazione di stati presieduta dal papa. + Questo programma fu detto neoguelfo, e rispondeva all’esigenza di connettere il discorso nazionale a quello religioso. Il pensiero neoguelfo, però, non fu l’unico nel campo moderato: altri pensatori come d’Azeglio e Balbo proposero dei programmi federali, monarchici-costituzionali con a capo il Regno di Sardegna anziché il papa. +Balbo, nel suo libro “Delle speranze d’Italia”, fece presente con lucidità la necessità di una connessione alle dimaniche delle relazioni internazionali, specialmente nei rapporti con l’Austria. 4.3 UN LUNGO QUARANTOTTO  L’Italia fu attraversata da fermenti riformistici e nazionali a partire dal 1846 fino al 1849.  Gli anni quaranta avevano visto il fallimento di alcune azioni rivoluzionarie (come i fratelli Bandiera nel 1844), specialmente dei democratici: + la crisi della loro iniziativa lasciava maggior spazio ai moderati, entusiasti dell’elezione del 1846 del nuovo papa Pio IX. +Egli infatti era interessato al movimento neoguelfo e più aperto rispetto al precedente pontefice: +attraverso la costruzione di una sua immagine patriottica, esaltandone la funzione nazionale, si cercò di consolidare il legame tra papato, religione e nazione.  Il 12 gennaio 1848 scoppiò una rivolta a Palermo, avanguardia delle insurrezioni europee. + Il re Ferdinando II concesse alla Sicilia una costituzione, che però non venne accolta: i ribelli ripristinarono la costituzione del 1812 e instaurarono un governo provvisorio.  Cavour poté sollevare il tema della questione italiana, e anche se non ottenne nulla di concreto fu comunque un passo avanti nel riconoscimento internazionale dell’Italia. +L’ipotesi di un’alleanza anti-austriaca tra Sardegna e Francia divenne quindi un’azione possibile: nel luglio 1858 Cavour e Napoleone III si incontrarono alle terme di Plombieres. + I due decisero che sarebbe stata condotta una guerra contro l’Austria nell’anno successivo: +al Regno di Sardegna sarebbero spettati Lombardia e Veneto, mentre la Francia avrebbe ottenuto Nizza e la Savoia. Lo scenario delineato non prevedeva un’Italia unita, ma una confederazione di quattro stati: 1. Un’Alta Italia governata dai Savoia comprendente Piemonte, Lombardia e Veneto; 2. lo stato della Chiesa; 3. un’Italia centrale guidata dalla Toscana; 4. e il Regno delle Due Sicilie. + Era un accordo segreto che avrebbe radicalmente trasformato la situazione italiana, ma non prevedeva la creazione di una nuova nazione. Appunti e libro 26-03-20  E’ importante citare l’epidemia del colera in Lituania nel 1848 + che passa alla storia per l’alto numero di morti e per la scarsa capacità di reazione a questa epidemia. + Questo evento porterà alla tutela dei principi della salute e della vita, al fine di evirare un contagio sempre maggiore  Il 1848 è anche l’anno in cui viene dato(e non ritirato) lo statuto albertino di carlo alberto. +articoli fondamentali dello statuto 1. Art. 24 -> tutti i regnicoli (che abitano nel regno d’Italia), qualunque sia il loro titoli-grado, sono uguali di fronte alla legge 2. Art 2 -> Lo stato è retto da un governo monarchico rappresentativo che è simbolo della sovranità nazionale e tale monarchia è ereditaria -> questo concetto è espressione del principio dinastico territoriale 3. Arti 29 -> tutte le proprietà private sono inviolabili. Gli articoli 2 e 29 ci fanno tornare nel passato, ovvero al momento in cui l’enciclopedia delle scienze , delle arti e dei mestieri, risalente all’età dell’illuminismo , sottolinea l’importanza dello stato e della proprietà privata. 4. Arti 68 -> sottolinea l’importanza del potere esecutivo che spetta alla monarchia.  La formazione del regno d’Italia è un processo che porta al disfacimento dell’ordine stabilito dal congresso di Vienna. +Un ruolo fondamentale in questo senso lo ebbe Camillo Benso. + che rese possibile la costituzione del regno d’Italia e del connubio (unione) tra patriziato(?) e Borghesia imprenditoriale.  Poiché l’Italia potesse crearsi + era fondamentale che gli equilibri sanciti dal congresso di Vienna saltassero. + Tra i paesi che volevano far saltare gli equilibri c’era la FR , poiché Napoleone 3° voleva espandersi nel mediterraneo. Questo obiettivo comune porta Cavour e Napoleone 3° ad incontrarsi a Plombers nel 1858. + L’anno dopo avrebbero attaccato l’Austria.  Nel momento successivo alla guerra 1. La Lombardia ed il Veneto sarebbero spettati al regno di Sardegna 2. Alla Francia sarebbe toccati Nizza e Savoia ( In possesso del regno di Sardegna) Inoltre né Russia né Gran Bretagna sarebbero intervenute nel conflitto.  Durante i colloqui si decise che l’Italia sarebbe stata formata da 7 unità politiche a 4 1. Regno di Alta Italia 2. Regno di Roma al papa 3. Regno di Italia Centrale 4. Regna di Napoli. Si decise così e non per un regno unico perché Napoleone voleva espandersi nel Mediterraneo e la costituzione di un solo regno poteva rappresentare un blocco al suo progetto.  La Gran Bretagna voleva una sola unità e per questo aiutò il regno di Sardegna + Al fine di evitare una espansione della Francia.  La guerra sarebbe dovuta scoppiare dopo un ultimatum all’austria. + Era necessario che l’Austria dichiarasse guerra al regno di Sardegna per poter far si che anche la Francia potesse intervenire. + Se così non fosse , nel caso di una guerra difensiva , L’ Austria avrebbe potuto ricevere supporto dalla Prussia. + Così non fù e nell’Aprile del 1859 L’Austria dichiara guerra al Regno di Sardegna . L’alleanza Franco-Piemontese è REALTA’. PROBLEMA  Ci furono delle insurrezioni nel centro d’Italia che portarono alla cacciata dei Duchi di Toscana, Parma e Modena e delle autorità ecclesiastiche da Bologna e dalla Romagna.  Questi eventi, contrari al trattato di Plombiers, permisero a Napoleone di cambiare i piani. Egli teme, che la Prussia , in virtù della santa alleanza, possa intervenire al fianco dell’Austria e per questo venne firmato un armistizio di Villa franca. +Cavour fu esclusi dalle trattive e si dimette.  Grazie al supporto della GB +La Lombardia,Firenze, Parma , Modena e Bologna furono annesse al regno di Sardegna. Manca il Veneto che fu annesso nel 1866.  Nel gennaio del 1860 +Cavour tornò a capo del Governo ma la situazione venne a complicarsi a causa di una nuova turbolenza in Sicilia . +Queste agitazioni sono contro i borbone e forniscono a Garibaldi di organizzare una spedizione rivoluzionaria.  Il successo dei 1000 è dato dal fatto che le lotte +più che per l’unificazione naziona, sono spinte dalla lotta contro i Bornone.  Fondamentale è anche la questione della terra. +tale questione porta allo scontro tra contadini e proprietari. +I contadini aspiravano ad una redistribuzione delle terre.  Il 7 Settembre Garibaldi entrò a Napoli +Ma Francesco 2° di Borbone era scappato. + ciò segnò il collasso dello stato borbonico. + Francesco 2° , infatti, non aveva colto la novità riguardante il diritto alla proprietà privata-> Che era voluta fortemente e ciò rappresento il suo declino.  Il successo della spedizione Garibaldina è da ritrovate nella crisi di legittimità dello stato Borbonico. + Dato da scelte politiche disastrose. L’inadeguatezza della classe dirigente borbonica fù il prodotto di un regime incapace di rispondere ai processi di cambiamento interno ed internazionale.  Il successo dei moti Garibaldiani Apparve come un successo dei moti democratici anche se Garibaldi combatteva in nome del re Per questo Cavour spingeva per l’annessione di nuovi territori.  Garibaldi aspirava a raggiungere Roma +Ma ciò avrebbe scaturito la reazione Francese. Per prevenire a ciò Cavour invia al suo esercito guidato da Vittorio Emanuele. +Le truppe avanzavano lungo la costa adriatica e sconfiggono le truppe della chiesa a castelfilardo conquistando L’ Umbria e le Marche.  A Capua Vittorio Emanuele 3 + Incontra Garibaldi che gli consegnò le terre conquistate. +Sicilia, Umbria e Marche si uniscono al regno di Sardegna -> E’ il 17 Marzo 1861 e nasce il regno D’Italia.  L’annessione del Veneto. Abbiamo diverse tappe che porteranno all’annessione del veneto all’Italia del 1866  1863 Il ducato dello Schleswuig è Dell’Holstein +Erano stati annessi alla Danimarca da Federico VII. + Con il trattato di Vienna del 1864 venne sancito che questi ducati spettassero All’Austria e Prussia +che portò alla guerra Austro-Prussiana del 1866 ad opera di Bismark (prussiano)  Il Regno di Sardegna si allena con la Prussia che vinse la guerra +Il regno d’Italia viene ripagato con l’annessione del Veneto 4.5 L’UNIfiCAZIONE (ripetizione degli appunti) b) la seconda che riguardava l’europa (prussia) america del nord e giappone  Caratteristiche prima rivoluzione industriale Ha come protagonista il ferro, il carbone ed il loro utilizzo per creare altro prodotto. La politica economica si basa sul liberismo. Consiste nell’abolizione di ogni forma di tariffe sui prodotti al fine di fornire libero scambio.  Nel saggio “Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni” del 1776, Adam Smith +Condannava ogni forma di protezionismo e , a favore del libero scambio, sosteneva : “non solo la terra produce beni come sostenevano i fisiocrati, ma anche l’industria. L’industria per poter produrre beni, deve essere caratterizzata dalla divisione del lavoro” 5.1 DALL’INGHILTERRA ALL’EUROPA  Nel 1851 la Gran Bretagna aveva celebrato con l’esposizione universale di Londra la sua egemonia economica e tecnologica globale + L’Inghilterra era “l’officina del mondo”, che produceva due terzi del carbone e metà del cotone e del ferro mondiali. Il sistema finanziario inglese, che dominava i flussi di capitali a livello mondiale, era il modello a cui tutto il mondo guardava, e si basava su una politica di liberismo puro. Sul libero commercio avevano scritto i teorici dell’economia politica classica Smith e Ricardo, riferendosi alla teoria della “mano invisibile” //Tra l’Inghilterra e gli altri paesi c’era un divario causato da una serie di fattori di tipo territoriale, politico, fiscale, culturale, finanziario e sociale.  Con l’800 , intervennero nuovi elementi, a favorire l’avvio di un processo di industrializzazione in varie parti d’Europa-> +aumento demografico svariati processi di unificazione doganale, miglioramenti nei campi dei trasporti  Tra il 1850 e il 1873 l’industrializzazione in alcuni paesi dell’Europa raggiunse uno stadio di maturazione, +in cui furono assorbite le innovazioni tecnologiche inglesi tra cui il telaio meccanico e il filatio automatico, il combustibile minerale, la macchina a vapore.  In questi decenni si precisò e consolidò anche lo statuto giuridico dell’impresa, con la facilitazione delle procedure di fondazione di una società a responsabilità limitata.  Per far sì che l’economia europea potesse competere con quella inglese, si abbatterono le frontiere che ancora ostacolavano il commercio internazionale. +L’espansione dell’economia in Europa fu provocata da due fattori principali: 1. lo sviluppo dei trasporti, principalmente della rete ferroviaria; 2. e la scoperta e lo sfruttamento di nuove forme di energia come il carbone. + A rendere possibili questi sviluppi contribuì anche una nuova disponibilità di capitali, grazie alla trasformazione del sistema bancario con la nascita delle banche d’investimento, “banche miste”,delle banche in cui i cittadini potevano investire i propri risparmi e questi investimenti andavano a favore delle società a responsabilità limitata. 5.2 GRANDE DEPRESSIONE E SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE  Dal 1873 al 1896 si ebbe un progressivo abbassamento dei prezzi, che attraversa Vienna e Stati Uniti +non solo delle derrate alimentari ma di tutte le merci: si tratta della cosiddetta “grande depressione”. Le cause dell’abbassamento dei prezzi sono da ricercarsi nel 1. grande afflusso di grano dalla Russia e dal Midwest americano, 2. e alle importazioni di carne dall’Argentina:  le innovazioni tecnologiche avevano reso possibili tali massicce importazioni senza costi di trasporto troppo elevati e con nuove tecniche di conservazione. (La troppa differenza tra la domanda e l’offerta porta al calo dei prezzi)  Questa fase porta alla rivisitazione del Liberismo economico di Smith determinando l’introduzione del Protezionismo per proteggere i mercati interni  La caduta dei prezzi alimentari favorì lo spostamento di parti del reddito della popolazione europea (costantemente in crescita) dall’acquisto di alimentari a quello di manufatti: + le disponibilità di spesa maggiori furono requisito indispensabile per l’espansione produttiva di quel periodo. +L’accesa concorrenza con i mercati esteri e la contemporanea crescita della domanda interna determinarono l’introduzione del protezionismo in quasi tutti i paesi europei + l’economia capitalistica stava attraversando il travagliato passaggio da una condizione di egemonia in un solo paese a una situazione di policentrismo competitivo.  Un processo di profondo cambiamento investì tutti gli aspetti della vita economica: ci fu una grande accelerazione denominata dagli storici Seconda rivoluzione industriale.  Le innovazioni tecnologiche, basate sullo sviluppo della conoscenza scientifica e su grandi investimenti di capitali, sconsentirono di 1. lavorare nuovi materiali, 2. aprire nuovi comparti industriali, 3. realizzare nuovi prodotti.  Acciaio: sostituì il ferro grazie alle sue proprietà di robustezza, plasticità e durezza. Veniva usato per la costruzione di ferrovie e di navi, perché permetteva la fabbricazione di macchinari e motori più leggeri, più piccoli, e allo stesso tempo più precisi e veloci. I nuovi procedimenti Bessemer e MartinSiemens permisero di ottenere il materiale a prezzi bassi.  Industria chimica: fu un altro pilastro dei cambiamenti nella produzione manufattiera. Tra i significativi progressi ricordiamo il metodo Solvay per la fabbricazione del carbonato di sodio, che diede un impulso alla produzione di sostanze chimiche necessarie a molteplici comparti industriali; e la sintesi di composti organici, dalle molteplici applicazioni (coloranti sintetici, fibre artificiali, celluloide, resina...)  Energia: i processi di industrializzazione richiedevano sempre maggiore energia, e la crescita della sua produzione fu esponenziale. Le innovazioni in ambito energetico furono l’altra faccia delle trasformazioni e della diffusione della produzione industriale.  Petrolio: verso la fine dell’ottocento la macchina a vapore venne sostituita dalla più efficiente turbina a vapore, e poi dal petrolio. Il controllo delle estrazioni del petrolio iniziava a diventare una delle questioni più rilevanti dell’economia e della geopolitica mondiale: alcune zone del mondo acquisirono una rilevanza assoluta proprio grazie ai loro giacimenti di petrolio.  Industria automobilistica: agli inizi del novecento il petrolio assunse ulteriore importanza grazie alla nascita della benzina in seguito all’avvio dell’industria automobilistica, che determinò anche un’aumento della produzione di gomma. Il petrolio, dunque è fondamentale per la rivoluzione dei trasporti.  Elettricità: un’innovazione tecnologica fondamentale fu l’utilizzo industriale dell’elettricità. Il suo sfruttamento fu reso possibile dagli studi di Franklin, Volta, Faraday, Ampere, Ohm. L’elettricità era dotata di qualità innovative dalla grande portata applicativa: era facilmente trasportabile e convertibile in altre forme di energia, così da poter essere usata per usi contemporanei senza sprechi. L’invenzione della lampadina a opera di Edison aprì lo spazio all’utilizzo dell’elettricità a livello diffuso tra la popolazione.  Nel corso dell’ottocento e del novecento un insieme di scoperte scientifiche contribuirono a un modello di sviluppo tecnologico basato sulla collaborazione tra scienza e tecnica, diventato un tratto caratterizzante dell’economia industriale. 5.3 LA MECCANIZZAZIONE DEL LAVORO  L’industrializzazione aveva introdotto la meccanizzazione nei processi produttivi sul lavoro. +Nei processi produttivi la meccanizzazione consiste nell’introduzione della macchine sempre più veloci e perfette che possono dare un’accellerazione ai processi produttivi. +Una produzione si ottiene in tempi minori, ha di conseguenza, un costo minore. +Complessità ed organizzazione, Si presentando quindi come due aspetti connessi all’economia industriale.  Si parla inoltre di Meccanizzazione tecnologica +quando, le macchine, vengono usate per svolgere funzioni diverse da quelle per cui sono nate +ad esempio le presse usate per coniare monete , sono usate per sagomare i tubi (?)  L’adattamento delle macchine a funzioni diverse da quelle per cui erano state progettate era una dinamica che regolava la diffusione delle innovazioni tecnologiche + e un esempio è la macchina da cucire: sua diffusione per uso domestico fu promossa da Isaac Singer attraverso un modello di marketing: utilizzò una campagna pubblicitaria, promosse corsi per apprenderne l’uso, la vendita a rate... Si trattò di un caso di meccanizzazione della vita comune, perché entrò a far parte della vita di tutti i giorni. E’ importante anche l’aspetto culturale. (le donne creavano delle vere e proprie fabbriche tessili a casa)  Nasce inoltre la fabbrica dei consumi di beni di massa delle periferie, contribuendo così al consolidamento degli stati. Le ferrovie ridisegnavano inoltre l’urbanistica delle città, penetrando nei centri urbani in grandi stazioni, spesso veri e propri monumenti al progresso. + Grazie ai treni cambiarono i costi e i tempi di spostamento di merci e di persone, e nacquero nuove connessioni che in parte riprendevano itinerari antichi, in parte ne creavano di nuovi.  La vicinanza alle fonti di materie prime per l’industria pesante fu il punto di partenza per la formazione delle prime aree industriali: 1. in Francia i dipartimenti della Meurthe e della Mosella per le miniere di ferro; la zona settentrionale per il carbone. 2. in Germania la Vestfalia con le miniere della Ruhr per le miniere di ferro e carbone. 3. nell’impero russo i bacini del Donec, il Donbass con le miniere di carbone. 4. Anche l’Italia nord-occidentale partecipò a un processo di sviluppo industriale, aprendo i trafori alpini per il transito delle linee ferroviarie: il traforo del Frejus portava alla Francia, il traforo di San Gottardo alla Svizzera e alla Germania.  In tutto il mondo le linee ferroviarie portavano a città portuali, per consentire il proseguimento dei trasporti via mare. +Infatti, gli ultimi trent’anni del diciannovesimo secolo furono segnati anche da numerose innovazioni in ambito navale: nacque il piroscafo a vapore in ferro, poi in acciaio. Ne conseguirono maggiori velocità e capienza delle navi, quindi l’abbassamento dei noli (tasse sul trasporto marittimo). Le grandi imbarcazioni costruite da cantieri navali, tra le fabbriche di maggiori dimensioni, permisero dunque ulteriori trasformazioni nelle condizioni dei trasporti delle merci.  Le nuove tecnologie nel campo della conservazione dei cibi modificarono gli assetti dei mercati e resero alcuni prodotti, come ananas e banane, oggetto di consumo di massa. +potenziate capacità ingegneristiche di quegli anni permisero anche la costruzione di opere imponenti quali i canali, in particolare quello di Suez (che collegava il mar Rosso col Mediterraneo) e quello di Panama (che collegava l’oceano Pacifico con quello Atlantico). +Questi riconfigurarono il commercio e le comunicazioni globali, riducendo considerevolmente i tempi di trasporto.  Un altro effetto dello sviluppo dell’industria navale fu il crescente fenomeno dell’emigrazione: l’aumento demografico e la “grande depressione” favorì un ingente flusso di emigrazione dalle campagne europee, che comportò la trasmissione, oltre che di persone, di stili di vita, prodotti di consumo, correnti culturali...  Si stima che questo fenomeno coinvolse circa 60 milioni di persone in tutto il mondo, che lo storico McKeown suddivide in tre flussi: 1. dall’Europa in America, 2. dall’India e dalla Cina meridionale al sudest asiatico, 3. dalla Cina nordorientale e dalla Russia verso Manciuria, Siberia, Asia centrale e Giappone. + A ciò si devono aggiungere gli africani deportati come schiavi a inizio ottocento, e gli europei emigrati come colonizzatori.  In più ci furono importanti flussi migratori interni al conteniente europeo. +A rendere il mondo più piccolo e maggiormente interconnesso, oltre ai nuovi mezzi di trasporto, fu però l’invenzione del telegrafo (definito “l’internet dell’età vittoriana”).  Nel 1837 a Londra fu allestito il primo telegrafo, e nel 1844 Samuel Morse sviluppò il codice che avrebbe avuto la diffusione maggiore. Anche i telegrafi dovettero dotarsi di un sistema di collegamenti strutturali, composto da pali e fili che rimodellarono il paesaggio: si diffusero dapprima in Europa e in America, poi anche nel resto del mondo grazie a lunghi cavi sottomarini. Il telegrafo divenne una giuntura fondamentale del mercato globale, mentre la sua funzionalità fu esaltata a livello informativo, commerciale, politico, militare. 5.6 UN’ECONOMIA MONDIALE A EGEMONIA EUROPEA  Tra il 1870 e il 1914 ci fu un cambiamento negli equilibri del potere economico europeo e mondiale. Venne meno infatti l’egemonia inglese, sebbene Londra fosse rimasta il principale centro commerciale finanziario del mondo.  Ma la posizione di primato nella produzione industriale a livello mondiale passò alle due nuove potenze emergenti: Stati Uniti e Germania. Mentre le conseguenze geopolitiche della crescita degli Stati Uniti erano proiettate verso una futura riconfigurazione degli equilibri mondiali, la crescita della Germania influiva sugli assetti di potenza in Europa.  La competizione tra sistema inglese e tedesco contribuì a destabilizzare il quadro continentale. L’accelerazione impressa ai poteri economici contribuì a creare una grande disparità nella distribuzione dei vantaggi del progresso economico: la tecnologia faceva la differenza, anche perché dotava i paesi che ne disponevano di una netta superiorità militare.  Lo sviluppo del commercio su scala planetaria fu uno dei fattori principali per la formazione di un sistema economico mondiale. + Nonostante il protezionismo, a partire dal 1870 il commercio globale subì una forte accelerazione, principalmente concentrato in un triangolo tra Europa occidentale, America settentrionale e Australia, ma senza escludere totalmente gli altri paesi. 5.7 LA CONQUISTA DEL TEMPO E DELLO SPAZIO  La rete di comunicazioni che rendeva il mondo più connesso comportava una svolta fondamentale nella generazione di un sistema globale: era necessario sincronizzare il mondo, ovvero scegliere un sistema di misurazione del tempo valido dappertutto + Infatti all’epoca i calendari erano molteplici, così come la suddivisione delle ore. I processi di connessione del mondo imposero l’adozione, seppure contrastata e accettata con lentezza, di una misura del tempo convenzionale.  Questa fu definita nel corso di una conferenza internazionale a Washington nel 1884, con la determinazione della durata del giorno (24 ore), la scelta del meridiano di Greenwitch e la suddivisione del globo in 24 fusi orari. + Per il calcolo dei giorni si affermò il calendario gregoriano. Misurare il tempo con precisione divenne un aspetto centrale della vita quotidiana, incidendo su stili di vita e orari di lavoro, mezzi di trasporto e illuminazione..  La questione del governo del tempo segnava l’ingresso nell’era dell’industrializzazione: dopo secoli di trasformazioni lentissime, a partire dall’ottocento i cambiamenti avvennero e si moltiplicarono in tempi brevissimi.  Simultaneità, accelerazione e velocità erano la cifra in un’epoca che desiderava conquistare il tempo e lo spazio: dopo il 1911 con l’esplorazione del polo nord tutto il mondo era stato esplorato e mappato. Erano trasformazioni culturali profonde, prodotte dalle innovazioni tecnologiche e provviste di valenza politica. APPUNTI -> Durante la seconda rivoluzione industriale il tempo viene sincronizzato. Si passa da un mondo monocentrico ad un policentrico di economie nazionali in competizione. Ecco perché si parla di nuovo colonialismo che è quello imperialista- finanziario. Nasce il fuso orario nel 1884 che permette al mondo di essere integrato e velocizzato attraverso il sistema dei trasporti. Il fuso orario nasce anche perché questi trasporti devono essere sincronizzati nel tempo e nello spazio.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved