Storia della danza, danza 2.0, Appunti di Letteratura

Scarica Storia della danza, danza 2.0 e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! Terzo libro danza 2.0 Il libro cerca di individuare le caratteristiche della danza del nuovo millennio, come essa viene interpretata, quali processi culturali vengono veicolati dal corpo danzante. Traccia un quadro della danza e della coreografia degli ultimi 30 anni in Italia è in Europa. Sul finire del 900, la rivoluzione operata dalla danza moderna viene definitivamente soppiantata da una visione meno dogmatica e più democratica nei confronti delle scelte di forma e di linguaggio. Danza nel nostro millennio, influenze determinanti Sono considerate opere d’arte contemporanea le Celebrities, prodotti culturali e personaggi reali con cui è possibile identificarsi. Non sono più personaggi inventati della letteratura, cinema, teatro … ma costrutti simbolici che partono dalla concretezza di un corpo esposto spiato nel pubblico e nel privato messo in mostra attraverso i social e i media. Sono il frutto di un processo progettato a tavolino dai media, incarnano i valori socio economici di ricchezza, bellezza, del successo e del potere. Contribuiscono a costruire se stessi e il proprio mito. Ritorno al corpo nuovo contro i nuovi modelli di protesta dei movimenti precedenti. I social network, dopo l’entusiasmo iniziale, sono stati progressivamente accusati di allontanare dalla realtà e dalle relazioni inter personali, mostrano invece un ideale di bellezza e valori propri della società capitalistica. La danza d’autore negli anni Ottanta nasce contro questi valori, in una sorta di rivolta, gli artisti d’oggi del nuovo millennio assistono alla riscossa di questi vecchi valori attraverso i media, i social e i reality televisivi. La nuova danza convive con questi costrutti artistici ed entra suo malgrado in competizione con la formazione parallela delle veline e dei vari programmi dove si esibisce la corporeità esasperata delle palestre, del fitness, dello spettacolo degli stereotipi televisivi, si fa ricorso sempre più massiccio al corpo da parte della tv generalista indica la fine delle sue forme e strategie comunicative Audience abituata a questo tipo di fruizione, pubblico pop, di grande competenza nel riconoscere la qualità del costrutto. L'arte contemporanea persegue gli obiettivi di osservazione del presente più la riflessione su se stessa e sul suo destino, la danza dei giorni nostri è portata a vivere l'utopia del quotidiano nel tempo reale. la danza mette in scena il rapporto con il mondo, il nostro, in tempo reale e incita L'osservatore a prendere posto in un dispositivo. Arte relazionale, che interessa oggi lo spettacolo da vivo, ha come orizzonte la relazione umana nel contesto sociale. ● la danza mette in scena un rapporto con il mondo, anche il nostro, in tempo reale ● incitare l’osservatore a prendere posto in un dispositivo Osservazione del presente + riflessione su se stessa e sul suo destino la danza dei giorni nostri è portata a vivere l’utopia nel quotidiano, nel tempo reale Gli artisti di oggi vogliono liberarsi dai costrutti e dogmi, come i loro padri, ben sapendo che da essi non si libereranno mai perché il superamento della metafisica non conduce a un luogo positivo ma si traduce in una confusione etica. La soluzione e gli esiti migliori vengono dalla solidarietà ed aggregazione, come la costruzione di reti e comunità etico\estetiche del produttore artistico. Non esiste la danza moderna in Italia alle spalle del presente, ma è tardiva e di imitazione straniera. Vi è un possesso della tecnica accademica che fino al tardo 900 non ha lasciato spazio alle avanguardie esplose invece negli USA e resto dell’EU. Orfani di un linguaggio in opposizione alla tecnica accademica. Le nuove leve della danza contemporanea italiana derivano dalle piattaforme nostrane portano un interesse artistico. Le piattaforme sono piazze effettive della danza contemporanea italiana, importanti per la danza del millesimo secolo. La danza contemporanea nasce dopo la seconda guerra mondiale e prosegue la riforma attuata dalla danza moderna. Ma in Italia si sviluppa alla fine degli anni ‘70/’80 grazie a Sagna e Piperno, Carlson … . La danza contemporanea in Italia è identificata con una serie di stereotipi rassicuranti e giustificazionisti: ○ tardiva e di imitazione straniera ○ nessun danzatore possiede davvero le qualità dei loro ispiratori ○ garanzia di qualità della danza è il possesso della tecnica accademica in più: mancanza di finanziamenti pubblici, assenza quadro legislativo coerente, limitatezza piazze e circuiti, regime di monopolio vs caos di tecniche e metodi in ambito formativo Danzare coincide con la rivelazione del movimento della libertà umana, che quando comincia un’azione crea un punto di contatto con il mondo delle connessioni causali e il suo libero porti in azione come causa efficiente del proprio agire. Danza si presenta attraverso una duplice fenomenologia. La fenomenologia, lo studio dei fenomeni quali si manifestano all’esperienza nel tempo e nello spazio. soggetti sostituiscono i vecchi enti sostenuti dallo stato. Si danno vita a luoghi alternativi e spazi di accoglienza per i giovani danzautori, offrendo opportunità di visibilità alle piccole compagnie. La definizione di danza nella cultura occidentale: la danza nella cultura occidentale fa riferimento all'arte, corpo che si muove seguendo un ritmo nello spazio teatrale, praticato da professionisti che hanno avuto un iter performativo. il ballo circoscrive soprattutto l'esperienza collettiva di movimento ritmico cui si può partecipare anche se non si è professionisti e per scopi diverso rispetto a quelli della prestazione estetica. I due termini sono indice della ricezione di due diverse situazioni culturali. La matrice originaria di tutte le arti performative e il rito, momento di una comunità, sottoposta a protocolli comportamentali periodici che innescano processi di coinvolgimento e di scambi collettivi connotati da una mediazione simbolica finalizzata a riportare il cosmos dove è minacciato il caos. Vedere capitolo 2.2/2.2.1 del riassunto L'ambito della danza si inizia a parlare di drammaturgia dal 1979 quando Pina bausch e il suo Tanztheater. Inaugura nuove modalità di lavoro, nella danza ci sono collaborazioni drammaturgiche è la figura del dramaturg sarebbe diventato presto uno strumento di più sicuro successo di maggiore incremento del mercato. Nell'ambito della danza si comincia a parlare di drammaturgia dal 1979 quando Pina Bausch porta in Italia il Tanztheater. La figura del dramaturg di danza ha infatti una sua evoluzione indipendente da quella del dramaturg teatrale. È opinione ampiamente condivisa che la drammaturgia della danza sia un fenomeno legato all'emancipazione della danza stessa come forma d'arte indipendente, come una pratica è una disciplina autonoma. La danza è associabile al testo e alla drammaturgia come testualità quando ad esempio corpo e coreografia possono essere considerati testi critici. Ne è esempio shirtologie, in cui sul palcoscenico spoglio un performer da prima togli e poi mette una dopo l'altra due serie di t-shirt ciascuna con la sua scritta dove l'effetto di costruzione discorsiva derivante dalla successione di frasi, marchi, loghi unite alle azioni fisiche del performer produce una testualità complessa fortemente ironica e di grande tenuta drammatica. Quest'ultima raggiunge il suo apice quando l'interazione fra il corpo del performer e l'iscrizione della t- shirt diviene azione fisica, danza, canto, solo l'apparenza dettati dal caso e dal non senso. il corpo è un sistema di significati costruiti socialmente e culturalmente, non è un contenitore neutrale di in espressività astratta. Il corpo ha inscritto in sé e nel contempo agisce performativamente un contenuto drammaturgico, esito della lotta che in esso si consuma fra l'essere esposto al potere è suo resistergli. nel contempo l'autore di shirtologie Jerome Bel e anche il padre della non danza in quanto distrugge ogni aspettativa di danza secondo i modelli tradizionali. Conclusione la drammaturgia contemporanea, come pratica per la danza e nella danza, e una tensione e che si stabilisce fra molteplici non scritti, diffusi percorsi di pensiero, e articolati, i processi corporei di realizzazione e reificazione di questi pensieri. il dramaturg contemporaneo è una presenza, corpo all'interno della sala prove, non più un ruolo ma un testimone integrato. La drammaturgia è l'arte di scrivere drammi. Con lo stesso termine viene identificata anche la produzione letteraria e la poetica teatrale di un determinato drammaturgo, che è colui il quale scrive testi per il teatro. Questi testi compongono la letteratura teatrale. Il drammaturgo è un autore che scrive opere che vengono rappresentate in teatro. Alla fine degli anni novanta del secolo scorso accostare il termine drammaturgia alla danza era ancora nel contesto italiano un azzardo. Usato soprattutto in ambito teatrale, cominciava però sconfinare ed allargare il proprio confine di senso anche in Italia, in particolare in seguito alle prospettive aperte delle riflessioni sulla performance e dal teatro danza. La parola drammaturgia, in partenza, aveva un senso diffuso limitato, drammaturgia era tutto ciò che aveva che fare con i testi teatrali. All'inizio del ventesimo secolo la drammaturgia prendere del resto ad allargare esplicitamente i confini del suo campo semantico e il senso del termine esplode in più direzioni, aumentando una confusione già esistente, si moltiplicano le drammaturgie presenti nello spettacolo. La danza del nuovo millennio, a mio parere, si differenzia da tutti gli altri generi di danza delle epoche passate e persino dal così recente 900, poiché agisce in un contesto totalmente differente. La danza di oggi, così come il corpo, è influenzato dal mondo virtuale. Il pubblico è ormai catturato all'interno dei social network e di tutti quei programmi televisivi come i reality. La danza dunque si modella in base all'ideale di corpo di questo periodo, quello che si può vedere nei reality e nei social media e così come il corpo, anche la danza assume quindi un altro tipo di scopo e altre tipologie di modalità di espressione e significato rispetto a quelle del passato.