Scarica Totalitarismi e la guerra: la nascita dei regimi totalitari e più Dispense in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 12.10.2023 TOTALITARISMI La guerra produce regimi totalitari (totalità= Stato che vuole controllare tutto) perché c’è un carico di violenza di parte dei 65 milioni di militari al ritorno dalla guerra. Essi ritornano a casa con il PSTD -Post Traumatic Stress Disorder- senza trovare lavoro che la maggior parte delle volte era stato preso dalle donne. “La guerra ha messo in movimento le masse e adesso la storia viaggia alla velocità di una locomotiva” come disse Lenin. La massa di cui parla Lenin è gente disadattata che per 4/5 anni ha attuato solo violenza che hanno appreso una lezione: “se voglio vivere devo sparare”. Mussolini e Hitler offriranno a queste persone piene di risentimento delle opportunità di riscatto offrendo finalmente un’identità, un ruolo. I bolscevichi hanno scelto la strada della guerra civile tra rossi e bianchi. Napoleone dopo la Rivoluzione Francese introduce l’esercito e la guerra rivoluzionaria. Troskij riprende questo concetto dove le terre dei contadini erano proprietà dello stato e il salario era medio: i contadini raggiungono la produttività richiesta dallo stato e il resto lo gestiscono tra di loro. Le 3 regole delle leggi del socialismo morale di Berlinguer: 1. L’agricoltura russa non funziona 2. Non dicono mai la verità 3. Le caramelle hanno sempre la carta appiccicata Lenin quando si accorge di questo istituisce una nuova politica economica LA NEP, Nuova Politica Economica (al contempo Troskij viene esiliato), dove le terre tornano ai contadini che diventano padroni di ciò che producono: realizzando il sogno della rivoluzione, ovviamente questo porterà a stringere le altre spese, quindi meno sanità, meno scuola, riduzione delle entrate dello Stato, però in quel momento ciò che era importante per lo Stato era mantenere l’appoggio dei contadini. Nel 1932 Stalin deporta i kulaki e gli sequestra con la forza tutto il grano, Egli cerca di imporre con la forza la gestione collettiva della terra con i kolkhoz e i sovkhoz. Questi erano cooperative imposte, i contadini ucraini e russi non possono possedere la loro terra, devono metterla in comune e creare una struttura. Questa gestione collettiva secondo Stalin avrebbe dovuto sostituire la proprietà privata individuale. Si torna a una logica capitalista. Poi Lenin ha una emorragia celebrale e muore del 1924. Nel 1932 si ritorna alla collettivizzazione forzata: la carestia russa del tempo era voluta da Stalin per costringere i contadini a dipendere dalla politica forzata. Gulag, amministrazione centrale dei campi di concentramento, è lo strumento principale dell’esercizio del terrore/repressione dello stato sovietico. Il regime sovietico adotta questo sistema di campi, una realtà parallela al potere giudiziario normale dove ci la gente ci finiva senza alcuna difesa su un sistema basato sull’articolo 8. Articolo 8= chi si oppone ai bolscevichi è un controrivoluzionario. … Lo stato può giudicare e condannare anche senza prove e questo configura il reato di opinione delle dittature, censura e autocensura. Per ogni persona che finisce in un gulag, altre 50 imparano la lezione e applicano autocensura per difendersi.
