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Storia del mondo contemporaneo dal 1850 al 1990, Sintesi del corso di Storia Moderna

Prima guerra mondiale; Rivoluzione russa e l’URSS anni Venti; primo dopoguerra nei Paesi occidentali; Il primo dopoguerra in Italia e Il fascismo; Asia, Africa e America del Sud fra le due guerre; crisi economica e democrazie occidentali; totalitarismi e autoritarismi anni Trenta; La crisi negli anni Trenta e seconda guerra mondiale; Il secondo dopoguerra, origini della Guerra Fredda; Il processo di decolonizzazione e la formazione del 3 mondo,fasi della Guerra fredda,integrazione Europea...

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 07/11/2022

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ilaria-spiga-1 🇮🇹

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Scarica Storia del mondo contemporaneo dal 1850 al 1990 e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! INTRODUZIONE: La grande guerra è preceduta da una lunga serie di processi che prendono forma nel secolo dell’800, detto il lungo ottocento, secolo che si apre con la rivoluzione industriale e condizionato dalla nascita di ideologia nazionaliste e l’emergere di conflitti sociali concerni ideologie razziali e di genere. Alla fine dell’800 comincia a formarsi la società di massa, ma si andranno anche a distruggere importanti imperi consolidati da secoli, come l’impero austo-ungarico, russo e ottomano stravolgendo la carta geopolitica globale. La lotta politica, aiutata dai media e dalla propaganda, sarà il focus delle diverse potenze europee che vedranno costruirsi i più imponenti regimi che la storia abbia mai visto. LA PRIMA GURRA MONDIALE: Nel 1914 la guerra che tutte le potenze europee e mondiali stanno per affrontare verrà sottovalutata da molti, immaginando una guerra lampo che porterà prosperità alla nazione, intellettuali e pacifisti incoraggiano i connazionali ad arruolarsi in nome della patria e con gli ideali cavallereschi trascinati dall’800, solo qualche partito pacifista si opporrà , ma non avrà alcun peso. Il casus belli che provoca il conflitto fu l’attentato all’arciduca Francesco ferdinando a Sarajevo erede al trono d’Austria, per mano di un nazionalista serbo, il 28 giugno 1914. Un mese dopo l’Austo-Ungheria attacca la Serbia, a quel punto il sistema di alleanza create 10 anni prima entra in funzione, il blocco degli imperi centrali composto da Germania, Austro-ungheri, Impero ottomano e bulgaria e il blocco dell’intesa con Francia,Granbretagna,Russia,Serbia,Italia, Porto,Romania,Grecia,USA. Tra il 1914 e 1918 si contano più di 10 milioni di morti, oltre alle gravi perdite umane c’è una devastazione economica e sociale completamente ignorata dai media, la propaganda infatti alimenterà odio verso i nemici designano i soldati come paladini bellici, influenzati dall’idea della mascolinità ottocentesca di uomo combattente e donna da difendere. La prospettiva cambia quando gli eserciti,non riuscendo a sfondare le linee nemiche, costruiranno trincee che trasformano la guerra da lampo a statica, anche le innovazioni belliche che non erano state valutate, cambieranno l’assetto bellico. La propaganda alimenta l’odio non solo al fronte ma anche tra i civili, degradando l’immagine del nemico e creando false notizie nate dalla rappresentazione collettiva gia esistente, come nel caso della crocifissione di un commilitone canadese, che univa una tragedia bellica alla sfera ecclesiastica, e riusciva a toccare tutta la società. Una delle tragedie che fanno emergere la brutalità della guerra fu la deportazione del popolo armeno da parte dell’impero ottomano nel maggio 1915 , si stima che 370000 armeni vennero deportati in Siria, altri 300000 in Armenia russa e tra 300000 e 1milione morirono durante il trasporto, trattandosi di un vero e proprio genocidio forse pianificato in precedenza. Contro la guerra si fanno sentire partiti pacifisti e paesi neutrali che con il manifesto di Zimmerwald DEL ’16 chiedono di abbandonare le armi, anche papa benedetto 15° chiede la pace, senza alcun effetto positivo. All’interno della società si fa sentire tanto quanto al fronte, le donne diventano la nuova forza lavoro, e in ogni paese il governo regola l’intero sistema economico. Le industre belliche crescono come cresce lo stipendio operaio, ma nelle zone rurali i prezzi salgono a causa dallo scarso raccolto, le banche stampano sempre più carta moneta generando una pesantissima inflazione. Il 1917 è uno degli anni più difficili, soprattutto per Italia e Russia, cominciano le rivolte sia per i civili che al fronte, la vita è insopportabile, i prezzi troppo alti e gli stipendi a ribasso scatenano in Russia due rivoluzioni che faranno cadere l’impero dello zar e la faranno uscire dalla guerra. I primi avvenimenti significativi vedono la Germania nel 1914 occupare il paese neutrale del Belgio per attaccare la Francia, che viene colta impreparata ma riuscirà comunque a bloccare e far ritirare i tedeschi, che si stanzieranno lungo Verdum. L’Italia, con il governo Salandra, nonostante la triplice alleanza (accordo difensivo) si dischiara neutrale per 1. Esercito non ancora pronto; 2.non è sicuro di poter ottenere cio che vuole. L’opinione pubblica si alterna tra neutralità e intervento, intanto Salandra e Sonnino cominciano nel ’14 le trattative segrete con i due blocchi per vedere con quale dei due avrebbe ricavato di più. Nel 1915 l’Italia firmerà il patto di Londra entrndo in guerra a fianco dell’intesa. Dal ’15 al ’17 entrano in guerra anche Porto, Romania e Grecia ,cominciano una serie di offensive su tutti i fronti.-Gli austro ungarici si dispongono lungo Carso e Isonzo provocando all’Italia 250mila morti, nel ’16 austro ungarici tentano la strafexpedition dal Trentino costringendo gli italiani ad arretrare e Salandra a lasciare il comando a Boselli.-I tedeschi attaccano sul Verdum ma francesi e inglesi contrastano l’attacco sulla Somme.-Fanco inglesi tentano di sbarcare nei dardanelli per bloccare i rifornimenti ma l’impero ottomano riesce a far sgomberare l’area. – -I TEDESCHI tra ’14-’15 iniziano una guerra navale contro la marina britannica che rispondera con un blocco navale e verrà colpita dai sottomarini, nel ’17 inizia una guerra sottomarina che toccherà navi degli USA, che dichiarerà guerra alla Germania per motivi ideologici e economici. -Russia nel marzo ’17 dopo l’abdicazione dello zar e un governo provvisorio, rovescerà il governo con la 2 rivoluzione firmano l’armistizio con la Germania il 3 marzo’18 con la pace di Brest-Listovsk. -nel ’17 Austo ungarici sfondano le linee italiane e occupano Caporetto, gli italiani si organizzano sul fiume Piave e l’offensiva viene fermata, il generale cambia da CADORNA A DIAZ, il governo da Boselli a Orlando. -’18 tedeschi tentano un’offensiva contro i francesi, contrastata grazie all’aiuto dell’esercito americano. ARMISTIZI DEL ‘18: 1.i francesi costringono la Bulgaria ad arrendersi; 2.Inglesi piegano gli ottomani; 3.Italiani vincono la battaglia di vittorio veneto sconfiggendo austo-ungarici (3novembre’18) 4.germania firma l’armistizio l’11novembre ’18 dopo la rivoluzione di Berlino. Nel ’19 il presidente degli USA, Wilson fissa 14 punti per la pacifica convivenza, dove proclama una pace senza vendetta e introduce accordi commerciali liberi, disarmo generale e autodeterminazione dei popoli sulla base della nuova carta geopolitica. Non tutti sono d’accorso, vogliono punire la Germania. IL 18 gennaio del ’19 durante la pace di Versaille si proclama che 1.in Russia non viene riconosciuta la repubblica socialista e lo zarismo è crollato, sono indipendenti Estonia, Lettonia, Lituania e Finlandia ; 2.non c’è più impero tedesco ma una repubblica democratica tenuta a risarcire le spese di guerra, smilitarizzare il reno e portare l’esercito a 100mila unità; 3.crolla l’impero austro ungarico e ottomano, in Turchia è in atto una pulizia etnica per la popolazione greca con Kemal 4.l’irlanda diventa uno stato autonomo nel ’23 dopo diverse guerre civili; La società delle nazioni viene creata nel 01.’20 era un organismo sovranazionale che si impegnava a far rispettare i 14 punti di Wilson, l’organismo è ancora troppo debole e sarà un insuccesso. LA RUSSIA RIVOLUZIONARIA: In Russia la guerra provocherà 1.7 milioni di morti, a causa dei pessimi armamenti i soldati verranno mandati al fronte completamente allo sbaraglio, inoltre il blocco navale commerciale da parte di UK E Ottomani comprometterà gravemente il sistema economico, aggravato già dalla pessima annata agricola del ’16. Lo zar cambia il nome della capitale da SAN PIETROBURGO A PIETROGRADO, li si trovano duma e la più importante industria bellica (putilov) che nel ’17 sarà oggetto di scioperi e serrate da parte degli operai che lottano per migliori condizioni lavorative scendendo in piazza a manifestare, nel febbraio si aggiungono alla folla anche le donne che lottano per i diritti, il governo non da peso alla manifestazione fino a qualche giorno dopo, quando ordinerà al esercito di sparare sulla folla il 26.02 (40 morti) provocando l’ammutinamento di un reggimento di soldati che si unisce alla manifestazione dando armi a operai e donne. Lo zar cerca di tornare ma non riesce, gli deve succedere il fratello ma chiede la formazione di un’assemblea costituente, inesistente, la dinastia romanov decade e la Russia diventa una repubblica con a capo il principe GREGORY L’VOV, nonostante le richieste di cessate il fuoco la guerra continua, la decisione fa emergere il partito dei soviet che aveva già una certa autorità, Lenin è il capo del partito che con l’aiuto di un treno merci tedesco torna dall’esilio per arrivare nella capitale, il 4 aprile ’17 tiene un discorso che passerà alla storia come ‘’le tesi d’aprile’’ dove rende note la sue ideologie con un programma che prevedeva il rovesciamento di governo, l’uscita della Russia dalla guerra e la nazionalizzazione delle terre. Le tesi provocano una spaccatura all’interno dei soviet, i menscevichi vogliono riportare l’impero zarista, bolscevichi che vogliono una rivoluzione comunista, le tensioni si traducono in un colpo di stato da parte del generale Kornilov, Karensky decide di liberare i bolscevichi incarcerati per ottenere il loro sostegno ma i bolscevichi sfruttano l’occasione organizzando le guardie fosse, il colpo viene bloccato e Kornilov catturato. Lenin tra 24-25 ottobre’17 con un colpo di stato occupa il palazzo d’inverno e sale al governo affiancato da Trosky e Stalin, prende subito autorità cominciando le trattative di pace per l’uscita dalla guerra, espropriando le terre della chiesa e nazionalizzandole. Nel novembre del ’17 si elegge un assemblea costituente ma i bolscevichi perdono, nel ’18 sciolgono con la forza l’assemblea e si instaura un regime a partito unico dittatoriale. Il governo bolscevico comincia le trattative di pace, che firmera il 3-3-’18 a BREST-LITOVSK; la capitale viene spostata a Mosca e il partito cambia il nome in partito comunista russo. In questo periodo le armate bianche si stanno costruendo per attaccare il nuove regime, nel ’18 le arm.bianche cercano di bloccare la transiberiana e minacciano di marciare per la liberazione dello zar, i bolscevichi allora uccidono tutta la famiglia romanov, durante questa guerra civile le armate rosse contavano 5milioni di unità tra donne e volontari, le armate bianche sono ancora troppo disorganizzate e vengono da subito soppresse. Nel ’20 il neo stato della polonia decide di attaccare la Russia, Lenin consapevole di non poter portare avanti piu guerre contemporaneamente firma la pace di riga e cede alla polonia Crimea,Caucaso, e aree al confine persiano e afghanistano, ma ne ottiene altre del vecchio impero zarista. La guerra civile provocherà 7milioni di morti e farà emergere i tratti dittatoriali del partito, sin dal’18 vengono annullati tutti i debiti, le fabbriche e le terre nazionalizzate. Lenin durante la guerra ricorre al comunismo di guerra, ossia la requisizione dei viveri dalle campagne con compensi insufficienti che ridistribuiva su base famigliare, nasce il mercato nero che verrà contrastato con la creazione della CEKA nel ’17, incaricata di sopprimere tutte le attività illegali. Nel ’18 si approva una nuova costituzione con la quale si afferma tutto il potere in mano ai soviet, diritto di voto per le donne, tutti i partiti che non siano quello comunista sono messi a tacere dalla ceka, adottando la tecnica del terrore rosso. Nel ’19 si fonda la terza internazionale detta anche comintern che ha come obbiettivo l’espansione di una rivoluzione comunista in tutta la Russia,Europa e mondo seguendo il modello comunista di mosca. Nel marzo del ’21 una base navale si ribella al comunismo di guerra provocando un massacro che farà ricredere Lenin nella sua politica economica, per questo elabora la NEP, imponendo un’imposta fissa in natura ai contadini, che promosse la commercializzazione e gli scambi ma creò anche classi sociali dei rispettivi kulaki e nepmeni. Nel ’22 Lenin viene colpito da un ictus e nel ’24 morira senza dare chiare indicazioni per il suo successore. Nel ’22 lo stato prende il nome di urss, due anni più tardi viene approvata una nuova costituzione e lo stato è ufficialmente un partito a regime unico. Per la successione di Lenin comincia una lotta politica tra Stalin e Trosky con ideali differenti, nonostante Lenin avesse criticato aspramente stalin per i suoi metodi troppo brutali, nel ’27 Stalin diventa il nuovo dirigente del partito, Trosky viene deportato e poi ammazzato. Dal’17 vengono emanate una serie di leggi a favore delle donne e riguardanti la famiglia, che proclamavano l’uguaglianza assoluta tra uomini e donne, il divorzio, il matrimonio consacrato come un rituale civile, l’abolizione della poligmia, del velo coranico e del matrimonio con le bambine, gratuita dell’assistenza ospedaliera alle partorienti e la legalizzazione dell’aborto (28). Nel ’26 viene approvato il codice di famiglia che riconosceva legalmente le convivenze e i divorzio anche se consensuale solo da una delle parti. Inoltre si alza l’età per la scuola dell’obbligo e viene insegnata la dottrina marxista nelle scuole, mentre viene tolto l’insegnamento della religione. Queste norme innovative ebbero però anche risultati negativi, le donne vennero ripudiate dai bambini e molti bambini vennero abbandonati. Il comunismo si afferma grazie alla sua politica basata sulla paura , oltre ad offrire vantaggi economici i comunisti avevano costruito il proprio dominio su una politica di paura e sospetto che faceva sentire i comunisti parte di una comunità, inoltre c’è un evidente parallelismo con la religiosità, infatti non è solo un partito politico ma anche sociale e religioso, dotato di testi sacri, santini comunisti e la sacralizzazione della persona di lenin, che verrà imbalsamato ed esposto nella piazza rossa, come a promettere una vita eterna sulla terra anzi che in un paradiso. IL DOPOGUERRA IN OCCIDENTE: I governi europei dopo la prima guerra mondiale si ritrovano in una situazione economica disastrosa. FRANCIA, ITALIA E REGNO UNITO hanno pesanti debiti di guerra con USA, avendo prodotto grandi quantità di cartamoneta e una pesante inflazione devono sviluppare una politica economica efficiente. LA GERMANIA continua una politica inflazionistica per non pesare sulla popolazione che già si trovava in grave crisi, il numero di disoccupati è altissimo e le donne sono invitate a tornare a casa. USA E GIAPPONE Iran fortemente frustrati dall’occidentalizzazione del loro popolo lanciano movimenti nazionalisti anti occidentali con il tentativo di lanciare un radicalismo religioso islamico. Le proposte di ritorno all’islam sono avanzate dalla diffusione della fratellanza musulmana che cercano di rilanciare l’ismal tra il ’30-’40. PALESTINA il revival musulmano considerano la Palestina come la città degli infedeli, sin dai primi del 1900 la comunità ebraica proveniente dalla Russia si trasferisce in Palestina acquistando terre arabe. Dopo la dichiarazione di Balfour ’17 si è promessa una patria ebraica in Palestina, dopo la 1GM UK ha il controllo dell’area, che cercherà di proteggere le colonie da aggressioni arabe, nonostante ciò nasceranno movimenti contro l’immigrazione e colonizzazione ebraica dell’area. Tra ’36-’38 acoppia la rivolta degli arabi palestinesi, l’amministrazione britannica decide allora di limitare i flussi migratori, cio non basterà per bloccare le tensioni che vanno avanti ancora oggi. AFRICA COLONIALE è sparita TRA UK-FR-BELGIO che cominciano uno sfruttamento delle popolazioni e applicano una legislazione razzista, che esclude la popolazione da ogni incarico amministrativo, nel ’38 viene introdotta l’apartheid che separa i neri dai bianchi nella vita quotidiana, a questa segregazione cerca di protestare il congresso nazionale africano e successivamente la lega giovanile dello stesso , tra cui fondatori Nelson Mandela. COMMONWEALTH è l’organismo dei sei dominos dell’impero britannico che hanno l’impegno di preferirsi come partner commerciali, ne fanno parte Sudafrica, Canada, Terra Nova, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. LA CRISI DEL ’29: Negli anni del ’20 l’economia statuntense andava sempre crescendo, anche la produzione di beni di consumo durevoli e la vendita rateizzata agevolava l’acquisto,Il mercato andava però a stagnarsi perché questi beni venivano comprati solo una volta nella vita ma la produzione non smette di produrre nonostante la richiesta è sempre inferiore. Questa non era ancora stato vista dalle grandi banche, condizionate da un'ondata di entusiasmo per il grande sviluppo economico del tempo. Tra il 27 e il 28 il mercato si sta svalutando e la produzione è sempre più eccessiva, risparmiatori e gli operatori di banche vedono il valore delle azioni crescere e cominciano delle manovre speculative messe in atto dagli operatori di borsa, che comprando azioni aspettavano un pò per venderle a valore maggiorato. Questa operazione si chiama bolla speculativa, stimola la crescita delle azioni, indipendentemente dalle condizioni economiche. Nel 1929 questo sistema smette di funzionare, il valore delle azioni diventa sempre più positivo, perciò tutti cominciano a vendere le loro azioni prima di far crollare il prezzo. Tutti cominciano a vendere insieme e il 29 ottobre 1929 verrà ricordato come il martedì Nero della borsa di Wall Street, dove saranno vendute i più di 16.500.000, $ di azioni. Queste manovre si ripercuotono subito sulle banche, la piccola banca è in difficoltà per restituire i prestiti, i risparmiatori si allarmano e si recano nelle banche, la maggior parte falliscono. Le banche più solide riescono a restituire i risparmi, ma non hanno più risorse. Le imprese statunitensi non hanno più soldi per mandare avanti la produzione e comincia un rallentamento produttivo, con il licenziamento di operai e impiegati. Comincia qui la Grande depressione, da gli operai ai contadini delle aree rurali i prezzi si innalzano, ma non per l'aumento dell'offerta, ma per la caduta della domanda. La crisi statunitense contagia l'Europa, dato il collegamento che nella metà degli anni 20 era stato messo in atto con governo statunitense e tedesco con il piano the DAWES, le banche statunitensi non riescono a finanziare più la Germania e richiedono indietro i finanziamenti. La Germania contagia la crisi alle altre potenze europee. Come prima risposta la Gran Bretagna svaluta la sterlina ma gli altri paesi innalzano i dazi doganali. Nel 29 il Presidente degli Stati Uniti è HOOVER che verrà colto completamente impreparato dalla crisi del 29, come prima risposta attua una politica che si basava su tagli alla spesa pubblica e pressione fiscale. Subito nascono le rivolte popolari per questa politica. Durante la campagna elettorale, ROOSVELT promettere agli elettori un New Deal che sarà poi il suo piano politico. Dopo la vincita delle elezioni nel 1933 ROOSVELT agisce con la tua azione del New Deal che si muove su quattro direzioni: 1. Il riordino del sistema bancario e l'attribuzione di un controllo federale all'interno delle banche per evitare mosse speculative; 2.L'ampliamento e l'attuazione di programmi che sostengono i gruppi sociali in difficoltà con fondi statali e amministrazioni locali; 3.L'attuazione di un programma di lavori pubblici per integrare tutti i disoccupati; 4. La riorganizzazione delle relazioni tra imprenditori e forza lavoro per coordinare le relazioni tra lavoratori e sindacati, stabilire dei livelli alla produzione e prezzi delle retribuzioni industriali. ROOSVELT non vuole far sentire nessuno solo., consolida il suo elettorato tramite delle conversazioni davanti al caminetto, usando un lessico informale e amichevole dai 15 ai 45 minuti, cerca di spiegare il proprio piano politico a tutti i suoi ascoltatori. Questo fa sì che ROOSVELT si avvicini sempre di più alla Comunità e non dimentichi nessuno, neanche quella parte di elettorato afroamericano che lui non esporrà tramite le sue lezioni, ma che aiuterà con dei sussidi. ROOSVELT non si espone troppo per quanto riguarda l'elettorato afroamericano perché aveva paura di perdere invece quella parte di elettorato bianco e anglosassone che era La maggior parte. Anche la first Lady comincia un attivismo politico entrando a far parte di associazioni femministe, si batterà per i diritti della donna e la tutela delle madri, ma anche per i diritti civili, particolarmente apprezzati dall’elettorato afroamercianco. Regno Unito nel 1929 ha un governo di coalizione presieduto da laburisti e liberali con a capo McDonald che con l'emergere della crisi economica attua taglia alla spesa pubblica, aumento della pressione fiscale sui redditi e prelievi sugli stipendi dei dipendenti pubblici per garantire un sussidio statale. L'economia però non si riprende. Allora nel ‘31 McDonald svaluta la sterlina per aumentare le entrate con gli scambi commerciali ma a risposta di ciò, le altri potenze europee decidono di aumentare i dazi doganali. Nel 31 McDonald's è in carica di Primo Ministro e attiva il British commonwealth, agevolando gli scambi e riducendo al minimo gli interessi tra i 6 dominos britannici. Nel 35 McDonald abbandona il governo, i conservatori vincono le elezioni. Negli anni seguenti ci saranno due governi guidati da Baldwin tra il 35 e il 37 e da Chamberlain dal 37 al 40 che riducono le imposte sui redditi e aboliscono il prelievo dagli stipendi dei dipendenti pubblici. In Francia c'è ancora una grave instabilità politica che vede dal 29 al 36 il cambio di 20 governi di destra e di sinistra. Nel 36 al governo sale Léon Blum, che attua una serie di politiche riservate ai lavoratori industriali, introducendo 40 ore di lavoro settimanali obbligatorie, migliori salari e migliori condizioni lavorative, due settimane di ferie pagate, questo non aiuta la produzione industriale che si sente fortemente a disagio comincia un aumento delle spese produttive. Nel 37 Bloom chiede la piena concessione in materia finanziaria, ma la Camera prova il Senato no, Blum si dimette. Sul piano demografico sia Francia che Inghilterra si ritrovano con un calo delle nascite, I governi chiedono alle donne di tornare a casa e lasciare il lavoro a gli uomini tornati dal fronte dopo la prima guerra mondiale, Inoltre, si pensa che anche l'occupazione delle donne sia uno degli elementi principali per questo calo demografico, la alta borghesia accetta questa richiesta, ma la classe medio bassa non accetta perché finalmente riesce ad avere più autonomia e libertà all'interno della propria famiglia. Tra la prima guerra mondiale e 1930 si vede che all'interno di una famiglia ci sono circa 2, 3 figli in meno. E inoltre questa condizione è sicuramente dovuta alla scarsa finanziaria. Anche la questione dell'aborto in Francia è ancora proibito, mentre in Inghilterra è legale solo se per in pericolo della salute fisica della donna, ma successivamente con la diffusione dell'aborto clandestino in Gran Bretagna l'aborto viene legalizzato nel 1938, sia per la salute fisica che mentale della donna. Inoltre, negli anni del 30 ci saranno dei progressi e delle legislazioni sempre più all'avanguardia per quanto riguarda l'uguaglianza tra uomini e donne. NAZISMO ,FASCISMO E AUTORITARISMO: La Germania nella metà degli anni 20s sta riuscendo a superare grave crisi economica della Prima guerra mondiale con l'attivazione del piano dei Dawes e Young. Ma la crisi del 29 colpisce non solo gli Stati Uniti, ma anche la Germania, che stava riparando la propria economia grazie ai finanziamenti americani, gli Stati Uniti non finanziano più la Germania e richiedono i finanziamenti indietro, provocando nel 32 più di sei milioni di disoccupati che non hanno risparmi a causa della grave inflazione dei primi anni 20 di governi. Nel 32 non riescono ancora a trovare una linea politica adeguata e si afferma il piccolo partito fondato da Hitler, il partito nazionalsocialista che riscuote un consenso sempre crescente. Nelle elezioni del 30 riceve già il 18% dei voti e quelle del 32 più del 37% di voti. Questo partito ha molto successo perché si basa su tre punti principali, Il nazionalismo aggressivo, il forte razzismo, la capacità di portare dalle parole ai fatti che molto spesso sono aggressioni fisiche. Inoltre, Hitler punta sul patto di Versailles. Perché pensa che con questa pace si sia profondamente offeso l'onore della nazione, che non si sente la responsabile della guerra e nemmeno sconfitta. Questi tipo di pensieri trovano polemica all'interno della società, piuttosto frustrata dalle condizioni di Versailles, uniscono il popolo tedesco creando una comunità e cercando di trovare dei nemici a cui attribuire la colpa, saranno comunisti ed ebrei. Hitler viene preso dalla borghesia come una persona che fa sul serio, questa ideologia nasce dal fatto che le aggressioni e che attua siano completamente tollerate sia dal governo che dalle forze armate, ciò aumenta il prestigio del partito nazista. Inoltre, il partito Nazional socialista è composto da giovani o giovanissimi con più del 70% di persone al di sotto dei 40 anni, per lo più uomini di guerra che apprezzano la giovinezza del partito e vogliono giustizia contro le condizioni di Versailles perché frustrati dall' aver concluso una guerra e averla persa. Durante una crisi di governo nel 31 il Presidente della Repubblica da l'incarico di Primo ministro ad Hitler e nel 33 Hitler forma un governo. Di coalizione. Nel Febbraio del 33 la sede del Parlamento viene data alle fiamme e Hitler sfrutta l'occasione per dare tutta la responsabilità a comunisti ed ebrei, facendo arrestare i comunisti e sospendendo i diritti inalienabili. Nel 33 si tengono le nuove alle elezioni, i nazisti trionfano con più del 44% dei voti, ma a Hitler non piace governare in un contesto parlamentare, dunque, comincia a mettere fuorilegge il partito comunista e ottiene i pieni poteri con l'approvazione del Parlamento. È la fine della Repubblica di Weimar e nasce il Terzo Reich nazista. Tra il 33 e il 34 il governo nazista mette in atto una serie di leggi che regolano la struttura del Terzo Reich, 5 sono le direzioni principali: 1.La repressione di tutte le opposizioni è una costruzione di un sistema a partito unico, scioglie i sindacati e firma un concordato con la Chiesa cattolica, inoltre comincia un'azione di censura verso giornali e media con l’incarcerazione degli oppositori e deportazione nei campi di concentramento; 2.il riassetto dei poteri istituzionali viene legalizzato con una serie di leggi emanate tra il 33 e il 34. La Federazione degli Stati della Repubblica di Weimar è sotto il completo controllo dell'unico governo che ha una sua tutto controllato da poteri centrali, si passa da un sistema federale a uno centralizzato; 3.La reclinazione degli equilibri interni al partito ,si tratta delle forze paramilitari, SA che vengono inizialmente affiancate dalle SS. Successivamente le SA diventeranno troppo potenti, Hitler deciderà di far uccidere nel 34 i principali dirigenti delle partito delle SA durante la notte dei lunghi coltelli e subordinare SA a SS che avranno il compito di controllare la Gestapo e di. Avere la responsabilità dei campi di concentramento; 4.la costruzione di un sistema associativo totalitario si basava sulla costituzione di organismi che inquadravano tutti i ragazzi e le ragazze con un'impostazione militare, c'erano diverse organizzazioni basate su età e sesso, come la gioventù hitleriana, per i bambini e ragazzi poi seguita dal servizio militare. Per le ragazze l'organizzazione di fanciulle e successivamente la Lega delle ragazze tedesche;5. la definizione dei rapporti con le chiese, Hitler ha il pieno sostegno della chiesa luterana, ma ha un più complesso rapporto con la Chiesa cattolica. Nel 33 firma un concordato con la Chiesa cattolica che avvicina a regime molti cattolici, nonostante il Pontefice Pio XI pubblicherà anche un’enciclica dove denuncia gli atteggiamenti razziali di Hitler. Hitler cominciò l'attuazione di una politica economica che si basa principalmente su: un vasto piano di lavoro politico pubblico, con l’edificazione di nuovi edifici, autostrade e il rilancio dell'industria bellica. Inoltre, interrompe i pagamenti delle riparazioni di guerra senza mai più riprenderli. I successi di questa politica hanno un radicato consenso, la disoccupazione viene riassorbita, i salari crescono e in crescita anche il PIL. Hitler non vuole portare questo sistema in un lungo termine, sta preparando a Germania per la guerra. Ha una politica estera molto aggressiva, nel 33 esce dalla società delle Nazioni, riarma l'esercito tedesco e occupa militarmente la Romania. Inizia una politica di espansione demografica incoraggiando l'aumento della natalità nelle coppie di razza pura Ariana, per tutta quella parte di popolazione che ha la possibilità di riprodursi come gli omosessuali verranno emanate delle leggi nel 35 contro l'omosessualità. Le misure anti natalista che, applicate a individui che anche se di razza Ariana sono malati di mente disabili o criminali, vengono attuate dal 33 al 45 con una sterilizzazione obbligatoria di più di 400.000 persone. Nel 39 attua un piano che fa ricorso alla eutanasia per scopi eugenetici con l'annientamento di 200.000 persone, anche di razza Ariana che avevano problemi di tipo mentale o fisico. La politica razziale comincia a orientarsi contro la comunità ebraica con un'asse serie di leggi dal 33 che escludevano gli ebrei dall'amministrazione pubblica, nel 35 con le leggi di Norimberga si Regola la questione cittadinanza, distinguendo cittadini a pieno diritto e membri dello Stato senza diritti, la legge di protezione di sangue e dell’onore tedesco proibisce matrimoni con ebrei e tedeschi ariani. Nel 35 c'è il licenziamento definitivo di tutti gli ebrei e all'interno di amministrazioni pubbliche con limiti pesanti e verso le imprese di proprietà ebrea, è obbligatoria far apporre una J su passaporti e carte d'identità. Dopo l'uccisione di un diplomatico nazista a Parigi da parte di un ebreo nel 38 con Notte dei cristalli più di 7000 negozi ebrei verranno devastati e più di 26.000 ebrei deportati in campi di concentramento. La Comunità tedesca di Hitler si basava sulla Fondazione di una vera e propria comunità che si sentiva al sicuro non essendo i diversi, che subivano aggressioni brutali e discriminazioni. Ciò provocava questo senso di appartenenza e di non esclusione, Hitler come Roosevelt, cercava di consolidare il proprio elettorato tramite la radio o il cinema, ma al contrario di Roosevelt, Hitler ha una politica molto più rigida e anche quando si rivolge al suo elettorato lo fa con un inquadramento militare dando degli ordini con voce molto ferma. organizza una serie di festività Pubblici. Le donne all'interno della Comunità tedesca sono spinte a diventare principalmente madri, ma non solo, infatti sono anche madri lavoratrici che devono impegnarsi per la diffusione del partito e partecipare attivamente a tutte le manifestazioni e le associazioni. La politica di Hitler si basa su un iper-nazionalismo Teatrale e pubblico come all'inizio della sua propaganda politica con il rogo dei libri nel 33 dove vengono bruciati prodotti di intellettuali a confessione ebraica o comunque che andavano contro la sua ideologia. Anche con la mostra dell'arte degenerata nel 37 organizza una mostra gogna per tutta quell’arte di produzione ebraica come Kandinskij e Klee, opere e sperimentali non figurative contrapposte a Opere figurative. Il nazismo e ispirato dal fascismo italiano che prende potere già nel 22, dopo la marcia su Roma. nel 25 si trova già affrontare una grave crisi economica del paese con una brusca contrazione delle esportazioni e tanti disoccupati, Mussolini affronta la crisi con un'attuazione di lavori pubblici e la bonifica di zone paludose. Sosteneva le banche e nel 31 in regime crea l'Istituto mobiliare italiano successivamente prenderà il nome di Istituto per la ricostruzione industriale con fondi statali, finanziava e comprava grandi quantità di azioni delle più grandi industrie italiane e no. lo Stato diventa il principale proprietario delle imprese. Questo ente si creò con l'idea di utilizzare quei soldi per Lo Stato, ma in realtà i soldi per l'acquisizione di tutte queste azioni vennero presi dai soldi dei contribuenti e mai restituiti. Inoltre, il fascismo ha un come il nazismo, una caratteristica antifemminile, infatti le donne non sono accettate tra i principali dirigenti del partito e devono sottostare al proprio uomo, viene anche emanata una serie di leggi che limitano la carriera della donna in ambito lavorativo. Mussolini attua un piano per aumentare la natalità introducendo premio per famiglie e tassando i celibi. Nonostante questo, il tasso di natalità non cresce. Mussolini, dunque, decide di a optare per un’ottica espansionistica territoriale e nel 35 attacca l'Etiopia con pesanti bombardamenti. Nel 36 l'Etiopia, l'Eritrea e la Somalia diventano una Colonia dell'Africa orientale italiana, con Vittorio Emanuele come imperatore, la società delle Nazioni allora attua una serie di sanzioni economiche verso l'Italia, bloccando i rifornimenti di materiali bellici ma l'Italia riceverà un sostegno da parte della Germania nazista formalizzato nel 36 con l'asse Roma Berlino e successivamente consolidato in un patto antisovietico sottoscritto con Italia, Germania e Giappone con l'uscita dei tre dalla società delle Nazioni l'Italia nel 37, Germania Giappone nel 33. Mussolini applicano legislazione razziale tra cittadini e sudditi con una vera e propria apartheid. Nel 37, vengono illegalizzati i matrimoni tra sudditi e cittadini, i rapporti sessuali e con l'avvicinamento della Germania si introduce nel regime fascista un'ulteriore legislazione razziale e esplicitamente antisemita con la pubblicazione del Manifesto della razza nel 38 fermata dei più importanti esponenti letterali e pubblici italiani si ribadisce la superiorità della razza italica alla razza ebrea. Anche il regime fascista attua una struttura di associazioni articolate per bambini e bambine in cui si insegnano i valori fascisti come i balilla EI figli della Lupa, le piccole italiane e l'Associazione delle massaie rurali che apre nuove prospettive anche per quanto riguarda le attività sportive in funziona dimostrare la qualità della razza italica. Il punto la propaganda fascista, si vuole trasmettere un'idea di nazione come un corpo compatto , si sviluppa il culto della Roma imperiale, il culto del Duce come uomo nuovo, prodotto da una rivoluzione fascista, vigorosa, autoritario, militaresco. In Spagna nel 23, dopo un colpo di Stato da parte di Rivera, appoggiato dal Re Alfonso tredicesimo comincia un piano di lavori pubblici, rilancia L'inflazione che fa aumentare il deficit nel 29, dopo una cattiva annata agricola l’insoddisfazione del regime e diffusa e Rivera cade nel 30, alle altre alle elezioni del 31 il Re Alfonso senza abdicare ufficialmente lascia il paese e vincono le elezioni socialisti e repubblicani, si instaura una Repubblica con suffragio universale maschile e femminile e c'è la separazione tra Chiesa e stato tra il 32 e il 33. Il governo è guidato da Azana, Scioglie i gesuiti, chiude le scuole cattoliche e riconosce la Catalogna come uno statuto autonomo. Vista la laicizzazione dello Stato, numerosi gruppi anarchici, cominciano gesti di violenza. Nel 33 lo schieramento di destra conquista la maggioranza dei seggi, guidato da Gill Robles che revoca l'autonomia della Catalogna e comincia una serie di progetti per la riforma agraria, con la riduzione di salari e allontanando i contadini dall'occupazione delle terre incolte. nel 34 in Catalogna scoppiano a rivoluzione autonomista i socialisti repubblicani di sinistra, comunisti e anarchici si uniscono sotto uno lo stesso fronte, il fronte popolare che vince nelle elezioni del 36. L'esercito con la rivolta di Francesco Franco con la successiva occupazione di Madrid e Barcellona vuole rovesciare il governo, Le altre potenze europee decidono di non intervenire in questa guerra civile con un accordo di non intervento, ma Italia e Germania sostengono la ribellione franchista, garantendo esercito e rifornimenti necessari. E nel 37 Forte da. Germania e Italia. Franco Oltre ad avere un importante sostegno dalla Chiesa cattolica riesce a spezzare il fronte repubblicano( Aiutato dall'Unione Sovietica), quando occupa Barcellona e successivamente Madrid nel 39 forma un nuovo governo a partito unico e instaura una dittatura fino alla sua morte nel 75. URSS DI STALIN: Stalin nel tra il 1927- 29 si è imposto come dirigente del partito comunista sovietico e della stessa Unione Sovietica, liberando gli scambi commerciali e le attività produttive in modo parziale. Decide di cambiare la linea economica instaurata con la NEP Promuovendo industrializzazione del sistema produttivo e la collettivizzazione dell'agricoltura con una serie di pianificazione quinquennali che avevano obiettivi produttivi da raggiungere, la prima parte, dal 32 al 37. La produzione industriale cresce, tra il 28e il 40, gli occupati nell'industria sono i quasi 11 milioni, ha inizio una migrazione interna dalle zone rurali alle città, per trovare lavoro all'interno delle imprese, inoltre, viene rafforzata la rete strada stradale e ferroviaria e anche la struttura educativa che forma gli studenti secondo direttivi di industria. Nel 1940 URSS diventa la terza potenza industriale del mondo, dopo Stati Uniti e Germania. E dal punto di vista sociale, però, l'operazione si basa su una comprensione del tenore di vita della popolazione, nonostante la produzione industriale vada bene, i salari sono sempre bassi, ma i prezzi crescono rapidamente. Stalin allora attua con l’Urss. Il 2 giugno ci sono le prime elezioni post-fascismo dell’Assemblea costituente in cui vince la DC, poi il partito socialista e poi quello comunista. Vi è inoltre un referendum Costituzionale dove vince la Repubblica con il 54% dei voti che causa la fine della monarchia dei Savoia, e le donne hanno diritti di voto. Nell’estate del 46/inizio 47 il secondo governo De Gasperi inizia a legarsi con la condizione internazionale. Nel gennaio del 47 De Gasperi va in America per cercare di ottenere degli aiuti dagli americani che però non sono soddisfatti dei governi di coalizione italiani per via della presenza del partito comunista e socialista. Gli Usa aiuteranno solo governi omogenei e perciò vi è una scissione del partito socialista italiano in cui esce la componente più moderata guidata da Giuseppe Saragat che fonda il Partito dei lavoratori italiani. Nel 47 la dottrina Truman e il piano Marshall si accompagnano a una radicalizzazione dello scontro politico e ideologico italiano. Il 31 maggio 47 De Gasperi esclude il PCI e il PSI dal proprio governo, i quali hanno una reazione moderata e tutti i partiti lavorano assieme per scrivere la Costituzione che entra in vigore il 1° gennaio del 48. Il 18 aprile 48 vi sono le prime elezioni politiche parlamentari del secondo dopo guerra dove vince la DC con il 48% dei voti mentre PSI e PCI che si erano unite avevano ottenuto solo il 31% dei voti. La DC vince perché ha il sostegno economico e materiale degli Usa in quanto garante e gli aiuti erano necessari, aveva il sostegno della Chiesa con papa Pio XII che era anticomunismo, inoltre il colpo di Stato in Cecoslovacchia aveva generato la paura che potesse avvenire anche in Italia. Il VI governo De Gasperi è formato da DC, dal partito socialdemocratico di Saragat, dal partito liberale e da quello repubblicano. La guerra fredda tra crisi e prime distensioni 49/56 Nel 1949 a situazione cambia, lo status quo viene modificato da due aspetti molto importanti: l’Urss aveva raggiunto un equilibrio strategico in quanto possiede la bomba atomica, e in Cina i comunisti avevano vinto la guerra civile durata 10 anni ed erano guidata da Mao Tse Tung(PC CINESE’21). A questa vittoria comunista Stalin reagisce con prudenza come era solito per la politica estera, ed offre il suo aiuto solo dopo la vittoria, dopo l’affermazione di Mao nell’ottobre del 49. Nel 50 si formalizzò l’amicizia tra Urss e Cina che spaventa gli Usa perché in questo modo mezzo mondo è comunista e perché lo vedono come la prova del carattere monolitico e unitario del comunismo internazionale. In questo modo aumentano le logiche bipolari della guerra fredda: noi o loro. Ciò porta a una globalizzazione della guerra fredda che include anche l’Asia. Nel 50 gli Usa promuovono una politica di forte riarmo per cercare di contenere il comunismo globale. Tra il 50 e il 53 scoppia la guerra civile tra le due Coree che avevano la loro zona di confine alla fine della 2° guerra al 38° parallelo. A nord c’era l’occupazione sovietica guidato da Kim Il Sung, mentre a sud c’era un regime autoritario filoccidentale guidato da Syngman Rhee. La Corea del nord, forte della vittoria comunista in Cina, vuole cercare di riunificare la Corea con un regime comunista, per cui si rivolge a Stalin che inizialmente si oppone per evitare scontri ma poi cambia opinione quando raggiunge la parità nucleare e perché era convinto che gli Usa non sarebbero intervenuti. Inoltre, aveva paura che la Cina mettesse in discussione la sua leadership. Nel giugno del 50 la Corea del nord invade quella del sud e gli Usa reagiscono convocando una seduta dell’Onu che approva l’invio di truppe occidentali per ristabilire i confini. Ciò avviene perché il delegato sovietico non era presente come forma di protesta per il fatto che l’Onu aveva messa come rappresentante della Cina un delegato di Taiwan, la quale era riconosciuta a livello internazionale come la Cina legittima, mentre quella di Mao verrà riconosciuta solo negli anni ’70. Nel novembre del 50 vi è un ribaltamento della situazione e Stalin invita la Cina ad intervenire. Alla fine degli anni 50 e inizio del 51 vi è un ristabilimento della situazione iniziale e l’inizio delle trattative diplomatiche tra le due Coree che si concluse nel 53 con il ripristino dei confini e la firma dell’armistizio. La guerra in Corea è importante perché: è il primo conflitto combattuto dopo la 2 guerra, dimostra l’antagonismo tra Usa e comunismo che ormai aveva raggiunto caratteri globali, e mostra il senso del limite tra le due potenze nell’era nucleare ossia la prudenza, infatti, sono guerre seppur sanguinose, combattute con l’uso di armi convenzionali. Questa fase della guerra fredda è conosciuta come la più dura, si conclude con la fine della guerra di Corea nel 53, in quanto mostra come questa guerra si combatte anche internamente soprattutto in questa prima fase. Gli Usa dal 45 avevano istituito una Commissione all’interno del Congresso per le attività antiamericane, ossia individuare comunisti infiltrati. Nel 47 furono lanciate delle campagne di verifica della fedeltà alle istituzioni americane dei dipendenti federali e inoltre sono anni di forte limitazione delle attività sindacali, considerate luogo di comunisti. Questo clima di paura e sospetto porta anche a casi estremi come quello dei coniugi Rosenberg condannati a morte con l’accusa di spionaggio. Questo fenomeno di paura e sospetto del passaggio di informazione viene chiamato FENOMENO DEL MACCARTISMO, che fa riferimento a Joseph McCarthy che nel 50 aveva affermato di avere una lista di comunisti infiltrati nell’amministrazione americana che potò a una caccia alle streghe dell’FBI guidata da J. Edgar Hoover. Queste indagini colpiscono principalmente l’industria cinematografica in quanto i registri vengono accusati di essere dei simpatizzanti del comunismo come Charlie Chaplin. Il cinema americano esprime le ansie e le paure nucleare e anticomuniste con film di invasione aliena e apocalittici. L’Urss invece si caratterizza per il fenomeno dello ZDANOVISMO ossia il controllo repressivo della cultura e dell’arte e si ritorna a una censura ideologica. Nell’industria cinematografica si registra una scarsa produzione e si raggiunge l’apice del culto della personalità di Stalin. Ciò avviene dentro una campagna di ipernazionalismo patriottico e alla lotta del cosmopolitismo con tendenze antisemite, tant’è che nel 53 viene emanata una legge che vieta i matrimoni tra sovietici e stranieri. La guerra di Corea aveva aumentato il processo di fabbricazione delle armi che a un certo punto coinvolge anche l’Europa secondo l’Urss in quanto uno dei punti della politica americana era quello di limitare le spese militari in particolare in Germania. Tuttavia, i paesi europei non sono favorevoli ad avere uno Stato tedesco armato. Questo processo si inserisce in quello di integrazione europea che consiste nel tentativo di organizzare su larga scala la firma di accordi istituzionali sovranazionali. Il processo di integrazione europea e il piano Marshall avevano generato una ripresa economica e industriale in Europa dagli anni 50 agli anni 70. Nel 51 nasce il primo organismo sovranazionale, la CECA, Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio, la quale aveva il compito di coordinare le politica di produzione dell’industria carbonifera e siderurgica e gli scambi. Nel 57 furono firmati i Trattati di Roma in cui si istituisce la CEE, Comunità Economica Europea, per creare un mercato transnazionale che non fosse limitato dai confini di Stato e dai dazi doganali. Inoltre, viene istituita la CEEA, Comunità Europea dell’Energia Atomica. L’integrazione europea era principalmente economica non militare per via della paura di vedere una Germania armata, la Francia propose di creare una Comunità Europea di Difesa che però fu rifiutata dalla maggior parte dei paesi occidentali. Nel 53 inoltre anno importante perché avviene un cambio di leadership in entrambe le potenze. Nel 52 viene eletto presidente americano Eisenhower, il quale era un eroe di guerra e un conservatore moderato, con un atteggiamento aggressivo nella politica estera e sosteneva con forza la politica del roll-back ossia far arretrare l’espansione comunista. In realtà continuò la politica del contenimento di Truman. Uno dei suoi progetti era limitare le spese militari e la minaccia di una rappresaglia con l’utilizzo di armi nucleari. Queste misure non funzionarono e l’effetto fu solo aumentare la corsa alla produzione nucleare. In Urss invece, il 5 marzo del 53 muore Stalin dopo 25 anni di potere e gli succede Nikita Chruscev(krusciof). La sua retorica era quella del passaggio dalla teoria del conflitto alla coesistenza pacifica con l’ovest per evitare il conflitto con Usa e il riarmo della Germania. Ciò porta alla nascita di un nuovo dialogo tra le due potenze avvenuto durante la Conferenza di Ginevra nel 54/55 e quindi si può parlare di una prima distensione. Situazione Italiana: dal 48 al 69 è un periodo di grande trasformazione della società e del sistema produttivo. A metà degli anni 50 e a metà degli anni 60 avviene il miracolo economico dovuto al piano Marshall e all’integrazione europea la CEE che favoriscono l’industrializzazione al Nord, per cui si verifica una forte migrazione interna da Sud a Nord. Nel sistema politico invece inizia il primo ciclo del sistema politico italiano con governi centristi ossia sono anni di coalizione centrista si DC e altri partiti moderati. Nel 50 vi è la riforma agraria caratterizzata dell’espropriazione e ridistribuzione di grandi aree di terreno ai contadini del meridione. Inoltre, viene istituita la CASSA PER IL MEZZOGIORNO per sostenere lo sviluppo al sud e doveva coordinare le risorse finanziare. Nel 56 viene creato il MINISTERO DELLE PARTECIPAZIONI STATALI che doveva coordinare la gestione delle aziende controllate in parte o totalmente dalla Stato (alfa romeo) e viene lanciato un piano delle infrastrutture che si concretizza nella costruzione della rete autostradale (autostrada del sole). La politica nel 53: ci fu una legge elettorale di tipo maggioritario secondo cui il partito che avrebbe ottenuto più del 50% avrebbe poi avuto diritto ai due terzi dei seggi in Parlamento. Fu definita una legge truffa dalle opposizioni. La DC perde e finisce l’era De Gasperi. Dal XX congresso alla crisi di Cuba e Berlino 56/63 Nel febbraio 56 si svolse a Mosca il ventesimo congresso del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica), in cui si affermò Chruscev come leader del suo paese e la sua leadership ossia della coesistenza pacifica che si basava sulla competizione con l’occidente in campo sociale, economico e anche strategico. Decise lo scioglimento del Cominform (47) perché secondo lui ci può essere la via nazionale, ossia un’autonomia del socialismo. Questo permette un avvicinamento con la Jugoslavia di Tito e inoltre c’è un’attenzione per i paesi del TERZO MONDO con un sostegno alle lotte anticolonialiste dei paesi non allineati al comunismo. Un altro fattore importante è che in uno di questi congressi Chruscev denuncia fortemente Stalin, in particolar modo per le purghe politiche degli anni 30 e il culto della personalità. Si avvia dunque un processo di destalinizzazione interna dell’Urss con la liberazione di un sacco di persone dai GULAG (campi di concentramento) e si verifica un allentamento della censura nella cultura e nell’arte, anche se comunque non significava una piena libertà di espressione. La coesistenza pacifica creò dei problemi forti all’interno del blocco sovietico. Nel 56 ci fu una crisi interna che ha riguardato la Polonia e poi l’Ungheria. Nell’estate del 56 in Polonia ci sono diverse rivolte di operai nella città di Poznan, in cui gli operai chiedono migliori salari e migliori condizioni di lavoro. Queste rivolte poi si estendono sul tutto il territorio. La reazione dell’Urss è richiamare Gumulka, leader comunista, il quale lancia una serie di riforme sociali che migliorano in parte le condizioni di vita dei lavoratori. Quindi l’Urss è soddisfatta in quanto è riuscita a gestire il conflitto senza l’impiego di forze militari. In Ungheria invece nell’ottobre del 56 ci fu una rivolta popolare, guidata da studenti e lavoratori, che porta al potere Imne Nagy, il quale ha un programma di riforme radicali: prevede la fine del monopartitismo in Ungheria, lo scioglimento della polizia politica, libere elezioni e l’uscita dal patto di Varsavia (55) per rendere il paese militarmente neutrale. L’Urss reagì in maniera violenta invadendo militarmente il paese perché nelle logiche della guerra fredda l’Ungheria non poteva non far parte della sfera di influenza sovietica, in quanto era centrale per la sicurezza contro il blocco occidentale. Ci furono circa 2000 vittime tra cui Nagy che venne giustiziato e circa 700 vittime sovietiche. Il caso ungherese è un esempio della debolezza del modello imperiale sovietico che si basava sull’egemonia imposta con la forza e inoltre emerge che non ci fu un effettivo intervento da parte del blocco occidentale. Dopo la 2 guerra mondiale inizia la fase di decolonizzazione, la quale è influenzata delle logiche della guerra fredda. La prima fase di decolonizzazione riguarda l’Asia e il Medioriente. Ci sono due tipologie di dinamiche politiche alla base dei movimenti per l’indipendenza: un movimento che combina un discorso patriottico simile a quello europeo con un discorso di identità culturale e religiosa a livello locale. Questi movimenti permettono all’India di liberarsi dal controllo britannico dal 47, il Pakistan nel 47, il Medioriente e l’Indonesia. Il secondo sono movimenti che si ispirano al comunismo cinese e sono diffusi nell’Asia sudorientale come l’Indocina. Nel 54 nella Conferenza di Ginevra, la Francia decise di lasciare l’Indocina in cui si trova anche il Vietnam, il quale fu diviso in due zone distinte ‘17parallelo. I paesi decolonizzati cercano di allearsi creando così un terzo attore geopolitico che spezza il bipolarismo tra Urss e Usa. Questi stati decisero di prendere la posizione di non allineamento. Nel 55 durante la Conferenza di Bandung si incontrano i 29 stati decolonizzati, a cui si uniscono anche Jugoslavia, Cina e India. Per cui si crea una sorta di coordinamento afroasiatico contro l’imperialismo americano e sovietico. Il movimento di questi paesi verrà chiamato TERZO MONDO. I paesi del Medioriente erano diventati da poco indipendenti tra cui l’Egitto, che negli anni 20 era diventato un paese semi indipendente sotto controllo britannico anche dopo la 2 guerra. Ciò provoca la protesta degli indipendentisti antimonarchici composti da una parte dalla Fratellanza mussulmana che voleva formare una Stato islamico, e dall’altra l’esercito guidato da Nasser che voleva costruire uno stato moderno e laico. Nel 52 in Egitto avvenne un colpo si stato da parte di Nasser, il quale instaurò una dittatura militare filosocialista. Il primo atto fu quello di espellere l’esercito britannico dal Canale di Suez per farne un punto strategico e rafforzare l’economia egiziana. La nascita di Israele: nel periodo tra le due guerre, anni 20 e 30, si era creato un movimento nazionale arabo in diversi paesi con l’obbiettivo di ottenere un’indipendenza da Francia e Gran Bretagna. Alla fine della 2° guerra il movimento arabo si istituzionalizza nella LEGA DEGLI STATI ARABI, di cui l’Egitto era il paese guida. Uno degli obiettivi era impedire la formazione di uno stato ebraico in Palestina. In Palestina vivevano sia ebrei che arabi, e la Gran Bretagna che aveva il mandato in questo paese aveva cercato di mantenere una posizione equidistante, ma non fu più in grado di gestire la situazione dopo la seconda guerra e affida la questione all’ONU. Nel 47 l’ONU elabora un piano per la creazione di due stati: uno stato ebraico di Israele e uno stato arabo di Palestina, con Gerusalemme città libera. Questa soluzione però non viene accolta bene da entrambe le parti, generando scontri militari. Le forze armate ebraiche attaccano i villaggi arabi causando centinaia di morti. Il 14 maggio 1948 il leader del movimento sionista (ebraico), Ben Gurion proclama la nascita dello Stato di Israele senza aspettare l’ONU. Per cui il 15 maggio le forze armate della Lega araba attaccano Israele. Inizia così la guerra arabo-israeliana fino al gennaio del 49 con la vittoria dello Stato di Israele che conquista anche gran parte dei territori che l’ONU aveva assegnato agli arabi. Con la vittoria Israele espelle 750000 persone arabo-palestinesi, generando e alimentando il forte risentimento dei paesi arabi. Nasce così la “questione palestinese”. Queste questioni si intrecciano nelle dinamiche della guerra fredda. Gli Usa assumono una posizione ambivalente e ambigua: da un lato si pongono come un paese fortemente anticoloniale, dall’altra però c’erano degli interessi economici da difendere e la pura di una possibile espansione del comunismo nelle aree decolonizzate. Per questi motivi gli americani decidono di intervenire con operazioni clandestine della CIA in Iran e in Guatemala. Gli Usa sostengo lo stato di Israele per vari motivi, tra cui l’influenza degli ebrei-americani, la memoria dell’olocausto e quindi si fanno nemici i paesi arabi. L’Egitto cerca di sfruttare l’antagonismo tra le due potenze, cercando di prendere il più possibile da entrambe: dagli Stati Uniti ottengono un finanziamento per la diga di Assuan nel Nilo, dall’Urss invece si fanno fornire di tecnologia militare che però fa ritirare il finanziamento americano. L’Egitto risponde nazionalizzando il Canale di Suez che provoca una rappresaglia militare congiunta di GB, FR e Israele. Questa rappresaglia genera delle proteste durissime negli Usa e nell’Urss, le quali condannano questa forma di imperialismo europeo e pongono fine all’intervento militare. Ciò significa che le due superpotenze si sostituiscono alle ex potenze coloniali per influenzare queste aree. Gli anni 60 da un punto di vista strategico sono anni in cui l’Urss inizia a recuperare il gap/divario, mentre l’amministrazione di Eisenhower è fortemente criticata perché si pensa che ci sia un divario sulla costruzione dei missili nucleari rispetto all’Urss che aveva aumentato la produzione. Nel 60 vince le elezioni Kennedy usando l’argomento del divario missilistico contro i repubblicani. In questi anni si raggiunge l’apice della corsa alle armi nucleari. La campagna di Kennedy fu la prima campagna ripresa dalla televisione e la sua vittoria era dovuta anche dalla sua personalità oltra che per gli argomenti. A fine anni 50 e inizio anni 60 sia gli Usa che l’Urss erano in difficoltà sui propri fronti. L’Urss e la Cina avevano iniziato ad avere rapporti non idilliaci nonostante entrambe di ideologia comunista, per via dell’antagonismo geopolitico. La situazione poi peggiora con la morte di Stalin perché la Cina non vede bene la prima distensione tra Unione sovietica e occidente a metà degli anni 50 in quanto il principio di estensione comunista era ancora forte e inoltre si crea una competizione tra Cina e Urss per i paesi del terzo mondo. Nel 58 vi sono scontri tra la Cina popolare comunista di Mao e Taiwan, che era l’unico interlocutore riconosciuto dall’Onu. Questo scontro è fortemente criticato dai sovietici che temono la destabilizzazione dell’equilibrio geopolitico internazionale. Nel 59 l’Urss blocca gli accordi militari ed economici che aveva con Pechino e nel 61 la delegazione cinese abbandona il congresso del partito comunista dell’Urss. Tra il 63 e 64 la rottura avviene con la crisi dei missili di Cuba in quanto avevano posizioni opposte nel campo degli esperimenti nucleari, per cui ci fu una scissione tra Cina e Urss. In questi anni vi sono problematiche anche nel blocco occidentale, in quanto l’anticomunismo non assicurava un’unità di posizioni nel blocco perché ogni paese prosegue una propria politica nazionale che vanno al di là delle ideologie del blocco, inoltre molti paesi sono in dubbio su un reale intervento degli Usa in caso di scontro con i sovietici, in particolare la Francia. In Francia nel 58 era tornato De Gaulle, il quale divenne presidente, che metteva in discussione l’egemonia americana. Nel 63 non firma gli accordi per gli esperimenti atomici perché li stava portando avanti da poco e per conto suo, poi nel 66 esce dalla NATO (49) perché non riconosce l’egemonia militare americana. Per cui negli anni 60 c’è un superamento del bipolarismo in quanto sono aumentati gli attori: terzo mondo, Cina, Francia, Comunità europea economica e la Lega araba. Nel 61 dopo la nascita delle due Germanie con Berlino ancora divisa in 4 zone, si verifica una fuga della popolazione da Berlino est a Berlino ovest per via delle condizioni di vita migliori e la speranza di una migliore realizzazione, in più c’era la paura che la Germania ovest diventasse una potenza nucleare. Chruscev nel 58 richiede quindi il ritorno dei soldati occidentali da Berlino ovest e che la Germani ovest riconosca il governo di est. Queste richieste, tuttavia, non vengono accolte né da Eisenhower né da Kennedy. Inizia così la costruzione del muro di Berlino (1961) voluta da Chruscev, che divenne simbolo della divisione dell’Europa ma anche della stabilità dello status quo della situazione europea e che ha evitato il rischio di guerre nucleari. La crisi dei missili di Cuba: il 1° gennaio 59 a Cuba si attua una rivoluzione guidata da Fidel Castro, legata ai movimenti di decolonizzazione, di liberazione nazionale contro il regime dittatoriale di Fulgencio Batista. Fidel Castro cerca di trarre vantaggio dal bipolarismo attraverso una riforma agraria in cui gli appezzamenti di terra più grandi veniva nazionalizzati, mentre quelli più piccoli potevano rimanere privati. Fa questo perché quelli grandi erano posseduti dalle multinazionali americane. Gli Usa allora impongono un imbarco commerciale con Cuba e obbliga i paesi alleati a fare lo stesso. L’Urss allora offre assistenza economica a Cuba, proponendo l’acquisto di canna da zucchero a un prezzo maggiorato chiedendo in cambio l’imposizione di un tipo di regime socialista e Cuba diventa socialista. La CIA inizia una serie di operazioni clandestine per rovesciare il governo cubano. Una di questa fu il tentativo di sbarco nella Baia dei Porci, nell’aprile 1961, che si rivela fallimentare. Queste azioni portano l’Unione sovietica a da parte del partito repubblicano contro quello democratico. Gli succede il suo vice James Ford. Nella seconda metà degli anni 70 inoltre vi è una crisi del processo di distensione dovuta alla debolezza degli Stati Uniti e dell’Urss, si moltiplicano i conflitti a livello regionale, come quello tra India e Pakistan nel 71 dove l’India è appoggiata dall’Urss e il Pakistan da Usa e Cina. Il conflitto si sviluppa e nel 74 il Pakistan orientale si stacca dallo Stato sotto il nome di Bangladesh. In questo conflitto gli americani e i sovietici non hanno una reale influenza sull’andamento del conflitto. LE GUERRE ARABO-ISRAELIANE: mettono in crisi il bipolarismo tra le due potenze. Nel 48/49 vi è la vittoria di Israele, nel 56 c’è la crisi di Suez dove Israele conquista la penisola del Sinai, territorio egiziano. Nel 67 vi è la guerra dei 6 giorni con vittoria di Israele contro la coalizione dei paesi arabi formata da Egitto, Siria e Giordania. Israele conquista dei territori utilizzandoli successivamente come contropartita nei negoziati. Nel 73 vi è la guerra dello Yom-Kippur, in cui Siria ed Egitto mettono in difficoltà Israele, tant’è che fu necessario l’intervento di Usa e Urss per porre fine al conflitto. L’intervento militare dell’Urss avvenne tramite il traffico di armi. Le conseguenze della guerra arabo-israeliana del 73: nel Medio Oriente si sviluppa il radicalismo islamico in Egitto in cui si afferma il movimento dei Fratelli Mussulmani che criticava aspramente il mondo occidentale, il quale era da combattere con la jihad e con una guerra Santa; in occidente vi è l’innalzamento del prezzo del petrolio da parte dell’Opec (lega dei produttori arabi) per danneggiare l’economia occidentale. Tra il 73 e il 79 il prezzo del petrolio aumentò del 460%, causando lo shock petrolifero. Questo fattore incide alla messa in crisi dello sviluppo economico-industriale che porta alla recessione (svalutation Celentano). La crisi petrolifera in Italia provoca l’aumento dei prezzi sulla benzina, la svalutazione della lira e un aumento dell’inflazione. L’inflazione che di solito portava ad un calo di prezzi, in questo periodo non accade e questo evento venne chiamato la STAGFLAZIONE ossia cala la domanda ma i prezzi. Nel 75 durante la Conferenza di Helsinki l’Urss firma l’accordo sul rispetto dei diritti umani , tuttavia, non li rispetta realmente perché sono concepiti diversamente, come la libertà di espressione. Le conseguenze in Unione Sovietica e nei paesi del blocco sovietico sono la nascita delle associazioni per il rispetto dei diritti umani che puntano il dito all’Urss che non rispetta gli accordi. I diritti umani diventa un’arma politica anche per l’America, causando un’irritazione dell’Urss. Ciò aumenta dopo le elezioni americane del 76 in cui vince Jimmy Carter, il quale ha un atteggiamento contradditorio verso l’Urss e meno conciliante rispetto a Nixon: Carter pone al centro della politica estera il discorso dei diritti umani utilizzandoli come arma politica. Nel 78 si firmano gli accordi di Camp David per stabilire una distensione tra Egitto e Israele. Nel 79 inoltre c’è il riconoscimento diplomatico della Cina e nello stesso anno saltano gli accordi del SALT 2 perché l’Urss inizia una guerra in Afganistan. L’atteggiamento ambiguo di Carter causa un peggioramento dei rapporti tra Usa e Urss, e nel 79 la sua politica è messa a dura prova per la rivoluzione teocratica in Iran che porta al potere un governo islamista antioccidentale; per la rivoluzione sandinista in Nicaragua di stampo marxista che non viene osteggiata da Carter e per l’invasione sovietica in Afganistan. L’Urss invade l’Afganistan perché aveva lo scopo di una guerra lampo per risolvere la guerra civile tra il governo comunista e il movimento islamico, ma anche per le fratture all’interno del partito comunista. L’intervento era più difensivo che offensivo perché non conquistare il territorio ma voleva aiutare il governo comunista. Inoltre, il fondamentalismo islamico era un problema sia per l’Urss sia per gli Usa. Tuttavia, la guerra dura 10 anni fino all’89, provoca una reazione americana che decide di sostenere la guerriglia islamica aiutandoli con le armi, mettendo l’embargo commerciale con l’Urss e pone fine alla cooperazione tecnologica. L’opinione pubblica di destra americana criticò aspramente Carter chiedendo il ritorno alla strategia del contenimento e quindi riaffermare il ruolo chiave degli Usa nel mondo. Nel 1980 ci sono le elezioni Usa dove Carter perde e vince il repubblicano Ronald Reagan, il presidente più conservatore degli Usa che portò una reideologizzazione dello scontro con l’Urss definita dalla storia come una seconda guerra fredda (79/85). Anni 70 in Italia: gli anni 70, gli anni di piombo, sono caratterizzati da gruppi terroristici di estrema destra (neofascisti) che commettevano atti di terrorismo mettendo bombe in luoghi pubblici: 12 dicembre 69 strage di Piazza Fontana, maggio 74 Piazza della Loggia a Brescia, agosto 74 treno Italicus vicino Bologna, agosto 80 stazione ferroviaria di Bologna. Lo scopo era creare paura facendo attribuire gli attentati ai gruppi di estrema sinistra e quindi orientare l’opinione pubblica a votare verso destra. Questo tentativo però fallisce. In questi anni vi sono anche gruppi terroristici di estrema sinistra: le Brigate Rosse, i Nuclei Armati Proletari, i quali avevano come bersagli magistrati e giornalisti attraverso i rapimenti e i processi proletari ossia farsa. L’obiettivo era creare un largo partito armato per rovesciare le istituzioni repubblicane all’insegna di una rivoluzione proletaria. Questo perché si oppongono al compromesso storico di alleanze tra DC e PCI durante gli anni 70. Il compromesso storico è una cooperazione fra DC e PCI, voluta principalmente da Enrico Berlinguer (PCI), per far fronte al momento di grande crisi del paese dovuta allo shock petrolifero, al terrorismo e perché si va oltre le logiche binarie della guerra fredda. I presupposti al progetto di Berlinguer erano: la critica del PCI all’Urss dopo l’intervento militare in Cecoslovacchia nel 68, ma non una rottura; critica al terrorismo rosso; crescita elettorale che nel 76 ottiene il 34% dei voti, scaturendo una reazione positiva da parte del partito della DC con leader Aldo Moro. Nel 1978 si forma il governo Andreotti, solo democristiano, votato in parlamento dal PCI. Nel 78 inoltre vi è il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il 9 maggio 78 viene ucciso. Ciò rappresenta l’apice della violenza politica delle Brigate Rosse. Il caso di Moro pone fine ai governi di “solidarietà nazionale” perché si creano dei sospetti reciproci tra DC e PCI e anche all’interno del PCI stesso. Gli anni 70 sono molto importanti anche per via delle riforme: nel 70 vi è l’istruzione delle regioni a statuto ordinario, lo statuto dei diritti dei lavoratori, ossia libertà e dignità sul lavoro, diritti sindacali, tutela dei licenziamenti ingiusti, e la legge sul divorzio. Nel 71 vi è la tutela per le lavoratrici madri: permessi di maternità e divieto di licenziamento in gravidanza. Nel 72 l’obiezione di coscienza ossia chi non vuole più impugnare le armi non finisce più in carcere ma può fare servizio civile. Nel 75 nuovo diritto di famiglia con pari diritti uomo/donna. Nel 77 parità uomo/donna sul lavoro. Nel 78 servizio sanitario nazionale per tutti, legge Basaglia: ossia chiusura dei manicomi e dignità per le persone con problemi mentali. Nel 81 inoltre, vi è l’abrogazione degli articoli del Codice penale sulle attenuanti per il delitto d’onore (film Divorzio all’Italiana). LA FINE DI UN’EPOCA 81/91 NEL 1980 Reagan vince le elezioni, repubblicano e figura carismatica. Il suo obiettivo è mettere fine alla crisi interna ed esterna degli Usa e riaffermare la leader americana nel blocco occidentale. C’è una forte ideologizzazione del discorso americano che si contrappone all’atteggiamento pragmatico di Nixon. I 4 pilastri d’azione di Reagan sono: 1) il rilancio della campagna propagandistica contro l’Urss definita come l’impero del male; 2) una politica estera interventista contro il comunismo, anche a favore di dittature come il Nicaragua, Salvador e a Granada, e con interventi clandestini della CIA in Angola e Afganistan aiutandoli con la vendita di armi; 3) un massiccio processo di riarmo nucleare per spaventare l’Urss con l’installazione di messili di media gittata in Europa occidentale per rispondere ai missili sovietici SS20. Nel 1983 Reagan annuncia che gli Usa stanno progettando l’Iniziativa di Difesa Strategica (SDI) ossia un sistema di protezione ad attacchi nucleari, questo annuncio genera una paura nell’Urss e nell’Europa occidentale perché mette in discussione l’equilibrio della deterrenza e perché l’Europa teme che in questo modo sarà meno protetta dagli americani. Reagan fa grandi investimenti di ricerca sullo SDI che però comportano un forte aumento del debito pubblico al quale si contrappone a livello internazionale un libero mercato economico senza l’intervento dello stato per cui il capitalismo finanziario si globalizza ed attrae il Terzo Mondo, mettendo in difficoltà il modello finanziario socialista. Questa situazione si riversa anche nel mondo culturale-cinematografico con film come ROCKY, RAMBO, TOP GUN, ALBA ROSSA in cui emerge il conflitto con l’Urss. Questa seconda guerra fredda si riflette anche sullo sport: nel 1980 le Olimpiadi di Mosca hanno subito un boicottaggio degli Usa e altri paesi occidentali, per cui quelle del 84 di Los Angeles vengono boicottate dall’Urss. Urss: tra gli anni 50/60 vi è una crescita sovietica. Negli anni 70 l’Urss attraversa una fase di stagnazione e crisi per via dell’incapacità di far fronte alla società postindustriale, per l’assenza di una rivoluzione tecnologica, per un eccessivo ruolo delle spese militari che incidono sul bilancio, per la riduzione dell’attrattiva del modello sovietico nei paesi del Terzo Mondo e per i nuovi problemi all’interno del blocco socialista. Nel 1980 in Polonia ci sono molte proteste a causa dell’aumento di prezzi alimentari. Nasce così il sindacato indipendente polacco SOLIDARNOSC con leader Lech Walesa. Il sindacato riesce ad affermarsi grazie ad un accordo con il governo di Gierek e anche grazie al sostegno della Chiesa cattolica polacca, papa Giovanni Paolo II. La Solidarnosc è caratterizzata da un antisovietismo per cui c’era una possibilità di un intervento militare sovietico come era successo in Ungheria nel 56 e in Cecoslovacchia nel 68. Nel 1981 c’è un colpo di stato guidato dal generale Jaruzelski che pone la legge marziale e poi fuori legge la Solidarnosc. Usa il pugno di ferro per stabilire l’autorità comunista e per evitare l’intervento dell’Urss. L’Urss nei primi anni 80 a livello strategico è in crisi per via del gap con gli Usa e perché ha paura di non riuscire a negoziare con gli americani. Inoltre, dal punto di vista dell’immagine pubblica l’Urss è vista come uno stato autoritario militare gerontocratico ossia un governo di anziani. Nel 82 muore Breznev a 76 anni e dopo 18 anni di potere. Va al potere per due anni Jurij Andropov che aveva 68 anni e due anni dopo muore. Poi va al potere Černenko che aveva 73 anni, l’anno dopo muore. Nel marzo 85 vince alle elezioni Michail Gorbačëv(GORBACIOV), il quale porterà avanti una politica di nuova distensione. Le caratteristiche di Gorbačëv sono: 54 anni, un’età anagrafica bassa rispetto al solito; nessuna partecipazione ai momenti fondativi dell’Urss come la rivoluzione del 17 e la 2GM e il periodo staliniano; ha un’istruzione superiore, 2 lauree in legge e in agronomia; e grandi capacità comunicative. Gli obiettivi erano: la rivitalizzazione del sistema sovietico, riformandolo dall’interno, e rafforzare la posizione internazionale dell’Urss. La sua politica interna si può sintetizzare con due slogan: 1) GLASNOT che vuol dire “dar voce/trasparenza” ossia vuole rendere pubblico ciò che fino allora era stato nascosto come la crisi del sistema sovietico economico e ideologico. Questo permette un dibattito anche critico al governo nei media grazie ad un allentamento della censura. 2) PERESTROJKA(PERESTROICA) che vuol dire “riforma/ristrutturazione”, tramite misure economiche di stimolo alla ripartenza. Le misure erano un minor controllo da parte dello stato nelle imprese e la possibilità di iniziativa privata. La politica estera di Gorbačëv aveva come obiettivo iniziare un nuovo processo di distensione con gli Usa per porre fine alla 2G fredda per riuscire a liberare il bilancio sovietico delle spese militari per destinarle nell’economia interna. Ciò tramite accordi di interdipendenza. Prime misure della politica estera: annuncio del blocco dei missili SS20 verso l’Europa occidentale e la messa al bando degli esperimenti nucleari. Queste misure creano una simpatia per Gorbačëv in Europa occidentale, mentre creano una reazione di diffidenza nei consiglieri di Reagan, ma Reagan ha una visione diversa e vuole instaurare un dialogo con lui. Nella conferenza di Ginevra nel 85 e nella conferenza di Reykjavik (ISLAnda) nel 86 ci sono incontri tra Usa e Urss per scongelare i rapporti. Nel dicembre 1987 si firma il trattato INF, accordi nucleari per armi a gittata intermedia, a Washington da Usa e Urss. Questi accordi prevedono la rimozione totale di questi missili in Europa (Opzione zero) riducendo del 5% gli arsenali nucleari. In questa occasione Gorbačëv annuncia la decisione di ritirarsi dall’Afganistan, il ritiro progressivo dell’Armata Rossa nell’Europa centro-orientale. Ciò produce un clima distensivo. Nel 1988 Reagan visita Mosca e Gorbačëv condanna all’assemblea delle Nazioni Unite la dottrina di Breznev. Queste decisioni di Gorbačëv producano la Gorbymania in occidente, il quale acquista sempre più consenso e molto amato in Europa. La maggiore autonomia nell’Europa cento orientale provoca un rifiuto dei governi comunisti e inizia una democratizzazione alla fine dell’88 e l’inizio dell’89 in Polonia e in Ungheria. In Polonia torna libero Solidarnosc e diventa uno Stato con libere elezioni pluripartitiche. Lo stesso avviene in Ungheria e in entrambi i paesi vengono sconfitti i partiti comunisti. Nel 89 si crea una spaccatura all’interno del blocco sovietico: Urss, Polonia, Ungheria, paesi riformisti filo gorbacioviani da una parte, Rdt, Bulgheria, Romania, Cecoslovacchia, paesi conservatori contro Gorbačëv. Nell’estate 89 vi è un’apertura delle frontiere in Ungheria verso l’Austria. Ciò provoca un’emigrazione di massa in Rep. Federale tedesca verso l’Austria passando dall’Ungheria e la Cecoslovacchia per arrivare alla Germani Ovest. Nella repubblica democratica tedesca si creano forti pressioni popolari con manifestazioni di migliaia di persone e che conducono alle dimissioni di Eric Honecker e si crea un governo riformista che inizia ad elaborare una nuova legislazione che faciliti gli spostamenti verso l’ovest. Il 9 novembre 89 ci furono delle riprese televisive della conferenza stampa del governo tedesco orientale in cui parla il portavoce Schabowski, il quale dichiara l’entrata in vigore immediate della nuova legislazione sugli spostamenti ad ovest. La gente inizia ad accalcarsi verso il muro e così il muro cade simbolicamente e successivamente materialmente. Le conseguenze della caduta del muro di Berlino sono: si crea un effetto domino in Bulgaria e in Cecoslovacchia dove ci sono delle manifestazioni che accelerano il processo di democratizzazione con la rinascita del multipartitismo. In Romania nel dicembre del 89 c’è un colpo si stato militare che destituisce e condanna a morte il dittatore Ceausescu, anche qua importante il ruolo della televisione. In Unione Sovietica vi è la perdita della sfera di influenza del blocco orientale e una paura per l’instabilità che si sta creando. Dall’altra parte è una liberazione dai costi dell’impero esterno sovietico. Per Gorbačëv, questo non era un problema perché vedeva l’Europa come una casa comune per cui non ci doveva essere più una divisione dei blocchi. Mentre gli Usa non reagiscono agli stravolgimenti del blocco socialista ma hanno un ruolo importante nel trovare l’accordo sul destino della Germania insieme a Urss, Francia e GB. La caduta del muro e la fine del monopartitismo nel blocco sovietico, porta il leader KOHL della Rep. Fed. Tedesca a lanciare l’idea della riunificazione. Molti lo prendono per pazzo perché hanno paura a causa della 2GM ma Usa e Urss lo appoggiano. Il 20 gennaio 89 il presidente Usa era diventato George W. Bush Senior, repubblicano. Nell’ottobre 1990 vi è la riunificazione della Germania e l’ingresso del nuovo stato nella NATO perché aveva promesso degli aiuti economici all’Urss. La guerra del Golfo: nell’estate 1990 l’Iraq invade il Kuwait per sfruttare i pozzi petroliferi presenti nel territorio. Ciò scatena una reazione internazionale molto dura: Usa e Urss condannano l’azione ed è la prima posizione comune sul Medio Oriente. La risoluzione dell’ONU è stata di attaccare l’Iraq all’inizio del 91 con una coalizione militare di 20 paesi. Gorbačëv viene criticato nel suo paese perché era vista come presa di posizione debole che faceva emergere la sua debolezza. La politica di Gorbačëv aveva l’intento di attuare una liberalizzazione politica ed era la prima volta dagli anni 20, ma anche una liberazione economica per stimolare la produzione e la competitività del paese, più ridurre l’apparato militare con la GLASNOST E LA PERESTROJKA. Gli effetti di questa politica: a livello politico ci sono due tipi di opposizione, un’opposizione conservatrice che condanna un’eccessiva libertà in Urss che ha comportato la debolezza a livello internazionale, e l’opposizione degli ultrariformisti che vogliono abbattere il sistema sovietico e sono d’accordo all’indipendenza delle altre repubbliche sovietiche. A livello economico c’è una crisi dovuta all’incapacità nell’applicare le riforme nel sistema comunista ormai fossilizzato, arretrato e non competitivo. A livello amministrativo vi è un mancato controllo autoritario da Mosca nelle varie repubbliche sovietiche (15) che crea delle spinte centrifughe verso l’esterno. Ad esempio, nelle rep baltiche che nel 90 proclamano la loro indipendenza: Estonia, Lettonia, Lituania. Nell’agosto del 91 ci fu un tentativo di colpo di Stato da parte dei conservatori in cui Gorbačëv venne catturato e tenuto in ostaggio . Si rivela un tentativo fallimentare perché non c’è un sostegno popolare al colpo di stato, infatti, Boris El ’cin difese Gorbačëv insieme al popolo. Gli intenti di Boris El ‘cin erano: quello di far fuori Gorbačëv politicamente e dall’Urss stessa . Lo fa ritornare a Mosca per accusarlo di voler ancora preservare l’Urss cercando di riformarla dall’alto. Si crea quindi una totale delegittimazione interna cha porta ad un accordo fra i due presidenti delle rep sovietiche per uscire dall’Urss senza che Gorbačëv riesca a intervenire per limitare le spinte centrifughe. L’accordo avviene a dicembre tra Russia, Ucraina e Bielorussia e il 25 ‘91dicembre formalmente finisce l’Unione Sovietica e Gorbačëv in diretta televisiva fu costretto a comunicare lo scioglimento delle Repubbliche. Così finisce anche il bipolarismo con gli Usa. È difficile dire chi abbia vinto la guerra fredda. Quello che si può dire è che l’Unione Sovietica l’ha persa, perché non era stata in grado di costruire un’egemonia consensuale e il sistema di minaccia adottato aveva portato nelle società un rifiuto al modello comunista sovietico. Anni 80 in Italia: vi è il ritorno alle coalizioni di governo tra DC e PSI, in cui emerge la figura di Bettino Craxi fortemente anticomunista. Si forma un governo del pentapartito (DC, PSI, PRI, PLI, PSDI). Nel 81 il presidente del Consiglio è Spadolini, primo presidente non della DC dal 48. Dall’83 all’87 è Bettino Craxi. Dall’89 al 95 vi è un cambiamento radicale: nel 89 c’è il crollo del comunismo e nel 91 c’è lo scioglimento del PCI che diventa PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA. Nel 92 c’è l’inchiesta di TANGENTOPOLI ossia l’inchiesta della magistratura sulla corruzione del sistema politico italiano, chiamata anche operazione mani pulite guidata da Di Pietro. Tangentopoli porta alla scomparsa del DC, PSI, PRI, PLI, e la discesa in campo di Berlusconi con Forza Italia. Gli anni 80 sono anche caratterizzati dall’ascesa della criminalità organizzata. L’attività criminale cresce nell’Italia Meridionale e vi è un’esplosione del traffico di droga ed estorsioni contro imprenditori e commercianti. Ruolo decisivo fu svolto dai vertici delle forze dell’ordine e dalla magistratura e perciò sono stati soggetti di attentati come quello di CARLO ALBERTO DALLA CHIESA nel 82 e quello di FALCONE E BORSELLINO nel 92. Ciò crea un maggiore dissenso da parte della società verso le organizzazioni criminali.
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