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Il Sonoro nel Cinema Muto: La Nascita di una Controversia, Appunti di Storia Del Cinema

Nel documento vengono analizzate le prime esperienze del sonoro nel cinema muto agli inizi degli anni '30. Il sonoro era visto con sospetto a causa della sua bassa qualità e della perdita di identità del cinema. Due esempi: 'jazz singer' e 'blackmail'. Nella prima opera, il sonoro è statico e la qualità è bassa, creando un senso di staticità e di perdita d'identità. Nella seconda, hitchcock sfrutta il sonoro in maniera creativa, aggiungendo una nuova dimensione al film. Anche dei problemi che si presentarono con la circolazione internazionale dei film sonori e della necessità di sottotitoli o doppiaggio.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 23/11/2021

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Scarica Il Sonoro nel Cinema Muto: La Nascita di una Controversia e più Appunti in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! Dal cinema muto al sonoro sabato 2 ottobre 2021 23:36 L'avvento del sonoro è visto per lo più molto male alla fine degli anni '20 / inizio anni '30, accompagnato da una serie di polemiche che sovrastano gli entusiasmi, sono molte di più le perplessità che le speranze legate a questa nuova tecnologia. Vediamo le motivazioni di queste polemiche in un esempio: - Jazz singer (1927) Si tratta di un film muto che in alcuni momenti diventa sonoro, come avveniva per gli altri film di questo periodo, non nascono subito interi film con il sonoro. Il film racconta la storia di un giovane che ha deciso di fare il cantante di jazz, contravvenendo al padre rabbino che vorrebbe fargli cantare un altro tipo di musica e considera il jazz profano, tanto che lo caccia di casa. Rimane però molto legato alla madre. Vediamo il momento in cui va ad annunciarle (il padre è fuori casa)che sta per avere successo. Il film sembra degli anni '10 dal punto di vista visivo e formale, è estremamente statico, con poche e lunghe inquadrature e un montaggio ridotto al minimo sempre perfettamente classico. Compensa questi limiti in modo intelligente per esempio giocando sull'alternanza tra muto e sonoro e attraverso alcune battute: "Mamma non hai ancora sentito nulla", battuta rivolta anche al pubblico che letteralmente non ha sentito ancora nulla, "Non hai parole per tuo figlio", e il film torna muto. Nella scena del sonoro l'inquadratura è statica, ma questo è dovuto alla tecnica di registrazione del suono: in questo caso abbiamo un sistema che fa utilizzo di dischi esterni alla pellicola. Il timore che solleva il sonoro dunque è proprio quello di una brusca frenata dello sviluppo del linguaggio del cinema, e di una perdita d'identità, si teme che il cinema diventi semplicemente un teatro filmato, che la parola prenda il sopravventi sull'immagine. La qualità del sonoro è molto bassa, dovuta a microfoni che riprendevano tutti i suoni (= non erano direzionali), e questo costringeva gli attori a scandire molto le loro parole, parlare lentamente, dunque con una certa artificiosità, che andava ulteriormente ad aggravare quel senso di staticità proprio di questi film muti. Inoltre sorgono problemi per la circolazione internazionale dei film: il film muto parla un linguaggio universale, quello visivo (con le didascalie interveniva il montaggio sostituendole con traduzioni, ma era un lavoro che a livello industriale avveniva molto rapidamente), un film sonoro dovrà essere dotato di sottotitoli o di doppiaggio; il primo caso però sembrava un'assurdità perché costringeva a deviare l'attenzione dall'immagine che era al centro dello sviluppo del cinema, mentre il secondo era proprio impossibile da realizzare. Infatti all'inizio si cerca uno strano espediente, d'emergenza, ma che di certo non poteva durare nel tempo: girare diverse versioni del film per i vari mercati internazionali, ovviamente con attori diversi. Poi si svilupperanno meglio le forme dei sottotitoli e del doppiaggio. C'è però anche chi trova il modo di sfruttare il sonoro in forme più creative, più complesse, più innovative: utilizzare il sonoro con un effetto contrario a quello che generalmente produceva, cioè non come qualcosa che crea una battuta d'arresto ma come elemento linguistico in più che si aggiunge. Esempio: - Blackmail (Hitchcock, 1929) Come spesso succede in questi anni, il regista l'aveva girato muto, ma poi, prima di averlo concluso, preparato il montaggio, e che fosse pronto per la distribuzione, era arrivato il sonoro, che si stava imponendo come uno standard --> il problema era dunque di trovarsi tra le mani un prodotto finito (o quasi) ma che non era possibili mettere in circolazione perché nessuno sarebbe andato a vedere un film muto se c'era il sonoro. | registi si trovano a dover rimettere mano al film sonorizzandoli in qualche modo, approssimativamente (con effetti sonori, aggiungendo voci registrate). Introduzione alla storia del cinema Pagina 1
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