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Storia dell'idea di Europa, Appunti di Letteratura Russa

Secondo capitolo del testo di Chabod

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 10/02/2019

gentle7
gentle7 🇮🇹

3.9

(8)

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Scarica Storia dell'idea di Europa e più Appunti in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! Storia dell'Idea d'Europa II. Capitolo secondo La prima formulazione d'Europa aldilà dell'ambito geografico è di Machiavelli e proprio per questo, non potrà non essere una formulazione di tipo politico. Il senso della differenziazione tra continenti è in lui nettissimo. Secondo lui l'Europa ha moltissimi valorosi guerrieri, mentre Asia e Africa ne hanno nettamente di meno in quanto queste ultime due hanno avuto un principato o due e pochissime repubbliche. Di contro l'Europa ne è piena ed aggiunge, poi, che il mondo è stato più virtuoso dove sono stati più Stati che abbiano favorito la virtù o per altra umana passione. Tuttavia sembra che in Italia si stiano concentrando i poteri, ovvero le province. Le province d'Europa sono sotto pochissimi capi. Anche se il numero degli Stati si sta riducendo, la differenza tra vita politica europea e vita politica degli altri continenti resta radicale. Per esempio i turchi sono governati da un solo signore, gli altri sono solo servi, il re di Francia invece è posto in mezzo ad una moltitudine antiquata di signori riconosciuti e amati dai loro sudditi. Quindi l'Europa di Machiavelli è intesa proprio come Europa. La christianitas è stata totalmente dimenticata. L'Europa ha finalmente una sua personalità e una sua individualità basata sulla propria organizzazione politica. L'impero turco dell'inizio del secolo 16°non fa altro che continuare una tradizione che era già tipica della monarchia persiana, mentre gli Stati occidentali erano sempre stati molto più frammentati e divisi anche all'interno. Ciò ci lascia intendere che non si tratta di una condizione momentanea, ma a una vera e propria diversità costituzionale. La diversità della qualità fra Stato europeo e Stato asiatico stava nel fatto che la prima avesse una monarchia non assoluta, mentre la seconda una monarchia assoluta con despota. Il governo repubblicano da adito alla feconda gara dei partiti ed è sprone alla virtù dei singoli. Anche il governo monarchico è limitato da leggi, consuetudini, animo delle popolazioni così da permettere che vi alligni la virtù individuale almeno per necessità. Nel Principe vediamo arieggiare sullo sfondo qualcosa che ci riporta alla libertà e che sarà centrale nel Settecento. Machiavelli non sogna arcaiche libertà, ma la considera come un elemento fondamentale per la solidità dello Stato stesso. Egli ha il desiderio di rendere sempre più chiara, coerente e decisa la politica del governo. L'Europa è uguale a molte virtù individuali, mentre l'Oriente equivale a dispotismo. Machiavelli colloca queste caratteristiche a livello delle antiche tradizioni, al tempo delle guerre persiane quando si creò l'immagine del despota. Da allora quest'immagine non si cancellò più, anzi andò via via rafforzandosi, soprattutto quando nel Basso Romano Impero i Romani e gli Occidentali videro i loro imperatori avvolgersi di forme orientali , porsi su un piedistallo che li innalzava ad altezze inaccessibili per gli altri mortali trasformando la virtuosa figura dell'imperatore e del principe in quella di autocrate. Proprio da ciò si formerà la celebrazione delle libertà germaniche. L'avvenire assegnerà all'Europa altri contrassegni, abbracciando motivi di vita e pensiero e con tali lineamenti l'Europa appare per la prima volta con la sua caratteristica morale e non fisica. L'idea della necessaria molteplicità di Stati si inserisce da allora saldamente nella pubblicistica soprattutto attraverso la cosiddetta dottrina dell'equilibrio europeo. Anch'essa sbocciata durante l'età di Machiavelli, in Italia, con le considerazioni sulla bilancia d'Italia , ma poi trapassata nella pubblicistica europea con Francia e Spagna "piatti" e Inghilterra "ago della bilancia". In secondo luogo uno scrittore inglese identifica nella Spagna e nella Francia la partenza degli influssi della pace e della guerra sugli altri Stati.
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