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STORIA DELL'IMPERO OTTOMANO, Sintesi del corso di Storia dell'Impero Bizantino

Storia dell'impero ottomano dalla dissoluzione dello stato selgiuchide alla fine del primo conflitto mondiale

Cosa imparerai

  • Che ruolo hanno giocato le guerre contro Venezia e gli Asburgo nell'espansione dell'Impero Ottomano?
  • Come l'Impero Ottomano ha gestito i suoi rapporti con l'Iran?
  • Come l'Impero Ottomano si è espanso in Anatolia e nella Mediterranea?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 09/05/2023

francesco-fernandez-1
francesco-fernandez-1 🇮🇹

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Scarica STORIA DELL'IMPERO OTTOMANO e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'Impero Bizantino solo su Docsity! Ascesa ed espansione ● la nascita Numerosi staterelli riempirono il vuoto di potere lasciato dalla dissoluzione dello Stato Selgiuchide in anatolia e dalla ritirata dei capi mongoli stabilitisi in Iran. Le prime cronache ottomane sono spesso poco precise nel riportare i dati temporali: Bursa fu la città importante di cui si impadronirono gli ottomani sotto la guida di Osman I. Nel 1337 segui Nicea fino alla conquista di Adrianopoli avvenuta attorno al 1361, bursa rimase la capitale ottomana. Nel 1355 la morte di Stefano Dusan segnò l’inizio del crollo dell’impero serbo. Tra il 1363 e il 1003 la conquista di Filippopoli pose fine a una serie di operazioni militare ottomane in tracia e nella Bulgaria meridionale. Un’ultima crociata composta da francesi borgognoni ungheresi e altri sovrani europei, che aveva come obiettivo liberare Costantinopoli, si concluse con la piena sconfitta degli europei. ● Mehmed il conquistatore Quando nel 1451 salì al trono ottomano il giovane sultano fece subito costruire un forte la fortezza di Rumelia. Il Regno di Mehmed II rappresentò un periodo di rapida espansione. Le colonie genovesi sulla costa del Mar Nero furono rese tributarie del sultano ma divennero anche l’obiettivo di una vera e propria conquista; la colonia genovese di Caffa. Con l’annessione del Karamanogullari, l'espansione ottomana avrà raggiunto l'anatolia centrale. Nel 1460 il peloponneso fu sottratto ai bizantini e ai franchi. In Albania dopo la morte del principe albanese Giorgio castriota scanderbeg l'intero paese cadde nelle mani ottomane Vi era opportunità di espansione nell’europa sudorientale ma senza le conquiste nei Balcani tale politica sarebbe stata molto difficile. Nel 1347 Giovanni cantacuzeno divenne imperatore bizantino dopo una fortunata ribellione contro il legittimo erede al trono, a giovani soldati dell’anatolia venne data la possibilità di compiere guerre razzie nella terra degli infedeli, tali guerrieri erano chiamati Gazi. Sulla colonizzazione dei Balcani da parte dei nomadi turchi ci sono fonti ridotte, non si sa in che misura l'epidemia di peste della fine del quattordicesimo secolo abbiano decimato la popolazione indipendentemente dagli eventi bellici. ● L’esercito e organizzazione dello Stato I cavalieri erano finanziati grazie al Timar, l’assegnazione delle rendite fiscali di un terreno. Il proprietario di un timar era obbligato a presentarsi a cavallo nelle operazioni militari e quando il timan era sufficientemente grande doveva preoccuparsi di portare con sé un numero adeguato di persone armate. Il timar somiglia al feudo. In entrambi i casi le imposte provenivano dalla popolazione rurale che amministrava in modo autonomo i poderi familiari. Vi erano significative differenze tra il timar e il feudo: il diritto romano non contemplava alcuna commendatio, attraverso cui un uomo si affidava alla protezione di un signore promettendogli in cambio fedeltà. A parte gli schiavi, tutti gli individui che lavoravano erano sudditi diretti del sultano anche se erano assoggettati in modo esplicito i servitori dello Stato a cui appartenevano sia i giudici sia i timarioti. I Timarioti potevano trasformarsi in aristocrazie locali. I giannizzeri venivano reclutati tra i prigionieri di guerra. In seguito una parte consistente dei giannizzeri era rappresentata dai figli dei contadini cristiani assoggettati a sultano che venivano reclutati in modo coatto. Non potevano sposarsi durante gli anni di servizio e il privilegio di poter essere processati solo dai propri comandanti. I gianizzaeri e gli altri funzionari del sultano sottostavano al proprio signore in una stretta relazione di dipendenza non dissimile dalla schiavitù. Si ricorreva infatti a un espediente teorico secondo cui giannizzeri altri servitori del sultano non risultavano schiavi ma soltanto persone nominate al servizio del sultano. Le unità ottomane della provincia erano principalmente comandate da uomini che avevano concluso la scuola dei palazzo ed erano stati invitati successivamente in provincia come governatori. Il comando supremo era nelle mani di una sola persona ovvero il sultano. Gli eserciti europei erano perlopiù eserciti confederati e spesso accadeva che dinanzi alle prime difficoltà gli interessi discordanti degli alleati provocassero il venir meno nell’ordine di battaglia. ● L’islam dei primi ottomani La maggior parte dei turchi che arrivarono nei Balcani era già musulmana tranne i Gagauzi che divennero cristiani ortodossi. E una comunità di dervisci essi erano guide spirituali denominate baba e si stabilivano in un luogo scarsamente popolato e radunavano attorno a sé i propri seguaci. Alla loro morte la tomba veniva venerata dagli abitanti della regione. I sultani ottomani il più delle volte hanno riconosciuto queste istituzioni dei primi governatori musulmani e hanno contribuito all’ampliamento del patrimonio della Fondazione. Oltre ai dervisci anche i sultani ottomani promossero l'islam urbano ovvero la costruzione di moschee e scuole dove gli insegnamenti erano impartite dai docenti di diritto islamico e di teologia; spettava agli ulema il compito di guidare i credenti ad una corretta pratica religiosa. Una delle priorità del sultano Mehmed fu la trasformazione di Istanbul in una città ottomana e la conversione di Santa Sofia in una moschea. Fece costruire il palazzo di adrianopoli che fu distrutto da un generale ottomano nel 1877 durante la guerra dei Balcani. Galata era diventata il principale centro economico della regione Il principale problema era la scarsa popolazione e furono stabiliti dei termini entro i quali coloro che erano fuggiti da queste terre potevano godere di un'amnistia ed entrai nuovamente in possesso delle proprie abitazioni, alcuni di questi immigrati chiamati surgun erano cristiani ma vi era anche un numero di musulmani sufficienti da attribuire un carattere islamico alla città. Nella scuola di palazzo erano ammessi i giovani che erano giunti a Istanbul come prigionieri di guerra oppure a seguito della raccolta o che si erano mostrati dotati. Ci furono anche i cambiamenti radicali voluti da Mehmed II al fine di evitare lunghe guerre civili, doveva far uccidere i fratelli poiché tutti i figli di un sultano regnante erano in pari misura legittime eredi al trono e venivano mandati in provincia in compagnia della madre di un mentore chiamato lala. Raggiunta una certa età andavano alla ricerca di alleati che gli avrebbero successivamente appoggiati come candidati al trono chi riusciva ad avere dalla propria parte di giannizzari aveva in genere maggiore possibilità. Tra Oriente e Occidente Sotto la guida di Bayezid II sotto i suoi impero gli ottomani vissero le numerose guerre con Venezia, la Polonia e i sultani mamelucchi una fase di consolidamento. Nel XVI secolo il Mar Nero fu precluso alle navi straniere le zone costiere dovevano servire solo all’approvvigionamento della capitale Istanbul e il Montenegro si ritrovò sotto la supremazia ottomana. Da un punto di vista economico l'importanza dell'immigrazione degli ebrei spagnoli a causa della cacciata sotto Ferdinando D'aragona e Isabella di Castiglia i nuovi migranti si stabilirono a Istanbul dove erano già convogliati anche gli ebrei di lingua greca. Qui gli ebrei spagnoli trasformarono la produzione di tessuti di lana in una produzione locale. ● Sultani ottomani in Medio Oriente Si stabilì in Persia un giovane sceicco dell’ordine Safawiyya, lo scià Ismail I. Nel 511 i seguaci dello scià si ribellano contro la dominazione ottomana registrando un successo iniziale. Come successore di bayezid II sali Selim I e il suo Regno rappresentò una nuova fase di espansione in Medio Oriente. Dopo la disfatta dei seguaci dello scià Ismail in anatolia, Selim lo sconfisse a Caldirannel 1514 e penetrò fino all’iran occidentale. La conquista ottomana dello Stato mamelucco richiese poco più di un anno. Il governatore della mecca dichiarò la propria sottomissione a Selim ed egli lo ricompensò con l’assegnazione di importanti risorse egiziane per il sostegno della popolazione dell’Hijaz. L’impero ottomano non era più uno stato comprendente soli balcani e l’anatolia centrale ma circondava l’antico cuore dell’islam con le città del Cairo, Aleppo e Damasco. In Egitto i mamelucchi continuarono ad avere un ruolo nell’amministrazione provinciale. Nel sedicesimo secolo i sultano ottomano estese il proprio potere anche alle coste nordafricane a ovest del a causa di questo i gran visir perso la testa e sultan il trono. Nella capitale divenne sempre più influente un movimento che predicava il ritorno alla semplicità dell'islam originario contro l'ostentazione di lussi e sfarzi E criticando anche le pratiche religiose dei dervisci. Murad IV strinse un’alleanza con questi seguaci e tentò di mettere in pratica i loro insegnamenti. Dopo la morte del sultano le autorità ottomane furono inclini a neutralizzare i capi del movimento affidando loro cariche importanti. ● Restaurazione dei Koprulu Il gran visir Mehmed Koprulu si rivelò esperto nell’arte militare sottraendo ai veneziani due isole nell’Egeo e sventando un improvviso assalto a Istanbul. Suo figlio Fazil Ahmed fu nominato il suo successore rimase in carica fino alla morte, egli era per formazione docente di diritto di teologia e aspiravano carriera come giudice. Grazie a lui la campagna militare contro gli asburgo si concluse con il trattato di pace e di Vasvar e successivamente una serie di battaglie in Polonia Lituania portò la massima espansione dell’impero ottomano. ● Guerra e pace sul confine iraniano Nel 1590 lo scià dell’iran Abbas I sigla una pace con gli ottomani. Il sultano ottiene l’azerbaigian e la supremazia sul Caucaso ma lo scià riuscì a consolidare il proprio dominio e i territori ancora in suo possesso e soprattutto organizzare truppe composte da schiavi georgiani comparabili ai giannizzeri. Nel 1604 grazie a un nuovo attacco di conquistò non solo Azerbaigian ma anche la fortezza di revan e continuo conquistando Baghdad e l’Iraq. Nel 1635 però il sultano Murad IV riconquistò molti territori tra cui revan e Bagdad. Una nuova guerra ottomana iraniana venne intrapresa nel 1726 ma tutte le conquiste ottomane furono presto riprese dal condottiero afghano Nadir Khan, venne poi concordato un confine grazie al trattato di pace del 1730. ● Ultima guerra contro Venezia e il conflitto con gli asburgo Dopo la perdita di Cipro resto a Venezia solo l’isola di Creta che controllava la rotta tra Istanbul e l’Egitto. I veneziani quando cominciarono a profilarsi la perdita di Creta tentarono di stabilire una base in Grecia. Il declino della Repubblica commerciale avvenne a causa dello spostamento dei traffici marittimi verso l’atlantico l’oceano indiano e delle conseguenze della guerra dei trent'anni. Ci fu una lunga guerra contro gli asburgo per il dominio dell’ungheria condotta fra il 1593 e il 1606. Fino al 1663 sul confine ottomano- asburgico Regnò una pace la cui scadenza era regolarmente rinnovata. Nel 1683 una nuova spedizione militare portò al famoso secondo assedio di Vienna: nell’organizzazione della battaglia gli ottomani non presero in considerazione la possibilità che un esercito di liberazione potesse intervenire e gli asburgo furono del tutto in condizioni di seguire le truppe ottomane in ritirata ben oltre il confine in Ungheria e così le truppe asburgiche insieme agli alleati occuparono il territorio del Regno Di Ungheria. ● Polonia, impero russo, tatari e cosacchi Ci fu un particolare interesse per l'assegnazione del trono polacco per il semplice motivo che nessun asburgo né un principe vicino alla dinastia doveva divenire re. Tra la Polonia e lo stato ottomano vi era una zona di confine scarsamente popolata dove i principi tatari della Crimea sfidarono i cosacchi : gran parte di dei cosacchi era però formata da contadini che volevano liberarsi dalla servitù della gleba diffusa in polonia in russia. I tatari invece rappresentavano l'ultimo residuo dell'orda d'oro ovvero i principati dipendenti al Khan che andavano a costituire una parte delle forze militari ottomane. Le spedizioni belliche dello zar Pietro contro gli ottomani non si conclusero con conquiste permanenti russe ma portarono alla guerra russo ottomana del 1768 nella quale il sultano era entrato per arginare l’influenza degli zar in Polonia. La flotta russa salpò verso il Mediterraneo orientale dove sconfisse la flotta ottomana. Le truppe irregolari albanesi instaurarono nella penisola un regime di terrore tale da rendere necessario l'intervento dell'esercito. Il trattato di Kucuk Kaynarca pose fine alla guerra ma comportò gravi perdite per l’impero ottomano. ● Successione al trono e autorappresentazione della dinastia Supremazia delle donne o sultanato delle donne fu un periodo nel quale le madri dei sultanti svolsero un significativo ruolo politico. La madre del sultan non svolgeva un’intensa attività soprattutto quando il sovrano era ancora minorenne e l’importanza di tali figure mutarono all’ interno della vita dinastica nel momento in cui cambio la prassi successione al trono Poiché le regole per la successione che erano state in vigore durante il Regno di mehmed il conquistatore furono applicate nuovamente. La regola secondo cui sultano al momento dell’ascesa al trono aveva far uccidere i propri fratelli fu applicata sempre più raramente in tal modo anche la regola secondo cui la madre del principe doveva lasciare il palazzo insieme al figlio divenne immotivata. Con la permanenza a Istanbul si aprirono per queste donne possibilità di influenza politica direttamente nel centro di potere. ● La vita nelle campagne In alcune regioni in determinati periodi le tasse non potevano essere riscosse poiché contadini o erano scappati o se erano stabiliti in regioni troppo lontane. Il sultano Murad IV tentò di imporre il ritorno dei profughi nelle province di appartenenza fu però possibile solo in alcuni casi poiché i contadini nel momento in cui avevano deciso per la fuga avevano venduto la proprietà o in alcuni casi era stata occupata da altri. Inoltre l’attraversamento dei boschi delle steppe era spesso poco sicuro. Dopo il 600 nuovi gruppi tribali provenienti dall’anatolia centrale emigrarono dall’est del paese e il sultano avvio tentativi per la sedentarizzazione dei nomadi e venne individuata come area una zona tra Turchia e Siria, i nuovi abitanti non ricevettero sostegno per superare i primi difficili anni di insediamento per questo motivo molti di loro rinunciarono. L’agricoltura e l’allevamento di questi gruppi era innanzitutto destinati al fabbisogno personale e solo una parte di questa produzione Fu commercializzato Come l’olio d’oliva che veniva utilizzato per l'illuminazione oppure per la produzione di saponi e anche le coltivazioni di cotone erano spesso destinate al mercato. ● L'economia ottomana Tra il 1720 è il 1765 il commercio e l'artigianato ebbero un forte periodo di espansione. Si sviluppò nell’attuale Bulgaria la fabbricazione e i tessuti di lana grezzi e resistenti, a Tokat venivano fabbricate e stoffe di cotone stampato e oggetti di rame mentre a Bursa venivano lavorate stoffe di cotone o delicati tessuti di seta. Sulle ragioni che portarono a questa espansione, dopo la pace di Passarowitz lo stato ottomano si impegnò per rendere nuovamente sicure le vie del commercio. ● Le donne ottomane Il diritto religioso islamico accordava alle donne un diritto di successione, sebbene solo nella misura della metà della quota che spettava un uomo di un pari grado di parentela. Molte donne si lamentarono dei tentativi dei parenti maschi di togliere loro l’eredità, ci sono anche notizie su filatrici che lavoravano per i mercanti in città come bursa o Ankara ed essi offrissero maggiori possibilità alle donne per guadagnare con il lavoro a domicilio, quelle più agiate compaiono nei documenti soprattutto dopo aver istituito una fondazione a favore di moschee o anche che si preoccupavano di riparazioni di strade o ponti punto s si dedicarono molto anche all'attività religiosa artistica e letteraria e soprattutto alla poesia ottomana. Il secolo più lungo dell’impero ● Crisi politica e militare I successi della guerra del 1768 indusse gli ottomani ad acquisire tecniche militari europee. Nel 1800 l’Inghilterra aveva fatto grandi progressi sulla via dell’industrializzazione ed è rientrata in possesso di ampi possedimenti in India, Napoleone non era riuscito nell’acquisizione dell’egitto ma nell’ottocento la Francia conquistò l’algeria e nel 1881 anche la Tunisia. Gli asburgo si erano spinti profondamente nei Balcani. Le nuove tecniche richieste richiedevano soprattutto soldati addestrati in modo particolare e le milizie di artigiani si rafforzarono grazie al sostegno degli ulema ovvero i custodi della comunità musulmana. Il sultano Selim III tentò di riformare l’esercito attraverso l’istituzione di un particolare corpo militare denominato un “Nuovo ordine”, l’addestramento fu affidato a istruttori europei ma il sultano fu successivamente deposto ed infine ucciso. ● Egitto e le grandi potenze Questa provincia era amministrata da schiavi militari e per Istanbul la dominazione dei mamelucchi aveva mostrato la sua inettitudine quando il loro esercito fu distrutto da Napoleone. La riconquista ottomana terminò nel 1805 e Selim III riconobbe governatore Mehmed alì comandante le cui tecniche si basavano su un esercito permanentemente composto da reclutamento di contadini egiziani. Tra il 1831 e il 1833 tra Mehmed Alì e il sultano ci fu conflitto, il sultano si salvò grazie all’intervento dell’inghilterra. Nel 1840 Mehmed Alì dovette scegliere se sostenere una guerra contro l’Inghilterra o ritornare sotto l’autorità del sultano. ● Movimenti nazionali nei Balcani Le navi mercantili greche vennero liberate dalla fastidiosa concorrenza dei francesi e riuscirono a stringere importanti relazioni commerciali con gli zar russi che vedevano nella loro alleanza un’occasione per estendere il dominio della Russia Balcani. Anche l’Inghilterra voleva stabilire buone relazioni con la Grecia. In Serbia l’inizio dell’insurrezione cominciò nel 1800 dove Selim III appoggiò inizialmente i giannizzeri che erano insorti ma questa politica porto l'insurrezione serba a rivoltarsi contro l'intero dominio ottomano. Dal 1830 il Principato di Serbia venne riconosciuto a livello internazionale come una piccola formazione che continuava a far parte dell'impero ottomano. In Bulgaria la nascita di un movimento nazionalista fu preceduta da un periodo di crescita economica, i mercanti bulgari protestarono contro la predominanza della lingua greca e fondarono un’organizzazione ecclesiastica indipendente dal patriarcato ecumenico che aveva sede a Istanbul ovvero il cosiddetto esarcato. Fino al 1870 i progetti di espansione di Grecia, Serbia e Bulgaria fallirono perché confliggevano con gli interessi inglesi. Altra situazione di tensione fu causata dagli albanesi che nelle XVI secolo erano perlopiù diventati musulmani e quando l’impero ottomano cominciò a perdere ampi territori nei Balcani gli albanesi più istruiti cominciarono a chiedere l’autonomia per evitare di diventare parte degli Stati nazionali ortodossi che spesso espellevano i cittadini musulmani e presentarono un documento conosciuto come i “14 punti” con tutte le richieste. Nel 1828 si giunse una guerra contro l’impero zarista, nel ‘78 le forze militari dello zar avanzarono fino ai sobborghi di istanbul e venne firmato il trattato di Santo Stefano che sanciva la creazione di un grande principato bulgaro. Anche nel 1908 i conflitti tra Austria-Ungheria che annesse la Bosnia Erzegovina che occupava dal 1878 causando l’ostilità aperta di Istanbul . ● Sovrani e burocrazia fino al 1908 Dopo la morte di Mahmud II il potere passò ai gran visir e ai loro sottoposti, nel corso delle crisi che seguirono le sconfitte del 1878 si giunse l’approvazione di una costituzione e di un parlamento; la costituzione sanciva ancora una volta l'uguaglianza dei sudditi e venne appoggiato da Murad V ma ebbe vita breve. Fu deposto da Abdulhamid II al quale si attribuisce l'aver ritardato la dissoluzione dell'impero ottomano. Il sultano fece uso di ampi argomenti islamici per legittimare lo stato e vennero utilizzati anche in politica estera grazie ai quali il califfo videuna fonte di sostegno nei confronti del potere coloniale inglese della maggioranza rappresentata dalla popolazione indù.
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