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Storia dell'età contemporanea - appunti terzo parziale, Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Schema riassuntivo degli appunti del terzo parziale di storia contemporanea presi a lezione (dalla fine della seconda guerra mondiale)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 27/01/2023

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Scarica Storia dell'età contemporanea - appunti terzo parziale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! STORIA INTERNAZIONALE DELL'ETÀ CONTEMPORANEA - TERZO PARZIALE PRIMA LEZIONE ( 04.11.2022) CONSEGUENZE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE ⇾ circa 60 milioni di vittime, prevalentemente civili ⇾ prende piede una nuova arma letale: la bomba atomica ⇾ l’Europa esce totalmente indebolita: ● una parte è filoamericana mentre l’altra è occupata dai sovietici e dall’armata rossa ● fine del mito delle potenze europee: la gran bretagna è sopravvissuta grazie agli stati uniti, la francia è stata umiliata e la germania smantellata e divisa tra i vincitori ⤷ la crisi europea porta il consolidarsi a livello internazionale di due grandi potenze contrapposte: gli stati uniti e l’unione sovietica ⇾ tramite i processi di Norimberga e Tokyo si decidono le conseguenze e i pegni da pagare delle potenze sconfitte: ● i criminali di guerra nazisti e giapponesi che vengono catturati vengono appunto processati dalle potenze vincitrici (molti vengono condannati a morte per impiccagione, altri condannati all’ergastolo passando la vita in prigione) LA RICOSTRUZIONE ⇾ nel 1945, con ancora la guerra in atto, ha luogo in Russia la conferenza di Yalta tra America , Inghilterra e Russia appunto: durante questa conferenza si decide di istituire un nuovo organo internazionale che andasse a sostituire quella che era la ormai fallimentare società delle nazioni di Wilson nasce l’organizzazione delle nazioni (ONU): nuova organizzazione teorizzata da Roosevelt egemonizzata dalle più grandi potenze che si impegnano a mantenere la pace e la sicurezza (inizialmente i pilastri erano quattro, ovvero Stati Uniti Cina URSS e Inghilterra, mentre successivamente si aggiunge anche la Francia) ⤷ Roosevelt era molto più concreto e pragmatico di Wilson: ● la società delle nazioni era un’organizzazione in cui mancava la partecipazione dell’ideatore (stati uniti, Wilson) e nella quale era tutto concentrato sulle nazioni e sui governi ● l’ONU invece vuole diffondere la pace concentrandosi sui popoli, sui singoli individui e sul rispetto dei diritti inalienabili dell’uomo ( come il diritto allo sviluppo economico affinché si abbiano delle società giuste; diritto all’istruzione). ⤷ per garantire lo sviluppo economico e sociale delle nazioni più disagiate si stabilisce, con la conferenza di di Bretton Woods del 1944, la nascita di nuove istituzioni: 1) la Banca Mondiale che ha il compito di fornire prestiti ai più bisognosi 2) il Fondo Monetario Internazionale che ha il compito di garantire la stabilità monetaria nel mondo 3) accordo di Gatt: accordo in cui le nazioni si impegnano ad abbassare le barriere e i dazi doganali per favorire il commercio internazionale Questa volta avrebbero partecipato anche gli Stati Uniti ↓ inizialmente non prevede la partecipazione dei paesi sconfitti, i quali devono trascorrere un periodo di anticamera, ovvero devono accettare tutti i presupposti politici ed economici imposti nei vari trattati (l’Italia ad esempio deve aspettare dieci anni prima di entrare nell'organizzazione) ⤷ organi dell’onu: ● consiglio di sicurezza: organo che ha il compito di mantenere la pace e la sicurezza. Può essere convocato ogni qual volta la pace viene minacciata e le sue decisioni devono essere rispettate da tutti gli stati membri secondo lo Statuto dell’ONU ● assemblea generale: una sorta di parlamento di tutti gli stati membri, che si riunisce regolarmente per discutere dei problemi principali del mondo (ammissione di nuovi membri, bilancio dell’organizzazione..) ⇾ le nuove istituzioni promosse al fine di risollevare economicamente l’Europa e avviare la ricostruzione erano finanziate interamente dagli Stati Uniti ⤷ essi disponevano infatti delle risorse economiche per farlo: il dollaro era la moneta per eccellenza e pertanto non c’era il rischio di un'inflazione SCOPPIO DELLA GUERRA FREDDA ⇾ con la fine della seconda guerra mondiale il presidente Roosevelt sognava un mondo a immagine e somiglianza del modello idealdemocratico statunitense ⤷ il problema è che tale modello non può, per forza di cose, essere recepito ovunque: l’URSS non ratifica (ovvero non adotta gli accordi decisi nei vari trattati) in quanto non dispone dei mezzi per affrontare l’economia capitalistica, che tra l’altro sarebbe anche in opposizione alla loro ideologia comunista (come si fa ad inserire nello scenario liberaldemocratico l’URSS, che è un totalitarismo Unione sovietica non ratifica (come si fa ad essere capitalisti all’esterno e restrittivi all’interno?) ⇾ dunque, lo spirito di collaborazione tra Stati Uniti e URSS che Roosevelt sperava di mantenere anche alla fine della guerra in realtà si interrompe per due principali cause, tra loro collegate: 1) la prima è appunto il fatto che l’URSS non abbia ratificato i trattati in quanto non voleva adeguarsi ad un sistema economico come quello degli Stati Uniti 2) si instaura uno spirito di competizione tra le due potenze di tipo bipolare ⇾ il sistema americano e quello sovietico non hanno nulla a che vedere tra di loro: ● da una parte abbiamo la più grande potenza economica e finanziaria, che detiene la moneta più influente al mondo: lo scopo degli Stati Uniti era quello di irradiare l’economia capitalista in mano ai soggetti privati e il modello idealdemocratico in tutto il mondo (si pone al centro l’uomo e l’individuo a cui deve essere data la possibilità di affermarsi e vivere una vita soddisfacente) ● in Unione Sovietica invece ci si concentra su l'egualitarismo sociale (in opposizione con l’individualismo americano ⇾ poco importa se qualcuno non si sente felice o libero, l’importante è avere una società stabile senza conflitti di classe) Questi due modelli sono appunto in competizione tra di loro per vedere chi diventerà più influente nelle varie parti del mondo ⇾ l’avanzata dell’armata rossa in Europa nella seconda guerra mondiale fa sì che l’influenza sovietica si diffonda anche in quei paesi in cui non c’è un’effettiva tradizione comunista ⤷ secondo la logica di Stalin l’armata rossa è un fattore di democratizzazione dell’europa: ovunque arriva porta libertà e si diffonde tra i sovietici l’idea che i territori liberati dall’armata resteranno, alla fine della guerra, sotto l'influenza russa come una sorta di bottino di guerra ⇾ pertanto l’armata, che a questo punto diventa un fattore ideologico, rimane presente in tali paesi anche dopo la fine della guerra: se c’è allora il paese è sulla via della conversione ad un sistema di tipo sovietico ⇾ gli americani, capendo che non era possibile scontrarsi con la volontà di Stalin, impongono che nei paesi conquistati dall’esercito sovietico venissero fatte delle elezioni governative (tentativo di salvaguardare la democrazia in tali paesi): ciò però non cambia di molto la situazione in quanto i cittadini erano comunque condizionati dalla presenza dell’armata rossa ed erano costretti a votare per il sistema comunista sovietico ⤷ democrazia popolare è una facciata, in quanto i paesi dell’europa centroorientale seguono sempre le direttive che provengono da Mosca e sono influenzati dall’unione sovietica. ⇾ nel frattempo l’europa occidentale ha ripreso quasi subito uno sviluppo economico grazie all’aiuto degli Stati Uniti, aumentando pertanto il divario tra est e ovest ⤷ tuttavia l’URSS vuole evitare il confronto con gli Stati Uniti perchè sa che non è ancora pronta a livello economico e sociale ↓ nasce in Europa la cosiddetta “cortina di ferro” (termine coniato da Churchill nel 1946): linea immaginaria che si estende dal baltico a Trieste e divide l’Europa in due: ad est di questa linea vi sono i paesi europei sottoposti a controllo sovietico, mentre ad ovest quelli che seguono il modello americano ⇾ allo stesso tempo il presidente americano Truman adotta nel 1947 la dottrina del contenimento: l’idea era quella di circoscrivere l’espansione dell’URSS e delle idee comuniste additando la Russia come la principale minaccia per il mondo idealdemocratico ⤷ viene istituita la NATO (1949): alleanza atlantica di preservare la superiorità strategica degli Stati membri e limitare l’influenza globale del suo avversario, ovvero l’URSS NB: Austria alla fine della guerra viene occupata come la germania ma non segue la stessa sorte di spartizione territoriale, perchè alla fine il dibattito internazionale si articola su due posizioni (l’austria vittima o complice della germania di Hitler?) ⇾ prevale l’idea che l’Austria sia stata la prima vittima e si decide che l’Austria, se accetta la neutralità internazionale e non propendere né per la parte sovietica né per quella americana, possa essere indipendente. Anche in Jugoslavia il maresciallo Tito vuole mantenere la propria autonomia e non dipendere da Stalin, nonostante questa sia politicamente e territorialmente “sottomessa” (tant’è che Tito, comunista, compra le armi dagli stati uniti) ⇾ i due sistemi mantengono una sorta di equilibrio tra loro, che non sfocerà mai in una guerra grazie al concetto di deterrenza (perfezionamento della tecnica tra il 1957 e il 1958): espressione che fa riferimento alle strategie di attacco e contrattacco nucleare messe in atto, nel corso della Guerra fredda, per scoraggiare ogni tipo di aggressione della controparte: la deterrenza consiste nell’assumere delle misure per cui le conseguenze di un eventuale attacco da parte del nemico sarebbero maggiori rispetto ai vantaggi che tale nemico trarrebbe dall’attacco ⤷ corsa agli armamenti, bombe nucleari, sbarco sulla luna.. SECONDA LEZIONE ( 07.11.2022 ) DIMENSIONE ECONOMICA DELLA GUERRA FREDDA ⤷ nel 1954 si promuove l’istituzione della CED (comunità europea di difesa), la quale però viene bocciata dal parlamento francese ● nel 1957 nasce la comunità europea (CEE) con lo scopo di creare un mercato economico europeo QUARTA LEZIONE ( 16.11.2022 ) ⇾ dopo la seconda guerra mondiale in Francia si instaura la quarta repubblica, caratterizzata da frammentarietà partitica e criticata da molti poichè in quanto debole non si pensava sarebbe stata in grado di affrontare i problemi economici e sociali dovuti alla guerra ⤷ a ciò si aggiunge la questione algerina per la rivendicazione dell’indipendenza che decreterà la fine della quarta repubblica ⤷ nasce una quinta repubblica affidata a De Gaulle: l’intento era quello di rilanciare sul piano internazionale la Francia, contrapponendosi alla supremazia americana ⤷ secondo De Gaulle spetta agli europei trattare con Mosca e con La Germania dell’est, cosa che non fecero mai gli USA. Questo contrasto portò la Francia ad uscire dalla NATO negli anni ’60 LA DISTENSIONE ⇾ tra la seconda metà degli anni ‘50 e i primi anni ‘60 si diffonde un clima di distensione, dovuto alla stabilizzazione della guerra fredda e allo sviluppo economico che stavano vivendo la maggior parte degli stati europei e non. ⤷ la diminuzione della tensione tra le due superpotenze è stata favorita da personalità come Kennedy, Kruscev o Papa Giovanni XXIII ⇾ Kennedy è il primo presidente americano cattolico il quale era estremamente convinto della superiorità americana rispetto al sistema sovietico: ● con la creazione del muro di Berlino Kennedy si reca in Germania per tenere un discorso alquanto propagandistico sottolineando la differenza tra le due Germanie e alludendo ad una debolezza della parte sovietica (chi costruisce un muro durante un conflitto è perchè non si sente al sicuro) ⇾ altro elemento a cui Kennedy deve far fronte è la crisi di Cuba: alla fine degli anni ‘50 entrambe le superpotenze vogliono dotarsi di equipaggiamenti atomici tali da creare un’imponente forza di deterrenza. Gli Usa in quel momento sembrano più avanti dei rivali sovietici, ma il leader del Cremlino Kruscev, dichiara a inizio anni ’60 che l’URSS stava producendo una quantità sproporzionata di missili ⤷ nel frattempo il giovane leader comunista Fidel Castro conduce una ribellione contro il governo dittatoriale di Battista (vicino agli stati uniti) che lo porterà a prendere il potere nel 1959 dopo un fallito colpo di stato. ⤷ al governo Castro cercherà inizialmente di instaurare un rapporto con gli americani che però si interrompe quando l’Unione Sovietica si propone di aiutare Castro nella promozione di riforme sociali come la nazionalizzazione delle terre e delle produzioni di zucchero (ciò fa precipitare direttamente il rapporto con gli USA) ⤷ Kennedy promuove pertanto il piano della CIA volto a destituire Castro che consisteva nell’invasione di Cuba sfruttando la comunità cubana anticristiana che era stanziata nella Baia dei Porci (1961): era una visione del tutto errata, perchè i Cubani sono favorevoli al regime di Castro, il quale è ben visto. Si tratta di un passo falso per l'amministrazione Kennedy, inasprendo ulteriormente i rapporti tra USA e Cuba. Kruscev è disposto ad aiutare militarmente Cuba. Kruscev vede in Cuba uno stato che si mostra spontaneamente socialista, antiamericano, per questo è disposto a difendere Cuba da eventuali attacchi americani inviando degli ordigni nucleari all’isola ⤷ Kennedy applica il blocco navale di Cuba nel 1962, ovvero vengono disposte navi americane intorno a cuba, bloccando qualsiasi nave o sottomarino sovietico che tentava di portare dei rifornimenti a Cuba LA GUERRA DEL VIETNAM ⇾ subito dopo l’esplosione della bomba nucleare su Hiroshima e Nagasaki, le forze militari vietnamite riprendono il controllo del paese nel 1945 proclamando l’indipendenza ⤷ la Francia teme però una possibile influenza comunista data la vicinanza con la Cina di Mao, pertanto nel 1954 aiutata dall’esercito americano riprende il controllo del Vietnam del sud ↓ lo stesso anno il Vietnam del nord viene invece invaso dalle forze comuniste ⇾ l’America invia di anno in anno un quantitativo sempre maggiore di soldati a combattere in Vietnam, tradendo però in questo modo gli ideali e il programma politico promossi (attraverso riforme sociali per i diritti umani e la questione razziale) ⇾ nel 1964 il Congresso autorizza il presidente Johnson ad inviare in Vietnam qualsiasi mezzo di guerra possibile: gli americani bombardano il Vietnam del nord cercando di contrastare i Vietcong e proteggersi dalla minaccia del comunismo ⇾ con l’elezione del presidente Nixon e del suo consigliere Kissinger si tenta di indurre il Vietnam del nord ad un negoziati (in quanto l’America stessa era consapevole di non poter vincere la guerra): nel 1973 a Parigi fu raggiunto l’accordo che pose fine alla guerra del Vietnam (le forze armate americane si ritirarono e allo stesso tempo si concluse la comunistizzazione del Vietnam del nord) ⇾ il periodo compreso tra l’assassinio di Kennedy nel 1963 e la fine della guerra del Vietnam suscitò una grande indignazione pubblica nei confonti degli Stati Uniti (loro in primis ma anche verso la NATO e l’imperialismo occidentale): se con le elezioni di Kennedy e Johnson l’intento era quello di avviare un cambiamento interno per eliminare gli squilibri sociali, la guerra in Vietnam aggravò la situazione e produsse l’effetto contrario (società americana ne uscì ancora più lacerata) ⤷ il divario tra le due superpotenze si fa sempre più evidente (l’URSS si sta avviando verso un declino economico e politico) ⇾ URSS: nel frattempo nel 1964 ottenne il potere Breznev: il nuovo governatore, che aveva preso il posto di Kruscev, non ritenne necessario attuare nuove riforme o aperture verso l’imperialismo occidentale che era sempre stato il nemico per eccellenza dell’Unione Sovietica (così come invece aveva fatto Kruscev) ⤷ il divario tra le due superpotenze si fa sempre più evidente (l’URSS si sta avviando verso un declino economico e politico) ⇾ nel 1968 scoppia in Cecoslovacchia la Primavera di Praga, ovvero una serie di riforme che partono dal basso (popolo) e atte a ottenere un minimo di autonomia dall’URSS (senza però rinnegare l’autorità russa comunista) ↓ a capo delle riforme ci sono i leader comunisti slovacchi come Dubeck ⤷ Breznev, il quale contrariamente a Kruscev non era propenso alla libertà di scelta delle altre repubbliche sovietiche, decide di inviare l’armata rossa per reprimere le rivolte attuando la dottrina della sovranità limitata: secondo Breznev è lecita la richiesta di più libertà ma ciò non deve mettere in discussione l’unità del sistema e l’interesse comune socialista (se si concedono troppe libertà ciò minaccerebbe tale unità e metterebbe fine al sistema comunista) QUINTA LEZIONE ( 18.11.2022 ) ROTTURA TRA REPUBBLICA POPOLARE CINESE E UNIONE SOVIETICA ⇾ nonostante inizialmente fosse stato lo stesso Mao ad accettare un rapporto di subordinazione con la Russia, con il proseguire della guerra fredda il leader comunista cinese comincia a prendere delle decisioni che non sono del tutto concordi ai principi del Cremlino ⇾ motivi di scontro che hanno portato alla rottura del rapporto: 1) riforme economiche e sociali promosse da Mao ● nel 1958 Mao adotta il la politica del ”balzo in avanti” ⇾ consiste nel tentativo forzato dell’industrializzazione della Cina, la quale invece era un paese rurale. Mao crede di poter rimediare al mancato sviluppo sociale ed economico interno attraverso la mobilitazione forzata delle masse dalle campagne ai grandi complessi industriali ⤷ questo tentativo fallisce causando una forte tensione tra Mosca e Pechino ● nel corso degli anni ‘60 adotta la “rivoluzione culturale” ⇾ ritiene che si debba dare uno slancio riformista alla società cinese e dunque concede ai giovani (in particolare agli studenti) il potere di contestare i capi politici. Il suo scopo era in realtà quello di eliminare quelle autorità che lui stesso considerava delle minacce ma di non farlo in maniera diretta. Quando però Mao interrompe la rivoluzione (dal momento che aveva raggiunto il proprio scopo) egli si ritrova ad essere costretto a reprimere con la forza i movimenti giovanili che si erano formati (una volta dato il potere alla massa è difficile fare marcia indietro) ⇾ la rivoluzione culturale è una strumentalizzazione dall’alto di cui si serve mao per rinnovare i ranghi della dirigenza comunista ed eliminare alcuni oppositori politici 2) destalinizzazione promossa da Kruscev ● Mao contesta la decisione di Kruscev di rimuovere il culto della persona di Stalin ⇾ si rifiuta di aderire ad una politica che in qualche modo metta in discussione la figura e la superiorità di Stalin, rendendolo una persona normale ● inoltre Kruscev era favorevole a trovare un accordo per coesistere con gli Stati Uniti in maniera competitiva ma non violenta ⇾ Mao non accetta che un suo alleato possa scendere a patti con il suo nemico (gli Stati Uniti non riconoscevano l’esistenza di una Cina comunista) ⤷ prova a procurarsi una bomba nucleare dall’Unione Sovietica con lo scopo di difendersi dagli Stati Uniti e dimostrare che la Cina popolare esista effettivamente ↓ anche se Kruscev si dimostra in un primo momento favorevole poi si convince che contribuire allo sviluppo dei piani atomici della Cina non avrebbe portato nessun vantaggio 3) conflitto con l’india ● questioni di confine contrappongono la Cina all’India, ma i sovietici decidono di non intervenire in questa diatriba in quanto non vogliono rovinare il rapporto con l’India ⇾ nel 1969 si arriva al culmine di questa rottura con gli scontri a fuoco lungo il fiume Ussuri ⇾ gli Stati Uniti traggono vantaggio a proposito di questa rottura all’interno delle potenze comuniste: Nixon compie nel 1972 un viaggio a Pechino per incontrare Mao e sottoscrivere un accordo ⤷ Nixon propone di isolare l’unione sovietica mettendo in pausa, almeno per il momento, la guerra fredda nel settore asiatico e pacifico (in quanto ancora gli stati uniti sono coinvolti nella guerra in Vietnam e la cina potrebbe aiutare) ⤷ è disposto ad offrire l’ingresso delle nazioni unite, sostituendo il seggio permanente del rappresentante della Cina Nazionalista con appunto la Cina Comunista (senza rompere però l’alleanza con la Cina nazionalista e assumendosi comunque il compito di difenderla) ⇾ sul piano diplomatico questo accordo tra Nixon e Mao si rivela un successo: lo scopo di Nixon e Kissinger infatti era quello di migliorare i rapporti con la Cina e poi avvicinarsi anche all’Unione Sovietica per convincerla a stipulare accordi sul nucleare ⤷ si sottoscrivono due importanti accordi: ● trattato di Salt del 1972 ⇾ i due paesi, per la prima volta, si impegnano reciprocamente a fissare limiti alla crescita dei propri arsenali nucleari strategici ● trattato di Salt del 1979 ⇾ prevedeva limiti ulteriormente ridotti; tuttavia, dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan, nello stesso anno, il Senato americano non ratificò il trattato LA DECOLONIZZAZIONE ⇾ con la prima guerra mondiale il colonialismo aveva subito un forte cambiamento ma era sopravvissuto. Tuttavia non regge l’impatto con la fine della seconda guerra mondiale: le potenze europee si sono ulteriormente indebolite e la pressione delle colonie si fa sempre più forte ⇾ l’ONU, contrariamente alla società delle nazioni, assume una posizione chiara volendo mettere definitivamente fine al colonialismo, ma ciò doveva avvenire in maniera graduale ⤷ a seguito dei trattati di pace infatti i paesi sconfitti, tra cui l’Italia, perdono il controllo sulle loro colonie ed è proprio in esse che viene istituito il “sistema dell’amministrazione fiduciaria”, il quale doveva aiutare le colonie indirizzandole rapidamente verso l’indipendenza e verso uno sviluppo sociale ed economico ⇾ se da un lato quindi l’Italia perde tutte le sue colonie, dall’altro essa ottiene l’amministrazione fiduciaria della Somalia (la più povera delle colonie che diventa indipendente nel 1960) ⇾ se con la decolonizzazione vengono meno i vincoli politici di dipendenza tra madrepatria e colonie, al tempo stesso i fenomeni di contaminazione culturale, economica e politica che restano (diffusione della lingue inglese e francese in africa ad esempio) ⇾ il continente in cui la decolonizzazione si manifesta per primo è l’Asia: ● una volta acquisita l’indipendenza nel 1947, l’India vive un dramma di scissione territoriale che segue la faglia tra indu e musulmani che porta alla creazione di due stati ben distinti, India e Pakistan (ciò non attenua le tensioni ma i rapporti tra questi due stati rimarranno conflittuali: mentre l'India riesce a darsi una dimensione democratica, il Pakistan è un sistema che finisce sotto la tutela dei militari (dove la democrazia non ha solide basi arrivano i militari a risolvere il problema dell’instabilità politica) ⇾ il processo di decolonizzazione in Africa non inizia direttamente nel 1945 ma è un processo che entrerà nel vivo solo a metà degli anni ‘50 la potenza europe che riesce a gestire meglio questo cambiamento è la Gran Bretagna (i francesi invece avranno maggiore difficoltà) SESTA LEZIONE ( 21.11.2022) IL MONDO ARABO ⇾ tra la prima e la seconda guerra mondiale si sviluppa in Medio Oriente una grande industria di petrolio attirando l’attenzione delle grandi potenze (che aumente anche grazie al coinvolgimento dello stesso Medio Oriente nel corso della guerra): per questo il Medio Oriente è motivo di contesa tra le due superpotenze della guerra fredda ⇾ nel 1945 i paesi arabi tra cui Egitto, Yemen, Iraq e Arabia Saudita si uniscono formando la Lega Araba, che aveva l’intento di sostenere l’indipendenza degli Stati Arabi: ● nel 1946 venne riconosciuta l’indipendenza della Cisgiordania ● la Francia, che esercitava il mandato su Siria e Libano, si ritira QUESTIONE PALESTINESE ⇾ dopo che alla Gran Bretagna venne concesso il mandato in Palestina essa coglie l’occasione per introdurre il popolo ebraico in Palestina appunto, dando il via però una competizione economica con i palestinesi arabi che abitavano da prima quelle terre (gli inglesi sono la causa della difficile coesistenza tra arabi e eberei) ⤷ gli inglesi rendendosi conto dell’errore commesso decidono di rinunciare al mandato in Palestina lasciando la questione da risolvere all’organizzazione delle Nazioni Unite ⇾ nel 1947 l’ONU propone di dividere la Palestina in tre: - uno stato arabo di Palestina - uno stato ebraico di Palestina - Gerusalemme (che dovrebbe diventare autonoma per non essere più contesa dai tre monoteismi) ⤷ questa proposta crea delle reazioni contrastanti, tant’è che l’ebraico Gurion, sentendosi legittimato dall’ONU, proclama la nascita dello Stato d’Israele, accolto di buon grado dagli eberi ⇾ al contrario, gli arabi non vedono di buon occhio la proposta dell’ONU (soprattutto la nascita dello Stato d’Israele) e si ritrovano davanti a due scelte: 1) favorire la nascita di uno stato abrabo, che avrebbe implicato il riconoscimento della legittimità dello Stato d’Israele e favorendo una convivenza pacifica 2) non riconoscere lo Stato d’Israele, dando il via ad uno scontro ⇾ gli arabi scelgono di intraprendere la seconda strada causando lo scoppio di ben quattro guerre arabo-israeliane, dove gli arabi vengono sostenuti dalla Lega ⇾ prima guerra arabo-israeliana: si giunge ad un compromesso, ovvero la divisione di Gerusalemme tra gli arabi e gli eberi ⤷ ciò però non è conforme a quanto detto dall’ONU (indipendenza di Gerusalemme) e il compromesso non si effettua: gli arabi saranno costretti a scappare visto la forza dell’esercito israeliano, che sta conquistando sempre più terre Togliatti in questo caso accetta il riconoscimento della religione cattolica in quanto, essendo la costituzione un compromesso tra cattolici socialisti e comunisti, lo scopo comune era quello di ricostruire un’Italia unita e per fare ciò era necessario promuovere una coesione sociale totalitaria ⤷ i partiti sono uniti in Parlamento dallo scopo comune di ricostruire una società unita e ciò implica ovviamente dei compromessi ⇾ con le elezioni del 1948 in Italia si vota per decidere chi otterrà il potere e chi dovrà affrontare dunque la situazione della guerra fredda: infatti sia gli americani che i sovietici cercano di influenzare e sostenere i partiti per cui hanno una preferenza e che sperano possano salire al potere ⤷ alla fine a vincere con il 48% fu il partito democristiano di De Gasperi il quale aveva dalla sua parte sia il sostegno economico americano sia l’appoggio della Chiesa e di papa Pio XII ↓ comunisti e socialisti invece furono danneggiati nelle elezioni a causa della loro vicinanza con Mosca, in quanto in questo periodo i sovietici stanno imponendo il loro potere ad est con l’istituzione di democrazie popolari (si temeva potesse capitare la stessa cosa anche in Italia ⇾ a questo punto inizia la fase del cosiddetto “centrismo degasperiano”, in quanto il partito democristiano è l’unica forza politica che realmente conta importante in questo periodo fu la figura di Einaudi, ministro del bilancio: egli sostiene il contenimento della spesa pubblica e il contrasto all’inflazione sfruttando gli aiuti del piano Marshall affinché non ci sia il bisogno di indebitarsi e dunque dimostrarsi deboli sul piano internazionale ciò però comporta un costo sociale (disoccupazione) ma grazie ad una serie di riforme la produttività economica comincia a migliorare: ● adesione al patto atlantico e al progetto di integrazione europea ● 1949 Legge Fanfani ⇾ che prevede di dare alloggio a molte famiglie italiane che avevano perso la casa durante la guerra ● 1950 riforma agraria ⇾ insieme di misure volte a cambiare il modo in cui si concentra la proprietà della terra. In questo modo, l'obiettivo è che i terreni produttivi non siano nelle mani di pochi grandi proprietari terrieri (tuttavia la riforma non migliorò significativamente le condizioni di vita al Sud, e l’emigrazione continuò) ● 1950 riforma del mezzogiorno ⇾ atta a promuovere lo sviluppo economico del sud attraverso una serie di interventi infrastrutturali (non risolve il divario tra sud e nord) ● 1951 riforma Vanoni ⇾ si introduce lo strumento della dichiarazione dei redditi che serve a monitorare lo stato finanziario delle famiglie perché questo è il presupposto per una politica perequativa (censire la ricchezza delle famiglie per redistribuirla in maniera equa a vantaggio dei più bisognosi) ⇾ a questa serie di riforme però si aggiunge anche la legge Truffa del 1953 che sarà un passo falso da parte della democrazia cristiana, legge elettorale che dà al partito che ottiene il 50% + 1 dei voti il 65% dei seggi (dominio assoluto in parlamento) ⤷ così facendo però verrebbe meno il principio di democrazia a cui aspira l’Italia e per questo motivo la democrazia cristiana comincia a perdere molti consensi ⤷ la legge viene ritirata poco tempo dopo ma solo perchè alle nuove elezioni la democrazia non era riuscita a raggiungere la soglia prefissata ⇾ nel frattempo emerge la nuova generazione della democrazia cristiana guidata da Rampanti, il quale sostituirà De Gasperi in Parlamento. Tra i membri di questa nuova generazione i più importanti sono Moro e Fanfani, i quali erano decisi a rafforzare le istituzioni dello stato e a promuovere la questione sociale ↓ nel 1956 nasce il ministero delle Partecipazioni Statali il quale riprende la visione fscista del necessario intervento dello Stato in ambito economico: a questa visione si lega la figura di Mattei, presidente dell’ENI che aveva come scopo quello di portare il petrolio in Italia a condizione vantaggiose ⇾ nel 1963 nasce il centro-sinistra organico, presieduto da Aldo Moro, in cui convergono i socialisti di Nenni e la sinistra democristiana. Il centro sinistra avrebbe avuto più margine per fare le riforme promesse agli elettori in quanto era rappresentativo del popolo, tuttavia il boom economico non durò quanto sperato ma diede vita ad un periodo alquanto critico (fenomeno eversivo di attentai, stragi e terrorismo volti a destabilizzare governi ampi che includano anche le forze di sinistra) OTTAVA LEZIONE ( 28.11.2022 ) ⇾ a partire dagli anni ‘50 si assiste ad una formidabile crescita mondiale della popolazione (grazie al miglioramento delle condizioni igienico-economiche anche nei paesi del Terzo Mondo) ⤷ inoltre, il periodo di tempo che intercorre fra gli anni ‘50 e i primi anni ‘70 passa alla storia come golden age: con questa espressione si fa riferimento al periodo di tempo post-bellico contraddistinto da una grande crescita economica nella maggior parte dei paesi occidentali (baby boom) e dalla diffusione del consumismo ↓ i consumi infatti non erano legati solo alle esigenze e ai bisogni quotidiani, ma grazie allo sviluppo delle industrie le persone vengono influenzate a comprare una serie di bisogni e beni che altrimenti l’individuo da solo non consumerebbe ⇾ nel momento in cui il consumismo diventa un fenomeno di massa questo può persino essere capace di plasmare l'intera società (cambiano i costumi sociali, le culture..): il consumismo a livello di massa porta all’omologazione, diffondendo un modello unico facendo guadagnare molto alle grandi industrie ⤷ si passa dall’uomo cittadino (rivoluzione francese) all’uomo consumatore, trattato come fruitore di beni e servizi, logica nella quale ancora viviamo ⇾ questo fenomeno porta all’avvicinamento al sistema americano, il quale diventa il modello per eccellenza da seguire ed imitare (così come aveva predetto e sperato prima Wilson, poi Roosevelt) ⇾ lo sviluppo economico diede spazio anche al Welfare, in particolare grazie all’istruzione e alla sanità: l’industria farmaceutica diffuse gli antibiotici (in particolare penicillina e ormoni) e favorì la realizzazione dei primi trapianti di cuore ⇾ con lo sviluppo della globalizzazione si diffondono in tutto il mondo nuove culture e le distanze sembrano essere meno rilevanti: questo può essere sia un fenomeno positivo che negativo, in quanto chi detiene il potere tenderà a voler esportare ed imporre la propria cultura a livello internazionale ⤷ nel 1964 il sociologo McLuhan parlò di villaggio globale: è come se il mondo si fosse rimpicciolito in quanto le distanze si azzerano (grazie soprattutto alla diffusione del consumismo, il quale contribuì alla radicalizzazione di un unico comportamento) ⤷ grazie alla diffusione dei nuovi mezzi di produzione e delle nuove tecnologie, come ad esempio la televisione che andò a compensare l’analfabetizzazione, si afferma una nuova cultura popolare, ovvero alla portata di tutti (piaceva sia a operai che a intellettuali) LE REAZIONI ALLO SVILUPPO GLOBALE ⇾ emerge la Scuola di Francoforte, il più importante è Marcuse, che scrive un libro molto importante “l’uomo ha una dimensione” l’uomo è ciò che consuma, si perde la propria individualità, identità, non ha più nessuna rilevanza il fenomeno politico, non ha più senso parlare di marxismo, a nessuno importa più la lotta di classe (un operaio non vede l’ora di poter usufruire dei beni di consumo), non ha senso parlare di rivoluzione. ⇾ il capitalismo viene visto come male assoluto, che riduce l’uomo al solo consumatore, ma anche il socialismo in URSS viene criticato , perchè loro invidiano il consumismo occidentale e hanno tradito completamente la rivoluzione bolscevica. ⤷ però ci sono anche giovani che si ribellano, partendo dalle università americane e poi propagate tra gli altri universitari, durante le rivoluzioni del ‘68, contro la guerra in Vietnam, contro il capitalismo, contro la NATO. In Europa la cosiddetta «contestazione» si manifestò nel rigetto del modello occidentale «corrotto» dagli americani e in appoggio al terzomondismo e al maoismo. Era il clima del 1968, dal quale scaturirono visioni democratiche radicali e quindi eccessi pericolosi. ⇾ il 1968 è l’anno del femminismo, nel quale si lotta per la libertà sessuale, non dover rispondere a nessuno e potersene fregare della morale cristiana, anche con la diffusione dei contraccettivi, Si tratta di passi in avanti, che mette al centro il corpo della donna. Rivendicavano il 18 politico, perchè c’era ancora l’idea che alcune carriere fossero negate alla maggioranza. LA CHIESA ⇾ istituzione conservatrice che vive tutto questo periodo con difficoltà ⤷ due posizioni: o ci si chiude al cambiamento o ci si apre al cambiamento per stare al passo con i tempi. I tradizionalisti guidati dal francese Lefebvre, si oppongono. Si apre il Concilio Vaticano II nel 1967 che si apre al cambiamento: come messa non più celebrata in latino, si ammette che si possa avere una copia della bibbia nelle case, la Curia romana avrebbe condiviso il proprio potere con il collegio dei vescovi. L’attenzione sociale della Chiesa si sarebbe rafforzata, visione progressista. Avvenuto sotto Papa Giovanni XXIII. Ci saranno molti cattolici conservatori che non vogliono accettare quest’apertura. Invece in America Latina se ne approfitta per andare avanti, dove viene portata avanti la “teologia della liberazione” mischiata all’ideologia marxista, i sacerdoti devono occuparsi anche delle ingiustizie sociali, per poi poter vendere meglio il prodotto che è il cattolicesimo. LA CRISI DELLA GOLDEN AGE DEGLI ANNI ‘70 ⇾ il presidente Nixon nel 1971 prende una decisione importante per l’economia internazionale: i grandi costi della guerra fredda e dello scontro in Vietnam che gli stati uniti devono affrontare non permettono più all’economia americana di sostenere il rapporto di convertibilitá del dollaro in oro ⤷ Nixon allora sceglie di rompere il vincolo di convertibilità: a questo punto il dollaro perde il suo valore e, se la moneta si svaluta, allora anche i consumatori saranno portati a comprare di meno (la svalutazione del dollaro comporta la creazione di problemi in altri settori economici) ⇾ nel 1973, a seguito della guerra dello Yom Kippur (quarta guerra arabo-israeliana), si assiste al cosiddetto shock petrolifero: i paesi arabi produttori di petrolio tagliano l’esportazione di quest’ultimo, aumentando i prezzi di quest’ultimo cosicché le economie occidentali non produttrici di petrolio vadano in crisi (una sorta di punizione per le potenze che avevano sostenuto Israele) ↓ finisce l’era della golden age e inizia un periodo di stagflazione (periodo in cui la produzione diminuisce ma aumenta l’inflazione) ⤷ le conseguenze di tale crisi si riversano sullo stato sociale (è importante tagliare la spesa pubblica per cercare di affrontare il periodo di crisi economica, senza aumentare le tasse e di conseguenza provocare dei subbugli civili) ⤷ vista la situazione di crisi i modelli ipotizzati da Keynes (come la politica di interventismo secondo la quale lo stato deve intervenire appunto nell’economia del paese) traballano, in quanto lo Stato deve cercare di ridurre la spesa pubblica: al loro posto subentra la teoria monetarista ideata dalla scuola di Chicago ⤷ secondo questa teoria il livello di ricchezza e benessere di un paese sarebbe il risultato della quantità di moneta in circolazione in quel dato momento (in questo modo facendo leva sul tasso di sconto si controlla l’andamento dell’economia) ⇾ conseguenze: ● si diffonde il problema di uno sviluppo sostenibile ⇾ sviluppo determinato soltanto dalla disponibilità delle proprie tasche e dei costi sociali ● nascono i primi movimenti ecologisti, i Verdi, i quali sostengono si debba evitare di usare irresponsabilmente e senza contesto solido le fonti energetiche (contestano il consumismo energetico) ⇾ industrializzazione e urbanizzazione sono viste come minacce per l’ambiente ⤷ nel 1992 si tiene una conferenza ambientalista dell’ONU in cui la stessa organizzazione si impegna a raggiungere degli obiettivi sociali che possano garantire un futuro migliore ⤷ nel 1997 invece si tiene la conferenza di Kyoto dove i paesi si assumono l’impegno per ridurre emissioni di anidride carbonica ↓ l’accordo non vede la partecipazione di paesi come la Cina o l’India in quanto controbattono il fatto che solo perchè si stanno imponendo solo ora come potenze non possano sfruttare le risorse e produrre inquinamento così come tutte le altre potenze hanno fatto prima di loro ● viene messo in dubbio il modello idealdemocratico americano sulla base di diverse contraddizioni ⇾ gli americani infatti promuovevano l’ideale di democrazia ma erano stati i primi a violarla, come nel caso della guerra in Cile o in Grecia ⤷ si assiste intorno agli anni ‘70 ad uno scontro ideologico: il modello di sviluppo idealdemocratico non è più credibile, mentre quello sovietico non è mai stato particolarmente affascinante per le limitazioni che impone alla libertà delle persone ⤷ entrambi i modelli risultano, per un motivo o per un altro, non più credibili e ciò porta, in oriente, alla diffusione del fenomeno della dissidenza, ovvero l'emergere dei dissensi e delle opposizioni verso il regime da parte di intellettuali o universitari ⤷ questi conflitti ideologici sfociano nelle prime forme di terrorismo: gli obiettivi colpiti sono personalità del mondo politico ma anche culturale e sindacale, accusate di essere al servizio dell’ordine capitalista e imperialista occidental ITALIA ⇾ in Italia si adotta la strategia della tensione: strategia che consiste nella creazione di condizioni di caos che potrebbero legittimare la nascita di un nuovo regime autoritario ⤷ dopo la strategia della tensione si assiste all’avvento delle brigate rosse, le quali hanno lo scopo di abbattere il sistema capitalistico americano smantellando le istituzioni e avviando una rivoluzione (sono gruppi di estrema sinistra che ripropongono la visione rivoluzionaria marxista-leninista) ⤷ attraverso l’uso della forza e della violenza colpiscono le istituzioni dello stato ed in particolare le varie personalitá che le rappresentano (come sindacati, giornalisti) ⤷ colpiscono in particolare personalità di sinistra progressiste, che quindi credono nel cambiamento ma ritengono si possa governare anche senza avviare necessariamente la rivoluzione ⇾ quando Aldo Moro capisce che ormai il centro sinistra aveva perso la maggior parte dei consensi decide di stringere un accordo con i comunisti al fine di granatiere la maggioranza in Parlamento e quindi un governo stabile: si verifica il compromesso storico, tra Moro (leader della democrazia cristiana) e Berlinguer (leader dei comunisti), che accetta di buon grado perché ciò voleva dire ottenere dei posti per i comunisti in Parlamento anche se ciò comportava l’alleanza con un altro partito ⤷ d’altro canto invece Moro accetta il compromesso in quanto è consapevole che anche in caso di vittoria del pci esso non avrebbe potuto ottenere il pieno potere al governo ⇾ per le brigate rosse i comunisti sono uno dei nemici più grandi: pci e brigate rosse sono due facce della stessa medaglia e non possono governare nello stesso momento, non c’è spazio per tutti e due: la seconda è caratterizzata e rappresente un’ideologia marxista a livello istituzionale, mentre la prima è una componente più reazionaria. ⤷ il culmine della violenza delle brigate rosse si verifica nel maggio del 1974 con il sequestro e l’assassinio del leader della democrazia cristiana Aldo Moro ⤷ le brigate rosse tuttavia propongono la liberazione di Moro in cambio della loro legittimazione e della liberazione dei compagni condannati: i comunisti però non accettano in quanto l’unica forza legittima comunista era il pci e accettare sarebbe stato come darla vinta alle brigate ⇾ l’altro attentato è quello al Papa, si tratta di un turco, parte di un gruppo terrorista, si riconduce poi ai servizi segreti dei paesi comunisti, ma ancora qui c’è del mistero. LA RUSSIA ⇾ in Russia si affermano gli oligarchi: nuovi russi che assumono il controllo di molti dei comparti dell'economia del paese che prima erano gestiti dal regime ⇾ nel frattempo la Nato approfitta della debolezza interna della Russia per espandersi verso est, così come l’unione europea che consente l’ingresso ai paesi ex comunisti (processo totalmente legittimo) ⤷ l’espansione della NATO non viene contestata finché a Mosca non arriva Putin (funzionario del KGB): emerge con ambizione personale fino a diventare il leader della Russia ⇾ il suo obiettivo di ripristinare l'autorevolezza della Russia: ● politica estera ⇾ i russi devono rimpiangere l’unione sovietica in quanto aveva portato un periodo di stabilità. La sua fine aveva gettato le basi per un nuovo scontro in occidente in quanti aveva permesso alla NATO di espandersi verso est ● politica interna ⇾ acquisisce il controllo di quelle industrie che erano finite in mano agli oligarchi e intraprende un rapporto politico con essi (alcuni vi aderiscono diventando suoi alleati, altri non lo fanno e vengono fatti fuori) GLI STATI UNITI ⇾ gli Stati uniti sembrano riacquisire un’influenza nel mondo paragonabile a quella del 1965 è infatti l’unica superpotenza al mondo in quanto il modello idealdemocratico su cui si basa e che promuove è quello vincente (in quanto ha sconfitto il modello comunista dell’unione sovietica) ⇾ il primo presidente che si pone il problema della gestione dell’eredità della guerra fredda è Clinton, che da buon democratico vuole estendere l’area della democrazia in europa e nel mondo ⤷ questa iniziativa porta alla nascita di innumerevoli periodi di crisi i quali culminarono con l’attentato dell’11 settembre 2001 ⤷ in questo momento ci si accorge che il modno è cambiato: non ci si preoccupa più delllo scontro fisico tra gli stati ma il problema diventa il terrorismo internazionale (fenomeno intangibile) promosso da Al Qaeda e da Hossama Binladen ⤷ il quale lancia una sorta di sfida andando a colpire alcuni dei simboli più prestigiosi e noti del continente americano ⇾ gli Stati Uniti lottano contro il terrorismo guidati dal presidente Bush (figlio del primo Bush) che ha in testa di realizzare un’idea ben precisa: lo scopo era quello di risolvere gli scontri terroristici con l’uniteralismo americano ⤷ filosofia politica che prevedeva l’intervento dell’esercito americano in ogni parte del mondo in cui si riscontravano delle situazioni precarie ed ostili agli Stati Uniti stessi (non è importante se c’è o no il consenso degli alleati). ⇾ nel 1992 viene firmato il trattato di Maastricht: nasce l’Unione europea che si basava su determinati principi: ● unificazione dei mercati ● l’adozione di una moneta unica ● la nascita di una Politica estera e di sicurezza comune MEDIO ORIENTE ⇾ alla fine della guerra fredda dopo che il trattato di pace di Camp David non aveva portato agli effetti sperati la questione arabo-israeliana era ancora molto dibattuta ⇾ inoltre in Medio Oriente oltre alla questione arabo-israeliana e alle tensioni per il mercato petrolifero si diffuse anche un fenomeno molto pericoloso, detto fondamentalismo ⤷ fenomeno che attribuisce una nuova interpretazione della religione islamica e che porta ad un attrito con le altre culture. ⤷ il successo di un fenomeno come il fondamentalismo molto probabilmente è dovuto ad una serie di crisi quali: ● tentativo fallito di modernizzazione e occidentalizzazione che riporta ad una fuga nel passato ● frattura islamica tra sunniti e sciiti (in minoranza, accusati di aver sottoposto il paese all’influenza americana e di aver fatto ricorso alla repressione con la polizia politica) ● la lotta sul piano internazionale tra Iran e Stati Uniti per il controllo del Medio oriente ⇾ a complicare questo è la tensione tra Iran e Iraq: Saddam Hussein, a capo dell’Iraq, nel 1980 dichiara guerra all’Iran e viene sostenuto dalle potenze occidentali, allarmate dal radicalismo iraniano. La guerra si protrae senza vincitori, segnando il fallimento di Hussein, pertanto nel 1990 quest’ultimo, pensando sempre di poter confidare nel sostegno occidentale, invade il Kuwait, ricchissimo emirato. Si tratta di un grave errore di calcolo: gli Stati Uniti di Bush senior infatti promuovono una coalizione (sostenuti dall’ONU) per difendere e liberare il Kuwait dalle forze irachene. ⇾ a Camp David erano stati previsti ulteriori negoziati per arrivare alla pace ma l’ostacolo divenne l’indisponibilità delle parti ad accordarsi sulla base del principio proposto dalle Nazioni Unite “terra in cambio di pace”: Israele avrebbe dovuto ritirarsi dalle terre palestinesi occupate e gli arabi avrebbero dovuto riconoscere lo Stato di Israele. ⤷ in Palestina scoppia l’intifada, ovvero una sorta di rivolta da parte degli arabi di Palestina. ⇾ in Afghanistan nasce un nuovo movimento di radicalizzazione da parte dei Talebani: Al Qaeda, il cui leader era di Bin Laden ⤷ nella fase di opposizione all’occupazione sovietica, ovvero di radicalizzazione, questi movimenti vengono materialmente sostenuti dagli Stati Uniti. ⇾ in Algeria all’inizio degli anni ’90 vince le elezioni il movimento radicale Fis (Fronte islamico di salvezza) ma il governo in carica, sostenuto dalle che avevano paura di una radicalizzazione del fondamentalismo, decise di annullare quelle elezioni: ciò scatenò la feroce reazione del Fis che fece precipitare l’Algeria nella guerra civile DECIMA LEZIONE ( 10.12.2022 ) TURBOLENZE SOCIALI DEL DOPO GUERRA IN ITALIA ⇾ sul finire degli anni ‘60 si afferma nella società italiana il fenomeno della “contestazione”: movimenti giovanili, di studenti universitari, che criticano la società borghese ed hanno come modello di riferimento la Cina comunista di Mao (vista come possibile potenza capace di avviare una rivoluzione) ⤷ è un periodo caratterizzato da scioperi e proteste in cui si manifestava la volontà di miglioramento delle condizioni lavorative: tant’è che nel 1970 viene approvato lo Statuto dei lavoratori ⇾ viste le condizioni precarie il governo di centro-sinistra (alleato con i comunisti di Berlinguer) decise di contrattaccare e cercare di limitare tali scioperi emanando alcune leggi, tra cui: ● legge Codignola del 1969 ⇾ che permise di iscriversi a qualsiasi corso di laurea promuovendo il libero accesso alle università ● nel 1970 nascono le regioni come macro-aree amministrative e si adotta la legge sul divorzio (anche se la democrazia cristiana era contraria) ● legge sulla legalizzazione dell’aborto del 1978 ⇾ nello stesso periodo si verificano degli episodi di “violenza politica”, nel tentativo di opporsi e liberarsi del centro-sinistra si adotta la cosiddetta “strategia di tensione”, inizialmente attribuita unicamente agli anarchici ma poi ingloba tutta l'estrema destra ⇾ verso la fine degli anni ’70 si registrò in Italia un ravvicinamento tra le forze politiche del PCI (che nel frattempo aveva preso le distanze dal comunismo sovietico) e la DC (che aveva lo scopo di riguadagnare i consensi persi e la maggioranza in Parlamento) ⤷ questa fase della storia politica italiana è comunemente denominata “compromesso storico”: i suoi promotori furono i rispettivi segretari di partito Enrico Berlinguer (PCI) e Aldo Moro (DC) e diede vita nel 1976 alla fase di solidarietà nazionale, in cui i comunisti sostennero il governo ancora prima di parteciparvi ⤷ questo periodo di relativa pacificazione tuttavia durò ben poco ed ebbe una conclusione a dir poco tragico,con il sequestro e il conseguente omicidio dello stesso Moro nel 1978 da parte delle brigate rosse ↓ organizzazione terroristica di estrema sinistra che si sviluppò intorno agli anni ‘70 e si oppose all’alleanza tra democrazia cristiana e partito comunista ↓ la fase più critica della Prima Repubblica si chiude drammaticamente il 2 agosto 1980 con la strage della stazione di Bologna ⇾ sul finire degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, dopo la parentesi della solidarietà nazionale che aveva consentito al PCI di uscire momentaneamente dall’isolamento, nasce una nuova formula politica proposta dal leader del partito socialista Craxi, dal democristiano Forlani e da Andreotti ⤷ nasce così il pentapartito (1981), cioè una presenza al governo assolutamente paritetica fra democristiani e rappresentanti dei quattro partiti minori alleati (Psi, Psdi, Pli e Pri): tale coalizione è guidata dal 1983 da Craxi, il quale era un moderato e atlantista che cercò di risollevare la posizione dell’italia sul piano internazionale attraverso una serie di riforme (come l’istituzione del sistema di “scala mobile” che favorì il bilancio nazionale ⇾ i salari si attribuivano in base al costo della vita
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