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storia della lotta per le investiture parte 4, Dispense di Storia

storia della lotta per le investiture parte 4

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 10/09/2019

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flavio_franchi 🇮🇹

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Scarica storia della lotta per le investiture parte 4 e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! 18/01/14 Inghilterra dal XI al XIII secolo Guglielmo il Conquistatore Re. 1066 – 1087) Nel 1066 l'Inghilterra sassone viene conquistata dai Normanni che approfittano dei conflitti nel regno di Canuto II il grande il quale aveva precedentemente unificato i regni del Nord. GUGLIELMO IL CONQUISTATORE riesce a vincere nella BATTAGLIA DI HASTINGS Aroldo, ultimo re dei Sassoni, e viene incoronato lo stesso anno nell'Abbazia di Westminster. Egli dopo la vittoria spoglia i nemici dei loro beni e, parte li restituisce, parte ne dà ai Normanni suoi più fidati. Dopo questo fa redigere un primo catasto di beni fondiari, che prende il nome di DOMESDAY BOOK (libro del giorno del giudizio): i cavalieri e la minore feudalità, che viene chiamata GENTRY, nel giorno in cui sarebbero stati chiamati dal re per l'assegnazione dei territori appena conquistati (il giorno del giudizio indicato dal libro) avrebbero dovuto prestare omaggio al sovrano, così che anche la piccola feudalità non sarebbe più stata alle dipendenze dei grandi signori terrieri, ma sarebbero stati dipendenti direttamente dal re. Questo giuramento viene fatto nell'assemblea convocata a Salisbury. Una volta distribuite le terre, Guglielmo fa istituire la CURIA REGIS, il consiglio del re, composto dai grandi feudatari che avrebbero dovuto aiutare il sovrano nell'amministrazione; tale organo viene chiamato anche CONSIGLIO DEI BARONI, dall'appellativo con cui erano designati i grandi possidenti terrieri. Alla morte di Guglielmo, il ducato di Normandia ed Inghilterra vengono divisi tra i suoi due figli: • L'Inghilterra viene assegnata a Guglielmo II (Re. 1084 – 1100) • La Normandia viene invece data a Roberto (Duca di Normandia. 1087 – 1106) Dopo poco però i due fratelli muoiono ed i due domini vengono allora riuniti sotto la corona del fratello minore ENRICO I. Enrico I (Re. 1100 - 1135) Egli introduce in Inghilterra nuove istituzioni, tra cui quella del camera contabile, da cui deriva lo scacchiere britannico odierno. Questo si occupava della riscossione delle tasse, che venivano riscosse da parte di funzionari regi, che tutt'oggi vengono chiamati SCERIFFI. Tale parola deriva dall'unione di due termini, l'uno di origine tedesca, l'altro sassone: • Graff = conte • Shire = contea, territorio • Shire's graff conte del territorio Il titolo di sceriffo non è ereditario, ma di nomina regia. Alla morte di Enrico I si crea una confusione dinastica: il trono infatti è conteso tra MATILDE DI NORMANDIA e suo cugino STEFANO I D'INGHILTERRA (contesa. 1135-1154). Matilde di Normandia e Stefano d’Inghilterra Matilde è figlia di Enrico I, sposata dapprima con Enrico V di Germania, poi con Goffredo conte d'Angiò, da cui ha come figlio Enrico II; Stefano è nipote di Guglielmo il Conquistatore, suo nonno materno. All'inizio regna Stefano (Re. 1135 – 1141), poi Matilde (Regina. 1141 – 1141), successivamente con un conflitto Stefano riesce ad impadronirsi nuovamente del potere (1141 – 1154); poiché però egli non ha eredi, la corona passa di nuovo a Matilde che la cede al proprio figlio Enrico II. Enrico II (Re. 1154- 1189) Con questo si apre la dinastia degli Angioini, meglio conosciuta come PLANTAGENETI per la presenza sullo stemma di una pianta di ginestra. Enrico III per conservare intatte Aquitania e Guascogna deve riconoscersi vassallo di Luigi IX. In Inghilterra invece Enrico III aveva potenziato la propria burocrazia convocando funzionari dal continente (POITIEVINS), i quali non dipendevano più dall’aristocrazia, ma direttamente dal re, andando a rafforzare il potere centrale. Per indebolire ulteriormente i poteri feudali amplia anche i privilegi degli ecclesiastici, alcuni dei quali erano stranieri, particolarmente italiani. Tutto ciò provoca la così detta RIVOLTA DEI BARONI, ovvero la rivolta dei grandi feudatari che capeggiati da SIMONE V DI MONTFORT, sconfiggono ripetutamente il re. Questa diviene una delle maggiori cause che spingono Enrico III a fare concessioni territoriali a Luigi IX. Nel 1258 , anno della rivolta, i Baroni obbligarono il re a concedere gli STATUTI (o disposizioni) DI OXFORD, con le quali il sovrano limitava sensibilmente il proprio potere, andando ad ampliare invece notevolmente quello dell’aristocrazia: il sovrano d’ora in avanti infatti sarebbe dovuto essere affiancato da un consiglio di 15 Baroni, i quali avevano il compito di gestire l’amministrazione ed approvare i decreti del re. Questi però nel 1264 vengono annullati da una rota francese, così che il conflitto riprende ed il re si vede nuovamente sconfitto. Per la prima volta viene convocato un parlamento di cui fanno parte due rappresentanti per ogni contea e due per ogni comune. Questo prelude alla costituzione della CAMERA DEI COMUNI. Al re vengono inoltre tolti parte dei suoi uffici e viene affiancato da un consiglio di reggenza che rappresenta alla fine realmente il potere. Nel 1272 il figlio di Enrico III, EDOARDO I, sconfigge Simone V di Montfort e lo fa uccidere. Dopo questo avvenimento la rivolta si esaurisce ed Edoardo riesce ad assumere il controllo del regno e ad annettere il Galles e la Scozia. 08/03/14 Guerra dei Cent’anni (Francia Vs Inghilterra, 1336 – 1448) Inghilterra All’inizio del 1300 l’aristocrazia inglese parlava solo quasi esclusivamente il francese, mentre non capiva l’inglese. Inoltre già dal 1200 la coltivazione delle terre era stata affidata a contadini liberi dai quali l’aristocrazia non percepiva rendite in natura, ma principalmente in denaro. Dopo il 1214 e la concessione della Magna Carta Libertatum questo fenomeno si amplia: tutto ciò era favorito dalla stessa carta che prevedeva anche che i signori feudali potessero esercitare i propri diritti senza ingerenze da parte della corona. In questo periodo l’Italia e le Fiandre sono i paesi più sviluppati; l’Inghilterra è uno dei maggiori centri di produzione della lana che viene acquistata dai fiamminghi. Per questa produzione però che interessava solo l’aristocrazia avevano bisogno di farsi esentare dal servizio militare; in base quindi ai diritti concessi loro essi ottengono questo privilegio che viene riconosciuto ugualmente al patriziato cittadino. Successivamente sempre a favore di queste classi vi è l’istituzione del parlamento, il quale stabilisce che il re non può intervenire nella successione feudale tranne nei casi di fellonia. Era inoltre previsto che il sovrano dovesse rinunciare al potere giudiziario sulla nobiltà che da questo momento viene giudicata da un tribunale di pari. Altra imposizione è che il re non può più imporre tasse se non prima approvate dal parlamento. Edoardo I d’Inghilterra (Re. 1272 – 1307) Una volta salito al trono nel 1272 Edoardo I innanzitutto cerca di rafforzare il proprio potere e limitare quello dell’aristocrazia: per far questo egli amplia i poteri del Parlamento istituendo la CAMERA DEI COMUNI a fianco a quella dei Lord, la quale ha però solamente potere riguardo a decisioni economiche e fiscali. 03/03/14 • Commercio ed Economia In questo periodo le frontiere principali di commercio sono: • Fiandre • Aquitania Il re otteneva poi guadagni aggiuntivi imponendo dazi sulle frontiere commerciali e rilasciando patenti specializzate di commercio a mercanti; per ottenerle il mercante era tenuto a pagare un tributo annuale che di solito era una quota fissa. Coloro che godono di questa patente vanno a costituire una classe indipendente, prendendo il nome di MERCANTI AVVENTURIERI: essi hanno il monopolio sul commercio con le Fiandre il quale consiste principalmente in esportazione della lana. I mercanti esportavano la materia prima nelle Fiandre, dove veniva lavorata, e dai Fiamminghi ottenevano prodotti finiti e soldi, con i quali potevano comperare altri tessuti e spezie, di solito provenienti da Genova; a questo punto il prodotto finito rientrava in Inghilterra. Ancora più importante è il commercio con l’Aquitania, dominio oltre mare della corona inglese, in cui si produce specialmente vino esportato dal porto di Bordeaux. Il vino era essenziale in quanto notevole apportatore di calorie per i lavori fisici. L’Aquitania era un feudo della corona di Inghilterra e proprio per questo motivo il re poteva imporre i dazi; dunque in questo periodo sia city che gentry riconoscono al re i diritti di imporre tasse reali (ROYALTY) e dazi su determinati prodotti chiedendo però in cambio di istituire la Camera dei Comuni. L’aristocrazia rurale si dedica, come già detto, sempre meno al mestiere delle armi per occuparsi di attività commerciali; di conseguenza il re non possiede più un esercito di cavalleria così è costretto ad arruolare i coloni degli stessi grandi feudatari, i quali pagando al sovrano un tributo (SCOUTAGE), equivalente al mantenimento di un soldato, avevano in cambio l’esenzione dal servizio. L’esercito non è più, quindi, formato da cavalieri ,ma da fanti/coloni che ricevono per il servizio un soldo con il quale pagano la gentry la quale a sua volta usa una parte di questo per pagare lo scoutage. L’arma tipica dei fanti è l’arco lungo, perciò la maggior parte dei soldati sono arcieri. Per la prima volta l’esercito dipende interamente dal re e non è più feudale, fatto che concede al re una notevole autonomia. Questo tipo di organizzazione è possibile in Inghilterra, ma non in Francia e in Spagna in quanto solamente in Inghilterra i coloni erano di fatto sempre servi della gleba. Alla fine del 1200, dopo il regno di Edoardo I, l’assenza di guerre e di epidemie significative per una generazione determina un sensibile fiammingo, ma contro lo stesso re di Inghilterra; per evitare ciò, egli tenta un contrattacco giuridico dichiarando Edoardo III d’Inghilterra, vassallo fellone, in quanto ha attaccato a sua volta un vassallo della corona. A seguito della confisca dell’ Aquitania da parte del re di Francia, Edoardo III dichiara che questo atto non è legale perché Filippo VI di Valois è un usurpatore in quanto il vero re è lui stesso essendo figlio di Isabella di Francia, sua zia e legittima pretendente al trono. Questo è possibile in Inghilterra perché non vale la legge salica, ma ciò non vale per quanto riguarda la Francia. Si crea, quindi, tale situazione: • Edoardo III è ritenuto fellone da Filippo VI che lo priva dell’Aquitania • Filippo VI è ritenuto usurpatore del proprio potere da Edoardo III Si apre così la guerra dei cent’anni, uno dei conflitti maggiori del XIV e XV secolo; i motivi esposto precedentemente sono da ritenersi però solo i pretesti perché le cause assai più profonde sono da ricercarsi nella complicata situazione economica. • Sviluppo del conflitto All’inizio del conflitto le forze dei due paesi sono fortemente sbilanciate: la Francia conta infatti pressoché quattro milioni di abitanti, l’Inghilterra invece può contare una popolazione di circa cinque volte maggiore, vale a dire venti milioni. Due sono principalmente gli effetti positivi che per Edoardo III scaturirebbero dalla guerra: • Se scoppiasse la guerra Edoardo III potrebbe arruolare un esercito di figli cadetti della gentry, che così non creerebbero più problemi, ed inoltre, in caso di vittoria, potrebbero essere mandati nei territori francesi e stabilirvisi (visto e considerato che la Francia a quel tempo poteva essere definita come un Far West) • Se Edoardo III diventasse re di Francia potrebbe destituire il conte di Fiandra e mettere al suo posto il proprio principe ereditario (Edoardo il Nero), eliminando così problemi di interscambio ed acquistando inoltre nuovi territori. In questo periodo la guerra nata come conflitto feudale e dinastico si sviluppa con lo scopo di portare al rafforzamento della monarchia, sia in Francia che in Inghilterra. La guerra fin dall’inizio volge a favore degli Inglesi, i quali riescono a respingere ogni tentativo di conquista dell’Aquitania da parte dei francesi, tanto che nel 1339 viene abbandonato ogni tentativo. 1. L’anno successivo, il 1340, la flotta francese viene completamente distrutta (BATTAGLIA DI ÈCLUSES). A questo punto per la Francia ogni interesse di conflitto viene meno. 2. Nel 1342 tuttavia il conflitto riprende perché in seguito alla morte del Duca di Bretagna vi è una un problema dinastico, così che sia la Francia che l’Inghilterra si contendono il titolo. Ancora una volta gli Inglesi hanno la meglio. 3. Nel 1346 i Normanni di Bretagna tentano di invadere senza giustificazione la Normandia e, nonostante vi sia una grande resistenza da parte dell’aristocrazia francese, riescono nell’impresa riuscendo anche a razziare e saccheggiare. 4. L’ob biettivo a questo punto diviene per gli Ingl esi raggiungere le Fiandre e da lì torn are in patria: i Francesi, messi al corr ente delle marcia di ritirata dei nemici, si spostano per intercettarli fino in Picc ardìa, dove avviene il primo vero grande sco ntro nella BATTAGLIA DI CRÈCY (1346), in cui la Francia viene ancora una volta sco nfitta. Gli Inglesi, pur essendo in nu mero assai minore e appesantiti dal bott ino, riescono ugualmente a sconfiggere gli avversari grazie alle loro avanzate tecn iche di guerra. Excursus tecniche di guerra dell’esercito inglese Gli inglesi schierano gli arcieri in prima linea su di un pendio, quindi coperti alle spalle e rivolti direttamente al nemico; ogni arciere ha davanti a sé tre pali piantati nella terra, appuntiti sulla sommità, proiettati contro l’avversario, affinché proteggano e siano essi stessi armi. Inoltre ogni soldato ha con sé un piccolo pugnale, lungo e sottile, chiamato Misericordia, che serviva per finire i nemici. Quando la cavalleria francese arrivava, i primi si trafiggevano contro i pali, tutti gli altri a loro volta cadevano ed inciampavano nei cadaveri dei primi rimanendo a loro colta uccisi. I restanti cavalieri erano poi circondati dalla cavalleria inglese che li finiva. 5. Nel 1347 Edoardo III assedia il porto di Calais e lo conquista; dopo ciò torna in Inghilterra. Questo è un avvenimento di estremo importanza, perché il porto tornerà alla Francia solamente nel 1500. 6. Negli anni tra il 1348 e il 1351 la guerra si ferma a causa della Peste Nera che decima la popolazione. Portata dall’Asia da marinai genovesi, nel 1349 si diffonde in Francia e nelle isole britanniche. • Ascesa al trono di Giovanni II il Buono 7. Nel 1350 muore Filippo VI a cui succede il figlio GIOVANNI II (Re. 1350 – 1364). Egli approfittando della confusione generale riesce a conquistare una parte dell’Aquitania e della Francia settentrionale. 8. Nel 1354 il Parlamento concede ad Edoardo III i fondi per mandare un esercito in Francia. 9. Nel 1354 l’esercito, composto da circa 1000 uomini e 2000 arcieri e capeggiato da il PRINCIPE NERO, primogenito di Edoardo, sbarca in Francia. Questo viene inviato con missione puramente terroristica (saccheggiare e distruggere città e castelli che sono passati dall’Inghilterra alla Francia) e vi riesce bruciando gran parte dei centri nella fascia tra Aquitania e Francia reale. 10. Nel 1055 per fronteggiare gli Inglesi Giovanni II convoca gli STATI GENERALI che approvano una tassa eccezionale con la quale finanziare un nuovo esercito di ca. 20000 uomini. 18. Nel 1358 la borghesia, a seguito del rifiuto di accolta della Grande Rimostranza, insorge e attraverso un colpo di Stato prende direttamente il potere a Parigi. 19. Nello stesso anno il delfino Carlo V fugge da Parigi e con l’appoggio dell’aristocrazia cerca di isolarla fermando i commerci con la campagna ed imponendo a questa pesanti tasse per mantenere l’esercito. 20. La campagna insorge e si ribella (1358) (RIVOLTA DELLA JACQUERIE probabilmente da GIACO, nome dell’indumento tipico dei contadini, o dal nome con cui venivano chiamati i contadini JACQUES BONHOMME) contro i soprusi degli esattori e dei soldati. Gli esattori sono affiancati dai ROUTIERS, i cavalieri reduci della Battaglia di Poitiers che, una volta sconfitti, si erano messi a razziare e saccheggiare divenendo “banditi di strada”. 21. Il re a questo punto si trova circondato dalle rivolte, quella cittadina e quella contadina. Riesce a salvarsi grazie al fatto che le due rivolte non si uniscono anche perché Etienne Marcel muore nel 1358 durante un tumulto, ucciso dalla borghesia cittadina. 22. A seguito di questo Carlo V riesce a sconfiggere a MEAUX anche i contadini, ritrovatisi senza guida, riuscendo così a rientrare a Parigi. Questo era stato possibile anche grazie all’appoggio dell’aristocrazia perché dopo la rivolta contadina i nobili non avevano più percepito alcuna rendita perdendo il guadagno. 23. Sedate le rivolte, nel 1360 il delfino riesce a stipulare un accordo con il re d’Inghilterra, (Trattato di Brètigny), che consente una tregua 24. Nello steso anno la corona riesce a trovare il denaro necessario a riscattare il re Giovanni II, che può finalmente tornare in patria. • Ascesa al potere di Carlo V di Francia 25. Alla morte del padre, avvenuta nel 1364, il delfino Carlo V diviene Re di Francia. 26. Il primo provvedimento di Carlo V è la nomina del CONNESTABILE (da Comes Stabuli, ovvero conte delle stalle), che era il titolo dato al comandante della cavalleria, e quindi dell’esercito. Di tale titolo viene insignito BERTRAND DU GUESCLIN /Gushlen/. (1370) 27. Questo dopo aver riorganizzato l’esercito cerca di riconquistare i territori persi precedentemente, ma ancora una volta viene sconfitto dal Principe Nero. 28. Riorganizza quindi un nuovo esercito sull’esempio delle compagnie d’avventura italiane, arruolando i routiers e soldati di mestiere, con i quali riesce a riconquistare una parte della Normandia. Il conflitto anglo francese ora si interrompe e si sposta in Spagna (dopo il 1366) Intermezzo Spagnolo La spagna è divisa in tre regni principali: • Castiglia e Leon, nella parte centro occidentale • Aragona, comprendente spagna orientale fino ai Pirenei, interessato nel commercio con le repubbliche marinare quali Genova e con il regno di Sicilia • Regno di Granada, parte araba della zona meridionale, che verrà conquistato solo nel 1492. Il Portogallo è già regno indipendente. I primi due regni sono i più importanti produttori di lana nel periodo del XIV secolo, grazie a un particolare incrocio di pecore che producono una lana non molto pregiata ma molto resistente e con grande capacità isolanti, che può essere venduta sul mercato a un buon prezzo facendo quindi concorrenza a quella inglese. I tessuti derivanti da questo tipo di lana in Italia prendono il nome di “bigelli”, in Inghilterra New Drapery. Dall’Aragona il mercato era diretto verso l’Italia, dalla Castiglia verso le Fiandre. • Metodo di produzione della lana in Castiglia MESTA Le greggi durante tutto l’anno si spostano per i pascoli secondo un circuito prestabilito che prende il nome di TRANSUMANZA. Nel regno di Castiglia viene ideata un’associazione di proprietari di pecore che viene chiamata MESTA. I principali possidenti erano in primo luogo i monasteri, seguiti da aristocrazia e piccola nobiltà rurale; i monasteri posseggono a differenza della maggior parte dei nobili anche grandi pascoli: le incursioni arabe talvolta sottraevano ai grandi feudatari porzioni di territorio; quando questi erano poi riconquistati e tornavano in mano cristiana, non venivano ridati al proprietario legittimo, ma ai monasteri dove divenivano beni di manomorta. Il clero secolare e l’aristocrazia cittadina non sono interessati. Le greggi sono possesso anche di piccoli comuni rurali, ma soprattutto degli HIDALGOS ( o MESTATORES), i cavalieri di campagna: è proprio a quest’ultimi che è affidato il compito di organizzare la transumanza, che prevedeva più o meno ogni anno sempre i soliti percorsi. 14/03/14 In Italia, dopo lo sviluppo dello stesso metodo di pascolo, gli Hidalgos prendono il nome di PASTORFIDI (Vedi zone di Siena quale il Montepaschi). Tutte le pecore erano riunite in grandi greggi, ognuno di questi affidato ad un Hidalgos il quale aveva il compito durante il pascolo di guidarlo e fare in modo che non si sovrapponesse alle altre greggi. Durante lo spostamento per la transumanza gli Hidalgos erano tenuti a pagare varie tasse, tra cui quella di transito, di pascolo, ed i dazi per entrare nei diversi villaggi: quella di transito era in genere pagata con monete e qualche forma di formaggio scambiata con il sale, i diritti di pascolo invece con prodotti in natura; le zone in cui è vietato il pascolo prendono il nome di BANDITE. Ogni Hidalgos si aggiudicava la titolarità di un gregge, ma bisogna precisare che poi realmente non era questo che lo conduceva ma una persona delle varie comunità in cui il gregge arrivava portato dal pastore del villaggio precedente; gli Hidalgos difatti precedevano il gregge ed organizzavano il percorso. In questa maniera i pastori sviluppano una grande forza fisica e di resistenza alla fatica, ed in più si adattano a obbedire agli Hidalgos, elementi che saranno assai importanti per la storia successiva. Grazie a questo metodo di pascolo i prodotti delle pecore potevano essere fruibili da ogni comunità, che ne prendeva latte, formaggi e agnelli soprattutto. Ogni villaggio poteva aggiungere esso stesso pecore o greggi alla transumanza, andando così a ottenere quote e azioni nella mesta. Nel caso in cui qualcuno si volesse ritirarsi dalla società non riceveva le proprie pecore indietro ma la somma in denaro che ne rappresentava il valore. I guadagni ottenuti dalla tosatura in un anno venivano divisi 33. Dopo questa vittoria Enrico di Trastamara diviene re con il nome di ENRICO II DI CASTIGLIA, anche perché pochi mesi dopo muore Pietro I. 34. Enrico II potenzia la mesta e fa in modo che anche gli Hidalgos vengano appoggiati dai monasteri che si oppongono alla cerealicoltura e alla borghesia cittadina. 35. Inizia la persecuzione in massa degli Ebrei, in primo luogo perché mercanti, poi perché uccisori di Cristo. Coloro che si convertono vengono chiamati MARIANI o CONVERSI, coloro che non si convertono vengono invece messi al rogo. Una volta convertiti, poiché sono comunque personalità colte ed importanti, divengono o membri dell’alto clero secolare, o comandanti dell’esercito, o funzionari del re di Spagna con le stesse caratteristiche e compiti dei giustizieri di Federico II in Sicilia. Questi prendono nome di LATRADOS (togati). Gli Ebrei che vivono a Occidente vengono chiamati SEFARDITI, quelli a Oriente ISCHERAZITI. Le attività commerciali degli Ebrei ora si sviluppano ulteriormente perché entrano in contatto con gli Italiani, soprattutto con i Genovesi, che diventano fornitori di prodotti orientali soprattutto in Castiglia. L’Aragona, che controlla Sicilia, Sardegna, Isole Baleari, commerciano con l’Italia più direttamente perché la Sicilia fa parte della corona. Venezia in questo periodo invece commercia con tutto il vicino oriente. 15/03/14 Inghilterra In Inghilterra fino al 1360 non accade niente di rilevante, ma dal 1360 a 1376 si crea una notevole confusione perché il papato da Avignone ritorna a Roma. I domini francesi inoltre non garantiscono più introiti ai nobili cavalieri inglesi: sempre più spesso infatti questi territori invece di essere terre di conquista sono da difendere dai Francesi che tentano di riconquistarli. 36. Dopo che gli Inglesi sono stati sconfitti in Spagna rientrano in Inghilterra e danno vita a movimenti di saccheggio e razzia nelle campagne (come i routiers). Questi soldati non vengono efficacemente contrastati né da Edoardo III né dal Principe Nero i quali li usano come milizie interne. 37. Questo determina problemi perché di fronte ai soprusi ed una nuova epidemia tifoidea la borghesia, che era impegnata ne commerci, si ribella: City, Gentry, aristocrazia rurale si uniscono per obbligare il re: • a reprimere il brigantaggio • ad allontanare i ministri corrotti • a mettere fine alla guerra in Francia • a REGOLAMENTARE IL LAVORO AGRICOLO Quest’ ultima richiesta è una delle più importanti: a seguito della peste del 1348 la popolazione rurale era notevolmente diminuita e non vi erano lavoratori sufficienti a coprire tutte le terre. Questo fatto determina che i lavoratori possano scegliere liberamente per chi lavorare, e logicamente tutti cercano le condizioni migliori. Tali condizioni sono fornite principalmente dai monasteri. 38. Dunque l’aristocrazia richiede un JOB ACT, ovvero una legge sul lavoro che determini un contratto di lavoro nazionale, eliminando così la concorrenza tra i datori di lavoro. 39. Edoardo III prende tempo prima di vidimare lo statuto perché approvandolo colpirebbe i monasteri che invece deve tenersi cari in quanto rappresentano l’unica fonte di entrate della corona. Tuttavia non può neanche rinunciare alle richieste sottopostegli. 40. In questo periodo in Inghilterra si era diffuso un movimento ereticale guidato da WICLIFF, i cui seguaci prendono il nome di LOLLARDI: questi sostengono le posizioni più radicali della chiesa, affermando che il fedele non ha bisogno della mediazione tra lui e Dio (ovvero il clero), perciò tutti i beni devono essere confiscati e ridistribuiti tra i fedeli. Il re non perseguita Wicliff perché non ha soldi per arruolare un esercito, allora li chiede direttamente al clero che teme l’affermarsi del movimento religioso: in questo modo il re può chiedere denaro alla Chiesa ed impiegarlo in parte nella persecuzione, in parte per risanare le casse povere dello stato francese. Questo stratagemma funziona finché Edoardo III nel 1376 muore e viene incoronato suo nipote, RICCARDO II. • Ascesa al potere di Riccardo II d’Inghilterra (Re. 1377 – 1399) Riccardo II sale al trono nel 1377 alla morte del nonno Edoardo III, visto che suo padre, Edoardo il Principe Nero è già morto. Tuttavia fino al 1380 la reggenza viene affidata ad alcuni Principi d’Inghilterra a causa della sua minore età. 41. Per prima cosa egli approva e fa applicare lo statuto sul lavoro, acquistando il consenso dell’aristocrazia; per ottenere l’appoggio del clero invece inizia una persecuzione molto più rigida dei Lollardi. 42. A causa di queste nuove svolte la popolazione contadina insorge contro il re, principalmente nei MIDLANDS e contee limitrofe. Sotto la guida di TYLER, un ex arciere del Principe Nero, i contadini si armano iniziano la rivolta. 43. Riccardo II per sedare l’insurrezione popolare cerca l’accordo con Tyler, che viene da lui stesso convocato, ma una volta giunto egli lo fa uccidere. A questo punto il re si dirige al campo dei Lollardi e li informa che Tyler è stato ucciso, mentendo, a opere di briganti; tuttavia afferma anche che non si devono preoccupare perché sono comunque riusciti a trovare un accordo. 44. L’esercito rurale allora si scioglie e ognuna fa ritorno alle proprie case, ma una volta dispersi e disarmati Riccardo II li fa catturare e uccidere tutti. Francia • Ascesa al potere di Carlo VI di Francia 45. Nel 1380 alla morte del padre Carlo V diviene re il figlio Carlo VI “il Pazzo” (Re. 1380 – 1422). 46. Egli deve affrontare fin da subito vari problemi interni in quanto le Fiandre chiedono l’autonomia dal regno di Francia. 47. A sedare la rivolta è inviato lo zio del re (fratello del defunto Carlo V), FILIPPO DUCA DI BORGOGNA “l’Ardito” il quale una volta repressa la protesta adotta una politica filoborghese, con la quale riesce ad accontentare la borghesia. 59. Gli inglesi, a questo punto, vogliono accordarsi non con il reggente Luigi duca d’Orleans, ma con il re in persona: Carlo VI si allontana, quindi, con il fratello Luigi e suo figlio Carlo VII. 60. Carlo VI firma la pace con il re d’Inghilterra Enrico V e la suggella dandogli in sposa la propria figlia CATERINA DI FRANCIA. 61. Carlo VI disconosce e disereda il figlio Carlo VII, che era stato portato a Bourges dallo zio Luigi, e nomina suo erede il marito della figlia, Enrico V. 62. Gli Armagnacchi non riconoscono le azioni firmate da Carlo VI e continuano a considerare delfino di Francia il figlio primogenito del re, Carlo VII. 63. Nel 1422 sia Carlo VI che Enrico V muoiono e rimane come erede il figlio di quest’ultimo, ENRICO VI, che ha però solo un anno. Carlo VII ha invece 18 anni e riesce così a riprendere il potere in Francia, sotto la guida della madre, ISABELLA DI BAVIERA. In Inghilterra rimane, invece al potere Enrico VI. • Ascesa al trono di Enrico VI di Lancaster (Inghilterra) (Re. d’Inghilterra 1422 – 1461, 1470 – 1471,) (Re. di Francia [nominale] 1422 – 1453) • Ascesa al trono di Carlo VII di Francia (Re. di Francia 1422 – 1461) 64. Nella prima fase del suo regno Carlo VII non ha successo sotto l’aspetto militare tanto che la Francia perde in svariati conflitti. A seguito della perdita di numerose terre, il re controlla una zona molto limitata della Francia che è in mano a nord e ad ovest degli Inglesi e ad est dei Borgognoni. • Intervento di Giovanna d’Arco 65. Nel bel mezzo del conflitto entra in scena un nuovo personaggio che determina una svolta sostanziale nelle sorti della guerra: GIOVANNA D’ARCO, una pastorella fino ad allora mai interessatasi del conflitto. La situazione della Francia è terribile: in questo periodo si trova in mano a briganti eserciti in fuga e pestilenze, ed è proprio questo che fa capire alla popolazione che vi è bisogno di un potere centrale forte, ovvero nasce una COSCIENZA NAZIONALE. Giovanna d’Arco si presenta alla corte reale dicendo che, ispirata da voci divine, sa come salvare la Francia; il re Carlo VII la sottopone quindi ad una prova che lei supera senza difficoltà così da convincere il sovrano a crederle. 19/03/14 Bisogna comunque precisare che il fatto che i francesi decidano di seguirla dipende dalla situazione e le circostanze in cui si trova , appunto, la Francia, territorio disgregato e saccheggiato. Vi è anche l’appoggio sia di aristocrazia che di clero che osservano per la prima volta che la figura del re, nonostante limite il loro potere, è indispensabile. 66. Giovanna d’Arco riesce a mettere insieme un esercito formato sia da nobili che da popolo che vanno a costituire rispettivamente cavalleria e fanti. 67. E’ con questo nuovo corpo che nel 1427 riesce a sconfiggere l’esercito inglese e a liberare la città occupata di Orleans. La peculiarità di questo esercito è che si muove velocemente, senza schemi e tattiche precise: per l’espugnazione della città Giovanna invia infatti in esplorazione pochi uomini che vengono però presi e uccisi; gli inglesi fanno festa rivelando così la loro posizione, fatto di cui la condottiera approfitta facendo avanzare di notte il suo esercito e facendo strage dei nemici. 68. Nel 1429 riesce a sconfiggere ancora una volta gli Inglesi nella BATTAGLIA DI PATAY, vittoria con la quale conquista la città di Reims dove Carlo VII si fa incoronare ottenendo il titolo effettivo. Situazione nel 1429 ██ Territori controllati da Enrico VI ██ Territori controllati dal duca di Borgogna ██ Territori controllati dal delfino Carlo VII ██ Principali battaglie --- Attacchi inglesi nel 1415 ---Viaggio di Giovanna d'Arco verso Reims nel 1429 69. Dopo la consacrazione, il sovrano ritira l’appoggio a Giovanna d’Arco perché teme che l’esercito popolare si rivolti contro di lui sotto la guida della ragazza; questo determina che anche la parte aristocratica abbandoni Giovanna che rimane senza cavalleria e legittimazione. 70. Nel 1430 viene sconfitta dai Borgognoni e da Giovanni senza paura, catturata vicino a Compiègne e venduta agli inglesi che la processano come strega e la bruciano viva nella piazza di Rouen (1431). 71. Nel 1435 il re di Francia Carlo VII riesce a strappare all’Inghilterra il Ducato di Borgogna. In questo periodo era duca il figlio di Giovanni senza Paura, FILIPPO III DI BORGOGNA “IL BUONO”,
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