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Storia della Corea (Dalla Preistoria al periodo Choseon moderno), Sbobinature di Storia dell'Asia

Documenti di 'Storia Della Corea'. Il documento fornisce una serie di sbobine utili per l'esame

Tipologia: Sbobinature

2020/2021

Caricato il 05/05/2022

lamusicachevipiace
lamusicachevipiace 🇮🇹

4.3

(6)

7 documenti

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Scarica Storia della Corea (Dalla Preistoria al periodo Choseon moderno) e più Sbobinature in PDF di Storia dell'Asia solo su Docsity! STORIA DELLA COREA PALEOLITICO Il Paleolitico è una fase che viene poco considerata. Il 99% della storia dell’uomo rientra in questa enorme fase che è la più difficile da analizzare dato che mancano molti dati. Noi siamo nella preistoria, in coreano Seonsa (seon: prima e sa: storia) il periodo preistorico, che inizia con il paleolitico e che continua nel periodo della pietra nuova: il Neolitico e sfuma nel periodo della metallurgia. È molto importante studiare anche la terminologia. Il paleolitico viene chiamato 구구구 구구구 (Kusockì shidè): 구 antico, 구 pietra, 구 utensile. Pietra non levigata, una pietra rozza. Nel periodo del neolitico troveremo delle tecniche di lavorazione che consentono di creare degli utensili in pietra molto diversificati nell’uso. Gli uomini iniziarono le loro percorso circa 2 milioni e mezzo di anni fa Si pensa che partirono dall’Africa, arrivarono nella penisola coreana e poi in Giappone. La Corea e il Giappone non erano come lo sono adesso, ma erano legati da un lembo di terra che rendeva il passaggio dalla Corea al Giappone anche a piedi. Questo è un dettaglio importante perché il fatto che delle popolazioni potessero migrare dalla Corea al Giappone, ha consentito di trovare la stessa composizione generica negli abitanti più antichi dei due territori. Una delle più importanti rivoluzioni dell’uomo è stata quella del fuoco, che consentiva di cucinare, di ingerire elementi che non potevano essere ingeriti crudi. Questo cambiò la chimica dei cibi e la biologia. Questo consentiva di uccidere germi e parassiti e concedeva alla persone anziane che non potevano masticare di vivere più a lungo. Permise anche di diversificare la propria alimentazione. Consentì di accorciare il tratto intestinale a favore del cervello. L’andatura eretta è un’altra variazione importante. Il problema fu che quando i fianchi si restrinsero, si restrinse il canale vaginale e questo creò problemi perché le teste dei bambini aumentavano di volume e ciò causò problemi al momento del parto. Le donne avevano moltissimi problemi, proprio perché la confermazione del feto era diventata problematica per via della testa cresciuta enormemente e molto spesso le donne morivano durante il parto. Un caso abbastanza singolare, è quello di una donna che è stata ritrovata recentemente in Corea. Si tratta di una donna morta durante il parto. Apparteneva alla famiglia Jun, morta nel 1566 a.C. e porta ancora nel grembo il feto che non è riuscita a partorire. Il clima non consente la conservazione dei corpi. Non ci sono le condizioni climatiche per la conservazione dei corpi e dunque è molto difficile trovare reperti organici nel suolo coreano. Questo ha rallentato gli studi di antropologia nella corea, proprio perché i resti umani sono molto risicati. Il Paleolitico viene diviso in tre parti: - Anteriore - Medio - Tardo La cronologia può variare in base alle varie ricerche, dunque si tengono in considerazione in modo approssimativo. Quella del Paleolitico tardo segna la fine del Paleolitico e l’inizio del periodo successivo. La data del 10.000 a.C. è accettata perché segna il passaggio tra la fine del paleolitico e l’inizio del Neolitico. Gli studi sul Paleolitico coreano arrivano molto in ritardo. Ciò deriva dal fatto che in assoluto i reperti paleolitici sono molto risicati rispetto a quelli che abbiamo in altre fasi. Gli scavi sono iniziati molto tardi, dopo la guerra di Corea, e anche perché il periodo Paleolitico è stato molto strumentalizzato. I primi a strumentalizzare le ricerche sono stati i Giapponesi, che hanno scoperto delle prime testimonianze risalenti al paleolitico solo nel 1946. C’è un sito importante in Giappone, quello di Iwajuku, dove sono stati trovati reperti umani risalenti al paleolitico. I Giapponesi durante la fase della colonizzazione, tra il 1910 e il 1945, rinnegavano l’esistenza di un paleolitico nella Corea. La storiografia dell’epoca enfatizzava come la storia del Giappone fosse più lunga e più ricca di quella coreana. I giapponesi tentarono di nascondere la possibilità di un periodo paleolitico in Corea. Negli anni 60 abbiamo le prime testimonianze scoperte nella penisola Coreana. In questa fase, gli studi sono stati resi difficili dalle tendenze nazionalistiche, in particolare i nord coreani hanno un approccio molto nazionalista nello studio della storia. Nel sud adesso questa tendenza si è mitigata. Lo studio di un archeologo nord coreano (Chong Ujin), dichiara che gli antichi abitanti di Chosong, si distinguono da tutte le popolazioni vicine per aspetto fisico. Questo vuol dire che derivano da una forma originale sviluppatasi nel territorio della nostra patria. Questo tipo di approccio è importante perché gli archeologi tentano di dimostrare, negli anni 70, che i coreani siano un unicum, una razza incontaminata, che si è evoluta localmente. Non è stata contaminata da altre popolazioni. È una razza sacra, pura che si è evoluta localmente. Gli archeologi contribuirono a enfatizzare questo aspetto del pensiero locale per propaganda. Malgrado questi problemi e i ritardi dovuti al nazionalismo, molti passi avanti sono stati fatti. Noi abbiamo moltissimi scavi che sono stati condotti nel territorio nazionale che attestano l’esistenza di siti umani paleolitici. All’interno di grotte sono stati trovati pietre usate come strumenti di lavoro. Questo strumento è stato una lama a semi luna che serviva per il raccolto, per raccogliere il miglio, il riso, l’orzo e il grano che erano parte dell’alimentazione locale. Uno degli aspetti è l’introduzione dell’agricoltura e del riso che diventerà la base dell’alimentazione coreana. Dal I millennio a.C., incomincia ad essere coltivata la variante di riso Japonica. I vasellami a pettine, si presentano in questo modo. Probabilmente non erano una decorazione, ma è probabile che servisse per ridurre lo spessore della parete del vasellame. Questo perché i forni non riuscivano a cuocere i vasellami ad alte temperature e per evitare che si rompessero, si dovevano eseguire queste decorazioni per consentire all’oggetto di essere cotto anche in profondità. È probabile che questi vasi venissero messi sotto terra per consentire una migliore conservazione del cibo. La presenza del vasellame fa pensare che ci sia anche un economia del risparmio, del deposito, per cui non solo i contadini raccolgono, ma raccolgono più di quello che riescono a conservare. È dunque avere gli attrezzi per la conservazione. + Questo tipo di vasellame è stato trovato in siberia e anche nella penisola scandinava. Quindi alcuni archeologi hanno pensato ad un contatto di queste culture. Gli archeologi fino a qualche decennio fa tendevano a enfatizzare l’importanza dei vasi a decorazione a pettine, considerando il vasellame rappresentativo del Neolitico coreano. È anche vero che ci sono altri vasellami che vengono prodotti nella penisola coreana, vasi con prominenze, con decorazioni e ciò fa pensare che non ci sia una cultura omogenea che si stanzia nella penisola coreana Cambia anche la conformazione della società. È una società non ancora piramidale, anche se è probabile che una divisione dei ruoli sia avvenuta già in questa fase, ma quello che notiamo è che la popolazione comincia ad avere un aspetto e uno stile di vita sedentario. Troviamo degli esempi di abitazioni che dimostrano come venissero costruite delle case di una certa dimensione con delle planimetrie anche piuttosto articolate con pilastri che servivano per reggere il tetto. In questo caso siamo nel sito di Amsadong, e notiamo che al centro c’è lo spazio per il focolaio, e che l’intera casa era costruita sotto il piano di calpestio per riparare dal freddo durante i periodi invernali. Questo tipo di casa, era molto scomoda durante i periodi estivi. È probabile che venissero inondate. Si creano delle case che ospitano fino a 20 individui. Queste non si trovano singolarmente, ma si trovano dentro dei conglomerati abitativi che erano abitati da centinaia di persone. Molte di queste abitazioni si trovano nei pressi di fiumi perché l’acqua era indispensabile e le grandi città in corea sorgono nei pressi di corsi di fiumi. Si nota anche l’affermarsi di uno spirito religioso. Sono state trovate statue. CHOSON E I QUATTRO PRESIDI HAN Il periodo Choson ricorre nella storia coreana, cioè: Abbiamo un periodo Choson tardo e un periodo moderno, che va dal 1392 al 1910, poi ricordiamo che tutt’oggi, la Corea viene chiamata ‘Choson’ in coreano del nord, quindi è un termine molto significativo. Quando si parla di Choson si comincia a parlare di storia coreana, nel senso che fino ad ora abbiamo analizzato dei dati archeologici; a partire da questo periodo Choson abbiamo dei riferimenti scritti, dunque si comincia a parlare di storia e non più di preistoria o protostoria. Il problema è che questi dati sono molto difficili da interpretare; alcuni sono molto superficiali. La prima cosa di cui discutiamo sono le storie, innanzitutto va sottolineato che esse sono state impostate in maniera molto diversa rispetto a quelle impostate secondo la tradizione occidentale; molte storie cinesi riguardano in qualche modo anche la Corea, in quanto contendono spesso delle appendici che riguardano i popoli limitrofi della Cina. Le storie legittime cinesi a cui dobbiamo far riferimento per il periodo antico sono fondamentalmente queste, che vengono chiamate “Le quattro storie”. LE QUATTRO STORIE - La prima storia legittima cinese è lo Shiji, opera di riferimento che narra gli eventi che vanno dalla creazione della Cina, fino all’impero di Wudi. - poi c’è ‘Hanshu’, libro che narra la storia degli Han, e che mira a legittimare la dinastia Han. - ‘Houhanshu’ storia degli Han posteriori - ‘Sanguozhi’ cronache dei Tre Regni. Alcune delle prime informazioni che abbiamo sulla storia della Corea, le abbiamo grazie a questi libri. In totale, le storie sono 24. a partire dal periodo Tang, non furono più i privati ad occuparsi della redazione delle opere storiche, ma questa tradizione fu ‘Istituzionalizzata’.abbiamo storie che trattano fino al periodo Qing. La storia è redatta in Cina in base al sistema delle biografie, cioè, non abbiamo una successione in ordine cronologico degli eventi, ma abbiamo la parte centrale del testo che riguarda delle biografie della casa imperiale e della casa reale. Il nucleo principale dei testi di storia cinesi e coreani, è la ‘biografia’, perché i sovrani e le loro famiglie erano il punto di riferimento della politica e della vita del paese. Oltre alle biografie, abbiamo una sezione che viene chiamata “delle famiglie”, che sono le storie dei regni vassalli, quindi delle storie collaterali o locali. Poi abbiamo “I quadri”, che sono una cronologia di avvenimenti principali, poi “ le cronache” che sono capitoli, che riguardano argomenti diversi, come: la cultura, la geografia, l’ideologia… nell’ultimo capitolo abbiamo le “biografie collaterali” in cui vengono trattate delle biografie di personaggi di regni non legittimi, oppure la storia di popolazioni barbariche. Quella di cui abbiamo parlato finora è la modalità “di base” di come veniva redatta la storia tradizionalmente in Cina (e anche in Corea), ma non è l’unico genere di storia che possiamo incontrare, c’è anche un genere in coreano chiamato “Kang Mok Tie” che in realtà fiorisce durante il periodo Choson ed è impostato in base alle domande e alle risposte, quindi viene fatta una domanda fittizia e viene trattata la risposta in maniera molto accurata, in una forma dialogica. Un genere significativo, è la “Storia redatta in ordine cronologico”: all’interno della storia coreana abbiamo molte opere prodotte in ordine cronologico, tra cui la più famosa in assoluto è stata redatta durante il periodo Choson chiamata “Gli annali della dinastia Choson”, che è un’opera di ampio respiro che tratta la dinastia Choson fino al 1910 ed è stata riconosciuta patrimonio dell’Unesco. Per quanto riguarda la storia antica, è molto probabile che siano stati redatti molti testi che non ci sono arrivati infatti, sappiamo dell’esistenza di altre opere storiche grazie a dei riferimenti nei testi che ci sono pervenuti, ma non abbiamo i testi in sé, che saranno stati probabilmente distrutti o cancellati per eliminare ogni riferimento a determinati Regni. zona di Nongan, soprattutto perché nelle fonti si parla di Puyo orientale e Puyo settentrionale, dunque è molto probabile ci sia stata la necessità di spostare la capitare per motivi militari, economici, commerciali. Molte informazioni sul regno di Puyo le troviamo sui testi cinesi. LELANG Sappiamo di un avvenimento piuttosto traumatico nella storia di questo regno, ovvero l’arrivo di un profugo. Questo personaggio, Wiman, si trasferì nel 194 a.C. a Choson e riuscì a farne deporre il sovrano e prendere il suo posto. La tradizione riporta che egli andò in esilio a capo di mille uomini, con indosso degli abiti dei barbari e i capelli legati a formare una crocchia. Si diresse a Est, fuori dalle fortificazioni. Attraversò il fiume Peishui e s’insediò a Sanghajang, antica area libera al tempo dei Qin. Divenne re dei barbari di Chinbon, Chonson e delle genti esiliate di Yan e Qi. Questo avvenimento è poco documentato, mentre sicuramente è più significativo un altro evento molto traumatico per la storia coreana che si verifica nel 109 a.C. L’impero Han guardava con grande sospetto le operazioni militari degli Sionnung, ma soprattutto le alleanze che gli Sionnung stavano avendo con il regno di Choson, quindi decide di aggredire Choson. I cinesi consideravano Choson come la “spalla destra” di Sionnung, quindi invasero i territori coreani nel tentativo di abbattere questa alleanza. I cinesi, durante questo periodo, avevano già esteso moltissimo il loro territorio: avevano posto sul confine sia del Vietnam, nella Mongolia, sia nell’Asia Centrale, dei comandi militari; nel territorio del Nord-Est, quindi quello più prossimo alla Corea, posero ben quattro comandi militari: alcuni furono subito abbattuti, sia a causa della resistenza dei locali ma anche a causa dei costi della gestione di questi comandi militari. Tra questi comandi, i più longevi rimasero quelli di Lelang (in coreano lo pronunciamo “Nan- Nan”), che fu costituito nell’attuale Pyongyang, e uno che fu costituito un po’ più tardi e si trova leggermente più a sud, che è quello di Daifang (in coreano lo pronunciamo “Teban”). Questi due comandi erano strategici, perché consentivano alla Cina di avere il controllo, non solo di questi territori, ma anche delle reti commerciali che partivano dai “Samhan”, quindi dai territori nel meridione della penisola coreana, e indirettamente consentiva anche alla Cina di avere rapporti commerciali col Giappone. La storia di questi centri militari è particolarmente significativa se pensiamo che essi furono fondati nel 108 a.C. e furono abbattuti soltanto nel 313-314 d.C., quindi la loro storia supera i quattro secoli; eppure non si trovano molti riferimenti a questi comandi nei testi di storia coreana, infatti questo periodo storico viene abbastanza trascurato, forse per il timore di poter dichiarare che la Corea sia stata, per ben quattro secoli, una colonia dell’impero cinese (sarebbe quindi un discorso, anche dal punto di vista politico, un po’ pericoloso da affrontare). Quello che è importante è che, culturalmente parlando, la formazione di questi comandi militari in territorio coreano, determina uno sconvolgimento della cultura coreana; se la cultura coreana, fino a quel momento, era stata influenzata dalle culture di popolazioni nomadi del nord, e attraverso queste dalle steppe dell’Asia centrale, da questo momento in poi la Corea viene fortemente influenzata dalla cultura cinese; dalla Cina arriva la scrittura, la medicina, le istituzioni, l’architettura, etc.; cambia quindi la matrice culturale che fino a quel momento era stata molto legata alle steppe dell’Asia centrale: da questo momento in poi si avviò un processo di “similizzazione” che durò almeno fino al 1910, fino a quando la Corea diventa una colonia giapponese; tra i cinesi che si stanziarono nei comandi militari strategici cinesi (che sono ora in parte quartieri dell’attuale Pyongyang) in Corea, avevamo infatti funzionari, soldati, commercianti, privati, etc. In queste zone sono state trovate centinaia, se non migliaia, di tombe che sembrano ascrivibili a persone cinesi; in particolare nella tomba di Chŏngbaek-dong, sono stati ritrovati dei pugnali assottigliati, ma anche oggetti di origine cinese, quindi specchi o addirittura lacche. Raramente troveremo oggetti in lacca nelle tombe coreane, ma in questo periodo troveremo moltissimi oggetti prodotti in lacca. Le tombe di questo periodo sono molto varie: - tombe a bara in legno, tombe singole, tombe a camera in legno, tombe a camera in mattoni... SAMHAN Abbiamo parlato di una prima forma di stato per quanto riguarda Choson, dobbiamo ricordare che anche nella parte meridionale della penisola vi erano delle confederazioni di staterelli, erano delle città-stato, non sappiamo con precisione perché le fonti al riguardo sono molto scarse, sappiamo che ci sono 3 confederazioni di stato distinte che si chiamano: Chinhan, Mahan e Pyonhan. Queste avrebbero portato alla formazione dei regni di Silla, Baekje e Gaya. Possediamo dispense di tre Han, il termine Han è molto importante perché ancora oggi chiamano la penisola coreana Hankuk, proprio perché la forma politica degli Han è la più antica forma politica attestata in territorio sud coreano. IL PERIODO DEI TRE REGNI Il periodo dei tre regni è un periodo che è molto importante nella storia della corea antica, ha inizio nel 57 a.C. con la formazione di Silla e arriva al 668 d.C. abbracciando dunque praticamente sette secoli di storia. È un periodo cronologicamente molto ampio anche se caratterizzato da molte fratture. Questi tre regni sono: - Koguryo, 37 a.C. - Paekche, 18 a.C. - Silla, 57 a.C. Fra questi esisterebbe anche il regno di Kaya, che alcune volte viene considerato come un regno vero e proprio e altre come una confederazione di Stati. Ad ogni modo abbiamo già detto che non si tratta largamente di questo regno all'interno delle opere classiche coreane, per cui è stato di conseguenza marginalizzato anche se la storia di Kaya è molto importante perché tassello utile per ricostruire la storia del tempo. È importante inoltre perché Kaya è considerata avamposto giapponese in territorio coreano, questo regno è stato difatti strumentalizzato molto dai giapponesi durante la colonizzazione, al fine di legittimare l'avanzata del Giappone nella penisola coreana durante gli anni della colonizzazione. Il regno di Koguryo è quello da cui partiamo anche se le fonti storiche tendono a fissare la data della sua fondazione dopo quella del regno di Silla. In realtà è presumibile che il regno di Koguryo sia più antico perché fu quello probabilmente da subito a contatto con le comunità cinesi in territorio coreano, con una coltura molto avanzata, la cultura del Liodong ( non ho trovato da nessuna parte la scrittura esatta ), e la cultura del nord est, perciò è probabile che abbia potuto crescere a livello istituzionale al punto da formare uno stato. Tuttavia dato che sarà Silla a unificare l'isola coreana le fonti tendono a retrodatare la data di fondazione di Silla al 57 a.C. come per dare maggiore lustro alla storia di questo regno che sarà poi, infatti, quello che avrà la meglio sugli altri. KOGURYO Il regno di Koguryo si colloca territorialmente nella zona nord della Corea e dell'Asia orientale. ( Nella spiegazione il prof non specifica, cerchia con il cursore la zona dell'attuale nord Corea e le zone superiori, quindi considerate dove c'è scritto Liaoning e la zona circostante ). La grande contraddizione di questo regno è che è stato fondato al di fuori del territorio coreano, ben due sue capitali si trovano al di fuori dei confini coreani, soltanto nel 427 la capitale è stata spostata a Pyongyang ma la storia che la vede come protagonista è alquanto limitata, dura all'incirca un paio di secoli. Alcuni studiosi cinesi vogliono far propria la storia di Koguryo in quanto ritengono che il territorio della penisola del Liaodong sia territorio cinese. I coreani si vedono emotivamente strappare un pezzo molto importante della propria storia che non vogliono assolutamente vedere all'accademia cinese, questo ha delle importanti implicazioni politiche ed economiche.  Il regno fu fondato in questa città che in corea viene chiamata CHOLBON (1) poi, intorno al terzo secolo dopo cristo, la capitale fu spostata a JI'AN (2) che è una piccola città sul confine tra la Corea del nord e la Cina, ma che è effettivamente in territorio cinese, almeno la parte centrale ovvero quella che raccoglie le vestigia del palazzo reale, del centro della città. Alcune necropoli, alcune tombe, alcuni conglomerati ancora possono essere visti sul lato nord coreano ma il nucleo principale si trova in territorio cinese. Solo successivamente nel quinto secolo dopo cristo la capitale viene spostata a Pyongyang Il regno quindi ufficialmente viene fondato nel 37 a.C. nella zona di Cholbon. MITO DI CHUMONG Koguryo ha origine da Puyo e il suo fondatore è Chumong. La madre, figlia di Habaek, fu tenuta imprigionata dal re di Puyo. Un raggio si sole la raggiunse e la seguì, seppure cercasse di evitarlo. Rimase incinta e dopo in po' mise al mondo un uovo della grandezza di cinque doe. Il re di Puyo diede l’uovo in pasto ai cani, ma essi non lo mangiarono. Né vollero mangiarlo i maiali. Lo gettò sulla strada ma i cavalli e i buoi non lo calpestarono. Lo gettò nel campo e gli uccelli lo protessero con le loro piume. Cercò poi lui stesso di romperlo, ma non vi riuscì e finì per restituirlo alla madre. Ella lo fasciò e lo tenne al caldo, finché non ne uscì il neonato. Crebbe e fu chiamato Chumong. Nella lingua del posto, indica un bravo arciere. Gli uomini di Puyo sapevano che non era un uomo come gli altri e che il futuro gli avrebbe serbato un destino avverso e chiesero pertanto al re di ucciderlo. Ma questi non volle e affidò a lui la cura dei suoi cavalli. Chumong sapeva distinguere quelli buoni da quelli cattivi, e dava ai cavalli più grassi meno cibo per farli dimagrire e a quelli più magri più cibo per farli ingrassare. Il re di Puyo montava sui cavalli più robusto lasciava a Chumong quelli più gracili. Quando andavano a caccia fava una sola freccia a Chumong, e, malgrado ciò, egli era in grado di catturare più animali. I ministri di Puyo macchinarono di ucciderlo, ma la madre lo venne a sapere e gli disse: “Nella nostra terra vogliono ucciderti. Uno dotato delle tue abilità è bene che vada lontano da qui”.
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