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Storia dell'Arte - Appunti, Appunti di Storia Dell'arte

Brevi appunti su tematiche riguardanti la storia dell'arte

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 06/04/2023

irene11104
irene11104 🇮🇹

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4 documenti

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Scarica Storia dell'Arte - Appunti e più Appunti in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Prof. Filippi Francesca L’arte non deve tenere in conto solo l’opera d’arte in sé ma tutto ciò che gravita intorno all’opera, ovvero il contesto di tempo e luogo. L’univocità di che cosa è arte e cosa no non esiste più in quanto non tutti hanno attualmente lo stesso canone di bellezza. Se l’arte non ha sempre a che fare con la bellezza, se questa inizia ad assumere significati nuovi ed ad allontanarsi dai media classici ci vuole qualcuno che sottolinei che cosa è arte e cosa no. Prima del ‘600 l’arte era più in funzione religiosa o di commissioni da parte di famiglie nobili. Dopo il 600 si sviluppa la pittura di genere, una pittura che aveva a che fare con il quotidiano: l’anziana che cucina non rappresenta un’allegoria ma è proprio ciò che rappresenta: una donna che cucina. Questo interesse per la vita del popolo e della vita quotidiana vengono realizzati per poter stare nelle abitazioni, come decorazione degli ambienti privati. Nel ‘700 si sviluppa un rinnovato interesse per l’arte classica e per gli scavi nella Roma antica, come il Pantheon e il Colosseo. I quadri erano pensati per essere venduti ai privati. Ovviamente i grandi committenti potevano permettersi opere su commissioni che potevano finire in case con grandi residenze che potevano tenere statue e quadri di grandi dimensioni. Cambiando la struttura economica delle città europee cambia a che la situazione di classe, creando la borghesia, allargando il pubblico di coloro che possono permettersi di acquistare opere d’arte . Il British Museum nasce nel 700, verrà allargato nell’ 800 quando nasce l’idea di “museo pubblico”, allargando anche i generi di soggetti dell’arte. I temi prediletti dal pubblico sono 3: -Il ritratto -il paesaggio -la natura Questi generi non nascono in quest’epoca ma vengono consolidati fortemente. Parigi è il luogo per eccellenza nell’800, diventa un luogo di interconnessioni tra sistemi dell’arte e artisti. Rimane capitale dell’arte dall’800 fino al 1930 (quando si sposterà poi a New York per problemi con il fascismo). L’accademia delle belle arti era già nata nel ‘600, per creare anche una linea comune su che cosa è l’arte oppure no, su che cosa era il buono e il cattivo gusto. Si sapevano i generi pittorici, si credeva di sapere come formare gli artisti, una volta usciti dall’accademia delle belle arti gli artisti erano formati per praticare nel “modo corretto” la propria arte. Le opere erano presentate ad una commissione la quale decideva quali erano i pittori e le opere di riferimento. Le cornici in questo modo di esporre sono accastellate, non si segue la linearità delle pareti e le cornici servono principalmente dividere un’opera dall’altra. C’erano delle gerarchie di posizione. Il momento in cui questo sistema inizia ad incrinarsi è il momento della pittura romantica e quella del realismo. La pittura romantica è ancora legata a soggetti che possiedono delle gerarchie. Nel momento in cui si dipinge un quadro che non rientra nelle tre categorie principali, si rientrava comunque in altre sottocategorie: contemporaneità, storia, religione e in generale eventi che rappresentavano valori della società e tutto ciò che incarnavano un pensiero collettivo. Come esempio si può prendere “la zattera della medusa”, la quale rappresenta un evento di cronaca moderna legata ad un naufragio avvenuto in quel periodo. Quello che aveva scioccato la cronaca erano stati gli episodi di cannibalismo che gli uomini erano stati obbligati a mettere in atto per poter sopravvivere. Questo quadro inseriva un elemento di verità che disturbava l’osservatore, nel passato si usavano allegorie per far intendere un momento sottointeso invece che la cruda verità. Stessa cosa i realisti (la corrente) sono quelli che iniziano a rappresentare i soggetti del popolo, quelli che rappresentano la vita del popolo povero, gli uomini dei mestieri pesanti. Esempio:” gli spaccapietre” (opera persa durante un bombardamento della Seconda guerra mondiale a Desdra) Altro esempio: le spigolatrici → immagine di povertà e durezza del lavoro. Questi quadri venivano portati all’interno dei saloon dove il pubblico era principalmente di borghesi, un pubblico che non vedeva di prima persona e che quindi non poteva capire. “colazione sull’erba” 1863 → Manet quando presenta quest’opera al Salon viene rifiutato. Lui e altri rifiutati realizzano una sorta di protesta, realizzando il “salone dei rifiutati” che si stacca dal resto seppur con il supporto del governo. → scartata principalmente per il soggetto, c’è una mancanza di un messaggio collettivo (non c’è niente in questo quadro che nobiliti l’arte). Ciò che è è ciò che si vede, non c’è nessun tipo di valore collettivo. Anche le figure dei due borgesi sono riconosciute, rendeva più scandaloso e vero il quadro stesso. La donna svestita guarda l’osservatore con uno sguardo impudico che desta grandissimo scandalo. → Man mano che si va sullo sfondo i dettagli si approssimano, sfumando e rendendolo meno definito. La tecnica utilizzata da Manet sembra impreciso e frettoloso se messo a confronto con il canone dell’epoca. Inoltre questo quadro richiama altri modelli alti, quali per esempio “il supplizio di paride”, utilizzando questi modelli iconografici per poi distaccarsi da questa, rendendo l’opera ancora meno “degna” L’arte senza il sistema dell’arte non è nulla, non si può esercitare. Qui nasce il tema di questo circuito che rimarrà attivo per tutto il 900, attivo ancora oggi, è un metodo alternativo ai circuiti ufficiali dei musei e delle esposizioni. Nell’800 le modelle erano vicine alle prostitute secondo l’immaginario comune. Risposte Ciò che era scandaloso agli occhi dei contemporanei era, in primo luogo, la presenza di donne nude in compagnia di alcuni uomini. Inoltre lo stile di pittura non rientrava nei canoni di precisione che si era abituati vedere a quel tempo, man mano che ci si concentrava sullo sfondo i dettagli andavano a scemare. Questo quadro è considerato un capolavoro impressionista per ciò che Monet ha deciso di rappresentare: Una scena marittima al sorgere del sole. L'artista cattura perciò come la luce del sole viene catturata dall'acqua, creando dei riflessi che sarebbe quasi impossibile ricreare in studio, infatti l'artista si impegna con una pittura direttamente sul luogo. Inoltre se prendessimo alcuni dettagli singolarmente difficilmente riusciremmo a comprendere che cosa rappresentano, ma le pennellate veloci e spesse dell'artista riescono comunque a contestualizzare ogni singolo elemento nel quadro. Paul Durand Ruel fu un gallerista il cui compito stesso era quello di trovare e "pubblicizzare” nuovi artisti. Si deve dunque a lui la commercializzazione e l’espansione del movimento impressionista, sarà la sua figura a dargli importanza e a connotargli un'accezione positiva. Inoltre fu uno degli acquirenti di Monet, vedendo nelle sue opere un genio che altri avevano sottovalutato. -- POST-IMPRESSIONISMO L’impressionismo è un fenomeno che si sviluppa in un decennio circa (1874-1886), in parallelo ci sono altre correnti ma l’impressionismo è il più emblematico. Nel 1910 si organizza una mostra a Londra per promuovere una serie di pittori che fanno riferimento all’ultima fase dell’800, la mostra viene chiamata “mostra del por-impressionismo. L’impressionismo per gli artisti è spesso solo una fase della propria carriera, i quali si improntano su questo per poi passare ad altro. A Parigi si trovano i galleristi più innovatori, passano artisti da tutte le parti d’Europa e del mondo, è inoltre è una grande metropoli, la quale sviluppa una cultura, soprattutto nelle opere impressioniste la vivacità di questa città e ritratta. 1889 viene realizzata la tour Eifelle, per l’expo. È una struttura di 300m d’altezza, fatta in metallo, un materiale che veniva utilizzato per strutture funzionali come ponti e galleria , per questo spesso non venivano considerate belle. La struttura in metallo è anche un simbolo nei confronti dell’evoluzione di Parigi, sebbene i parigini la considerassero brutta e la volessero rimuovere tramite una petizione. Parigi aveva Mon Matre come punto di riferimento per il divertimento borghese. Si trovavano inoltre molti bordelli in quanto fuori dal centro. Quando i borghesi se ne ritornavano in città in realtà a Mon Matre la popolazione era molto povera, tra le varie classi lavoratrici ci troviamo molti artisti. Henri de Toulouse Lauterc: Deformità fisica dovuta ad un incidente a cavallo da giovane, veniva da una famiglia ricca . Egli decide di andare a vivere a Mon Matre, con una vita molto sregolata. Risiederà in bordelli di Mon Matre, e frequenterà spesso la vita notturna. Grazie a questa sua vita sregolata vediamo nei suoi quadri una vera e propria umanità, ritrae un’atmosfera e le luci. Alcune figure sono abbozzate, altre sono più dettagliate. Nel quadro “Ballo al Moulin Rouge” si ritrae una donna intenta a ballare in un modo erotico, in quanto alza la gonna e le si vedono le sottovesti. Nonostante i personaggi fossero solo abbozzati per l’epoca la gente riconosceva i personaggi ritratti nei quadri. Una scena ambientata nel mondo della prostituzione è “Al salon di rue des moulin”, qui le donne sono raffigurate sui divanetti rossi, in un momento di pausa. La donna più accollata è la Metresse del bordello. È una scena quotidiana che sembra ritrarre una scena di visita ginecologica. Lo si può capire da una figura tagliata che sembra mostrare le sue parti intime alzando la gonna. È fatta di elemento che trascendono un momento vero della vita del bordello e non una “parata” che le prostitute mettevano su durante il lavoro. Ritrae l’umanità sotto una luce completamente nuovo. Ovviamente era un dipinto scandaloso per l’epoca (1894). George Seurat : “una domenica alla grande Jatte” l’artista è un uomo borgese rispettabile . La sua vita non è tanto travagliata come i suoi artisti contemporanei. Egli rimane compatto sulla sua vista del mondo ma è innovativo dal punto di vista pittorico. Il termine post-impressionismo gli si addice in quanto porta avanti porte della tecnica. Questo dipinto ha una grande staticità , cosa che invece è agli antipodi dell’impressionismo. Non si allude a nessun movimento, l’unica bozza da cui si può capire sono le barche. Contrariamente a Monet egli lavora a questo quadro per 4 anni, la tavola è molto grande. L’idea di dare una tela molto grand ad una scena così ordinaria è inusuale in quanto non rappresenta niente di importante ma ha una presenza. La tecnica pittorica è il cromo illuminismo o puntinismo, gli italiani la chiamano divisionismo (è una tecnica leggermente diversa). Questa tela ha uno studio dietro fondamentale a livello di colore. Applica due principi al suo quadro: -utilizza il cerchio cromatico di Chevreul → contrasto simultaneo → ogni colore quando viene isolato su fondo bianco. Crea una sorta di aureola introno che è del colore complementare. Nel cerchio di Chevreul si trova il complementare di fronte al colore stesso. Questo studio ha fatto sì che si capisse che se si associano due colori uno complementare all’altro, questi creano un contrasto simultaneo, vivacizzando il colore -Composizione retinica → se vediamo due colori separati da una distanza abbastanza giusta , il nostro occhio ricompone il colore. →Seurat mette un tocco di colore giallo e un colore rosso affiancati, l’occhio dell’osservatore vedrà verde. Egli si rende conto che serve una transizione tra il quadro e la cornice, preoccupandosi di scegliere una cornice studiata apposta per vivificare il contorno. Dipingendo anche sulla cornice. -Paul Gaugain : anche lui ha una biografia molto ordinaria, forse un po’ esotica. Rimane orfano molto preso, si arruola nella marina e viaggia molto. Dopo il matrimonio si stabilisce a Parigi e intraprende la carriera da pittore. La modernità di Parigi è urbana ma non tutti gli artisti sono interessati dalla modernità della città. Gugain rifiuta la modernità, ricerca nuovi mondi che non siano contaminati dal progresso. Bisogna pensare che all’epoca il progresso era anche alienante. Dal punto di vista artistico e personale Gaugain rifiuta la modernità trasferendosi in Bretagna. Qui c’era una religiosità un po’ arcaica che si rifletteva nell’architettura, nelle sculture, nei calvari. Dalla Bretagna torna a Parigi per poi partire di nuovo nel 1981 per andare in Polinesia. Voleva associarsi alla natura, allontanarsi dal progresso e associarsi di più alla spiritualità dell’uomo. La spiritualità è un tema che si stava sviluppando in quel periodo. Non è tanto un tema religioso ma come l’uomo trascende la realtà che ci circonda, può essere l’assoluto o il nulla o la religione stessa. È il caso del quadro “la visione del sermone”, le donne raffigurate portano gli abiti tipici bretoni. Sulla destra troviamo l’autoritratto dell’artista sotto forma di prete. Tutte le figure sono in preghiera con gli occhi chiusi. Ciò che vediamo è ciò che i fedeli vedono a seguito del sermone enon qualcosa che sta succedendo davvero. Lo stesso Gauguin spiega a Van Gogh che la scena contrasta il naturalismo delle figure in preghiera con la figura fantastica e anti-naturalista del resto del quadro. La scena di lotta biblica raffigurata, Giacobbe che lotta con l’angelo (genesi), è una lotta che rappresenta la sfida della fede. La divisione delle scene si può vedere dal tronco dell’albero (anche qui il richiamo alle stampe giapponesi). È una scena che non è realtà né allegoria. H auna parte naturalistica e una parte sproporzionata. “La Orana Maria” è un quadro di Gauguin del suo periodo in Polinesia. È la rappresentazione della vergine con il bambino ma in un contesto completamente diverso, in un mondo che ricorda un po’ l’eden cristiano. La vergine indossa un pareo tipico Taitiano, porta il bambino su di una spalla ,il quale si adagia intorno alla testa della vergine. Nella parte sinistra del quadro si scorgono delle ali che dovrebbe rappresentare un angelo, ma con il colore delle ali simile a quelle di un uccello tropicale. È una figura immersa completamente in questo ambiente, i frutti sono delle offerte alla divinità (madonna). Vincent Van Gogh: La sua carriera tra il 1883 e il 1993 (data della sua morte) . è figlio di un pastore protestante, il primo di 6 figli viene mandato a lavorare da uno zio che ha un’impresa commerciale in ambito artistico. Van Gogh inizia a lavorare con il fratello Theo (quello con cui si scambiò molte lettere). Era un personaggio molto tormentato che lo portò a essere ricoverato in diversi ospedali psichiatrici, portandolo poi al suicidio. Lui inizia a lavorare per questa compagnia mercantile e poi si dedica lui stesso alla pittura. Passa un periodo in una parte povera del Blegio dove fa il predicatore, da qui si scaturiscono le prime opere, tra cui “Il mangiatore d patate”. La sua pittura è una pittura introspettiva focalizzata sugli stati d’animo. Egli viene visto come un punto di riferimento per l’espressionismo. Egli rappresenta una realtà che c’è ma non si vede. Si dedica molto all’autoritratto, ne troveremo diversi in diverse fasi della sua vita.
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