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Storia dell'età del Rinascimento Europeo - le Guerre d'Italia e Carlo V (Alain Tallon), Appunti di Storia Moderna

Il documento integra con ricerche e appunti il primo capitolo del manuale "L'Europa del Cinquecento - Stati e Relazioni internazionali" di Alain Tallone, ricco di riferimeni importanti, ma poco approfonditi

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 01/06/2018

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Scarica Storia dell'età del Rinascimento Europeo - le Guerre d'Italia e Carlo V (Alain Tallon) e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Lotta per NAPOLI e poi MILANO. Perché c’è il desiderio di imporre il dominio su Napoli? - Italia era la CHIAVE del DOMINIO in Europa. Paese ricco di CULTURA Sede del PAPATO Postazione contro ESPANSIONE OTTOMANA Divisa in STATI FRAGILI Chi voleva impadronirsi di NAPOLI? La FRANCIA L’ARAGONA e la CASTIGLIA Perché? EGEMONIA sul CONTINENTE ESPANSIONE MEDITERRANEA 1494 L’esercito del re di FRANCIA CARLO VIII varca i passi Alpini. Svolta. Per tutto il medioevo gli stati italiani regolavano tra loro le proprie contese e ad evitare l’intervento straniero. Questa fase ebbe termine nel 1494. A MILANO Francesco Sforza non ottiene l’investitura imperiale. Opposizione interna. Il figlio di Francesco e Bianca Maria Visconti, Galeazzo Maria Sforza viene assassinato per la sua superbia e il suo carattere difficile. Il figlio di Galeazzo, Gian Galeazzo Maria Sforza è ancora un bambino. Al suo posto governa suo fratello Ludovico Maria Sforza (Il MORO) che tenta di spodestare il nipote. SCISMA D’OCCIDENTE Nel 1378 ha luogo lo Scisma d’Occidente, una crisi dell’autorità papale che vede scontrarsi papi e antipapi per il controllo del soglio pontificio. Si ricerca il trasferimento della sede apostolica da Avignone a Roma voluta da papa Gregorio XI (già da 70 anni nella città provenzale). Dopo la morte di Gregorio, avvenuta prima che il trasferimento avvenisse, venne eletto URBANO VI dal conclave di Roma, ma un gruppo di cardinali francesi boicottarono il nuovo papa eleggendo CLEMENTE VII e ristabilendo la corte papale ad Avignone. Con difficoltà i nuovi papi ristabilirono la loro autorità nell’Italia centrale. I grandi feudatari del Lazio come gli ORSINI o i COLONNA sono in grado di imporre la loro volontà al papa. La monarchia pontificia è instabile: - Non assicura continuità dinastica in quanto il papa viene eletto - Il papa, spesso anziano, non conquista fedeltà incondizionata (spesso non ricompensata) Per ovviare a questo: NEPOTISMO  la famiglia papale è investita del governo della Chiesa e degli Stati In questo modo, il clan familiare conserva una parte dell’influenza politica anche dopo la morte del papa; e spesso l’elezione al soglio pontificio cade su un parente del defunto. EFFETTI: Spoil System quando un clan ne caccia un altro, lotta tra fazioni cardinalizie, uso delle terre a favore delle famiglie, guerre. A NAPOLI, il figlio illegittimo di Alfonso Il MAGNANIMO, Ferdinando I d’Aragona, detto FERRANTE I, entra in guerra contro Giovanni d’Angiò, forte dell’appoggio dei baroni napoletani insoddisfatti del nuovo sovrano. Con l’appoggio degli Sforza e del papa Pio II, Ferrante sconfisse il rivale nella battaglia di TROIA. La FRANCIA è forte della vittoria contro l’INGHILTERRA e la BORGOGNA. Immenso potenziale demografico e unità ritrovata dopo la Guerra dei CENT’ANNI. LUIGI XI il PRUDENTE (“il ragno universale”) proseguì l'opera paterna (CARLO VII) riportando l'unità e la stabilità nel paese dopo le devastazioni della guerra dei cent'anni. Alla morte del suo rivale CARLO il TEMERARIO duca di BORGOGNA, si impossessò dei suoi territori, ad eccezione dei Paesi Bassi che rimasero alla figlia del TEMERARIO, MARIA di BORGOGNA e moglie di MASSIMILIANO d’ASBURGO. Questo accese le ostilità tra la Francia e la dinastia asburgica. In INGHILTERRA, dopo una sanguinosa lotta dinastica denominata “WARS of the ROSES” tra la famiglia dei LANCASTER e quella degli YORK (1455 – 1485), ritrova una fragile unità con la vittoria di ENRICO IV TUDOR, erede dei Lancaster, su RICCARDO III, erede della casa di York. La pace viene suggellata dal matrimonio di Enrico con ELISABETTA di York dando inizio così alla dinastia TUDOR. ENRICO VII vuole consolidare il potere, no imprese estere. In SPAGNA (disgregata durante occupazione araba – unico blocco sotto romani e visigoti) gli interessi convergenti (riconquista delle zone islamizzate) portarono al matrimonio tra FERDINANDO d'ARAGONA ed ISABELLA di CASTIGLIA nel 1469 che sancì l'unione personale dei due Regni. Rimaneva un tassello per completare l'annessione di tutti i territori alla corona: la conquista dell'Emirato di GRANADA, ultimo baluardo saraceno sul continente, portato a termine nel 1492 (piano bellico di Isabella). [Alla morte di Isabella nel 1504, quando Ferdinando riunirà sotto un'unica mano Castiglia ed Aragona, emergeranno e s'inaspriranno le contraddizioni e le differenze linguistiche, culturali e amministrative dei due regni.] Il prestigio dei due regni si accresce con la scoperta del NUOVO MONDO. Ludovico il MORO, che governa a Milano per conto del giovane nipote GIAN GALEAZZO SFORZA, è irrequieto  Gian Galeazzo aveva sposato ISABELLA d’ARAGONA, figlia di Alfonso II; questo potrebbe spingerlo a emanciparsi dalla tutela dello zio Ludovico [era intenzionato a restaurare gli Angioini sul trono di Napoli e a mettere le mani anche sul titolo correlato di Re di Gerusalemme]. Ludovico chiama Carlo VIII perché invada il regno meridionale 3 settembre 1494 esercito francese (30 000 uomini) attraversa le ALPI e avanza verso SUD. Accolto festosamente dai duchi di SAVOIA Incontra i suoi sostenitori: Ludovico il MORO e BEATRICE d’ESTE (moglie), Giuliano della Rovere (Giulio II), Ercole d’ESTE, Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona (moglie) [un mese dopo muore Gian Galeazzo e il Moro duca di Milano] Si dirige a FIRENZE (tradizionalmente filo francese)  politica di PIERO di LORENZO de’MEDICI (“lo SFORTUNATO”) schierata in difesa aragonese. Fiorentini hanno rancore (spaventati dai saccheggi francesi – prediche Savonarola). Carlo VIII chiede di passare per Firenze – Lo Sfortunato cambia idea e concede più di quanto richiesto al re di Francia all’insaputa della città  Piero viene cacciato (inizio Repubblica). Fiorentini agevolano discesa di Carlo VIII (accolto come riformatore chiesa – Savonarola considerava indegno papa Alessandro VI Borgia). Carlo VIII non voleva deporre Alessandro VI (inimicarsi potenze europee). Nel 1945, Alessandro VI accoglie Carlo VIII nei suoi territori e autorizza il suo passaggio verso il regno di Napoli (lo accompagna come cardinale legato il figlio CESARE BORGIA). Il 22 febbraio 1945 Carlo fa il suo ingresso trionfale a Napoli. Il re FERDINANDO “FERRANDINO” II d’Aragona, figlio di Alfonso II, fugge con la corte in vista di una futura resistenza. Girolamo Savonarola – 6 aprile 1492 – Carlo VIII è il nuovo CIRO che farà rinascere Gerusalemme.  ruolo della profezia come arma politica [stessa investitura profetica viene applicata a tutti i protagonisti delle guerre d’Italia] Controverso l’annuncio del regno dell’Anticristo si fa più insistente (fenomeni anormali). Portata ESCATOLOGICA delle guerre. SCONVOLGIMENTO situazione interna degli Stati Italiani. A Milano, Ludovico il MORO diviene duca dopo la morte del nipote Gian Galeazzo Sforza. A Firenze, dopo la cacciata di Piero de’MEDICI, si inaugura la REPUBBLICA (ispirati da Atene e Roma), detta dal Gran Consiglio, che associa tutti i cittadini alla vita politica.  Ispirata dalle prediche di Girolamo SAVONAROLA Pisa ritrova la libertà grazie a Carlo VIII che promette protezione a Firenze in cambio della sua liberazione (sottomessa nel 1406). REAZIONE ALLA DISCESA DI CARLO VIII Dopo l’entrata del re di Francia a Napoli il 25 Marzo 1495  a VENEZIA si conclude un’alleanza il 31 marzo. Ludovico il MORO comprende che Carlo VIII aveva pretese anche sul ducato di Milano; si rivolge al Papato. Papa Alessandro VI BORGIA organizza gli accordi. Nasce la LEGA SANTA del 1495 o LEGA di VENEZIA. Negli accordi vengono coinvolti: - Papato - Ferdinando II d’ARAGONA (era anche re di Sicilia) - Massimiliano I d’ASBURGO (Sacro Romano Imperatore) - Il Regno d’INGHILTERRA - SFORZA (Milano) - La Repubblica di VENEZIA La lega ingaggio un condottiero veterano, tale Francesco II GONZAGA, marchese di MANTOVA, per raccogliere un esercito ed espellere i francesi dall’Italia. Carlo VIII muore il 7 Aprile 1499. Sale al trono suo cugino LUIGI d’ORLÉANS [LUIGI XII], discendente degli ex duchi di Milano per via della nonna Valentina VISCONTI  ha sempre cercato di riprendersi l’eredità. (Considera Ludovico Sforza il Moro un usurpatore). AGOSTO 1499 – SECONDA DISCESA FRANCESE IN ITALIA Nell’Agosto del 1499, grazie a trattative diplomatiche con Venezia (alla quale concede Cremona), agli Svizzeri (ai quali concede il Canton Ticino) e al papa Alessandro VI (al cui figlio, Cesare, concesse il ducato di Valentinois - “il Valentino”), scende in Italia e occupa Milano nel 1500. Ludovico il Moro, che stava aiutando Pisa a ribellarsi da Firenze, ribaltò l’alleanza sperando che i fiorentini lo aiutassero contro Luigi XII (Pisani erano schierati con Venezia)  Mossa sbagliata. Venezia si era alleata con la Francia (si vendica del voltafaccia). Il MORO (che si era rifugiato da Massimiliano I) tenta di riprendersi Milano, ma viene catturato dai francesi (le truppe svizzere al suo comando non obbedirono). Lunga instaurazione della dominazione francese. Luigi XII tenta anche di conquistare NAPOLI  Accordi segreti di Granada (Francia – Spagna) concordano la spartizione del regno di Napoli nel 1500. FEDERICO I di Napoli (d’Aragona) inizialmente non sa degli accordi, ma, venutone a conoscenza, cede il regno a LUIGI XII  accordi non rispettati  Ferdinando riprende Napoli La VITTORIA di LUIGI XII da cosa è DOVUTA? Alle ALLEANZE  Cessioni territoriali. -Parte del Milanese torna a Venezia -Cesare Borgia si ritaglia un principato nell’Italia Centrale con aiuto truppe Francesi -Il Regno di Napoli nel 1501 viene smantellato tra Francia (NORD) e Aragona (SUD) Cessioni rimesse subito in discussione dal 1503. ESPANSIONISMO VENEZIANO Venezia nel 1499  firma una pace scomoda con OTTOMANI – compensare sul continente. CAMPAGNE MILITARI DI GIULIO II GIULIO II viene eletto papa nel 1503 (dopo la breve esperienza di PIO III a seguito della morte di Alessandro VI Borgia, rivale di Giuliano della Rovere)  Inganna i Borgia promettendo di confermare i territori acquisiti in Romagna, ma, subito dopo, si adoperò al loro abbattimento. [Consegna i Borgia a Ferdinando il CATTOLICO]. Con l’ardore che rimandava alle imprese di Giulio Cesare, GIULIO II si impegnò a ristabilire l’autorità pontificia su tutta l’Italia Centrale; istituì la Guardia Svizzera Pontificia. -Riconcilia le famiglie degli ORSINI e dei COLONNA (decreti a loro favore) -Avvicina a sé la Nobiltà ROMANA -Ripristina il governo della Santa Sede su BOLOGNA e PERUGIA (che avevano approfittato della debolezza del papato) nel 1506 Intanto si attenua la rivalità Franco-Aragonese. Luigi XII conserva Milano e assicura il dominio su Genova (reprime una sommossa nel 1507) Ferdinando il CATTOLICO recupera tutto il Regno di Napoli. Situazione SUGGELLATA da incontro di SAVONA nel 1507. Il 10 Dicembre 1508 Giulio II fu in grado di costituire con Luigi XII di Francia, l'Imperatore Massimiliano I e Ferdinando II d'Aragona, la famosa LEGA DI CAMBRAI contro la Repubblica veneziana (si aggiunsero anche Inghilterra, Ungheria e alcuni Stati Italiani). Il 14 Maggio 1509 L’esercito francese sbaraglia le truppe della Repubblica ad AGNADELLO. Venezia resiste (appoggio popolazione rurale  preferisce dominazione veneziana). Giulio II firma una pace separata con Venezia  ottiene terre dello stato pontificio occupate LA NUOVA MINACCIA Il dominio della Francia nell’Italia del Nord è rafforzato dalla vittoria ad Agnadello. Giulio II mette al servizio del papato gli umanisti italiani e alimenta la xenofobia nei confronti dei francesi. Giulio II, già alleato con Venezia, cerca di appoggiarsi su una coalizione europea per raggiungere i suoi obbiettivi: gli svizzeri, Ferdinando il CATTOLICO e anche Massimiliano I Offensiva di LUIGI XII contro Giulio II su piano spirituale  Nel 1510 a Tours – Assemblea Chiesa gallicana condanna la politica pontificia e sostiene il re. Nel 1511 nove cardinali (francesi, spagnoli e italiani) convocano un concilio a Pisa per giudicare e eventualmente deporre il papa. Giulio II risponde. Convoca un concilio a Roma al Laterano al quale aderiscono Ferdinando il CATTOLICO (vuole impossessarsi della parte meridionale del Regno di Navarra, alleato di Luigi XII) e anche Massimiliano I d’ASBURGO. Nel Giugno del 1512, l’esercito svizzero occupa Milano  i francesi abbandonano l’Italia. LEONE X e Antoine DUPRAT (cancelliere francese) si incontrarono a BOLOGNA e la trattativa si concluse con il Concordato di Bologna. Il papato cedeva PARMA e PIACENZA alla Francia, ma il sovrano francese doveva revocare la PRAMMATICA SANZIONE di BOURGES (diritto del re di Francia alla nomina di vescovi e abati) 23 Gennaio 1513 Muore FERDINANDO il CATTOLICO PERIODO DI PACE Si apre una via per la PACE consacrata dal Trattato di NOYON firmato tra FRANCESCO I e CARLO I di SPAGNA, futuro CARLO V imperatore; Il trattato venne promosso da LEONE X. Con il trattato di Noyon venne confermata l’attribuzione del regno di Napoli alla Spagna e ai francesi il Ducato di Milano.  stabiliva il matrimonio tra Carlo e Luisa, figlia di Francesco I Il 29 Novembre 1516 a FRIBURGO viene firmato un trattato tra Francesco I e i cantoni svizzeri. (Già proposto nel 1515, ma rifiutato – ora Francia è forte della vittoria di Merignano).  pace perpetua con la Francia – Svizzera si impegna a non intervenire contro la Francia, Milano sgomberata dagli svizzeri  Forse all’origine della neutralità svizzera. Il trattato che sintetizza tutte queste paci è il TRATTATO di LONDRA, Ottobre 1518 Promosso dal cardinale Thomas WOLSEY (lord cancelliere di Enrico VIII) nato per porre fine all’invasione della Francia da parte dell’Inghilterra  promosso da Leone X (vuole preparare stati per una crociata contro impero Ottomano). Parteciparono anche gli altri Stati  ambasciatori riuniti a Londra. Il trattato prevede una politica estera di NON AGGRESSIONE tra gli stati firmatari (attaccare chi non rispetta). Il re d’Inghilterra diventa l’arbitro dei conflitti che potevano sorgere  ma non dispone dei mezzi per attuare la POLITICA dell’EQUILIBRIO. Il 12 Gennaio 1519 muore l’ultimo rappresentante dei primi protagonisti delle guerre d’Italia, MASSIMILIANO I. CARLO V Nato nel 1500, CARLO di GAND era figlio di FILIPPO I d’ASBURGO detto il BELLO (figlio di MASSIMILIANO I e Maria di BORGOGNA) e GIOVANNA di CASTIGLIA (figlia di FERDINANDO il CATTOLICO e ISABELLA di CASTIGLIA – poi detta “LA PAZZA”). Le EREDITÁ - Complesso territoriale borgognone (MARIA di BORGOGNA, morta nel 1482) - Paesi Bassi e Franca Contea (FILIPPO il BELLO, morto nel 1506) sotto tutela di MARGHERITA d’ASBURGO (sorella Filippo il BELLO) - Stati della Corona d’ARAGONA (FERDINANDO il CATTOLICO, morto nel 1516) - Castiglia (formalmente della madre GIOVANNA la PAZZA, ma Ferdinando il Cattolico denuncia la sua presunta pazzia – impossibilitata a governare, confinata a Tordesillas fino alla sua morte nel 1555). - Austria (dopo la morte di MASSIMILIANO I nel 1519, l’elezione del nuovo sovrano era affidata nelle mani dei Sette Elettori  concorrono all’eredità asburgica anche Enrico VIII e Francesco I – per finanziare l’offerta e pagare gli elettori, Carlo era appoggiato dai Fugger, banchieri di Augusta  Carlo eletto a voto unanime) Sfugge alla sua eredità  BRETAGNA (Carlo fu fidanzato con CLAUDIA di BRETAGNA, figlia di Luigi XII fin quando il padre le impose di sposare FRANCESCO I) INGHILTERRA (Maria TUDOR, vedova di Luigi XII e sorella di Enrico VIII, innamorata di Carlo, non lo sposerà) La storia del suo regno è costellata da numerose guerre e in particolare da tre grandi e simultanei conflitti: le guerre contro la Francia, gli scontri per fermare l'avanzata ottomana e i conflitti con i principi tedeschi conseguenti alla riforma protestante. RAPPORTO SUI CONFINI OCCIDENTALI E ORIENTALI Il Portogallo degli AVIZ mantiene (nonostante le rivalità) buoni rapporti con CARLO V grazie ad alleanze matrimoniali  Nel 1526 GIOVANNI III di AVIZ Re di Portogallo sposa CATERINA d’ASBURGO, sorella di Carlo V; Carlo V sposa ISABELLA di PORTOGALLO (nata dal matrimonio di EMANUELE I di AVIZ ed ELEONORA d’ASBURGO, sorella di Carlo V – si sposa sua nipote!). Rapporti compromessi da imprese coloniali  MAGELLANO minaccia i possedimenti Portoghesi nelle Molucche. (Carlo le vende ai portoghesi per garantire l’alleanza). A Oriente, dopo l’ascesa di Carlo a Imperatore del Sacro Romano Impero nel 1519, FERDINANDO I d’ASBURGO (chiamato così perché nato lo stesso anno del Cattolico) ottenne dal fratello il governo dei territori ereditari degli Asburgo in Austria.  Ferdinando sposò ANNA JAGELLONE di BOEMIA e UNGHERIA (deciso in segreto tra Ladislao Jagellone, padre di Anna e Luigi, e Massimiliano I). – Nel 1526, muore il fratello di Anna, LUIGI II JAGELLONE  Ferdinando salì al trono grazie ai diritti di Anna (Boemia e Ungheria) [non sopportano reggenza straniero, elezione di Giovanni re di Ungheria] Guerre contro la FRANCIA DUCATO DI MILANO CARLO V vuole conquistarlo per favorire le comunicazioni del suo impero (Paesi bassi, impero con regni meridionali). FRANCESCO I si sente minacciato dall’elezione alla corona imperiale di Carlo. 1520 – corsa alle ALLEANZE Enrico VIII (dopo Trattato di Londra del 1518 aveva ruolo di arbitro, ma perdeva importanza in Europa)  si allea a CARLO V LEONE X (inizialmente ostile all’elezione di Carlo, ma vuole cacciare i francesi dall’Italia del Nord)  si allea a CARLO V OPPOSITORI DEL CONFLITTO FRANCO-IMPERIALE ° GUILLAUME de CROY, signore di CHIEVRES, uno dei consiglieri di Carlo V, vuole buoni rapporti con FRANCIA (aveva servito eserciti francesi in Italia durante Carlo VIII e Luigi XII) e Paesi Bassi. ° La zia MARGHERITA d’AUSTRIA, governatrice dei Paesi Bassi, era favorevole a mantenere buoni rapporti con la Francia  negozia la neutralità dei Domini BORGOGNONI, PAESI BASSI e FRANCA CONTEA che desiderano tenersi lontani dalle ostilità con la Francia (1522) – negozia una tregua separata per i Paesi Bassi (1528) ° CASTIGLIA ha una lunga tradizione di buoni rapporti con la Francia  piuttosto proseguire imprese di CISNEROS in Maghreb (Il corsaro signore di Algeri detto BARBAROSSA minaccia la costa maghrebina). ° FERDINANDO IL CATTOLICO sul letto di morte raccomanda di mantenere la pace con la Francia. ° IMPERO teme espansione ottomana sulla pianura danubiana (presa di BELGRADO 1521, parte dell’UNGHERIA 1526, VIENNA 1529) Maggiore di queste preoccupazioni è, però, l’INFLUENZA di GATTINARA che sostiene che stabilire il dominio nell’Italia del Nord è la scelta strategica coerente per assicurare le comunicazioni tra le varie parti dell’Impero  RAFFORZARE IDEOLOGIA IMPERIALE CONFLITTO 1522 – CARLO V sconfigge i francesi nel milanese  Costretti ad abbandonare MILANO FRANCESCO SFORZA (Figlio di Ludovico il MORO) riceve il ducato di Milano. 1524 – FRANCESCO I riesce a riprendere MILANO devastata dalla PESTE Francesco I pone poi l’assedio a PAVIA  Interviene esercito imperiale che il 24 Febbraio 1525 sconfigge le truppe francesi e cattura il re di Francia. FRANCESCO I, fatto prigioniero e condotto a Madrid, è costretto a firmare il TRATTATO di MADRID: Francia rinunciava a ogni pretesa in Italia; restituisce a Carlo la BORGOGNA; rinuncia ai diritti di proprietà di Artois e Fiandra; suoi due figli in ostaggio. (Per Gattinara troppo favorevole a Francia – non pone il timbro). FRANCESCO I non vuole cedere la BORGOGNA, quindi, appena fu liberato, dichiara NULLO il Trattato di Madrid. CONTRATTACCO FRANCESE Francesco I riunì tutti gli EX ALLEATI di Carlo V in una lega destinata ad arginare la potenza dell’imperatore  (Carlo riprende velocemente Milano – intimorisce gli stati italiani). GUERRA DEI PRINCIPI URLICH von HUTTER (umanista, cavaliere tedesco)  anticlericale (anche prima di Lutero con satire) e sostenitore delle idee di Lutero; cercò di attuare la riforma anche con l’uso della forza. Divenne amico di FRANZ von SICKINGEN (militare tedesco, un farabutto), che lo aiutò nella realizzazione della sua impresa (il suo castello = rifugio “della giustizia”).  rovesciare i principi cattolici ed elevare l’ordine della cavalleria. RIVOLTA dei CAVALIERI – organizzato un grande esercito di cavalieri della RENANIA, Sickingen divenne comandante e tentarono di invadere le terre dell’ARCIVESCOVO di TREVIRI (1522).  Sconfitti da coalizione di principi territoriali. GUERRA DEI CONTADINI Dal 1524 le leghe contadine elaborano dei programmi di riforma radicale religiosa e sociale (soprattutto in SVEVIA)  dopo che queste lamentele non produssero risultati, scoppiarono le rivolte (applicare con la forza le richieste). Le rivolte vengono coordinate e organizzate da THOMAS MÜNTZER (pastore protestante riformato tedesco, uno dei primi comunisti! “Tutto è di tutti”). Condannate con violenza da LUTERO, le rivolte vengono soppresse da un’alleanza di principi tra cui FILIPPO I d’ASSIA (sostenitore riforma protestante) e duca di LORENA (ostile a Lutero). [Si apre la strada alle creazioni delle Chiese Evangeliche  autorità politiche si appropriano dei beni ecclesiastici. Alberto di HOHENZOLLERN, cardinale causa della riforma di Lutero, secolarizza le terre dell’ordine di Prussia – principato dinastico (origine della Prussia)] FERDINANDO d’ASBURGO, fratello di CARLO V, negli anni Venti si occupava delle tensioni interne agli stati patrimoniali degli Asburgo (Carlo impegnato in Spagna e Italia)  fu costretto a cedere alle pressioni dei principi luterani (1526) – offensive di SOLIMANO il MAGNIFICO in Ungheria – nel 1529 con la pace tra Carlo V e la Francia e la sconfitta dei turchi a Vienna, riprende la politica di fermezza contro i luterani.  “protestanti” CARLO V deve occuparsi della situazione Dieta di AUGUSTA del 25 Giugno 1530  confronto tra CONFESSIONE di FEDE protestante (redatta da Filippo MELANTONE, laico pacifista) e CONFUTATIO dei teologi cattolici (Johannes ECK). CARLO V ordinò di ristabilire la vecchia religione e i beni ecclesiastici in tutti gli stati dell’impero  NESSUN EFFETTO I principi protestanti del Sacro Romano Impero reagirono formando una LEGA di SMALCANDA (iniziativa Filippo I d’Assia)  obiettivo: autonomia sul piano religioso e politico. – contestano elezione di Ferdinando a re dei romani. [1532 – Lega si allea con Francia – Solimano il Magnifico conduce il suo esercito verso Vienna] CARLO V è costretto a tornare sulle sue decisioni di Augusta. Intanto… LA FRANCIA CERCA VENDETTA Francia cerca di formare una coalizione anti imperiale  sfrutta tensione interna a impero e controversie con altri stati. INGHILTERRA: Enrico VIII vuole fortemente un erede maschio  sua moglie CATERINA d’ARAGONA (figlia di Isabella e Ferdinando il cattolico) non glie lo dà – entra in menopausa. Enrico pensa che ciò è dovuto dal fatto che era stata sposata con suo fratello minore ARTURO (legge la Bibbia ed è convinto che sia questo il motivo). Quindi Enrico cerca da papa CLEMENTE VII l’annullamento, ma questo avendo buoni rapporti con l’imperatore, si rifiuta. Nel 1533 l nuovo arcivescovo di Canterbury THOMAS CRANMER annulla il matrimonio di Enrico con Caterina e rende valido quello contratto in segreto con ANNA BOLENA. La rottura definitiva con Roma si ha quando il parlamento approva l’ATTO di SUPREMAZIA nel 1536 che pone la Chiesa d’Inghilterra sotto l’autorità esclusiva del re. l’imperatore torna a dedicarsi agli altri due fronti: - Guerra contro OTTOMANI Progetta spedizione in Oriente (non appoggiata da zia Margherita e Ferdinando I, il quale voleva garantire pace in Ungheria) – Venezia risulta indebolita (Andrea DORIA sconfitto da BARBAROSSA; fa pace con SOLIMANO nel 1540)  Spedizione di ALGERI si conclude male (maltempo) - Guerra contro Principi PROTESTANTI Lega di SMALCALDA indebolita da dissensi interni (Filippo d’ASSIA, sostiene poligamia protestante – scandalo) – progressi dei negoziati tra cattolici e protestanti deludenti  CARLO V torna alla vecchia soluzione conciliare. 1540 CARLO V ha accordato l’investitura del ducato di Milano a FILIPPO d’ASBURGO, suo figlio  FRANCESCO I capisce di essere stato ingannato – ritorna ostile. Pretesto del conflitto: Assassinio di due agenti di Francesco I, anti imperiali, ANTONIO RINCON e CESARE FREGOSO (assassinati da governatore di Milano ALFONSO III sotto ordine di CARLO V, accusati di avere lettere che incitavano sultano a invadere terre cristiane). ROTTURA DEFINITIVA Francesco I è isolato  i suoi alleati passano dalla parte dell’Imperatore (Enrico VII – conquista BOULOGNE  da sempre ha un casus belli: alleanza Scozia-Francia. Dopo l’atto di supremazia, ostilità degli scozzesi; Lega di SMALCALDA, dopo dieta di spira del 1544 voluta da Carlo V, ottengono agevolazioni in cambio di appoggio contro Francia.) Solo l’alleanza Franco-Ottomana rimane solida  assedio di NIZZA (comandato da BARBAROSSA – città capitolò, ma venne ripresa) Altre battaglie decisive non più combattute in Italia, ma tra Paesi Bassi, Francia e Impero. CARLO V, intanto, conquista il Lussemburgo e minaccia PARIGI con l’offensiva a CHAMPAGNE  FRANCESCO I costretto a firmare la PACE di CRÉPY (1544) [Francia = Piemonte; CARLO V = Lombardia] Il Trattato di Crépy fonda le sue basi su un’alleanza matrimoniale: -CARLO d’ORLÉANS, terzo figlio di FRANCESCO I -MARIA d’ASBURGO, figlia dell’imperatore o -ANNA d’ASBURGO, nipote dell’imperatore (figlia fratello Ferdinando) MARIA avrebbe portato in dote al principe i PAESI BASSI ANNA avrebbe portato in dote al principe il MILANESE. 3 TENDENZE: - ESITANTI: Paesi bassi sono un peso per i regni spagnoli  cederli alla Francia se questa vuole veramente la pace. Altrimenti: Milano era più facile da conquistare - CEDERE MILANO: Castigliani ostili alle guerre italiane  Paesi Bassi sono un possedimento ereditario (influenza sui regni spagnoli – legami economici – costo difesa di Milano è alto). - CEDERE PAESI BASSI: Aragonesi che hanno posizione opposta  Paesi Bassi non portano nulla alla Spagna e costano molto – Milano è il crocevia dell’Impero. CARLO V sceglie di cedere Milano (principio patrimoniale più impo), ma morte di CARLO d’ORLEANS nel 1545 pone fine al piano di cessazione e riconciliazione con Francia. FRANCESCO I riprende la politica di latente ostilità (pace con Enrico VIII 1546, legami con sultano e lega di Smalcanda, senza successo). CARLO V riapre trattative con Principi PROTESTANTI, ma senza successo (articoli segreti di Meudon – concilio di Trento 1545)  interviene militarmente. Conquista Germania Meridionale, risale verso MUHLBERG e sconfigge l’elettore di Sassonia (fine alla guerra e alla Lega 1547 – Filippo d’Assia prigioniero). RIVALITÁ EREDITARIE Carlo V cerca di ottenere la garanzia della successione all’impero per suo figlio FILIPPO  si scontra con il fratello FERDINANDO. Viene trovato un accordo ad AUGUSTA nel 1551: FERDINANDO sarebbe succeduto a CARLO come imperatore. FILIPPO avrebbe ricevuto un “VICARIATO IMPERIALE” sull’Italia  avrebbe preso le redini alla morte di FERDINANDO; MASSIMILIANO, primogenito di FERDINANDO sarebbe stato il suo successore. Alla morte di papa PAOLO III FARNESE nel 1549, il suo successore GIULIO III cercò di recuperare il ducato di PARMA, feudo della Chiesa, ceduto dal papa FARNESE a suo figlio PIER LUIGI (poi passato a suo figlio OTTAVIO dopo il suo assassinio istigato dal ducato di Milano). L’imperatore sostenne il papa contro i FARNESE (alleati Francia), ma guerra molto costosa, risultati effimeri.  Protesta PAESI BASSI
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