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storia dell'arte appunti libro "itinerario dell'arte", Appunti di Arte e territorio

storia dell'arte appunti libro "itinerario dell'arte"

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 19/11/2022

Now.marta
Now.marta 🇮🇹

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Scarica storia dell'arte appunti libro "itinerario dell'arte" e più Appunti in PDF di Arte e territorio solo su Docsity! RINASCIMENTO: Con il termine Rinascimento si indica la stagione letteraria artistica filosofica e scientifica che nasce in Italia tra il 400 e 500. Sappiamo che inizia nel 1401 quando viene bandito il concorso per la seconda porta del battistero e si hanno due ipotesi su quando termina: 1. 1595 quando arriva Caravaggio a Roma 2. 1564 quando muore Michelangelo Si passa dal Comune alla signoria e nel XV secolo ci sono cinque Stati regionali più importanti. A Firenze durante questo periodo c’è Cosimo primo dei medici (1389/1464) IL MECENATISMO:È un fenomeno che caratterizza il 400 dove c’è un interesse protezione delle arti infatti molti artisti Vivevano e lavoravano presso le corti dei grandi signori. Il termine Rinascimento inizia ad essere usato nel XVI secolo e rinascono le arti perché il medioevo non era un periodo di sviluppo artistico. Gli artisti rinascimentali non propongono limitazione dei modelli classici ma la loro elaborazione che diventa oggetto di studi discussioni e trattati. Importante per il suo sviluppo e la famiglia dei medici che erano delle maggiori committenti di opere d’arte promotrice della cultura(nasce la committenza privata di genere linguaggio laico). Il Rinascimento non è una semplice ripresa dell’antichità classica ma un’arte propria del suo tempo. Abbiamo un nuovo elemento ovvero la collocazione dell’uomo al centro del mondo che è capace di usare la propria ragione la sua visione matematica del mondo che porta alla codifica della prospettiva,inoltre si scopre la sezione aurea. La sezione aurea è un numero irrazionale dato dal rapporto tra due lunghezze diverse della quali la maggiore media proporzionale tra la minore la somma delle altre due. (A+B):A= A:B. LA PROSPETTIVA: Brunelleschi tra il 1414 e il 1416 codifica le leggi della prospettiva lineare centrica,non inventa la prospettiva ma elabora le regole. Non abbiamo testimonianze dei suoi studi teorici però. Nel 1436 abbiamo il trattato de pittura (dedicato a Brunelleschi) di Alberti. La sezione aurea è un numero irrazionale dato dal rapporto tra due lunghezze diverse della quali la maggiore media proporzionale tra la minore la somma delle altre due. (A+B):A= A:B La prospettiva intuitiva fin dall’inizio del 400 è l’insieme di proiezioni di oggetti su un piano e ciò che viene disegnato corrisponde agli oggetti reali come noi li vediamo. Tramite un procedimento grafico si raffigurano oggetti tridimensionali su un piano bidimensionale. È necessario dunque conoscere la posizione esatta dell’osservatore rispetto all’oggetto, dagli occhi dell’osservatore partano dei raggi che circondano l’oggetto chiamato piramide visiva. Questi raggi intersecano la superficie su cui si disegna e individuano un’immagine simile all’oggetto ma più piccola. La prospettiva rinascimentale lineare centrica infatti si serve di un solo centro di proiezione chiamato visione monoculare. Nel 1413 Filippo con Alice Di scopre le regole geometriche della rappresentazione prospettica realizzato e tavolette prospettiche che sono andate perdute del battistero del palazzo vecchio con la loggia dei Lanzi. Ma Non conosciamo le regole usate da Brunelleschi per disegnare tavolette prospettiche. Le operazioni di calcolo vennero semplificate da Leon battista Alberti. Nel 1485 abbiamo il the PIC Tura che è giunto fino a noi senza illustrazioni mentre nel 1475 Piero della Francesca crea il the prospettiva pingendi che è un trattato illustrato. Leonardo da Vinci utilizza la prospettiva aerea. Nelle proporzioni c’è una corrispondenza di misure tra due o più parti in stretta relazione tra loro chiamate rapporto matematico i rapporti numerici più usati sono [1:1/1:2/2:3/3:4]. PROPORZIONI UMANE E ORDINI ARCHITETTONICI: Ci si basa sul modello di partenza che è un uomo Vitruviano. Vitruvio architetto romano scrive il de architectura Dove afferma che l’uomo perfetto si può iscrivere in un cerchio o dentro ad un quadrato. In architettura servirono alcuni generazioni per ricostruire le proporzioni degli ordini antichi e alcuni usavano la figura umana come modello. L’IMPORTANZA DELL’ANTICO: Quanto resta degli antichi edifici romani viene studiato usato come fonte di ispirazione infatti vengono studiate le tecniche costruttive di questi, oltretutto vengono copiati i motivi decorativi. CONCORSO DEL 1401: È stato istituito per realizzare la seconda porta del battistero di Firenze in quanto la parte del battistero era stata realizzata circa sessant’anni prima da Andrea pisano ora Fede bandista ed è il modello per quella successiva a doppio battente ognuno di questi è decorato con 14 formelle per un totale di 28 e queste formelle sono quadrilobi ovvero hanno quattro lobi lati e misti line ovvero con linee curve o miste. Raffigurano storie di San Giovanni battista in 20 formelle Nelle restanti formelle sono rappresentati le sette virtù e l’umiltà. Questo concorso è stato bandito dall’arte dei mercanti il tema era una formella quadri lobata mistilinea uguale appunto a quella della porta precedentemente realizzata da pisano che raffigurava il sacrificio di Isacco. Ci furono molti partecipanti ma i finalisti furono Ghiberti e Brunelleschi ma vinse Ghiberti perché la sua formella era più tradizionale oltre a proporre un metodo che permetteva di risparmiare metallo. Sia Ghiberti che Brunelleschi dimostrano di conoscere molto bene l’arte antica. La formula di Ghiberti è un unico blocco di fusione che era più economico mentre quella di Brunelleschi è costituita da una piastra di base sulla quale sono assemblati sette diversi pezzi fusi separatamente e saldati ma i mercanti preferivano risparmiare. Ghiberti realizza la porta nord e la porta del Paradiso(3ª porta). FORMELLA DI GHIBERTI: Il gruppo dei personaggi di sinistra si bilancia perfettamente con quello di destra con un’ispirazione classica. La roccia che divide geometricamente questa scena sottolinea i due diversi momenti della narrazione. A sinistra abbiamo i servitori che parlano tra loro mentre dall’altra parte ci sono Abramo Isacco. Le figure dei protagonisti sono state realizzate con molta tecnica i tanti particolari mentre compiono gesti armoniosi. Non traspare la drammaticità,E il numero di Isacco rimanda al classico. L’angelo si materializza inarcandosi in senso inverso rispetto a quello della posteriore e costituisce una presenza simbolica. In basso a sinistra abbiamo anche un asino che bruca l’erba quasi a sottolineare la contrapposizione fra la dimensione terrena e quella divina(quindi tra roccia/animale e Angelo/Cielo). quelle esterne più sottile e tra le due c’è un’intercapedine ovvero uno spazio che rende possibile un passaggio infatti grazie a questo si può raggiungere la lanterna. Due calotte ogivali sono collegate da otto costoloni d’angolo che sono oltretutto quelli che vediamo anche all’esterno rivestiti di marmo bianco. Viene utilizzata la tecnica spina di pesce che consiste nel disporre mattoni verticalmente e di piatto in modo che i mattoni formino un angolo retto. Sulla cupola c’è una lanterna E Brunelleschi dovette parteciparono a un nuovo concorso per poterla costruire(che ovviamente vinse). SPEDALE DEGLI INNOCENTI: È commissionato dall’arte della seta. Fu iniziato nel 1419 nella piazza dell’annunciata Firenze. È un blocco costituito da chiostro centrale, dormitorio degli orfani, chiesa e portico. Il portico a colonne si trova su un po’ di nove gradini ed è composto da nove campate a pianta quadrata coperte con delle volte a vela, sopra si trova una serie di finestre rettangolari sormontate da un timpano. Le colonne hanno dei capitelli Corinzi(senza il dado). Le misure dell’ospedale partirono da un modello matematico e la colonna e L’Unità di misura di Brunelleschi. I materiali utilizzati sono la pietra serena grigia e l’intonaco bianco che creano un abito mia tipica di Brunelleschi. I tondi decorativi ragione sono stati aggiunti successivamente (decorazioni di bimbi in fasce). L’architrave a tre fasce di uguale altezza giro all’estremità, piegandosi ad angolo retto e volgendo verso il basso, affiancandola parasta(non sarebbe opera di Brunelleschi). SAGRESTIA VECCHIA: Nel 1419 Giovanni di bici dei medici in carica Brunelleschi di progettare la sua cappella funebre adiacente al transetto sinistro della basilica paleocristiana. Tra il 1422 1428 si svolsero i lavori. Il nuovo edificio secondo il committente avrebbe dovuto servire anche da cappella funeraria di famiglia infatti si trova un sarcofago del committente e della moglie. Successivamente denominata vecchia per distinguerla da quella realizzata nel 500 da Michelangelo. Vista dall’alto la planimetria della sacrestia forma rettangolare,quadrata nel vano centrale, unito alla scarsella, zona apsidale in cui vi sono due stanze di servizio. Il quadrato maggiore è coperto da una cupola emisferica diviso in 12 spicchi dei costoloni che alla base hanno finestre circolari. L’ambiente centrale è la scarsella nonostante siano di dimensioni diverse sono abbastanza simili. Per quanto riguarda l’interno è essenziale ,ornato da archi e lesene realizzati in pietra serena di colore grigio in netto contrasto con il bianco dell’intonaco. All’inizio degli anni 30 Cosimo de’ medici commissionò Donatello e due porte bronzee sulle quali vennero realizzate le figure degli apostoli,dei martiri e le storie di San Giovanni Evangelista. CAPPELLA PAZZI: Costruita all’interno del chiostro della basilica di Santa Croce e fu commissionata da Andrea dei pazzi esponente importante delle più potenti famiglie di mercanti fiorentini. Fu commissionato il 1429 i lavori iniziarono nel 1433. È tradizionalmente attribuita Filippo Brunelleschi ma non abbiamo nulla di documentato,ma si pensa che fu costruita in gran parte dopo la morte di Brunelleschi. L’ambiente principale è basato sulla forma quadrata che si dilata in un rettangolo la cui copertura comprende una cupoletta emisferica centrale affiancata da due volte a botte. Il tutto decorato da tondi di terracotta invetriata di Luca della robbia. La scarsella ripete lo schema della sagrestia vecchia A differenza della copertura del porticato che è uguale a quella del vano interno. Troviamo la panca in muratura che racconta le due quote dei pavimenti. Brunelleschi non usa le colonne architravate . C’è chi dubita della paternità del progetto pensando a Michelozzo di Bartolomeo come architetto . (A causa della scarsa accuratezza dei particolari, Del linguaggio architettonico degli interni che a volte è ripetitivo). BASILICA DI SAN LORENZO: La Basilica di San Lorenzo fu eretta dall'architetto Filippo Brunelleschi a Firenze nel 1420 su una struttura preesistente ovvero la vecchia chiesa paleocristiana E completata da Antonio manetti ciaccheri dopo la morte di Brunelleschi. Molto simile alla Basilica di Santo Spirito dallo stesso Brunelleschi eretta vent'anni dopo (1440) e simile alle molte altre chiese di Firenze quali Santa Croce, Santa Maria Novella o Santa Trinità, la pianta è a croce commissa (latina) e a tre navate di cui le due laterali più piccole. Ai lati di tali navate, cappelle rettangolari che continuano in altre cappelle ai lati dell'abside (quattro). All'interno della struttura, colonne a fusto liscio con capitelli corinzi (tipici romani) sono sormontate da un pulvino (elemento dell'architettura lombarda e carolingia che consiste in un imbuto scanalato o decorato che nell'architettura brunelleschiana è scanalato). Sormonta ancora il pulvino un nuovo elemento architettonico introdotto proprio dallo stesso Brunelleschi: il dado brunelleschiano, elemento innovativo su capitello e pulvino a forma di dado decorato che ha il compito di slanciare la colonna e di conseguenza alzare gli archi che fanno sì che l'intera struttura si sviluppi in altezza per dare ariosità al tutto. Infine, il soffitto è a cassettoni. La Sagrestia Nuova della basilica fu eretta successivamente da Michelangelo Buonarroti su commissione della famiglia medicea. È presente Il motivo a Serliana (la Seriana è un elemento architettonico composto da un arco a tutto sesto affiancato simmetricamente da due aperture sormontate da un architrave, tra l’arco e le due aperture sono collocate due colonne) BASILICA DI SANTO SPIRITO: La Basilica di Santo Spirito è un'opera architettonica dell'architetto Filippo Brunelleschi sita a Firenze ed eretta intorno al 1440, vent'anni dopo la molto simile Basilica di San Lorenzo, sempre sita a Firenze, del 1420. Eretta su una struttura medievale preesistente, Santo Spirito è una basilica a tre navate con pianta a croce commissa (latina) circondata da cappelle semicircolari. Sulle campate si aprono 40 cappelline semicircolari. Colonne hanno fusto liscio e capitello corinzio (tipiche romane) percorrono tutta la croce, anche nel transetto e sono composte, oltre che dal capitello, da un pulvino (elemento dell'architettura lombarda e carolingia che risulta essere un imbuto scanalato o decorato che nell'architettura brunelleschiana è scanalato) e dal dado brunelleschiano, (elemento innovativo introdotto dallo stesso Brunelleschi che sormonta capitello e pulvino dalla forma di dado decorato che ha il compito di slanciare la colonna, di conseguenza alzare gli archi e far sviluppare in altezza l'intera struttura e dare, infine, più ariosità al complesso) Gli elementi della struttura sono divisi per colori in elementi portanti ed elementi portati: gli elementi portanti più scuri, quelli portati più chiari. La facciata non è mai stata completata. Il soffitto è a cassettoni (rosoni in questo caso).
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