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Lezione 4: Vivaldi e la Musica Barocca Italiana - Storia della Musica - Prof. Malvano, Appunti di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea

Musica baroccaAntonio VivaldiStoria della musica

Questa lezione esplora la musica barocca italiana e il ruolo di antonio vivaldi come rappresentante virtuosistico del concerto grosso solistico. Vivaldi, noto come 'il prete rosso', vive in un venezia in crisi ma con una fiorente musica, caratterizzata da innovazioni tonali e una grande attenzione ai registri acuti. La basilica di san marco è il cuore di questa musica, con una orchestra fissa e stipendiata e una architettura a croce che favorisce la sperimentazione spaziale. Vivaldi, che prende i voti e dirige l'ospedale della pietà, scrive circa 400 concerti grossi o solistici, caratterizzati dal dialogo rispettoso e la tecnica alternativa.

Cosa imparerai

  • Che ruolo ha Antonio Vivaldi nella musica barocca italiana?
  • Che caratteristiche musicali sono tipiche della musica barocca italiana?
  • Come la musica barocca italiana è strutturata in termini di dialogo e tecnica?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 10/11/2022

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3.9

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Scarica Lezione 4: Vivaldi e la Musica Barocca Italiana - Storia della Musica - Prof. Malvano e più Appunti in PDF di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea solo su Docsity! Storia della musica – lezione 4 ANTONIO VIVALDI E IL CONCETRO GROSSO\SOLISTICO ALL’ITALIANA. Le caratteristiche della musica barocca italiana è il virtuosismo e il principale rappresentante dell’ambito strumentista in Italia è Antonio Vivaldi. Ci troviamo in un’epoca nella quale si afferma l’uso del violino nella musica strumentistica, perché nel barocco vi è un’elevata attenzione ai registri acuti (nell’opera ad esempio i castrati). Nel 700 Venezia riscontra moltissimi problemi: le guerre ottomane, la peste, gli aristocratici che abbandonavano la città, l'elevata povertà. Per la musica nella città veneziana la situazione però è apertamente migliore, qui la musica: - Vede l’avviamento delle ricerche innovative nelle quali si fissa la tonalità e le sue tensioni; - Trovava manifestazione in alcune dei teatri nei quali si fissa il repertorio vocale, la grande opera e il melodramma, lasciando segni importanti per il teatro imprenditoriale, che nasce esattamente a Venezia. Da questo punto di vista il Teatro S. Cassiano e il Teatro S. Moisè, due dei teatri più famosi per il teatro operistico; - Per il repertorio strumentale (dove Vivaldi è fondamentale) la Basilica di San Marco è essenziale: aveva un’orchestra fissa e stipendiata (un caso raro, perché di solito le orchestre non erano stabili ma i musicisti erano liberi artisti). All’interno della Basilica di San Marco la sua architettura a Pianta a croce presenta dei bracci proporzionati tra di loro, favorendo la sperimentazione nella spazializzazione della voce: si cominciò a pensare all’orchestra come un organico da dividere in diversi gruppi, distanti tra di loro, per poter creare degli echi tra di loro e come la musica potesse viaggiare nello spazio. Ciò porta delle ricerche nel dialogo tra le parti, il principio fondamentale sul quale si basa il linguaggio concertistico. Vivaldi (conosciuto come il prete rosso), nel 1703 prende i voti e ha il privilegio di non celebrare messa (grazie all’asma), in questo modo ha la possibilità di conoscere e viaggiare per l’Europa, in questo modo entra in contatto con le altre realtà musicali e di far conoscere il proprio repertorio. Inoltre Vivaldi ha la possibilità di dirigere l’Ospedale della Pietà (Venezia), nel quale ha vari incarichi: - Scrive la musica per le ragazze; - Organizza e imposta la stagione concertistica; - Le educa alla musica; - Acquista gli strumenti musicali e tutti gli elementi essenziali per la stagione concertistica. Ciò si risente anche nel repertorio di Vivaldi, dove si può notare la sua propensione educativa. La maggior parte dei manoscritti di Vivaldi si trovano a Torino, arrivano in una canonica del Piemonte, devo rimangono nascoste per moltissimo tempo, per poi essere vendute e catalogate dalla Biblioteca Nazionale di Torino. L’altra metà dei suoi manoscritti si trovano da un fondo genovese e viene venduto, nella prima metà del 900, dalla Biblioteca Nazionale di Torino, dove possiamo trovare il 90% della sua produzione. In questo modo la maggior parte della musica di Vivaldi per moltissimo tempo non è stata mai ascoltata, in quanto lui scriveva e vendeva i suoi manoscritti, senza mai creare una seconda edizione o riscriverla. In tutta la sua vita, Vivaldi ha scritto circa 400 concerti grossi o solistici. Per Stravinskij in realtà “Vivaldi non ha scritto 400 concerti, ma un solo concerto per 400 volte”, in realtà la sua musica presenta una grande varietà espressiva e stilistica, ovviamente sono presenti degli elementi ripetitivi. Il concerto, in musica è il momento esecutivo della performance, ma presenta la forma del concerto all’italiana barocco. Presenta due caratteristiche: - Il dialogo rispettoso. La parola concerto non ha una sua origine precisa, potrei derivare dal latino Cum-certare (lottare insieme) o da Conserere (mettere insieme), in entrambi i casi alludono all’idea del dialogo, del confronto tra due parti. Nel corso del barocco c’è una grande ripresa di interesse per la retorica, ossia l’arte del dialogo in maniera proporzionante tra entrambe le parti, questa visione viene ripresa anche nel concerto dove il dialogo avviene in maniera civile, alternante e non vi si presenta un caos. (Non è una caratteristica ma è essenziale); - La tecnica alternativa. Nella composizione in forma di concerto abbiamo una struttura per blocchi che alternano continuamente una parte più ristretta di strumentisti, i soli\solisti (di solito sono due violini e accompagnamento), e una parte di tutti o ripieno, ossia dove suona tutto l’organico; - Polarizzazione. L’attenzione del compositore e dell’ascoltatore viene polarizzata dal blocco solistiche, dove avvengono gli elementi di virtuosismo ma anche perché ascoltiamo del materiale nuovo, a differenza del momento tutto o ripieno. Ciò è dovuto da un fatto sociale e lavorativo, visto che la maggior parte delle orchestre venivano create per ogni concerto, al suo interno si potevano trovare sia professionisti che non, per tal motivo nella sezione solistica si trovavano i professionisti che hanno delle conoscenze maggiori. La polarizzazione e il concerto grosso si contrappone alla polifonia. - Ripetizione. In questo periodo vi è l’idea di ripetere la stessa musica ogni volta diversamente, in diverse modalità: o Progressione. Viene presa l’idea (magari un frammento melodico), la ripeto più volte o salendo o scendendo sulla scala; o Effetti di eco (caratteristici del barocco, caratteristico, ad esempio, della Basilica di San Marco). Per creare questo effetto bisogna lavorare sulla dinamica, ossia proponendo un’idea più forte e ripetendola in piano; o Ritornelli. Il modo più semplice per ripetere le cose senza salire o scendere o con effetti di eco, ma abbiamo un tutti iniziale con tutta l’orchestra che ripete tutta l’orchestra che suona l’idea che sarà il ritornello, una sezione solistica che polarizza la nostra attenzione in cui ascoltiamo del materiale nuovo che viene suonata in maniera virtuosistica, di nuovo il tutti, poi i soli, e cosi via. Questa architettura\ forma è centrale nei 400 concerti di Vivaldi. Le stagioni di Vivaldi. I concerti di Vivaldi hanno un interesse per l’imitazione della natura e sono preceduti dai sonetti, una piccola poesia che introduce e crea l’ambiente, spiegando cosa vuole raccontare il concerto. I versi dei sonetti sono abbinati a precisi passaggi della partitura a precisi momenti dell’articolazione formale. Il tremolo nella Primavera rappresenta il tuono, mentre i soli dei violini rappresentano i lampi, sono dei flash veloci, dando l’idea di luminosa e visiva. In questo caso la tonalità è minore, scura, tetra, anche se in seguito vi è una sezione di ritornello che cambia: dopo il temporale è stato un momento di scurità ed essendo la musica un arte
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