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Storia dell'arte: Cubismo e Pablo Picasso, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Il Cubismo è un movimento artistico nato in Francia agli inizi del Novecento. Il Cubismo può essere considerato come una delle più grandi rivoluzioni artistiche della storia, perché nasce dalla convinzione che l’arte non dovesse essere tanto l’espressione di un sentimento, ma piuttosto il frutto di un processo mentale. Pablo Picasso è il più importante esponente del Cubismo. Nel 1901 inizia il cosiddetto Periodo Blu, caratterizzato dall’utilizzo del colore blu e delle sue sfumature. Nel Periodo Rosa cambiano i soggetti che spesso sono personaggi del circo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 03/06/2022

giordana.t
giordana.t 🇮🇹

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Scarica Storia dell'arte: Cubismo e Pablo Picasso e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Il Cubismo Il Cubismo è un movimento artistico nato in Francia agli inizi del Novecento; più precisamente la sua nascita può collocarsi nel 1907, data della realizzazione di uno dei dipinti più famosi del movimento stesso, Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso. Il nome Cubismo deriva da un commento che un critico d’arte fece su un dipinto di Braque (altro esponente del Cubismo al pari di Picasso), in occasione della mostra all’Estaque del 1907; il critico dichiarò che l’artista “maltrattava” le forme, riducendo tutto, appunto, a cubi; una cosa simile la disse Matisse, il quale affermò che i paesaggi di Braque sembravano fatti “a cubetti”. Come già avvenne con l'Impressionismo, gli esponenti del neonato movimento presero spunto dalle critiche ricevute e decisero di adottare proprio il nome di Cubismo, un nome che perfettamente rendeva l’idea del loro modo di fare arte. Il Cubismo può essere considerato come una delle più grandi rivoluzioni artistiche della storia, perché nasce dalla convinzione che l’arte non dovesse essere tanto l’espressione di un sentimento, ma piuttosto il frutto di un processo mentale, e nasce inoltre dalla volontà dell’artista di trovare un nuovo modo di esprimere la realtà secondo la sua personale percezione, distaccandosi da una rappresentazione fedele di essa; la stessa cosa, d’altronde, che avvenne con gli artisti del Post-impressionismo e dell’Espressionismo. Prima ancora di Picasso e Braque, infatti, le prime forme di arte cubista nascono con le opere del pittore francese Cézanne, il quale, mosso dal desiderio di rappresentare una realtà a modo suo, tendeva a geometrizzare i soggetti. Gli artisti cubisti volevano rappresentare la realtà da tutte le prospettive e per farlo adottarono le prospettive multiple, cioè raffigurano il soggetto da vari punti di vista, scomponendolo nelle sue parti essenziali e ricomponendolo sulla tela, in modo da dare allo spettatore una visione completa del soggetto; il risultato erano delle immagini che spesso diventavano irriconoscibili. Qui emerge il concetto della quarta dimensione, una dimensione legata al tempo: si possono osservare simultaneamente punti della figura che normalmente non potrebbero essere visti nello stesso momento. Inoltre, gli artisti cubisti si ispirarono molto all’arte africana, quella delle popolazioni indigene e a quella primitiva: già da qualche anno sempre più artisti avevano iniziato a studiare questo tipo di arte, a partire da Gauguin, seguito poi da altri artisti come Matisse, Kirchner e Picasso stesso. Il cubismo si divide in tre fasi distinte: 1. il cubismo formativo o protocubismo è la fase iniziale del cubismo (1907-1909); in questo periodo gli artisti semplificano geometricamente le forme: i soggetti appaiono squadrati, con contorni netti, ma ancora piuttosto riconoscibili; in questo periodo rientra Les demoiselles d’Avignon di Picasso; 2. il cubismo analitico (1910-1912), fase in cui gli artisti raffigurano il soggetto guardandolo da diversi punti di vista, anziché da uno solo, come accadeva nella tradizionale visione prospettica. Qui si può notare il concetto di quarta dimensione; 3. la terza fase infine è quella del cubismo sintetico, in cui le figure sono talmente tanto semplificate e geometrizzate che tendono all’astrattismo; inoltre gli artisti iniziarono ad inserire nelle loro opere un nuovo elemento: il collage, ancora una volta con l’obiettivo di superare la bidimensionalità della tela e l’appiattimento dell’immagine. Iniziano ad utilizzare materiali insoliti come come carta da parati, tessuti, legno, gesso (esempio: Natura morta con sedia impagliata di Picasso). Pablo Picasso Pablo Picasso è il più importante esponente del Cubismo. Nasce nel 1881 in Spagna ed ebbe come primo maestro suo padre, che era un insegnante di arte. Si forma nell’Accademia delle Belle Arti di Madrid e nel 1900 si trasferisce a Parigi dove ha modo di conoscere e osservare le opere dell’Impressionismo, del Neoimpressionismo e del Post-impressionismo. È impossibile attribuire a Picasso un unico movimento artistico, dal momento che nella sua lunga vita questo artista sperimentò sempre nuovi linguaggi e stili, mosso dal desiderio di trovare continuamente nuovi mezzi espressivi. Periodo blu Nel 1901 un suo caro amico, Carlos Casagemas, con il quale viveva a Parigi, si suicidò per una delusione amorosa e questa perdita influenzò moltissimo Picasso, che per un periodo riversò tutta la sua tristezza nei suoi dipinti, iniziando il cosiddetto Periodo Blu. Tale periodo è caratterizzato dall’utilizzo del colore blu e delle sue sfumature, un colore estremamente simbolico per Picasso a cui attribuiva una dimensione sacra; in questo periodo la pittura è semplificata ed essenziale e sono rappresentati alcuni temi universali e malinconici, come la miseria, la sofferenza, la morte. Un dipinto risalente a questo periodo è quello intitolato La Vita del 1903, nel quale sono raffigurati due giovani amanti nudi che osservano una donna che tiene in braccio un bambino. L’uomo molto probabilmente rappresenta Carlos, l’amico defunto di Picasso, e insieme alla sua amante simboleggia l’amore carnale, fugace e instabile che lega due giovani e condanna alla solitudine, mentre la donna sulla destra, più anziana e dall’aspetto severo, rappresenta la maternità e dunque quell’amore eterno e stabile che porta alla realizzazione di ogni uomo, l’amore che dà frutti, ovvero i figli. Periodo rosa Col passare del tempo Picasso iniziò a superare la dolorosa perdita dell’amico, anche se non del tutto perché nelle opere del periodo successivo a quello blu si continua a percepire tristezza e solitudine. Picasso inizia ad inserire nuovi colori: oltre al blu, aggiunge verdi, marroni, e soprattutto rosso e rosa; è per questo che si parla di Periodo Rosa e in esso cambiano anche i soggetti che spesso sono personaggi del circo: erano dei nomadi e Picasso si sentiva come loro, nomade. Un esempio è il dipinto Acrobata con piccolo arlecchino del 1905.
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