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Storia dell'arte - CINQUECENTO, Argan, Sintesi del corso di Storia Dell'arte

Confronti con varie opere del '500 secondo il libro di Argan

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 20/10/2021

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Scarica Storia dell'arte - CINQUECENTO, Argan e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! ©MariasoleAcquistapace MARIASOLE ACQUISTAPCE ACCADEMIA COSTUME E MODA STORIA DELL’ARTE 2020/21 CINQUECENTO ©MariasoleAcquistapace ‘500 INTRODUZIONE TEORI È il secolo delle riforme, il secolo della riforma protestante. > La religione non è più rivelazione di verità eterne ma ricerca ansiosa di Dio nell'anima umana > lascienza non è più sapienza tramandata, ma è indagine nel vivo della realtà > La politica non è più l'affermazione di una gerarchia di poteri derivanti da Dio, ma la lotta di forze in cerca di un provvisorio equilibrio ARTE = L’arte non è più contemplazione e rappresentazione dell'ordine del creato ma inquieta ricerca. Il grande problema del 500 è la condotta umana, l'atteggiamento rispetto a Dio e la disciplina della vita religiosa. Giorgio Vasari > il secolo appare diviso in 2: “progresso” e “apogeo” dello spirito e della cultura classica, Nella prima parte il vertice è rappresentato da Michelangelo dopo il quale nella seconda parte del secolo si ha la decadenza rappresentata dagli artisti che ripetono di maniera le forme del Maestro. ione di Vasari ha influenzato la storiografia, tendendo a vedere nei grandi della prima metà del secolo il trionfo del classicismo e nei manieristi della seconda metà del secolo la decadenza. Invece, per la critica moderna Il Manierismo è un’arte indipendente dalla realtà oggettiva e mirante ad esprimere un'idea che l'artista ha in mente. Arte rivolta alla conoscenza del soggetto più che dell'oggettivo, quindi assai più vicina alle concezioni esteJche moderne, si traMa di un movimento sostanzialmente anticlassico. Anche i maestri del primo 500 non sono propriamente classici: - igrandi problemi del secolo si pongono proprio nella loro opera - lacrisi del rinascimento della cultura classica si manifesta proprio nell'opera di questi grandi maestri Leonardo: la natura non è verità solare ma oscuro mistero da scrivere Michelangelo: il rapporto tra uomo e Dio è disperata tensione, tragedia Tiziano: porta nell'arte le brucianti passioni della vita. Bramante muore nel 1512 e Raffaello nel 1520 I Manieristi veri e propri assumono l’arte di questi maestri come punto di partenza e riferimento, fino a considerare la propria opera come continuazione, interpretazione e commento all’arte dei grandi maestri. L’Ideale di Raffaello e l'ideale di Michelangelo sono 2 diverse concezioni dell'arte. Sono 2 soluzioni per lo stesso problema del valore e della funzione dell’arte ed Il problema di fondo dell'arte italiana da ora al 700 sarà la scelta tra questi 2 ideali. L'arte che si muove tra questi 2 concetti implica un processo dialettico, affermando che l’alte si realizza come scelta dialettica tra più direzioni possibili, si riconosce che l’arte si è trasposta dal piano della contemplazione e a quello della ricerca e del dibattito > In questo senso l'arte partecipa alla crisi di trasformazione della cultura. L'arte di Bramante e Raffaello è una risposta conservatrice che mira a rassicurare gli animi e a consolidare la fiducia nell’autorità e nella stabilità di certi valori 500 ©MariasoleAcquistapace L'ASSUNTA 1518 - (Tiziano) - La possiamo mettere a confronto con la vergine della cappella Tornabuoni > la vergine qui è posta su un altro piano, su queste nuvole marmoree > invece non abbiamo nel quadro della cappella Tornabuoni la sensazione di divino trascendentale, infatti nel quadro della cappella potrebbe benissimo essere sul nostro stesso pianeta > in questo quadro invece la vergine è staccata completamente, viene spinta verso un'altra dimensione da questi angioletti che ci fanno sentire il peso della vergine e delle nuvole - non c'è più una struttura architettonica di contorno, la Madonna infatti è rappresentata su uno sfondo dorato che allude alla dimensione del divino - c'è un grande senso di profondità nella parte alta dell’opera, infatti c'è un passaggio di luce (da molto scuro a quasi bianco in corrispondenza della testa della testa della Vergine) che dà profondità, come se fosse un catino absidale Ò - Nella pala di Brera c'è davvero un catino absidale per dare profondità. Qui invece c'è un modo nuovo di dare profondità. Infatti non vengono utilizzate strutture architettoniche, ma questa profondità viene resa solo grazie alla luce - c'è qualcosa di nuovo anche dal punto di vista iconografico, infatti la visione molto razionale del miracolo sta lasciando spazio a qualcosa di molto più emotivo ed emozionante. - L'emozione qui è rappresentata da Tiziano soprattutto nei personaggi che vedono la vergine salire in cielo. - Indubbiamente la vergine è fatto fisico, scende, ma la luce rende il senso del divino. - Qui vediamo un contrasto tra luce e ombra: infatti le nuvole mettono in ombra la parte terrena e questo contrasto ci dà la percezione di un fatto drammatico e mette in moto il nostro stato d'animo. - La figura della Vergine si immerge nella luce, c'è una grande vivacità narrativa e disordine. - Gli angioletti sono diversi tra loro, le pennellate non tendono a creare una superficie piatta e solida, ma vibrante ©MariasoleAcquistapace Il percorso di Tiziano continua con quest'opera PALA PESARO 1526 - Tiziano - Teoricamente sarebbe una madonna in trono con bambino - Il committente è rappresentato ai piedi del trono - La Vergine è rappresentata spostata in alto a destra su una diagonale che parte dal basso, dal committente. Tutto il quadro si basa su questa diagonale, dal committente fino al gruppo della Vergine, quindi c'è una sorta di triangolo > questa diagonale incrocia 2 rette parallele che sono formate da queste 2 immense colonne. - C'è una struttura architettonica rispetto all'Assunta ma non c'è comunque quello spazio architettonico rinascimentale ben definito. - Non capiamo bene dove finiscano queste colonne, il pittore non ci fa neanche ben capire che cosa sorreggano. Non abbiamo quindi la percezione del finito ma la percezione dell’infinito. A differenza del rinascimento dove le linee si incontrano in un punto che ci permette di misurare lo spazio. - Si comincia a scardinare le regole matematiche e geometriche del ‘400 - Le pennellate sono sempre più rapide e sintetiche, quindi ben diverse dalla pittura fiamminga. - Lo schema iconografico è ancora legato molto alla storia di Venezia, quindi permane quella volontà di riportare i fatti biblici a eventi storici contemporanei - In questo dipinto è come se Pietro presentasse la Vergine al committente, (ci sono tutti i membri della famiglia dei committenti) - C'è un senso di non finitezza e di infinito - Qui possiamo notare la capacità ritrattistica del pittore anche se usa il colore in modo più sintetico, infatti non lavora con il chiaroscuro ma con le variazioni di tono e i particolari non sono più come nella pittura fiamminga infatti non vi è descrittivismo ed il colore è più mosso. LA BELLA 1536 - Tiziano - Il colore si frammenta sempre di più, la linea di contorno comincia a scomparire, la figura quindi entra in contatto con lo sfondo (sfondo non architettonico) - C’è una scarsa definizione dei particolari quindi vengono date poche pennellate per rappresentare i motivi del tessuto. - La figura ha ancora una certa centralità, ma comunque non è perfettamente al centro, né perfettamente simmetrica - Ci sono una serie di elementi che creano questa sensualità ottenuta attraverso la vibrazione del colore. Tiziano infatti influenzerà Velazquez, Goya, Bellini ecc. ©MariasoleAcquistapace CARDINALE BEMBO 1539 - Tiziano Tiziano porta avanti la vibrazione del colore, infatti le pennellate sono separate tra di loro, e la barba quasi si tinge del colore dell'abito del cardinale - c’è una riduzione a pochissimi colori, a mano a mano che andrà avanti infatti Tiziano userà soltanto 3 colori (rosso, bianco, nero) questo significa che sta perdendo l’interesse verso un colore fenomenico e reale, arrivando ad un uso molto concettuale del colore Questa concezione nuova del colore di Tiziano è completamente diversa da quella usata nel sacro e profano dove c’è un uso reale del colore. Questa caratteristica del colore concettuale è tipica del nuovo movimento il manierismo Questo movimento è importante perché l'uomo non si sente più così al centro del mondo, è un secolo buio, pieno di guerre, dibatto religioso, di conseguenza c'è la possibilità di rappresentare un nuovo contatto con il divino, una rappresentazione meno razionale RITRATTO DI PIETRO ARETINO - Tiziano - Come vediamo lo sfondo non è più uno spazio certo nero, ma è uno spazio incerto e misterioso Questo nuovo spazio comunica (secondo me) anche questo senso di incertezza proprio dell'uomo del ‘500 - la figura è assorbita verso il fondo - qui la stazza del personaggio rappresenta anche la potenza interiore del personaggio RITRATTO DI PAOLO II 1546 — Tiziano - Paolo III è il Papa che commissionerà la cappella paolina a Michelangelo - questoritratto presenta le stesse caratteristiche del ritratto di Pietro Aretino, qui però ci sono solo pochi colpi di colore rossi e bianchi - ARGAN: il clima psicologico è pienamente espresso dal tono caldo, spento, languido e inquieto dei colori. - Il non finito apparente lascia la situazione in sospeso: non è un fatto o un’azione ma l’istante di un tempo che trascorre. -Qui si vede come il disegno manieristiche guizzante e inquieto serva ad animare l'immagine. ©MariasoleAcquistapace cadere, infatti c'è un senso di movimento. I colori non sono naturaliil colore è emotivo e soggettivo, il colore è molto rapido e ci sono pochi particolari. TRAFUGAMENTO CORPO DI SAN MARCO 1562 — 1566 — Tintoretto - La storia narra che il Padre Eterno fece scendere un temporale per bloccare i pagani che valevano trafugare il corpo di San Marco per permettere ai cristiani di recuperarlo. - La dimensione teatrale è poco razionale, infatti lo spazio è troppo stirato, non è equilibrato tra verticali e orizzontali. - Vi è una deformazione dello spazio prospettico che è enfatizzata anche dall'uso di colori che non sono reali (il cielo è rosso e nero) e dall'allungamento delle figure. - Tutte le tonalità che Utilizza sono un po' quelle di cui parlava Tiziano - questo temporale non è naturale (vedi differenza con “La tempesta “di Giorgione”) - il colore utilizzato rende l'idea di una tempesta terribile, che però non è reale (come nel miracolo dello schiavo) RITROVAMENTO DEL CORPO DI SAN MARCO 1562-1569 — Tintoretto - Ritrovamento da parte dei mercanti veneziani (le reliquie del corpo verranno poi infatti conservate nella chiesa di San Marco a Venezia) - In primo piano abbiamo sempre una serie di personaggi teatrali con delle proporzioni non reale. - È dinamico, abbiamo questo movimento dai personaggi allo sfondo, è come se lo sfondo risucchiasse la scena - Anche la luce è artificiale, non capiamo bene da dove arriva, come invece si capiva nei quadri rinascimentali - Marco qui è una visione è la rappresentazione fisica del miracolo, è un fantasma. ©MariasoleAcquistapace ULTIMA CENA 1594 — Tintoretto Torna la diagonale ascendente che va dal primo piano verso il fondo - è ambientato in una dimensione contemporanea, infatti gli abiti sono contemporanei e la scena è ambientata in un'osteria - c’è anche la presenza del miracolo e della divinità, c'è ambiguità tra realtà e immaginazione, tra realtà e miracolo. - in alto ci sono degli angeli che sembrano venire fuori dalla lampada, sono i primi angeli pieni di luce, fino ad ora infatti li abbiamo sempre visti molto fisici. Qui invece sono ectoplasmi di luce e spirito - La luce del divino passa come una scossa elettrica tra i personaggi, rappresenta anche tutta l’importanza del rito dell’eucarestia che viene data da crisi stesso come se fosse un cameriere. - La luce non è fenomenica ma crea una forte emozione grazie a questi contrasti di luce, la luce destruttura le figure sempre per coinvolgere emotivamente lo spettatore - La donna che Jene un piatto con dei confetti la ritroviamo anche in un'altra opera del Tintoretto, rappresentata di fronte alla donna con i confetti c’è una scena ebraica, e questo sottolinea la continuità tra passato e presente. (Cronologicamente torniamo indietro) nasce nel 1475 e aveva studiato nella bottega del Ghirlandaio e poi venne chiamato da Lorenzo de ‘medici che lo introduce nella sua cerchia neoplatonica > Infatti il neoplatonismo rimane fino alla fine la sostanza ideale della sua opera > Nei disegni notiamo che Michelangelo prende da Masaccio la monumentalità CENTAUROMACHIA 1490 — 1492 - Ci fa capire che ha studiato il classico (riferimento ai sarcofagi tardo romani), ma non è un’opera classica: infatti manca lo spazio tra le figure, per Michelangelo il moto nasce e si conclude nelle figure stesse. - Nonc'è uno spazio, una prospettiva che inquadri e ambienti + l'azione. - Manca una contestualizzazione, c'è disordine, e si nota un’incredibile conoscenza dell'anatomia - Nonc'è quel rapporto tra le misure che abbiamo visto nel rinascimento - Posizione torta e contorta del corpo che mi dà fastidio BATTAGLIA DEI NUDI — Pollaiolo - Questo quadro è un punto di riferimento per Michelangelo per la torsione dei corpi ma qui c'è un paesaggio, c'è un rapporto tra pieni Y e vuoti che invece in Michelangelo non c'è n ST - Michelangelo conosce anche mediante il medioevo Giovanni Pisano “strage degli innocenti” dove troviamo l’elemento del dramma, la deformazione dei volti, l’assenza di spazio e la torsione del corpo che sarà una caratteristica della struttura della pittura di Michelangelo 11 ©MariasoleAcquistapace MADONNA DELLA SCALA 1490 — 1492 I rapporti proporzionali tra primo piano e fondo non sono reali, infatti sembra come se avesse compresso l’immagine tra 2 fogli di plexiglass JACOPO DELLA QUERCIA PORTALE DEL DUOMO DI BOLOGNA - volume dei corpi - Michelangelo conosce tutto questo, tutto il linguaggio dal rinascimento e dalla fine del medioevo quindi parte da qui e rielabora certi elementi. La Vergine “sbatte la testa” cosa che nel rinascimento non sarebbe mai stata accettata - anche il corpo del bambino sta in una posizione assurda. È - Utilizza la tecnica dello schiacciato di Donatello ARGAN: in Ps na Donatello la tecnica dello schiacciato serviva per ottenere effetti di spazio attraverso effetti di luce, in Michelangelo serve invece per rientrare nelle facce piane di un cubo immaginario [...] le masse e i volumi rientrano quasi a forza nei piani limite del blocco, non hanno realtà fisica [...] dalla concezione plastica e illuministica Donatelliana all'impostazione solenne classica, l'immagine diventa "antica". Quest'opera è diversa dalla Centauromachia in cui le figure emergono con impeto dalla pietra che in parte le avvince. BACCO 1496 -1497 - Poggia tutto il suo peso su una gamba e non è perfettamente stabile, infatti sembra che la figura vada avanti, niente a che vedere con la stabilità del San Giorgio di Donatello - È interessante la contorsione del corpo del piccolo accanto a lui - Qui comincia a comparire quell’avvitamento che poi sarà tipico nel periodo successivo come, per esempio, in Bernini. Evidentemente si allontana dai canoni della rigidità del rinascimento, la posizione così contorta fa sì che lo spettatore non si possa accontentare di un unico punto di vista ‘ideale a cui tende l'artista è più ellenistico che propriamente classico, più Prassitele e Lisippo che Policleto e Fidia [...] rompere la bilanciatura (Vedi Menade danzante di Skopas e la Menade danzante di Lisippo, la figura esce dal proprio asse, e si appoggia.) ©MariasoleAcquistapace TONDO DONI 1504 circa - Probabilmente ispirato dal tondo “Sacra Famiglia di Parte Guelfa” di Luca Signorelli del 1490 - Qui vediamo che Michelangelo sa anche dipingere. La pittura secondo Michelangelo è tanto più valida quando assomiglia alla scultura - La Sacra Famiglia rappresentata ha una struttura particolare, infatti lo schema iconografico è particolarmente innovativo: la posizione è scomoda, ci dà l'impressione della fatica - Con questo dipinto inizia concetto di Manierismo, il linguaggio è completamente diverso da quello del Rinascimento, c'è un allungamento delle diagonali - il chiaro-scuro non è ottenuto con l'aggiunta di bianco o nero ma graduando il tono della tinta. - Il nodo plastico delle figure non è al centro perché la simmetria arresterebbe il moto a spirale della forma. - La muscolatura è turgida e tesa, non in funzione di uno sforzo reale, ma come pura carica d'energia per un ritmo astratto di curve e angoli TOMBA DI GIULIO II 1505/1544 - non fu mai terminata - Il committente di questa tomba fu Giulio II, in questo momento Bramante sta costruendo una chiesa con cupola e 2 bracci laterali nella quale ci doveva essere la tomba di Giulio II, quindi chiama quindi Michelangelo -questa tomba è un classico esempio di non finito di Michelangelo perché morto il Papa lui passa ad altri lavori per i Medici, Michelangelo era infatti andato a Carrara ma quando torna il papa non sembrava più interessato, litigano e poi si riappacificano, nel 1508, quando Giulio II gli commissiona la volta della sistina. - La figura dei 2 Santi rappresentano la vita attiva e la vita contemplativa: riflettono il pensiero neoplatonico. - Paolo: vita meditativa; Mosè: vita attiva Questa tomba va letta dal basso verso l’alto lo stesso schema è rappresentato anche nelle tombe dei medici ©MariasoleAcquistapace LA CAPPELLA SISTINA 1508 — 1512 - Michelangelo dipinge sulla volta una finta struttura architettonica. - Inizia a dipingere dalla parte vicino all'altare, poi lo stile cambia e comincia a restringere le figure - Comincia a dipingere dalla fine della storia -ci sono opere anche di altri artisti - Fino al 1510 lavora con una serie di aiuti e poi fino al 1512 lavora da solo, molte parti sono del tutto realizzate senza cartone quindi praticamente a mano libera GIONA - Inalcune parti non c’è proprio la linea di contorno del cartone; - notare anche le ombre colorate - La figura si avvita su sé stessa, grande torsione, si percepisce la presenza del divino > in sintesi, la caratteristica in comune a tutti questi personaggi è l’uso di colori artificiali 16 ©MariasoleAcquistapace DILUVIO UNIVERSALE - Mette insieme l'atto del peccato e il momento della cacciata. - Il paesaggio di fondo ricorda molto l'opera di Masaccio - è interessante come rappresenta la parte sinistra: I 2 fanciulli sono ancora nel paradiso terrestre, la linea è dinamica, invece nella parte destra la linea è piatta non ci trasmette nulla - la rappresentazione è diversa da quella tradizionale, infatti il serpente è una donna ed è brutta. - Evasi volta per prendere il frutto, ma anche Adamo sembra che sta andando a prendere il frutto - adestra vediamo i volti sono brutti e cattivi, infatti non c'è il senso della vergogna e del peccato ma la rabbia, questo è quello che ci vuole raccontare Michelangelo LA CREAZIONE DI ADAMO in questo affresco è rappresentata tutta la bellezza del creato, infatti Adamo è bellissimo. 17 ©MariasoleAcquistapace Biblioteca laurenziana 1580 c’è ancora altemarsi di bianco e grigio e scavature Notare le scale la forma di gradini e” i riccioloni di burro” sulle pareti C’è un senso plastico: gli scalini sembrano lava che scende Argan = questa biblioteca è il punto di partenza dell'architettura dal Manierismo l'architettura non è più rivolta a imitare la struttura dell'universo o a costruire uno spazio che fosse l'immagine “razionale” della natura. Infatti la gradinata è un organismo plastico che irrompe nel ricetto come una calata di lava/ un torrente in piena c’è una concezione dinamica e drammatica dello spazio architettonico Giudizio Universale 1527 1563 — Michelangelo - commissionato da Clemente VII° e Paolo IN 1563 - nel 1563 è l'anno in cui si conclude il Concilio di Trento, sono stati anni di forte rigore la chiesa si sta rimodellando - Caronte picchia le anime che vanno all'inferno - di classico è rimasto davvero poco, infatti se si tolgono le nuvole rimane uno spazio indefinito e non uno spazio architettonico - quello spazio certo, luogo fisico e reale non esiste più, nella Sistina Michelangelo aveva predisposto una struttura finta architettonica - Tutto è messo in moto dal gesto della figura centrale da questo gesto rotante e nessuno può farci nulla nemmeno la Vergine lì sotto - Il programma iconografico di quest'opera vuole portarci nel Medioevo infatti c'è quel sentimento di paura che ci spinge a non allontanarsi dalla religione “altrimenti questo è quello che J accade” Il concetto è che tutti nascono colpevoli ma tutti possono essere salvati se si impegnano, non basta la fede Cristo sta guardando San Pietro (il primo papa) e quindi bisogna ascoltare lui perché attraverso Pietro/ il Papa che Dio esprime suo giudizio - anche i beati per guadagnarsi la beatitudine devono fare ‘un’estrema fatica questo perché tutti nascono con il peccato originale Quest’opera rappresenta la lotta dell’uomo neoplatonico tra corpo e spirito I muscoli tesi rappresentano la fatica che il fedele deve fare per raggiungere la beatitudine I santi martiri sono cattivi/vendicativi, come a dire “voi avete fatto a noi questo e noi ora vi facciamo la stessa cosa”. Quindi chi ha peccato ha un destino terrificante. 1536 > il papa decide che le parti nude dei personaggi dovevano essere coperte perché c’era quest’aria ancora forte di moralismo. Le braghe vennero aggiunte da Daniele Volterra Per Michelangelo invece il nudo rappresentava eroismo e forza (questa concezione del nudo è molto classica) - Ci sono anche pochissimi colori in questo affresco ARGAN = C'è lo stesso nocciolo tematico della Centauromachia = Cioè un movimento di masse suscitato dal gesto divino, la tesi concettuale è l’identità di autorità e giustizia, il motivo tragico dominante è il destino dell’umanità. Dio non ha gli attribuiti tradizionali del Cristo, è nudo + atletico + è l’immagine della suprema giustizia che nemmeno la misericordia della Madonna può temperare. - ALTO = santi + martiri + BASSO = dannati + DX/SX = eletti + LUNETTE IN ALTO = angeli con simboli della passione - GIUDIZIO = espressione dell'esperienza religiosa + filosofia dell'artista 20 ©MariasoleAcquistapace CAPPELLA PAOLINA — CONVERSIONE DI SAN PAOLO I colori sono dipinti in una maniera meno metallica I vari affreschi hanno questo senso di non finito anche perché Michelangelo era anziano quindi era difficile per lui gestire il pennello sulla parete Il colore è indefinito -prima dell'intervento di Michelangelo era disordinata + Michelangelo la riordina aggiungendo un palazzo, infatti prima ve ne erano solo due e quindi un lato era aperto, quindi non era una vera e propria piazza -al centro = secondo la volontà del papa, viene posta la statua di Marco Aurelio - la piazza = ha un aspetto trapezoidale Facciata di Porta Pia 21 ©MariasoleAcquistapace Madonna col collo lungo Manierismo = termine che si usa grazie a Vasari. Sui manuali si dice che “sono coloro che dipingono alla maniera di Michelangelo e Raffaello” ma questo è come dire che sono una marea di tonti senza personalità che copiano”, invece Vasari usò questo termine per dire che Manierismo significa dipingere alla maniera moderna, nel mondo moderno contrapponendo la maniera moderna a quella classica del passato. La cosa fondamentale di questo stile è che è uno Stile completamente autonomo rispetto alla natura, viene rappresentata la natura così come la percepisce l'artista, non c'è la ricerca di un rapporto veritiero con la realtà, infatti vedremo l'uso soggettivo e irreale della natura, la distorsione della prospettiva e altre caratteristiche - (tutto questo che abbiamo detto in questa definizione lo vediamo in quest’opera,) capire che è una Madonna non è così scontato, perché mancano quegli elementi iconografici “santificanti”, infatti sembra solo una signora ricca lo schema iconografico non è chiaro. Pittori come Annibale Carracci e Caravaggio cercheranno invece di tornare a quella chiarezza. - il contesto qui sembra surreale: infatti possiamo notare l'allungamento e distorsione delle proporzioni, tanto che il collo è paragonato alla colonna. Autoritratto - la superficie su cui si dipinge e bombata. Questo è un virtuosismo - Notiamo quindi il gusto della deformazione La Madonna con la rosa - questa opera è stata commissionata dall’ Aretino, il quale amava le allegorie perché diceva che era qualcosa che solo le menti colte potevano capire, quindi torniamo a quel concetto di complessità anche da parte della commissione stessa di questi artisti manieristi La conversione - il santo ha una forte torsione e sproporzione - il cielo è di un colore strano e la veste si tinge dello stesso colore del cielo che a sua volta rappresenta la luce divina - La veste si tinge di un colore difficile da trovare in natura - Il quadro è costruito a zigzag, così si perde profondità, e non c'è più la diagonale di cui parlavamo prima - Non c'è un centro che crea equilibrio, anche le proporzioni del cavallo sono strane - Il rapporto con la natura non c'è ma il fascino è estremo 22 ©MariasoleAcquistapace DEPOSIZIONE 1521 -Il linguaggio è molto più espressivo -Abbiamo un ASSEIGSRAIE, che potrebbe essere molto rinascimentale, che crea 2 spazi perfettamente simmetrici che vengono però resi asimmetrici per via del disordine creato da questi personaggi. -La caratteristica di questo pittore è la geometralizzazione -ARGAN = contrasto di geometrie (scale e croce), Notare la posizione di alcuni personaggi come la gobba di Giovanni. - Rappresentazione astratta della muscolatura - ARGAN = Rosso Fiorentino studia la meccanica del dinamismo Michelangiolesco, infatti costruisce l’azione su un perfetto incrocio di diagonali e dimostra che il fuori più violento può esprimersi in una metrica rigorosa. PIETA’ 1537— 1540 - Corpo verde e livido di Cristo - L’asse portante della composizione è la diagonale che parte dai piedi di Gesù, continua in alto e termina a Dx sulla mano Sx di Maria - Intorno a quest’asse drammatico si articolano altri personaggi - Viene dato poco spazio alla descrizione dell’ambiente, (piccola porzione di roccia) - Tono eroico e drammaticità da “tragedia greca” 3 Antonio Natali 25 ©MariasoleAcquistapace San Matteo — Bronzino - Sguardo perso nel vuoto, quasi inespressivo. Questo sarà una costante dello stile di Bronzino Pigmalione e Galatea - Il soggetto della rappresentazione è ripreso dalla metamorfosi di Ovido (la trasformazione di una statua in donna RITRATTO DI LUCREZIA PANCIATICHI — 1540 - il volto mantiene le caratteristiche somatiche del personaggio, ma c’è una ricerca di geometrizzazione della forma archetipa del personaggio. - C’è una parte fortemente reale e una parte estremamente concettuale, nel complesso una dimensione paradossale. - C’è una definizione troppo realistica che ci porta fuori dalla realtà RITRATTO DI UGOLINO MARTELLI — 1535 ARGAN = abito semplice e signorile di chi disdegna il lusso esteriore + 2 libri + architettura pura e severa - Lo spazio è costruito da piani perpendicolari all’architettura e luce attenuata. - Più che una descrizione del personaggio è l’espressione di una qualità mentale = cioè una persona che vede le cose con chiarezza razionale e finissima sensibilità - Mani = affusolate e morbide = definiscono un modo di vita, non l’esercizio delle armi ma la consuetudine degli studi - Perfetta lucidità razionale e sensibilità: è un modello umano > Nei ritratti di Bronzino la persona è piuttosto ricostruita intellettualmente che osservata nella sua realtà fisionomica e psicologica. > Diventa anche sempre più precisa la ricerca di una forma regolare, quasi geometrica, + colore limpido e freddo. 26 ©MariasoleAcquistapace SPOSALIZIO DELLA VERGINE 1504 - Stesso schema compositivo dello sposalizio della Vergine di Perugino di cui era stato scolaro e collaboratore -C’è un vasto spazio prospettico, In Perugino lo spazio è costruito per piani paralleli, mentre in Raffaello c’è un organismo centrale unitario - la forma del tempio regola anche la diffusione circolare e avvolgente della luce - le figure formano due curve che si intersecano una verso l'interno e una verso l'esterno È diverso dallo sposalizio di Perugino - Nel Perugino tra i personaggi in primo piano e il tempio c'è una netta frattura che rompe l'unità strutturale della scena Sempre nel Perugino: > la rappresentazione è semplice e schematica > il tempio massiccio chiude lo spazio con una quinta teatrale > La luce è fredda e lunare Nello Sposalizio di Raffaello invece il punto di fuga prospettico si alza, dando allo spettatore una visione della scena dall'alto - il tempio è perfettamente inglobato nello spazio ed è circolare qui infatti emerge la cultura matematica prospettica tipica di Urbino e del modello di Piero della Francesca - laluce è calda e dorata 27
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