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Storia della moda XVIII-XXI secolo (Morini), Sintesi del corso di Costume E Moda

Schemi di "Storia della moda XVIII-XXI secolo"

Tipologia: Sintesi del corso

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Scarica Storia della moda XVIII-XXI secolo (Morini) e più Sintesi del corso in PDF di Costume E Moda solo su Docsity! SCHEMI di STORIA DELLA MODA, XVIII-XXI SECOLO di Enrica Morini CAPITOLO 1: IL LUSSO, LA MODA E LA BORGHESIA Il lusso. Lusso = -chiave per comprendere la moda occidentale. -modo di vestire utilizzato anche per comunicare significati che cambiano a seconda delle culture (idee di magnificenza, ricchezza, esclusività e rarità dell'abito). Moda = -qualcosa di diverso rispetto all'abbigliamento. -comunicano con il loro modo di apparire. -da XIII e XIV rappresenta la posizione e il ruolo sociale. -uno dei compiti principale è mettere in evidenza i segni della ricchezza e del potere. -regola dell'Ancien Régime: “far vedere ed essere visti”. -alcuni incaricati di produrre, altri di consumare situazione in cui il lavoro è considerato una condanna per i peccatori o mezzo di salvezza per i calvinisti. Luigi XIV = -sperpero fastoso. -nobiltà costretta a portare la propria munificenza alla rovina mentre lo Stato si arricchisce. -prese di posizione di moralisti e predicatori cattolici che vedevano nel consumo di lusso un rischio di peccati pericolosi. Riforma protestante = -premesse per nuova cultura relativa a lusso, ricchezza e loro significato etico. -modestia e moderazione: doti da comunicare con l'abito. Idem per il mondo cattolico. ABITO = SEGNO DI COMUNICAZIONE. Abiti borghesi. Borghesia: -inventa la propria moda. -riapre la questione del lusso, modo per far girare merci e produrre ricchezza. -abbigliamento maschile: completo composto da marsina, sottomarsina, camicia, calzoni (invariato), no tessuti preziosi di seta ma di lana in tinta unita nera + ricami sfarzosi sostituiti da galloni → sobrietà pragmatica. -ostentazione diretta dell'abito per comunicare qualità necessarie, come intelligenza e lungimiranza, o valori concreti, come benessere, salute e comodità. -ideale di donna lontano da quello delle colte → funzione privata e familiare, no ruolo pubblico. -abito femminile: via tutti elementi più teatrali e rigore calvinista. No solo nero ma anche colori chiari, nastri, passamanerie, merletti. Indumenti leggeri e comodi → attenzione della medicina al corpo e alla salute. -abito divenne una divisa: 1_abito maschile si incentra sui dettagli (cravatte, gilet, tessuti, stiratura ecc.). 2_abbigliamento femminile private di qualsiasi cosa → solo famiglia e pudore. -fine '700: moda si occupa sempre di più della donna. Concetti di LUSSO e FASTO nell'Encyclopédie: 1_considerato semplice effetto della legittima pulsione all'emulazione sociale e positivamente utilizzato all'interno di un'organizzazione economica. 2_strettamente collegato al principio economico dello spreco. Le professioni della moda. Ancien Régime: -centralità della borghesia → parametro adottato è quello del lavoro e della professionalità. -netta distinzione tra momento ideato (appannaggio del cortigiano) e fase di realizzazione (artigiani che mettevano in opera l'oggetto d'abbigliamento) → unica fase autonoma = fabbricazione dei tessuti molto costosi. -suddivisione tra chi vendeva tessuti, tagliava e cuciva, forniva completi di moda, commerciava indumenti. -merchandes de mode come nuova figura professionale → lasciava alle donne i lavori da cucitrici e ricamatrici. -trasformazioni delle professioni della moda avvenne su fronte cultura ed economico. -abbigliamento e moda assumono valore emblematico: necessità di apparire no cancellata, ma assume nuove forme. -industria che occupava migliaia di persone e che serviva pubblico ampio rispetto a quello della nobiltà di corte. Le corporazioni. Sistema delle Arti e dei Mestieri e i Corps mercantili francesi subiscono trasformazioni: -couturières riconosciute giuridicamente → diritto di vestire donne e bambini. XVIII secolo: -moda = solo abbigliamento femminile → nata a corporazione delle lingères, corporazione femminile che si colloca in mezzo tra realizzazione e vendita. -grande sviluppo = consumo di biancheria ebbe enorme aumento (grazie anche a norme igieniche dell'Illumininsmo). -veri padroni della moda parigina = merciers, nei magazzini commerciavano tutti oggetti e manufatti di diverse mode. -da questa corporazione prende forma una specializzazione delle marchandes de modes (donne). Le 'marchandes de modes'. -loro attività = vendita di tutto ciò che riguardava acconciature e ornamenti (come copricapi) di uomini e donne. -1776 = quella delle marchandes de modes diventa una vera corporazione. -novità del loro compito = INVENTARE → parole dove sta tutto il futuro della moda borghese. La moda e i modelli vestimentari settecenteschi. -funzione delle marchandes de modes = creare le guarniture per un sistema vestimentario fatto di pochissimi fogge. -modello più diffuso = robe à la française che si indossa con il panier e composta da sopravveste, sottana e pettorina, sopravveste aperta davanti (mostra la sottana e la pettorina) e allacciata in vita, e dietro due gruppi di pieghe montate all'altezza delle spalle e del collo. -moda inglese si diffuse in Francia con la robe à l'anglaise → corpetto attillato e gonna montata a piccole pieghe, più abbondante su fianchi e dietro, aperta davanti per far vedere sottana. Dare ampiezza -grand habit = ultimo abito di corte con strascico senza parnier, sostituito con imbottiture e rigonfiamenti a tournure. dell'Ancien Règime, irrigidito da corsetti Gonna può essere sollevata da nastri, lacci o bottoni → moda à la steccati e paniers , arricchito con decori polinaise con effetto ancora più vaporoso grazie a tessuti di seta. -stoffe = da pesanti tessuti a leggere sete in tinta unita dove si possono aggiungere decorazioni. -casaquin = versione accorciata della robe à la francçaise, da indossare come corpetto con gonna → uso privato e casalingo. -merletti di ogni provenienza a polsi e collo, bande di tessuto decorato ai bordi, serpentine sulle gonne, fiocchi, rete d'oro e d'argento, frange, fiori finti ecc. → elementi fondamentali per rinnovamento della moda. -rielaborazione più diffusa = redingote che deriva da costume da equitazione indossato dalle signore inglesi (riding coat) che le francesi usavano per passeggio. -abbigliamento di classi lavoratrici = (moda con diffusione superiore) completo con corpetto, caraco, gonna. -differenza stava nel tessuto = tradizionalmente di lana o misto lana e lino, nuova moda di cotone o seta. -sorgere di nove mode → spunto da opere teatrali di successo, esotismi, turcherie e cineserie, e eventi politici. La 'chemise à la Reine'. -ritratto di Maria Antonietta = abito bianco di mussolina dalla foggia semplicissima. -diversi modelli tutto fatti da semplice camicia diritta con maniche lunghe e fascia in vita. Ampiezza trattenuta alla scollatura da una coulisse, ricoperta da specie di colletto a due balze che formano sbuffi di tessuto. -qualità tessuto: mussolina di cotone leggera, etera, trasparente e preziosa, proveniente dall'India. -indicazioni illuministe = igiene, comodità, giovanile e colore (bianco era colore di fine secolo e il corpo un fatto culturale e sociale). Rose Bertin. -quasi tutte le novità che fanno la moda di questo periodo sono pensate o scelte da Maria Antonietta che è nelle mani di Rose Bertin. -giovane regina non ama l'etichetta di Versaille. -sue scelte motivate dal fascino dello stile di vita inglese, diventato moda → la regina amava la moda e i capricci. -Rose Bertin = risposta al continuo desiderio di rinnovare proprio aspetto → la loro diventò una moda durata per 15 anni almeno. -dopo 1781 M.A. lancia la moda dei capelli corti, abbigliamento più semplice → volta di chemise à la Reine e moda inglese. -abito di Rose Bertin = viola con gonna bianca decorata di paillettes argento per cerimonia ufficiale di apertura degli Stati generali. 1774 = Bertin è la più importante e influente marchande de mode di Maria Antonietta → le permise di diventare figura centrale della moda le '700. -creazione più famosa = pouf au sentiments che coronavano le acconciature degli anni '70 → parte più pittoresca della sua produzione. -ha apportato ventata di novità nella moda. -lei e M.A. attribuirono nuovo significato a lusso: ha sostituito il fasto. -con M.A. moda si sottrae al compito di dare forma al fasto e assume quello di giocare con capricci del gusto di chi l'indossava e con fantasia di chi le creava → si passa da qualità a quantità. -Rose Bertin = personalità dominante tra lei e la regina → si fa strada l'idea di un professionista delegato alla creatività. -moda stava sperimentando il passaggio da artigianato ad arte. -costo degli oggetti dipendeva dalla marchande → prezzi esorbitanti danno misura dell'esclusiva. -M.A. non la legò al suo esclusivo, ma le permise di continuare a tenere il negozio → sua fortuna. -una persona parlava di “lusso d'imitazione” -sarte e modiste stanno diventando inventrici di mode e arbitre di gusto. -la moda comincia ad avere i suoi quartieri. La stampa di moda. Diversi strumenti per la diffusione delle nuove mode: 1_poupée de mode (bambola). 2_stampa più moderna. 1_meno fragili e meno costose, più facilmente moltiplicate e in grado di raggiungere un più ampio pubblico, mezzo di comunicazione più consono ai tempi. Loro modello = lussuoso, eccentrico, eccessivo a volte, perfettamente coerente con gusto dell'epoca. Disegnatori cominciano a prendere spunto da vetrine o a copiare realizzazioni di marchandes de modes più intraprendenti. No pubblicità fino al 1800, ma collaborazioni menzionate ogni tanto a fine articoli o nelle didascalie. Parigi = a fine secolo torna ad essere fulcro della moda. CAPITOLO 4: LA MODA IMPERIALE La moda come strumento politico. Napoleone prende potere con colpo di Stato = fine Direttorio. Mix di due società diverse: 1_legata a buone maniere Ancien Régime, ma spesso priva di ricchezze e di tempo. Napoleone cerca di amalgamarle per dar vita a nuova classe dirigente che le rappresentasse entrambe. Moda e mondanità utilizzate come strumenti per raggiungere questo fine, ma ricchi volevano spendere per mostrare proprie ricchezze, nobili disdegnavano cattivo gusto di questa ostentazione e rifiutavano rapporti con donne che si vestivano in maniera indecente e uomini che non conoscevano le basi dell'etichetta. Modo di vestire rivisto in relazione a nuove esigenze: -modello a vita alta rimase, ma trasparenze e nudità viste male. -veste lunga si comincia a portare semicoperta da tunica più corta completata da spencer (giacca corta con maniche lunghe). • Produzione moda si arricchì di nuove invenzioni. -ricevimenti ufficiali: sopravveste a strascico che diventa poi manto di corte. • Parigi doveva tornare a essere modello di gusto -abito da cerimonia obbligatorio: uomini indossano nuovo habit à la française per l'Europa. con culotte corte; dame che si presentano a corte vestite di stoffe francesi • Moda e arredamento = strumenti per risollevare obbligatoriamente, tessuti e rasi sembrano adottati, queues de court (specie di industria tessile. mantelli a strascico) bordati da ricchi ricami. 2_abbigliamento femminile → via seta, si cotone e mussolina indiana. Napoleone reintroduce abito di corte di seta operata e manti di velluto + scialli cachemire offrono possibilità di ripresa per industria tessile. Ricamo e Merletto: -uomo: abiti di corte, manti, oggetti da apparato ricamati in oro e argento con simboli nuova iconografia, -donna: indumenti ricoperti di lievi lavorazioni e plumetis + bordi e decorazioni a motivi di fiori, ghirlande, greche in bianco o con paillettes. -produzione merletti più lenta. A capelli corti all'antica e piccoli coturni allacciati si aggiungono mille fogge di capelli e stivaletti. → Amore per le pellicce da Prussia, Russia e Polonia. Il 'grand habit' di corte. Reintroduzione di rituali, cerimoniali e protocolli di corte → elaborazione di modello vestiario per eventi ufficiali come conseguenza. Simboli: -aquila = duplice immagine del potere (Impero -donne: problema più complesso dato che abito di corte non più romano e Carlomagno). solo questione di moda, ma funzione soprattutto simbolica. -api = doppia simbologia (antico regno dei Franchi e Francia borghese del lavoro di Napoleone). Incoronazione di Napoleone = -lui: tunica di raso bianco ricamata in oro e bordata di frangia, pesante mantello di corte di velluto porpora foderato di ermellino, monogrammi “N”, api e foglie di olivo, alloro e quercia. Paio di scarpe ricamante in oro con disegno di lacci dei sandali romani. Diadema a foglie di alloro, scettro, mano della giustizia e spada appartenuta a Carlomagno. -Joséphine: ripresenta tradizionale grand habit dell'Ancien Régime senza riprendere la forma. Vestito a Frattura tra vita quotidiana vita alta di raso bianco broccato d'argento, ricamato in oro e frangia. Linea neoclassica con Diffusione e professioni della moda. Moda imperiale = affare di corte diffusa soprattutto da famiglia imperiale e mogli si alti funzionari e marescialli. Immagine nuova aristocrazia imperiale = diviene modello di riferimento internazionale. Vero mezzo di comunicazione = Le Journal des dames et des modes, proponeva mode del giorno riprese da dame più in vista. Strumenti politico e a stampa = determinano andamenti della moda europea fino a caduta di Nap. Sistema di produzione = perfettamente adeguato a nuove esigenze. Louis-Hippolyte Leroy = -couturier che segue moda francese. -sua attività articolata per rispondere a tutte le richieste. -sua fama dipende anche da straordinaria capacità di rispondere a esigenze del nuovo mercato: biancheria, guanti, fiori, calzature, profumi, gioielli, ventagli, calze, piume e scialli cachemire (sua specializzazione). Le Journal des dames et des modes pubblica sue realizzazioni → diventa guida assoluta del buon gusto femminile. Famiglia imperiale = -consumo di lusso. -occupa profumieri, ricamatori, pellicciai, calzolai, accorciatori, gioiellieri, calzolai. Nuovo ruolo femminile = lontano da vita pubblica, limitato a casa, salotti, maternità e valori della famiglia. CAPITOLO 5: L'AFFERMAZIONE DELLA MODA BORGHESE La nuova cultura del lusso. Nuova società = borghesia ha una parte preminente. Mondo borghese = inizia, dopo epoca del lusso di corti e signori, fondato su risparmio, controllo, ragionevolezza e sobrità. Spreco = diventato un colpa. Lusso borghese = strade di eleganza e comfort di matrice inglese. Il 'comfort'. Stanze di viaggiatori a disposizione dell'ospite per rendergli più comoda e piacevole la vita. Lussi privati = oggetti, dettagli, cultura materiale finalizzata alla comodità, igiene di corpo e casa e benessere → lussi privi di aspetto estetico ricercato. Rivoluzione industriale = -mise a disposizione quantità di beni che riempirono mercato e case borghesi. -tecnologia fornì acqua corrente, gas, elettricità → acqua, fuoco e luce entrano nelle case per renderle più confortevoli e comode. Il mito dell'eleganza. Eleganza = “superiorità morale” → andatura, parola, maniere sono atti che procedono immediatamente dall'uomo e sono sottomessi alle leggi dell'eleganza. Problema di fondo = modalità per acquisire questa “superiorità morale” che si traduce nell'apparire elegante. Obiettivo = raggiungere un vero lusso da veri ricchi lontano dal fare come dei falsi ricchi e dal fare troppo degli arricchiti. Nuova società: -no ostentazione dello spreco. -no vanità. L'abito della borghesia. Abito = uomo sociale che comunica come specchio federe e ne determina il comportamento adeguato all'occasione. Borghesia dell'800 = idee precise: uomo e donna si vestono per comunicare proprio ruolo e proprio stato sociale. Uomo che lavora adotta la divisa di Lord Brummel cercando di rispettare semplicità e anonimato. Nero e Bianco = soli colori ammessi nella vita pubblica → distinzione nei particolari come nodo alla cravatta, candore e stiratura camicia, tessuto giacca, lucentezza scarpe, fattura bastone ecc. Donne = -no spazio pubblico, campo dazione rigidamente limitato a casa e famiglia. -semplici ed economiche per non mettere in crisi patrimonio familiare. -donne della borghesia personificano la virtù della loro classe: sciocche, ignoranti, inesperte, teoricamente senza sesso, Epoca di austerità. Abito femminile = -alla moda. -caratteristica simbolica precisa: comunicare virtù della donna che lo indossava. -gonna assunse forma a campana attraverso serie di elementi decorativi imbottiti applicati all'orlo e poi con l'aiuto di sottovesti inamidate. -punto vita alto e poi riacquista posizione normale. -corsetto steccato garantisce forma e postura. -punto di novità: maniche cominciano a gonfiarsi, arricchirsi e assumere aspetto decorativo. Fluidità e sfrontatezza del Direttorio definitivamente cancellato. Corpo femminile a forma di tre triangoli: testa, torace e gonna. Acconciature = boccoli e coronamenti posticci decorati con nastri e gioielli o coperte da ampi cappelli con fiori, nastri o piume. Linea delle spalle = esagerata con colletti, cappe giacche, senza maniche, boa di piume o pelliccia. Maniche = caratterizzate da enormi rigonfiamenti di varia foggia. Vita da vespa con aiuto del corsetto. Gonna = irrigidita, corta abbastanza con piedi visibili. Ampiezza, scomodità, eccesso di decorazioni → caratteristiche fondamentali dell'apparire femminile. Mogli e amanti lussuosamente vestite con abbondanza di tessuto o di accessori costosi = unico modo consentito Moda femminile = straordinario strumento per rappresentare distinzioni sociali senza intaccare modello etico dell'apparire maschile. Desiderio di distinzione e omologazione fanno da motore del sistema e ne garantivano l'efficacia. La moda del revival. Grandi maniche degli anni '30 sparirono agli inizi degli anni '40, con riduzione del busto e ulteriore ampliamento della gonna arricchita di gale e volant. Revival = a volte ripresa diretta come le grandi maniche à gigot, altre volte indiretta come abiti all'Esmeralda. Abito aristocratico per eccellenza = -successo più duraturo e diffuso. -torace modellato da busto e gonna ampia sostenuta da strutture rigide. -verdugale, guardifante e parnier si trasformano in crinolina (stoffa di cotone o lino resa rigida). Liberazione del corpo femminile = breve durata → desiderio di possedere il lusso di cui si era stati per tanto tempo privati. Cattivo gusto = uno dei tanti effetti della democrazia → borghesia: gruppo sociale allargato che ebbe suo simbolo nella folla. Arredi gotici, sale da pranzo in stile Rinascimento, finte chiese romantiche, improbabili castelli scozzesi = NUOVA RICCHEZZA. Moda = -a lungo esente da esagerazioni vistose. -limitò lo spazio di copia fedele a numerose feste in costume, private o pubbliche. -sarte parigine continuano a essere unico riferimento per la moda internazionale (gonna larga e corpetto sempre più piccolo). 'Magasins de nouveautés'. Commercio articoli moda = fortemente sviluppato nel periodo napoleonico → magasins de nouveautés al posto delle marchandes. Volantini e piccoli manifesti = primo veicolo pubblicitario diretto. Trasformazione rapporto con clientela = guadagnare poco su ogni cosa per vendere di più, prezzi fissi, nessun acquisto obbligatorio, ogni mercanzia viene cambiata o anche restituita e rimborsata. Produzione industriale = prodotti in serie con costi decisamente più bassi di quelli artigianali. La confezione. Grande novità di questa fase della borghesia = confezione. Abiti di uomini e donne delle classi sociali più alte continuarono a essere confezionati da tailleur e couturière ≠ ceti medi e piccoli. Mercato dell'usato = problema che riguarda gli uomini → esigenze di decoro e proprietà non andavano bene col riciclaggio di abiti. 1824 = Pierre Parissot crea impresa in cui vende indumenti maschili, confezionati in serie e nuovi destinati solo al lavoro. Confezione femminile = solo di indumenti e complementi di abbigliamento che non richiedono di essere modellati sul corpo. Due nuove professioni: 1_confezioniste → fabbricano. 2_sarte confezioniste → realizzano. Da anni '40 = industria tessile realizza e commercializza pezze operate o stampe à disposition già pensate per modello finale alcune volte accompagnate da guida sia per sarte che per signore capaci di cucire. Anni '70 = moda cambia: ampia gonna sostenuta da crinolina sostituita da drappeggi → signore tornano a tinte unite e righe. I grandi magazzini. 1848 = crisi economica → fine prima fase dello sviluppo industriale. 1850 = boom economico di dimensioni mondiali → ESPOSIZIONI UNIVERSALI: ognuna intesa a mettere in vetrina numero e varietà crescete di manufatti, centro di attrazione turistica (es: Crystal Palace, Londra). Grandi magazzini = -forma stabile delle grandi esposizioni. -cominciano da dubito a ingrandirsi inglobando case intorno e interi quartieri. Regola del grande magazzino = ridurre margine di profitto su singoli articoli per favorire vendite e rapido giro di merci e capitale. Ogni reparto gestito in modo individuale con un responsabile che ha compito di essere a disposizione della cliente senza forzarne la volontà → vero OBIETTIVO = signora borghese educata al risparmio doveva essere indotta a entrare e spendere. Con l'affermarsi di una figura professionale incaricata di produrre non generiche tendenze, ma creazione esclusive, il problema della copia si sposta → autentico è l'abito con l'etichetta. Couturier = no semplice artigiano, ma rivendica un ruolo da lavoratore intellettuale o artistico, che aggiungeva alla sapienza del mestiere a propria creatività, di cui chiede riconoscimento specifico. Worth riuscì a coordinare le esigenze di aristocrazia e alta borghesia destreggiandosi fa le loro diverse necessità sociali e utilizzando strumenti che la modernità offriva. CAPITOLO 7: ANTIMODE E ABITI D'ARTISTA I movimenti Reform. Bruttezza delle falsificazioni industriali di oggetti antichi a livelli inaccettabili. Richiami ai principi originari della cultura borghese = sobrietà, funzionalità, modello di vita operoso, valori del lavoro e anche albori del femminismo → Stati Uniti, Amelia Bloomer decise di adottare Provocazione clamorosa: eccentricità delle abbigliamento più pratico delle ingombranti gonne con Voto per le donne e abbigliamento che consentisse di muoversi senza problemi: -corpetto senza busto e gonna ampia. -novità: sottana si ferma per lasciar vedere la parte inferiore dei pantaloni alla turca che coprivano le gambe fino alla caviglia. 1881 = si riprese l'idea di usare pantaloni alla turca o gonna-pantalone per saluta della donna e igiene. Aspetto più rilevante = legare riforma dell'abbigliamento femminile a processo di EMANCIPAZIONE della donna. Per raggiungere obiettivo della liberazione dalla schiavitù del busto e dell'abito pesante si seguono possibile di diversi modelli ideologici che tenevano più conto dell'aspetto salutistico che estetici. un'esistenza femminile. I preraffaelliti. Preraffaelliti hanno creato abiti femminili adatti al loro tipo di pittura → indumenti morbidi, ampie maniche, drappeggiati sul corpo o meno, capelli sciolti e vestiti senza busto e crinolina. Proposta di una società dove lavoro e creatività artigianale sono collocati in una posizione preminente. Grande vendita di tessuti orientali o artistici con cui venivano realizzati nuovi indumenti che diventarono simbolo dell'epoca. Il 'Künstlerkleid'. Progetto di un modello di bellezza che rivoluzionasse lo spazio della vita quotidiana, finalizzato a una sorta di missione educativa di cui gli artisti s'incaricano nei confronti dei contemporanei → indurre l'abitudine a un gusto più colto e raffinato e quindi costringere la società borghese a operare un salto culturale. Modelli progettati = -pieni di fantasia. -rivoluzionari ispirandosi a tradizioni orientali. -semplificati come vita alta, gonna lunga e sciolta e decorazioni. L'abito alla greca. Ricerca di abbigliamento estetico adeguato a una società che vuole vivere in modo più naturale. Ricerca di Fortuny = tema del Reform non si limitò alla riedizione dell'abito greco, ma si estese a sistemi di taglio degli indumenti orientali o etnici e alla creazione di tessuti adatti a una loro traduzione in termini estetici. In tutti i modelli di Fortuny c'è l'EQUAZIONE corpo/donna/movimento/bellezza. I futuristi. Altra forma di ricerca artistica = opposizione dura al modello culturale borghese. Avanguardie = intervento violento e provocatorio. Influenzano modo di vestire di uomo e donna: 1_maschile: messo in discussione dall'inizio fin dall'origine, adottare colore e asimmetria, calzini colorati e spaiati, cravatte variopinte e di No moda, ma vera e propria forma estetica adeguata al indumenti dall'aspetto inusuale. Disegni di Balla: abiti innovativi mondo del futuro → elementi geometrici di tessuti e colori con forme e ritmi cromatici suggeriscono effetti dinamici. forniti insieme al capo da applicare a piacere. Balla realizza scialli, cinture, sciarpe, borse, camicie, cappelli, ventagli, tessuti. Costruttivismo e rivoluzione russa. Russia postrivoluzionaria = sogno di costruire mondo e società completamente nuovi. Obiettivo = creare abbigliamento per tutti che non comunicasse segni di distinzione sociale. 1919 = creazioni di laboratori e scuole dove elaborare progetti del nuovo modo di vestire e formare professionisti che avrebbero messo in atto la produzione. Nuova politica economica (NEP) da vero impulso a libera creazione di modelli vestimentari → costituì primo atelier di moda. Secondo lei, abiti devono essere caratterizzati da forme geometriche più elementari come triangolo, quadrato e rettangolo i cui ritmi saranno sottolineati da modeste variazioni cromatiche. Confezioni fatte di tessuti semplici (tela, satin, seta artigianale, lana). Obiettivo di Stepanova e Popova = abito produttivista da lavoro: 1_lo affronta da punto di vista teorico: divise della nuova società si differenziavano in base a funzione, ma anche all'appartenenza. consentiva una vera produzione di massa. rapporto fra tessuto e vestito femminile, costruito secondo linee Molte idee abbandonate realizzate in Europa. diritte e morbide che esaltano il disegno dello stampo. Gli artisti e la moda parigina degli anni venti. Prima guerra mondiale porta RIVOLUZIONE nell'abbigliamento femminile = gonne si accorciano , linea sempre più diritta, taglio si semplifica in modo deciso. Invenzione di NUOVO MODO DI VESTIRE →moderne forme di eleganza e ricerca della sartoria coinvolse spesso artisti. Thayaht, la tuta e Madelein Vionnet. Caso particolare di Thayhat (Ernesto Michahelles) spesso associato a futurismo. -Indumento intero composto da camicia e pantaloni abbottonato sul davanti e trattenuto da una cintura. -Schema geometrico semplice e rigoroso privilegia la bidimensionalità del tessuto piuttosto delle forme del corpo. -Sua sostituzione con intero guardaroba maschile. Anche TUTA DA DONNA: camicia da uomo allungata, parziale abbottonatura davanti, maniche corte e cintura stretta in vita. 1919 = Ernesto Michehelles inizia a collaborare con Madelein Vionnet sotto contratto della Maison Vionnet. Sarta parigina e artista fiorentino cominciano a lavorare sulla tuta femminile modello brevettato da Maison Vionnet. Donne chiedevano abiti comodi per muoversi, lavorare, ballare, guidare, fare sport. Dalla guerra erano vestite con tailleur maschili o tuniche diritte. Compito dell'haute couture = creare nuovo linguaggio di eleganza e esclusività. Sonia Delaunay. Caso completamente diverso = artista russa trasferita in Germania e a Parigi, poi in Spagna dove fonda Casa Sonia (dove disegna, fabbrica e vende vestiti e tele simultanee, ricami, tappezzerie, accessori di moda come cappelli, borsellini, parasole, ombrelli e oggetti d'interni). 1922 = torna a Parigi e realizza abiti simultanei e robes-poèmes . 1923 = apre Atelier Simultané → -tessuto = sua vera forma espressiva, superficie piana su cui svolge sua ricerca su colori, come se fosse un quadro. -forma diritta e semplificata dell'abito degli anni '20 perfetta per questo lavoro: non taglia disegni e consente a colori di creare sempre nuovi effetti dinamici su corpo in movimento. Novità riguarda parzialmente l'abbigliamento → produzione definita modesta appena prima della chiusura della Maison. Sua ricerca = estremamente significativa sulla decorazione tessile che modifica in modo sostanziale disegni, colori di indumenti e oggetti di arredo attraverso stampa e ricamo. CAPITOLO 8: PAUL POIRET (1879-1944) Gli esordi. Poiret = -figlio di commerciante di tessuti. -forte propensione per le arti figurative e il disegno. -padre gli trova lavoro da un amico ombrellaio → lavoro noioso e pesante. 1898 = Doucet gli propone di lavorare in esclusiva per lui → -impara mestiere del coutourier di lusso: arte del dettaglio. -poi incaricato di dirigere sezione di taglio. 1900 = trova lavoro da Worth con compito di -Doucet ne apprezza creatività quindi lascia spazio a suoi esperimenti. rinnovare immagine della Maison con -gli affida realizzazione di costumi da scena per attrici (primo è creazioni più giovani e adatte a signore mantello di taffettà nero con grandi iris mauve e bianchi e ricoperto di del nuovo secolo. tulle dello stesso colore). -licenziato dopo rapporti burrascosi con Sarah Bernhardt (capricciosa). Tenta con tailleur dalla linea semplicissima e con mantello a kimono di panno nero. Abito “Byzantine” = -realizzato per contessa Greffhulhe in occasione del matrimonio della figlia. -completamente ricamato in oro e argento e con strascico bordato di zibellino. Maison Poiret. 1903 = apre sua prima Maison dietro l'Opéra → piccoli saloni e vetrina sulla strada: crea esposizioni spettacolari notate da tutti. Sua moda = -segno di semplificazione e innovazione delle linee. -comincia proponendo sia capi che seguono fogge di moda, sia linee morbide già sperimentate da Worth. 1905 = realizza mantello-kimono pubblicato sulle riviste di moda. Rompe in modo definitivo con silhouette femminile di moda in quegli anni, modellata da busto e corpetti aderenti → suo particolare modo d'intendere esotismo mescolando segni che vengono da culture diverse, come Cina e Giappone. 1906 = atelier ha ottenuto grande successo → espansione. Non utilizza più il busto → sostituito con guaina più lunga che aderisce al corpo in modo uniforme e costringe seno e sedere. Passo in avanti più importante = eliminazione di quasi tutta biancheria → nuovi abiti, morbidi e leggeri, lasciano spazio a sola camicia e eliminano peso. L'ispirazione neoclassica. Obiettivo = nuova linea e nuova idea di donna assolutamente innovativa. Si concentra su struttura di quel modello vestimentario cercando di cogliere elementi fondamentali. Risultato finale = modello dritto, vita alta, tradizione settecentesca abbinata a suggestioni come quelle orientali ed etniche e quelle dell'abito Reform. Materiali innovativi con colori e stoffe che derivano direttamente da culture extraeuropee. L'immagine 'Poiret'. Incarica Iribe di progettare marchio a forma di rosa. Secondo elemento fondamentale della nuova immagine = sede in cui trasferì la Maison (1909) → hôtel particulier con grande parco. Si servì del parco per scopi professionali → divenne secondo marchio della Maison con cui decorare coperchi delle scatole, sfondo di sfilate e luogo di sue feste mirabolanti. L'orientalismo. Stagione dei Ballets Russes di Diaghilev → ricerche nel campo di danza e musica. Ciò che colpì maggiormente = rivoluzione effettuata nella presentazione dei balletti: costumi mirabolanti e scene elaboratissime e colorate. Tutti notarono somiglianza tra costumi dei balletti e modelli di Poiret → da questo momento via modelli revival del Direttorio e sì quelli di culture etniche, orientali e arabe. Punto di passaggio = Jupe Entravée: gonna lunga e diita, serrata con specie di cintura sotto le ginocchia. Jupe-Coulotte = pantaloni per le donne da harem da portare in casa sotto una tunica che arriva a polpaccio. Ultimi modelli = aggiunge a linea base (diritta e sobria) tutti colori orientali ed elementi decorativi preziosi che possono suggerire idea di femminilità molto presente ed esotica. Album = esili figure femminili, sempre acconciate con turbante, conducono vita pigra, morbida e lussuosa circondate da cuscini e tende colorate, sedute a teatro o servita da piccoli schiavi di colore. La Festa della Milleduesima Notte. Festa della Milleunesima Notte = serata in costume che la fantasia del tempo. Mettere in scena la sua immaginazione → realizzazione di suo sogno privato. Alla produzione di modelli jersey si aggiungono abiti da sera più fantasiosi in tessuto usuali e femminili come raso, velluto, chiffon e pizzo Chantilly → ribaltamento di idea della crinolina, no messa sotto gonna per gonfiarla ma sovrapposta a un abito diritto in modo da formare specie di gabbia trasparente. Decorazioni di pelliccia ai bordi, ricami in jais, reti trasparenti ecc. Gli artisti e le avanguardie. Anni '20 = comincia a frequentare ambiente degli artisti come Proust, Monet, Renoir, Signac, Debussy, Picasso ecc. Diaghilev per i suoi spettacoli ricercava l'artista ce meglio poteva contribuire a realizzare un'opera d'arte totale. 1922 = Jean Cocteau le affida realizzazione di costumi per la sua Antigone con scenografia progettata da Picasso → successo. Diaghilev le affida vestiti di un'operetta danzata (Le Train Bleu) con cui partecipare alle olimpiadi → personaggi principali: due nuotatori, una tennista e un 2_il golfista = camicia bianca, cravatta stretta, calzoni alla zuava, pullover e calzettoni a righe. 3_nuotatori = costumi da bagno in maglia, composti da calzoncini corti e canottiera sbracciata. Il profumo e l'influenza russa. Conobbe il granduca Dimitrij, vissero insieme e grazie a lui Chanel conobbe il profumo. Fragranza del tutto specifica e nuova, gradevole e artificiale, anche il nome non assomigliava a nessun altro. 1924 = Coco stipula contratto con i Wertheimer per creare Les Parfum Chanel. Influenza russa esercitata dal granduca e dai Ballets Russes → si vide negli abiti di Chanel di quel periodo. Collezione 1922 = incentrata su temi di lontana derivazione contadina: roubachka e ricami. Collezioni successive = produzione russa si fa sentire nella produzione di pelletteria: fodere e ambi bordi di volpe o cincillà tradotti nel linguaggio occidentale di mantelli per giorno e sera. Variazione diventano più libere = struttura roubchka rimane, ma diventa abito intero. 1924-1925 = modelli assumono linea a TUBO con vita bassa, cintura annodata su fianchi e gonna diritta o con effetti di sbieco e orlo si alza sempre più verso il ginocchio. 1925 = Exposition Internationale des Arts Décoratifs (Art Déco: nuovo stile) → definitivo trionfo dello stile à la garçone rappresentato da Chanel, Patou, Lanvin e Vionnent. Ricerca di Chanel finalizzata a schema decorativo → abito funzionale alla vita moderna e questo la porta a massimo dell'astrazione. Stile inglese, gioielli e bijoux. Vestito nero può essere il risultato finale del lavoro di semplificazione cui Chanel sottopone l'abito intero femminile. Collezioni anni 1927-1930 si specializzarono in COMPLETI composti da giacca diritta di modello maschile, gonna e blusa coordinata, con gilet a righe e cappoti sportivi ispirati a sartoria inglese → si arricchiscono di tweed. DIVISA SPORTIVA = blazer di tweed, cardigan di lana, camicia bianca e pantaloni morbidi. e contaminazioni di generi → es: adotta gioielli (falsi) sempre più vistosi con unzione decorativa e per rendere femminile l'abito e individualizzare il modo di potarlo. 1924 = apre laboratorio per la produzione di gioielli falsi, bijoux fantastici copiati da quelli veri esagerandone proporzioni e colori. Lo stile degli anni venti. Fine anni venti = STILE CHANEL era stato raggiunto: abiti diritti e semplici, giacche e blazer sportivi, colori neutri, materiali morbidi e gioielli finti → risultato = uniforme per donna borghese moderna. Parità di genere poteva essere raggiunta solo quando fosse diventato socialmente accettabile il fatto che donne avessero gli stessi comportamenti di uomini → libertà nel campo sentimenti e possibilità di realizzarsi nel lavoro = dovevano essere diritti individuali. Sue clienti = signore dell'alta società che cominciavano a sentire segni di cambiamento dopo la guerra. Prima fase = rottura e distruzione del vecchio. Il cinema e l'America. 1929 = crollo della borsa di Wall Street → moda parigina travolta: moda degli anni venti non era più di moda. Bisognava studiano il cinema → dive di Hollywood guardate per vestirsi, truccarsi e pettinarsi. Torna in Europa e fa una collezione ispirata a quanto visto là (abiti da sera dalla linea nuova e scivolata in sbieco, con tessuti poco costosi) e comincia a lavorare al primo film di Goldwyn (deve vestire Gloria Swanson). Bijou de Diamants. Dimensione di monili e pietre era sempre esagerata e dichiarava in modo esplicito la falsità dell'oggetto, ma contemporaneamente era perfettamente adeguata a completare gli abiti semplici di Coco → per ottenere vero effetto di decorazione, Chanel proponeva di indossarli a cascate, mettendo insieme pezzi dal gusto anche estremamente diverso. Moda anni trenta. Panorama della mota degli anni '30 = più variegato rispetto a decennio scorso → Chanel dovette specializzarsi in modelli più semplici da indossare rispetto a quelli delle due rivali (Vionnet e Schiapparelli). Mercato chiedeva più fantasia, glamour e aderenza all'immaginario cinematografico → Coco usa tulle, merletto, ricami di paillettes per realizzare abiti romantici con grandi Moda Chanel = no di punta tranne nella produzione di accessori. maniche rigonfie, con maggior aderenza al corpo e gonne ampie. La rottura del 1936. 1936 = vitoria elettorale del Fronte popolare + scioperi di tutti i lavoratori francesi. Operai francesi volevano contratti collettivi, settimana lavorativa di quaranta ore e ferie pagare → Chanel dovette cedere. Mondo che aveva costruito entra in crisi = successo di Schiapparelli continuava a cresce e lei rispose con capi da colori brillanti e modelli in sintonia con la tendenza del travestimento giocoso → gonne ampie di taffetas multicolore, a righe o Era come se suo percorso artistico di fosse scontrato contro l'eccesso di fantasia e di lusso che quadri, maniche a sbuffo, percorreva fine anni '30 → suo senso del rigore e dell'ordine messo in crisi. pantaloni colorati, bluse Forse il problema era che Chanel non capiva più le donne. e boleri decorato con ricami o merletti folk. La Seconda guerra mondiale e la chiusura della Maison. 1939 = Chanel chiude la Maison lasciando aperto solo boutique che vende profumi. Dopo la liberazione = parte per la Svizzera dove non trova che la solitudine → qui cerca di dare alle stampe la propria leggenda. Il ritorno alla moda. 1946 = a 63 anni la sua parabola sembrava essere chiusa → Chanel era cancellata dalla moda, scomparsa. Uniche cose che restavano erano i tessuti, commercializzati con marchio Chanel e il suo profumo. Tornata a Parigi decide di riaprire l'atelier → uno dei suoi scopi: trovare un fabbricante americano che produca linea di prêt à porter su base di royalty. Sfilata 1954 = stampa reagì impietoso → Chanel incassò il colpo e decise di continuare. Progetto di Coco = creare uno stile immediatamente riconoscibili e non soggetto ai repentini cambiamenti di moda che stavano caratterizzando il decennio. Il tailleur Chanel. Suo proposito = costruire divisa o 'macchina' perfetta per vestire il corpo femminile, realizzare vero oggetto di design, ergonomicamente studiato per rispondere a diverse esigenze: movimento, eleganza, duttilità. Particolare, morbido, a trama larga, tessuto con fili di fibra e torsione diverse in modo da ottenere effetto elastico e spugnoso. Tre pezzi: giacca, gonna o vestito senza maniche e blusa → costituiscono sistema indissolubile calcolato in ogni minimo particolare. Rifiniture giacca = ottenute con bordi ricamati a sfilatura utilizzando trama e ordito del tessuto, che venivano intrecciati con fili di colore contrastante → decorazione insita al design dell'oggetto e non una volgare applicazione. Chanel = centro del movimento culturale dove Modern Style e design mettono basi per nuova estetica del quotidiano. vuole realizzare il VESTITO PERFETTO: continua per tutti gli anni sessanta a raffinare il suo stile. Perfezionamento continuo → modello semplice e sempre uguale: materiali morbidi (jersey o tweed) usati in drittofilo e tenuti in forma con accorgimenti meccanici. Esatto contrario del prêt à porter, della taglia, dell'abito che va bene a tutti quelli che hanno le stesse caratteristiche morfologiche. Chanel riprende produzione bijoux imitandone la gamma tematica alle catene e alle perle → cinture dorate, orecchini con grande perla barocca, collane, bracciali, gemelli per 1955 = BORSETTA 2.55 di pelle impunturata, sostenuta da catena dorata camicie, bottoni e qualche spilla con e più tardi SANDALI con punta di colore contrastante. grandi pietre colorate. Rilancio del marchio riuscito → valida alternativa del New Look, moderno ed elegante. 1971 = muove a 88 anni sul balcone del Ritz, di domenica. CAPITOLO 10: MADELEINE VIONNET (1876-1975) Il lavoro di 'première'. Madaleine Vionnet = -sarta in paesino provinciale francese. -allevata dal padre, aveva frequentato scuola con risultati brillanti, ma abbandona gli studi perchè donne non potevano proseguire. -trova lavoro nella Maison Vincent dove diventa première due anni dopo. -si sposa, ha una bambina che muore, poi si separa dal marito. -va a Londra, nell'atelier di Kate Reily → sartoria di capi da giorno dal taglio all'inglese. La Healthy and Artistic Dress Union si schiera a favore di modello derivato dall'abito greco. Compito di realizzare modelli in tela degli abiti che Marie ideava e drappeggiava sulla mannequin. Unico campo dove era libera: deshabillés → logiche vestimentarie più libere rispetto a quelle dell'abito. L'atelier. Modelli certi = tipo di indumento dritto e scivolato sul corpo che non richiede busto → Ispirazione tratta dal kimono. 1914 = scoppio della guerra → chiude l'atelier e parte per Roma. 1918 = fine della guerra → riapre l'atelier. Lo sbieco e la geometria. Nuova società Madeleine Vionnet et Cie = produzione rivoluzionaria con abiti in SBIECO: cuore della filosofia di Vionnet (no crinoline, revival, modelli maschili, pantaloni ecc.) Robe à la grecque = come Chanel, comincia a ricercare modello vestimentario su cui elaborare abbigliamento della donna moderna che ha accorciato le gonne, tagliati i capelli, via busto e biancheria ricamata. Chanel modello maschile → Vionnet vuole qualcosa che non abbia segno di genere così preciso e torna alle origini. Modello composto da quattro quadrati di tessuto utilizzati in diagonale e sospesi alle spalle con uno spigolo per ciascuno, cintura annodata in vita → risultato: specie di chitone greco con caduta nuova che aderiva al corpo senza niente. -Vionnet → piccola borghesia. Nata a Roma in famiglia di intellettuali piemontesi, padre direttore della -Elsa Schiapparelli → estremamente privilegiata. biblioteca dell'Accademia dei Licei da Vittorio Emanuele II, mamma da famiglia aristocratica discendente dai Medici, scrisse poesie in stile vagamente dannunziano, avrebbe voluto fare l'attrice → non riesce a trovare la sua strada. Parte per Londra passando per Parigi: primo contatto con città di avanguardie e vita mondana più affascinante d'Europa, primo approccio con la sartoria → amico la invita a un ballo per il quale realizza suo primo abito da sera tenuto insieme con gli spilli. Ha una figlia, si separa dal marito e suo padre muore → sola a NY. Europa. Conosce Gabrielle Buffet (Gaby Picabia), poetessa dadaista che si offre di occuparsi della bimba mentre lei cerca lavoro. Amicizia con Blanche Hays, moglie di famoso avvocato americano. Sua figlia si ammala, situazione sembra volevere al peggio quando Blanche Hays le propone di trasferirsi entrambe a Parigi. Scelse settore che stava aprendosi per assecondare crescente partecipazione femminile a sport. Lo sport e la maglia. Suzanne indossa completo tra di Patou (gonna a pieghe senza sottovesti, corta blusa derivata dal gilet maschile, calze di seta bianche e fascia colorata intorno a testa) → nuova divisa s'impone . Elsa comincia a realizzare abbigliamento sportivo → 1925 = Mrs. Hartley (amica di Blanche) acquista Maison Lambal e quando esce dalla società Elsa ha certo successo e riesce a trovare altro finanziatore: Alphonse Kahn. 1927 = presentata prima vera collezione in minuscolo appartamento dove abitava lei. Il golf 'armeno'. Golf armeno = -golf particolare che lancia nella modo dopo poco. Idea di golf trompe-l'oeil con grande fiocco sul davanti → lei stessa ha indossato golf in pubblico e ha attirato attenzione. -detto golf armeno perchè ha trovato donne armene che sanno lavorare a maglia. Nuova idea s'impone grazie a canale di attrici e personaggi da rotocalco. Fantasie del golf = cravatte da uomo, nodi, fazzoletti da collo, scialli, schemi per cruciverba, e effetti misti come foulard stilizzati nella maglia che terminavano con cocche di tessuto reale o cinture disegnate chiuse con vere fibbie di metallo. Ricerca del trompe-l'oeil si radicalizza e maglia diventa immagine del corpo → Elsa la riempie di tatuaggi con cuori trafitti e scritte allusive come petto di marinaio. Successo tale che Schiapparelli ha dovuto assumere responsabile solo per questo settore: Aroosiag Mikaëlian (Miki). Dallo sport all'haute couture. Schiapparelli Pour le Sport = comincia a presentare collezioni dove è ancora più evidente suo metodo. Novità insieme a Pijama da spiaggia e completi di spugna siglati e tinte unite inusuali per il mare. Per lo sci cerca soluzione più eleganti = pantaloni Jodhpur che derivano da costume da cavallerizzo. Sua idea = donne non devono più nascondersi → “Che il seno torni ad avere posto che gli compete!” TAILLEUR di tweed e gonne-pantalone diventano specialità della casa, insieme a abiti da sera completati con giacca. Attrici di rilievo indossano Schiapparelli, ma per colpire immaginario dell'intero gruppo internazionale è necessario che proposta di moda viva e venga notata nei luoghi deputati a riti dell'alta società = alberghi, luoghi di villeggiature, corse di cavalli, tornei di tennis internazionali, teatri, locali notturni e feste private. Cerca rapporto diretto con suoi 'committenti' per influenzarli e condividerne esigenze sociali. Ruolo che si è scelta = compagna di feste e consigliere di bellezza. La moda secondo Schiapparelli. Inizi anni '30 = Schiapparelli ha messo a punto sua silhouette femminile che corrisponde a stile e ideale di donna che si sta facendo strada dopo crisi del '29. No lavorare su trasformazione artificiale del corpo femminile, ma comunicare la donna del nuovo decennio: abiti devono proteggere Nuova Donna da contrattacchi del maschio. Nell'elaborazione di questo modello deve avere avuto grande peso storia di Elsa → uomo = nemico da fronteggiare. Vestirsi = filosofia da gestire con sapienza e intelligenza adottando segni adeguati Nasce SILHOUETTE A GRATTACIELO = -linee diritte verticali e spalle larghe e squadrate, seno protetto da revers (risvolti) spesso puntuti e in colori contrastanti del doppio petto. ferrovieri, giacche rosse da cavallo, costumi da torero, cappe militari irrigidite da ricami e vesti di dogi trasformate in mantelli da sera. Schiapparelli conquista il COMFORT = interpreta mille facce della femminilità: lussuosa, eccentrica, ironica e seducente. Staff e attività si allarga → responsabile per ogni settore + serie di collaborazioni con artisti come Dalì, Cocteau, Giacometti, Léonor Fini e Christian Bérard e fotografi come Meyer e Man Ray. 1933 = apre sede a Londra anche se crea sempre problemi sia finanziariamente che a livello organizzativo di una produzione che deve svolgersi lontano dall'atelier di Parigi. Chiusa nel '39. Schiapparelli continua a lavorare su silhouette variandone immagine e logica decorativa. -linea 'CONO' con pijama da sera. -linea 'UCCELLO' con berretti alati, ali in spalla abbastanza grandi per volare. Presenta SILHOUETTE “TEMPORALE” che sviluppa nella linea 'TIFONE': versione aerodinamica di vestito di anni precedenti. -adotta subito ultime scoperte tecnologiche in materia di tessuti . Ricerca di effetti particolari che ottiene spesso mischiando elementi diversi o usandoli in modo mimetico. Le collezioni a tema. 1935 = Maison nel pieno di successo, trasferita in uno sei palazzi settecenteschi realizzati da Mansart per Luigi XIV. Anche in questo Schiapparelli raccogli eredità di Poiret: sua produzione non si limita a sartoria, ma spazia tra accessori, profumi, bijoux, indumenti sportivi non realizzati su misura → idea di offrire possibilità di vestire Schiapparelli da testa a piedi e scegliere anche solo particolare estroso da aggiungere a propria 'divisa' quotidiana. Per inaugurazione del nuovo atelier = creato tessuto stampato a pagine di giornale che parlavano di lei, con cui furono realizzati abiti, bluse, fodere, accessori + cappelli da spiaggia ispirati a copricapo di carta che usa un venditrice di pesce. Vera novità = collezioni da 1935 hanno cadenza stagionale, concepita ognuna intorno a tema d'ispirazione che fa da filo conduttore tra abiti, accessori, loro presentazione in sfilata e comunicazione sulla stampa: 1_ Collezione estiva = abiti da sera ispirati a Oriente più esotico, pantaloni da harem, sari, piume colorate, drappeggi, grandi cappe. In mezzo a abiti esotici, oggetti d'avanguardia come cape de verre (corto mantello da sera realizzato in Rhodophane → materiale trasparente e fragile). 2_Collezione autunno = affronta attualità. Titolo “Fermati, guardati, ascolta” e s'ispira a fatti e personaggi reali. A giubileo di Giorgio V d'Inghilterra dedicati abiti blu reale e mantelli rossi 'rivoluzionario' e cappelli con creste di gallo. Conflitto italo-etiopico rappresentato da modello da sera composto da abito nero ispirato a tunica di guerrieri etiopici e paio di pantaloni porpora. Novità della stagione = CERNIERE realizzate in colori contrastanti rispetto a vestito così da accentuare loro visibilità. In Ottobre presenta collezione ESKIMO basata su uso d'inserti di pelliccia a scopo decorativo: -parte alta delle braccia protetta da mezze maniche di -mani scaldate da guanti foderati di pelo. 1935 = va a Mosca per rappresentare couture francese a Prima fiera internazionale sovietica → viaggio culturale rilevante. Nasce linea 'PARACHUTE' → piccoli busti con gonne che si gonfiano suddivise in spicchi, proprio come un paracadute. Collezione inverno 1936-1937 = si adegua a moda che tutte case parigine proponevano abiti bianchi, in sbieco, scivolanti su corpo, ispirati a abbigliamento di statue greche → linea 'NEOCLASSIQUE': interpreta a suo modo l'idea e realizza sia abiti morbidi di raso sia modelli più vicini a frigio, simbolo di scioperi percorso. Anche lei come Vionnet ha risolto molto presto situazione contrattuale di persone che lavorano nel suo atelier garantendo salari più alti della media, tre settimane di ferie l'anno e forma di assistenza malattia ottenuta riservando alcuni letti d'ospedale. Il rapporto con surrealismo. Da 1936 = comincia periodo particolare nella ricerca di Schiapparelli → cerca di approfondire riflessione su corpo e rapporto tra oggetti e indumento. Anni precedenti = ha usato segni maschili per abbigliamento da donna disegnando strane forme con trompe-l'oeil che ha favorito gusto femminile per travestimento creando collezioni ispirate a oggetti particolari, ha usato decorazioni e accessori per comunicare contenuti psicologici. Quello che fa agisce su cultura dell'apparire, su significato di segni vestimentari e corporei tradizionali che vengono stravolti, irrisi, usati, fuori contesto. Collezioni autunno 1936 = articolate su doppi filoni: -Schiapparelli si concentra su elaborazione di alcuni temi decorativi specifici attorno a cui sviluppare intera collezione. Cocteau lavora su 'doppio' e ambiguità: -giacca di lino grigio ricamata con silhouette di donna virtuale a grandezza naturale che si appoggia a petto di quella reale la che indossa. -mantello da sera di jersey di seta blu porta schema di ambiguità visiva: vaso contenente fiori applicati a rilievo, appoggiato su colonna. Suo disegno ottenuto attraverso sagome di due profili femminili affrontati. Dalì elabora tema del richiamo sessuale nascosto nella fascinazione vestimentaria. -aragosta dipinta su gonna di abito di organza di seta candida circondata da ciuffi di prezzemolo. Collezione invernale fine 1937 = presentato TAILLEUR di crêpe nero con tasche rifinite da bocche femminili rosse + cappello a forma di scarpa rosso → è fondamentale che scarpa e soggetto siano di sesso opposto: cappello femminile progettato da Dalì inalbera vistoso tacco maliziosamente colorato completata da simbolo sessuale femminile di corte di Luigi XIV) rappresentato da bocche decorate su tailleur. Conclusione = per Dalì corpo femminile è artificiale insieme di simboli di significato erotico che possono essere smontati e isolati per trasformarsi in feticci. Nuovo profumo = Shocking: commerciato in boccetta con forme del busto e tappo coperto di fiori (ispirato da Dalì). Marchio scritto su metro da sarta che passa intorno a collo del flacone → messaggio esplicito: moda è un metro e un manichino da decorare. Solo abito può dare significato a questo essere Dior, la guerra, l'haute couture. 1939 = GUERRA → tutto cambia: Dior mobilitato nella riserva e occupato a Mehun-sur-Yèvre a sostituire agricoltori al fronte. Moda = si riorganizza presto e Dior viene interpellato da Alice Chavanne del “Figaro” con proposta d'illustrare suoi articoli. Francia = occupata dai nazisti → Stati uniti e tutti paesi alleati cessano rapporti con Parigi e sua moda. 1940 = firma dell'armistizio → Francia diventa fornitore ufficiale di Germania. Modelli per ogni collezione limitati a 100, poi a 70 e poi a 60 + confezione sottoposta a controlli e concezione regolamentata in modo preciso → uso dei tessuti di lana ridotto a 3,25 m per abito, 4,25 m per cappotto, 4,25 m per tailleur. Cambiamenti imposti da occupazione e guerra interessano anche clientela di case di moda, che cambia in maniera radicale. Robert Piguet invita Dior a riprendere proprio posto di lavoro → idea di tornare a Parigi lo riempie di preoccupazioni. -trova lavoro come modellista nella Maison di Lucien Lelong. Nascita di nuovo mercato per creazioni di moda esclusive non cancella problemi: -necessità di confrontarsi con gusto eccessivo e poco raffinato di nuove clienti. -costante lotta con mancanza di materiali. sperimentati tessuti fabbricati con ogni tipo di succedaneo di filati tradizionali. Sostituire cuoio con legno, sughero, carta, tessuti di recupero, finta pelle ecc. Immagine = doveva rimanere nel cuore di Dior di questi anni di miseria era donna in bicicletta con silhouette scura che attraversa anni di tormenta. Sperimentazione della moda nel CINEMA = creazione di vestiti di scena per film in costume. 1944 = esercito francese entra a Parigi → si può cominciare a pensare a ritorno alla normalità. Dior ricorda che al momento della liberazione di Parigi, l'atelier stava preparando la collezione invernale superando ogni ostacolo. Il “Théâtre de la Mode”. Autunno 1944 = Raoul Dautry, presidente dell'Entrade française, propone a Robert Ricci di organizzare manifestazione a sostegno di programma di aiuti → Chambre accoglie proposta e affida la realizzazione a Ricci e Paul Caldaguès. Ricci incarica Eliane Bonabel di progettare bambole → risultato: manichini alti 60 cm, fatti di filo di ferro con visi di bronzo. Successo enorme = Entraide française raccoglie un milione di franchi. Quando mostra viene portata a Londra = René Massigli chiede aiuto a inglesi affinché Francia possa ricominciare a esportare suo gusto per cose belle e abilità di sue maison de couture. Dopo Londra = mostra portata a Copenaghen, Stoccolma, Vienna e Stati Uniti. Anche Dior ha partecipato → probabile che modelli presentati sotto marchio Lucien Lelong siano suoi e sono più fantasiosi di quanto non sia produzione che fino a quel momento viene realizzata per clienti. THÉÂTRE DE LA MODE = rimane solo grande operazione di promozione e non è attraverso sue bambole che si diffusero novità. Dior e Boussac. Dior e Balmain colgono cambiamento → si mettono in società per fondare atelier, iniziativa che finisce sul nascere. -Dior rimane da Lelong in attesa di occasione migliore → occasione si presenta: imprese finanziata da Marcel Boussac, più importante industriale cotoniero di Francia, condotta con criteri che non hanno niente a che fare con pratica artigiana che ha sempre regolato questa attività. Incontro tra Boussac e Dior → progetto di creare maison innovativa in gusto e aspetto, piccola ed elitaria, capace di produrre stile diverso, ma in cui lavorare secondo più raffinate tradizioni di artigianato di qualità. Creazione di nuova griffe = -Boussac impegna nell'impresa sei milioni di fianchi e un credito illimitato. Operazione Dior nasce con caratteristiche del tutto particolari e inusuali per mondo della couture. Lavoro di Suzanne comincia subito, prima di quello degli altri: suo compito è creare attenzione attorno a impresa e nome di Dior. La Maison Dior. Ristrutturazione affidata a Victoir Grandpierre → boiseries bianche, mobili laccati, tinte grigie. 1_Serge Heftler-Louiche (amico d'infanzia) che propone di costruire insieme società per profumi con nome di Dior → idea sottoposta a Boussac che diede assenso: Dior decise di chiamare nuovo profumo MISS DIOR. 2_Industriale americano che propone a Dior di utilizzare in collezioni sue calze PRESTIGE in cambio di 50.000 dollari e di pubblicità in magazzini di moda statunitensi. 3_ produttore di seta cinese che vende shantung → con quel materiale viene realizzata giacca del modello “Bar” che diviene simbolo della collezione. La restaurazione del lusso: il New Look. marcate, baschine di giacche spesso accorciate 2_silhouette “Corolle” → vero colpo di teatro compaiono questi modelli con a '700 → idea di modellare corpo della donna secondo CORSETTO = diventa uno dei cardini intorno a cui si costruiva nuovo modello sartoriale. A busto piccolo e arrotondato fa riscontro gonna ampia, lunga fino a polpaccio, spesso a pieghe sagomate, che si appoggia a sottogonna rigida per costruire silhouette femminile ambiguamente oscillante tra damina settecentesca e figura Secondo Impero. Suo intento è stato cancellare guerra, ripartire da capo proponendo esatto contrario di quello che si è dovuto indossare per necessità → progettazione rigorosa e confezione che ha richiesto capacità professionale dell'équipe. Problema = difficile trovare tessuti adatti. Tutti affascinati da nuova moda New Look → tailleur BAR, piccola giacca di shantung crema con baschine arrotondate e ampia gonna di lana nera a pieghe, diventa simbolo di collezione e nuovo stile → grande successo. Seconda collezione autunno inverno 1947 = conferma linea New Look accentuandone caratteristiche. Modello “Diorama” = circonferenza all'orlo di 40 m → lusso scandaloso in cui molte cose continuano a essere razionate, incui industria non ha ancora ripreso a produrre e in cui disastri di guerra sono sotto occhi di tutti. Mentre Europa di americanizza, America guarda all'Europa per apprendere sua cultura e rubare suo passato. Revival che Dior propone s'ispira a momenti di maggiore felicità inventiva e massima centralità di gusto parigino. Dior offre immagine di DONNA-FIORE = fragile, raffinata e priva di ironia e fremiti femministi, che prende sul serio moda. Rappresenta questo in maniera semplice e diretta, scegliendo lusso più comprensibile e segni più convenzionali di abito da principessa o grande dama. Elimina da suoi modelli quell'idea di avanguardia che ha contraddistinto stile di anni '30 e non cerca dialogo con produzione artistica del dopoguerra → STILE DIOR tramutato in linguaggio fatto di segni precisi immediatamente riconoscibili e facilmente comunicabile a lettrici di riviste di moda: 1_gonna arrotondata, gonfia, sfiora caviglie. 2_gonna a corolla, cintura stratta, cappello minuscolo, scarpe con tacco, pennacchio e spilloni. Stagioni successive = riferimento storico ancora pi esplicito e sapiente: linee delle collezioni tra 1948 e 1949 definite con termini di tipo grafico o dinamico, come Zig Zag, Ailée, Envol, Cyclone, Trompe-l'oeil → evidenziano ispirazione che Dior ha seguito nel disegnare vengono restituite e suggerite linee costruttive di modelli fine '800: sviluppa attraverso movimento. -tunica di Worth si trasforma in sovrapposizione zigzagante. -decorazione di tournure si trasforma in costruzione di linee ondulanti che percorrono dietro della gonna. -scollature quadrate si spostano di lato in maniera asimmetrica. -pricess si articola con abbottonature (vere o finte) e con spacchi diagonali. Simboli della collezioni = presentano gonna o strascico a balze sagomate punteggiati di paillettes, piume e strass. Modello da sposa = FIDELITÉ → recupera sua matrice ottocentesca. La donna Dior. Abiti di Dior = possono servire solo a un certo tipo di vita, quella di 'bel mondo' o Café Society che ha ripreso a pieno ritmo riti di anteguerra. Mondo fatto di sovrani in esilio o in carica, divi hollywoodiani, playboy e ereditiere, armatori, finanzieri e vecchia aristocrazia cui si aggiunge pizzico di intellettuali 'alla moda' → funzione mediatica. Dior = veste questo mondo di sogno e nessuno dei protagonisti si sottrae a suo potere e sua legittimazione. Abiti difficili da indossare, pesanti e ingombranti → no problema per la Café Society desiderosa di apparire: evidente nuovo bisogno di lusso ostentato → favole e film richiedono costumi adeguati. Nel corso di 10 anni di sua carriera realizza costumi per molti film, francesi e americani, scegliendo fra abiti delle collezioni e realizzando modelli creati specificamente → 'bel mondo' considerato perfetto interprete di rito dell'eleganza. L'America. Dior scopre, quando va in Stati Uniti a ritirare Oscar della moda, che questa 'isola felice' non è vero mercato della moda. Difficile accettare che qualcuno possa pensare d'imporre a donne americane, che hanno conquistato diritto di votare, guidare e lavorare, di gonna da circonferenza di 20 m, di vestiti sostenuti con stecche di balena, di guanti lunghi e fili di perle. Giornaliste, buyer e grande distribuzione hanno chiaro che questo è momento giusto per lasciare nuova moda che funzioni da spina affinché donne ricomincino a pensare proprio guardaroba. Risultato = non solo grandi magazzini di lusso imboccano strada del New Look, anche industria di confezione può concentrarsi su nuova linea → Dior ha capito che scelta stilistica della scomodità ha rischiato di mettere in crisi diffusione di New Look e a partire da 1948 nelle press release di collezioni si comincia a insistere su caratteristiche come morbidezza, ampiezza che lascia a andatura tutta sua spigliatezza o correzioni apportate a silhouette per lasciare corpo sua agilità e a andatura tutta sua libertà. Il mercato della moda. Evidente che America rappresenta per moda un mercato straordinario, molto diverso e più ampio di quello europeo e anche più ricco. 1940 = Stati Uniti hanno interrotto legami commerciali con moda francese e si sono dedicati a febbrile riorganizzazione di sistema produttivo interno e a creazione di moda americana ben organizzata in suoi vari livelli. 1945 = fili interrotti cominciano a riannodarsi → abitudine a indossare ready-to-wear ha sollecitato maggiormente desiderio di cambiare piuttosto o prodotto di lusso esclusivo, come quello che Dior offriva. Sede = collocataa a 730 di Fifth Avenue, decorata da Nicolas de Guzburg con quello che sta diventando stile Dior (rifacimento di Pucci si rivolse a industria tessile che è in grado di mettergli a disposizione stoffe di cotone e seta o organzini, staampati con decine di tinte da aziende comasche come Ravasi e Mariobeselli. Rischio che la moda deve evitare = venire fagocitata da luoghi comuni. Pucci ha studiato negli USA quindi sa modo di vestire che americani hanno adottato. Loro sapienza = tale che riescono persino a giocare con ironia e levità su 'folklore' del paese di sole e contrade. Tessuti italiani. Secondo fattore che Vogue ritiene eccitante sono tessuti → stoffa = unica merce di settore moda che viene prodotta in modo industriale, in distretti che si sono specializzati già alla fine Con piano Marchall messi a disposizione mezzi necessari per dell'800: sete prevalentemente in Lombardia, cotone, lana, e rinnovare macchinari e programmare sviluppo. artigianali e sintetici in Lombardia, Piemonte e Veneto. SNAI Viscosa sotto direzione di Franco Marinotti = ruolo fondamentale in sviluppo dell'intero settore svolto. Idea di polo veneziano per cultura e promozione di moda e produzione tessile si consolida con acquisto di palazzo Grassi e fondazione del Centro internazionale di arti e costume. 1953 = accordo: creazione di rapporto privilegiato tra ogni casa di moda e industria del tessile. Connubio con casa di moda = slancio e spunti creativi nuovi a entrambi settori: -sarti possono lavorare con materiali esclusivi di primissima qualità, da modificare in base a loro Italiani = cominciano ad acquistare pagine su riviste specializzate esigenze. Forma di comunicazione rivolta a consumatori di stoffe ancora presenti tutti stimoli e sperimentando novità senza timore di su mercato di moda. Costi. La promozione della moda italiana. Giovanni Battista Giorgini = inventore del sistema che ha messo in relazione creatività italiana e mercato americano. 1950 = intuisce che giunto momento di investire su abbigliamento italiano come settore adatto a esportazione e organizza prima manifestazione internazionali di moda italiana a casa sua: Villa Torrigiani. 1952 = moda italiana è realtà concreta per stampa e mercato americano e ha bisogno di presentarsi con immagine forte e ben radicata nella tradizione culturale del paese. Sala Bianca Palazzo Pitti = sede ufficiale di passerella di made in Italy → tre anni dopo manifestazione occupa anche palazzo Strozzi. 1952 = cominciano a sorgere primi problemi: alcune sartorie romane decidono di presentare collezioni stagionali in propia città dando vita a nuovo polo. Sfilate di sala Bianca = collettive → alta moda, boutique dell'artigianato di lusso, linee sport di grandi sartorie romane e milanesi (prêt à porter di alta moda). La comunicazione. Confronto e concorrenza fra case di moda = necessità di assumere comportamenti professionali e precise richieste di consumatori americani portano gradualmente sarti e artigiani a ricercare propria cifra creativa e a caratterizzare collezioni attraverso temi o linee guida che riviste e giornali riportano. 1951 = Life dedica lungo servizio a seconda sfilata e tempo dopo mette moda italiana in copertina. Anche stampa nazionale presta molta attenzione a fenomeno e ha dovuto rinnovarsi per poterlo affrontare in modo professionale. Come diverse riviste italiane, I tessili nuovi finanziata da SNAI Viscosa trasformata in Linea → parla di moda, dedicando spazio speciale a produzione tessile. Si afferma prima generazione di modelle professioniste. Promozione di moda italiana all'estero = serie di enti statali o categoria che organizzano innumerevoli fiere e presentazioni. 1956 = Centro per moda italiana e turismo di Firenze organizza crociera (Cristoforo Colombo) a New York dove partecipano case di moda milanesi e romane come Marucelli, Simonetta, Fabiani, Antonelli, Veneziani, Capucci. CINEMA = Forma di comunicazione più spettacolare di cui ha goduto moda italiana. Case di moda romane = pensano di usare loro celebrità e carisma per farsi pubblicità. Emilio Federico Schuberth = veste nuove dice italiane come Gina Lollobrigida e Sophia Loren → suoi lussiosi abiti commissionari da più famose soubrette dell'epoca. Fernanda Gattinoni = si occupa di costumi cinematografici, come quelli per Audrey Hepburn, e contemporanei, come quelli per Ingrid Bergman. CAPITOLO 14: PRÊT À PORTER Sistema di produzione inventato in Europa più di un secolo prima, ma ce ha avuto suo vero sviluppo in Stati Uniti: confezione industriale o ready-to-wear. Le origini del prêt à porter. No confezione che si conosce in Europa, limitata a fasce più alte o basse di mercato, ma vero e proprio sistema moda, progettato da designer che non invidiano couturier francesi e articoli in gamma di offerte estremamente ricca e di alta qualità. Modo di vestire e concepire proprio aspetto esteriore ha grande pero in questa trasformazione → adozione di abbigliamento informale e a portata di tutti esprime messa in Strada più industriale adottata da Francia. crisi a livello individuale di ROBERT WEILL = persegue questa strada e interviene su percezione che pubblico di diffusione di nuove mode. Si adegua a stili proposti da haute couture e può sostituire il 'fatto su misura'. Relazione diretta tra produzione e pubblico è assolutamente fondamentale → bisogna guidare donne verso altro gusto. Anche riviste colgono potenzialità di questo modo di vestire → bisogna abituare lettrici a offerta nuova in gusto, concezione e distribuzione, favorendo informazione e ricerca di capi in prima rete di boutique che si va creando nel paese. 1952 = neologismo fa propria comparsa in una rubrica dell'edizione francese Vogue. 1956 = Vogue osserva che crescita del costo della mano d'opera ha obbligato couturier a vendere loro modelli a prezzi non accessibili, ma notevoli progressi di industria d'abbigliamento mettono a disposizione modelli di buon gusto. America comincia a diminuire/limitare propri ordini, attratta da produzione di ready-to-wear sempre più raffinata e elegante. Italia = iniziano Jole Veneziani e Fernanda Gattinoni per aggiungersi Marucelli, Biki, Antonelli, Sorelle Fontana. L'industria della confezione in Italia. Italia = produzione di abiti di serie non ha tradizioni → conformazione di paese non ha mai favorito nascita di vera industria di confezione: presenza fitta di sarti artigiani. Merveilleuse di Torino e Fias-Lo Prest Turba di Milano = uniche aziende occupate in confezione femminile. Primi passi negli anni '50 = -nasce principalmente in alcune aziende tessili. -iniziative imprenditoriali nuove che ne fanno centro della loro attività. -maggior parte di produzione riguarda abbigliamento maschile, ma anche quello femminile sperimentato in linee particolari e in modo esclusivo, come Max Mara. Modello di riferimento = industria americana. 1945 = nasce Associazione italiana industriali dell'abbigliamento (AIIA). Alta moda e artigianato di lusso = trovano in sfilate fiorentine mezzo per raggiungere mercato americano. 1955 Torino = inaugurata prima edizione di Salone mercato internazionale dell'abbigliamento (SAMIA) per promuovere vendite di moda pronta sia su mercato interno che estero. 1957 Milano = prima edizione di Mercato internazionale dei tessili per abbigliamento e arredamento che deve svolgere analogo compito in settore di stoffe. Industria di confezione = non si pone problema di creare tendenza o competere con grande moda. Gruppo di confezionisti italiani comincia a essere consistente e sta affrontando problema che riguarda intero comparto di moda internazionali → quello di rapporto di dipendenza creativa di alta moda. Sistema dura fino a 1963-1964 = lascia a industria tempo di trasformare, adattare e moltiplicare modelli acquistati a sfilate e anche di cogliere tendenze e limitarsi a copiare particolari e linee che hanno avuto maggior successo. Scarsa differenziazione di collezioni di diversi marchi può diventare problema. Problema di aspetto creativo → meno evidente e non tutti lo ritengono rilevante. 1969 Torino = aperta prima edizione di Modaselezione, dedicata a produzione di abbigliamento industriale di alta qualità. Quando Modaselezione apre battenti, calendario di Firenze comprende già da anni proposte di piccole aziende molto innovative e, a Milano, Roberto Manoelli e Assomoda inaugurano Milanovendemoda → nuova vetrina della boutique internazionale. Stagione di grande industria di confezione sta volgendo a termine → cambiate tutte condizioni che ne hanno favorito sviluppo: rapporti di forza tra lavoratori e imprenditori mutati di segno e sartoria su misura a prodotto industriale quasi ultimato e prime non lascia prevedere incremento di mercato + nuovi stili di vita hanno orientato domanda giovanile verso abbigliamento informale o verso capi semplici, poco costosi e molto diversificati. Crisi economica a inizi anni '70 = provoca contrazione di consumi italiani. 1975 = associazioni di categoria che riuniscono imprenditori di intero comparto fondano Federazione nazionale delle industrie tessile e dell'abbigliamento (FEDERTESSILE). La moda giovane degli anni sessanta. Anni '60 = condizioni per svolta decisiva in costumi e modo di vestire. Estate 1965 = Courrèges presenta grande collezioni di moda strutturata e corta che lo rende celebre. Origine della moda MAXI. 1970 = appaiono MINI SHORTS e tutte mode cominciano a mescolarsi. Attore principale = Popolo di adolescenti. Industria di confezione non sa capire nuovo mercato → alta moda ignorata dai giovani che adottano stili (comportamenti vestimentari autonomi che in molti casi si autoalimentano): cui escono grandi novità vestimentarie di anni '70 -Stati Uniti = beatniks e hippies. come minigonna femminile e colore maschile. Inghilterra e Francia = seguono percorsi diversi e accolgono sfida di cultura d'avanguardia. MARY QUANT = -aperto primo Bazaar nel 1955 in Kings Road. Secondo obiettivo con cui nuovi professionisti si cimentano = invenzione di stile con cui presentarsi a pubblico che non è più costituito da ristretta élite internazionale. Necessario che ogni creatore di moda adotti stile ben riconoscibile e lo persegui in tempo: -Missoni = sceglie di concentrarsi su materiali e colori di maglieria. -Krizia = dopo periodo di collaborazioni di Albini e Lagerfeld, trova situazione ideale in sodalizio fra Mariuccia Mandelli e Anna Domenici. Hot-pants, midi, mai kitsch, revival = mode che elaborano stile ironico ed eccessivo. -Ken Scott = s'identifica con grandi stampati realizzati in modo magistrale da Falconetto. -Albini = scelse strada di revival. Parigi = offre panorama espositivo che riproponeva arte e stili decorativi di primi decenni di secolo e YSL porta in passerella collezione ispirata a moda di anni '40. Milano = YSL organizza mostra su Liberty. Albini intuisce che anche moda deve ripercorrere proprio passato per trovare futuro. Gioco di travestimento = consente pausa di riflessione per sperimentare corrispondenze fra diverse proposte vestimentarie e occasioni di vita di 'nuova era' → tipo pin up, androgino, stile Longchamp e Marlene Dietrich, femme fatale, fanciulla in fiore: tutto viene riesumato da Albini e stilisti italiani cercando di capire e carpire sistema culturale che si appresta a modificare. La seconda generazione. 1975 = tutti stilisti hanno seguito esempio di Albini e Milano diventata capitale di prêt a porter. Camera nazionale di alta moda italiana non può fare altro che comunicare nuova realtà in proprio calendario. Cominciano a comparire nuovi nomi come Versace, Armani e Ferré = non hanno avuto parte in fase pionieristica: -Versace = inizia da Callaghan, prendendo posto lasciato vuoto da Albini. Sarebbe diventato progettista di Genny e Complice. -Armani = dopo lungo apprendistato a Rinascente e Hitman, ha costituito società con Galeotti e lavora per aziende diverse. Comincia a sfilare nel 1975. -Ferré = già conosciuto attraverso realizzazione di gioielli fantasia e presto inizia suo percorso di stilista con contatto con la San Giorgio, per approdare a sodalizio con Mattioli. Fine decennio = periodo straordinario per moda italiana. Il casual. Intera società ha messo in discussione riti e ruoli cui rispondono vecchie rappresentanti vestimentarie. Anche identità di genere viene attaccata da duro dibattito di femministe, ma anche da adozione di pantaloni da parte di donne e da diffidenza verso completo formale da parte di uomini. Unica condizione da rispettare = nessun legame con consuetudini borghesi. CASUAL = assume significato preciso → definisce tutto quello che non è formale, che non pretende che giornata si divida secondo certe regole, che può essere ogni occasione, che rispetta corpo e sua comodità, che ne salvaguarda salute e benessere attraverso uso di materiali naturali. VIAGGIO VERSO ORIENTE (vero o metaforico) = diventa tappa fondamentale da cui riportare pantaloni ampi di cotone leggero , jodhpur, camicie lunghe e diritte, ampiezze inusitate, tagli semplificati, colori di stile 'beduino', cafetani e tentativi di chador. Albini lo realizza nel 1977). Abbigliamento povero di Occidente = riconsiderato con occhio attento per captare indicazione, come uso di panni pesanti bordati da semplici sopraggitti di lana, sovrapposizione di capi da aspetto informe che possono essere tolti o indossati a seconda di temperatura, fustagno e velluto a coste per pantaloni o completi da 'guardiacaccia', stampati a fiori e i ricami folk, scialli, calzettoni e calze di lana pesante. La giacca Armani. CASUAL ITALIANO = comincia con giacca, indumento più difficile. MISSONI = crea cardigan che per certo periodo diventa specie di divisa colta per intellettuali e uomini di spettacolo: capo che sta sopra camicia come giacca, ma ha vestibilità inusuale, perchè fatto di maglia, e un apparire diverso, perchè fatto di colori. Armani risponde a stessa richiesta = propone moda che tiene conto di mutamenti culturali e sociali in atto: indumento formale classico, ma totalmente rinnovato. Operazione di Giorgio = da punto di vista culturale, indubbiamente rivoluzionaria: inventa giacca nuova che ha perso di formalità e di ruolo definito → specie di vestito vecchio e un po' sformato. In questo modo diventa indumento sottotono. Stilisti e industria. Modello non generalizzato, ma su filosofia di questo tipo che ha possibilità di affermarsi firme che diventano chiavi di volta di cosiddetto 'made in Italy'. Società tra Ferré e Mattioli prevede compartecipazione paritaria, ma solo griffe Gianfranco Ferré a essere nota a pubblico. Gianni Versace s.r.l. adotta struttura ancora più autodiretta → produzione affidata a più aziende che non hanno alcuna parte in società e che in taluni casi sono stati col tempo inglobate. Moda di stilisti = resa possibile da decentramento produttivo. Restaurazione anni ottanta. Giovani abbandonano piazze e si concentrano in discoteche trascinati da modello di John Travolta e di film culto La febbre del sabato sera → banalità di quotidiano trova antidoto in notti di disco dance vestiti di spandex, lurex, lycra, rayon, lamé d'oro, pietre luccicanti, paillettes, strass e lustrini di ogni tipo. Dissipazione notturna fatta di musica facile, di sesso e di droga. 1980 = definitiva fine a utopia di anni '70. Popolo di giovani = si lascia ingabbiare in questa nuova frenesia di consumo di lusso e si riconosce in uno dei trend di strada più conformisti di dopoguerra → 'PANINARI'. Le seconde linee. Armani → Time gli dedica cover storu = segnale che prêt à porter milanese è funzionale a nuovo scenario sociale. 1981 = presentate in Fiera sfilate per autunno-inverno 1981-1982 e è stato exploit fantasmagorico → rielaborazione più creativa di temi etnici che si sia mai vista. Stilisti di punta = hanno proposto collezioni spettacolari ispirate a Oriente. Moda = difficile e estremamente lussuosa: tessuti ricercati e con lavorazioni innovative, sconfina in haute couture. Armani = ha deciso di non sfilare e di non mostrare a stampa sua nuova collezione. Problema = diversificare offerte per mercati differenti. della moda ma rifiutata da 1982 = Armani e Galeotti ridiscutono contratto con GFT. Mercato. Doppio mercato: 1_quello già configurato in anni '70. 2_quello di lusso. Armani e Galeotti hanno lanciato linea Emporio Armani in cui si possono trovare da jeans a collezioni complete di prodotti di abbigliamento maschile e femminile a prezzo pensato per giovani. -A prima linea, destinata a pubblico di élite, viene attribuito compito di immagine e di sperimentazione. -A seconda linea, viene assegnato obiettivo da vendita di massa, caratterizzata da versioni più generalmente accettabili di idee moda presentate nella prima, con tessuti meno innovativi e produzione decisamente industriale. Il look e gli stili. Rifiuto di dimensione politica e 'ritorno a privato' assumono presto aspetto di stile di vita specifico, in cui ricchezza e presenzialismo diventano valori dominanti → nuova corsa a scalata sociale. Si parla di LOOK = struttura comunicativa fatta di abiti e oggetti di consumo capace di costruire immagine di ciò che non è. Per creare proprio look personale = no impresa facile → stilisti italiani pronti a questo compito: devono indicare in modo forte proprio messaggio creativo. Ferré = -s'impone con moda sobria, netta, pulita e progettata in modo magistrale, destinata a donna colta e raffinata. -propone forme geometriche senza abbandonare specie di appuntamento con suo pubblico rappresentato da maglieria con grandi effigi di animai e plissé. Versace = -si focalizza su traduzione a femminile di capi di abbigliamento maschili e su loro struttura proporzionale. -presenta primo abito in maglia metallica. FIRMA = diventa chiave estetica di nuovi consumi: eleganza anni '80 è aggressiva in sua sfacciataggine e esplicita in modo diretto Battaglia che donne devono combattere per imporsi in mondo di lavoro sempre più duro e competitivo richiede che abito sia trasformato in arma → spalle s'imbottiscono e parte superiore di corpo enfatizzata in maniera esasperata a scapito di quella inferiore. ABITO = perde sua qualità di specchio di persona e assume significato di rappresentazione di ruolo. GIACCA = nuova divisa femminile, parte di tailleur o accompagnata da minigonne, pantaloni, bermuda e scarpe con tacchi alti. Il successo del made in Italy. Armani, Biagiotti, Coveri, Fendi, Ferré, Krizia, Moschino, Soprani, Valentino, Versace, Gigli e Dolce&Gabbana → loro firma 1986 = -avvicinamento ad alta moda da parte di stilisti. sancisce ciò che è -vasta gamma d'offerte: casual firmato, fatto di magliette magliette, accessori, scarpe ecc. di moda o meno. Sera più sfarzosa; tempo libero più normale → richiedono di essere ugualmente garantiti da logica di look totale. MOSCHINO = sue ironie dadaiste, ma anche sue creazioni più dissacranti trovano spazio in questa frenesia di consumo. Nasce moda che mette a disposizione di ceto medio molto allargato fascia più alta di produzione. -Armani = diventa sinonimo di abbigliamento funzionale e discreto, sorta di nuova classicità adeguata a stili di vita e tipi di lavori moderni. -Ferré = lavora a immagine di donna a limite con tradizione di alta moda, unendo elementi etnici con effetti da haute couture e spiccata predilezione per sperimentazioni su materiali. -Versace = si specializza in abbigliamento aggressivo e provocatorio ispirato a eccessi di mondo dello spettacolo. Immagine che ciascuno si era creato deve essere sostenuta con tutti strumenti di comunicazione disponibili. Mode di strada, ricerca di avanguardia, produzione industriale. Prêt à porter = diventa 'la moda'. Vivienne ha realizzato propria attività all'interno di movimento punk, rappresenta momento di svolta e rinascita di creatività inglese. Ricerca di eleganza intellettuale decreta successo di un'ESTETICA INTIMA (maestri sono giapponesi). STILISMO NIPPONICO = comparso in 1970 con Kenzo e 1973 con Issey Miyake. Da primi anni '90 = proposta giapponese influenza nascita di avanguardia europea: -moda del Belgio → caratterizzata da ricerca di nuova estetica che viene da 'decomposizione' di capi e da sperimentazione più radicale, fino ad arrivare a tentativo di sottrarsi a logica di griffe utilizzando etichette bianche. -moda italiana → sceglie stile massimalista dove abiti opulenti, ricercati, ricchi di effetti revival barocchi e rococò. Fuga verso haute couture = rappresenta ulteriore sfida professionale con cui cimentarsi. con grosso bottone scuro. 2_semplicissimo fourreau di crêpe di seta nero, scollatura su schiena e maniche lunghe. Collo, polsi e vita decorati con applicazione a ricamo di catene, pietre simulate, perle finte, perline dorate, collari, nappe e quant'altro ritenuto necessario per simulare cascata di collane, serie di bracciali e diverse cinture: panoplina di bijoux che Coco ama indossare fin da anni '30. donne emancipate di anni '30 e '20 si riconoscono donne in carriere di primi anni '80 stanno adottando giacca e tailleur in idea di Gabrielle di vestirle con abiti ispirati ≠ pantalone rubati da guardaroba maschile come sorta di divisa e di KL = la declina unendo immagini e insegnamenti che vengono da passato: bottoni dorati con doppia C. modo da riuscire a costruire con loro sorta di codice senza tempo. Questo primo esperimento combina due di questi segni: tubino nero e bijoux trasformandoli in trompe-l'oeil ricamato che fa pensare a opera di pop art o forse a quel postmoderno di cui molti cominciano a parlare. Il “patrimonio spirituale” di Chanel. 1984 = in breve articolo KL sintetizza suo obiettivo e principi guida di suo lavoro: “Chanel è un look, un mood, una concezione che io devo portare in altro decennio.” → suo procedimento risulta chiaro: quando KL decide di rendere pubblico proprio percorso e utilizzarlo come chiave interpretativa di proposte di moda che vanno facendosi sempre più innovative. 1989 = organizzata mostra Chanel. Ouverture pour la mode à Marseille → progetto di rilancio ormai riuscito. Infine, KL solleva problema più grave = punto debole che ha caratterizzato ultime collezioni di Coco: RIFIUTO DELL'EVOLUZIONE. “fine di anni '60 = fa diventare se stessa fuori moda a occhi di pubblico, che ha un'idea diversa di modernità e eleganza.” Maison Chanel, dice, dotata di patrimonio spirituale che consente di adattarsi a mode più diverse: bastano maggior senso di libertà e un po' di sano opportunismo. RISULTATO = esemplificato in gruppo di disegni di 1991 che sono allegati a cartelle stampa di sfilate e poi pubblicati. Tavole = analisi di KL di ciò che a suo parare ha rappresentato spirito di Chanel: -anni '10 → cappello, nuova linea fluida, jersey. -anni '20 → tubini neri, tailleur sportivo, completo di maglia bianca bordata di nero, perle. -anni '30 → abiti da gran sera di pizzo o gitani, pochette, tailleur con spalle imbottite, prima comparsa di camelie in forma di bijou e di marchio a doppia C. Chanel ha messo a disposizione di Largerfeld il FOULARD. Simboli di ultima fase di sua carriera nella moda = doppia C intrecciata, tailleur con profili a contrasto, cappello con piccola testa, scarpa bicolore, bottoni di metallo dorato con marchio, borsa impunturata, collana di perle, cintura a catena con quadrifoglio, fiocco, camelia, spilla di metallo dorato e pietre colorate, orecchini a clip. Lavoro di DECOSTRUZIONE e di selezione ha messo in luce serie di segni visivi che possono essere disancorati da momento storico in cui sono nati, fissati in eterno presente e trasformati in indémodable. La nuova moda Chanel. Da 1983 = Karl tiene saldamente in mano intera direzione artistica di Maison parigina: da haute couture a prêt à porter, a accessori, a pubblicità → prêt à porter comincia ringiovanimento di moda Chanel. Mercato di prêt à porter = tutto nuovo → collezione per primavera-estate 1984, prima firmata da Lagerfeld. 1983 = inaugurata nuova boutique Chanel a Parigi. Sfida di settembre = classici tailleur di tweed color pastello, tubino nero, pizzo Chantilly per vestirsi da sera, rivisitazione più trendy di stile Chanel di anni venti. Completo bianco indossato da Coco = spunto per apertura verso abbigliamento sportivo. Anche costumi per Train bleu riportati in passerella, ma progettati secondo regole di pratica sportiva più recente. Collezione propone esperimento = DENIM → materiale povero e molto popolare. Stagioni successive = infrange uno a uno tabù di Coco: collezione primavera-estate 1985 → proposte giacche con spalle vistosamente allargate e imbottite. Gonne ben sopra ginocchio per approdare su passerella dell'haute couture anno successivo: inizio di percorso che sarebbe arrivato a minigonne inguinali e a shorts di metà di anni '90. Pelle, nera o rossa, trova gradualmente spazio. Il codice Chanel. Ben presto segni cominciano a trasmigrare e cambiare aspetto e materia. Vero catalogo da innumerevoli maniere in cui possibile creare oggetti diversi pure restando fedeli a codice dato. Bordi di giacca e tasche rifiniti con applicazione di passamaneria che simula catena dorata con nastro di pelle passante con cui invece è fatta cintura. Motivo a losanghe diventa una delle variabili cui Lagerfeld poteva attingere per caratterizzare sue creazioni e ottenere effetti più diversi. Tailleur Chanel = comincia a subire mutazioni: -prime collezioni in tweed bianco, blu o nero e tradizionali colori pastello. -anni '90 si colora di tinte fluo. KL = sempre più bravo nello scovare nuovi collaboratori giovani e creativi, capaci di portare scena il trasgressivo. Mode di strada = entrano in passerella mettendo a dura prova lezioni su eleganza che Coco amava impartire. Collezione successiva = novità maggiori: -giacca di tweed nel più puro stile Chanel abbinata a minigonne jeans e a stivaletti da motociclista. -irruppero su scena di moda più lussuosa alcune ragazzacce vestite con giubbotti chiodo di pelle nera trapuntata e stivali abbinati a strepitose gonne da ballo. Gamma di indumenti messi a disposizione di questa clientela e di suo stile di vita si estende. KL = tiene conto di cambiamenti di costumi che ancora è nato in USA: jeans, maglietta e scarpe Nike stanno diventando nuova divisa. Il mito Coco. Tutto questo poteva funzionare solo grazie sopravvivenza di mito di Coco Chanel, che deve periodicamente essere rispolverato a pubblico come albero genealogico o blasone di Maison. Mito non deve essere sfatato = spirito di Grande Mademoiselle deve continuare. 17 ottobre 1994 = esemplare finale di sfilata prêt à porter → 50 modelle portate su spalle da giovanotti che salgono in passerella indossando camicetta di lana nera, larghi pantaloni bianchi, sandali con zeppa, fascia in testa e collane di perle a collo. Due collezioni di haute couture 1996 dedicate a Coco = ancora più coinvolgenti. -seconda collezione = copertina disegnata da Lagerfeld e titolo Le Ritz. Coco Chanel Suite. Partita che Karl gioca con Chanel estremamente difficile e soprattutto senza precedenti. 1986 = mondo di moda prende atto di successo dell'operazione e assegna a KL il De d'Or. Anche prêt à porter e accessori = stanno ormai vivendo stagione felice. 1989 = indiretto riconoscimento di popolarità di cui griffe gode in USA viene da cinema → Francis Ford Coppola accetta che figlia Sofia vesti piccola protagonisa solo con Modelli Chanel = perfetti perchè si tratta di moda di lusso più seducente del modelli Chanel. momento e perchè tutti spettatori sarebbero in grado di riconoscerli a primo sguardo. Sfilate = miniera più certa e sperimentata per affermare stile di una griffe e per comunicare con pubblico attraverso complesso sistema mediatico che da sempre fa da tramite fra case di moda e donne che si vestono. Prêt à porter e soprattutto accessori = utilizzando in modo sapiente fascino esercitato da alta moda, creano moda che sa fronteggiare concorrenza di stilisti italiani, d'avanguardia giapponese e di più austero minimalismo di anni novanta, sopravvivendo a tutti. Investimento pubblicitario = non fa perdere di vita fatto che Chanel è marchio di lusso. Sistema Lagerfeld = comincia a essere considerato paradigma da prendere a modello ogni qualvolta si decida di rinnovare griffe storica, magari un po' appassita, modificando mosse di scacchi a seconda del caso → accaduto per Gucci, Dior, Luis Vuitton, Balenciaga e CAPITOLO 16: HAUTE COUTURE E INDUSTRIA DEL LUSSO: CHRISTIAN DIOR Vionnet. La nuova proprietà: da Boussac ad Arnault. Prima fase di Maison Christian Dior finisce 30 maggio 1978 = gruppo Boussac viene messo in liquidazione giudiziaria. Declino iniziato in anni '70 = mondo cambia velocemente e Boussac non sa capire quello che stava accadendo. Sono dei parvenu nel mondo della finanza, ma con politica di acquisizioni a pieno raggio hanno accumulato in breve patrimonio ormai immenso che va da pannolini per bimbi a tessile, a grande distribuzione. Illusione di breve durata = Korvettes (catena d grandi magazzini americana) provoca perdita di denaro da creare falla incolmabile nella società. 1984 = presa decisione di mettere intero gruppo in vendita giudiziaria → fra candidati a acquista Bernard Arnault che costituisce offerta che ottiene approvazione di governo francese. Suo passo successivo = raggiungere accordo con creditori e acquistare pacchetto di azioni rimaste in mani di fratelli Willot. Finanza e industria del lusso. A Bernard Arnault non interessa diventare industriale tessile e vende tutto, tranne grande distribuzione e Dior. Arnault si trasferisce in USA dove continua sua attività. Interesse per Maison Dior = può essere stato semplicemente frutto di quell'intuizione improvvisa che egli ricorda anni dopo. Soluzione = adattarsi a situazione e lasciarsi inghiottire da mercato → con Louis Vuitton e Moët et Chandon questa strategia ha dato ottimi risultati. Espansione = non limita problema di fondo che rischia di bloccare progetto Dior e cioè impossibilità di sostenerlo con vendita di profumi e cosmetici. Avventata vendita di società Parfums Dior e Moët Hennessy ha dimezzato potenziale di sviluppo di casa di moda di Avenue Montaigne → accordo di fusione tra Moët Hennessy e Louis Vuitton da vita a LVMH = primo gruppo mondiale specializzato in lusso. 1_svolge parte di sua carriera in settore siderurgico voluto da azionisti di famiglia come PDG della Moët et Chandon nel 1969. Sua strategia per rendere più solida società = versificare produzione acquisendo altre aziende. 2_trasformazione di Louis Vuitton è recente → opera di Henry Recamier, menager che proviene da settore siderurgico. Giro di affari di appena 7 milio di franchi l'anno. OBIETTIVO di Recamier = trasforare Louis Vuitton in marchio che rappresenti idea stessa di lusso e di viaggio e di proporla su mercato internazionale → diversi mezzi utilizzati: 1_pogettato piano di comunicazione fatto di pubblicità e pubbliche relazioni, ma idee innovative come quella di patrocinare l'America's Cup fino a creare la Louis Vuitton Cup. 2_contemporaneamente si sceglie di controllare direttamente rete distributiva utilizzando solo negozi di proprietà o insieme a soci di minoranza e di fabbricare prodotti unicamente in Francia. 1984 = LV impiega 1217 persone e raggiunge a cifra d'affari di 1,1 miliardi di franchi. Occasione che favorisce progetto di Arnault = calo di azioni LVMH in seguito a crollo borsa di Wall Street di 1987. 1988 = Arnault assume controllo di gruppo LVMH → strascichi di guerra del lusso si protrassero ancora per un po'. Modelli di sfilata = a disposizione di cosiddette celebrities, popolari personaggi di mondo di spettacolo disposti a indossarli in occasioni mondane di particolare impatto mediatico. Couture = lasciata a sé stessa non è in grado di affrontare nuovo millennio, mentre Chanel e Dior possono darle nuova vita. Maison Dior = ha messo in discussione anche sfilata di prêt à porter. Galliano = entra a far parte di spettacolo sfilata come attore principale, non come semplice creatore. Moltiplicare effetto mediatico un'idea da grande comunicatore. La sfilata spettacolo. Sfilate haute couture di Galliano = assume sempre più forma di grandiosi spettacoli teatrali che di volta in volta raccontano favole o storie meravigliose e per il cui allestimento non vengono risparmiate né forze né denaro. Collezione primavera-estate 1998 = Arnault mette a disposizione grande scalone e foyer di Opéra di Parigi, rende omaggio a marchesa Luisa Casati → annunciati da pioggia di petali di rosa, 38 modelli che sfilano raccontano vita di marchesa. Ciò che renda tutto furi norma è regia, trucco, pettinature, straordinari cappelli di Stephen Jones e recitazione di modelle. Collezione dopo = ispirata a surrealismo che ripropone temi che in anni '30 hanno fatto di Schiapparelli regina di eccentricità, parve a critica “semplicemente bella”. La 'Nuova Generazione Dior'. 'Nuova Generazione Dior' = entra in scena su palcoscenico più importante → reggia di Versailles. Modelli sembrano fatti di stracci recuperati in modi diversi e uniti o sovrapposti per formare vestito, inno all'arte in pattumiere, o sono ricavati da carta di giornale adattata a corpo → tagli asimmetrici e irregolari, cuciture a rovescio, spille da balia, fettucce, buchi, strappi, orli sfrangiati, macchie ecc. Al collo o in vita appesi a cintura di cuoio o a pezzo di spago, tappi, pettini sdentati, Tema = Clochard, anche se Galliano chiarisce di non aver avuto alcuna intenzione di fare collezione sociologica o documentario su povertà che si vede per strada. Fra grida di orrore c'è anche chi ha molto semplicemente obiettato che questa moda non è adatta a clienti borghesi di couture. Tutto ciò sentito come oltraggio a Dior, a tradizione di haute couture e a sue buone maniere. ABITO = prende tutti significati che sono stati attribuiti in tempo e ne assume altri. irrituale esibizione di lusso. Quella che va in scena a Palais Royal = fine di minimalismo → lusso ha vinto. Inizi nuovo millennio = clientela di marca parigina cambiata: età media semplicemente soluzione tecnica. di 25 anni, composta da generazione di giovani donne arroganti e sfrontate, affascinate di segni esteriori di lusso e di successo (attrici, cantanti, star di nuovo diventate modello di riferimento). Campagne pubblicitarie si caricano di sensualità provocante, a limite di porno-chic. Icone di identificazione di Maison = modelle famose come Kate Moss e Gisele Bündchen, ma soprattutto celebrità come Monica Bellucci e Sharon Stone. Per consumatrice ideale = boutique si riempiono di oggetti resi riconoscibili da nome Dior o da iniziali CD. A questo mondo femminile Galliano dedica collezione haute couture di primavera-estate 2001. Stilista di Dior dichiara di aver scelto eroina in quanto icona di movimento femminile. DONNE DI GALLIANO = portano abiti di antiche guerriere per combattere in mondo di fumetti. Ultimo fuoco di questa concezione di moda = unisce avanguardia e lusso, temi sociali e culture, nuove concezioni di abito e perfezione tecnica da atelier tinse di rosso sangue sfilata primavera-estate 2006. Difficile dire se Galliano è colpito da analogie sociali culturali fra le banlieue parigine in rivolta e sobborgo londinese di immigrati in cui è cresciuto → allusioni evidenti a ghigliottina vergato su collo o decolleté di alcune modelle come tatuaggio da lager, scheletri e pezzi di corpi disegnati a ricamo, ma soprattutto sangue, che tinge di rosso passerella, macchia vestiti da aria sbrindellata, intrideva gli orli, s'incrosta su stivali candidi. Forse perplessità con cui sono state accolte collezioni precedenti hanno suggerito a staff di Christian Dior di modificare immagine offerta di passerella di haute couture, tornando a proporre suoi meravigliosi spettacoli che ormai fanno sognare pubblico a occhi aperti. → marketing più aggressivo riservato a categorie di prodotti riservato a categorie di prodotti che hanno mercato di massa. Viaggi e 'nouveau glamour'. -Primo caso = riflettori si accendono su Medio Oriente e via di seta, grande Russia e suoi mille popoli, Cina e Giappone. -Seconda via = collezione parla di America e Hollywood anni '40 e '50 con sue star, da Marlene Dietrich a Marilyn Monroe. Nel 2003 è la danza: abiti offrono altrettante interpretazioni di quei molteplici modelli di seduzione che musica e movenze di ballo hanno sempre portato con sé. Da 2004 = tema del viaggio perde ogni connotato di ricerca etnica e si fonde con riproposta di più puro stile Dior. Successiva visita in Mitteleuropa porta in passerella regine, imperatrici e principesse di famiglie che nel tempo hanno regnato su Vecchio continente → corone e tiare messe in bilico su acconciature arruffate, vistosi monili più simili a lampadari di Murano che a gioielli di corona inglese completano abiti da sera ricamati o dipinti con più vistosi e noti emblemi di potere (ermellini, cardi, tulipani, aquile bicipiti, stelle, pavoni ecc.) Tutti i segni di antico lusso di corte conferiscono a chi porta un incedere lento, grave e aulico. Fra metà di 2007 e fine di 2008 = spazzato via oltre ¼ di patrimonio americano e effetti i crack si propagano immediatamente in tutto il mondo → caos crea ben presto problemi a settore produttivo e origina clima di panico che induce ovunque drastica riduzione di costumi. Dirigenza Dior coglie mutamento molto prima che scoppiasse crisi = si rende conto che è necessario inventare nuove strategie d'impresa e rivedere sia aspetto creativo che immagine di Finito tempo di eccentricità, arroganza pop-chic delle marchio attraverso attenta politica di marketing. più audaci destrutturazioni → clientela più interessante sembra essere costituita da ricche cinesi, desiderose di indossare modelli che sembrino più possibile usciti da stesse mani di CD. Anche immagine = meno aggressiva e anche Maison identifica propria icona atemporale: tailleur Bar. In 'New New Look' di John Galliano. Ritorno a CD = celebrato 3 luglio 2005 con sfilata che sembra film biografico o album di ricordi. -Introduzione = dedicata a Madeleine, elegantissima madre di CD che dà inizio a sfilata scendendo da calesse insieme a figlio, entrambi vestiti in stile edoardiano di moda a inizi del '900. Storia si trasferisce poi in Avenue Montaigne per raccontare lavoro di Dior. -Primo Capitolo = creazione: costruzione di vestito. Monsieur Dior elabora quattro abiti su sue modelle preferite a partire da strutture nascoste di busti, imbottiture, tulle e crini, fino a prove di tessuti, ricami, decorazioni. -Secondo = poi presentazione di collaboratrici di Dior, le direttrici: tre donne che con loro savoir-faraire hanno aiutato Monsieur Dior a mettere a punto sua silhouette. Tailleur di tulle a ricamo léopard, pied-de- poule e fiori grigi. Clienti celebri, dive di Hollywood, top model di loro epoca: sette indossatrici, in parte di Rita Hayworth, Ginger Rogers, Ava Gardner, Marlene Dietrich, Vivien Leigh, Olivia de Havilland, Lauren Bacall sfilano con altrettanti abiti da sera lunghi splendenti di ricami. Conclusione di sfilata = tre scene pensate per sottolineare legame di continuità ideale fra Galliano e Dior, amore per viaggi uno e passioni dell'altro: 1_rivisitazione di ballerine di Degas vestite di colori e materiali di tradizione andina, ispirate a Margot Fonteyn. Collezione = frutto di approfondito 2_tributo a lavoro di atelier: quattro Catherinettes vestite di giallo e verde per celebrare lavoro in archivi della tradizione della sainte Catherine cui Dior era molto affezionato. Maison, che Galliano 3_omaggio a passione di Christian Dior per balli mascherati, ispirandosi a pitture fa risalire a suoi esordi coloniali della scuola di Cusco. in Avenue Montaigne, ma che deve essere stato rifatto in quest'occasione. È qualcosa di più di un omaggio → si tratta di revival in piena regola. In collezioni successive = ricerca su giacca di tailleur Bar e di New Look è appena mascherata da scenografie medioevali-barocche o in stile Madama Butterfly con telefonino. I sessant'anni della Maison Dior. Evento = celebrato in grande stile. Tema per collezione = Galliano sceglie due passioni di Dior: feste in costume e arte. Trascorrono sale di un immaginario museo in cui passeggiano figure uscite da dipinti di Picasso, Degas, Manet, Velàzquez, Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Botticelli, Leonardo, Michelangelo e altri. Si tratta di una collezione straordinaria che amalgamava a perfezione obiettivi diversi: esaltare haute couture e una maestria professionale con modelli che solo più grandi professionisti di questo settore sono in grado di realizzare, offrire immagine 'assoluta' di gusto per teatro e costumi che ha sempre caratterizzato Galliano, rendere omaggio a Dior uscendo da stereotipi di revival → è progettazione di successo di progetto di Bernard Arnault = haute couture è stata salvata. Galliano per la sfilata = ha creato qualcosa che va oltre normale prodotto haute couture e supera anche sue performance precedenti. In questa favole c'è anche morte = rappresentata da Spagna → per primavera Galliano ha progettato insieme a Robinson solito viaggio stagionale in Africa del Nord e penisola iberica: lo fa da solo. OBIETTIVO INIZIALE = ricerca su influenza araba, ma Andalusia gli offre qualcosa che supera di gran lunga bellezze di città moresca → incontra torero Miguel Abelàn. Dolore per scomparsa dell'amico che è sempre sceso a suo fianco nell'arena della moda apre racconto di défilé con note di Silencio por un torero, prende forme di Vergine sivigliana di Venerd' Santo ispirata a Goya e di androginia mujer con la montera in testa di Ignacio Zuloaga, poi, per uscita finale, fa scegliere come travestimento un traje de luces azzurro e oro.
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