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Il Discorso di Rousseau sulle Scienze e le Arti: un contributo controverso all'Illuminismo, Sintesi del corso di Storia Della Filosofia

Storia della FilosofiaFilosofia dell'illuminismoJean-Jacques Rousseau

Jean-jacques rousseau scrisse il discorso sulle scienze e le arti nel 1750 in risposta ad un concorso indetto dall'accademia di digione sul tema del contributo del rinascimento delle scienze e delle arti ai costumi. L'opera diede a rousseau una fama immediata ma provocò un raffreddamento nei suoi rapporti con i philosophes dell'encyclopédie a causa della sua visione contraria del progresso. Rousseau affermò che le arti e le scienze corrompono i costumi e sono uno strumento con cui i tiranni esercitano il potere. Il progresso scientifico, secondo rousseau, non aumenta la felicità umana ma incrementa la corruzione e l'indebolimento della virtù civica. Il discorso è un'opera morale ricca di temi che contraddicono l'idea dell'illuminismo e della cultura raffinata.

Cosa imparerai

  • Come Rousseau differisce dagli illuministi riguardo al ruolo delle scienze e delle arti nella società?
  • In che modo Jean-Jacques Rousseau critica le scienze e le arti nel suo Discorso?
  • Come Rousseau descrive l'impatto del progresso culturale e materiale sulla vita umana?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 27/01/2020

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4.4

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Scarica Il Discorso di Rousseau sulle Scienze e le Arti: un contributo controverso all'Illuminismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Filosofia solo su Docsity! Discorso sulle scienze e le arti fu una delle prime opere del filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau. Fu composto nel 1750 in risposta al bando del concorso indetto dall'Accademia di Digione sul seguente tema: «Se il rinascimento delle scienze e delle arti abbia contribuito a migliorare i costumi.» L'opera diede a Rousseau una fama immediata, ma provocò un raffreddamento nei suoi rapporti con il gruppo dei philosophes raccolti intorno al progetto editoriale dell'Encyclopédie, che sul tema del progresso condividevano un orientamento molto diverso. Rousseau irruppe nel contesto dell'Illuminismo francese affermando che le arti e le scienze corrompono i costumi e sono uno strumento con cui i tiranni esercitano il potere. Nel Discorso sulle scienze e sulle arti, Rousseau sostiene che il progresso scientifico, lungi dall’aumentare la felicità umana, ha incrementato la corruzione ed in ogni epoca è stato direttamente proporzionale all’indebolimento della virtù. In particolare ci si riferisce alla virtù civica, che consiste nell’amore del cittadino per la patria e la libertà; Rousseau ne rintraccia un esempio nei cittadini di Sparta e della Roma repubblicana , i quali erano, nella sua ottica, fieri, semplici e virtuosi, vivevano in una “felice ignoranza” e l’interesse per le arti e le scienze non li distraeva dalla preoccupazione di preservare la libertà politica. Il progresso culturale e materiale, quindi, non comporta un miglioramento morale, poiché la vita raffinata e lussuosa conduce alla ricerca egoistica del vantaggio personale e al disinteresse per il bene comune. Rousseau, spinto forse anche dalla sua educazione calvinista che lo porta a disprezzare il lusso, critica la cultura raffinata dei salotti parigini, espressione di una società ipocrita, fondata sull’apparire e non sull’essere, e nella quale le buone maniere impediscono la sincerità dei rapporti umani e le belle parole nascondono la vanità e il desiderio di sopraffazione degli uomini. L’opposizione tra sapere e virtù è un tema morale ricorrente anche nei Padri della chiesa; Rousseau riprende l’idea che le scienze siano nate dall’orgoglio umano e la inserisce in una dimensione socio-politica: la cultura maschera l’oppressione a cui è sottoposto l’individuo, all’interno della civiltà, soffoca il suo sentimento di libertà, nasconde l’immoralità e l’ingiustizia su cui si fonda la società. Se si pensa che solo un anno dopo l’uscita del Discorso sulle scienze e sulle arti, avrebbe preso avvio la pubblicazione dell’Enciclopedia, con il Discorso preliminare di D’Alembert, un manifesto dell’Illuminismo, si può notare come nello stesso panorama culturale convivessero istanze del tutto diverse:
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