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La Prima Guerra Mondiale: una guerra totale, Appunti di Storia

Storia della prima guerra mondialeStoria europeaStoria militare

Sulla prima guerra mondiale, definita come una guerra totale per via della sua estensione, obiettivi, metodi e impatto sulla società civile. Viene analizzata la mobilitazione di massa, la distruzione totale del nemico, l'impulso alla scienza e tecnologia e la durata della guerra.

Cosa imparerai

  • Come la guerra ha influenzato la società civile?
  • In che modo la Prima Guerra Mondiale è stata definita come una guerra totale?
  • Quali obiettivi la caratterizzano come una guerra totale?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 25/11/2019

lu-bo2
lu-bo2 🇮🇹

16 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Prima Guerra Mondiale: una guerra totale e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA GRANDE GUERRA (terzo capitolo Ventrone) Come mai viene definita così? Innanzi tutto, perché è stata la Prima guerra mondiale e allora viene ricordata così, in quanto una guerra di quel genere non c’era mai stata e aveva provocato un terribile shock collettivo che aveva coinvolto tutti, civili e militari (trauma). Trauma che coinvolse milioni di persone e dal quale fecero una grande fatica a riprendersi. Lo shock dipendeva anche dal fratto che la guerra prevista (prima dell’interventismo, vincitori entro Natale) non successe ma successe qualcosa di totalmente imprevisto una guerra agli antipodi rispetto a quella immaginata. Ventrone cita CURE, che sostiene che la Prima guerra mondiale è un evento tipico della storia in cui ciò che succede va molto oltre le cause. Infatti, si possono elencare mille cause ma non si ottiene ciò che è successo veramente andò ben oltre le aspettative di tutti. Viene definita così anche per un’altra caratteristica: essere TOTALE, ciò che caratterizza questa guerra e la rende diversa da tutte le guerre precedenti è la sua totalità. Questo aggettivo serve per creare uno sostantivo totalitarismo. Tutto ciò che dice Ventrone riguarda questa caratteristica tipica: guerra totale perché comprende tutti La guerra aveva diversi obbiettivi: • annientamento totale del nemico (distruzione) • metodi, totale, non ci sono limiti • non ci sono limiti morali le persone si trasformano in belve • totale dal punto di vista degli armamenti • totale dal punto di vista del coinvolgimento della società civile e anche delle risorse tutto serve a combatterla Ma cosa significa totale? (domanda tipica dell’esame!!!) • mobilitazione totale tutto e tutti dovevano servire alla guerra ovvero alla vittoria; Ma come si fa? Attraverso un apparato coercitivo molto forte, ovvero gli Stati, i comandi militari e gli eserciti che dovevano poter disporre di strumenti che costringessero tutto e tutti a mettersi a disposizione della patria e degli obbiettivi ideologici: mobilitazione di massa. • il modo con cui si combatte la guerra che è totale perché si pensa che il nemico non sia qualcuno da convincere, ma i comandi militari sostengano che il nemico debba essere distrutto, una distruzione totale si comincia a diffondere l’idea che non si possa venire a patti e non ci si possa mettere d’accordo (la pace che verrà fatta dai vincitori sui vinti sarà una pace imposta e questo creerà la Seconda guerra mondiale). • viene definita anche prima guerra di massa ci sono delle grandi armi di distruzione di massa, create per via del connubio (unione) totale tra scienza , tecnologia e guerra (violenza, armi) e tutto questo rende questa guerra irriconoscibile rispetto alle precedenti. il risultato è la produzione di armi che provocano conseguenze inimmaginabili. Ciò che decide di questa guerra non è più la volontà umana ma le armi. • la situazione sfugge di mano e non ci sono limiti alla guerra e dunque alla violenza; non vengono dettati limiti dal diritto internazionale. Nel 1907 si tiene una conferenza con l’intenzione di rallentare la corsa dell’Europa verso la guerra ed erano state messe al bando le armi chimiche già usate dai tedeschi ma non verrà rispettata. Non ci sono più limiti morali e umani. Ad esempio, Eichmann, e la schizofrenia sociale che era abituato al male e aveva obbedito a ordini. Quel modo di ragionare diventa tipico nelle trincee della Prima guerra mondiale, ovvero ci si abitua a non avere più limiti. La guerra trasformava uomini che erano pacifici in assassini brutali, senza che ci sia nemmeno bisogno della brutalità. Si arriva ad un livello dell’inconscio ciò che era studiato dalla psicologia delle folle e dalla nazionalizzazione delle masse si sperimenta su larghissima scala: anche per questo viene definita totale. Quali sono allora tutti i motivi per cui è una guerra molto diversa da quella che ci si aspettava e rispetto alle precedenti? • guerra mondiale è stata una guerra molto più lunga del previsto, i soldati non erano tornati a casa vincitori entro Natale del 1914, come avevano previsto, ma erano tornati a casa malconci e sconvolti, anche se vincitori, nell’autunno del 1918. È una guerra molto ampia, come non ce n’erano da un secolo, da quelle Napoleoniche, che però non erano paragonabili a quest’ultima. Viene appunto definita mondiale perché il centro della guerra è stata l’Europa vennero coinvolti anche tutti gli altri continenti. Per questo motivo l’eurocentrismo cominciò a vacillare l’andamento della guerra venne infatti decisa da una potenza non europea: gli Stati Uniti, che entrarono in guerra a partire dal 1917 (l’Europa non è stata in grado di dominare la guerra). Guardando la cartina geografica il luogo dove venne combattuta la guerra, sono i fronti che sono molto lunghi: • dal mare del nord fino alla svizzera fronte occidentale, molto statico che si muove molto poco. In questo fronte combatterono i francesi, aiutati dagli inglesi contro i tedeschi. • il fronte orientale, molto lungo (1600 km) dove combatterono la Russia contro la Germania e l’Austria e veniva combattuta una Si definì ‘’Spagnola’’, l’influenza virale fu violentissima, tant’è che il 20% della popolazione europea venne contagiata. Il virus comparve per la prima volta in America, ma i soldati americani, muovendosi, portarono il virus in Europa. Nonostante fosse presente il virus, i paesi che stavano combattendo la guerra utilizzavano la censura militare, che censurava qualunque tipo di notizia che avrebbe potuto demoralizzare i soldati e anche l’opinione pubblica. Chi ne parlò, furono i giornali spagnoli perché non erano all’interno della guerra. • guerra di tutti proprio per questo è una guerra molto diversa da quella che era stata immaginata guerra immaginata//guerra reale. • la guerra immaginata era stata immaginata come una guerra breve, circoscritta, facile da combattere, con tanta azione e che nel giro di poche settimane si sarebbe risolta. Veniva infatti definita come ‘’guerra veloce’’ e di movimento dove ciò che contava era il valore e il coraggio ovvero la volontà di vittoria (avanguardie): lo sforzo di volontà per conquistare la vittoria. Ventrone dice che è una specie di visione un po’ romantica della guerra, come se fosse una specie di duello e come se potesse essere impersonata da due persone che combattono a duello e che vinca il migliore. Si immaginava la guerra in questo modo, come se fosse un’occasione per far emergere la volontà di vittoria. Quindi l’onore, il patriottismo, dovevano essere gli ingredienti che avrebbero garantito la vittoria. La guerra era stata voluta e invocata e poi dichiarata soprattutto per questo motivo: risaldare il senso della patria, purificare la razza, per far si che gli europei vincessero la faccia oscura della modernità con uno sforzo di volontà, e vincessero la sfida con il destino e la modernizzazione. • la guerra reale invece, fu qualcosa di molto diverso: perché la guerra reale si è rivelata qualcosa di assolutamente diverso? Ci sono stati dei fatti molto importanti che fanno riflettere sulle strategie militari: nei primi mesi di guerra, dove si immaginava che potesse andare in un certo modo: i piani elaborati dai comandi militari partivano tutti da un forte pregiudizio: la guerra immaginata. • PIANO SCHLIEFFEN ideato dai tedeschi, secondo cui la Germania, avrebbe dovuto combattere su due fronti: quello francese ad ovest e quello russo ad est. I comandi tedeschi pensarono alla guerra divisa in due tempi: 6 settimane i francesi e poi ci si occupava dei russi. Come mai venne pensata così? Perché i russi avevano un esercito grandissimo solo che avevano scarse vie di comunicazione e quindi per mettere insieme l’esercito ci avrebbero messo dei mesi, quindi volevano occuparsi dell’altro grande esercito: i francesi. Come mai i francesi si sarebbero subito mobilitati? Perché erano anni che non aspettavano altro che combattere i tedeschi ed erano anni che alimentavano lo spirito della rivincita perché nel 1870 i tedeschi gli avevano portato via l’Alsazia e la Lorenza. Francia e Germania confinano sul Reno e i francesi avevano creato una fortificazione che i tedeschi avrebbero fatto fatica a superare: il piano pensava di aggirare la fortificazione, passando dal Belgio, che si era dichiarato neutrale. I tedeschi con grande violenza occupano il Belgio, lo distruggono ed entrano in Francia da nord e in pochissime settimane arrivano a qualche km da Parigi, in una zona molto importante della Marna, dove arrivava il fronte occidentale. A questo punto però anche gli inglesi erano entrati in guerra, e quando i tedeschi invasero il Belgio, gli inglesi andarono a difendere i francesi. A questo punto apparentemente i tedeschi stavano vincendo la guerra ma primi problemi: • l’esercito tedesco era ormai lontano dalla Germania e quindi come faceva ad approvvigionarsi? Aveva bisogno di essere rifornito di armi, di cibo, ma essendo lontani dalla Germania non riusciva • gli abitanti del Belgio aprirono le dighe per difendersi facendo si che l’acqua invada il territorio invaso dall’esercito tedesco Quindi i soldati tedeschi su quel fronte combatteranno nel fango. Per questi motivi l’esercito tedesco ha una prima esitazione In più i francesi avevano posizionato le armi pesanti, che grazie alla tecnologia arrivavano a colpire a distanza di 8 km e quindi i tedeschi sono sottoposti al fuoco nemico. I tedeschi capiscono che devono fortificare la propria posizione: guardarono quello che fanno le volpi quando vogliono nascondersi costruiscono le prime tane sottoterra: le prime trincee che vengono chiamate ‘’tane di volpe’’. LE TRINCEE Cosa sono? Sono delle buche molto lunghe scavate nel terreno, soprattutto se il terreno è morbido e permette di scavare. Questo vuol dire che improvvisamente la guerra diventa invisibile: se si guardava da lontano la linea del fronte, non si vedeva niente, né uomini, ne armi, ne rifornimenti perché erano tutti sotto terra. Le trincee sono come dei camminamenti dove i soldati si rifugiavano per fuggire al fuoco nemico. IL NEMICO DIVENTA INVISIBILE c’è eccome, lo sentivano ma non lo vedano più perché era al riparo nella trincea, dove i soldati vivevano, mangiavano, dormivano, e passano i loro momenti. Se ne scavarono tantissime, soprattutto quelle tedesche che furono ben riuscite, e che riuscirono per esempio a costruirle nel ghiaccio, con riscaldamento e luce. Perché però a questo punto cambia la guerra? Le trincee non erano rettilinee ma erano messe con tante curve perché se il cannone nemico prendeva la trincea dritta sarebbero morti tutti; ci sono quindi tre linee di trincee: 1. primo avamposto che tiene sott’occhio il nemico e fa delle brevi incursioni 2. prima linea di trincea dove si stava dalle due alle 4 settimane di fila (un mese) ed era terribile perché si era costantemente sotto il fuoco nemico ed era la trincea da cui partivano gli assalti; in ogni momento poteva arrivare l’ordine di partire all’assalto: arrampicarsi sulle scalette e andare con decisione correndo verso il nemico; 3. seconda linea di trincea l’artiglieria ci poteva arrivare ma correvano il rischio di essere mandati all’attacco; anche luogo dove vennero costruiti i primi ospedali militari, attrazioni (…); 4. terza linea di trincea era quella definitiva perché se il nemico passava quella la guerra era persa. Nonostante fossero tre linee erano abbastanza vicine, soprattutto a quelle nemiche (tra la mia e quella dell’avversario delle volte c’erano 20 metri). La guerra diventa quindi a partire dall’autunno del 1914 il continuo tentativo di uscire dalla propria trincea per conquistare quella nemica. Siccome le trincee erano lunghissime non si poteva aggirarle ma si poteva solo uscire con un attacco frontale, andando verso il nemico, sperando di riuscire a conquistare la trincea. Non si poteva contare sull’effetto sorpresa perché la strategia militare pensava che bisognasse prima sparare con i cannoni. I cannoni sparavano sulla testa dell’avversario, per avvisare l’arrivo; si conquistava qualche metro e poi si tornava indietro la guerra non finiva mai e fu per questo che si trasformò in guerra di posizione. Dal punto di vista strategico fu un fallimento totale: la guerra si trasformò in una carneficina; il campo sembrava un campo di carneficina dov’era difficile sopravvivere anche se non si era ancora stati colpiti. I generali continuavano a dare degli ordini che significano il suicidio dei soldati, ordini del tutto inutili e insensati. I comandi dei generali si dovevano alla staffetta: giovani soldati correvano dai generali per dire come stavano le cose in modo che l’ordine fosse adeguato alla situazione e non al massacro dei soldati. Il risultato lo descrive il papa dell’epoca che, nel 1917, fece la nota di pace descrivendo la guerra mondiale come una strage inutile. Il papa venne attaccato da tutti e venne incolpato di stare dalla parte dei tedeschi, ma in realtà stava dicendo dell’incapacità dei comandi militari di dare ordini che risparmiassero la vita dei soldati.
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