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La Dichiarazione Schuman: Il Primo Passo verso l'Unione Europea, Dispense di Storia Contemporanea

La dichiarazione schuman, tenuta a parigi il 9 maggio 1950 da robert schuman, è considerata il primo discorso politico ufficiale in cui compare il concetto di europa intesa come unione economica e politica tra i vari stati europei. La genesi e le caratteristiche dell'istituzione del consiglio europeo, organo centrale della comunità europea, e il suo ruolo nella realizzazione del comune programma di ricostruzione economica e industriale, nonché nella promozione della cooperazione tra gli stati membri.

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 05/07/2019

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Scarica La Dichiarazione Schuman: Il Primo Passo verso l'Unione Europea e più Dispense in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! - Congresso dell’aia maggio 1948 in olanda congresso movimenti europeisti rappresentanti di 17 nazioni tra cui l’italia,costituiti da movimenti interessati all’unità europea. Due filoni: Confederalistia favorevole alla cooperazione la più estesa mantenendo intatti i meccanismi statuali. Wiston churchill Federalista obbiettivo superamento delle barriere tra gli stati e degli stati nazioni.elezione congresso costituente.Spinelli Altiero - Il ​trattato di Londra​ fu stipulato il 5 maggio ​1949​ e istituì il ​Consiglio d'Europa​, dopo le decisioni prese durante il ​congresso dell'Aia (1948)​. È conosciuto come lo ​Statuto del Consiglio d'Europa​. Il trattato è entrato in vigore il 3 agosto 1949. I 10 ​stati​ che lo ratificarono sono: Belgio​; Danimarca​; Francia​; Gran Bretagna​; Irlanda​; Italia​; Lussemburgo Paesi Bassi​; Norvegia​; Svezia​. Il trattato definisce gli scopi del Consiglio d'Europa, ne stabilisce gli organi, fissa la sede del Consiglio a Strasburgo.Il trattato è stato scritto in inglese e in francese, le due lingue ufficiali del consiglio, ed è stato depositato negli archivi del governo del Regno Unito, il quale ne ha trasmesso delle copie certificate conformi ai governi firmatari. Al 2011 è stato ratificato complessivamente da 47 stati europei. - OECE 1948 organizzazione per la cooperazione economica europea scopo di amministrare in modo congiunto gli aiuti del piano Marshall. La cooperazione economica tra gli aderenti fu essenzialmente sviluppata attraverso la promozione della liberalizzazione dei rispettivi scambi commerciali e dei movimenti di capitali. Nel ​1950​ i paesi membri dell'OECE diedero vita all'​Unione Europea dei pagamenti​ (UEP) che introduceva un sistema di pagamenti multilaterali, permettendo una compensazione dei crediti in una moneta europea di uno stato membro verso l'altro. Questo sistema si trasformò nel ​1959​ in un regime di piena convertibilità delle monete, con mutamento dell'UEP nell'accordo monetario europeo. La creazione della ​Comunità Economica Europea​ (CEE) nel 1957 e la creazione dell'​Associazione europea di libero scambio​ (EFTA) nel 1960 resero necessaria una revisione dell'OECE. Il 14 dicembre ​1960​ a ​Parigi​ venne firmata una nuova convenzione, che istituì l'​Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico​ (OCSE). L'OCSE entrò in funzione il 30 settembre ​1961​ e sostituì l'OECE. Scopi: creare le condizioni più appropriate per la realizzazione del comune programma di ricostruzione economica e di sviluppo della produzione industriale promuovere la cooperazione tra gli stati membri sviluppare i piani nazionali di ricostruzione incentivare i commerci tra i paesi europei, riducendo le tariffe e gli altri ostacoli all'espansione dei commerci studiare la fattibilità per la creazione di un'unione di mercati o una libera area commerciale raggiungere migliori condizioni di lavoro - La ​dichiarazione Schuman​ funzionalista è il discorso tenuto a ​Parigi​ alle ore 16 del 9 maggio 1950 da ​Robert Schuman​, l'allora ​Ministro degli esteri​ del governo ​francese​. È considerato il primo discorso politico ufficiale in cui compare il concetto di ​Europa​ intesa come unione economica e, in prospettiva, politica tra i vari Stati europei ed è perciò considerato come punto di partenza del processo d'​integrazione europea​. La dichiarazione prospetta il superamento delle ​rivalità storiche tra Francia e Germania​, legate anche alla produzione di ​carbone​ e ​acciaio​, grazie alla realizzazione di un'​Alta Autorità​ (innovativa rispetto alla già esistente ​Autorità internazionale della Ruhr​), per la messa in comune e il controllo delle riserve europee di tali strategiche materie prime. L'auspicio trovò realizzazione poco meno di un anno dopo, con la creazione della ​Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio​ (CECA). Mettendo in comune la produzione di acciaio e carbone tra le nazioni più potenti del continente, si sperava di poter evitare future guerre. I primi Stati ad aderire a questa Comunità furono ​Francia​, ​Germania​, ​Belgio​, ​Italia​, ​Lussemburgo​ e ​Paesi Bassi​. Alla CECA venne poi ad aggiungersi la ​Comunità Economica Europea​ nel 1957, che sarebbe stata poi sostituita dalla Comunità Europea nel 1992 ed infine dall'Unione europea nel 2007. Il discorso diede quindi avvio al processo di creazione delle ​Comunità europee​, da sviluppare come base concreta per una futura unione federale. La dichiarazione Schuman si colloca in una fase storica nella quale gli ​Stati Uniti d'America​ erano favorevoli ad una ripresa economica della ​Repubblica Federale Tedesca​, che avrebbe permesso di arginare ulteriori avanzate ​sovietiche​ in Europa, nonché combattere eventuali malcontenti che sarebbero potuti nascere al diffondersi delle idee del ​comunismo​. La Francia era quindi desiderosa di essere considerata dagli USA l'alleato privilegiato in Europa al posto del ​Regno Unito​; tuttavia era anche timorosa di fronte alla prospettiva di una ripresa tedesca, infatti nei secoli precedenti le due nazioni, ​divise da una storica rivalità​, l'impossibilità, per i nazionalisti interni, di accettare il riarmo tedesco. A poco giovarono le brusche pressioni del ​segretario di stato americano​, ​Dulles​, che aveva sostituito il più diplomatico ​Acheson​. Il governo radicale e socialista di ​Pierre Mendès-France​, che risolse il problema dell'Indocina, provò in seguito a ottenere delle modifiche dello statuto, ma senza successo. La soluzione al riarmo tedesco e alla forza militare europea viene trovata con l'iniziativa del ministro degli esteri inglese ​Eden​. L'Italia e la Germania vengono invitate ad entrare nell'​Unione Europea Occidentale​, viene approvato il ​trattato di Bruxelles​ modificato (l'originale è del ​1948​), inoltre la Germania può ricostituire un proprio esercito con limitazioni nel numero di soldati e di armi. Il ​Consiglio europeo​ è un organismo collettivo che definisce "le priorità e gli ​indirizzi politici​"​[1]​ generali dell'Unione europea ed esamina i problemi del processo di integrazione. Comprende i capi di stato o di governo degli Stati membri dell'UE, con il presidente del Consiglio europeo ed il presidente della Commissione europea. Con il ​Trattato di Lisbona​, entrato in vigore il 1º dicembre ​2009​, è una delle istituzioni dell'​Unione europea​ e ha un presidente, eletto per due anni e mezzo. Dal 2017 ha la propria sede principale nel ​Palazzo Europa​ e una sede secondaria nel ​Palazzo Justus Lipsius​, entrambi situati nel Quartiere europeo di ​Bruxelles​. Non va confuso con un'altra istituzione dell'Unione europea: il ​Consiglio dell'Unione europea​, che detiene il potere legislativo dell'Unione al pari del ​Parlamento europeo​. Non va confuso nemmeno col ​Consiglio d'Europa​, il quale è una organizzazione internazionale indipendente dall'Unione europea Il Consiglio europeo nasce dalla prassi instaurata fin dal ​1961​ di tenere riunioni informali e senza una cadenza prestabilita tra i capi di Stato e di governo dei paesi che aderivano alle ​comunità​ (cd. vertici europei); lo scopo era quello di riunirsi al di fuori del contesto comunitario, a livello di conferenza internazionale per dare nuovo impulso alla cooperazione politica, prescindendo dalle formalità e lungaggini del procedimento comunitario.​[2] Nell'ultimo di tali vertici, tenutosi a ​Parigi​ nel ​1974​, fu deciso di tenere regolarmente riunioni di capi di Stato e di governo chiamandole ​Consigli Europei​ al fine di approfondire l'esame dei problemi relativi alla costruzione europea e dare maggiore coesione alle iniziative della Comunità.​[3] Le regole di funzionamento, inizialmente non previste dai trattati, hanno assunto con il tempo un carattere più formale e sono state definite nel corso di alcune riunioni del Consiglio Europeo stesso (​Londra​ ​1977​, ​Stoccarda​ ​1983​). Nei trattati comunitari il Consiglio Europeo figura per la prima volta con l'​Atto unico europeo​ che all'art. 2 ne ha consacrato giuridicamente la composizione e la cadenza delle riunioni, non inserendolo tuttavia nell'architettura comunitaria, né disciplinandone competenze ed atti.​[4]​Soltanto con il ​Trattato di Maastricht​ (art. 4) è mutata la qualificazione giuridica di tale istanza, che è divenuta a pieno titolo organo dell'unione, mentre il ​Trattato di Amsterdam​ ne ha reso più incisiva e ampia l'azione.​[4] È rimasta tuttavia la natura giuridica anomala e ambigua del Consiglio, dal momento che la sua creazione non è prevista nei trattati istitutivi della comunità. Se da un lato la volontà politica degli Stati membri di creare uno strumento flessibile, capace di agire liberamente al di fuori degli schemi istituzionali comunitari ha consentito a quest'organo di agire spesso in maniera efficace e positiva per lo sviluppo del processo comunitario (passaggio alla fase definitiva del mercato comune, risorse proprie, sistema monetario, negoziato per l'adesione di nuovi stati, elezione diretta del Parlamento, ecc.), dell'altro lato bisogna considerare che risulta tuttora sprovvisto di qualunque forma di controllo democratico e giurisdizionale sul piano comunitario, in quanto non sottoposto alle regole procedurali dei trattati istitutivi né a limiti di competenza. Come detto, il Consiglio europeo ha il compito di dettare degli orientamenti generali ai quali gli organi dell'Unione europea devono uniformarsi; a causa della generalità degli orientamenti​[5]​, in genere vi è un ampio margine di discrezionalità nell'attuazione degli stessi.​[6] Inoltre l'assenza di orientamenti in alcuni ambiti da parte del Consiglio europeo non costituisce sempre ostacolo all'esercizio di attività delle istituzioni dell'Unione europea, a patto che vengano rispettati i trattati comunitari. Le materie per le quali il Consiglio europeo ha un'esclusiva competenza nella definizione degli orientamenti e delle strategie comuni sono la politica estera e la sicurezza comune (PESC); spetta poi al Consiglio dell'UE sviluppare nel dettaglio gli orientamenti e le strategie generali dettate dal Consiglio europeo negli ambiti di cui sopra.​[7] In altri ambiti, il Consiglio europeo ha un ruolo assai marginale e gli orientamenti forniti in tali ambiti non risultano essere vincolanti o determinanti per l'attività delle istituzioni dell'Unione europea. Tali ambiti risultano essere quelli della giustizia e degli affari interni (CGAI)​[8]​, e quelli della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.​[9] Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo dei paesi membri dell'​Unione europea​ e dal ​Presidente del Consiglio europeo​ che ne presiede le sessioni; inoltre partecipa senza diritto di voto il ​Presidente della Commissione europea​. La scelta tra capo di Stato e di governo, quale rappresentante dello Stato membro nelle sedute del Consiglio europeo, è definita dall'ordinamento del singolo Stato in relazione alle peculiarità del sistema istituzionale: per tale motivo, in rappresentanza dell'Italia prende parte alle riunioni il ​presidente del Consiglio dei ministri​, capo di governo, mentre in rappresentanza della Francia il ​presidente della Repubblica​, capo di Stato. Qualora l'ordine del giorno lo richieda, i membri del Consiglio europeo possono farsi assistere da un ministro e, per quanto riguarda il presidente della Commissione, da un membro della stessa. Partecipa ai lavori anche l'​Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza​. Ai sensi dell'art. 15 §4 del ​Trattato sull'Unione europea​, che recepisce la precedente prassi, regola generale per l'adozione delle delibere del Consiglio europeo è il ​consensus​, salvo diversa disposizione dei Trattati. Sono dunque previsti casi in cui è necessaria una delibera unanime (constatazione di una grave e persistente violazione da parte di uno Stato membro dei valori contemplati nell'art. 2 TUE, ai sensi dell'art. 7 del medesimo trattato), o adottata a ​maggioranza qualificata​ (elezione del presidente del Consiglio europeo, proposta al Parlamento europeo di un candidato presidente della Commissione, ​ex​ art. 17 TUE), o a maggioranza semplice (adozione del proprio regolamento interno ​ex​ art. 235 del ​Trattato sul funzionamento dell'Unione europea​). La ​Comunità europea dell'energia atomica​ (​CEEA​ o ​Euratom​) è un'​organizzazione internazionale​ istituita, contemporaneamente alla ​CEE​, con i ​trattati di Roma​ del 25 marzo ​1957​ allo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all'​energia nucleare​ ed assicurare un uso pacifico della stessa. La durata dell'Euratom è illimitata, a differenza di quella della ​Comunità europea del carbone e dell'acciaio​ (CECA), che era stabilita in cinquant'anni (e che è scaduta, infatti, il 23 luglio ​2002​). Sebbene i membri appartenenti all'Euratom siano gli stessi dell'​Unione europea​, l'Euratom non si è mai fuso con essa nelle varie ratifiche dei trattati europei e mantiene tuttora una personalità giuridica separata, nonostante condivida con essa anche l'organo governativo stesso (​Commissione Europea​)​[ Pur essendo un Mehmut separato dall'Unione europea, dopo il ​trattato di fusione​ l'Euratom ha cambiato la sua struttura esecutiva. Fino allora è stato eletto un presidente esecutivo. Dal ​1967​, anno di fine mandato dell'ultimo presidente della CEEA, il potere esecutivo è stato affidato alla ​Commissione europea​. La ​Comunità europea​ (abbreviata in ​CE​) è stata un'organizzazione di ​Stati​ europei che costituiva il "​Primo pilastro​" della successiva ​Unione europea​. Appena nata, CEE stava per "comunità economica europea". Considerata la più importante delle ​Comunità europee​, essa nacque il 25 marzo 1957, quando sei Stati (​Belgio​, ​Francia​, ​Germania​, ​Italia​, ​Lussemburgo​, ​Paesi Bassi​) firmarono i ​trattati di Roma​, che entrarono in vigore il 1º gennaio ​1958​, dando così vita effettiva alla ​Comunità economica europea​ (abbreviata in ​CEE​). La parola "economica" fu rimossa dal nome a seguito del ​Trattato di Maastricht​ (1992) che fece della Comunità europea (CE) il "​Primo pilastro​" dell'azione dell'Unione europea (UE). La Comunità Europea era guidata dal punto di vista ​monetario​ dal ​Sistema Monetario Europeo​ (SME). Con l'adozione del ​Trattato di Lisbona​ il 1º dicembre 2009 essa, formalmente, non esiste più (è stata assorbita dall'Unione europea). I ​Trattati di Roma​ del ​1957​ hanno sancito la costituzione della CEE, insieme alla ​Comunità europea dell'energia atomica​ (anche nota come Euratom). La ​Comunità europea del carbone e dell'acciaio​ (CECA) era stata invece in precedenza istituita con il ​Trattato di Parigi del 1951​. La Comunità europea È il nome che ha avuto la CEE (​Comunità Economica Europea​) dall'entrata in vigore del ​Trattato di Maastricht​ (1º novembre ​1993​) fino all'entrata in vigore del ​Trattato di Lisbona​ (1º dicembre ​2009​) che l'ha formalmente soppressa. La sigla della Comunità europea era CE. La contrazione del nome dell'organizzazione internazionale tramite l'eliminazione del termine "Economica" fu dovuta ad un chiaro intento di espansione delle competenze della Comunità, non più legata meramente all'aspetto economico, ma intesa in modo che potesse abbracciare, col tempo, molte e diverse discipline verso l'anelata - ma mai, finora, compiuta - unione politica. La Comunità economica europea La CEE aveva nei suoi obiettivi l'unione economica dei suoi membri (​Belgio​, ​Francia​, ​Italia​, ​Lussemburgo​, ​Paesi Bassi​, e ​Germania Ovest​), fino a portare ad un'eventuale unione politica. Lavorò per il libero movimento dei beni, dei servizi, dei lavoratori e dei capitali, per l'abolizione dei cartelli e per lo sviluppo di politiche congiunte e reciproche nel campo del lavoro dello stato sociale, dell'agricoltura, dei trasporti, del commercio estero. Nel ​1956​ il Regno Unito propose che il ​Mercato Europeo Comune​ (MEC) fosse esteso in una più ampia area di libero scambio europea. Nel novembre ​1958​ però la Francia mise il veto sulla creazione della nuova area, così il Regno Unito insieme alla ​Svezia​ si fecero promotori dell'​Associazione europea di libero scambio​ (EFTA), concretizzatosi nel 1960, insieme ad altri paesi non membri CEE (​Austria​, ​Danimarca​, ​Norvegia​, ​Portogallo​, ​Svezia​, ​Svizzera​ e ​Regno Unito​). Dal ​1973​ con l'ingresso di Regno Unito, Irlanda e Danimarca nella CEE, EFTA e CEEA negoziarono una serie di accordi per assicurare uniformità nelle politiche economiche delle due organizzazioni, sfociata infine nell'accordo per lo ​Spazio economico europeo​ (SEE). Dal ​1995​ solo 4 membri che non sono entrati nell'UE rimangono nell'organizzazione. econdo il ​Trattato di Maastricht​ la Comunità europea ha l'obbligo di promuovere nell'insieme della Comunità: ● uno sviluppo armonico, equilibrato e sostenibile delle attività economiche ● un livello elevato di occupazione e di protezione sociale e pari opportunità tra donne e uomini ● una crescita duratura e non inflazionistica ● un elevato livello di competitività e di convergenza dei risultati economici ● un livello elevato di protezione e di miglioramento della qualità dell'ambiente, l'innalzamento del livello e della qualità della vita, la coesione economica e sociale e la solidarietà tra gli Stati membri Per perseguire tale risultato, la CE elabora un insieme di politiche settoriali, in particolare in questi settori: ● L’AUE ha modificato le norme che disciplinano il funzionamento delle istituzioni europee e ha ampliato i poteri dell’allora Comunità europea in una serie di ambiti d’azione. ● Creando nuove competenze comunitarie e riformando le istituzioni, l’AUE ha aperto la strada a un’ulteriore integrazione politica e all’​unione economica e monetaria​ che sarebbe stata sancita dal trattato sull’Unione europea (​Trattato di Maastricht​). PUNTI CHIAVE Scopi ● I negoziati inter-governativi culminati nell’AUE avevano un duplice mandato da portare a termine: ● un trattato relativo alla ​politica estera e di sicurezza comune​ e ● un atto che modificasse il trattato CEE, in particolare per quanto riguarda: ● la procedura decisionale in seno al Consiglio; ● le competenze della ​Commissione europea​; ● le competenze del ​Parlamento europeo​; ● l’estensione delle responsabilità della Comunità economica europea e della Comunità europea dell’energia atomica. Struttura ● L’AUE si compone di un ​preambolo e di quattro titoli​ e contiene una ​serie di dichiarazioni​ adottate dalla conferenza. ● Il ​preambolo​ illustra gli obiettivi fondamentali del trattato ed esprime la volontà dei firmatari di trasformare l’insieme delle loro relazioni al fine di attuare un’Unione europea. Il preambolo sottolinea al contempo il carattere unico dell’atto, il quale raggruppa le norme comuni relative alla cooperazione nel settore della politica estera e alle Comunità europee. Infine, mette in luce i due obiettivi della revisione dei trattati, ossia «migliorare la situazione economica e sociale, approfondendo le politiche comuni e perseguendo nuovi obiettivi» e «assicurare un migliore funzionamento delle Comunità». ● Il ​titolo I​ contiene le disposizioni comuni alla cooperazione politica e alle Comunità europee. ● Il ​titolo II​ è dedicato agli emendamenti dei trattati istitutivi delle comunità europee. ● Il ​titolo III​ riguarda la cooperazione europea nell’ambito della politica estera. ● Il ​titolo IV​ contiene norme generali e finali. Cambiamenti istituzionali ● Per consentire la creazione del mercato unico entro il 1993, l’AUE ha introdotto un numero maggiore di casi in cui il ​Consiglio​ poteva prendere decisioni a ​maggioranza qualificata​ anziché all’​unanimità​. Questo semplificava il processo decisionale e implicava che i frequenti ritardi inerenti alla ricerca di un accordo unanime tra i 12 paesi membri potessero essere evitati. Non sarebbe più stata necessaria l’unanimità per le leggi destinate all’instaurazione del mercato unico, fatta eccezione per le disposizioni ​fiscali​ e per quelle relative alla ​libera circolazione delle persone​ e ai diritti ed interessi dei lavoratori dipendenti. ● L’AUE ha istituito il ​Consiglio europeo​, che ha formalizzato le conferenze o vertici dei capi di Stato o di governo, sebbene le competenze di questo organo non siano state specificate se non più avanti, all’​articolo 15 del trattato sull’Unione europea (TUE)​. ● I ​poteri del Parlamento​ sono stati potenziati inserendo l’obbligo del ​parere conforme​ per la conclusione di accordi di associazione e allargamento. L’AUE ha introdotto la ​procedura di cooperazione​, la quale ha rafforzato la posizione del Parlamento nel dialogo interistituzionale, conferendogli la possibilità di due letture di progetti di legge proposti su un numero limitato di basi giuridiche, aprendo così la strada al futuro ruolo del Parlamento come colegislatore con il Consiglio. ● L’AUE ha chiarito alcune regole relative alle ​competenze di esecuzione​. L’articolo 10 consentiva al Consiglio, come regola generale, di conferire alla Commissione competenze di esecuzione per le norme stabilite dal Consiglio. Il Consiglio poteva riservarsi il diritto solo di esercitare direttamente competenze di esecuzione in casi specifici. L’AUE ha inoltre creato le basi per il Tribunale di primo grado, ora il ​Tribunale​. Ambiti d’azione ● Nell’ambito dell’AUE, la votazione a maggioranza qualificata è divenuta la nuova norma in ​quattro delle aree esistenti​ coperte dai trattati: ● la ​tariffa doganale comune​; ● libera circolazione dei capitali​; ● libera circolazione di servizi; e ● trasporto aereo e marittimo. ● L’AUE ha introdotto ​diversi nuovi ambiti d’azione​ in cui le decisioni sono prese a maggioranza qualificata. Questi includono: ● mercato interno​; ● coesione economica e sociale​ — per compensare gli effetti del completamento del mercato interno su regioni meno sviluppate; ● politica sociale​ — due nuovi aspetti di questa politica, salute e sicurezza sul lavoro e ​dialogo sociale​ tra sindacati e datori di lavoro; ● ricerca e sviluppo​; ● ambiente​ — introducendo il ​principio di sussidiarietà​ (ossia adottando misure a livello europeo solo laddove siano più efficaci che a livello di singolo paese) e ● politica estera comune — con la presidenza del Consiglio responsabile di avviare l’azione e coordinare le posizioni dei paesi membri. A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA L’ATTO? L’AUE è in vigore dal 1° luglio 1987. Il Comitato per lo studio dell’Unione economica e monetaria, noto come “Comitato Delors”, fu istituito nel giugno 1988 su incarico del Consiglio europeo, per elaborare e proporre le tappe concrete per la realizzazione dell’Unione economica e monetaria. Il Comitato, guidato dall’allora Presidente della Commissione europea Jacques Delors, era costituito dai governatori delle banche centrali degli Stati membri della Comunità economica europea e da alcune personalità fra cui Alexandre Lamfalussy, a quel tempo Direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali con sede a Basilea e successivamente primo Presidente dell’Istituto monetario europeo. Il Comitato Delors assolse il proprio mandato stilando il Rapporto sull’Unione economica e monetaria nella Comunità europea, diffuso nell’aprile del 1989. Il rapporto, che fra le varie proposte suggeriva tre fasi per la realizzazione dell’Unione economica e monetaria, contribuì allo sviluppo del processo di unificazione monetaria ed economica. Gli atti del Comitato per lo studio dell’Unione economica e monetaria (“Comitato Delors”) consistono in una raccolta cartacea custodita in 15 scatole di archivio. Sono scritti prevalentemente in inglese o francese e coprono il periodo settembre 1988 - ottobre 1989. Il materiale in archivio include sia la documentazione delle riunioni sia i lavori preparatori per il Rapporto Delors. Entro dicembre 2019 tutti gli atti saranno disponibili in formato elettronico tramite il seguente catalogo; il caricamento dovrebbe avere inizio in giugno. Il ​trattato che istituisce la Comunità economica europea​ (TCEE) è il ​trattato internazionale​ che ha istituito la ​CEE​. È stato firmato il 25 marzo ​1957​ insieme al ​trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica​ (TCEEA): insieme sono chiamati ​Trattati di Roma​. Insieme al ​trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio​ ​(CECA)​, firmato a ​Parigi​ il 18 aprile del ​1951​, i Trattati di Roma rappresentano il momento costitutivo della ​Comunità europea​. Il nome del trattato è stato successivamente cambiato in "trattato che istituisce la Comunità europea" (TCE), dopo l'entrata in vigore del ​trattato di Maastricht​, e poi in "trattato sul funzionamento dell'Unione europea" (TFUE), all'entrata in vigore del ​trattato di Lisbona​. Usualmente con trattato di Roma si indica il solo trattato istitutivo della Comunità economica europea. Questo trattato è ancora la base legale di molte decisioni prese dall'Unione europea, pur avendo subito notevoli modifiche in seguito all'entrata in vigore, il 1º dicembre 2009, del ​trattato di Lisbona​ che ha previsto, tra l'altro, di cambiarne il nome in "trattato sul funzionamento dell'Unione europea". Questo trattato prevedeva: ● l'eliminazione dei ​dazi doganali​ tra gli Stati Membri; ● l'istituzione di una ​tariffa doganale​ esterna comune; ● l'introduzione di politiche comuni nel settore dell'​agricoltura​ e dei ​trasporti​; ● la creazione di un ​Fondo sociale europeo​; ● l'istituzione della ​Banca europea degli investimenti​; ● lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati Membri. Per raggiungere questi obiettivi il trattato pone alcune linee guida e definisce il quadro per l'attività legislativa delle istituzioni comunitarie, in particolare riguardo alla ​politica agricola comune​ (articoli 38-43), la politica dei trasporti (articoli 74-75) e una politica commerciale comune (articoli 110-113). Il ​mercato comune​ basato su quattro libertà fondamentali: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali, che avrebbe dovuto realizzarsi in un periodo di dodici anni, in tre fasi successive (articolo 8).
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