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“storia del vietnam”, Slide di Elementi di Informatica

ricerca sul vietnam per esame di informatica

Tipologia: Slide

2021/2022

Caricato il 01/10/2023

Giulia0545
Giulia0545 🇮🇹

6 documenti

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Scarica “storia del vietnam” e più Slide in PDF di Elementi di Informatica solo su Docsity! Il Vietnam è un paese nel Sud-est asiatico ed il paese più orientale sulla penisola indocinese. Con oltre 96 milioni di abitanti, il Vietnam è il 15° paese più popoloso del mondo. Con la sua forma allungata che ricorda una “S”occupa una superficie di circa 331.212 chilometri quadrati. La distanza in linea d’aria da nord a sud è di 1.650 chilometri e, nel punto più stretto situato nella provincia centrale di Quang Binh, è largo poco meno di 50 chilometri. La capitale del Vietnam è Hanoi, che con i suoi oltre 8 milioni di abitanti è situata nel nord del Vietnam, sulla riva destra del Fiume Rosso. Ho Chi Minh City è la città più popolosa del Vietnam con una popolazione di 9 milioni di abitanti. Si trova nella parte meridionale del paese sulla sponda occidentale del fiume Saigon.  A causa della forma allungata del paese, che copre diverse latitudini, il clima del Vietnam non è uniforme nel suo territorio ma varia sensibilmente a seconda della regione. A nord il clima è monsonico e si percepiscono quattro stagioni distinte mentre a sud il clima è di tipo monsonico tropicale e l’anno è scandito da una stagione piovosa e da una stagione secca. Il clima è temperato nelle aree montuose, come ad esempio Sapa o Dalat. Infine, si registra un clima di tipo più continentale nelle regioni più interne al confine con il Laos e con la Cina Le uniche fonti certi sull’origine del paese fanno risalire esse a 2.700 anni fa. Dal I° al VI° secolo d.C. il Sud del Vietnam fece parte del Regno di Funan, subendo così ’influenza della cultura indiana. Una zona in particolare, quella del Delta del Fiume Rosso, era stata invece conquistata dai cinesi che vi restarono per quasi 1.000 anni. Il Vietnam riguadagnò l’indipendenza nel 939 d.C. e l’autonomia completa solo un secolo più tardi, dopo la vittoria dell’esercito di Ngo Quyen presso il Fiume Bach Dang nel 938 d.C. Nonostante ciò il Vietnam rimase per gran parte della sua storia uno stato vassallo della Cina, riuscendo però, sotto la guida della dinastia Tr’n e del condottiero Tran Quoc Tuan, a respingere per tre volte l’invasione dei Mongoli nel 1258, 1285 e 1288, durante la Dinastia Yuan, nella stessa epoca in cui anche la Cina si trovava sotto la dominazione mongola. Queste vittorie portarono ad un’ascesa di una potenza regionale del Vietnam che oltre ad aver contrastato diplomaticamente e militarmente l’espansione cinese continuò la sua espansione verso sud, fino ai regni di Cham Pa e del Siam, che all’epoca comprendevano la Thailandia, la Cambogia e la parte meridionale del Vietnam attuali) Nel 1858 il Vietnam perse di nuovo la sua autonomia quando truppe francesi e spagnole attaccarono Danang e un anno dopo si impadronirono di Saigon. Alla fine del 1867 la Francia aveva conquistato l’intero Vietnam del Sud, che divenne la colonia denominata Cocincina. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone occupò il Vietnam e la formazione politica che riuscirà ad opporgli resistenza fu quella comunista guidata da Ho Chi Min. A fine guerra, nel 1945, il leader del partito comunista vietnamita, dichiarando nullo il trattato di protettorato siglato nel 1883 con la Francia, proclamando l’indipendenza del Paese. L’intervento militare francese per ripristinare il controllo sul Paese, aprì poi un lungo conflitto (Guerra d’Indocina) che si concluse con la sconfitta militare francese a Dien Bien Phu nel maggio del 1954. Gli Accordi di Ginevra stabilirono una momentanea divisione del Paese in due, segnata dal fiume Ban Hai. Questa linea di demarcazione non separava però semplicemente due circoscrizioni amministrative, ma due realtà ideologicamente diverse, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista sociale: a Nord il comunismo di Ho Chi Min, appoggiato dalla Repubblica Popolare Cinese e dall’Unione Sovietica, a Sud il regime conservatore dell’imperatore Bao Dai e del suo primo ministro Ngo Dinh Diem, sostenuto dagli Stati Uniti, che si attenevano alla strategia del contenimento del comunismo, dall’Australia e altri Paesi Occidentali. Nel 1956, una consultazione elettorale congiunta avrebbe dovuto riunificare il Paese, ma Ngo Dihn Diem, che si rifiutò dii tenere libere elezioni, fece della linea di Ben Hai il confine definitivo tra il Vietnam del Sud e quello del Nord. Le divisioni politiche e ideologiche portarono però rapidamente il Vietnam a una nuova guerra. Nel 1960 il Fronte per la Liberazione Nazionale e i guerriglieri facenti riferimento al Partito Comunista, si unirono in un’unica formazione politica, i Viet Cong, che aveva lo scopo di combattere Diem. Nel 1963 Diem venne assassinato e le truppe di Hanoi iniziarono ad infiltrarsi nel Sud del Paese. Nel 1965 il regime di Saigon versava in una situazione disperata a tal punto che gli stessi americani, in quel momento di stanza in Sud Corea, Nuova Zelanda, Thailandia e Australia, decisero di intervenire con contingenti propri e alleati. La pace di Parigi del 27 gennaio 1973 sancì un immediato cessate il fuoco, il rilascio dei prigionieri di guerra e la sovranità di entrambi gli Stati. Tuttavia, nel gennaio 1974, le ostilità ripresero e, in questa occasione, gli Stati Uniti non intervennero in base a quanto stabilito dalla War Powers Resolution. Saigon capitolò di fronte alle forze filocomuniste solo il 30 aprile 1975. Un anno dopo, il Vietnam fu ufficialmente riunificato sotto il controllo del governo del Nord con il nome di “Repubblica Socialista del Vietnam”. Ebbe così inizio un periodo molto duro per il Paese, in particolare per i vietnamiti del Sud, i quali, ritenuti collaborazionisti degli americani, diedero origine ad un’ondata migratoria nel sud-est asiatico. Nel 1979, il Vietnam invase la Cambogia e depose il dittatore Pol Pot, ridando stabilità al paese. Tuttavia, un solo mese dopo, il Vietnam stesso subì il tentativo di invasione da parte della Cina. La guerra sino-vietnamita durò solo 17 giorni, che furono però sufficienti a creare un forte clima di diffidenza tra i due Paesi. La fine della guerra fredda e la disgregazione dell’Unione Sovietica nel 1991 portarono a un riavvicinamento tra il Vietnam e l’Occidente, con l’apertura agli investimenti stranieri e la partecipazione all’ASEAN. Nel 1995 anche gli USA rinunciarono alla loro politica di intransigenza e riallacciarono le relazioni diplomatiche con Hanoi, anche se fu solo nel 2001 che l’Assemblea Nazionale ha approvato un accordo commerciale che ha aperto il mercato statunitense ai beni e ai servizi vietnamiti e che ha dunque portato ad un incremento delle esportazioni, soprattutto nel settore tessile-abbigliamento. Negli ultimi anni dunque il Vietnam ha attraversato importanti periodi di transizione, resinancora più difficoltosi da alcuni gravi avvenimenti, quali la crisi del sud est asiatico nel 1997, la SARS nel 2003, e ancora l’influenza aviaria nel 2004-2005, che hanno inciso negativamente sull’economia del Paese, in particolare nel settore del turismo. Ciò nonostante negli anni più recenti il Paese è riuscito a sviluppare il settore del commercio, ad attirare investimenti esteri e a guadagnarsi l’entrata nel WTO.
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