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Storia degli etruschi, Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto etruschi molto riassuntivi

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 19/01/2023

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elena-falcone-4 🇮🇹

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14 documenti

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Scarica Storia degli etruschi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! GLI ETRUSCHI Scuola Primaria Alessandro Manzoni CLASSE V ELEMENTARE VITTORIO BERRONE RICERCA DEL 28/03/2021 Le origini degli Etruschi sono avvolte nel mistero soprattutto a causa della difficoltà che hanno riscontrato gli studiosi di comprendere i testi scritti in etrusco. Lo storico greco Erodoto attribuiva l'origine degli Etruschi a un mitico fondatore, Tirreno, eroe che si sarebbe trasferito nell'Italia centrale dopo essere fuggito dall'Asia Minore, l'attuale Turchia. Tra VII e VI secolo a.C. gli Etruschi riuscirono a stabilire la loro egemonia sul Mar Tirreno. Nella penisola italica arrivarono fino in Veneto meridionale e in Campania, fondando anche città-stato importanti come Perugia. L'espansione etrusca fu dettata dall’esigenza: di ampliare i terreni coltivabili, di aumentare i commerci interni, di controllare gli scambi commerciali nel Mar Tirreno. I primi villaggi etruschi erano costruiti da capanne a pianta quadrata, rettangolare o tonda con un tetto molto spiovente (generalmente in paglia o argilla). Le città etrusche si differenziavano dagli altri insediamenti italici perché non erano disposte a caso, ma seguivano una logica economica o strategica ben precisa. Ad esempio, alcune città erano poste in cima a delle alture, cosa che rendeva possibile il controllo di vaste aree sottostanti, sia terrestri sia marittime. La città etrusca veniva fondata dapprima tracciando con un aratro due assi principali fra loro perpendicolari, detti cardo (nord-sud) e decumano (est-ovest), in seguito dividendo i quattro settori così ottenuti in insulae (dal latino, isole), tramite un reticolo di strade parallele al cardo e al decumano. Questa precisa disposizione urbanistica è visibile ancora oggi in alcune città dell'antica Etruria, corrispondente grossomodo all'attuale Toscana, Umbria e parte del Lazio. Successivamente questo sviluppo urbano venne ripreso in epoche successive anche dai Romani per fondare accampamenti e città. Le città sono spesso cinte da mura, molto spesso ciclopiche. I materiali usati erano l'argilla, il tufo e la pietra calcarea; il marmo invece era pressoché sconosciuto. L'ingresso alla città avviene attraverso le porte, che erano solitamente sette o quattro (ma si hanno testimonianze di alcune città a cinque e sei entrate), le più importanti in corrispondenza delle estremità del cardo e del decumano. Inizialmente erano delle semplici architravi, ma a partire dal V secolo a.C. le porte assunsero caratteristiche imponenti a forma di arco, costruite incastrando a secco tra loro enormi blocchi di tufo, a loro volta inseriti nelle mura. Considerata la loro organizzazione federale di città-stato, in caso di guerra gli eserciti erano reclutati su base cittadina e richiamando alle armi i cittadini secondo ricchezza e posizione sociale: di conseguenza composizione, equipaggiamento e aspetto degli eserciti doveva quindi variare molto. Le formazioni armate comprendevano corpi di opliti, di truppe leggere e di cavalleria, ognuno con i propri equipaggiamenti e con i propri compiti. Le prime case degli Etruschi erano fatte in legno e fango; non ci sono quindi molti resti delle loro città di epoca villanoviana e orientalizzante.
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