Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Storia del Mondo Contemporaneo, Appunti di Storia Contemporanea

Il Novecento, ideologie, Prima Guerra Mondiale, Avanguardie. Libro "Grande Guerra e Novecento" Angelo Ventrone

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 05/09/2021

sara-d-g1
sara-d-g1 🇮🇹

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Storia del Mondo Contemporaneo e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 1/10/19 Storia del Mondo Contemporaneo Gli artisti del ‘900 hanno dato una svolta al secolo. Inizieremo dalla prima metà del ‘900. La storia contemporanea è più vicina a noi, ha degli aspetti che intercettano la lezione. Se ti abitui è come se per te non fosse successo. Chiunque di noi ha un sussulto rispetto a queste immagini e racconti. Quello che siamo oggi dipende da quello che è successo. Se parliamo di certi argomenti, su certi aspetti siamo nella stessa barca. Il ‘900 il secolo dell'avvento della democrazia, dei diritti, anche delle donne (1946). Il secolo della libertà, dell'esplosione del ruolo del parlamento nella vita degli Stati. Contemporaneamente è anche il secolo che quasi subito ha messo in crisi la democrazia. E tutto questo ci riguarda. Il sistema politico era ed è quello democratico e parlamentare. Non vi sto parlando di una cosa finita. È un sistema politico che è molto fragile, è entrato subito in crisi. Ha prodotto il contrario della democrazia: il totalitarismo. Parleremo della crisi della democrazia e l'avvento dei totalitarismi. Emilio Gentile sul fascismo parla di “seduzione totalitaria”. | totalitarismi hanno sedotto hanno conquistato volutamente intere popolazioni che incoscientemente si sono fatte conquistare profondamente, sedurre: agganciare, fare dell'altra persona una che dipende da me che vuole dipendere da me che senza di me gli manca l’aria, come se non potesse esistere. Una persona manipolata che non ha più possibilità di scelta. | totalitarismi non sono solo il contrario della democrazia sono una malattia della democrazia. Viviamo in una democrazia parlamentare e non è poi cosi difficile che si ammali. Può succedere che ci manchino gli anticorpi per respingere il virus del totalitarismo. Il ‘900 ci dimostra con tanti terribili fatti che anche se non ce ne importa niente, la politica ci controlla fin nella vita più privata che abbiamo. Il fascismo ha la pretesa di controllare le relazioni più private tra marito e moglie e tra madre e figli. Se il nostro sistema politico va in crisi quali sono le alternative? Nel passato c'è stata la democrazia, regimi autoritari e regimi totalitari. Demagogia (sedurre il popolo): tendenza di alcuni uomini di servirsi di questo strumento per fare promesse che sollecitano le paure, le frustrazioni, la paura del futuro, promettendo delle soluzioni che sembrano facili e attirano il consenso. L'unico modo per apprendere è mettersi in discussione, farsi delle domande. La demagogia è in fondo un certo tipo di pedagogia, un rapporto con le masse che assomiglia ai totalitarismi. Se guardiamo i contenuti ci sono tante differenze. | politici hanno bisogno del popolo, lo devono convincere. Il rapporto tra il capo e la massa. Nel corso della storia contemporanea i regimi totalitari hanno avuto bisogno sia del capo che della massa, tutti hanno bisogno del popolo. | regimi totalitari non c'erano quando non c'era la società di massa. Al regime totalitario servono due cose: un leader carismatico dotato di fascino e una massa di persone, i cittadini disponibili a farsi sedurre che non hanno più le difese. La politica il paradiso non ce lo darà mai. La differenza della democrazia è che tollera la differenza. Bisogna sottolineare di più quello che ci unisce che quello che ci divide. Il crollo politico spesso c'è quando la linea va molto bene. La politica diventa preoccupante anche quando l’economia non va bene. Questi regimi sono il frutto di una democrazia avviata ma che si ammala. Nel 1919 in Italia la curva era salita bene nel 1912 il governo di Giolitti aveva fatto approvare dal parlamento il suffragio universale maschile (prima votava solo l'8%). Nascono dei grandi partiti di massa. Nel marzo del ‘19 i fascisti erano solo un centinaio infatti perdono le elezioni. Vincono il partito socialista e il partito popolare fondato da don Luigi Sturzo, poi il partito liberare (dal 1861 ha governato l’Italia). L'italia ha un crollo totale proprio quando ha la democrazia. Germania 1933 ci sono state delle famosissime elezioni, sale al potere Hitler il partito nazional socialista vince le elezioni. C'era una repubblica che aveva una bellissima costituzione a cui si ispira la nostra costituzione. | tedeschi sapevano quello che facevano perché Hitler aveva scritto un libricino con scritto tutto quello che voleva fare. La democrazia fa fatica a difendersi dagli anti democratici. Il razzismo e l'antisemitismo erano già diffusi. All’inizio del ‘900 già anche negli Stati Uniti. La democrazia fa fatica a difendersi dalle opinioni dei non democratici. Sfruttavano la paura del diverso. La società europea era già razzista pensiamo al colonialismo (Germania, Europa centro orientale, gli ebrei erano già perseguitati). | regimi totalitari si sono costruiti durante la prima guerra mondiale, il virus c’era già, le difese sono crollate nelle trincee della prima guerra mondiale. Gl’ignoranza e la capacità di non farti guardare in faccia la realtà “chi sono gli ebrei?” “una categoria”. Questi regimi costruiscono la loro forza sull’ignoranza. Il ‘900 ci ha insegnato che la democrazia nel corso nella storia ha lasciato aperto all'avvento di sistemi politici opposti. Non sono semplicemente dei sistemi che impongono ai cittadini di fare certe cose, hanno bisogno di coinvolgere. Non solo per vincere le elezioni, ma per esserci, pretendono il consenso, non vogliono che ci siano gruppi di cittadini contrari. Noi siamo liberi dal punto di vista politico, sociale, possiamo scrivere quello che vogliamo. La storia contemporanea è la storia dell’avvento delle libertà. Però anche il secolo del contrario, la libertà viene cancellata alla radice, perfino la libertà di essere persone umane, di essere considerate persone umane. È il secolo come diceva Anna Harendt dell’“uomo ridotto a materiale vivente”. Cittadini come rotelle di un macchinario, la cui vita ha senso solo se fanno funzionare la macchina totalitaria. Ha a che fare con il senso dell’esistenza individuale. Vieni trattato come un ingranaggio con un solo compito far funzionare una macchina, puoi sopravvivere solo se sei così. Altune persone vengono dichiarate addirittura inadatte a vivere. In questi regimi non esiste l’individuo. La storia che è iniziata con libertà uguaglianza e fraternità viene totalmente sconvolta. Negazione della libertà personale. Nei campi l’uomo viene “ribiologizzato” trattato come se fosse un oggetto qualunque. Ricordiamo la shoah perché l’abbiamo fatto noi, è avvenuto nel cuore dell'Europa civilizzata, dentro la repubblica, che aveva una bella costituzione, che si era ripresa dalla prima guerra mondiale. 8/10/19 - Come studiare: leggere, sottolineare, fare schema, ripetere tra noi e con gli altri. In un fatto storico ci sono le premesse, le cause e il fatto. Schemi in ordine cronologico, decido che cosa è importante ricordare e perché. “Perché è scoppiata la Il guerra mondiale?” — invasione della Polonia da parte della Germania. 1° settembre 1939, hanno invaso la Polonia con la Russia (russi e tedeschi erano alleati patto ribertov molotov), per capire il perché hanno invaso la Polonia basta guardare una cartina, logica nazista: dove c’è un tedesco la c'è la Germania, non mi importa se ci sono altre popolazioni, se c'è qualche tedesco che sta fuori dallo stato bisogna invadere quello stato. Volevano riprendersi qualcosa che avevano perso nel ‘19 che in base hai trattati successivi alla guerra mondiale erano diventati stati indipendenti. La Il Guerra Mondiale scoppia per il Corridoio di Danzica (casus belli). Danzica città libera, striscia di corridoio polacco per avere uno sbocco sul passivamente, ha scelto che persona essere. Abbiamo la necessità di cominciare a capire perché tutte queste cose sono successe. Per capire quello che è successo non basta che ci scandalizziamo, non basta che siamo emotivamente coinvolti dobbiamo capire perché ci sono stati i regimi totalitari, che cosa li ha resi possibili e che cosa li ostacola? 15/10/19 Lo scandalo non basta per capire. Ventrone ci ricorda che all’inizio del secolo la fotografia e il cinema stanno facendo dei passi in avanti. Tra la fotografia e il cinema con le immagini in movimento c’è una differenza enorme. Docu-film (immagini vere + ricostruite) della prima guerra mondiale, battaglia del 1916 della Somme, tra inglesi francesi e tedeschi durata mesi. Gli inglesi pensano che sia utile far vedere quello che succede, sembra un bel modo per coinvolgere la nazione, è necessario non solo l’esercito ma anche che i civili sostengano lo sforzo anche emotivo della guerra. Per infondere fiducia nell'opinione pubblica, se riesco a catturare le immagini le posso dominare, posso dare una certa sensazione di dominio sugli eventi. Circa la metà della popolazione va a vedere il docu-film con l’idea di star vicino ai propri soldati. È facile l’immedesimazione attraverso l’immagine. L'operazione riesce fino ad un certo punto, significa cominciare a diffondere una sensazione che attanaglierà l'Europa e cioè che gli eventi sono in dominabili, il rischio è di essere in balia dell'immagine. I sentimenti sono utili se ci aiutano a capire la realtà. Come una lente che ci porta vicino ma spesso non bastano, alle volte deformano la realtà. Dobbiamo chiederci: “Mi ha colpito perché?” “Che cosa ho capito?” “Che cosa ha permesso i regimi totalitari?” “Che cosa li ha resi sempre imperfetti” | totalitarismi perfetti non ci sono, per fortuna si realizzano solo in parte. Es. il regime comunista sovietico (‘17-’90) aveva il problema del consenso dei cittadini. Ma è un falso problema perché non vuol dire che non c'è stato il totalitarismo. Capire che cosa può bloccare tutto ciò. Come facciamo? Dov'è la strada? Apertura di una pista, un cartello segnaletico. Piccola storia che ha a che fare con la mentalità. Modi di pensare, opinione pubblica, abitudini quasi inconsapevoli, modi diffusi di pensare, di reagire di essere, di usare la ragione, un certo tipo di razionalità. | regimi totalitari hanno a che fare con una certa mentalità. Una certa mentalità ha favorito l'insorgere dei regimi totalitari. | regimi totalitari hanno bisogno di una mentalità che producono a ritmo continuo per plasmare i cittadini. Due storie che riguardano il nazismo nel momento estremo (la prima è verosimile e la seconda è vera): - La Storia di E. Morante, 1974 pp. 604-605 protagonisti persone del popolo che parlano in dialetto, in un quartiere popolare di Roma, ambientato dopo le leggi raziali, ragazza vedova violentata da un soldato nazista a cui nasce un bambino che è il vero protagonista. AI bambino viene raccontata una fiaba da un ebreo. Racconta gli ultimi istanti di vita di una SS prima che avvenga l'esecuzione. Non guardare e non farsi provocare da nulla perché quello che mi provoca di esterno vuol dire pensare a sé stesso. La realtà esterna che ti provoca. Incontrando una cosa che non si aspettava riscopra ciò che è. Perché il regime totalitario funzioni è necessario che io mi abitui a non guardare la realtà. È necessario non guardare, non lasciarsi provocare. Ragionare per categorie astratte. Questo ti fa perdere sé stesso. L’ideologia a cui si rifanno tutti i regimi tot “Non è l’ingenua accettazione del visibile, ma è la sua intelligente cancellazione.” (H.Arendt) Organizzano in maniera razionale la negazione della realtà, mentalità che è abituata ad astrarre dal mondo e da sé stessi. - Fatto avvenuto realmente accaduto. Agosto 1941. Protagonista è una vittima, francescano polacco Padre Massimiliano Kolbe. Sacerdote molto noto ha creato una cittadella, quando viene invasa la Polonia dai nazisti cerca di far di tutto per arginare la persecuzione. | nazisti gli propongono di “arianizzarsi” quindi viene deportato. Appartiene al blocco 14 venivano fatti lavorare nei campi. Scappa un prigioniero, quindi ne prendono 10 per portarli in un bunker e li fan morire di fame. Uno di loro si lamenta e implora e Padre Kolbe si offre al posto suo. Testimonianza di chi assiste. Le SS non riesco a sostenere il suo sguardo perché lui guarda negli occhi. Finché ci sarà ancora qualcuno che guarda e accetta di guardare, ne basta uno perché il regime resti imperfetto. Da dove dobbiamo cominciare per capire? Quali sono i fatti storici per capire le origini del totalitarismo? Rivoluzione francese si inventa il terrore per far politica, ci sono i semi del totalitarismo, le prime origini. Ma dobbiamo partire dalla Grande Guerra “catastrofe originaria del XX secolo”. Il Novecento in realtà è cominciato con questo evento. “Strage del tutto inutile”. Il ‘900 sia un secolo più breve come se fosse iniziato con la prima guerra mondiale e finito con il crollo del muro di Berlino. Per capire quando inizia e finisce un'epoca bisogna cercare una rottura. Senza la Guerra Mondiale non ci sarebbe stata la mentalità totalitaria e non ci sarebbero stati i regimi totalitari. Aspetti connessi all'esperienza degli europei che fanno nella guerra mondiale. Anni’10 del ‘900 perché se no non capiamo perché c'è stata la guerra e perché gli europei l'hanno voluta e invocata. Riguarda un ceto molto ristretto che crea la mentalità: intellettuali, poeti, artisti, giornalisti, professori, scienziati, capi degli eserciti europei, classe dirigente. Desiderano la guerra come se fosse la salvezza dell'umanità e trascinano le masse popolari. Il punto di partenza non è la paura ma un certo ottimismo di essere alle soglie di una specie dell’età dell'oro. Dove tutto andrà bene dove nessuno avrà problemi, ecc. Inconsapevolezza di ciò che sta per capitare. Per capire la tesi cartone animato del 1940 Fantasia, l’Apprendista stregone (magia simbolo della scienza e del progresso, sembra che basti un cappello per essere un grande mago). Gli europei all’inizio del ‘900 sono come l'apprendista stregone, sembra che impadronirsi dei segreti della natura sia una garanzia per costruire un mondo bello e felice, solo che ad un certo punto sfugge di mano. Inconsapevolezza delle scoperte. Come mai gli europei sono cosi sicuri e fiduciosi? Tanti i motivi per far credere agli europei di essere “il grande mago”: - Periodo di pace, da un secolo non ci sono più delle grandi guerre. Pace sintomo di benessere che aiuta il progresso. Periodo di tranquillità dove le persone stanno molto meglio. - Sviluppo economico, seconda rivoluzione industriale. Chimica e industria elettrica. - Scoperte scientifiche e qualità della vita. Progressi della medicina e dell'igiene. Si arginano le malattie infettive. - Riforme politiche e sociali. Alla fine dell’800 e all’inizio del ‘900 i vari stati europei introducono nuove riforme. Es. il suffragio universale maschile. Ma anche le riforme sociali, serie di leggi che vengono approvate negli anni’10 migliorano la vita dei cittadini. Es. Giolitti fa approvare la libertà di sciopero. Oppure il parlamento italiano stabilisce il riposo festivo obbligatorio. Oppure il divieto del lavoro notturno delle donne e dei bambini. Oppure vengono introdotte delle misure assicurative se ti fai male e non puoi lavorare o sei anziano ti arriva una pensione. La popolazione europea era raddoppiata. Cresceva in numero e in età. Non c'è più l’altissima mortalità infantile. Sensazione di andare verso il meglio. Gli europei pensano di dominare il mondo anche per la posizione geografica. Fino al 1911 c'erano delle zone del mondo totalmente ignote, vengono scoperti il polo nord e il polo sud. Vuol dire che l’uomo conosce tutta la terra. Sensazione di poter tenere sotto controllo tutta la faccia della terra. Lo sviluppo dei trasporti rende il mondo più vicino e più “piccolo”. Si creano i trasporti alpini per la prima volta collegamento Piemonte e Francia. Si taglia un pezzo di terra in Egitto e si crea il canale di Suez, collegando il mediterraneo e l'oceano. (balletto mimico, 1881 alla Scala, Gran Ballo Excelsior, commento del corriere della sera 1881). Percezione del tempo, sembra che il tempo passi più in fretta. Sensazione di perdere il tempo. Dal punto di vista della percezione che avevano gli uomini. Inizia l’era della fretta, della velocità e della dinamicità. Gli europei si mettono a contare iltempo allo stesso modo. 22/10/19 Ballo Excelsior (fede nel progresso). Fede: dal progresso viene la salvezza, dal punto di vista della vita futura del figlio. Valutazione etica: ode al progresso contro l’oscurantismo (tradizione del passato, del medioevo). Lotta tra il passato e il presente, la luce della civiltà e l’oscurantismo. Lotta tra bene e male. Fa coincidere il progresso con il bene e il passato con il male. Giudizio sulla storia occidentale. Diffondono ottimismo nella coscienza europea. Sembra che la civiltà europea stia trionfando. Inizia un'era diversa perché cambia la percezione del tempo e dello spazio. Cambia il modo di viverli. Cambia il modo di percepire le cose. L’emozioni, le paure, i sentimenti spesso fanno la storia come fanno la nostra vita quotidiana. Non esistono più terre sconosciute. “L'uomo domina la terra su cui abita”. “L'era del mondo finito” non esiste più uno spazio che non si conosce. Un mondo più “piccolo”. Inizia l'era della globalizzazione. Il canale di Suez ha reso più veloci le comunicazioni con i continenti. Anche la misurazione del tempo cambia, si decide di misurarlo allo stesso modo: il meridiano di Greenwick. Un modo scientifico di misurarlo non solo guardando il sole. Si diffonde l'orologio portatile. Misurare il tempo minuto per minuto cambia il modo di vivere la giornata perché posso dividerla. Percepiamo il tempo parcellizzato e allo stesso tempo più veloce. Il tempo del passato era un tempo lento, le cose per accadere ci mettevano tanto, le notizie per raggiungermi ci mettevano tantissimo o non mi raggiungevano neanche. Ci sono i media: cinema, giornali, radio. Le notizie arrivano più velocemente. Inizia l’era della simultaneità: sensazione di vivere più vite. L'idea che la vita sia diventata più complessa, più dinamica, più istantanea, ho la possibilità di conoscere le vite degli altri. Questa vita affascina non l’uomo della strada o il contadino, ma un ceto di intellettuali, artisti, politici, professori: la borghesia europea. sento “libero dal controllo sociale” ma anche più solo. Vita isolata ma anche più fragile, non hai più rapporti. Isolamento= fragilità. Lasciare la campagna, il paese, significava anche lasciare il municipio e la chiesa. Significava lasciare anche il curato che aveva i rapporti più intensi con la popolazione. Vengono a meno anche i valori, i punti di riferimento valoriali. Rottura col passato, con la tradizione, ecc. infatti insieme alla modernizzazione e alla crescita delle grandi città si diffonde in Europa la scristianizzazione. | valori antichi cominciano a mancare. Tutto questo rende le persone più fragili, più preoccupante della loro riuscita del proprio benessere personale. Si comincia a parlare di individualismo: avere come valore personale la mia riuscita nella vita a prescindere da tutte le altre cose più mi sento fragile più sento di essere all'altezza di una situazione difficile più ho il problema di non finire male, quindi mi dimentico che la mia riuscita sia fatta anche di legami. Posso essere disposto a fare cose che magari al mio paese non avrei fatto. Meno capaci di sacrificarsi per un bene più ampio che non sia il mio bene. Degenerazione fisica, psicologica e morale. Convinti che stava crescendo la criminalità, sono più facili da fare in città perché sono più nascosti. Si credeva che nell'anonimato cittadino si moltiplicassero atti di depravazioni e criminalità. Si stavano diffondendo delle nuove malattie mentali, il progresso mette ansia, nevrosi ritenuta tipica della civiltà industrializzata, paura di ammalarsi, scetticismo, cinismo, nevrastenia, depressione. Ma anche malattie fisiche: cardiovascolari. Malattie che indeboliscono la razza. La vita moderna produca nuove debolezze, declinate in tanti modi anche pensando ad un ceto sociale che è il meno colpito dal progresso come quello degli intellettuali. Stati d'animo che caratterizzano la storia della letteratura europea. Come se il benessere infrollisse il maschio europeo. Comincia ad essere fragile, debole, impotente. Diffusa la sterilità, il futuro della razza non è garantito, si teme la femminilizzazione del maschio europeo. Idea dell’uomo forte capace di controllare la propria vita e la propria riproduzione. Proprio la scienza interferisce. Mendel ha scoperto l’ereditarietà dei caratteri umani. Gli europei si stanno convincendo che si trasmettano anche le debolezze, le malattie, le devianze. Lombroso studia il cranio: se una persona aveva una certa forma del cranio era deviante, era criminale. Testa piccola, fronte bassa, poca barba, naso storto, ecc. Essere inadatti alla civiltà, sei criminale per natura. La criminalità come imposizione della natura e trasmissibile. Si diffondono le malattie veneree, fragilità del vincolo familiare. Nelle città il controllo sociale è minore quindi anche le abitudini sessuali cambiano, si crede che queste malattie producano della prole sempre più fragile, sempre più tarata. La vita moderna a provoca nuovi vizi, promiscuità, alcolismo, nuove droghe. Che tipo di medicina si può utilizzare per curare queste malattie? Eugenetica: incentivare la riproduzione degli individui sani. Nuova scienza che curava la buona nascita. “buona generazione” produrre una nascita di qualità. L’ha inventata un antropologo nell’800 Galton, il cugino di Darwin. Darwin dice di aver scoperto che in natura le specie animali sopravvivono passando attraverso la lotta per l’esistenza. Questa lotta seleziona naturalmente le specie che sono più adatte a vivere. Galton trasporta nel mondo umano la selezione naturale. Bisogna crearla artificialmente questa lotta. Continuano a nascere bambini tarati dal punto di vista fisico e morale. Due tipi di eugenetica: ambientale, biologica. Biologica diffusa negli Stati Uniti, in Inghilterra, nei paesi scandinavi, in Germania. Ambientale diffusa in Italia. Il Fascismo adotta un sistema di eugenetica ambientale, fino al 1938 si fa in modo che vengano al mondo bambini sempre più sani con miglioramenti igienici, sportivi, cibo, ecc. L’eugenetica biologica significa intervenire sul corpo umano dal punto di vista geologico, eurogenetica nordica, sterilizzazione forzata (contemplata dalla legislazione americana e inghilterra), sopprimendoli. Operazione segreta T4 del nazismo: utilizzo del monossido di carbonio per sopprimere gli individui malati mentali. Queste idee erano già diffuse nell'opinione pubblica. La seconda medicina sembra la guerra, si pensa che dove non arriva l’eugenetica ci possa arrivare la guerra. Interventismo: si aveva in mente che la guerra fosse un po’ dolorosa che però bisognava prendere per fermare la decadenza. Strumento di selezione artificiale. Si credeva che la guerra temprasse il carattere cosi non si fanno i problemi, non hanno il tempo di angosciarsi, di annoiarsi. Cosi che i deboli morissero, quelli non adatti a vivere. Si pensava che selezionasse gli individui più robusti capaci di superare la fatica. Si ragionava in astratto. “Mettiamoci alla prova” un enorme rito di iniziazione nazionale. In realtà gli europei ne escono rovinati dalla guerra, produce nuove malattie mentali. Comincia ad essere declinato nelle diverse nazioni. Abituare i cittadini a sacrificarsi per la grandezza della patria. In guerra divento patriota. Devo dare la vita per la grandezza della patria. La guerra come una maestra, come un esame. Dobbiamo passare di lì per salvarci, se no non avremo più un futuro. Occorre curare, seleziona, rafforzare e disciplinare la razza. Tutto il resto non è più importante. Avanguardie: nuovo modo contro il passato, andare avanti, guardare avanti, essere davanti, prevedere il futuro. Gli arditi erano avanguardie avevano il compito di andare a perlustrare oltre le trincee nemiche, preparavano l'attacco. Disertori mandati negli arditi. Se vedo più lontano, se guardo oltre dove sta andando la civiltà europea sono capace di trasportare l’esercito più avanti. Esplorano nuove strade per trascinarsi dietro il resto della truppa. 29/10/19 La massima autorità del Giappone dichiarava di essere una divinità fino a poco tempo prima. Sembra un popolo giovane che si affaccia alla modernità. L'Europa sta perdendo di vitalità. Si invocava la guerra come se fosse un messia. Si diceva che la guerra potesse selezionare la razza. Marinetti: “la guerra sarà un collaudo” la prima prova della forza di un popolo, certo sanguinoso. Gli italiani, i francesi, gli inglesi la propria nazione attraverso la guerra riuscirà a rafforzarsi e a ringiovanire. Perché in guerra ci si deve sacrificare per il bene dalla patria ad obbedire ai comandi. Se diamo il potere al popolo dove ci porterà il popolo? Si parla di fede patriottica. La guerra rinsalderà la fede nazionale e possa portare il popolo ad essere coeso compatto. AVANGUARDIE Gli avanguardisti ritengono che tutto ciò sia necessario per superare brillantemente la sfida della modernità se no c'è il rischio dell’indebolimento della nazione. “rigenerare la civiltà europea e creare un mondo nuovo”. Si è alla ricerca di un nuovo modo di vivere il progresso. Come se la modernità e il progresso fossero un treno che passa velocissimo, queste avanguardie pensano che ci siano solo due possibilità o lasciarlo passare o salirci sopra al volo. È proprio quello che pensa Mussolini “bisogna avere la forza, ci vuole un colpo di reni per tirarsi su anche se è un'impresa difficile e rischiosa”. Le avanguardie ritengono di essere più avanti e vedere più lontano, prevedere il futuro. Prevedono che per conquistare il ‘900 sia necessario assumersi il rischio di salire sul treno in corsa. Chi erano le avanguardie europee? Vogliono guidare i politici. Come un'alleanza tra artisti e politici. Cosa vuol dire sostenere la sfida per loro? salire sul treno della modernità. Vogliono abbattere i confini della propria esistenza, del vivere comune, del vecchio modo di vivere della vecchia società borghese. Non vogliono avere una vita normale. Come avevano vissuto fino ad allora i loro padri. Per la prima volta nella storia del ‘900 i giovani si ribellano ai vecchi. (il ‘68 assomiglia in certi versi a questo periodo, giovani contro vecchi) Fenomeno che è riuscito a portare degli esiti politici molto maggiori rispetto al ‘68, erano pochi ma influivano tantissimo. Giovani che non riescono più a vivere come i loro padri. Assonanza al’68 anche dal punto di vista del ceto sociale: il ceto medio, piccola e media borghesia. Cercano un vivere diverso dai loro padri e professori, non possono più avere la stessa mentalità, non credono più nei valori delle generazioni precedenti. È cambiato il panorama mentale dell’uomo contemporaneo. Vogliono riflettere il cambiamento del panorama mentale dell’uomo contemporaneo. Alle origini del modo che abbiamo noi di ragionare. All’inizio del ‘900 ci sono due grandi scoperte fatte in campo scientifico e tecnologico. 1) All’inizio del secolo Einstein diffonde la teoria della relatività. Il tempo e lo spazio: come trascorre il tempo e come trascorre lo spazio non sono oggettive. Dipendono dagli occhi dell'osservatore. Se l'osservatore è fermo ottiene una certa misura, ma se si muove ottiene un altro tipo di misura. Un modo di percepire la realtà che porta molti interrogativi. “tutto dipende dalla sensibilità dell'osservatore? Tutto dipende dalla sua capacità di misurare? “allora quello che io vedo al primo impatto non è vero?” l’arte del ‘900 decompone la forma. Abbattere i confini significa abbattere i confini estetici, non può essere la bellezza classica, l’arte rispecchia il dramma dell’uomo contemporaneo. La realtà dipende dai diversi punti di vista. La realtà evapora, ma allora come faccio a vivere? Se la prendono con il perbenismo borghese: molto moralista attento all'opinione della gente e di facciata. Famiglia patriarcale dove comandava il padre in cui la madre non lavorava faceva la brava donna di casa curando i figli, la casa e gli ospiti perché le convenzioni sociali andavano rispettate. Si nascondeva tutto senza far vedere le cose, bisognava far vedere che andava tutto bene. “Non siamo affatto dei bravi ragazzi e non vogliamo esserlo.” Comportamenti sopra le righe. 2) L'epoca di Freud. Scopre l'inconscio: dimensione dell’esistenza che ci condiziona, l’irrazionale, tutto ciò che non è razionale, emozioni, sentimenti, traumi. Questo mette in discussione il modo di pensare dell'illuminismo. Esiste un aspetto importantissimo della nostra vita che sfugge alla razionalità. Pensare che noi dipendiamo dall’inconscio è terribile. Si può cadere in un certo riduzionismo. Le scelte della nostra vita dipendono da qualcosa di cui non abbiamo coscienza. Scompare quindi il soggetto, non siamo più padroni di noi stessi. Questi giovani vivono sulla lama del rasoio. Rispecchiano questo venir meno dei punti di riferimento del passato. Non credono più nelle tradizioni, nelle religioni. Fuggono dalla realtà, si mettono alla ricerca affannata di un nuovo punto di vista. Alla ricerca di nuove ispirazioni ideali. In che cosa possiamo credere allora? Le opere mettono in mostra il progresso. Nelle opere teatrali non si trova una trama, gli attori dialogano tra loro. Contro il teatro verista e borghese (le passioni amorose, i tradimenti, l'arricchimento, la roba). 1909 inaugurano le serate futuriste: rappresentazioni teatrali in cui gli artisti salgono sul palcoscenico utilizzano i rumori delle industrie, le luci in maniera scioccante, immagini cinematografiche delle grandi scoperte del tempo, la velocità. La storia non c'è, è solo un insieme di luci, colori, parole, suoni e senza senso compiuto. Irrazionalità pura. Per colpire il gusto estetico precedente, ciò che il pubblico si aspetta. Le serate futuriste sono pensate per Nella società di massa come può stare insieme una massa se è l'insieme di tanti individui? Ventrone: Nazionalizzazione delle masse “mosse” lavoro tedesco. Necessario compattare la massa perché se no c'è il rischio dell'anarchia. Trasmettendo nuovi valori attraverso l'istruzione, i mass media. Alfabetizzazione delle masse. Organizzare la massa attraverso la classe, la nazione, i partiti. Imponendo a tutti la leva obbligatoria impareranno a comportarsi in massa coesa, con gli stessi obiettivi. Ma non basta. La biologia dell’epoca scopre che l'organismo vivente è formato da cellule. Come la società di massa. Per andare d'accordo ci serve qualcuno che comanda. Le cellule stanno insieme perché obbediscono agli ordini del cervello. Solo se obbediscono agli ordini fanno funzionare il corpo e funzionano tra loro. Ci vuole un capo che trasmette gli ordini e ci vuole tutta una struttura nervosa in grado di trasportare gli ordini alla base. Servono dei partiti il cervello deve ordinare e proteggere le cellule. In caso di obbedienza dal capo si ottiene la protezione dagli altri individui. | sociologi dell’epoca trasportano la scoperta biologica alla società di massa. Gli individui sono le cellule per poter funzionare hanno bisogno di un capo. Inizia cosi la storia del culto del capo di cui i regimi totalitari hanno bisogno. Le Bon utilizza la parola: folla (Femminile. Per la mentalità dell’epoca ciò che è femminile è sentimentale, che va dietro l'onda, debole ma capace di grandi sentimenti). Le folle sono capaci di agire potentemente molto più dei singoli individui. Gli individui che la compongono indipendentemente dal loro carattere, dal loro temperamento, dal tipo di vita acquistano una sorta di anima collettiva. Gli individui sentono di partecipare a qualcosa di più grande. Li fa sentire, pensare, agire in un modo diverso da come ciascuno di loro isolatamente sentirebbe, penserebbe, agirebbe. Il problema vero è come sfruttare l’anima della folla? Per essere veramente il capo bisogna essere capaci di sfruttare l’anima della folla. 19/11/19 FRONTE MILITARE Terzo capitolo di Ventrone Perché la prima guerra mondiale è stata chiamata la grande guerra? Evento epocale che ha segnato la storia, preannuncia il novecento. Se vogliamo capire noi dobbiamo passare dalla prima guerra mondiale. la nostra storia è cominciata con un trauma di massa che l'Europa ha tentato di rimuovere però ci è riuscita fino ad un certo punto, i problemi si sono ingigantiti. Per capire la grande guerra dobbiamo partire dal capire i regimi totalitari, dobbiamo partire dall’aggettivo “totale”. Perché si è chiamata la guerra “totale”? Guerra diversa perché totale, che riguarda tutto e tutti. Non si può far finta che la guerra non ci sia, riguarda la vita pubblica e privata. Anche i civili sono stati coinvolti in maniere quasi totale dalla grande guerra, la società civile si è militarizzata. Mobilitazione totale di tutte le risorse economiche anche dei paesi neutrali perchè si mettono a servizio della guerra, anzi fanno affari. Bisogno enorme di munizioni e armi. Guerra che vuole l’annientamento totale dell'avversario. Ma cosa significa? Significa che la guerra dura tanto. Nessuno è disponibile a venire a patti, la logica è distruggere il nemico. Se è una pace impositiva in cui i vincitori si impongono con la forza sui vinti la pace non durerà. Unione terribile tra progresso scientifico e tecnologico e guerra. Basti pensare alle armi inedite. Si è trattato di una guerra di massa, il primo enorme fatto di massa della storia. Masse portate con la forza all’interno degli Stati. L'anima collettiva della folla (istruzione, leva militare, ecc). La guerra è un enorme esperimento di nazionalizzare le masse, di coinvolgerle dal punto di vista emotivo. Esperimento di massa di “ipnosi” collettiva, l’anima collettiva della folla è irrazionale. Non c’era mai stata una guerra prima a coinvolgere così tante persone. È difficile contare quanti militari ci son stati nella Grande Guerra, difficile contare anche i morti (circa 70 milioni di individui coinvolti). Tutti adottano la leva obbligatoria (canzoni degli alpini). | soldati che man mano muoiono devono essere sostituiti fino a coinvolgere anche i 50enni. Il ‘17 è l’anno più terribile della guerra, in quel l’anno scarseggiano i maggiorenni (la guerra distrugge delle generazioni) vengono chiamati alle armi la generazione dei ragazzi del ’99 nati nel 1899 che devono ancora compiere i 18 anni, mandati al fronte giovanissimi a volte minorenni. Non hanno esperienza mandati in guerra nel momento più terribile. Ufficiali e cappellani militari vivono con le truppe anche se sono giovanissimi diventano importantissimi perché si stabiliscono dei legami di solidarietà molto forti di “cameratismo” (solidarietà tra i soldati di uno stesso reparto). Reparti come le famiglie e il capo famiglia è l'ufficiale anche se è molto più giovane, colui che con grande coraggio manda all’attacco i propri soldati, colui che legge e scrive le lettere per i soldati. Queste figure mano a mano sono sempre più giovani. La leva militare viene imposta anche agli inglesi anche se non vogliono. Esercito molto addestrato fino al 1915. Nel’16 si accorgono che non bastano solo loro. Prima grande esperienza della morte di massa. Vittime della prima guerra mondiale arrivano attorno ai 10 milioni di persone, i feriti tra i 30 e i 40 milioni. (seconda guerra 50 milioni di vittime). Se torni a casa non sarai più la stessa persona né dal punto di vista psicologico (la follia), che fisico (mutilati). Quindi non puoi lavorare. Sofferenza quindi di massa. Anche 40 milioni di animali spariscono, si diffonde la fame e la miseria, si diffondono molto di più le malattie anche tra i civili. Debolezza quindi difficile resistere ai contagi. 1918 la spagnola: influenza virale terribile si diffonde in tutto il mondo. Il primo virus si palesa negli Stati Uniti. Diventa noto come spagnola perché la Spagna non era entrata in guerra quindi era l’unico paese in cui non c’era la censura e si potevano diffondere notizia anche dell'influenza. Contagiato il 20% della popolazione le persone dai 20 ai 40 anni, esito 50 milioni di morti. Quasi tutte le famiglie hanno dei morti da piangere. “Terribile carneficina”. Tutto ciò fa si che tutto quello che si pensava ed immaginava dagli interventisti (guerra breve, vittoriosa, fatta di atti eroici, ciò che contava sarebbe stato il valore, l'onore della patria, come se bastasse il volontarismo, come se bastasse accettare la sfida del nemico) della guerra non ha nulla a che fare con come la guerra è effettivamente stata. La guerra reale non è stata per niente un evento messianico né di eugenetica, non è stata né breve ne circoscritta. Non è stata nemmeno la guerra che avevano immaginato i generali. La guerra ha fatto fallire le strategie dei generali. Doveva essere una guerra di movimento, breve, di sfondamento. A trainare l’esercito sarebbe stata la cavalleria eroica. Visione romantica della guerra come un duello, si pensava che la guerra l’avrebbe fatta l’elite. Le strategie militari falliscono miseramente. La guerra si trasforma subito in guerra di posizione. Dall’agosto del ’14 in poi: piano strategico tedesco piano shliffen. Perché c'è un fronte orientale e un fronte occidentale? In caso di guerra la germania avrebbe dovuto combattere su due fronti perché a ovest c'è la francia che rivoleva l’alsazia e la lorena (spirito di rivincita). Francesi alleati all'impero russo quindi nemico anche a oriente. Russia esercito che non aveva fine. Lo zar ci avrebbe messo tanto a mettere su l’esercito. Mancavano le ferrovie erano arretrati. Dividere la guerra in due tempi prima i francesi e poi i russi. Arrivare a parigi in 6 settimane e poi andare in russia. Agosto 1914 la germania attacca la francia. | francesi però si erano preparati avevano costruito al confine sul fiume reno delle fortificazioni molto solide. Il Belgio si è dichiarato neutrale quindi i tedeschi passano da li. Tra l’estate e l'autunno del ‘14 il piano tedesco si realizza. Non si curano dell'opinione pubblica in Belgio, bruciano cattedrali, ammazzano i civili, bruciano l'università con un'antichissima biblioteca. Gli inglesi per questo decidono di entrare in guerra ed entrano a fianco dei francesi. Ma i tedeschi sembrano non trovare ostacoli. La battaglia della marna è durata mesi. | tedeschi sono lontani da casa cominciano ad avere problemi di rifornimento. A questo punto i francesi si mobilitano con maggiore preoccupazione. Tutti i francesi che possono far qualcosa lo fanno. Per andare a fermare i tedeschi. Si organizzano con un fuoco di artiglieria (cannoni). | tedeschi alla marna cominciano a morire. Cominciano a scavare quelle che chiamano “le tane di volpe”. Per rendere invisibili i soldati al nemico. La guerra improvvisamente cambia volto. Vengono creati i fronti tutti fatti di trincee. Il fronte si immobilizza. Si svolge da adesso in poi sempre cosi per conquistare la trincea nemica. In certi casi distavano 20 metri. Le trincee non sono una linea retta sono cunicoli a gomito non c’è una sola fila ma tre file di trincee. Vengono costruiti da tutti gli eserciti. All’inizio c'è l'avamposto e ci sono le avanguardie, gli arditi che fanno operazioni pericolose. Poi c'è la prima linea dove i soldati fanno tutto ed è costantemente attaccata soprattutto dalle granate. Dalla prima linea partono gli attacchi. AI comando dell'ufficiale devono uscire dalla trincea e vanno verso la trincea nemica. Periscopio e scale chiamate “patibolo”. L'attacco viene sempre preceduto dal fuoco dell’artiglieria. Tanti soldati sono morti di fuoco amico. Non si riesce ad andare avanti per quello dura tantissimo. Quando muoiono quelli della prima linea arrivano quelli della seconda linea che si trova a 2/3 chilometri. In seconda linea ci sono i rifornimenti i soldati che prendono riposo la seconda linea non si butta verso la trincea. Poi c'è la terza linea, se il nemico arriva alla terza la guerra è persa. | belgi han tentato di difendersi aprendo le chiuse quindi è una palude. Il fronte orientale si muove più velocemente. Fronte più ampio e altalenante. Trincee dal mare del nord alla svizzera neutrale dal trentino. | generali decidono di attaccare ad oltranza. | soldati continuano a morire ma la guerra non va avanti. Un inutile spreco di vite umane. Ordini del tutto insensati. “E impossibile ce la dovete fare”. | generali non stavano in tricea. | comandi militari stavano lontano dal fronte questo significava che non lo conoscevano. Non c’era la radio, se le linee telefoniche saltano, ci sono le staffette (film anni spezzati: ragazzo che corre molto veloce per dire ai generali di far smettere il fuoco). | generali non sapevano la situazione reale, non avevano abbastanza notizie, perché erano lunghissime. Non sanno come è messo il nemico, che tipo di nemico devono affrontare i soldati. Le truppe erano disorientate, non sapevano dov'erano tra il fumo lo stordimento il rumore. Kubrik — orizzonti di gloria sperimentato che da soli sono perduti, l’unico modo per sopravvivere in guerra è stare uniti, uscire insieme dalla trincea. L'ufficiale ha la responsabilità del loro destino e svolge una funzione paterna nei loro confronti. Ci si ricorda di questi legami anche tramite le canzoni degli alpini. Diventa un punto di riferimento credibile è lui che da il buon esempio. Ma anche lui ha la sua guerra interiore nel dover far rispettare gli ordini ai soldati e nello stesso tempo sapere che questi ordini sono assurdi e che manderà a morte certa la sua famiglia di soldati. Posizione del tutto assurda. Questa guerra chiede di andare contro tutti gli istinti più buoni e naturali che abbiamo dentro di noi. Questa guerra ha creato tanti diari e tante lettere. Nei momenti in cui scrivo mi estraneo dalla guerra. Ancora peggio dell’assalto è stare immobili, è una guerra che si muove molto poco. Non è un’immobilità tranquilla: essere immobili significa restare fermi, inermi sotto il fuoco nemico. Questa guerra crea una personalità difensiva sono costretti a stare sempre sulla difensiva. Sensazione di essere ancora più preda degli eventi. Destabilizza i soldati ancora di più dal punto di vista psicologica, iniziano a provare un’angoscia incontrollabile che dura per mesi, per anni. Alcuni non ce la fanno. Nuova malattia: shell shock (shock da scoppio). Chiamati “scemi di guerra”. Diventa un fenomeno di massa. Ad un certo punto un soldato dal nulla inizia a delirare e mette in pericolo sia sé stesso che gli altri. Un modo per estraniarsi da quello che stanno vivendo. Una fuga da quello da cui non si può fuggire. Vengono ricoverati negli ospedali militari, nei manicomi. Volontà di celare l'evento che ha riguardato tutti. È un dato troppo oscuro della grande guerra, è un problema rimosso. | medici tentano di capirla, si tenta di curarli con i metodi più all’avanguardia. Questa follia è frutto di tutta una serie di traumi e si tenta di aiutarli tirando fuori il dramma con il dialogo con l’interpretazione dei sogni. Si inizia a trattarla non come una vergogna. Ma non sono rari i casi in cui i soldati vengano trattati brutalmente, c'è sempre il sospetto che siano dei disertori, dei codardi, che manchino di coraggio. Si pensa che siano dei degenerati. Che siano quegli individui già degenerati e che la guerra abbia fatto emergere questa degenerazione. Si pensa di sottoporre il malato a grandi scariche elettriche con l’elettroshock. Non si riconosce l’infermità di questi soldati. FRONTE INTERNO (quarto capitolo Ventrone) Il fronte interno è ciò che non è militare è la vita dei civili. La guerra si perde quando non si hanno più risorse. La guerra arriva da tutti. Perché si bombardano i civili? Perché voglio terrorizzare i civili perché ho capito che sono importanti perché sono loro che producono i materiali. | civili sono quasi più importanti dei militari. A tenere botta alla guerra sono i civili. Tutti devono fare la loro parte. Tutte le risorse nazionali devono essere mobilitate. Fare tutti gli sforzi possibili per avere più materiali. Le economie devono essere trasformate e mobilitate a fini bellici. Solo lo Stato può fare una cosa del genere. La guerra anticipa i totalitarismi. | dittatori si serviranno dello Stato per imporre il loro volere alla società. In questo momento ci sono i comandi militari. L'individuo non conta nulla. Gli stati intervengono per orientare l'economia dei diversi paesi: Stato interventista. Vera e propria militarizzazione del fronte interno. Solo gli stati possono costringere gli imprenditori a produrre solo ciò che serve per la guerra. Viene meno un dogma tipico della vecchia società liberale (la libertà produce benessere e progresso). Si abbandona il liberismo e si diventa interventista. Gli stati creano nuovi ministeri. Nulla di più importante che produrre munizioni, cibo per i soldati, divise militari, ecc. Gli apparati militari crescono terribilmente. Orientano la ricerca: ricerca a servizio della guerra (per nuove armi). Officine di stato. Le fabbriche più importanti hanno il vantaggio di tenersi gli operai e non farli andare in guerra. Gli operai guadagnavano molto di più dei soldati. Si lanciano campagne di prestito per finanziare la guerra e le fabbriche. Potenziamento delle vie di comunicazione. Potenziano gli apparati repressivi: polizia, comandi, esercito. Mobilitazione davvero totale. Lo Stato ha il compito di comandare e “proteggere dall'alto”. | cittadini obbediscono quando sentono che lo Stato fa qualcosa per loro, garantiscono l'equità sociale. Disciplina è analoga a quella del fronte militare. Una fabbrica è un po’ come una trincea si lavora tantissimo (10/12 ore al giorno compresi bambini e donne). | capi controllano duramente la disciplina della fabbrica. Non presentarsi al lavoro significa non essere patrioti. Gli Stati però si preoccupano di una certa equità quindi tutelano i salari, gli alimenti non possono costare troppo, costringono i padroni di casa ad abbassare l'affitto. Non si vogliono conflitti sociali. La guerra è anche un'occasione, soprattutto dove gli stati sono più deboli, di arricchimento per chi produce le armi. Denuncia ai “Pescicani”: chi si è arricchito sfruttando il sangue dei soldati, che lo Stato non è riuscito a controllare. Dopo la Grande Guerra gli Stati rimangono interventisti. RUOLO DELLE DONNE La colonna della nazione si rivelano proprio le donne. In Germania si introduce il lavoro coatto (forzato) per tutti fino ai 60 anni. Le donne si rivelano subito una colonna portante. Le donne sino ad allora non avevano un ruolo politico. Le donne lavorano al posto degli uomini. Man mano che gli uomini vengono sempre più chiamati al fronte, il fenomeno delle donne operaie diventa di massa. Comincia a scardinare dei modi di pensare tipici dell’epoca. L'epoca che credeva che le donne avessero un ruolo privato (madri e spose), i due sessi dovevano essere divisi (ai maschi certi compiti e la femmina altri), le donne non dovevano mascolinizzarsi perché avrebbero messo in crisi la famiglia. Si pensava che i due sessi dovessero in qualche modo avere degli spazi divisi dal punto di vista sociale. Non potevano nemmeno fumare e bere in pubblico. Durante la guerra le donne cominciano a cambiare ad accorciare le gonne, accorciare i capelli, ecc. Dovendo lavorare duramente al posto degli uomini cominciano a fare lavori da uomini. Cominciano anche a condurre i tram, fare le postine, lavorano in banca, fanno le telegrafiste, ecc. Questo non vuol dire che si emancipano e spesso non è la loro scelta, sono costrette a lavorare. Tuttavia cambia il modo di essere delle donne. Prima della guerra non potevano prendere decisioni dal punto di vista economico. Adesso devono avere una maggiore autonomia economica. Le donne sono costrette a prendere delle decisioni, acquisiscono una nuova autonomia. Gli Stati capiscono che la guerra è stata sostenuta dal loro duro lavoro. Viene quindi dato il diritto di voto (Stati Uniti). Si è capito che un fatto politico come la guerra ha avuto bisogno di loro. Ci sono tantissime infermiere, volontarie, religiose. E i feriti sono affidati nelle loro cure. Sono indispensabili per curare i soldati. Gli ospedali militari assomigliano a delle macellerie. Anche per questo si capisce che le donne sono indispensabili per la società. Vogliono farlo volontariamente perché vogliono stare vicino ai soldati. Questa vicinanza cosi importante tra giovani donne e giovani uomini è indispensabile. La promiscuità è quasi impensabile per l'epoca. La propaganda quindi le desessualizza “gli angeli dei soldati” funzione solo di “cura” come madri, non di donne. Un modo per accettare da parte di una società che era molto moralistica il ruolo delle donne. La guerra mobilita anche le donne borghesi, organizzano una serie di attività nel fronte interno che sono indispensabili per tutti. Organizzano per esempio gli asili nido, creano degli orfanotrofi, si occupano delle vedove dei soldati, dei mutilati, dei prigionieri fanno comitati cittadini che raccolgono viveri per mandarli al fronte, che raccolgono indumenti per i soldati in trincea, aprono mense peri poveri, cucine per gli operai. Ci sono le cosiddette le “madrine di guerra” che adottano un soldato e gli scrivono, lo confortano, gli mandano dei pacchi con i viveri, libri, indumenti. Si occupano dei soldati al fronte. Serve a non impazzire a resistere nelle trincee. Persino i regimi totalitari non potranno fare a meno delle donne. (1929 anche fasci delle donne) sfruttare le capacità e i ruoli femminili. | regimi totalitari la usano per i propri scopi. La guerra preannuncia tante cose del ‘900. Fenomeni che anticipano gli aspetti più terribili del ‘900. Riguardano sia i civili sia i soldati CAMPI, DEPORTAZIONI, GENOCIDI. Aspetti tipici dei sistemi totalitari, molto presenti nella storia del ‘900. Deportare prendere le persone e trasportarle forzatamente in un posto lontano dalla loro casa che non è ben disposto ad accoglierli. I campi vengono utilizzati durante la guerra tra gli europei. La cittadinanza viene a coincidere con l’idea della “mia razza”, l'appartenenza nazionale coincide con il fatto che sei nato e cresciuto dentro ad una certa patria. Chi è di un’altra nazione e vive in un altra è automaticamente un nemico. I campi durante la Grande Guerra sono i campi di prigionia. Costretti ai lavori forzati nelle fabbriche, nelle miniere, nei campi e la loro sorte era davvero dura. | prigionieri nemici venivano utilizzati perfino come scudi umani. Nei campi si viveva molto male in base a sé lo Stato si occupa dei prigionieri. Resistono se dalla patria arrivano le risorse. Condizioni durissime. I comandi italiani hanno il sospetto che siano disertori che si siano arresi volutamente quindi erano durissimi con i prigionieri. Dall'Italia arrivano la croce rossa o i pacchi dalle famiglie ma lo Stato rallenta tutto. Mancanza di fiducia che infierisce duramente nei confronti dei prigionieri. Anche per questi motivi i prigionieri non si sentono capiti. Si guarda con ostilità allo stato liberale che dovevano sostenere. Ci saranno delle rivoluzioni (bolscevica). Anche il generale Diaz non vuole indietro i prigionieri. Gli ex prigionieri del nemico rimangono prigionieri in Italia si pensa che debbano essere de contaminati e controllati che non siano disertori. Purtroppo durante la grande guerra avvengono dei fenomeni come il genocidio. Prima della shoa ci sono stati altre “prove” che hanno inaugurato. Genocidio degli Armeni Tra il 1916 e il 1915 dentro l’Impero Turco che combatte a fianco dei tedeschi e l'impero austo- ungarico. Gli Armeni sono non turchi e non islamici che abitavano il medio oriente. Regione che stava al confine con la Russia. Sono cristiani. La guerra innesta in Turchia la cosiddetta “rivoluzione dei giovani turchi”: nuova Turchia basata sull’islam. C'è il sospetto che gli armeni non siano affidabili perché vogliono essere indipendenti dalla Turchia quindi che lavorino per la vittoria dei russi. “Pulizia etnica”. Gli Armeni vengono deportati a forza dalla loro terra di origine in mesopotamica, zona desertica. Fucilazioni, violenze, fame, trascinate a forza a piedi nel deserto e lasciati morire di fame. Anche gli assiri hanno fatto la stessa fine. C'è stata una vera e propria diaspora. In Grecia e in Turchia tra il ‘19 e il ‘23 ci sono stati altri fenomeni simili di “pulizia etnica” In Grecia espulsi trattati duramente cittadini di origine turca e di religione islamica e la stessa cosa in Turchia con i greci di origine ortodossa. Perché possono essere spie del nemico. Che cosa ha reso possibile tutto ciò? partecipano alle campagne per raccogliere fondi, fanno giochi di guerra, opere teatrali, i documentari, le cartoline con Cadorna, gli oggetti di uso comune (portacenere fatti con pezzi di bombe). Prima grande operazione di massa della storia. = La propaganda serve a idealizzare la guerra non per descrivere la guerra per quello che è. Troviamo la guerra eroica, la bella guerra romantica, l’idealizzazione della guerra. Il mito positivo. La guerra viene edulcorata (edulcorare: mettere lo zucchero per mandar giù qualcosa di molto amaro). La guerra non è fango, sangue, rovina ma una bella avventura personale. | soldati si arrabbiano perché non si sentono valorizzati nel loro sforzo e quelle diserzioni si devono anche a questo. | giornali non dicono la verità su quello che stanno passando i soldati (film: La Grande Guerra di Monicelli). = La propaganda demonizza il nemico. Civili e militari, chiunque sia. Una categoria astratta. Un essere spregevole che mette in pericolo totale col quale non posso venire a patti perché il suo unico obiettivo è distruggere. Avere un nemico di questo genere provoca degli effetti. Se riesco ad organizzare e sono efficace cambia il modo di essere della massa. È un vantaggio avere un nemico, attiri più consensi. Se c'è un nemico, diventiamo un gruppo. Il nemico crea coesione. Gli inglesi creano anche le prime riserviste volontarie (in caso di invasione nemica sarebbero intervenute). Il nemico non lo vedo è più facile per la propaganda descriverlo come terribile perché i soldati non lo vedono. In Germania gli ufficiali non si interessano della loro immagine, i comandi tedeschi sono più arretrati. Gli inglesi creano false notizie usano le immagini dei progrom (insurrezioni dei russi contro gli ebrei). Le notizie false si diffondono molto rapidamente e si ingigantiscono: uno psicologo francese si inventa che i tedeschi sono violenti perché sono malati che hanno la bromidrosi (un difetto della sudorazione, emanano un odore sgradevole). La propaganda li descrive come feroci dalla nascita. Itedeschi vengono descritti come Unni, barbari che distruggono la civiltà occidentale. La propaganda nemica Mussolini li descrive come “barbari culturalizzati”. | tedeschi impersonano l'estrema disumanizzazione tecnologica, sono come l'incarnazione delle paure degli europei: barbari dotati di cultura e di tecnica e quindi fanno più paura. Dalla parte dei tedeschi gli inglesi e francesi vengono accusati di non avere degli ideali e dunque di essere una civiltà inferiore. Il nemico è una categoria astratta: i tedeschi, i barbari, ecc. in realtà quello che io chiamo nemico è un insieme di persone diverse. Utilizzando la categoria di nemico risolvo i problemi: creo coesione, rafforzo lo spirito patriottico, la volontà dei soldati di difendere e di attaccare senza farsi problemi, senza che salti fuori il problema morale. La categoria di nemico annebbia la coscienza, è l'origine del totalitarismo. Abituare i cittadini a non pensare, a non farsi domande, a non usare lo spirito critico, disabituare alla discussione, al confronto. In guerra cambiano i valori, cambia la morale. Abituati a non usare né la ragione, né il cuore. La coscienza demanda ad altri la scelta. Posso soltanto obbedire agli ordini. Mentalità che nasconde la realtà attraverso una serie di categorie. (film Orizzonti di Gloria finale. Incontrare il nemico è pericoloso dal punto di vista della tenuta dei soldati) Natale 1914. | soldati ormai hanno capito che cosa li aspetta. Vigilia di Natale nella zona delle fiandre. Trincea tedesca momento di tregua, soldato che ha una voce potente e si mette a cantare un canto di Natale. C'è silenzio anche nella trincea nemica inglese e francese. Le trincee distano pochi metri, i soldati vivono gomito a gomito. Ha fatto riaffiorare i sentimenti che i soldati avevano represso. Dopo il canto è partito l'applauso da tutte le trincee. È come se si dimenticassero di essere in guerra. | tedeschi prendono delle candele e le mettono sul bordo della trincea. Nell’altra trincea un ragazzo inglese si fa prendere dalla curiosità e alza la testa poi esce dalla trincea e cammina verso la trincea nemica. | tedeschi non gli sparano escono dalla trincea e la guerra si ferma. | soldati si incontrano, si stringono la mano. Un pezzo di realtà mi richiama a me stesso. Ciò che impedisce la mentalità totalitaria è proprio questo. Vedere, guardando davvero, senza veli. | soldati han seppellito i morti, han fatto delle cerimonie religiose, sono andati a caccia assieme, han fatto la partita di calcio, si son scambiate le notizie personali. Si son scoperti semplicemente delle persone. È bastata una canzone per fermare almeno per qualche ora la guerra. Dall’ora in poi fanno di tutto perché i soldati non si incontrino. Fan di tutto per impedire i contatti. La propaganda serve a far dimenticare ai soldati che combattere il nemico sia ammazzare uno che è uguale a me. Ventrone “le ragioni dell’ubbidienza”. La guerra dura nonostante tutti i fenomeni come quello del Natale del ’14. La disciplina militare insieme alla propaganda servono ad evitare che episodi di questo genere si ripetono. La guerra va avanti e più va avanti ci si abitua. Man mano che ti abitui sia a pensare che il nemico sia abominevole sia a familiarizzare con i tuoi. | cosiddetti legami di cameratismo. Nuova famiglia acquisita. La tua famiglia coincide con la patria. Si combatte anche per difendere la nuova famiglia, i camerati. Si possono salvare solo tenendo fede a questi legami. | battaglioni vengono dalla stessa regione, dallo stesso paese quindi è importante combattere peri propri compagni. C'era l'abitudine ad obbedire all'ordine dell'autorità senza metterlo in discussione. LA FINE DELLA GUERRA La pace è ideologia. 1919 pace che risente di come la grande guerra è stata combattuta. Una pace ingiusta. Conferenza di Parigi, trattati di pace. | vincitori vogliono imporre la pace ai vinti senza tener conto le ragioni dei vinti. Trattando sempre i vinti come nemici (tedeschi, austriaci). Si decide che la responsabilità di quello che è successo è solo e soprattutto dei tedeschi. Bisogna metterli nelle condizioni di non nuocere. Crea una situazione insostenibile perché in realtà non hanno perso in battaglia. L'esercito tedesco non si è mai arreso. I comandi pensano di essere stati pugnalati alle spalle dai politici. I tedeschi non hanno più un esercito quindi non possono difendersi, perdono delle regioni importantissime. Puniti economicamente. | francesi vogliono ricostruirsi con i soldi dei tedeschi. L'economia tedesca è già piegata devono riconvertire l'economia di guerra in un’economia di pace. Si è creata una situazione insostenibile malgrado durante la guerra fossero circolati i 14 punti di Wilson per una pace giusta. L'impero austro- ungarico viene smembrato. Si decide di premiare le aspirazioni di alcuni, solo quelli utili ai vincitori e di punire i popoli che han combattuto con i “nemici”. La tregua non durerà. Solo se una pace è vera e mette d’accordo tutti può durare. Viene creata la Società delle Nazioni solo che non partecipano delle grandi nazioni. Non partecipano i Russi (rivoluzione bolscevica) e gli Stati Uniti (non vogliono più interessarsi dell'Europa ma dei fatti loro). Collegamento diretto tra l’esperienza che fanno i soldati nella Grande Guerra e la mentalità totalitaria, la “cultura del totalitarismo”. Nelle trincee della grande guerra i miti delle avanguardie vengono vissuti. La guerra è un enorme amplificazione di massa. Di fatto per lunghi anni hanno vissuto cosi anche se non erano d'accordo. Si sono comportati come le avanguardie europee dicevano che bisognava comportarsi per fermare la decadenza europea. Ci si abitua a vivere come dicevano quei miti. La guerra rende credibile il discorso degli interventisti. Quando tornano a casa fanno fatica a tornare alla realtà. Dopo la guerra non si è più quelli di prima. Tutti i soldati quando tornano a casa vivono un'esperienza di estraneamento, le famiglie non sono più quelle di prima e anche loro sono profondamente cambiati. Non riescono a tornare ad essere come erano prima. Si manifesta dalle abitudini che i soldati portano a casa dalle trincee. Realizzazione di quel parlare, di quei discorsi, di quei miti delle avanguardie. In guerra si decide di affrontare un certo problema politico attraverso l’azione diretta, la violenza. Ci si abitua ad affrontare i conflitti pol attraverso le armi. Tentazione di usare lo stesso metodo per affrontare i problemi politici. Affrontare i problemi che occorre affrontare dopo la guerra, tra partiti come si faceva in guerra. La vita politica del dopo guerra è molto violenta. La violenza scandalizza molto meno.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved