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Storia del Novecento: La Grande Guerra e la Rivoluzione Bolscevica - Prof. Tonelli, Appunti di Storia Contemporanea

La storia del 900, con particolare attenzione alla prima guerra mondiale e alla rivoluzione bolscevica in Russia. La prima guerra mondiale segna un punto di svolta nella storia, con la fine del comunismo e la fine della guerra fredda, e l'introduzione di un nuovo elemento, l'integralismo islamico. La rivoluzione bolscevica porta alla nascita del totalitarismo, con la dittatura di Stalin in Russia. La seconda guerra mondiale è la consequenza naturale dei totalitarismi.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 30/11/2022

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Scarica Storia del Novecento: La Grande Guerra e la Rivoluzione Bolscevica - Prof. Tonelli e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! STORIA DEL 900 La storia del 900 è una storia che può sembrare circoscritta e ridotta dal punto di vista cronologico ma in realtà è un secolo denso di avvenimenti. Il Novecento è composto da molti eventi significativi. L'inizio del 900 viene identificato nella prima guerra mondiale, detta anche “La grande guerra” del 14 – 18. E' una guerra diversa rispetto a quelle che erano state condotte fino adesso, è una guerra che mette insieme molti stati e quindi ha la possibilità di cambiare le strategie e le geografie politiche ed economiche perché usano nuove tecnologie e Interpreta lo sviluppo economico e lo sviluppo industriale che si era prodotto attraverso la rivoluzione industriale che utilizza le nuove tecnologie a fini bellici. Identifica anche nuove responsabilità e nuovi ruoli dentro la società (es. le donne si trovano a dover svolgere mansioni, lavori lasciati vuoti dagli uomini che erano costretti ad andare al fronte a combattere). È uno dei fenomeni che crea una grande differenza rispetto a prima e che porterà le conseguenze di lunghissimo termine perché gli esiti della prima guerra porteranno anche all'avvio delle ragioni che porteranno anche alla seconda guerra mondiale. Due interpretazioni diverse su quale fosse la fine del 900 : la prima fu : Il crollo del muro di Berlino nel 1989, è un evento simbolico ma decisivo perché di fatto segna e porta con sé la fine del Comunismo e quindi la fine di un'ideologia e la fine della guerra fredda. L'89 è considerato il momento di chiusura del 900. il secondo : finché è arrivato un altro episodio che ha fatto capire che forse occorreva allungare questa chiusura un po' più avanti. L'episodio relativo al 11 del 2001 che coincide all'attacco delle Torri Gemelle. L'attacco alle Torri Gemelle ha rappresentato un introduzione di un nuovo elemento che era già presente nel periodo precedente ma che ha finito per condizionare, per cambiare l'aspetto geopolitico del mondo e cioè la presenza e l'offensiva dell'integralismo islamico. Integralismo cioè che integralismo dia vita a una sorta di azione terroristica quindi a un nuovo terrorismo con il quale fare i conti sia prima che dopo. La risposta da parte degli stati uniti all'integralismo islamico ha comportato una nuova fase. Entrambi questi due eventi : 89 e il 2001 costituiscono due momenti con i quali fare i conti per spiegare la storia del Novecento. Dopo la grande guerra, è collegata naturalmente agli esiti di questa guerra la rivoluzione bolscevica che nella Russia del 1917 segnerà un capovolgimento della storia interna con l'allontanamento degli Zar e per l'affermazione di quella rivoluzione comunista che poi porterà il famoso pericolo rosso che si aggirava poi in tutto il mondo e cioè essere esportato dalla Russia e in altri paesi. La rivoluzione bolscevica è importante come è avvenimento che cambia la condizione, il sistema politico e il contrasto tra il classi sociali nella Russia novecentesca ma soprattutto perchè è uno di quei fenomeni che rimane come possibilità di antagonismo nel resto del mondo (perciò cambia la Russia ma cambiano anche le strategie mondiali sia nei confronti o contro la Russia ma anche all'interno della scelta dei modelli politici da adottare negli altri paesi). In riferimento a questo pericolo rosso abbiamo l'altro grande tema della storia novecentesca e cioè la nascita dei totalitarismi. I totalitarismi sono quei sistemi che portano alla nascita e allo sviluppo delle dittature sia caratterizzate dal punto di vista dei cosiddetti fascismi (fascismi intesi come il sistema dittatoriale Italiano cioè il fascismo, il sistema dittatoriale tedesco che è il nazismo e il sistema dittatoriale spagnolo che è il franchismo) quindi i tre fascismi europei sono assimilabili ai totalitarismi e l'altro è tutto il totalitarismo altrettanto centrale e che assume le stesse caratteristiche degli altri che il totalitarismo staliniano cioè la dittatura di Stalin che nella Russia post bolscevica che nel frattempo è diventata l'Unione Sovietica instaura un regime con le stesse caratteristiche degli altri. I totalitarismi sono quelle espediente dittatoriali che segnano una grande cesura rispetto al passato perché cancellano la democrazia. La lunga durata dei totalitarismi va piegata con la compresenza di due elementi fondamentali : il primo è l'esercizio della violenza, l'uso della violenza, dell'intimidazione come capacità di sopravvivenza del regime stesso = cancellare ogni tipo di opposizione attraverso l'eliminazione fisica dell'oppositore del nemico; la seconda : è la macchina del consenso, l'organizzazione del consenso attraverso la propaganda che permette un coinvolgimento delle masse e una sorta di adesione più o meno spontanea ai totalitarismi stessi e quindi accanto alla violenza occorre tenere molto presente la capacità di convincimento di questa macchina della persuasione applicata in maniera forte e potente Un altro grande personaggio che esce dai due modelli e che però diventa anche lui artefice di questa nuova fase della distensione (non è né un rappresentante politico né un capo di stato) ma è un papa, Papa Giovanni XXIII, che al di là del Concilio Vaticano II con la sua famosa enciclica “Pacem in Terris” sostiene e si rivolge a tutti coloro che devono fare in maniera tale che si porti una ventata di pace nel mondo non Intesa in senso religioso ma da punto di vista politico. La stagione dei movimenti : anni di grandi cambiamenti, boom economico, trasformazioni dei costumi. Segna l'idea che ci possa essere una partecipazione collettiva di nuovi soggetti sociali che sorpassa le ragioni della politica e rivendica questa nuova presenza mondiale perché riguarda tutto il mondo, la rivendicazione di nuovi diritti e di un nuovo modo di stare e di vivere il stile di vita e di vivere nelle rispettive e società. Questi movimenti sono il movimento studentesco, quello del 68, sul quale ci sarà un Dualismo di posizioni. La presenza degli studenti e della richiesta di nuove istanze anche di come si studia e di cosa vogliono dire i saperi perché è una una grande novità nel panorama mondiale 68 e movimento del globale ma non solo degli studenti ma anche delle donne, movimento ambientalista, pacifista. Gli anni Settanta sono gli anni della grande crisi economica, della crisi petrolifera ma sono anche gli anni dei terrorismi che hanno in Germania e soprattutto in Italia un loro apice nei cosiddetti anni di piombo, che contengono le due forme di terrorismo : terrorismo nero di fattrice neo fascista che parte con la strade di piazza fontana a milano nel 69 e si chiude con la strage della stazione di bologna nel 80 ma con anche il terrorismo rosso attivato dalle brigate rosse e da una serie di uccisioni, attentati e rapimenti come quello di Aldo Moro segnano pesantemente la storia dell'Italia. Gli anni 70 sono anni molto complessi, di sangue e di grande crisi. Il crollo del muro di berlino comporta il crollo dell'impero sovietico ma che dal punto di vista del mondo è centrale e decisivo. Il crollo fa finire la guerra fredda e quindi gli Stati Uniti non hanno più l'unica ossessione del nemico sovietico e si troveranno a trovare un altro nemico che è quello dell'integralismo islamico. Crollato il regime fascista ritorna la democrazia in Italia con il ruolo centrale dei partiti : Democrazia Cristiana e il Partito Comunista che sono i due grandi partiti di massa che diventano anche antagonisti gli uni con gli altri e cercheremo e di seguire le caratteristiche del Partito Comunista per la sua capacità di saper organizzare e organizzarsi sui territori con delle specificità e delle innovazioni davvero particolari e originali rispetto agli altri partiti comunisti e occidentali. Le scuole di partito vanno in questa direzione = vuol dire preparare le classi dirigenti, trovare la volontà di saper formare coloro che andranno poi a capo delle amministrazioni locali oppure anche a capo delle Federazioni e delle sezioni. Per il Partito Comunista era importante la presenza sul territorio e la lungimiranza da questo punto di vista è un esperienza unica in Italia e nel mondo ed è la capacità di organizzare queste scuole per formare anche coloro che non avevano studiato (A partire dagli operai e dei contadini che vengono ammessi pur con grande fatica alle scuole di politica).
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