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STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE VOL 1, MANUALE BERTINETTI : DALLE ORIGINI AL SETTECENTO., Sbobinature di Letteratura Inglese

Riassunto del manuale di letteratura inglese a cura di Paolo Bertinetti che riguarda il periodo che va dalle origini della letteratura e della poesia inglese fino al Settecento.

Tipologia: Sbobinature

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Scarica STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE VOL 1, MANUALE BERTINETTI : DALLE ORIGINI AL SETTECENTO. e più Sbobinature in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE 2 BERTINETTI LA LETTERATURA MEDIEVALE L’ETA’ ANGLOSASSONE : termine collettivo con cui si descrivono i popoli germanici che vissero nella Britannia. Infatti, si potrà parlare di “Inghilterra” propriamente detta (no Galles, Scozia, Irlanda) solo dal VI secolo a.C. L’Inghilterra viene infatti dapprima invasa da POPOLAZIONI CELTICHE → Successivamente abbiamo LA CONQUISTA ROMANA di natura prevalentemente militare che non riuscì mai del tutto a romanizzare la Britannia → Circa nel V secolo d.C. l’Impero Romano rinunciò al dominio sulla Britannia, e fu allora che iniziò una vera e propria invasione dell’isola da parte delle POPOLAZIONI GERMANICHE, ancora non cristianizzate; si trattava di tre gruppi principali: : Iuti (Sud-est), Angli (regioni centrali e settentrionali), Sassoni (Inghilterra sud occidentale) La Britannia romana, pur avendo perso ogni efficacia politica, aveva però consegnato agli invasori il cristianesimo: fino all’inizio del IX secolo la produzione e la promozione della cultura in Inghilterra sono prerogativa esclusiva dei centri monastici e il latino ne è il veicolo linguistico. → INVASIONE NORMANNA 1066 → Guglielmo di Normandia e i normanni sottomettono gli anglosassoni senza eliminarli. → 865 : VICHINGHI (o Danesi) conquistano i regni di Northumbria, Mercia, East Anglia → arrivano a conquistare nel giro di una ventina d’anni un vastissimo dominio che arriverà a formare L’Unità nazionale inglese. Resistette solamente la monarchia del Wessex sotto la guida di Alfredo il Grande, riuscendo poi, con i suoi successori, a giungere alla riunificazione dei territori anglosassoni. -Tutto questo dà origine all’ “ OLD ENGLISH” “ANTICO INGLESE ” = per indicare la fase più antica, quella che cela in realtà la coesistenza di almeno quattro dialetti principali appartenenti alla famiglia linguistica del germanico occidentale. PROSA STORICA – ANGLOSASSONE INIZIO PROCESSO VOLGARIZZAZIONE DEI TESTI SACRI: > È proprio con Alfredo il Grande che ha inizio, all’incirca nell’anno 891, la compilazione in volgare della Anglo-saxon Chronicle, di gran lunga l’opera in prosa più significativa prodotta dalla letteratura anglosassone, e una raccolta dei principali fatti storici inglesi. >Traduzione di HISTORIA ECCLESIASTICA GENTIS ANGOLRUM di Beda. ________________________________________________________________________________ POESIA : TRE GENERI POETICI Ci sono quattro manoscritti (Cotton Vitellius, Exeter Book, Vercelli Book, Junius XI) che raccolgono la quasi totalità del patrimonio che è giunto fino a noi; all’interno di questo corpus possiamo distinguere tre filoni principali: quello religioso, quello epico quello elegiaco. POESIA RELIGIOSA Il primo poeta cristiano dell’Inghilterra anglosassone di cui abbiamo notizia è Caedmon, vissuto nel tardo VII secolo. Questi, umile servitore in una comunità monastica, avrebbe ricevuto da Dio in sogno il dono dell’ispirazione poetica e, al risveglio, avrebbe composto un inno al Creatore, particolarmente importante proprio perché prima testimonianza nella letteratura scritta in Inghilterra della Bibbia e perché rievoca nella sua stesura un tono epicizzante. Cynewulf è un altro poeta religioso cui si conosce il nome, a lui viene attribuiti 4 poemi divisi fra i manoscritti Vercelli ed Exeter. POESIA EROICA O EPICO-EROICA Il più antico poema composto in una delle lingue volgari europee: Beowulf; POEMA PAGANO con elementi cristiani, ove vi compaiono diversi dialetti volgari germanici, ma la provenienza, la datazione (nell’arco di duecento anni) e l’autore sono sconosciuti. Gli scenari dell’azione sono le regioni della Danimarca e della Scandinavia meridionale e la storia si svolge a partire da tre nuclei narrativi – corrispondenti forse a tre ‘sessioni’ di narrazione orale – che presentano però uno schema di fondo identico: il combattimento tra l’eroe e il mostro. È evidente, in un poema incorniciato da due riti funebri, il pessimismo tragico che sta al fondo della visione del cosmo, propria della cultura germanica. A confronto sono forze archetipe: da una parte il Male, l’Oscurità, il Caos e la Morte che si assommano nelle varie ipostasi mostruose – Grendel, la madre, il drago. Dall’altro il Bene, la Luce, l’Ordine, la Vita che regnano nella corte danese e geata. È presente la figura più caratteristica dell’epica anglosassone, il kenning, ovvero una frase poetica puramente fantastico, genere nato e giunto a piena maturazione nella Francia settentrionale del XII secolo grazie soprattutto a Chrétien de Troyes. (In Italia con gli stilnovisti > Con Dante vedremo il contrasto tra il cristianesimo e la religione d’amore con la figura di Beatrice). La straordinaria popolarità raggiunta dal romance è strettamente collegata alla figura idealizzata del cavaliere è al centro della maggior parte dei romance medioevali, probabilmente perché la società feudale si basa sull’idea del servizio prestato con obbedienza assoluta nei confronti di coloro che stanno “più su” nella scala sociale, e la cavalleria risponde pienamente a questo ideale. Sebbene in Inghilterra abbia avuto uno sviluppo piuttosto tardivo (fine XIII secolo) rispetto a quello della Francia (XII secolo), prende l’avvio da un’opera storica (o pseudo-storica): la “Historia Regum Britanniae” di Geoffrey of Monmouth, il più celebre resoconto del passato mitico della Britannia celtica, ripreso e riadattato diverse volte, per esempio da Wace nel “Roman de Brut” o da La£amon nel “Brut”. Il genere del romance riguarda la narrazione di gesta cavalleresche e dell’amor cortese, e si divide in due filoni principali: -Il ciclo bretone, che ruota attorno alla figura di Re Artù e dei suoi cavalieri, intriso di illusioni magiche e amori appassionati, trova espressione l’immaginario celtico che aveva profondamente segnato la cultura del nord della Francia -Il ciclo carolingio, che celebra le gesta di Carlo Magno e i suoi paladini nel quale si mescolano il tema religioso e il tema bellico, ha un carattere più propriamente epico. • Revival allitterativo : dopo il Brut vi è un vuoto cronologico di circa 120 anni durante i quali la tecnica del verso sciolto allitterativo sparisce, ricompare solo in un corpo di poemi nelle Midlands occidentali. - Produzione poetica e allegorico-cavalleresca, IL DREAM POEM : Genere poetico in cui il racconto è incorniciato da un sogno o da una visione: -Deriva dalle Sacre Scritture -TEMA DEL VIAGGIO: Percorso di un individuo in un mondo al di là dell’esperienza ordinaria -USO DELL’ALLEGORIA -Letteratura omiletica e mistica Verso il concludersi del 1100 a.C. iniziano a comparire i primi testi omiletici in versi (anche se la prosa rimaneva lo strumento medio adeguato alle specifiche finalità didascaliche e dottrinali che la Chiesa del tempo si prefiggeva) → capolavoro: Regole delle anacorete – scritto per tre giovani sorelle decise a entrare in convento divenendo “recluse”. Con l’affermazione degli ordini monastici dei francescani e dei domenicani , nel 1200 a.C. abbiamo una corposa produzione in versi. Abbiamo visto dunque che con il romance si afferma la tradizione cortese, mentre con gli ordini monastici e la letteratura omiletica si afferma quella religiosa. ________________________________________________________________________________ MIDDLE ENGLISH ANCORA, ANCORA DREAM POEMS “IL GAWAIN POET” : Sir Gawain and the Green Knight è un poema cavalleresco del circo arturiano, metafora del rapporto tra signore e vassallo. L’autore, sconosciuto, ha attinto a tradizioni dell’epoca combinando l’EPICA con il ROMANCE CORTESE, vediamo il senso del meraviglioso e dell’elemento folklorico. A questo stesso autore, per contenuti e forma (stesso dialetto, stesso verso alliterativo) , vengono attribuiti i seguenti POEMETTI ALLEGORICI DI STAMPO RELIGIOSO: Pearl > carattersitiche del dream poem, che influenzò moltissimo il Medioevo Patience (inno alla sopportazione dei dolori terreni per la grazia divina) Cleanness In tutti e quattro i poemi vi è la presenza del tema della “virtù” che va dalla “Pazienza” alla “purezza” in senso sia spirituale che corporale però questi concetti vengono elaborati da un punto di vista negativo additando le conseguenze che il mancato esercizio di tale virtù può provocare per l’uomo, il quale si trova posto costantemente a confronto con un’istanza superiore identificabile con il dio Cristiano per restarne sconfitto. Presenza delle possibilità offerte dal sogno, nella sua dimensione linguistica, tematica e formale. -A William Langland è invece attribuito The Vision of Piers Plowman, considerato il maggior poema del Medioevo inglese - una poesia religiosa, un dream poem che appunto segue il tema del sogno. Vi è complessità strutturale e problematicità a più livelli. Il testo è composto da oltre 7000 versi allitterativi lunghi, racconta appunto del viaggio di Will, il sognatore-narratore, che porta il lettore con sé in un viaggio le cui tappe sono momenti di una ricerca di risposte a interrogativi che si rinnovano continuamente. Il tema di fondo è quello della vita attiva dell’uomo nella società-mondo corrotta e del suo rapporto con Dio. Piers può essere considerata un’incarnazione di Cristo perché quando nella prima parte si esamina la situazione del popolo lui si prefigge di portarlo verso la verità, ma non tutti lo seguono. PERSONAGGI APPARTENENTI A DIVERSI STRATI SOCIALI: baroni, borghesi, contadini. ____________________________________________________________________________________ GEOFFREY CHAUCER Considerato il padre della lingua inglese Geoffrey Chaucer è il maggiore autore del periodo del middle english. Proviene da una prospera famiglia del ceto mercantile, diventa valletto presso uno dei figli di Edoardo III; intraprese la carriera in armi e venne incaricato di missioni diplomatiche, fu anche deputato al parlamento. Egli si rivolgeva ad un pubblico costituito dalla stessa cerchia cui anche egli apparteneva, fatta di funzionari ed i gentiluomini della piccola nobiltà di corte. Per loro il volgare non era soltanto una lingua per la comunicazione quotidiana ma è anche uno strumento di espressione letteraria elegante. >Fu profondamente influenzato dai grandi cambiamenti della fine del secolo e influenzato dalla cultura italiana. > Il suo tragitto creativo è contrassegnato da sperimentalismo, abbraccia aspetti dell’esperienza che includono l’umile e il quotidiano tratti dall’osservazione diretta della realtà inglese contemporanea. Passa infatti dall’allegoria a un sempre più spiccato realismo. >Vediamo che la periodizzazione delle sue opere si basa su tre fasi in ordine cronologico: FASE FRANCESE, FASE ITALIANA E FASE INGLESE. FASE FRANCESE > SOPRATTUTTO TRADUZIONI. Roman de la Rose : il modo migliore di appropriarsi di un genere è quello di TRADURLO, Chaucer inizia la sua scrittura con la traduzione del Roman de la rose. The Book of the Duchess: dream poem > poema in forma di sogno del 1369, composto forse in onore della defunta moglie di John of Gaunt, vede l'incontro del narratore con un cavaliere in lacrime per la morte della moglie: questi racconta la storia del loro grande amore e vi e’ celebrazione elegiaca delle doti della morta. PERIODO ITALIANO > Nel corso del decennio successivo l’incontro con Dante e con la cultura italiana del 300 ha un effetto dirompente. Compone The House of Fame dream poem di ispirazione dantesca (→ Divina Commedia), ha la forma del poema-visione. The Parlement of Fowls dream poem del 1382 presenta un gruppo di uccelli che si radunano il giorno di san Valentino di fronte alla dea Natura per accoppiarsi secondo distinzioni di rango: quanto più è nobile l'uccello tanto più formali dovranno essere i rituali del corteggiamento. Il primo epigono di Chaucer è in realtà un suo contemporaneo: John Gower (1330 – 1408) Fu amico di Chaucer, vissuto nella corte londinese di Riccardo II e ne riflette i tratti culturalmente e linguisticamente compositi scrivendo le sue opere maggiori: TRILINGUISMO DI GOWER: Mirour de l'homme (in latino): Critica sullo stato di corruzione dell'umanità peccatrice, cui solo intercessione di Maria può offrire motivo di speranza. Tecnica delle personificazioni allegoriche. Vox Clamantis (francese), esame della società e del suo governo monarchico. Confessio amantis (inglese). Collezione di storie racchiuse in una cornice, con protagonista Amans, alter ego dell’autore stesso. Gower arriva ad utilizzare l'ampio concetto di amore per rafforzare l'etica cristiana ed egli si rappresenta come un amante speranzoso che rende una confessione formale a Genius, il sacerdote di Venere. Amans è consapevole dei propri limiti, si riscatta nel finale rinunciando alle illusioni terrene per trovare riposo e rifugio in un amore più alto. LA GENERAZIONE POSTCHAUCERIANA : Gruppo di letterati che si professano suoi discepoli dopo la sua morte ma che risultano essere meri imitatori passivi : Il maggior contributo giunge dalla Scozia, dove due sono principalmente gli autori di spicco: il primo è re Giacomo I, il quale, durante i lunghi anni di prigionia in Inghilterra, scrive poesie d’amore in cui adotta il tipo di strofa utilizzato da Chaucer nel “Parliament of Fowls”. Vi e’ inoltre John Lydgale ( 1370? – 1449 ) si ritenne per molto tempo continuatore di Chaucer in fatto di innovazioni stilistiche, cercò a tutti i costi di rendere l'inglese una lingua universalmente accettata per esprimere elevati pensieri in poesia. Altro ammiratore di Chaucer fu Thomas Hoccleve, viene considerato come il più autobiografico dei poeti successivi alla morte di Chaucer: fece degli eventi della sua vita l'argomento dei propri versi. Questo per quanto riguarda la produzione poetica, per quanto riguarda la prosa invece: ________________________________________________________________________________ MALORY E LA PROSA VOLGARE DEL QUATTROCENTO La sua opera va considerata sullo sfondo politico, dove vi erano turbolenti eventi di natura bellica con la perdita dei possedimenti continentali, le lotte di fazione culminanti con “la guerra delle due rose” → Ascesa al trono di Enrico VII Tudor nel 1485. Iniziatore della prosa d’arte, Thomas Malory è ricordato da tutti per aver fissato nell’immaginario comune la leggenda di Re Artù: dalla sua nascita alla sua morte. La sua opera principale è, infatti, La morte Darthur, quest’opera fu scritta durante la Guerra delle Due Rose, in un mondo dominato dalla violenza, dal tradimento, agli antipodi cioè di quello evocato dalle leggende cavalleresche; di qui emerge la profonda nostalgia di un passato idealizzato: basato sugli ideali cavallereschi di amore, amicizia, generosità. Il lavoro di Malory consistette essenzialmente nel rimaneggiamento di una quantità di fonti preesistenti, ma riuscì nel rinnovamento del tessuto linguistico della prosa d’arte: semplificò dizione, lessico, ritmi, sintassi e anche le contorte tecniche ad intreccio proprie del romanzo tardomedievale europeo. La sua opera fu curata e pubblicata da William Caxton, introduttore della stampa in Inghilterra, nel 1485, stesso anno che vide la fine della Guerra delle Due Rose con l’incoronazione di Enrico VII Tudor. LA STAMPA in Inghilterra, essa portò: - La riduzione del prezzo del libro, non più monopolio della cultura del clero e della corona -Molto controllo su qualsiasi cosa scritta, doveva passare dall’approvazione dell’arcivescovo di Canterbury e del vescovo di Londra e del consiglio privato della Corona. -Riduzione del numero di analfabeti MA aspetto negativo → censura > Oggetto della censura: soprattutto scritti di carattere religioso, poiché la religione cristiana forniva l’unica legittimazione del potere politico, oppure scritti che esprimevano apertamente un dissenso politico oppure pamphlets satirici. _________________________________________________________________________________ IL DRAMMA MEDIEVALE Come in altri paesi europei, anche in Inghilterra, il teatro si sviluppa attraverso un lento processo; inizialmente connesso al rituale religioso, se ne emancipa per gradi fino ad arrivare a quello dell’Età Elisabettiana, che rappresenta il culmine di tale processo. La prima forma di teatro a nascere fu quella dei miracle plays, chiamati anche mystery plays, si rappresentano i grandi misteri della religione, ma anche e soprattutto storie tratte dalla Bibbia; via via che le rappresentazioni assumono carattere di intrattenimento, anche la tecnica scenica si fa più complessa: dall’essere allestiti sui sagrati e poi nelle piazze, si arriva all’utilizzo di rudimentali palcoscenici montati su carri, chiamati ‘pageants’. Ai mystery play si affianca un nuovo tipo di rappresentazione teatrale, i morality plays. In esse, come suggerisce la denominazione, l’accento si sposta dalla religione alla morale. Al posto delle figure bibliche troviamo personaggi allegorici. La morality considerata il capolavoro del teatro medievale inglese è “Everyman”, in cui troviamo espressi i filoni di cui sopra. Breve accenno si può fare in riferimento agli interludes, ovvero i brevi intermezzi di carattere comico messi in scena nell’intervallo tra una morality e l’altra, che rispondono a quella stessa necessità di intrattenimento da cui era scaturita l’inclusione di scenette comiche nei miracle plays. Il Corpus teatrale più significativo del Medioevo inglese è quindi di carattere religioso: drammi ciclici e le moralities. Due metafore centrali sulle quali si fondano gli intrecci delle moralities: combattimento “psichomachia” / vita come viaggio dalla nascita alla morte. _____________________________________________________________________________________ IL RINASCIMENTO L’UMANESIMO IN INGHILTERRA E IL PERIODO TUDOR In Inghilterra l’Umanesimo si sviluppa con forte ritardo rispetto ad altri paesi europei, vale a dire tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500. Quindi si può dire che una sorta di Rinascimento fiorì soltanto alla corte di Enrico VIII (1491- 1547), che tentò di trapiantare in Inghilterra la pratica del mecenatismo; ma si tratta di un fenomeno piuttosto circoscritto. CONTESTO STORICO: L’Inghilterra divenne una nazione protestante non per motivi di fede religiosa ma per motivi dinastici: Enrico voleva a tutti i costi divorziare da Caterina d’Aragona per sposare Anna Bolena. Il papa Clemente VII esitava a concedere quello perché Caterina era la figlia di Fernando d’Aragona e Isabella di Castiglia e quindi aveva nel papa un potente alleato. Con l’aiuto di Thomas Cromwell il segretario di stato, e dell'arcivescovo di Canterbury, Enrico dichiarò l'indipendenza dalla corona inglese dalla Santa Sede e con l'atto di supremazia del 1534 si proclamò capo della Chiesa d'Inghilterra → usò con opportunismo le nuove idee di Lutero con lo scopo di appropriarsi delle cospicue ricchezza ecclesiastiche da distribuire ai suoi alleati e per affermare il potere assoluto sul suo regno. - Il maggiore esponente dell’umanesimo inglese e del periodo Tudor è Thomas More, il cui capolavoro, “Utopia” (1516), in senso stretto non appartiene alla letteratura inglese, essendo scritto in latino, ma ha su di essa un’influenza vasta e profonda. Utopia è il nome dell’isola visitata dal protagonista, in questa sono presenti 54 città-stato tutti identiche tra di loro, infatti visitandone una si conoscono tutte, su quest’isola, More stabilisce la sede dello Stato ideale dove non esiste proprietà privata, denaro né differenze sociali. L’opera è considerata come primo esempio di critica alla società del tempo, infatti rappresenta l’opposto dell’Inghilterra a lui contemporanea dove ci sono ingiustizia, violenza e la società è divisa in classi. Si ispira sia alla Repubblica di Platone. More fu RIFORMATORE DEL CRISTIANESIMO: Insieme ad Erasmo da Rotterdam, More fu il promotore del più eloquente programma di riforma del cristianesimo. -Nel 1517 Lutero fu scomunicato ma non rimase passivo di fronte alla scomunica: egli pubblicò William Tyndale: un convinto luterano, traduce il Nuovo Testamento in un inglese così semplice e diretto da fare sì che la Bibbia divenisse una guida spirituale per tutti e non più un testo per pochi. La lingua inglese attribuì la dignità per competere con le prestigiose lingue antiche. ) PROSA ODEPORICA : DI VIAGGIO LA GEOGRAFIA E IL NUOVO MONDO L’Inghilterra aveva una virtù ineguagliabile: era un’isola. Ciò la rendeva difficilmente attaccabile e morfologicamente votata a diventare una potenza marittima. Già negli anni Ottanta del Cinquecento il mare fu il riferimento costante della costruzione dell’identità nazionale dell’Inghilterra. Richard Hakluyt, il primo ideologo dell’impero britannico raccolse nella sua monumentale The Principal Navigations, Voyages, Traffiques and Discoveries of the English Nation (1599) tutti i resoconti di viaggio degli esploratori e colonizzatori inglesi. Hakluyt presentava il progetto coloniale come una opportunità per strappare alla Spagna il monopolio sulle rotte oceaniche e per emanciparsi economicamente dalle altre potenze europee attraverso il commercio e non, come faceva il nemico, attraverso lo sfruttamento delle miniere d’oro americane. Nei loro viaggi, i narratori di Hakluyt trovano sia ostacoli naturali sia nemici umani (abitanti dei luoghi che esploravano o i nemici spagnoli). Il più sofisticato dei narratori pubblicati da Hakluyt fu Walter Raleigh (RALY) (1554-1618). Il favorito più brillante di Elisabetta, Ralegh fu un cortigiano, poeta, storico, esploratore e colonizzatore, protettore di poeti. Negli anni Ottanta raccolse attorno a sé i migliori ingegni del regno – geografi, matematici, capitani di navi – per le sue imprese oltreoceano. Fu infatti in onore della regina vergine che battezzò la prima colonia inglese nel 1584: Virginia. _______________________________________________________________________________________ LA POESIA ELISABETTIANA 1590-1600: DECENNIO DI GRANDE SVILUPPO DEL SONETTO. Dal 1600 in poi il sonetto perde il suo appeal, nonostante un certo Thomas Hopp in questo periodo (1609) pubblicherà all’insaputa di Shakespeare le raccolte di sonetti di lui. Questo perché si trattava di un autore come Shakespeare, non perché i sonetti fossero tornati di moda. SIDNEY E SPENCER : i due poeti di maggior spicco nel periodo elisabettiano della POESIA LIRICA. PHILIP SYDNEY Sidney è considerato L’EMBLEMA DEL POETA DI CORTE, era un aristocratico colto. Nasce in una famiglia molto in voga nel periodo. Nelle centinaia di elegie scritte per la sua memoria, quasi tutti i poeti professionisti della fine del secolo, individuarono in Sidney il perfetto precursore della loro stessa poesia attribuendogli il valore di poeta nobile d’animo e di natali. Ha scritto Astrophel and Stella (1591): primo canzoniere elisabettiano / raccolta di sonetti. Si canta di un AMORE IRRAGGIUNGIBILE, e ce lo fa capire dal nome di lei “stella” e l’amante invece si chiama “Astrophil” ovvero l’amante della stella irraggiungibile. La donna reale che si nasconde però si chiama Penelope, la figlia del conte di Essex, con cui per un periodo Sydney ha avuto una relazione. Troviamo giochi di parole con l’aggettivo RICH, che rimanda all’uomo che Penelope sposò dopo Sydney. E’ un CANZONIERE TRADIZIONALE, si riprende la poesia petrarchesca. Scrive Old and New Arcadia (1593): è un romanzo pastorale, si ispira alla tradizione pastorale europea (es. Arcadia di Sanazzaro) e si caratterizza per uno stile ricco pomposo, che anticipa il barocco, si utilizza molto la figura retorica del PATHETIC FALLACY (caratteristiche umane a oggetti inanimati). Il genere pastorale consiste nell’ambientare un’esile trama amorosa (generalmente si tratta di un amore non corrisposto) in un ideale sito naturale, una sorta di natura artificiale, il quale è esplicitamente contrapposto al mondo politico e indaffarato della corte. Scrive Apology (or Defense) For Poetry (1595), scritta in risposta alle critiche dei puritani, particolarmente avversi all’arte. E’ la prima discussione sulla poesia scritta in Inghilterra. In quest’opera propone una visione della poesia secondo cui la poesia è superiore alla filosofia, la via per arrivare alla verità. Vediamo qui il POETA VATE, colui capace di guidare. EDMUND SPENSER Nacque a Londra nel 1552. E’ il più grande poeta elisabettiano dopo William Shakespeare. E’ il poeta che meglio degli altri incarna le TENSIONI DELLA SUA EPOCA. Da un lato è un poeta RINASCIMENTALE, attirato dalla bellezza e dalla forza della poesia. Dall’altro vediamo che vive in un periodo di forti tensioni religiose, l’età elisabettiana è divisa tra anglicani, cattolici e puritani. Spenser è quindi condizionato da tutto questo ed è quindi dibattuto tra l’ESSERE POETA e le ESIGENZE ETICO-RELIGIOSE del suo tempo. Nelle sue opere si sente questo. Scrive Shepherds Calendar (il calendario del pastore) (1579), dei componimenti pastorali, segue il modello delle bucoliche di Virgilio. Presenta un ideale romantico della vita naturale. Vediamo però che non è un artista che riesce ad abbandonarsi del tutto a questo mondo idealizzato, inserisce infatti POESIE SATIRICHE dove presenta il problema di conciliare la BELLEZZA e la REALTA’. Scrive The Faerie Queene (1590-1596), un’opera incompiuta e un poema che Spenser percepisce in accordo con i grandi poemi classici (Illiade, Eneide). Spenser intende infatti scrivere IL POEMA NAZIONALE, testimonianza della gloria di un paese che si stava affermando anche in ambito letterario. Vuole dimostrare che la letteratura inglese è all’altezza delle altre letterature europee. Lo scopo di questo poema incompiuto, come dice il titolo, era quello di celebrare la REGINA ELISABETTA, che era difatti considerata la regina delle fate, la quale è impersonata da Gloriana, regina delle fate, nel cui nome i vari cavalieri compiono le loro imprese. E’ anche un POEMA ALLEGORICO, poiché Elisabetta rappresenta le 12 VIRTU’. Difatti da un lato vediamo il personaggio che incarna la virtù e quindi la religione, ma dall’altro c’è il mondo di fiaba, il fairytail. Queste due anime però non riescono a trovare equilibrio, infatti ci sono sezioni dove tutto è sognante e irreale, e altre che sono molto più grevi e appesantite da moralismo da cui il poeta non riesce a liberarsi. Scrive Amoretti (1595), viene pubblicato con il nome di “Amoretti and Ephitalamion” l’epitalia è un poemetto matrimoniale, in cui si celebra il matrimonio. Amoretti dunque è dedicato a una donna, Elizabeth Boyle che il poeta sposò in seconde nozze, ma nel poema diventa anche omonima della regina per cui il poeta utilizza varie assonanze. SEMPRE PER QUANTO RIGUARDA LA LIRICA DEGLI ANNI NOVANTA E LA COPIOSA FIORITURA DI SONETTI: La più copiosa fioritura di SONETTISTICA di tutta la storia della letteratura inglese: Samuel Daniel, Michael Drayton, Fulke Greville. Per nominare alcune delle raccolte più significative, cito i canzonieri di Samuel Daniel, Delia (1592), 50 sonetti di Michael Drayton, Idea Mirrour (1594), 51 sonetti di Fulke Greville, Caelica, 41 sonetti pubblicati postumi nel 1633. Di fronte alla produzione così torrenziale e così fugace di sequenze di sonetti negli anni Novanta, gli studiosi hanno risposto con alcune ipotesi parziali: WILLIAM SHAKESPEARE THOMAS KYD (1558-1594) Scrive The Spanish Tragedy, si tratta di una tragedia di vendetta, nella quale il personaggio principale, Hieronimo decide di vendicare la morte del figlio Horatio. L’influenza senechiana è dichiarata esplicitamente. La tragedia di Kyd mira a un effetto spettacolare; all’azione e alla passione, il quale ben si adatta il tema della vendetta. -Bellimperia cerca di vendicare l’amato Andrea ucciso in guerra da Balthazar. -Baltazhar, insieme a Lorenzo si vendica dell’amore che nasce tra Bellimperia e Horatio, uccidendo quest’ultimo. -Infine Hieronimo uccide Batlhazar e Lorenzo per vendicare il figlio Horatio e nell’ultimo atto, fingendosi pazzo, mette in scena un dumb show che finisce in una sanguinosa carneficina alla quale non si sottrae nessuno, Hieronimo incluso. Kyd fu il primo drammaturgo del teatro popolare a scrivere in blank verse (pentametro giambico). CHRISTOPHER MARLOWE (1564-1593) Uno dei modi per fare carriera nel mondo elisabettiano era quello di entrare a far parte della rete di spionaggio che Francis Walsingham, segretario di Stato, aveva creato per difendere il regno di Elisabetta. Marlowe lo fece. Fu verosimilmente coinvolto in una famosa congiura che finì con la decapitazione di Maria Stuarda nel 1587, e il conseguente tentativo della Spagna di invadere l’Inghilterra nel 1588. E’ sullo sfondo di questo critico momento politico che si deve situare l’assassinio di Marlowe avvenuto il 30 maggio 1593. Scrive The Tragical History of Doctor Faustus (1590) Scrive Edward II (1592), l’unico dramma storico di Marlowe, un re perdutamente innamorato, ingiustamente passato alla storia come “re debole”. Edward II racconta la vicenda scabrosa di un re inglese che nel Trecento perde il trono a causa di un amore per un uomo socialmente inferiore. THOMAS LODGE ROBERT GREENE GEORGE PEELE ______________________________________________________________________________ LA PROSA ELISABETTIANA NARRATIVA: Gascoigne, Deloney, Nashe, Lily, Greene, Mary Worth. In prosa si scriveva essenzialmente per istruire, polemizzare, per discutere, per tradurre, per raccontare eventi storici, geografici, scientifici. Eppure in questo secolo furono fatti i primi esperimenti di un genere che avrà un successo duraturo: LA NARRATIVA CORTESE: George Gascoigne (1539-1578), per esempio, è l’autore di quello che alcuni definiscono il primo romanzo inglese: The Adventures of Master F. J., Le avventure di F.J. sono di carattere amoroso e si svolgono per lo più a corte, ma Gascoigne sembra volere prendere le distanze dalle scabrose vicende del protagonista aggiungendo il suo commento critico nei confronti dei costumi cortesi. E per porre un ulteriore filtro tra la sua persona e la materia narrata affida il racconto a due narratori esterni alla vicenda. Non altrettanto interessante dal punto di vista dell’intreccio narrativo è Euphues: The Anatomy of Wit (1578) di John Lily (1554-1606). Il “romanzo”, se così si può chiamare, ha una trama esile e inconsistente e si presenta al lettore come una sorta di arguto e dotto dibattito inteso a dimostrare le virtù dell’intelligenza e dell’esperienza. Euphues ebbe un immediato successo per il suo stile passato alla storia letteraria con il nome di “eufuismo”. Si tratta di uno stile involuto, caratterizzato da una elaborata struttura sintattica e da una straboccante ricchezza di digressioni erudite. L’eufuismo divenne di gran moda tra i cortigiani della corte di Elisabetta, e Shakespeare non mancò di prendersene gioco nello Henry IV, dove il suo più famoso personaggio comico, Falstaff, finge di essere il re che impartisce lezioni morali al principe Hall, il futuro Enrico V, adottando lo stile affettato di Euphues. SOLO NARRATIVA I protagonisti dei brevi romanzi di Thomas Deloney (1560-1600) non sono né cortigiani né gentiluomini, come dichiara esplicitamente l’autore nella prefazione alla prima parte di The Gentle Craft (1598) rivolgendosi a lettori-calzolai, classe dei mercanti e degli artigiani della provincia, di cui Deloney elogia le virtù imprenditoriali e lavorative. Thomas Nashe (1567-1601) è lo scrittore più irriverente e polemico del regno di Elisabetta e un university wit. The Unfortunate Traveller Or the Life of Jack Wilton di Nashe è il primo romanzo picaresco inglese. Ma al contrario del picaro famoso Lazarillo de Tormes, Wilton non è l’uomo oppresso cronicamente dalla fame né è animato dalla rabbia di chi è inevitabilmente escluso dalla società. ____ Anche Robert Greene (1558-1592) adottò lo stile di Lily nei suoi primi romanzi – Ma, a differenza di Lily, Greene non era un cortigiano. Come Nashe, Greene è un university wit, un’intellettuale di università che intende guadagnarsi da vivere attraverso la scrittura. I suoi romanzi maggiori si avvalgono della mirabolante struttura narrativa del romanzo greco. Intrighi, travestimenti, intrecci amorosi, scambi di persona, peripezie, avventure incredibili si susseguono con miracolosi colpi di scena. ____ Lady Mary Worth (1586-1640), figlia di Robert Sidney, fratello di Philip Sidney scrisse The Countess of Montgomery’s Urania (1621), che fu la prima opera letteraria pubblicata da una donna in Inghilterra. Certo Lady Worth fu aiutata dalla posizione, ma il suo lungo romanzo non godette di un altrettanto lunga vita. Probabilmente a causa di allusioni troppo vivaci a persone ed eventi della corte di Giacomo I, Lady Worth fu costretta a ritirare il suo romanzo dalla circolazione. _______________________________________________________________________________________ IL SEICENTO CONTESTO STORICO: _______________________________________________________________________________________ LA TRAGEDIA La tragedia prende varie direzioni, l’elemento pressoché comune è il GUSTO PER IL MACABRO: -può essere la tragedia di comuni uomini borghesi, a patto che essa compaia nelle cronache degli omicidi più noti del tempo. E’ il cosiddetto DOMESTIC TRAGEDY o “tragedia domestica”. Entrambe anonime, The Tragedy of Mr Arden of Feversham e A Yorkshire Tragedy (1608) hanno già nel tiolo l’indicazione che si tratta di tragedie locali e che i crimini sono sommessi da gente comune nel corso della loro comune vita quotidiana. -Oppure, come abbiamo visto nel caso di Middleton, essa avviene sì nelle corti, ma in una corte labirintica e confusa dove i moltissimi intrecci si sovrappongono sostituendo la vicenda lineare dell’unico personaggio tragico emblema della catastrofe collettiva. Questa è la tragedia di Stato. -Una terza via è quella della “REVENGE TRAGEDY o tragedia di vendetta” dove, seguendo la moda inaugurata da The Spanish Tragedy di Thomas Kyd, tutta la vicenda ruota intorno alla vendetta di un crimine rimasto ingiustamente impunito. _______________________________________________________________________________________ LA POESIA NELL’ETA’ GIACOMIANA E CAROLINA La lirica composta nella prima metà del seicento è tracciata sulla bipartizione di due tendenze: gli autori del Metaphysical e quelli del Cavalier, originate dall’influenza di John Donne e di Ben Jonson. - Il termine Metaphysical è specificatamente letterario e le sue caratteristiche dominanti sono legate alle scelte stilistiche ed espressive, quali la concentrazione semantica, il wit (acume o forza intellettuale) e il conceit (accostamento ricercato, metafora ardita). -Cavalier è, invece, un appellativo che allude sia ad un dato politico e sociale (l’associazione di alcuni poeti con la corte di Giacomo I e Carlo I) e ad un elemento che consiste nella celebrazione di istituti, ideali o valori propri della cultura aristocratica. La forma persegue quegli ideali di classicità, quali l’equilibrio, la simmetria e la perfezione metrica. ____________ ______________________ I METAFISICI: JOHN DONNE (1572-1631) Gli esordi letterari di Donne avvengono verso il 1592. -discendente di Thomas More → anelito al martirio che ha spinto cattolici inglesi ad andare incontro a torture atroci ed alla morte. > egli rifiuta il destino del martirio anche per il subentrare in lui di un atteggiamento problematico quasi agnostico di fronte ai contrasti religiosi del tempo (Satyres) -dalle Elegies di argomento erotico scritte negli anni giovanili, ricorre all’imagery religiosa > tendenza a vivere le esperienze mistiche e amorose in modo simile. -nelle Satyres sottolinea l’ipocrisia e l’opportunismo della classe di cortigiani e funzionari governativi in cui egli stesso aspira ad entrare. -Caduto in disgrazia, vive per alcuni anni in miseria = periodo forse più fecondo della sua carriera. Scrive il ciclo “Songs and Sonnets” che, al contrario della moda in voga, si ispirano a modelli continentali (Petrarca), sebbene non ricalchi completamente le convenzioni che si erano sviluppate nelle opere di Petrarca (es. l’amor cortese): l’opera di Donne non è dedicata ad una donna unica, né l’insieme dei sonetti costituisce un lungo percorso omogeneo, i sonetti sono spesso sconnessi e contradditori fra di loro. Al centro di questi componimenti è quindi l’esperienza dell’amore e non l’oggetto, la realtà dell’amore è l’unica per i due amanti e rispetto a essa tutte le altre esperienze e gli altri rapporti vissuti prima dell'incontro dei due si rivelano ora a posteriori, nulla più di “segni” vuoti. Donne si dedica anche ad un gruppo di elegie, 5 satire, i “Divine Poems”, in cui, partendo da eventi personali, si interessa della paradossale esperienza di un cristiano nel mondo. -nel 1615, Donne entra nella Chiesa anglicana diventando guardasigilli della Regina, diventando presto il predicatore più famoso del tempo: scrive i Sermons, sono uno dei capolavori della prosa inglesi (1615-1631), quando diventa predicatore Con lo stesso tono brusco e diretto dei Songs and Sonnets, l’io interpella Dio negli “Holy Sonnets”, il cui tema centrale è il rapporto fra il cristiano, che prende coscienza della propria obiezione, e un Dio lontano ed irraggiungibile e per tale motivo destinatario ideale di raffinate e passionali argomentazioni. Vediamo due nuclei in queste composizioni: quello della LIRICA AMOROSA (amore nei termini di un’esperienza religiosa) e una LIRICA SACRA. GEORGE HERBERT (1593-1633) I metodi donniani, ovvero toni bruschi, con cui si rivolge a Dio manifestandogli la propria insofferenza per l’incapacità di capire le sue ragioni per poi placarsi miracolosamente, sono espiantati in “The Temple: Secret Poems and Private Ejaculations”. Il tempio è il corpo dell’uomo come luogo fisico dell’anima e Dio; ed è al tempo stesso la poesia che vuole essere manifestazione di presenza divina. Nella poesia herbertiana ha rilievo la critica verso l’arte e la sfiducia nella retorica. La poesia di Herbert è governata da una forte coscienza e dalla necessità che il sensibile e lo spirituale nella vicenda terrena dell’essere umano interagiscono e si completano. RICHARD CRASHAW Se per Herbert la completezza fra spirito e sensibile si realizza all’interno del soggetto, per Crashaw lo sguardo è rivolto all’esterno, nella costante ricerca della perdita di distinzione fra soggetto e oggetto, che si risolve nella speranza di un totale annullamento dell’io. Maschile e femminile si fondono fino a risultare indistinguibili e spirituale è carnale diventano varianti della stessa realtà. Così anche il tempo perde le sue scansioni dilatandosi nell’eternità. HENRY VAUGHAN Alla sua opera “Silex Scintillans” aggiunge lo stesso sottotitolo dell’opera herbertiana. Lear aggiungendovi proprio un finale lieto. Dryden di tragedie ne scrisse 5 e la più importante è All for Love, scritta in blank-verse è si uno splendido rifacimento di Antonio e Cleopatra. Nell'ultimo decennio Dryden si dedica In primo luogo alle traduzioni, pubblicando le grandi versioni delle Georgiche, delle Bucoliche dell’Eneide di Virgilio. _______________________________________________________________________________________ LA PROSA DEL SECONDO SEICENTO Abbiamo una notevole evoluzione della prosa inglese in questo secolo (prosa religiosa, filosofica, politica, scientifica, letteraria). Ma non solo: -TRADUZIONI -DIARI -BIOGRAFIE -EPISTOLARI -NARRAZIONE IN PROSA CHE PRELUDONO A GIORNALISMO E IL ROMANZO _______________________________________________________________________________________ Nel contesto secentesco : APHRA BEN Fu la prima scrittrice professionista e commediografa di notevole successo. Le sue due opere narrative sono significative per l’evoluzione verso il novel. Love Letters between a Nobleman and His Sister (1684) : Il primo romanzo epistolare inglese caratterizzato dall’approfondimento dell'aspetto psicologico ed all'autocoscienza della protagonista Sylvia. Benché situazioni e personaggi siano in larga misura quelli tradizionali del Romance, l’elemento introspettivo costituisce una novità accentuata dallo sforzo realistico e dalla ricerca della verosimiglianza nella rappresentazione dei rapporti umani. Il romanzo breve Oroonoko, or The Royal Slave 1688 è un testo fortemente autobiografico nel senso che la storia si presenta attraverso una narrazione in prima persona estremamente individualizzata. La figura principale è quella del principe africano fatto schiavo dagli inglesi con l’inganno, dov’è insieme con l’amata, in seguito ad un tentativo di ribellione affronta con impareggiabile stoicismo una morte terribile e fra le torture più atroci. Questo personaggio assomiglia ad un antico Romano, infatti la sua esistenza è governata dal senso dell’onore e in subordine dall’amore spirituale prima ancora che fisico per la sua amata. Non è un romanzo antischiavista: L’immoralità della schiavitù è direttamente proporzionale alla nobiltà di sangue e d’animo del protagonista, i cui i compagni di Sventura, a lui socialmente inferiori, vengono fatti oggetto di minor compassione da parte della scrittrice. Si tratta di un vero e proprio “romanzo Tory”: testo di transizione, conflittuale, in cui entrano a contatto e si scontrano la convenzionale narrazione aristocratica del Romance (incarnata dal protagonista e dalla donna amata) e le nascenti istante nel racconto “borghese” (rappresentate gli altri personaggi, i colonizzatori avidi e violenti che popolano il Nuovo Mondo). Oroonoko si legge anche come un elegia funebre per il Romance: Fioritura di tutta una serie di generi tesi all’esplorazione dell’io individuale o della soggettività umana in generale → attenzione crescente alla dimensione privata dell’essere umano e all’esplorazione dell’interiorità. _____________________________________________________________________________________ TERRITORI DELL’IO: PROSA FILOSOFICA-SCIENTIFICA ROBERT BURTON Scrive Anatomy of Melancholy, una sorta di enciclopedia di tutto ciò che il pensiero antico e rinascimentale aveva elaborato intorno a una tendenza più o meno patologica dell’anima. Tendeva a rappresentarsi come caratterizzata dalla malinconia, malattia ritenuta tipica degli intellettuali e degli appartenenti ai Ceti più elevati, è identificata con un senso di perdita delle proprie fondamentali ragioni di vita o con la consapevolezza dell’impossibilità di agire in modo tale da realizzare pienamente le proprie potenzialità. THOMAS BROWNE Parte da due tratti potenzialmente contraddittori della propria personalità, da un lato l’interesse per scienza e conoscenza che aveva fatto di lui un medico sperimentale con una solida preparazione accademica e dall’altro la fascinazione per l’ignoto, l’occulto e gli aspetti più misteriosi. Religio Medici 1642, è un’opera pubblicata senza la sua autorizzazione : Il titolo è ossimorico date lo scetticismo e l’ateismo che nell’opinione corrente contraddistinguono gli appartenenti alla sua professione. L’autore invece qui si fa esponente di una fede anglicana tanto più profonda quanto più difficile da argomentare razionalmente e da difendere con l’esibizione delle tradizionali prove dell’esistenza di Dio. JOHN LOCKE Con Essay Concerning Human Understanding rifonda radicalmente la teoria della conoscenza a partire dal rifiuto di ogni idea innata, a in quanto la mente umana viene vista come una tabula rasa sulla quale scrivere e da riempire con le esperienze dei sensi che vi incideranno. Arriva ad avanzare una teoria linguistica globale notevolmente innovativa dove le parole sono segno di idee e dove il significato inteso come legame tra parola e idea non è ontologicamente fondato ma convenzionale derivante dall’accordo tra gli appartenenti a una determinata comunità dove quel linguaggio viene utilizzato. FRANCIS BACON (1561-1626) Generalmente l’intento primo di Bacon è quello della rifondazione del sapere - in “Advancement of Learning” e in un “Novum organum” → riflessione sul linguaggio dove l’ideale sarebbe un linguaggio irrealizzabile puramente denotativo costruito su una perfetta corrispondenza biunivoca tra segni e referenti → in generale questo processo può essere ulteriormente diviso in due fasi principali = pars destruens e pars costruens. Principalmente, Bacon, si scaglia contro il painted style, troppo carico di adornamenti futili. ______________________________________________________________________________________ PROSA FILOSOFICA-SCIENTIFICA SCIENZA E FANTASIA SI MESCOLANO: FRANCIS BACON (1561-1626) >Con la “New Atlantis”, Bacon si inserisce sulla linea del racconto utopico; il suo al contrario degli altri, non si focalizza su un personaggio, ma sull’incontro e confronto con una cultura altra, tendenzialmente migliore di quella da cui proviene. Bacon, però, sposta l’attenzione dalla politica alla scienza: sull’invenzione di una civiltà in cui la scoperta, la sperimentazione e l’evoluzione tecnologica rivestono un ruolo fondamentale. La casa di Salomone, la fondazione che gestisce la ricerca scientifica, in cui si tengono periodiche consultazioni per decidere quali ricerche possano essere o meno divulgate al popolo. >MARGARET CAVENDISH : The Blazing World, prima utopia fantascientifica femminile > Una giovane e bella donna viene rapita, ma la nave in cui è rinchiusa perde la rotta, va verso il Polo Nord e i suoi rapitori muoiono dal freddo. Miracolosamente la donna si salva e la nave la conduce in un mondo parallelo, in cui si accede attraverso il polo. Lì è accolta da creature metà uomini e metà animali: uomini-orso, uomini-volpe, uomini-verme. Tutti la credono una divinità e la conducono dall'imperatore, che se ne innamora, la sposa e le regala il potere assoluto sul Blazing World. FRANCIS GODWIN un vescovo che scrive The Man in the Moone (1638), è considerata la prima opera di fantascienza in inglese. Scritta da Francis Godwin, vescovo di Hereford. L'eroe di Godwin, Domingo Gonsales, trova la sua strada verso la luna in una macchina volante trainata da _______________________________________________________________________________________ RELIGIONE E PREDICAZIONE JOHN BUNYAN Anche nel suo caso la Bibbia costituì un riferimento indispensabile per le sue opere. Il modello esistenziale che Bunyan indicò agli inglesi protestanti nelle sue opere era profondamente radicato nei principi puritani della sobrietà e dell’umiltà della vita di tutti i giorni degli uomini comuni e della ricerca dell’elezione spirituale che ogni cristiano aveva il dovere di cercare e trovare dentro di sé per aspirare alla salvezza eterna. È sua una delle più grandi autobiografia del Seicento, Grace Abounding to the Chief Sinners, in cui descrive il percorso della sua vocazione religiosa, della sofferta presa di coscienza. Siamo dunque proprio sul lato opposto della strada che avevano imboccato i poeti metafisici. Lo stesso intento didattico religioso è presente nella sua opera più importante The Pilgrim’s Progress from This Word or That Which I sto Come: Delivered under the Similitude of Dream (1678) : Il viaggio del pellegrino cristiano da questo mondo fino alla città celeste, che narra il progresso spirituale di un cristiano e del graduale riconoscimento della sua elezione spirituale, fino all’assunzione in cielo (pieno di allegorie). Questo testo diventò insieme alla Bibbia uno dei testi più influenti e più letti. Dato l’enorme successo la seconda parte The Second Part of the Pilgrim che ricalca il medesimo itinerario facendo nei protagonisti la moglie e i figli del cristiano assunto in paradiso alla fine del primo libro. ______________________________________________________________________________________ Oronooko, Paradise Lost e Pilgrim’s Progress preparano il terreno all’avvento del novel e del saggio giornalistico mettendo in scena le eccezionali avventure di personaggi assolutamente comuni e normali riconoscibili come i suoi simili dal lettore medio. ______________________________________________________________________________________ SECONDO SEICENTO IL TEATRO DELLA RESTAURAZIONE LA RIAPERTURA DEI TEATRI I teatri in Inghilterra restarono chiusi dal 1642 al 1660. I puritani, protagonisti della rivoluzione che portò all’abolizione della monarchia e all’instaurazione del regime repubblicano di Cromwell, erano contrari al teatro, visto come fonte di perdizione e forma di intrattenimento peccaminosa. Gli attori che sarebbero stati sorpresi a recitare sarebbero stati arrestati. Il re Carlo II, dopo il suo ritorno in Inghilterra nel 1660 autorizzò solo due compagnie teatrali affidate a due uomini di fiducia del re (DAVENANT & KILLIGREW). Se fino al 1642 le rappresentazioni avevano avuto luogo in sale al chiuso, con il palco al fondo e gli spettatori di fronte, nel 1660 i teatri sopravvissuti erano in pessime condizioni e lontani dall’edificio all’italiana (platea, palchi, arco di palcoscenico) che trionfava in Europa. Nel giro di qualche anno, le due compagnie si dotarono di un nuovo edificio teatrale, rispettivamente il Dorest Garden e il Drury Lane, capaci di ospitare un tipo di messinscena rivoluzionario rispetto alla prima metà del secolo: la platea, fatta ad U e in discesa. Le dimensioni erano più piccole dei teatri italiani e consentiva ancora quell’intimità tra spettatori ed attori tipica del periodo elisabettiano. La novità furono le scene mobili, create attraverso lo scorrimento di pannelli lungo travi. Sul palcoscenico inoltre, i ruoli femminili erano recitati da attrici e non più attori, cosa che fu molto gradita al pubblico, soprattutto maschile. Il pubblico della Restaurazione era di gentiluomini, cortigiani ed aristocratici, o borghesi ricchi. E’ infatti alla fine del secolo che si ha un enorme aumento del pubblico borghese. GENERI PRINCIPALI LA TRAGEDIA : Alla riapertura dei teatri la tragedia elisabettiana non poteva costituire un modello; ma lo era quella di Corneille, conosciuta e applaudita da Cortigiani, utilizzata per dare vita ad una nuova tragedia inglese. Nacque così la HEROIC TRAGEDY: i tragediofrafi inglesi non seppero fare propria la grandezza linguistica della tragedia francese ma adottarono l’heroic couplet, un distico formato da due pentametri giambici a rima baciata.  Principale esponente della tragedia: JOHN DRYDEN. Egli spiegava che la tragedia doveva essere “un’imitazione, in piccolo, di un poema cavalleresco” e citava i primi due versi dell’Orlando Furioso a indicazione di quelli che dovevano essere gli argomenti. Nella heroic tragedy un ruolo importante è riservato alla spettacolarità per cui si preferiva ambientazioni esotiche dando via libera all’invenzione scenografica; -Conflitto tra amore e onore. -La morte non era necessaria: la tragicità stava nelle sofferenze patite dai protagonisti e ammirate dagli spettatori che applaudivano il trionfo finale del bene. In All for Love la vicenda è concentrata su Antonio, il suo conflitto tra l’amore per Cleopatra e il suo dovere di soldato e di Romano è già risolto sin dal titolo.  Venice Perseved è il capolavoro di THOMAS OTWAY (1652-85) racconta di una congiura ai danni della Repubblica di Venezia, poco prima della sua rappresentazione l’Inghilterra era stata scossa dalla vicenda del supposto complotto cattolico ai danni della monarchia inglese (Popish Plot). L’assunto ideologico dell’autore è che la congiura contro il potere costituito sia comunque un’infamia, dipendentemente da chi lo detiene e dalle motivazioni dei congiurati.  The Rivals Queens di NATHANIEL LEE (1650-92) una tragedia in cui l’esplosione di violenza o l’espressione sanguinarie con cui essa viene descritta costituiscono il segno caratterizzante dell’opera. Scritta in blank verse con sottolineati rimandi all’opera shakespeariana.  THOMAS SOUTHERNE: drammaturgo irlandese, portò al successo la versione teatrale di Oroonoko, con il titolo: Oroonoko: una tragedia.  __________________________________________________________ Dopo il 1680 un nuovo tipo di tragedia inizia a svilupparsi dal dramma eroico, la SHE TRAGEDY: spesso legata al nome di Elizabeth Barry > per la sua capacità di coinvolgere il pubblico, è per il suo successo. DIFFERENZA TRA HEROIC TRAGEDY E SHE TRAGEDY > La tragedia eroica ha un eroe maschile, tutto ruota intorno a lui e al suo conflitto interiore. Nella she tragedy un'eroina è al centro della scena, l'attenzione è su un personaggio femminile. La tragedia si sposta verso il sentimentale e, man mano che andiamo avanti, anche verso il patetico. Le donne erano associate ai sentimenti.  LE COUCH SCENES: LE SCENE DEL DIVANO Scene in cui è coinvolto un divano. Fin dall'inizio del periodo di restauro, dal momento in cui le attrici hanno iniziato a recitare, le scene del divano sono diventate sempre più frequenti. Avendo corpi femminili utilizzati in questo tipo di scene, il pubblico del restauro voleva che il corpo femminile venisse mostrato. Alcune parti del corpo femminile che dovevano essere tenute segrete in pubblico, potevano essere mostrate, come le gambe. ___________________________________________________ COMMEDIA Alla riapertura dei teatri il mestiere del drammaturgo doveva essere reinventato, a partire dai testi del vecchio repertorio e dai nuovi esempi di Spagna e Francia. Il primo successo della restaurazione fu un adattamento di una commedia spagnola “The adventures of five hours” (1663) a cura di Samuel Tuke su suggerimento del re. Si sviluppò così un sottogenere della commedia, lo Spanish Plot. Il genere che si affermò come più ampio e dal successo duraturo fu la London comedy. L’ambientazione londinese era già presente nel teatro del primo 600, ma nella commedia della Restaurazione
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