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Storia del cristianesimo, Appunti di Storia

La storia del cristianesimo, dalla nascita di Gesù alla formazione delle prime comunità cristiane e ai conflitti teologici che ne sono seguiti. Si parla anche della tensione tra cristianesimo e giudaismo, delle persecuzioni contro i cristiani e della distinzione tra chiesa e sinagoga. Il testo si conclude con la discussione sui lapsi e la questione della remissione dei peccati dopo il battesimo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 03/01/2022

giovannadusini
giovannadusini 🇮🇹

5

(1)

16 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Storia del cristianesimo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Storia del cristianesimo, storia di coloro che hanno riconosciuto la vita e il messaggio di una persona determinante per la loro salvezza. Individuare un momento nella storia come decisivo: la nascita di quest'uomo. Il cristianesimo mette in atto dei movimenti nella storia umana: la storia, per il cristianesimo, è il luogo in cui Dio e uomo si incontrano, tra il senso delle cose e l'esistenza. Il fatto di rifarsi ad una specifica persona ed a uno specifico elemento costituisce un rimando alle origini sempre costante, c'è una tensione che porta a giudizio critico su assetto del mondo. Gesù è un ebreo che vive nel suo tempo, tradizioni e libri sacri che non possono essere ne gettati ne colti nella loro originalità, nasce tensione tra ciò che c'è scritto e l'interpretazione. Tensione intellettuale che nasce dal fatto che il cristianesimo non è semplice, Dio si è fatto uomo, si tengono assieme due dimensioni diverse. Storia della chiesa- la chiesa è un'istituzione che ritiene di esistere in modo continuo nel tempo. A lungo si è studiata la storia della chiesa legata spesso al vescovo di roma legato al primo degli apostoli PIETRO. istituzioni cristiane ne sono nate molte e molti sono stati i cambiamenti, per questo si parla di storia delle chiese. - Predicatore itinerante in un'epoca in cui le persone e le idee possono muoversi per l'equilibrio dello stato romano, dove le idee circolano - Predica che DIO AMA GLI UOMINI, che il GIUDIZIO è IMMINENTE, che il regno di dio è vicino, Dio vuole liberare gli uomini dal giudizio se loro sono disposti a perdonare il loro prossimo. - Uso PARABOLE dove si pone un problema e si invita l'interlocutore a prender esposizione rispetto alla scena che viene proposta - Cosa pensa di essere gesu? Si denomina FIGLIO DELL'UOMO, MESSIA l'unto di Dio - Muore in croce e la sua morte viene letta dai discepoli come una logica conseguenza delle sue azioni e delle sue parole - | discepoli vivono un'esperienza detta RESSURREZIONE che da uno slancio che li porta a riannunciare ciò che Gesù predicava La continuità con il giudaismo è problematica perché coloro che credono in cristo sono rimasti per un periodo indistinti però il confronto col giudaismo è aspro, consapevoli che sono state le autorità giudaiche a far morire gesù il quale si attribuisce un ruolo che il giudaismo non può accettare Che significato si deve dare alla legge mosaica? (leggi giudaiche) il fatto che tutti i cristiani fossero prima degli ebrei pone la domanda se coloro che vengono da comunità non giudaiche vogliano inserirsi in quello spazio di salvezza che la fede in gesù sembra dare, se loro debbano prima convertirsi al giudaismo Un testo degli atti degli apostoli parla di questo contrasto: Paolo di carso (fariseo, cittadino romano, esperienza di conversione) pensa che la fede e la salvezza sia fondamentale a prescindere dalla legge mosaica. Giacomo vorrebbe invece mantenere il rapporto con la legge mosaica Anno 49/50 Svetonio narra che a roma vi erano dei contrasti all'interno della comunità giudaica: gli ebrei erano in continua agitazione per la spinta di una propaganda. Decisivo il settimo decennio - Persecuzioni contro i cristiani: Nel 64 nerone da colpa ai cristiani dell'incendio della città - l giudei hanno l'interesse a distinguersi dai cristiani - 1 cristiani hanno interesse a distinguersi dai giudei - Rivolta giudaica dal 66 vede lo scoppiare di una rivolta anti romana che finirà con la presa di Gerusalemme e la distruzione del tempio, i cristiani escono da G. prima dell'assedio, non vogliono combattere una guerra che non sentivano loro Opposizione tra chiesa e sinagoga: immagine di due donne, una cieca e l'altra no, una toglie la corona all'altra, una ha in mano un libro aperto e l'altra chiuso | cristiani si pongono come coloro che sanno leggere la parola di Dio, anche l'antico testamento cercando la prefigurazione della venuta di cristo Movimento di appropriazione di reinterpretazione dei testi sacri dell'ebraismo che accompagna questa distinzione Emarginazione di chi segue legge mosaica Il primo secolo vede pluralità di apostoli che organizzano adunanze di persone che credono in cristo. Fase disorganizzata, Il gruppo dei 12 svanisce rapidamente I termini che indicano i capi di queste comunità sono generici “sorveglianti”, “anziano”, “servitore” che accompagnano una fase in cui vi è una fase carismatica. Dalla fase carismatica si passa a quella istituzionale Primi conflitti teologi (metà Il sec): problemi posti da cristologia ALTA (posizioni giovannee e paoline rilette in chiave platonica). Riconosce in gesù, Dio Es. Dio è il verbo... (es Giovanni, Paolo) Paolo scrive ai filippesi, uno dei testi più antichi degli anni 40 del primo sec., cita qualcosa che già esisteva “egli pur essendo nella condizione di dio non ritenne un privilegio essere come Dio” Una cristologia BASSA attribuita alla prima predicazione di Pietro, anni 80/90 del | secolo) Gesù non è resuscitato, Dio lo ha resuscitato. Il fatto della persecuzione e le risposte alle persecuzioni creano rotture all'interno della chiesa, il problema sono i lapsi (i caduti), quelli che di fronte agli obblighi di sacrifici agli dei, sono CADUTE, hanno accettato di farlo piuttosto che morire/torture/persecuzioni. Si apre discussione, c'è di mezzo problema teologico: adesione a battesimo (adesione a morte e risurrezione di cristo), non solo cancellasse i peccati ma anche mettesse nelle condizioni di non peccare più, il problema dei lapsi accende una questione che era stata già aperta in precedenza ipotizzando possibile remissione dei peccati anche dopo battesimo per chi aveva peccato in modo grave (rinuncia a fede, omicidio, adulterio). Contrasto con coloro che hanno perso la vita per la religione verso coloro che chiedono perdono e chiedono di essere parte nuovamente della chiesa fa accendere il dibattito. Ciò accade soprattutto nel nord Africa, dove ci sono molte comunità cristiane. Tertulliano (Cartagine) primo a scrivere testi della chiesa in latino, non accettava idea di compromessi tra vita e simboli della romanità. La persecuzione Decio colpisce soprattutto in nord Africa, soprattutto i lapsi. Il vescovo di Cartagine Cipriano, si salva dalla persecuzione fuggendo, è in una posizione, per questo, difficile, deve fare da mediatore tra lapsi e coloro che erano sopravvissuti al carcere e alle torture. Egli rifiuta l'ammissione Immediata dei lapsi, però permette assoluzione a questi in punto di morte e immagina un concilio che avrebbe dovuto prendere decisione in merito. Inizia la persecuzione da parte di Valeriano durante la quale Cipriano muore (258) da martire (=testimone). La comunità africana si riallaccia alla sua testimonianza di fede fino alla morte per affermare la possibilità di una chiesa rigorista, che non perdona/perdona poco. Organizzazione ecclesiastica: centralità vescovi nella vita delle comunità cristiane, guida, tutela, rappresentanza, si riuniscono in SINODI per prendere decisioni sulla fede e costumi. Il vescovo di Roma ha particolare importanza perché Roma richiama morte di Pietro e Paolo e la geografia ecclesiastica si adegua a quella dell'impero stesso per cui le città più importanti sono quelle nelle quali vi sono i vescovi più importanti e autorevoli. Grande persecuzione: Diocleziono, inizio 4 secolo, impero viene amministrato da imperatore che ritiene sia opportuno suddividere, per dare stabilità al regime, l'impero d'occidente e oriente, creare tetrarchia, impero burocraticamente centralizzato abitato da sudditi, totalitario. Riforme Diocleziano puntano su religione tradizionale come manifestazione di lealtà rispetto a stato centralizzato. Si interrompe periodo di tolleranza, durante il quale i cristiani erano aumentati (su 50 milioni, i cristiani potevano essere 7 milioni) la loro presenza è importante. Dal 303 Diocleziano ordina la distruzione di tutte le chiese, la consegna dei libri sacri, l'incapacità giuridica per cristiani, schiavitù, condanne a carcere, tortura e morte. Persecuzione che prosegue anche dopo Diocleziano 305, soprattutto in Oriente con successore Galerio. Nel 306 Costantino viene acclamato dalle truppe alla guida dell'occidente, ha una fede che lo distanzia dalla tradizione romana. Dopo 311 sceglie di favorire il cristianesimo, la vittoria su Massenzio a Ponte Milvio lo porta alla convinzione che il Dio dei cristiani lo stava assistendo. Almeno in occidente vi è lo smantellamento della legislazione anti-cristiana, appaiono simboli cristiani su monete, sussidi, favorisce costruzione nuove chiese. Le formule che troviamo nell'editto di Milano furono chiare nell'indicare la volontà di avere un favore divino sul proprio governo. Quella che era una lotta contro cristianesimo, diventa un mezzo per rafforzare potere imperiale. Tutto ciò è conseguenza del diffondersi del cristianesimo. Costantino è convinto che Dio lo abbia scelto come mezzo per guidare i popoli al servizio della sua santissima legge e per diffondere la fede. Limite potere padroni sugli schiavi, introduzione festività cristiane (es. domenica), riconoscimento possibilità per tribunali ecclesiastici di giudicare cause civili. Ai vescovi viene riconosciuta “episcopali audientia” (sentenza emanata dal vescovo ha valore anche civile) La chiesa ha questo vantaggio ed è clamoroso perché il fatto che i vescovi venissero onorati e ospitati nel luogo del potere ostile al cristianesimo. Ciò fa dire ad Eusebio che il regno è venuto. Costantino si definisce “vescovo di quelli di fuori”, responsabilità di custodire e portare ai non credenti vera fede. Tutto questo aiuta Costantino a vincere guerra civile Romana, nel 324 quando uccide Licinio e unifica impero è anche grazie a vicinanza dei cristiani. Imperatore Costantino diventa figura sacrale (colui a cui Dio ha affidato la custodia della chiesa), incoronato quando diventa governante e viene inserito nelle situazioni di chiesa, obbligato a difendere la religione. Anche nei dibattici teologi la volontà imperiale tende a forzare le formule teologiche da imporre, forza le soluzioni unificanti perché l'unità di fede è un valore che va perseguito e coloro che si oppongono mettono in discussione ciò che l'imperatore ha indicato come formula di fede. Dopo 313: -> nero segna i confini > zone colorate giallo chiaro-> maggior parte dei cristiani 3. Costantino e le ‘controversie teologiche Prima questione che deve affrontare Costantino: questione Donatista, Donato vescovo di Cartagine di una fazione rigorista che vorrebbe dichiarare esterni alla chiesa coloro che durante le persecuzioni non hanno resistito. Si frappone fazione Ceciliano -> accusati di essere traditores, coloro che hanno consegnato libri sacri e non hanno li difesi. Istruttoria di Costantino: convoca i litiganti per farli giudicare dal vescovo di Roma e una commissione. Questo tribunale condanna Donato (esiliato) invia truppe per domare sommossa che segue con risultato che tutto prosegue come una guerra. Altro contrasto è quello che si accende in quegli stessi anni ad Alessandria, la questione Ariana è sostenuta da un prete che propone una teologia subordinazionista, egli è convinto che Gesù era figlio di Dio, ma lo considera come prima delle creature, come creato, c'è stato quindi un tempo in cui lui non esisteva, è una posizione che Ario riesce anche a rispondere con la sua con le sue capacità dialettiche. Vescovo Alessandro cerca di emarginare Ario, ma egli riesce a presentare comunque questa versione del cristianesimo, trova la protezione in alcuni vescovi vicini a Costantino. Si apre fasi di scontri intellettuali, di fronte alla necessità di chiarie rapporto tra Padre e Figlio. Per dare la pace alla chiesa Costantino convoca concilio 325 Nicea, 318 vescovi (rimanda alla genesi, numero di servi di Abramo), che condanna dottrina di Ario: se Gesù non è completamente uomo e completamente Dio allo stesso momento, il timore è che la salvezza non può venire. Credere che siamo salvati da Dio solo se Gesù è sia uomo che Dio come padre. Formula elaborata: il credo, è una formula che trova opposizione in quel momento, Ario si oppone insieme ad una piccola minoranza di vescovi che Costantino minaccia di esiliare. Ario viene richiamato dall'esilio e viene esiliato nel 335 il vescovo di Alessandria, Atanasio, sostenitore formula di Nicea. Altra questione è che c'è chi dice che Gesù è fatto della stessa sostanza (=Gesù è Dio)= modalismo =Gesù è solo un modo di manifestarsi di Dio e non una persona diversa. La formula nicena viene sospettata di indulgere in questa direzione e non mantenere unità. In Cina vi è il modalismo come tesi secondo cui Gesù è avatar di dio, modo in cui dio si manifesta. Il latino comincia a diventare lingua della teologia e interferisce su lettura da occidente a oriente. La salvezza secondo chi sostiene questa formula è possibile solo se gesù è contemporaneamente vero dio e vero uomo. Rapporto tra stato e chiesa: tra religione e potere politico Forme religiose che nascono in un contesto che è di carattere tribale, signorile, un contesto poco formalizzato dal punto di vista delle leggi, è frequente che il codice religioso racchiuda anche il codice civile. Il cristianesimo arriva in un contesto dove il codice civile c'è già, ci sono religioni che portano la loro parola dove il potere pubblico già esiste, ma disinteressandosi. Il cristianesimo da un lato si colloca in una situazione dove il potere pubblico già esiste (Ponzio Pilato che è il livello cronologico in cui si situa la passione di cristo), non si deve preoccupare quindi di dare norme di comportamento sociale, contemporaneamente questo rifiuto delle posizioni gnostiche che negano il valore della realtà materiale, vuol dire giudicare l'esercizio del potere. Il credente non può essere neutrale rispetto quello che avviene: fa si che il cristianesimo sia elemento dinamico della storia. Gesù rifiuta di ottenere i regni offerti dal tentatore, ma non commenta l'affermazione del diavolo “è stata messa nelle mie mani e la do a chi voglio”. La chiesa non deve preoccuparsi di dettare norme per costruire modello di convivenza politica però non si nega l'importanza di una vita sociale e delle sue regole. All'interno della prima lettera scritta dal vescovo Clemente scrive ai corinzi e inserisce una preghiera in favore dei governanti. Certo nei testi sacri delle critiche verso chi esercita il potere, sembrano degli attacchi alla degenerazione del potere. Denuncia al potere che sembra farsi Dio (libro dell'apocalisse). Il cristianesimo vede questa posizione mediana che accetta l'esistenza dei poteri costituiti, ch accetta l'inserimento di un ordine politico senza pretendere di abbatterlo, ma rifiuta le degenerazioni idolatriche. Quando lo stato romano pretende di assolutizzarsi diventa inaccettabile e la svolta costantiniana viene vista come una vittoria che prepara epoca nuova dove chiesa e società potranno diventare equivalenti. (ETA' DELL'INTEGRAZIONE). La comunità dei credenti comprende tutti. Dal IV secolo in poi l'intuizione di fondo è che la chiesa e società sono un unico organismo politico e religioso il cui capo è cristo. Capo cristianità: no papa, no imperatore Come si manifesta la signoria di cristo? Attraverso i poteri esistenti, un potere rivolto a ambito temporale e uno spirituale. Quale divisione è possibile nel popolo di dio che si fa società: una divisione di carattere funzionale, ma non può esserci opposizione. Le discussioni ci sono perché questo è un modello nel quale l'imperatore è l'unto del signore, non è un laico. La funzione di supplenza che le autorità ecclesiastiche rivestono spesso nell'alto medioevo è l'esito di un impegno di carità. Nella comunità cristiana possa esserci l'affidamento all'autorità ecclesiastica da parte del potere imperiale dei compiti di carattere civile fa parte di questo scenario integrato. Non manca la consapevolezza della tensione tra queste due sfere. Nel 390 il vescovo di Milano, Ambrogio, si trova di fronte a Teodosio, che aveva massacrato la popolazione di Tessalonica e non lo fa entrare in chiesa. L'imperatore sta nella chiesa e non sopra la chiesa, gli impone un atto di pentimento, una penitenza. Ci mostra la tensione che porta con sé l'età dell'integrazione. Nel 410 Costantino commosso dal saccheggio di Roma scrive “la città di dio”, opera in cui si confronta rapporto tra la comunità dei credenti e istituzione politica. Definisce le istituzioni in cui trionfa solo l'amore di sé “magna laprocigna”, come brigantaggi su vasta scala. Dio affida un potere ai governanti, ma lascia libertà nell'esercizio di questo, se c'è solo l'amore di se allora anche le istituzioni sono solo saccheggi su vasta scala. Nell'anno 494 papa Gelasio, scrivendo a imperatore Anastasio parla di questi due poteri distinti, entrambi hanno origine divina, i sacerdoti ci si aspetta che ammoniscano coloro che governano, servono a difendersi dal male, ma come l'anima è superiore è al corpo il potere sacerdotale è superiore a quello regale. Questa teoria dei due poteri è chiamata delle due spade. Espressione evangelica, risale all'ultima cena quando Gesù annunciando la sua prossima morte, i discepoli dicono ecco qui due spade e Gesù risponde “bastano”, egli parla in senso figurato e i discepoli non lo capiscono, non è l'invito ad armarsi, viene capito come se Gesù dicesse che due spade sono più che sufficienti, fu letto in senso metaforico come l'indicazione dei poteri che sono immaginabili che sono necessari e sufficienti. Bernardo da Chiaravalle: queste due spade non indicano i due poteri, ma che tutte e due siano della chiesa, una usata per la chiesa dal cavaliere, l'altra dalla chiesa e dal prete. Capo del popolo di dio è cristo che delega due spade ad un potere materiale temporale unico ed a un potere spirituale unico esercitato dal sacerdozio. Questa età dell'integrazione fa si che la discussione teologica poti con se conseguenze politiche di una determinata linea soprattutto quando portano divisione e gli imperatori preferirebbero unità. Altro aspetto che emerge è il rapporto di come divinità e umanità in cristo si relazionino. Due linee teologiche: una quella che si elabora ad antiopia, l'altra si elabora ad alessandria e trova sponde a roma. 2 immagini che circolano: la scuola antipene “il rapporto tra umanità e divinità di cristo si può esprimere con immagine della tenda (l'umanità di cristo è la tenda e dio viene ad abitare dentro la tenda”. Mestorio diche che Maria può essere considerata la madre dell'uomo Gesù. La distinzione tra umanità e divinità viene sottolineata. La scuola alessandrina è molto feroce nel rivendicare l'impossibilità di distinguere umanità e divinità di cristo, la divinità è il fuoco, l'umanità è il ferro (immagine ferro rovente), è una realtà unica che non si può scindere. Questa teologia alessandrina entra in lite con Mestoeio e la scuola teologica antiochena. 431 terzo concilio ecumenico dove alleanza tra patriarca Alessandria e vescovo Roma celestino primo porta condanna di mestorio e alla solenne conferma di “madre di dio” a Maria, perché Gesù e dio non sono separabili, come un ferro rovente dove non puoi distinguere il ferro dal calore. Conferma importanza simbolo di nicea. Negli anni 40 la polemica si riapre in modo speculare: vi è un predicatore Eutiche che porta la teologia alessandrina alle ultime conseguenze. Immagine del mare di acqua salata e goccia di acqua dolce. Gesù viene da due nature (divina e umana), ma come la goccia di acqua dolce diventa invisibile nel mare, così gesù esiste da due nature e non in due nature. Gesù deriva da una natura umana e divina, dove la divinità prende il sopravvento. La discussione che si apre porta concilio a Ecleso con la vittoria di queste posizioni monotisite, vi è un momento di rovesciamento dopo cambio di dinastia per cui viene fatto un altro concilio a Calcedonia che vede un cambio di alleanza: Roma detta la linea teologica alleandosi con posizioni di Costantinopoli. La definizione teologica dettata da Vescovo di roma Leone: il figlio è perfetto nella sua divinità e umanità, vero dio e vero uomo in due nature, senza divisione ne separazione. Il figlio è perfetto e completo nell'essere dio e uomo in due nature, c'è permanenza della natura umana nel figlio, non si confondono, non cambiano, non vi è divisione. Formula approvata nel 451 che porta a termine controversia su rapporto tra umanità e divinità del figlio. Le cose non finiscono perché ci sono aree dell'impero che prendono strade diverse: chiesa Caldea che ricorda lo sgarbo fatto a nestorio nel concilio di esodo, che si organizza al di fuori dello spazio imperiale e che si stacca dalla grande chiesa dichiarano di voler seguire teologia di nestorio. Aree interne all'impero in Siria e in Egitto si formano gruppi cristiani distinti dalla grande chiesa (monofisiti) rifiutano formula di calcedonia, si aggrappano a formula di Nicea dicendo che niente debba essere aggiunto. Questa è una distanza politica. I due secoli seguenti vedono una serie di tentativi da parte dell'imperatore di trovare nuove formule, nuove definizioni teologiche. 543 Giustiniano, imperatore, pensa che sia bene condannare alcuni autori che un secolo prima avevano parlato male di Cirillo. 553 convocato concilio che deve servire a condannare Teodorio, Iba di Bedessa. prima una lotta di riconquista dall'impero bizantino di Giustiniano e poi nel 568 i longobardi occupano Italia settentrionale e centro-meridionale. L'impero bizantino rimane nel sud delle e isole e i due capisaldi di Ravenna e Roma rimangono collegate da un corridoio presidiato dalle armate imperiali. Con i longobardi vi è la fine dell'unità politica italiana, ma è anche una fase di distinzione fra élite di tradizione romana legate a impero e grande chiesa e longobardi che ostentano una differenza rispetto ai vescovi di Roma e Ravenna e rispetto alla loro linea teologica e politica. Personaggio che vive in questo periodo è vescovo Gregorio | (il grande), il quale è un animo mistico e abile organizzatore: qualcuno che vorrebbe fare il monaco ma che ha anche una carriera di prefetto di Roma. Da vescovo: si occupa di far arrivare approvvigionamenti durante carestie, mediatore in momenti di assedi dai longobardi. Roma e i territori sono governati da vescovo di Roma. Produzione letteraria di Gregorio: dialoghi sui santi della sua epoca e costruisce immagine della santità alla fine del 6 secolo. Interessanti scritti su come impostare la missione con questi popoli che si affacciano alle frontiere dell'impero, la sua è una linea diversa dai predecessori, quando invia il monaco romano Agostino a evangelizzare gli angli e i sassoni suggerisce un approccio graduale e mettere a servizio della religione cristiana i luoghi sacri di questi popoli le cui tradizioni religiose vanno tradotte in termini cristiani. Protagonisti di una lunga fase della storia della chiesa. Intuizione del fatto che la vita che Dio chiede possa essere qualcosa di più esigente rispetto alla profanità è un'intuizione che appartiene a moltissime religioni (tipo ebraica). Tradizione ebraica: dio lo incontri al difuori della quotidianità, nel deserto, si possono fare scelte estreme riguardo l'abbigliamento, il cibo per raggiungere divinità. Come trovare una via di uscita dal dolore dell'esistenza: distacco dai piaceri materiali come trovare In contesto cristiano tutto questo si incrocia con la possibilità di seguire cristo in modo eroico anche in epoca di conformismo, dopo che il cristianesimo è colmato di favori da parte degli imperatori, molti cristiani percepiscono l'insufficienza della situazione, non puoi più essere martire, la risposta sta in “nuovo martirio”; fatto in una scelta di povertà, di distacco dalla quotidianità alla ricerca del deserto che può essere il vero deserto o anche la foresta. Secondo la tradizione il primo a costruire un monastero cristiano fu Antonio (Ss. Antonio Abate). Ritiro del deserto egiziano per vivere lontano dal mondo, narrato da Atanasio nel 360 (legato alla formula di Nicea), racconta quanto era avvenuto nel deserto dove Antonio sarebbe il primo a scegliere questa vita, ma altri lo avrebbero imitato (Pacomio). Intorno al 320 organizza Pacomio il MONACHESIMO, il monaco è l'uomo solo, P. si rende conto che vivere soli non porta alla sanità, ma porta problemi. Si possono costruire luoghi in cui si può vivere in preghiera, ma ci si aiuta reciprocamente in questa vita, si può costruire luogo di vita comune (tutto ciò avviene nella valle del Nilo). Nascono monasteri maschili e femminili, si organizzano secondo regola che Pacomio detta e che danno una possibilità migliore di esprimere questa vita al di fuori del mondo. Atanasio, andando e venendo dall'Egitto, fa conoscere questi modelli e in occidente. Basilio di Cesarea, partito niceno, il quale elabora riflessione sul collegamento del monaco con comunità ecclesiale. Un monaco cristiano non può dimenticarsi di essere parte di una comunità, la volontà di staccarsi del mondo non può mai prescindere dal coordinamento del vescovio e la comunità locale del luogo Il monachesimo occidentale è un monachesimo strutturato, organizzato, non fatto di entusiasmi e rotture con il mondo, il legame con episcopato è molto forte, vi sono vescovi che favoriscono la diffusione dell'ideale monastico e fanno costruire luoghi monastici. Monasteri che diventano fucine di vescovi, nuovi capi comunità cristiane vengono scelti dentro monasteri. Il periodo delle invasioni barbariche (quinto e sesto secolo), momento di decadenza dell'organizzazione civile e di difficoltà per le chiese, è per il monachesimo un periodo fortunato. Vi sono molti che vedono nella scelta monastica una soluzione alle difficoltà dell'esistenza e il credito di cui godono i monasteri e i monaci è molto altro. | capi dei barbari ne sono affascinati, favoriscono i monasteri. Sesto secolo nascita regola destinata a diventare più famosa, quella di Benedetto da Norcia, fondatore di monasteri, anni 20 del sesto secolo scrive una regola dove propone alla comunità monastica doppio scopo: preghiera e lavoro, all'insegna della moderazione, stabilità e obbedienza all'abate. Il monaco non deve essere vagante, deve stare in un determinato luogo. Versante insulare, fatto da monaci che vengono da Irlanda e Britannia dove la sottolineatura è sul monaco che è sempre in pellegrinaggio per cristo, colui che esprime anche fisicamente il fatto che il cristiano vive in pellegrinaggio la sua vita. Colombano 640 è un pellegrino instancabile con intuizione di dover portare parola di cristo nei contesti periferici e barbarici. Tra settimo e ottavo secolo, Bonifacio (anglosassone), passato alla storia come APOSTOLO DELLA GERMANIA, in questo pellegrinaggio per cristo porta il vangelo in aree della Germania centrale in collegamento con vescovo di Roma. Tutto occidente è lo spazio che il vescovo di Roma deve sorvegliare a prescindere da esistenza di altri vescovi, Bonifacio in Germania fa compiti vescovili costruendo gerarchia ecclesiastica dove non esisteva. | religiosi sono quelli che cercano vita più esigente rispetto alla normalità. Questa vita più esigente può essere seguita tramite una regola di tipo benedettino o ispirazione di tipo insulare. Due vicende convergono nel loro esito: Oriente e occidente si allontanano. Ottavo secolo: modo relativamente unito tra oriente e occidente, non c'è percezione di differenza Anni 20-30: avvio lotta iconoclasta: leone terzo fa distruggere immagine di cristo sopra al suo palazzo, azione volta a distruggere immagini sacre, tendenza antropologica, è un'operazione che ha a che fare con molti elementi, lontano esito su distinzione tra cristo e umanità, se lo rappresenti o pecchi di superbia o sei eretico perché ritieni che Gesù sia solo uomo. Venerazione icone molto forte in oriente. Leone terzo attua una politica iconoclasta. Ottenendo reazione forte, per decenni vi sono contrasti e martiri per chi venera le immagini. In occidente questa iconoclastia non viene colta, 731 Papa Gregorio Ill condanna la distruzione delle immagini sacre. 754 a Costantinopoli in un concilio viene dichiarata iconoclastia un dogma della chiesa orientale. Avanzata degli arabi all'inizio dell'ottavo secolo, passano stretto Gibilterra, nel giro di qualche decennio penisola iberica occupata. Carlo martello afferma l'avanzata in una battaglia che ebbe importanza per propaganda. Martello legittima posizione dei franchi, può appropriarsi dei beni delle chiese. I franchi diventano, più potente regno barbarico dell'occidente e riferimento ideale forte contro pericolo musulmano in un periodo in cui a Roma il regno dei longobardi è forte e ormai sta puntando direttamente a occupare Roma. Di fronte al rischio di diventare vescovo dei longobardi i vescovi di Roma non sono più in grado di chiamare in aiuto Costantinopoli (governata da imperatori iconoclasti), è un momento nel quale la somma dei due avvenimenti convergono nell'allontanare oriente e occidente 751 papa Zaccaria riconosce colpo di stato, riconosce Pipino il re dei franchi dai vescovi franchi. 774 papa Adriano chiede aiuto a Carlo Magno e assume il titolo di re dei franchi e dei longobardi e patrizio dei romani. Viene incoronato la notte di Natale. Carlo Magno è un franco, ha una profonda convinzione di dover proteggere la chiesa, riportare l'ordine, darle di nuovo prestigio. Atteggiamento di tipo imperiale prima di diventare imperatore, il regnante ha un mandato dato da dio, custodisce la chiesa. Interviene in molti settori che noi considereremo di spettanza religiosa, tanto che il potere dei sacerdoti rimane pochissimo. Compito del papa: pregare, al resto ci avrebbe pensato lui. Il resto non è solo una difesa militare è la riforma della chiesa, una politica ecclesiastica Decenni durante i quali non c'è solo la difesa del papato ma anche la nomina della chiesa e degli abati. Come si eleggono vescovi ed abati? In base locale Carlo e Ludovico scelgono i vescovi, è imposizione, ma era percepito come miglioramento. Impegno per formazione del clero. Lo sbriciolamento del potere si accentua particolarmente, un re che non garantisce la difesa, è un re delegittimato. La diffusione dei poteri signorili diventa la regola. Se questi impongono le roro logiche sull'organismo ecclesiastico, vi è qualche problema, soprattutto nei monasteri. Ciò che vedono gli uomini dell'epoca sono i monasteri devastati dalle incursioni e vengono anche saccheggiati dai mali cristiani, dai signori del luogo che usano i beni dei monasteri o impongono ai monasteri i propri favoriti. Cancellano differenza tra sacro e profano, religioso e laico. 909 fondazione abazia di Cluny in borgogna. Guglielmo il pio fonda in borgogna un'abazia e per evitare che venisse danneggiata dal vescovo locale, ritendendo che i monaci potessero vivere senza temere il vescovo possono eleggersi l'abate. I monaci di C. sono soggetti al vescovo di Roma (vantaggio perché Roma è lontana da loro = possono fare quello che vogliono) I monaci sono sotto la protezione del papa e possono scegliersi l'abate. Hanno uno stile più particolare (Cluneacense) che prevede una scesi che si traduce nel silenzio, in una sottolineatura dalla separazione del mondo e da una liturgia magnificente nella quale la liturgia della parola tende ad atrofizzarsi e insiste sul canto, splendore abiti, arredi, luci. Si presenta come la liturgia del paradiso, un'anticipazione della realtà celeste. Questa liturgia serve ai defunti, i monaci di C. pregano per i morti, garantiscono salvezza ultra terrena per chi fa offerte al monastero e ai loro parenti (sono gli inventori della festa del due novembre). Questa struttura di abazie libere e impegnate nella liturgia per i defunti si diffonde e attrae molti, anche la nobiltà trova un'alternativa nel clima di violenza di quest'epoca. (Uno può essere nobile ed essere anche monaco). Nel giro di 2 secoli le abazie diventano 1200. Abati di Cluny: Bernone, Oddone, Aimaro, Maiolo, Odilone, Ugo Cluny è lo specchio rovesciato di quello che è il clero del X secolo, un clero mondanizzato che si comporta come nobili della loro epoca. Cluny è qualcosa di diverso soprattutto aspettative degli uomini dell'epoca, che cosa ci si aspetta dal prete? Che preghi per me. E come può un prete modernizzato elevare davvero la preghiera a dio? | monaci di C. si comportano da monaci e la loro preghiera per defunti appare efficace. Si può parlare di riforma: è un cambiamento all'interno dell'idea di società che spinge tra differenza tra clero e laicato. Tutto questo nasce dalla protesta portata avanti da monaci ma anche dai laici: nasce un partito riformatore forte che si dà obiettivo di riformare la chiesa: una chiesa che non sia più simoniaca e un clero senza concubinario. Fondare una chiesa dove il clero sia degno del proprio luogo. Simonia: Atti degli apostoli, Simone il mago cerca di comprare da Pietro il potere di guarire, questo episodio diventa il simbolo della malignità di chi cerca di comprare cariche ecclesiastiche, sia chi si rivolge ai potenti per essere collocati a capo dei monasteri, sia quando il potente impone il suo candidato. Concubinato, epoca in cui è frequente che il clero sia sposato, il partito riformatore nega la validità del matrimonio. Il matrimonio non è ancora invalido. Problema di profanità della sessualità: per il cristianesimo la sessualità ha una dimensione profana, non c'è condanna ma è parte della creazione voluta da dio, ma la percezione complessiva è che tutto ciò non abbia a che fare con il sacro. Il monaco e prete non deve vivere con donne per evidenziare differenza. Il prete che ha famiglia userà i beni che servono per mantenersi e rendere bella la liturgia, per la sua famiglia e non va bene. (dispersione beni ecclesiastici). Questi elementi fanno parte di questa battaglia per la riforma. Chi è d'accordo con la riforma? Gli imperatori della casa di Sassonia Il nuovo impero (metà del 10 secolo) a partire dal re dei franchi della casa di Sassonia ha interesse a far tornare dignità e decoro sia sulla cattedra di Pietro, sia su tutta la chiesa. Ottone | vuole chiesa con chierici degni, a cominciare da quelli che stanno a Roma, vittoria sugli ungari 955 e nel 962 viene incoronato imperatore da papa Giovanni XII. Vi è rinascita dell'impero che deve poggiarsi su chiesa credibile, la lotta contro il concubinato e simonia diventa la lotta dell'imperatore (nasce chiesa imperiale), nella quale la lotta per riforma e impero sono la stessa lotta. Elezione nuovo papa Leone ottavo, vi è momento di intervento da parte degli imperatori nel 996. Ottone Ill interviene a Roma e fa eleggere papa il suo maestro (Silvestro Il). Silvestro | è il papa di Costantino. Esiste unica società cristiana e il suo capo è l'imperatore che deve guidare la chiesa. Il nuovo momento nel quale abbiamo evidenza di un imperatore che insiste sulle riforme è Enrico IIl (1039), impegnato nel dare pace all'impero e libertà alla chiesa. Rende monasteri liberi dal potere dei vescovi e degli altri signori. 1046 si trova di fronte a 3 papi che si contendono il papato, li fa deporre e impone elezione di Clemente Il (vescovo di Bamberga diventa vescovo di Roma). Rapporto tra vescovo e chiesa è un rapporto matrimoniale, i vescovi venivano eletti partendo dai diaconi del posto. Interessante in fatto che il vescovo di Bamberga diventi il vescovo di Roma in questa logica del peso che viene dato all'episcopato romano. Dopo clemente Il --> papa Poppone (vescovo di Bressanone). Convergenza tra partito riformatore e scelte papali. Nel 1048 vescovo di Roma Leone IX, nel momento in cui vi è un interregno, da un lato accetta la nomina solo dopo che il clero e il popolo romano la hanno proclamato papa, inserisce i suoi collaboratori nell'alto clero romano (CARDINALE) 1059: scelta papale di indicare i grandi elettori del papato nei cardinali, i rettori delle chiese più importanti, hanno diritto esclusivo di eleggere il papa estromettendo l'imperatore. Questi cardinali non sono più romani, ma diventano i suoi collaboratori che vengono da diverse parti. Simile ad un senato della chiesa universale. Evoluzione che caratterizza la figura imperiale, fino a qui la figura dell'imperatore è sacrale, con la metà 11 secolo, il partito riformatore comincia a considerarlo un laico, che non ha diritto di scegliere papa, ecclesiastici, che non è dentro alla chiesa gerarchicamente intesa. Passaggio che sta tra Enrico terzo e Enrico quarto. Tra decimo e undicesimo secolo si confondono aspetti religiosi e politici, i capi cristiani dei margini di fanno battezzare per farsi sentire alla pari e non rischiare di essere assorbiti da poteri altrui. 966 principe dinastia polacca si fa battezzare e promuove cristianizzazione polonia. Una parte della chiesa denuncia imperatore come laico, che non può avere influenza nella chiesa. Questo partito riformatore estremista, è minoranza nella struttura ecclesiastica, il vescovo di roma la pensa così. Il partito riformatore vince facendo appello al laicato “se voi seguite i preti simoniaci e concubinari, non sarete salvi, le loro messe non sono valide, i battesimi non sono validi” Momento dove vi è rafforzamento del potere papale anche nei confronti di quello imperiale. Lo scenario politico è l'arrivo dei normanni nell'Italia meridionale, 1030-1040 i gruppi di normanni provenienti da Normandia partecipano come mercenari nelle lotte fra poteri locali dell’Italia meridionale. La presenza di questi mercenari si trasforma in poteri territoriali che cominciano a costruire organismo territoriale forte che minaccia potere temporale del papa 1054 una delegazione papale viene inviata a Costantinopoli per trovare accordo che permetta lotta congiunta contro i Normanni, guidata da Umberto di silvacandida che appartiene a questo partito riformatore intransigente, in quale elabora uno degli elementi forti della riforma radicale: centralità della figura papale. Trova opposizione dal patriarca Michele cerulario il quale temeva che l'imperatore d'oriente riconoscesse il potere del papa anche sulla chiesa orientale, questo accordo viene sabotato. Umberto lascia Costantinopoli con una bolla di scomunica contro il patriarca sull'altare di santa Sofia. Bolla piena di accuse, accusa il clero orientale di avere la barba lunga (uso di radersi), si accusano gli orientali di avere tolto dal credo “e dal figlio”, quando non era vero. Michele considera la scomunica come rivolta a tutta la chiesa orientale e a sua volta scomunica i legati pontifici e i loro sostenitori. Il primato papale: il vescovo di Roma ha primato solo che questo veniva chiamato in causa in questioni dogmatiche o eccezionali PLENITUDO POTESTATIS Il papa ha la pienezza del potere = egli può fare qualunque cosa, anche nei confronti dei vescovi, la chiesa romana non erra mai, nessuno lo può giudicare. Porre il vescovo di Roma al centro è visto come lo strumento per portare avanti la riforma. Diventa obiettivo autonomo, ma in questi decenni dove la maggioranza dei vescovi erano simoniaci, rigettati dalle folle, la vittoria del partito riformatore passa attraverso il primato papale. Qualche decennio prima imperatore era sacralizzato, la cui ascesa al trono era fatta con cerimonie sacramentali. Quella che era una figura sacra, a capo della chiesa a difesa del popolo di dio in quanto corpo destinato a mantenere il rapporto con dio, viene desacralizzato. Si mette in moto questo processo che espelle l'imperatore da coloro che sono consacrati e costringe il potere politico a cercare nuove legittimazioni. Il 12 secolo in occidente è il secolo della riscoperta del diritto romano. Quella costruzione politica descritta in quel modo da Giustiniano diventa l'orizzonte di senso dell'esercizio politico, si stacca dalla dimensione sacrale. Questa maturazione ha una conseguenza immediata nella lotta per le investiture. Investire qualcuno vuol dire attribuire qualcosa a qualcuno, momento del passaggio del potere conseguente a quella scelta. L'investitura e l'elezione non sono la stessa cosa: come scegliamo le persone e chi compie il passaggio del potere. Entrambi i problemi sono aperti perché in questo mondo nel quale l'elezione papale è cambiata e l'impero tende alla desacralizzazione, il modo in cui si scelgono i vescovi e il percorso attraverso il quale al vescovo viene dato il potere che ha, diventa un problema. Maggior parte dei vescovi non è d'accordo, la maggior parte dei vescovi stanno con l'imperatore Si porta alle logiche la liberazione dal potere laicale che si estende a tutti i livelli, è implicito che il potere spirituale si pone di sopra al potere temporale. Gli imperatori sentono che queste affermazioni sono estreme ma fanno fatica a contrastarle. Per qualche decennio lo scontro è aperto, è anche militare, il partito rif. tiene controllo del papato. Ritorno al passato, alla purezza della chiesa, non compromessa da sessualità. Riforma che cambia le cose, cambiamento talmente radicale da essere chiamato rivoluzionario. Prima della fine della lotta per le investiture >avviene la prima “crociata”. A Clermont papa Urbano Il nel corso di uno dei viaggi che compie per sfuggire e propagandare la sua linea, rinnova divieto delle investiture laiche, contro la simonia e dichiara la pace di dio per la difesa degli inermi. È un movimento parallelo a lotta concubinato e simonia, le chiese tendono a contrastare poteri laici cercando di arginare uso della violenza. La chiesa proclama la pace di dio, il divieto di prendersela con donne, preti, bambini, inermi, vieta di prendersela la domenica, il venerdì (limitazione temporale e di area). Spinta progressiva a circoscrivere la violenza. Invita ad usare meglio le proprie armi, invita gli armati a usare meglio la loro forza, piuttosto andando incontro a cristianità orientale. Urbano secondo suscita entusiasmo, prima crociata avviene quando molti sono scomunicati, l'entusiasmo lo si suscita nei signori, nei domini, coloro che esercitano potere territoriale a basso livello. Ha risvolto emozionale molto forte: stragi di ebrei Crociata dei principi è una serie di contingenti divisi tra loro che riesce ad arrivare in oriente partendo nel 1096, il loro arrivo in oriente non è visto bene dello stesso imperatore d'oriente che avrebbe preferito arrivo di truppe mercenari. Nel 1098 i crociati espugnano antiopia e arrivano a Gerusalemme e fanno strage. Nascono gli stati crociati (più simili a stati feudali). Questa prima crociata è il momento nel quale la chiesa guidata dal papa che porta avanti posizione ultra riformatrici riesce coinvolgere il popolo, entusiasma la base che porta avanti crociata popolare e che raduna poi i signori disposti a seguire l'appello papale, ma nel contesto di una cristianità che considera significativo l'appello del papa. Un partito riformatore che sta vincendo è capace anche di suscitare una crociata Si giunge al concordato di Worms: questione è quella della scelta dei vescovi, della simbologia che porta con sé il passaggio dei poteri ai vescovi. Primo problema risolto da Ivo: elez. Vescovili sono distinte dimensione temporale e pastorale. Il vescovo ha una responsabilità pastorale per curare anime dei fedeli (consegna del bastone pastorale e dell'anello che trasferiscono ufficio pastorale) La questione del potere temporale è simboleggiata dallo scettro, il bastone del potere. Dodicesimo secolo: accordi tra papi, re d'Inghilterra e re di Francia per distinguere simbolicamente il momento del passaggio della dimensione spirituale (re non da più anello e pastorale, ma potranno ricevere contingenti militari nel momento della nuova elezione di un vescovo) Con enrico quinto il papa propone distinzione radicale: chiese sarebbero rimaste solo decime e donazioni, tutto il potere temporale è dell'imperatore. Accordo che non va in porto per opposizione dei vescovi e dei principi tedeschi, sarebbe stata una decisione che distruggeva orientamento politico, soprattutto quello di Germania. Callisto secondo nuova trattativa con Enrico: trattato di Worms. Si distingue regno di Germania, è il punto di partenza del potere dei re, vi sono tanti principati e signori che eleggono il loro imperatore perché la carica imperiale è elettiva. In questo spazio l'imperatore può assistere all'elezione. Nel regno di Germania vi è un'elezione senza simonia e senza violenza, l'imperatore può assistere al potere elettivo e concedere regalie per mezzo dello scettro e poi vi è consacrazione. Nel resto dell'impero le regalie vengono date dopo 6 mesi. Elezioni devono avvenire in modo canonico (at clero et populo) Nel regno di Germania: elezione canonica, investitura, consacrazione dell’eletto. L'imperatore ha diritto di veto; deve concedere investitura. Nel regno di Germania l'imperatore ha controllo su elezioni vescovili che permetterà conservazione potere temporale dei vescovi. È per questo che da Trento in su i vescovi sono anche principi perché l'imperatore può avere modalità d'intervento dell'elezione e diritto di veto sul fatto che i vescovi eletti diventino principi. Non avendo capacità di controllo al di fuori della Germania, questi poteri temporali andranno a svanire Dopo 1122 tutto questo diventava un aspetto meno importante per politica imperiale. LA RIFORMA OLTRE IL PAPATO Spirito della riforma pervade altre dimensioni: - Rilancio della vita eremitica, molti spiriti inquieti trovano il modo di portare avanti stile di vita esigente, fondano luoghi dove portare avanti questa vita esigente dove vivere in modo rigoroso questa scesi. (Bruno di Colonia +Certosini,), esperienza monaci benedettini viene modificata. Fine 11 secolo fondato nuovo monastero a Siteau dando origine a ramo benedettino dei cistercensi portato avanti da Bernardo di Chiaravalle sostenitore riformatore. - Preti secolari, che prendono sul serio riforma e si fondano delle canoniche regolari, luoghi in cui vivono in comune in forme simili a quelle monastiche, non collegati con benedettini - Gli ordini cavallereschi seguono necessità di aiutare pellegrini e bisognosi e stati crociati: l'uso di votarsi ed impegnarsi per la difesa dei pellegrini fanno nascere più gruppi che mettono insieme un'ispirazione di tipo religioso monastico e esercizio dell'uso delle armi a favore dei pellegrini e stati crociati. La riforma vince perché convince i laici: io mi salvo se mantengo il prete che prega per me, la sua preghiera deve essere degna. Partire da Venezia ed essere trasportati dalla flotta in terra santa, propone alle truppe di dargli un passaggio in cambio di una deviazione (????) La tappa prevista a Costantinopoli era per rafforzare posizione di Alessio III, i crociati si trovano in mezzo e coloro che viene sostenuto da i crociati perde L'impero d'oriente viene spartito tra i capi militari della crociata. A trarne vantaggio è Venezia con basi commerciali, rimane eredità greca a Tessalonica, Nicea si costituiscono REGNI EREDI. Michele ottavo riconquisterà la città. Innocenzo terzo di fronte a questo esito della quarta crociata è furibondo, però poi coglie anche l'elemento a lui favorevole per l'affermazione del potere papale anche sull'oriente. Quando papa è convinto di essere il fondamento della cristianità, anche quella orientale doveva obbedire. Anche il vescovo di cost. si sottomette al papa. Crociata contro i Catari, c'è un tentativo di perseguitare gli eretici del sud della Francia scomunicando alcuni principi del sud che erano percepito come condiscendenti. Nel 1208 viene ucciso legato papale e Innocenzo terzo proclama crociata che si trasforma in guerra di sterminio. Quarto concilio lateranense: un concilio alla maniera degli antichi papi, mette in atto org che porta a celebrare una riunione con più di 1200 persone, dura poco 3 settimane, non si discute ma serve ad ascoltare la voce del papa. Un centinaio di capitoli che riguardano lotta simonia e concubinato e cose che diedero forma a chiesa dell'epoca e durarono per secoli. Viene fissato dogma della TRANSUSTANZIAZIONE: realismo eucaristico GESU' P DAVVERO PRESENTE NON NEGLI ACCIDENTI, MA NELLA SOSTANZA, CIO' CHE è DAVVERO QUELLA COSA (è davvero nel corpo e nel sangue). La situazione che vede l'epoca di inn. Si caratterizza in un'epoca dove il papato è alla guida della cristianità orientale anche a livello politico. Norma: il divieto di nuovi ordini religiosi, per forma di controllo, per impedire proliferazione di nuove forme di vita religiosa. Viene presto superato dal fatto che il suo successore Onorio 3 approva due gruppi: - Domenico di Guzman (frati predicatori) preti impiegati nella lotta contro gli eretici annunciando il vangelo con la parola e l'esempio. - Frati minori di Francesco d'assisi, un laico che vive una forte esperienza della maestà di dio e della sua presenza ne poveri di pone alla sequela di Cristo nell'ascesi, nella predicazione, nella fraternità e nella carità. Fonda un movimento carismatico di cui il papato favorisce favorisce l'evoluzione costituzionale \ ORDINI MENDICANTI DIVERSI DA BENEDETTINI Un mondo di uomini e donne che sceglie di darsi alla vita di ascesi a prescindere dai grandi patrimoni, tu puoi darti ad una vita di fede esigente anche senza ricevere soldi (??) | conventi stanno dentro le città, i conventi devono relazionarsi con la città, richiamare all'ascolto, predicare. Vi sono delle tensioni con il clero secolare della stessa epoca, ciò che aiuta questi gruppi è il forte legame con il papato. Sono gruppi autorizzati dal papato, condizionati dal papato che vengono seguiti da cardinale protettore, fortemente centralizzati. Poco legame con il territorio, possono cambiare luogo in qualsiasi momento. Anni seguenti in riferimento al seguito della storia di Federico Il (affidato ad Innocenzo III), le promesse fatte non vengono mantenute ((vedi sopra)). Non vengono distinte le corone ed attua politica aggressiva per controllo territorio, per voler riprodurre schema descritto da diritto romano. Fa battere nuova moneta: l'augustale (collegamento con impero romano antico), la volontà di mandare i suoi vicari ci mostra atteggiamento della gestione della politica c'è una logica politica aggressiva che i papi dell'epoca guardano di pessimo occhio, c'è una politica di crociata. La scelta di federico secondo di rinviare la crociata (????) papa gregorio nono cerca di convocare concilio a roma con intenzione di deporlo, le navi che portano vescovi e cardinali vengono assaltate dalle navi imperiali. La morte di gregorio nono porta fase di stallo. | papi gregorio nono e innocenzo iv lo scomunicano, cercano di dpeorlo nel corso del | concilio di Lione Scelta di non soccorrere impero d'oriente con risultato che accordo che doveva servire a èroteggere gli imperatore d'oriente dall'avanzata turca, non va a porto. Questa situazione politica è quella che caratterizza avvenimenti del tredicesimo secolo. Il fatto che il papato si sentiva a capo di tutto fa si che le elezioni papali siano difficili: difficile che i 2/3 dei cardinali siano d'accordo. Questa chiesa cpsì forte non riesce a darsi un capo: epoca di preoccupazioni per questioni politiche. 1294: papa Pietro del Morrone (Celestino V), anziano eremita che viene chiamato a fare il papa, per qualche mese è il papa che avrebbe dovuto rompere logica di potere della chiesa dell'epoca. Si circonda di consiglieri interessati, corrotti, si trasferisce sotto custodia del re di francia a napoli. Dopo qualche mese decide di dimettersi. Delusione in coloro che speravano svolta spirituale. Colui che viene dopo è Benedetto Caetani (Bonifacio VIII) politica aggressiva di sottolineatura dei punti forti del papato di innocenzo terzo e quarto, anche nei confronti del suo primo alleato, il re di francia. La politica di bonifacio ottavo rivendica superiorità rispetto a qualunque potere politico. Con Bonifacio ottavo e la sua bolla del 1302, giungismo al massimo vertice dell'esaltazione papale.
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