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Storia delle Crociate nel Medioevo, Appunti di Storia

Descrizione delle motivazioni e degli avvenimenti che caratterizzarono il medioevo e che furono chiamate "crociate"

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 11/07/2020

ivan-larotonda-1
ivan-larotonda-1 🇮🇹

4.6

(127)

58 documenti

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Scarica Storia delle Crociate nel Medioevo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Tra gli obbiettivi del papato nel movimento di riforma della chiesa, vi fu quella di risvegliare il fervore e la fede dei cristiani, per questo motivo i pontefici favorirono e stimolarono la pratica dei, pellegrinaggi, ossia viaggi individuali o collettivi compiuti verso un luogo sacro per devozione o penitenza. Le principali mere di pellegrinaggio erano Roma, sede delle tombe degli apostoli Pietro e Paolo e Gerusalemme, dove sorgeva il Santo Sepolcro di Cristo, a queste si aggiunse Santiago di Compostela nella Spagna nord-occidentale dove si riteneva di aver rinvenuto la tomba di san Giacomo. Per la stessa ragione, quando i regni cristiani che erano sorti nelle regioni settentrionali della Spagna avviarono la reconquista del califfato di Cordoba, papa Alessandro II emanò una bolla che permetteva l’indulgenza, cioè la remissione dei peccati a chi avesse contribuito all’espansione della cristianità partecipando alla lotta contro gli infedeli. La chiesa forni una piena legittimazione delle armi per la difesa e la diffusione della fede cristiana: una guerra poteva essere giusta se combattuta nell’interesse della cristianità. Lo scontro tra i mondi cristiano e musulmano iniziato in Spagna era destinato ad espandersi anche in Oriente. Furono questi i presupposti che diedero inizio alle crociate, le spedizioni militare compiute dall’Occidente cristiano per strappare agli arabi il controllo del Mediterraneo Orientale. Varie furono le motivazioni di queste imprese, animate non soltanto dal fervore religioso e dalla volontà di proteggere i pellegrini, ma anche da scopi economici e politici. Dal punto di vista della Chiesa, le crociate rispondevano al desiderio di espandere la cristianità verso Oriente. Interessi assai terreni indussero le nobiltà europee ad aderire alle spedizioni in Terra Santa, dove vi erano terre, città e porti da conquistare. L’idea delle crociate in Terra Santa prese forma quando la pressione dei turchi, un popolo di razza mongola convertitosi all’Islam, che avevano conquistato l’intera Asia Minore, si fece così intensa da minacciare Costantinopoli. I Turchi si mostrarono più intolleranti nei confronti dei pellegrini cristiani. Alle violenze sui pellegrini i turchi sommarono il pagamento di un dazio che rese impossibile l’accesso ai meno facoltosi. Fu papa Urbano II, nel concilio di Clermont (1095), ad invocare ufficialmente la crociata, invitando tutti i cristiani di vocazione militare e non, a partire in pellegrinaggio armato per Gerusalemme, rivestiti con l’insegna della croce. Mossi dall’esortazione del pontefice, gruppi eterogeni composti da uomini, donne e persino bambini (crociata dei pezzenti) si misero spontaneamente in marcia verso la Palestina nel 1096, ma non vi giunsero mai perché la maggior parte di loro fu sterminato lungo il percorso dai Turchi. Nell’estate del 1096 prese il via la prima crociate, guidata dal duca Goffredo di Buglione. Grazie all’aiuto fornito dall’imperatore bizantino Alessio Comneno, dopo aver sconfitto i turchi, i crociati riuscirono a conquistare Gerusalemme. La debolezza degli stati crociati divenne evidente, quando una poderosa controffensiva musulmana determinò la caduta della città di Edessa e costrinse i crociati a cedere ai Turchi ampie
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