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La Guerra Fredda e l'assetto politico del mondo dopo la seconda guerra mondiale, Appunti di Storia Delle Comunicazioni Di Massa

Come le sorti della seconda guerra mondiale iniziarono a orientarsi verso la sconfitta del nazifascismo e la vittoria dell'alleanza antifascista, composta da usa, uk e urss. Il documento illustra come la posizione dell'urss cambiò durante la guerra e come i dirigenti sovietici pianificassero di creare un'area di controllo politico e economico nella zona orientale dopo la vittoria. Inoltre, il testo discute del nuovo ordine mondiale che sarebbe emerso dopo la guerra e della competizione tra due superpotenze, con un ruolo debole dell'europa. Il documento illustra anche il desiderio di concentrare le risorse inglesi sulla creazione di un welfare state e il modello di stato sociale che divenne il modello sociale di fatto in europa occidentale.

Tipologia: Appunti

2012/2013

Caricato il 24/04/2013

patakikky
patakikky 🇮🇹

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Scarica La Guerra Fredda e l'assetto politico del mondo dopo la seconda guerra mondiale e più Appunti in PDF di Storia Delle Comunicazioni Di Massa solo su Docsity! STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Si considera il periodo che va dal 1945 al 1989 denominato “guerra fredda.” Si tratta di una Periodizzazione convenzionale, perché le radici di questa guerra affondano già negli anni della 2 GM. Soprattutto le possiamo individuare già dal 1942, quando comincia ad apparire abbastanza chiaro, che le sorti della guerra si orientavano verso la sconfitta del nazifascismo e la vittoria della“ grande alleanza antifascista”, cioè l'alleanza tra Uk, Urss (entrata in guerra a seguito aggressione nazista nel 1941--->operazione Barbarossa) e Usa (entrati in guerra il 7 dicembre 1941 quando l'aviazione statunitense fu bombardata da quella Giapponese nella base navale di Pearl Harbor). Nel 1942 comincia a emergere che la guerra volgeva in questo senso per 2 motivi: • gradualmente le truppe tedesche e Italiane devono ritirarsi dal bacino del mediterraneo (Africa settentrionale.) • stava fallendo il tentativo nazista di sfondare il fronte orientale cioè di sconfiggere la Russia (fallisce definitivamente nell'inverno del '42) I tre grandi alleati, tra cui manca la Francia, sconfitta nell'estate del '40 (nella Francia del sud si forma il governo di Vichy, formalmente indipendente ma in realtà filonazista, e un governo francese antinazista in esilio a Londra sotto de Gaulle, che non è considerato per ora) s’incontrano. Si tratta dunque del primo incontro tra Usa, Uk e Urss per cominciare a ragionare su quella che sarebbe stata la carta, l'assetto politico del mondo nel secondo dopoguerra, che nel gennaio 42 non si sapeva quando sarebbe cominciato, ed e la dichiarazione delle nazioni unite , le nazioni unite, ovviamente in guerra, contro nazismo e fascismo e che rimarrà, dal punto di vista dei principi,degli ideali, la base di riferimento ,anche negli anni successivi, per il proseguimento della guerra antinazista e per il successivo ordine mondiale. Questa dichiarazione aveva, nel bene e nel male, un precedente esplicito: i 14 punti di Wilson. Presidente democratico americano durante la 1 GM che, al momento dell'entrata in guerra nel 1917 del suo paese, fa una dichiarazione in cui rende noti gli scopi che gli Usa si prefiggevano con la loro entrata in guerra. Tra questi scopi: ✗ Avere una diplomazia aperta ✗ degli scambi commerciali il più possibile liberi. ✗ La fine della diplomazia segreta ✗ La determinazione dei confini europei sulla base dell’autodeterminazione dei popoli e dei vari confini etnici ✗ Quello che ci interessa e quello con il quale Wilson proponeva la creazione di una nuova. organizzazione internazionale, La Società delle Nazioni, che doveva servire, attraverso le relazioni diplomatiche, a mantenere la pace nel mondo. Il filone idealista Wilson era anche uno scienziato della politica che apparteneva al filone idealista delle relazioni internazionali, che ha come capostipiti Kant e Rousseau. In particolare uno scritto di Kant intitolato “Per la pace perpetua”, il cui significato e già nel titolo, e cioè l'idea che attraverso il dialogo e il confronto si potesse raggiungere la pace perpetua tra popoli e governi. Un filone, quello idealista, che parte da Kant e arriva a Wilson, all'idea della Società delle Nazioni, che doveva mantenere la “kantiana pace perpetua tra i popoli”. Il filone realistico Questo filone si contrapponeva a quello maggioritario tra gli studiosi di relazioni internazionali, che nasce nel 500, noto come filone realistico. Ha come progenitori Hobbes, autore della celebre frase“ homo homini lupus”, e Machiavelli. Nel “Principe” di Machiavelli ci si trova di fronte ad una visione della realtà e delle relazioni dell'uomo altrettanto pessimista di quella di Hobbes (l'uomo si comporta nei confronti degli altri uomini come un lupo), e cioè l'idea che gli uomini sono disposti più facilmente “a perdonare l'assassinio del padre rispetto al furto del portafoglio”. E quindi, Hilary Giozzi 1 prosegue Machiavelli, “A tutti piacerebbe vivere in un mondo dove gli uomini sono onesti, buoni, corretti, amanti l'uno dell'altro, ma la realtà effettuale delle cose va in un senso diverso.” La natura degli uomini e di solito malvagia. Il buon governante e quello che si comporta nei confronti degli altri governanti utilizzando “le armi della volpe e del leone”. Alternando astuzia e forza perche, se si comporta come una pecora, è mangiato e non farebbe né il suo bene né quello del popolo affidatogli. Non vuol dire che il fine giustifica i mezzi ma che la politica ha delle proprie regole che non vanno giudicate secondo i parametri della morale cristiana o religiosa. Non vuol dire che il politico può fare tutto ma deve considerare quello che gli e concesso di fare, in conformità a quelle che sono le esigenze di governo e della politica e, in ogni caso, va giudicato sulla base dei risultati che ottiene. Machiavelli prende la figura del Valentino, noto per la sua crudeltà, e che poi finisce ucciso dai nemici senza aver realizzato i suoi progetti. In quel caso Machiavelli e stato duro nei suoi confronti. Dice “E stato crudele ma questo non gli e servito a nulla. Questa sua crudeltà poteva avere un senso se avesse raggiunto lo scopo prefisso. Dato che non c'è riuscito diventa in buona parte una crudeltà inutile e dannosa. E bene considerare poi come questa visione realistica ha poi delle conseguenze non solo nel rapporto tra sudditi e principi, tra governati e governanti, ma anche nel rapporto tra stati e quindi anche nelle relazioni internazionali. Questa concezione di Hobbes e Machiavelli,che “homo homini lupus” e che quindi bisogna partire da questa constatazione delle cose come stanno, e passata poi anche nella concezione dei rapporti fra stati. Gli scienziati realisti di relazioni internazionali ritengono, infatti, che il principio che regola le relazioni internazionali sia l'anarchia o il caos. Nelle relazioni internazionali la guerra e un fattore ineliminabile e che quindi bisogna tenere presente; perche gli stati sono portati inevitabilmente a ricercare la propria potenza, anche a danno degli altri stati. Cosi come l'uomo e, per la sua natura, portato a cercare il guadagno e il potere, allo stesso modo gli stati cercano l'espansione e la potenza anche a costo di affrontare delle guerre a danno degli altri stati. Da questa visione realistica ne discende che non e possibile creare un ordine internazionale. Due secoli dopo Kant sovverte questa idea dicendo che tutto ciò era possibile creando delle organizzazioni internazionali. Gli errori dell'istituzione della Società delle Nazioni Quando i capi di stato delle potenze vincitrici della 1 GM (Uk, Usa, Francia, Italia) si trovano a Versailles per discutere i vari trattati di pace, quello principale con la Germania, l' unico firmato a Versailles, Wilson pone come primo punto da discutere, l'istituzione della società delle nazioni. Tanto e vero che il trattato che istituisce la creazione della società diventa un punto, inserito nel trattato di pace firmato a Versailles, quello che stabilisce la pace con la Germania. Non e un trattato separato. La carta delle Nazioni Unite e la discussione che porterà nel 45 alla creazione dell'Onu, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha come punto di riferimento, nel bene e nel male, la disputa del 1919 sull'istituzione della Società delle Nazioni. ➔ Nel bene perche di nuovo c'e l'idea di affidare a un’organizzazione internazionale. Il mantenimento della pace dopo una nuova guerra mondiale ➔ Nel male c'e il tentativo di non ripetere gli errori di Versailles e che venti anni dopo sono evidenti. Non fosse altro che nel 1919 era stata creata la SN per evitare che scoppiasse un’altra guerra e tuttavia 20 anni dopo si assiste a un'altra. Evidentemente qualcosa non aveva funzionato: ➢ Mettere l'istituzione della Sn come primo punto del trattato con la Germania (vedi sopra). Quando nel 1920 il Senato americano deve approvare i vari trattati di pace, poiché il sistema. americano non e un bicameralismo perfetto (ci sono 2 camere che fanno la stessa cosa) ma imperfetto,le competenze dei due rami sono diverse. Di tutto ciò che concerne la politica estera se ne occupa solo il senato, compresi quindi i trattati internazionali. Il senato boccia la ratifica del trattato con la Germania perche: Hilary Giozzi 2 3. Fronte russo (41-43) Pero Churchill pur essendo stato bocciato questo progetto non abbandona il suo tentativo di porre un argine a quella che lui temeva l'espansione comunista. Nell'ottobre 1944 fa un ulteriore tentativo ,di ordine diverso, va a mosca e tenta una trattativa diretta con Stalin. Restano i fogli su cui i due si dividevano a tavolino le sfere di influenza in Europa ,ma questa idea era fondata su un presupposto sbagliato: l'Inghilterra alla fine della guerra potesse mantenesse una posizione di preminenza, di potenza imperiale. L'Inghilterra usci vincitrice dalla guerra ma distrutta economicamente e priva delle forze per mantenere un impero. Non può costituire un'area di influenza in Europa. Tanto e vero che dal 45 al 47 smantella l'impero coloniale e gli inglesi alla fine della guerra, talmente coscienti che le cose erano cambiate,3 mesi dopo, nel luglio 45 si vota e il vincitore della guerra Churchill viene sconfitto e vincono i laburisti con un programma concentrato esclusivamente sulla politica interna e sulla creazione del Welfare state. Vediamo già durante la guerra che cominciano a crearsi delle divergenze tra gli alleati delle grande alleanza antinazista, non solo tra occidentali e sovietici, ma anche tra inglesi ed americani. Churchill convinto del ruolo di grande potenza inglese e della necessita di fare restare l'Europa occidentale sotto l'area di influenza inglese ,tanto e vero che il ministero degli esteri inglese fece in questi mesi un progetto basato sull'ipotesi di costruzione di un'alleanza occidentale, il cosiddetto “Western group” a guida britannica proprio per bilanciare l'area di influenza sovietica. In quest'ottica verrà coinvolta anche l'Italia, proprio perche Churchill pensava di mantenere un ruolo dominante, essa entrava ipoteticamente nella sfera d'influenza. L'Italia Lo vediamo già nel 44.Dopo il colpo di stato del luglio 1943 l'Italia si divide in 2: • regime filonazista nell'Italia del Nord , la cosiddetta repubblica fantoccio di Salo,guidato da Mussolini • nell'Italia del Sud si crea il Regno del Sud schierato con gli angloamericani. Alla guida di questo governo ci fu prima il maresciallo Badoglio e poi nel 44 il governo del CLN, espressione dei 6 partiti antifascisti(partito comunista, partito liberale, partito socialista, cattolici (DC),partito d'Azione, partito democratico) . Al momento di decidere chi doveva assumere la guida di questo governo i partiti del CLN si mettono d'accordo sul nome di Carlo Sforza, che era stato Ministro degli esteri nell'ultimo governo liberale, prima dell'ascesa di Mussolini, e che poi era andato in esilio negli Usa. Nonostante fosse nato in una famiglia nobile era di idee repubblicane. Ora l'Inghilterra proprio nell'ottica del fatto che l'Italia dovesse rientrare nella sua sfera d'influenza pone un veto alla nomina di Sforza come presidente del consiglio perche lo riteneva anti inglese, troppo filo repubblicano. Viene eletto un ex socialista riformista ,Ivanoe Bonomi. Queste divergenze tra americani ed inglesi ed il fatto che stessero cambiando i rapporti di forza all'interno del mondo occidentale si mostrerà in maniera molto evidente nella elaborazione dei piani strategici che inglesi ed americani stavano sviluppando nel 43-44 il progetto americano del presidente Roosevelt era diverso. Nel progetto americano si saldavano 2 idee. 1. Mantenere la sicurezza nazionale americana. Mantenere gli interessi economici americani. Bomba atomica era monopolio degli Usa. 2. La coscienza che Roosevelt ha della crisi dell'Europa. Per Roosevelt la sconfitta del nazifascismo significava il primo passo per creare un nuovo sistema politico ed economico internazionale che garantisse la pace e la crescita e la stabilita economica internazionale nella coscienza che questa crescita coincideva di fatto con gli interessi degli stati Uniti. Se riprendono i commerci in un contesto politico stabile e pacifico gli Usa potevano solo guadagnarci. Nell'ottica di Roosevelt, società delle nazioni non si preoccupava di creare un nuovo ordine politico economico ma solo di stabilizzazione dei confini, penso sia alla stabilita politica (Onu) ma anche di mantenere la stabilita economica promuovendo l'integrazione economica e i Hilary Giozzi 5 commerci internazionali. Ovviamente la base di questo progetto era l'area atlantica, angloamericana, anche se Roosevelt tento di coinvolgere anche l'Urss e i suoi centri. Stalin sapeva che la creazione di un'area economica integrata la scelta del liberalcapitalismo come sistema economico. Per definire le basi economiche nel luglio 44 venne convocata a Bretton Woods una conferenza economica internazionale che vide tra i suoi protagonisti anche Keynes che aveva criticato le decisioni di Versailles. Si batte per mantenere un ruolo importante dell'Inghilterra e della sterlina come moneta cardine ma era troppo evidente la sproporzione. Tanto e vero che una delle decisioni della conferenza fu quella che il dollaro rimanesse l'unica moneta dotata della convertibilità aurea. Il cambio fisso con l'oro garantiva la certezza degli scambi. Creando il sistema di Bretton Woods dura fino agli anni 70. la stabilita economica internazionale fu una delle cause dei magnifici 30. a Bretton Woods altre 2 decisioni: 1) Banca Mondiale a cui potevano rivolgersi i paesi in difficoltà per sviluppare la propria economia 2) il fondo monetario internazionale che doveva controllare la stabilita del sistema economico internazionale. Qui si crea quell'area di libero scambio che nella mente di Roosevelt doveva essere una delle basi del nuovo ordine mondiale protagonisti gli Usa. All'inizio partecipa anche l'Urss. L'altro pilastro era quello della creazione di una struttura politica che avrebbe dovuto recuperare l'eredita della Sdn evitandone gli errori. Pilastro economico e politico- istituzionale con evidenti differenze: • l'Urss avrebbe avuto un ruolo. • Roosevelt sa che gli Usa non si sarebbero più potuti permettere di tirarsi fuori dalle vicende europee come avevano fatto con la mancata ratifica della Sdn. Era stato uno dei principali motivi di instabilità della Sdn ed una delle cause dell'instabilità del sistema internazionale negli anni 20 e 30. anche perche gli stati uniti sarebbe usciti dalla 2gm come la potenza economicamente e militarmente più forte. Tanto e vero che fin dal 1943 Roosevelt parla di 4 poliziotti (Urss, Cina, Uk e Usa ) che avrebbero dovuto garantire la pace nel mondo. Se ci si pensa già in questo momento c'era l'idea delle sfere di influenza. Urss e Cina in Asia; Urss Uk e Usa in Europa; Usa il sud del continente americano. Cosi l'idea di un nuovo organismo internazionale con questi scopi di garantire la stabilita politica (quella economica spettava alla banca internazionale, al fondo monetario internazionale, al sistema di Bretton Woods) comincio a delinearsi nello stesso periodo cioè nelle varie conferenze al vertice dei 3 paesi. Perche 3? perche la Cina era ancora in una situazione instabile. Stava conducendo la guerra contro il Giappone ed, una volta termina questa, sarebbe ripresa la guerra interna tra nazionalisti e comunisti e che sarebbe finita nel 1949 con la vittoria comunista. La creazione di questa nuova organizzazione si delineo prima a Teheran nel 43, poi a Dumbarton Oaks nel 44, nel febbraio 45 a Yalta ,dove sostanzialmente viene definita la carta dell'Onu. La carta dell'Onu vede al centro il mantenimento della pace e della stabilita internazionale. Pero ,anche se dal punto di vista istituzionale (delle strutture), il meccanismo istituzionale della costruzione delle nazioni unite ricorda quello della Sdn ci sono delle differenze. Somiglianze: • assemblea generale di tutti paesi membri • un consiglio di sicurezza con 5 membri permanenti e 10 a rotazione differenze: • per dare poi stabilita ed efficacia alle decisioni del consiglio di sicurezza (questa decisione si rivelo nei primi anni dell'Onu dannosa perche ne blocco per circa 10 anni l'operato) i 5 (Cina,Urss, Usa, Uk + Francia aggiunta per insistenza inglese per rafforzare la presenza europea) membri permanenti hanno diritto di veto. Tutte le decisioni del consiglio di sicurezza dovevano avere il voto favorevole di questi membri. Questo meccanismo negli anni più caldi della guerra fredda (45- 55) Hilary Giozzi 6 blocco qualsiasi decisione del consiglio di sicurezza. I segretari generali dell'Onu tentarono di scavalcare il consiglio di sicurezza (perche una volta gli Usa una volta l'Urss bloccavano con il proprio veto) forzando in questo modo lo statuto stesso dell'Onu facendo prendere delle decisioni direttamente in assemblea generale • il consiglio aveva tutta una serie di possibili misure a sua disposizione per intervenire nelle crisi a garanzia della stabilita e della pace del sistema internazionale. Il consiglio aveva a disposizione ◦ sanzioni economiche ◦ poteva promuovere un'azione militare collettiva (possibilità che la Sdn non aveva) per opporsi ad un'eventuale aggressione armata nei confronti di uno stato membro dell'Onu. Si crea un nuovo concetto che differenzia l'Onu dalla società delle nazioni. L'Onu aveva tra i propri scopi , come la Sdn, quella di mantenere e conservare la pace (peace keeping)ma dotandosi della possibilità di creare una propria forza armata una possibilità l'Onu creava un nuovo concetto e cioè quello di peace enforcing = l'idea di avere tra i propri scopi anche il rafforzamento della pace intervenendo militarmente nelle zone di crisi e restando nelle zone di crisi per creare le istituzioni necessarie per rafforzare la pace una volta ottenuta. Sarebbe il ruolo dei caschi blu che compariranno per la prima volta nella crisi di Suez del 1956. Questo assetto dell'Onu venne poi definito, prima della fine della guerra, nella conferenza di San Francisco dell'aprile-giugno del 1945,proprio per evitare un altro errore della Sdn. La Sdn fu legata al trattato di pace della Germania. Era un articolo del trattato di pace. Qui vengono separati i due momenti. L'Onu viene creata prima delle varie conferenze di pace. Formalmente l'Onu nacque il 26 giugno del 1945 con la firma dello statuto da parte di 50 stati. Pero quelle difficoltà tra le potenze vincitrici si rivelarono poi in maniera netta ed inequivocabile alla fine della guerra quando si dovette cominciare a discutere ed affrontare i problemi del futuro assetto politico e territoriale dell'Europa. La questione tedesca Ancora una volta il problema cruciale fu quello del destino della Germania. Alla fine ci si oriento per un provvisorio smembramento della Germania e per un periodo di occupazione militare provvisoria da parte dei vincitori che si divisero in la Germania in 4 zone di occupazione militare provvisoria: Urss,Inghilterra Stati Uniti e Francia. La capitale Berlino,che si trovava nella zona di occupazione sovietica, venne divisa in 4 zone di occupazione militare e provvisoria per avere il tempo necessario per procedere alla denazificazione (l'allontanamento da tutti i posti di rilievo politici e burocratici dei sostenitori del nazismo) del paese e per la creazione delle nuove istituzioni democratiche (conferenza di Potsdam 1945). La questione polacca Strettamente legata alla questione tedesca fu quella polacca ,discussa a Yalta nel febbraio del 45 a cui partecipo un Roosevelt morente e proprio questo fatto fu uno dei motivi che molti storici identificarono come causa del cedimento di Roosevelt nei confronti di Stalin proprio per la questione polacca. Questione polacca era già di per se delicata (la zona di Danzica e l'attacco della Germania alla Polonia era stata la causa scatenante della 2 GM. La Polonia fu liberata dall'armata rossa ed entro a far parte dalla zona d'influenza sovietica. L'Urss richiedeva una sicurezza dei propri confini e dei paesi che facevano parte di quello che sarebbe divenuto il blocco sovietico. Quindi questa questione era ritenuta da Stalin di vitale importanza. La Polonia pero aveva una fortissima presente della fede cattolica con tradizionali sentimenti anti russi e anti tedeschi perche era stata ,nel corso della propria storia, più volte vittima degli appetiti, talvolta coincidenti, come nel 1939 col patto Motov- Ribbentrop, di tedeschi e di russi . La soluzione che venne presa a Yalta fu quella di spostare il confine polacco verso ovest, consentendo alla Polonia di inglobare una serie di territori tedeschi, non solo quelli che aveva ottenuto nel 1919 a Versailles (Pomerania, Slesia, Posnania)ma anche altri territori arrivando Hilary Giozzi 7 Dal punto di vista pratico fu applicato più di quello di legittimità. Ad esempio due stati presenti sul territorio Italiano prima di Napoleone, la repubblica ligure e la repubblica veneta, non ricomparvero al congresso di Vienna. Cosi pure la Germania che prima era divisa in 300 stati, dopo il congresso si ridusse a 39. vi era la necessita di rafforzare alcuni stati , come ad esempio quello austriaco a cui andò il Lombardo veneto, o alcuni stati tedeschi che era necessario consolidare ,nell'ottica di arginare un'espansione francese. Nonostante l'esigenza di portare avanti i due principi, il secondo ha la meglio. Una sorta di principio di equilibrio lo si trova alla fine della 2gm quando l'Urss avanza la necessita di creare un “cordone sanitario” che garantisca i confini del proprio blocco che si andava a formare. (vedi questione tedesca e polacca). 7. E una guerra a livello globale (vedi il concetto di superpotenza) Concetto di superpotenza Dopo Vienna l'assetto uscito viene mantenuto dal “concerto delle potenze” = Francia, l'impero austriaco, Russia ed Inghilterra, mantengono l'ordine uscito dal congresso. Usa e Urss sono due particolari tipi di potenze. Sono due superpotenze perche : • a differenza di quelle del passato,ad eccezione forse dell'Inghilterra per il suo enorme impero,hanno dimensioni economiche e demografiche che sono quelle di un continente. L'Urss abbracciava buona parte del continente Asiatico ed europeo, Gli Usa un interno continente • grazie ai propri blocchi estendevano la propria potenza in altri continenti • possedevano l'arma atomica • Avevano un raggio d'azione politico, economico e militare globale perche o da sole o con gli alleati avevano degli interessi e potevano ricondurre alla propria logica tutto il globo. Un'altra caratteristica della guerra fredda e quella di essere un conflitto a livello globale. Una guerra combattuta anche nella parte più sperduta del mondo veniva riportata al confronto/scontro tra le due superpotenze perche quasi certamente i contendenti si richiamavano o erano alleati ora dell'uno ora dell'altro. Questo spiega perche dopo l'89 ci sono delle guerre che, oltre ad essere combattute da soggetti diversi dagli stati (gruppi terroristici), cadono nel più totale disinteresse. Sono guerre che non riportano ad una logica globale ma locale es la guerra del Darfur, in Sudan, del 2003 vede schierati contendenti che, fuori dall'area geografica,non hanno nessun alleato. Non si ha nessun interesse per una zona priva di risorse economiche ed interessi geopolitici. Situazione americana e russa alla fine della 2gm ➔ GLI Usa Alla fine della 2 GM la situazione economica e politica delle due superpotenze era molto differente. Gli Usa erano l'unico grande paese, protagonista della 2gm, che non aveva conosciuto la guerra sul proprio suolo e non aveva avuto danni materiali. Le città americane e l'apparato economico non avevano subito nessun danno. Ciò spiega perche l'industria americana poté riconvertirsi molto rapidamente dalla produzione bellica, che era arrivata al 40% del totale, a quella a fini civili. Tanto e vero che nel giro di pochissimo tempo l'industria americana arrivo a produrre la meta dell'intera produzione industriale mondiale. A ciò si affianco un nuovo slancio demografico. La popolazione americana passo dal 1945 al 1970 da 130 milioni di abitanti a 200 milioni, con la differenza che l'incremento demografico degli inizi del 1900 era dovuto all'immigrazione, mentre questo e dovuto a nascite sul territorio americano. Sono i famosi “ magnifici trenta”.Il Pil triplico anche se la quota statunitense dell'economia mondiale ,che negli anni immediatamente successiva aveva raggiunto il 50%, gradualmente negli anni successivi diminuì perche anche altri attori entrarono in scena e cominciarono a ricostruire la propria economia. Si pensi al Giappone, alla Germania.. L'aumento della produttività, la nuova ricchezza, il fatto che le comunque grazie a politiche di Welfare ,che furono applicate negli Usa, contribuirono a produrre una redistribuzione del reddito ed un aumento dei consumi, che portarono ad una ricchezza diffusa (tra gli anni 40 e 60)ed anche all'introduzione di nuove dimensioni sociali come il consumismo di massa con tutto quello che produce in termini di sviluppo della pubblicità . Sono gli anni del miracolo economico. La coscienza del proprio primato Hilary Giozzi 10 ebbe effetti anche sullo scenario internazionale. La coscienza del primato americano ,che già affonda le radici nella storia stessa degli Usa, li fa pensare, proprio per la storia particolare di nazione nata da dissidenti politico religiosi, con un forte connotato della propria missione (idea dell'eccezionalismo della storia americana), si rafforza alla fine della guerra e viene, pero, interpretato non piu in chiave di isolamento rispetto allo scenario internazionale ma di partecipazione allo scenario mondiale. Nel 45 gli Usa, Truman succeduto a Roosevelt, si rendono conto della necessita di mantenere quelle responsabilità globali di cui si erano già fatti carico nella lotta contro il nazismo durante la 2gm. In questo mantenimento di responsabilità globali gioca anche un fattore importante e cioè lo sviluppo tecnologico che aveva fatto si che il mondo fosse diventato più piccolo. Lo si poteva controllare meglio grazie allo sviluppo dei mezzi di trasporto, che consentivano di raggiungere rapidamente le varie parti del globo, e dei mezzi di comunicazione di massa. Il mondo era più piccolo, controllabile e quindi era più facile assumere e mantenere impegni politici globali ,tipici di una superpotenza. E ciò che faranno nei mesi successivi alla fine della 2GM. Gli Usa avevano, per la comune dimensione dell'Oceano Pacifico,avevano degli interessi in Estremo Oriente. Si pensi alla guerra ispano americana del 1898 che porta al controllo di Cuba e delle Filippine, unica caso in cui gli Usa abdicarono all'idea di non voler instaurare un impero formale. L'idea di mantenere un impero formale era contrario e ripugnava la coscienza degli statunitensi che nascono in seguito ad una lotta contro una potenza coloniale. Alla fine della 2gm gli Usa assumono un ruolo predominante anche in Estremo Oriente. Lasciano le Filippine ma per 6 anni governano il Giappone con l'ammiraglio Mac Arthur. Il primo ministro Giapponese, che succederà all'ammiraglio, lo si avrà solo nel 1951. Lo stesso avverrà in Europa, nel Mediterraneo, dove gli Usa si troveranno a subentrare all'Inghilterra nel ruolo di potenza principe del mondo Mediterraneo. L'Inghilterra si trovo, soprattutto dopo la sconfitta di Churchill alle politiche del 1945, ad abbandonare il proprio impero e quell'idea di poter restare una potenza continentale. ➔ LA RUSSIA La situazione sovietica e meno florida per gli stessi motivi per cui specularmente gli Usa erano riusciti ad avviarsi sulla strada del benessere. La 2 GM aveva causato all'Urss immense perdite sia dal punto di vista umano che materiale. La produzione industriale sovietica nel 1945 era la meta di quella del 1939. Anche dopo la guerra in Urss l'assoluta centralità della produzione industriale fu attribuita alla produzione pesante e militare,a discapito di quella di beni di consumo rivolti alle masse. Rimanevano alla fine della guerra ancora sotto le armi circa 3 milioni di cittadini ,per il timore di un tentativo occidentale di frenare l'espansionismo sovietico in oriente e di abbattere l'ampiezza del blocco sovietico in Europa orientale. Con un'economia che aveva delle caratteristiche cosi diverso e che aveva un grado di sviluppo cosi inferiore rispetto a quello dell'occidente capitalistico, qualsiasi ipotesi di integrazione con i paesi dell'Europa occidentale avrebbe significato sostanzialmente l'integrazione dell'economia sovietica all'interno dell'economia della stessa economia occidentale capitalistica. Questo spiega perche l'Urss nel secondo dopoguerra persegui un sostanziale 'isolamento. Costrinse a fare lo stesso i paesi del suo blocco. Abbiamo visto che nel 44 aveva partecipato ai lavori della conferenza di Bretton Woods ,ma poi non ratifico mai l'adesione a questi accordi e non fece parte della Banca Mondiale e del FMI. Con questo rifiuto mostrarono quindi di non voler partecipare a quel sistema economico ed internazionale che gli Usa stavano mettendo in piedi nei mesi a cavallo tra il 1944 e il 1845. L'unione sovietica si rese conto fin dall'inizio delle intenzioni americane e cioè di creare un'area di libero mercato che avrebbe significato il predominio statunitense. Queste decisioni da parte di Stalin stavano sempre più a significare l'intenzione di creare un polo antagonista rispetto a quello occidentale capitalista guidato dagli Usa. La differenza rispetto alla 1gm e che l'Urss non e isolata, e riuscita a creare un proprio polo. Il modello sovietico continuava quella che era stata la tradizione imperiale zarista. Già sotto lo zar, la Russia imperiale aveva esteso l'area di influenza a parte dell'Asia, ed e una via che percorrerà anche la Russia Hilary Giozzi 11 sovietica. Il ruolo decisivo rivestito dall'Urss nella lotta contro fascismo e nazismo nella 2gm., la cui dimostrazione erano i 20 milioni di morti sovietici, aveva fatto si che l'Urss avesse consenso presso tra larghi strati di masse popolari, anche in occidente. Su queste basi la dirigenza sovietica elaboro una strategia propria di sicurezza che aveva come primo obiettivo quello di conquistare e salvaguardare il proprio ruolo e la propria area di influenza in quei domini che aveva conquistato tra il 1939 e il 1945. 1. Il primo passo fu la conferma dei territori passati all'Urss, prima con la guerra russo polacca del 1921, e poi in seguito agli accordi Moltov von Ribbentrop del 1939. Questo accordo aveva consentito alla Germania nazista di attaccare la Polonia e all'Urss di spartirsi i territori polacchi con la Germania nazista. Questi territori erano: Bierlorussia, Ucraina, la Rutenia, una parte della Prussia orientale che comprende il porto di Konigsberg, ora chiamato Kaliningrad. Mentre gli altri territori diventarono indipendenti dopo l'89, il porto, proprio per la sua posizione strategica, continuo a far parte del territorio russo ,separato dagli altri territori da Bierlorussia e Ucraina. Come compenso alla Polonia Stalin riuscì a fare accettare a Yalta, nel febbraio 45, il passaggio dei territori tedeschi della Pomerania, della Slesia e della Prussia, spostando il confine ad occidente fino ai fiumi Oder e Neisse. 2. Il secondo obiettivo di Stalin e quello di creare un blocco orientale appoggiandosi sulla presenza dell'esercito sovietico, già durante la guerra, in queste zone. In tutti questi paesi ,che nel corso della guerra erano stati liberati dall'armata rossa, vennero utilizzate una serie di armi politiche come le pressioni e i condizionamenti sui partiti che in questi paesi, prima della dominazione nazista, erano stati tradizionalmente forti come i partiti contadini o quelli socialdemocratici. Tutti questi partiti furono costretti a costituire delle alleanze con i partiti comunisti locali, dove i comunisti ricoprivano i ruoli principali. Questo lo si vede già nel corso della guerra. Per esempio nel settembre del 1944 vi e un colpo di stato comunista in Bulgaria e nel febbraio del 1945 in Romania. L'eccezione e la Yugoslavia perche ,a differenza degli altri paesi dell'Europa centro orientale e dell'area danubiano- balcanica, si libero dall'occupazione nazista senza attendere l'arrivo dell'armata rossa bensì attraverso la lotta di resistenza guidata da un proprio esercito di liberazione nazionale guidato dal maresciallo Tito, futuro capo di stato fino al 1980. Ciò permette di instaurare una repubblica socialista che ,pero,nel giro di pochi anni, nel 47, divento autonoma da Mosca. Sottolineo la propria decisione di non uniformarsi alle direttive di Mosca. Tuttavia negli altri paesi dell'Europa centro orientale ,anche dopo la guerra, si costituirono tutta una serie di “Democrazie Popolari” ,dove i comunisti avevano il sopravvento. Lo stesso avviene ,nel gennaio del 1947, in Polonia dove l'80% dei voti andò ai comunisti. nell'agosto 1947 anche in Ungheria dove il partito comunista ottenne il 22% circa dei voti ma ricopriva , in parlamento, ruoli importanti. Di fronte alla creazione di questa area di influenza, tra il 46 ed il 47(per molti il vero anno di avvio della guerra fredda), in occidente si crearono dei timori per la paura dell'espansione dell'influenza comunista anche nell'occidente capitalista. Soprattutto in quei paesi (Francia e Italia) dove c'erano partiti comunisti forti e che godevano del favore, non solo della maggioranza degli strati popolari ma anche ,di larghi settori dell'opinione pubblica borghese. Questo consenso derivava: • dall'immagine positiva derivante dalla lotta contro il nazifascismo • dal rifiuto dell'esperienza delle dittature fasciste e naziste • dal fallimento dei modelli economici capitalisti ,che nel corso degli anni 20 e 30, avevano favorito l'ascesa dei regimi fascisti e nazisti Pero Stalin si rendeva perfettamente conto che l'espansione anche ad occidente non era possibile del comunismo e aveva come obiettivo la creazione di una propria sfera d'influenza nell'Europa orientale, senza considerare i rischi dello scoppio di una terza guerra mondiale ,con gli Usa dotati dell'arma atomica. La direttiva che lui darà ai partiti comunisti dell'Europa occidentale sarà quella di radicarsi nella società di questi paesi, senza tentare rivoluzioni che avrebbe messo in difficoltà Hilary Giozzi 12 • era un'area strategicamente importante per le rotte commerciali via terra verso Asia ed India • perche dalla fine dell'800 si era creata una situazione particolare in Palestina. Nel 1897 un medico ebreo di nazionalità tedesca, Theodore Herzl ,aveva fondato a Basilea un movimento chiamato sionismo che proclamava la necessita ,per gli ebrei dispersi nel mondo, di ritrovare una patria comune che all'inizio non era la Palestina, si pensava all'Uganda, la Tanzania, ma che poi gradualmente, nel corso dei primi anni del 900 ,si identifico con la Palestina, la terra dei padri. Ciò accadde anche perche ,nel corso della 1gm, il ministro degli esteri inglese, Lord Balfour, fece una dichiarazione in cui promise all'associazione guidata da Herzl la costituzione di un focolare ebraico in Palestina. Contemporaneamente pero in chiave anti- turca questo ministro favorisce la nascita di un movimento nazionalista arabo mandando il famoso agente segreto, Lawrence d'Arabia. Quando si acquisisce il mandato quindi si verificano due fenomeni: • l'emigrazione ebraica in Palestina che acquista i terreni dagli arabi • gli arabi che chiedono l'indipendenza di queste terre per formare uno stato arabo su di esse; anche perche nei paesi confinanti ,Siria ed Iraq, sulla base di queste idee di nazionalismo arabo era nato il movimento Baath (rinascita). Proprio negli anni 20 iniziano i primi scontri tra gli abitanti arabi e i coloni ebrei. Nel 1948 l'Inghilterra se ne va. Abbandona il mandato in Palestina dove nel frattempo tra gli immigrati ebrei ,che aumentano negli anni 30 per le persecuzioni,e che cominciano ad organizzarsi in formazioni militari che compiono attentati anti inglesi ,ancora prima della fine del mandato, per spingerli ad andarsene. Alla fine della guerra buona parte degli ebrei palestinesi che avevano combattuto con gli inglesi durante la guerra tengono le armi e creano gruppi paramilitari ( come ad esempio la banda Stern e la banda Irgun) L'attentato più famoso fu quello all'hotel King David di Gerusalemme dove c'era la sede dell'amministrazione militare inglese. La questione nel 47 viene sottoposta all'Onu che approva una risoluzione che proponeva la spartizione della Palestina in 2 parti, uno stato ebraico e uno stato arabo. Questa risoluzione fu rifiutata dalla lega degli stati arabi (Egitto Siria Giordania Libano) e nel maggio del 1948, quando la Gran Bretagna ufficialmente lascia il mandato sulla Palestina,da una parte i coloni ebrei proclamano la nascita dello stato di Israele e gli arabi nel frattempo attaccano il neo stato (1° guerra medio orientale). I coloni, organizzati bene militarmente, sconfiggono sia gli arabi palestinesi che gli stati arabi che le avevano dichiarato guerra. Quando tra il 48 e il 49 si giunge alla proclamazione di una tregua, Israele e già più grande rispetto al maggio 48 e alla stessa carta stabilita dall'Onu nel 47. Si crea qui una situazione instabile che attraverserà ancora diverse guerre (nel 56, nel 67, nel 73 la guerra del Libano, nel 1982, nel 90..) la situazione francese La Francia esce dalla guerra impoverita e lacerata perche il paese era stato occupato dai tedeschi subito nell'estate del 40 e si era trovato spaccato in tre parte : • una parte occupata direttamente dai nazisti fino al 1944 • una parte, la repubblica di Vichy , con un governo filonazista ma formalmente autonomo • un governo francese in esilio a Londra guidato da De Gaulle Ora queste divisioni verranno sanate a fatica alla fine della guerra,grazie a De Gaulle che sarà al potere dal 46 al 47 ,e che poi si allontanerà e si ritirerà a vita privata per poi rivenire chiamato ,alla fine degli anni 50 ,quando la Francia dovette risolvere la questione legata alla guerra d'Algeria (54- 62), riuscendo (la Francia)a mantenere un ruolo di grande potenza. Tanto e vero che : • riesce a mantenere un seggio permanente al consiglio di sicurezza dell'Onu • occupa militarmente la Germania Ma la Francia deve affrontare una serie di problemi che non riesce a risolvere come ad esempio il problema coloniale. La Francia ,per tradizioni politiche e culturali, non segue la stessa strada inglese. La questione affonda le proprie radici in quell'ideale volontaristico della nazione che e apparso già con la rivoluzione francese con la quale si crea un'idea di nazione, a differenza dell'idea naturalistica della nazione, nell'ideale rivoluzionario francese ,si aderisce ad una nazione con un atto Hilary Giozzi 15 di volontà per cui ci si riconosce negli ideali della rivoluzione francese. L'Algeria, secondo questa concezione, fa parte a pieno titolo, almeno formalmente, del territorio francese. Questo spiega il fatto che la Francia ,a differenza dell'Inghilterra, dovrà affrontare due guerre: • la guerra d'Algeria 1954 -1962 • la guerra d'Indocina 1948-1954 devastando lo stesso tessuto sociale e morale della Francia perche i coloni francesi, quando la Francia tento di raggiungere un accordo con gli algerini ( fronte di liberazione nazionale algerino), si ribellarono e cominciarono a mettere delle bombe sul territorio francese e progettarono l'assassinio di De Gaulle. Si poteva arrivare ad una guerra civile. La questione nasce dunque dalla concezione della “grande nazione” prima rivoluzionaria e poi napoleonica, incidendo sulla stessa stabilita delle istituzioni politiche francesi. L'inizio della guerra fredda Le tensioni tra i poli crebbero e si acuirono molto rapidamente. Gli ultimi accordi tra quelli che si andavano delineando come i due blocchi furono quelli riguardanti la punizione dei crimini di guerra e poi, nella primavera del 47, le paci con i paesi alleati alla Germania nazista e cioè Austria, Cecoslovacchia,Ungheria, Yugoslavia.. mentre il problema della definizione della situazione tedesca fece emergere che si era entrati in una nuova fase di contrasto tra i due blocchi. In realtà già nel marzo 46 Churchill aveva tenuto un discorso negli Usa in cui aveva lanciato l'allarme su quella che si stava delineando come la divisione dell'Europa in due blocchi, con un'immagine che caratterizzerà più a lungo la descrizione della nuova situazione che si stava creando, descrivendola come un'Europa divisa da una cortina di ferro che divideva l'Europa da Stettino (sul Baltico) a Trieste, dividendo l'Europa occidentale da quella orientale. Già nel 46 si verifica un altro episodio chiave di questa prima fase di avvio della guerra fredda e cioe l'invio ,da parte del numero due dell'ambasciata americana a Mosca, George Kennan, di quello che e passato alla storia come “il lungo telegramma o il telegramma delle 8000 parole”. In questo lungo telegramma inviata da Mosca al dipartimento degli esteri americano, egli descrisse una situazione che si stava avviando ad essere una situazione di tensione e di scontro tra le due superpotente. In questo telegramma poi comincio a parlare della necessita di contenere l'espansionismo sovietico in Europa orientale (dottrina del containment). Questo telegramma divento, pochi mesi dopo, l'oggetto di un articolo, che Kennan firmo con lo pseudonimo di Mister x, pubblicato sul “Foreign Affairs”. Questo articolo divento oggetto di pubblico dibattito. Nel corso del dibattito un altro giornalista, Walter Lippman, che già era stato l'autore di un termine ovvero “il concetto di opinione pubblica” , nel 1947 conio l'espressione guerra fredda e cioè un concetto che indicava uno stato di alta tensione, con uno scontro ai limiti della guerra, e tra i blocchi collegati alle due superpotenza. Una tensione che comprendeva poi diversi livelli: • lo scontro tra democrazia e comunismo • la differenza di sistemi politici, sociali ed economici; da una parte il liberismo e la democrazia, dall'altra parte un regime totalitario e un'economia pianificata e collettivistica. • L'idea della creazione di due poli ruotanti attorno alle due potenze Vedete quindi come tra il 46 ed il 47 si crea anche il quadro ideologico di un'interpretazione della guerra fredda che reggerà per tutto il periodo di durata di quest'ultima. Una serie di immagini ed espressioni coniate in questi mesi attraverseranno il periodo della guerra fredda. Legato strettamente al concetto di contenimento coniato da Kennan, e un'altra svolta che fu la manifestazione pubblica dell'avvio della guerra fredda,siamo ancora nel marzo 47, Truman fa un discorso al congresso americano nel quale richiede lo stanziamento di fondi straordinari per la Grecia e la Turchia perche in questa zona del Mediterraneo si avviavano a subentrare all'Inghilterra come bastione dell'occidente. In particolar modo gli Usa temevano che l'espansionismo sovietico, dall'area danubiano balcanica,sfociasse nel Mediterraneo. Si considero poi che in Grecia era in corso una guerra civile tra il governo conservatore, appoggiato dagli Usa, e gli ex partigiani comunisti che avevano mantenuto le armi e che avevano scatenato una guerra civile per conquistare Hilary Giozzi 16 il potere. Dalla Grecia gli statunitensi pensavano che la guerra civile si estendesse alla Turchia e al Mediterraneo. Chiedendo stanziamenti per il sostegno economico e militare ,Truman espose le esigenze del contenimento che Kennan aveva esposto nel telegramma. Sostanzialmente Truman dice esplicitamente che gli Usa erano disponibili per contenere l'espansionismo sovietico a sostenere ,economicamente e militarmente,tutti i popoli e i governi liberi che intendevano opporsi ai tentativi di asservimento portati avanti da minoranze armate,o da pressioni che provengano dall'esterno. Non e citata direttamente l'unione sovietica ma il riferimento e comprensibilissimo. Pochi mesi dopo, il 5 giugno 47 ,a questa dichiarazione fu affiancata ,proseguendo il progetto di Roosevelt, una proposta di sostegno economico, e cioè il segretario di stato, il generale Marshall, lancio l'idea di mettere a disposizione notevoli fondi per la ricostruzione economica dell'Europa. Era il progetto del piano Marshall che era concepito come l'altro braccio del meccanismo di contenimento del comunismo. Da una parte il sostegno militare e politico ,dall'altra quella economico coerentemente con l'idea, già lanciata a Bretton Woods,che la costruzione di un'area di libero mercato la più possibile ampia ed integrata, superando le difficoltà della ricostruzione,avrebbe rafforzato l'occidente capitalistico e il libero scambio. Tanto e vero che questo piano, gli aiuti previsti, furono offerti a tutti i paesi europei ma fu respinto da Mosca e il governo sovietico costrinse i paesi del proprio blocco a respingerlo, dato il connotato politico del piano. Tuttavia alcuni paesi come Cecoslovacchia e Polonia, inizialmente li aveva accettati ma furono richiamati all'ordine dall'Urss. Anche perche il meccanismo degli aiuti ,oltre a creare l'area di libero scambio, avrebbe permesso agli Usa di interferire negli affari interni dello stato anche perche la gestione di essi fu affidata all'Oece, un organismo di coordinamento, di cui facevano parte una serie di esperti americani. L'Oece dunque era un organismo che doveva coordinare e scegliere come distribuire gli aiuti. In realtà i singoli governi decisero da soli come distribuire questi aiuti. Di fronte a questa serie di eventi, nel 47, alla fine di settembre, il governo sovietico decise che fosse giunto il momento di dare una risposta dal punto di vista ideologico convocando in una località polacca Slaska Poreba, una riunione segreta in cui si costituì un organismo di coordinamento dei partiti comunisti europei. Questo organismo di coordinamento prese il nome di Cominform (organismo di informazione) rimandava alla terza internazionale comunista il Comintern del 1919 che era nato per coordinare i partiti comunisti nati dopo la rivoluzione russa. In questa occasione il discorso principale fu tenuto dal responsabile dell'ideologia del partito comunista, Zdanov, che disse esplicitamente che esistevano due blocchi contrapposti e che ,di fronte alla constatazione dell'esistenza di essi e del fatto che era iniziata una fase di contrapposizione delle relazioni internazionali, egli affermava l'esigenza di chiamare i maggiori partiti comunisti dell'Europa occidentale alla lotta contro il piano Marshall ,interpretato come il tentativo di assumere la guida del mondo occidentale, da parte degli Usa. I 13 miliardi di dollari, elargiti in 4 anni,servirono a ricostruire le economie dell'Europa occidentale e avviare i magnifici 30 ma evidentemente, in un'area di mercato ormai integrata come quelli che si creo, questi aiuti ebbero una fondamentale importanza anche per lo sviluppo dell'economia americana ,che nel giro di pochi anni si era convertita e se non avesse trovato sbocchi avrebbe rischiato una crisi di sovrapproduzione. Questi avvenimenti del 1947 ,che si susseguono nel giro di pochi mesi, hanno una serie di ricadute anche nei vari paesi dell'Europa occidentale . Non e un caso che nella primavera-estate del 47 in Belgio, Francia ed Italia si spacchino quei governi di unita nazionale, eredita dei tempi di guerra. Nel momento in cui la spaccatura del fronte antifascista e evidente,sul piano internazionale, si hanno delle ricadute interne. In Francia, in Belgio ed in Italia il partito comunista venne allontanato dal governo insieme ai socialisti. La questione cecoslovacca La tensione internazionale si inasprisce, nel febbraio 48, quando cade l'ultimo governo democratico dell'Europa dell'est, la Cecoslovacchia. A Praga vi e un colpo di stato comunista e si verifica un Hilary Giozzi 17 2. ritenevano l'Italia un paese instabile e a rischio per la presenza di un forte partito comunista nonostante la vittoria della dc. Quale fu la svolta decisiva? Fu l'insistenza francese che aveva nel 49 l'Algeria e la Tunisia, non era intenzionata a lasciarle, e voleva un paese affacciato sul mediterraneo nel patto. L'alleanza atlantica e un'alleanza difensiva i cui firmatari individuavano come un possibile nemico “chiunque potesse mettere in discussione il loro retaggio comune e la loro civiltà, fondati sui principi della democrazia, sulle liberta individuali e sul predominio del diritto”. Il nemico non era chiamato con nome e cognome ma veniva individuato con queste caratteristiche. Quindi un'alleanza difensiva in cui ogni aggressione ad uno dei membri nella zona atlantica ed europea era considerato un attacco a tutti gli altri membri. (art 5). Quando l'11 settembre vi fu l'attacco alle torri gemelle gli Usa chiesero a tutti i firmatari del patto che l'attacco fosse individuato come uno di questi motivi che, sulla base dell'art 5, facevano scattare l'alleanza. La Cina Il modo in cui la guerra fredda divento una guerra combattuta lo si ebbe in Asia, dove il problema era molto complesso e legato alla situazione della Cina, che per certi versi rappresentava per l'Asia un po' quello che aveva rappresentato a partire dal 700 in Europa ,la Turchia. Alla fine del 700 la Turchia era uno stato che dava chiari segni di instabilità politica, che sarebbe durata due secoli e che mise a repentaglio più volte tutto l'assetto politico dell'Europa . Si pensi alle guerre balcaniche del 1911-13, che precedono lo scoppio della 1gm. La Cina dalla meta dell'800 e un paese instabile, dove l'autorità dell'imperatore e solo formale. Dalla meta dell'800 prima gli inglesi con le due guerre dell'oppio e poi gli altri stati, costringono i cinesi ad una serie di concessioni, quelli che i cinesi chiamano “i trattati ineguali” costringendola ad aprirsi ma in maniera svantaggiosa al commercio con gli Usa e con i vari paesi europei ,che si ritagliarono delle aree dove godevano di privilegi dal punto di vista economico, fiscale e giuridico (le cosiddette concessioni). Ciò produsse una serie di rivolte nazionalistiche contro gli stranieri, come quella dei boxer (una sorta di caccia all'europeo) portando nel 1911 alla caduta dell'impero e all'inizio della repubblica, il cui primo presidente fu Sun Yat Sen, la cui autorità era formale, perche l'instabilità della Cina si protrasse per via delle rivolte dei signori locali e ,dagli anni 20, per l'inizio di una guerra civile che vide come protagonisti da una parte, il partito nazionalista o Kuomintang , guidato da Chiang-Kai shek, e dall'altra il partito comunista guidato da Mao Tze Tung. La guerra finisce allo scoppio della II guerra mondiale, quando i due si alleano contro l'invasore Giapponese, che già nel 31 aveva invaso la Manciuria(la regione piu ricca) fondando lo stato fantoccio del ManciUkuo con l'ultimo imperatore , deposto nel 1911, Pu Yi. I Giapponesi dal 1894-95(fine della guerra sino Giapponese) possedevano anche la Corea e tentano di espandere le proprie aree di occupazione su tutta la Cina. Questo spiega perche dopo la creazione del fronte Giapponese per sconfiggere il nemico comune, una volta annientato questo,poi riprenda (dopo la fine della II GM) il precedente conflitto. Questa guerra si conclude nell'ottobre 1949 con la vittoria comunista, con l'entrata delle truppe comuniste guidate da Mao a Pechino, e con la formazione della Repubblica popolare cinese e con la fuga dei nazionalisti di Chiang sull'isola di Taiwan, dove fondano un governo nazionalista. La vittoria del comunismo in Cina sembra segnare l'espansione del comunismo anche in Asia. Anche perche Cina e Urss, uniti apparentemente dall'ideologia comunista,firmano un patto trentennale di amicizia e cooperazione. In realtà sulla comune ideologia comunista, ebbe la meglio le differenze economiche tra i due paesi. L'Urss si fondava su un'industria pesante; la Cina aveva il problema dello sviluppo di un'agricoltura arretrata. Gioco un senso contrario all'alleanza i contrasti geopolitici. Avevano 3000 km di frontiera in comune ed interessi geopolitici opposti nella stessa area. Questi interessi emersero nettamente, tanto che negli anni 60 l'Urss e la Cina, arrivarono sull'orlo di una guerra con una serie di scontri sul fiume Ussuri. Nel 49 la vittoria comunista e la firma del patto preoccupo gli americani. La comunità economica europea Hilary Giozzi 20 Nel 1950 arriva la notizia che era stata sperimentata con successo la prima bomba atomica, la bomba H, da parte dell'Urss, e questo cambio anche le riflessioni strategico militari dell'amministrazione Truman. Tanto e vero che queste preoccupazioni vennero recepite da un documento strategico molto importante, elaborato dal National security council, il massimo organismo che si occupa di strategia e sicurezza nel governo americano, direttiva dell'aprile 50 nota come NSC 68. Questa direttiva consigliava al governo americano di elaborare una nuova strategia militare fondata su un ampio programma di riarmo. Questo programma ,che doveva riguardare prima di tutto le armi convenzionali, e doveva poi un essere fondato su ulteriore rafforzamento dei vincoli di alleanza con i paesi occidentali. Si diceva esplicitamente che era ormai necessario fare entrare nella Nato la Germania dell'ovest. Persistevano da parte inglese e francese dei timori ecco perche non era tra i firmatari della Nato. Soprattutto per quanto riguarda il riarmo vi erano dubbi. Per superare queste paure degli alleati nei confronti della Germania, sempre nel quadro della guerra fredda, fu ipotizzata una nuova soluzione e cioè l'avvio del processo di integrazione europea. La prima tappa di questo nuovo progetto,fu il piano Schuman , dal nome del ministro degli esteri francese, che in realtà era stato elaborato da un alto funzionario del governo francese, Jean Monnet, fondatore del funzionalismo. E l'idea che si potesse sviluppare e giungere ad un processo di integrazione europea con una serie di passaggi, di istituzioni, di organismi,che avessero dei compiti, delle funzioni specifiche, la cui somma avrebbe delineato il processo di integrazione europea. Il piano Schuman riguardava un problema che , se consideriamo l'epoca, e il fatto che Francia e Germania uscissero da un ciclo di lotte politiche,e che la 2 GM era finita da solo 5 ani, ebbe un grande significato simbolico. Esso riguarda la costruzione della Ceca (Comunità europea del carbone e dell'acciaio)che aveva come compito quello di regolare la produzione del carbone e dell'acciaio e definire i prezzi, gli scambi... Alla Ceca aderirono i paesi del Benelux, l'Italia e Francia e Germania, dando alla fondazione di quello che può sembrare un'istituzione i cui compiti non erano vitali, hanno significato simbolico. La Corea Nel giugno 1950 era scoppiata la guerra di Corea. Era stata per oltre mezzo secolo alla fine della 2gm una colonia Giapponese. Non a caso tra coreani e Giapponesi c'e ancora una rivalità pesante. Al momento della sconfitta Giapponese la Corea viene divisa provvisoriamente in due parti: la corea del nord, filosovietica, e quella del sud filoamericana ,fissando la divisione al 38° parallelo. Nel giugno 50 il governo comunista del nord lancia un'offensiva militare a sud. Immediatamente la guerra di Corea assume una dimensione internazionale, rientra nella logica globale della guerra fredda. Gli Usa chiamano in causa l'Onu ,che vota una risoluzione in cui la Corea del nord viene condannata come paese aggressore, e formalmente sotto l'egida dell'Onu le truppe americane iniziano una controffensiva ,di fronte alla quale ,emergono le differenze fra l'Urss e la Cina. Le truppe cinesi sostituiscono quelle sovietiche nell'appoggio al governo della Corea del nord. Di fronte a questo intervento cinese, il generale Mac Arthur ,governatore americano del Giappone e comandante delle truppe americane in Corea. Egli propose un bombardamento atomico sulla Corea del Nord e sulla Cina. Il presidente Truman intervenne e mostro la sua volontà di circoscrivere la crisi, destituì il generale, e inizio le trattative per l'armistizio del 1953 riportando la situazione all'inizio. L'Asia Lo scoppio della guerra di Corea ebbe un'influenza su tutto il continente Asiatico. La prima conseguenza fu la decisione americana di restituire l'indipendenza al Giappone facendone il principale partner economico, politico e militare in Asia. Quell'operazione che incontrava una serie di difficoltà in Europa in Giappone riesce e viene completato nel 1951. Nel settembre 51 viene firmato il trattato di pace tra gli Usa e i suoi alleati occidentali, incluso il Giappone, a San Francisco che non viene firmato dall'Urss. Formalmente la Russia non ha ancora un trattato di pace con il Hilary Giozzi 21 Giappone. Tanto e vero che a volte scattano delle discussioni sulle isole a settentrione dell'arcipelago Giapponese, le Isole Saakalin. Nel giro di qualche anno poi gli Usa crearono in Oceania e nel sud est Asiatico un patto militare analogo a quello di Rio e al Patto Atlantico Questi due patti presero il nome,quello con l'Oceania ANZUS e, quello con il sud est Asiatico,SEATO che e l'equivalente di Nato. Ulteriore conseguenza di questi avvenimenti fu la decisione di integrare la Germania nella nato. Come la Germania entra nella Nato Nel 52 ,dopo la Ceca, fu lanciato un ulteriore progetto e cioè quello di creare la comunità europea di difesa , un 'alleanza militare, che doveva comprendere i paesi dell'Europa occidentale e la Repubblica federale tedesca. Su iniziativa di Alcide de Gasperi (Pdr) si tento di passare da un'alleanza militare ad una politica. Fu proposto di affiancare alla Ced, la CEP (comunità politica europea). Il problema che entrambe furono affondate dal voto contrario del parlamento francese ,dove a testimonianza delle diffidenze che ancora c'erano, il trattato istitutivo della Ced, che comprendeva nell'art 38 la costituzione della Cep, non fu ratificato dal parlamento francese dove si verifico un'alleanza tra destra e sinistra che si rifaceva a De Gaulle, che anche se si era ritirato a vita privata aveva ancora una forte influenza, e che manifestava tutta l'avversione del mondo nazionalista francese nei confronti sia della Germania, sia nel cedere quote di sovranità militare , dato che era previsto che si formasse un comando militare integrato dove la guida sarebbe stata quella di un generale americano. Si riuscì nel 55 a integrare ed allargare anche alla Germania la partecipazione alla Nato attraverso 2 passaggi: • nel 55 fu sbloccata l'ammissione dei paesi sconfitti nella 2gm, alle nazioni unite, prima con un gioco di veti incrociati. Quindi entrarono in blocco Italia, Germania, Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania,Polonia e Ungheria • fu ampliato il patto di Bruxelles in modo che entrassero la Germania e l'Italia e che quindi automaticamente entrassero a far parte anche del blocco occidentale, anche dal punto di vista militare. L' UEO (unione dell'Europa occidentale),un'organizzazione internazionale regionale di sicurezza militare e cooperazione politica ed e nata con il trattato di Bruxelles, rimase lettera morta. L'ingresso della Germania nella nato fu un duro colpo per l'Urss, anche perche il governo della repubblica federale tedesca guidato da Adenauer,elaboro ed esplicito una dottrina detta “dottrina Hallstein” con la quale si affermava che la repubblica federale tedesca avrebbe interrotto le relazioni diplomatiche con qualsiasi stato che avesse riconosciuto diplomaticamente la Germania dell'est .Come a testimoniare che l'unica Germania era la repubblica federale tedesca e (a testimonianza) della durezza dei rapporti. La strategia di Adenauer era quella di rafforzare ,da tutti i punti di vista , la repubblica federale tedesca in modo da renderla l'unico polo possibile di una eventuale riunificazione tedesca. Da Truman a Eisenhower, dalla dottrina del containment a quella del roll back L'armistizio del 1953, riguardante la Corea, sembro favore un allentamento della tensione ma non dal punto di vista ideologico. Anche perche negli stati uniti si stata diffondendo la paura del pericolo rosso, la “red scare” ,simboleggiata da quella particolare situazione che prese il nome di “maccartismo”, dal nome del senatore Joseph McCarthy, che era il presidente di una sottocommissione del congresso chiamata “commissione di indagine sulle attività anti americane” e che mise in stato d'accusa una serie di personaggi noti del giornalismo e di Hollywood con l'accusa di essere agenti sovietici. Queste attività ebbero un periodo di grandissima notorietà anche perche le sedute della commissione venivano trasmesse in tv. Finche McCarthy fece dei passi falsi accusando gli alti gradi dell'esercito. Furono accuse infondate e dovette dare le dimissioni. Oltre a testimoniare il clima di tensione ideologica, un'altra delle conseguenze di questa tensione, fu l'ampliamento del “mondo libero” cioè dell' alleanza dei paesi occidentali in chiave anti comunista anche a paesi non propriamente democratici come la Spagna franchista. La Spagna nel 1953 strinse Hilary Giozzi 22 sanciva anche quel nuovo clima di distensione creatosi nei mesi precedenti. Ancora piu importante fu il rapporto segreto , che ebbe nella seduta segreta, i cui risultati furono resi noti ,a giugno, dal New York Times. In questo suo rapporto segreto Krusciov denuncio i crimini dello stalinismo. “Le deviazioni del culto della personalita” che avevano portato ,a partire dagli anni 30,a tutta una serie di processi,che avevano visto l'eliminazione di tutti gli avversari interni di Stalin e che, dopo il 1945, si erano verificati anche in una serie di paesi dell' Europa orientale. Rispetto a queste deviazioni, Krusciov contrappose “il ripristino della legalita socialista”, senza pero abbandonare l'idea del ruolo guida del partito comunista e dell'Urss nel blocco. Tra questa denuncia e la pratica politica di ogni giorni in questi paesi,si crearono contraddizioni evidenti perche, sull'onda della denuncia dei crimini, si crearono ,nei paesi dell'Europa orientale,movimenti che, all'interno dello stesso partito comunista,tentarono di abbattere la vecchia guardia stalinista e di portare al potere una nuova classe dirigente che, negli anni precedenti, si era distinta per il tentativo di creare delle vie nazionali al comunismo. La Polonia In Polonia, dove in ottobre scoppiarono una serie di rivolte operaie, che portarono alla sconfitta dei vertici del partito operaio legato a Stalin, e richiamarono al potere Gumulka ,che negli anni precedenti si era distinto per il tentativo di incarnare i valori nazionali polacchi (come il cattolicesimo)e creare migliori relazioni con la chiesa cattolica in nome di un comunismo che fosse anche nazionale. Riuscì a mantenere il potere dal 56 al 70. L'Ungheria In Ungheria si verificarono , tra il 52 ed il 53,una serie di processi conclusi con la condanna a morte del leader comunista Rajk, accusato di essere un traditore al servizio dell'occidente. Sull'onda dei risultati del XX congresso ,la classe dirigente staliniana, fu costretta a dimettersi, e fu chiamato a dirigere il governo e il partito un vecchio comunista, Imre Nagy ,che non si era macchiato di crimini. Richiamato al potere tenta, da una parte,di introdurre delle riforme e dall'altra,di convincere i sovietici a ritirarsi perche ,dopo che il 23 ottobre si erano verificati i primi incidenti a Budapest,erano arrivate anche le prime truppe sovietiche. Nagy riesce a convincere le truppe ad allontanarsi dal paese ma quando,all'inizio di novembre, dichiara l'intenzione di aprire il governo anche ad elementi non appartenenti al partito comunista e ,soprattutto, dichiara l'intenzione di uscire dal patto di Varsavia,si verifica la seconda e decisiva invasione sovietica, che produsse diverse centinaia di morti, vede l'arresto con l'inganno di Nagy,che viene portato con i principali capi ungheresi, in Urss, processato e impiccato nel 1958. Questi avvenimenti a cosi breve distanza dal XX congresso crearono sconcerto nell'opinione pubblica internazionale e crearono diversi problemi ai partiti comunisti dell'Europa occidentale. Il partito comunista Italiano, che appoggio l'invasione sovietica, subì critiche da militanti del partito che videro l'allontanamento dal partito di Calvino. La crisi di Suez Negli stessi giorni della crisi ungherese , nei primi giorni del novembre 1956, si apri un'altra crisi internazionale. Quella di Suez. La situazione in Egitto aveva cominciato a complicarsi subito dopo il colpo di stato del 1952 ,che aveva portando al crollo della monarchia, e che aveva portato al potere un gruppo di militari nazionalisti guidati dal colonnello Nasser. Egli ,nei primi mesi della primavera del 56, decise di nazionalizzare la compagnia del canale di Suez. Perche compie questa mossa molto forte? La sua giustificazione e quella di protestare contro il rifiuto americano di procedere ad un finanziamento, già stanziato, per attuare un'altra grande costruzione, cioè la diga nei pressi di Assuan, sul fiume Nilo. Il governo americano aveva promesso questi soldi ma,di fronte al fatto che l'Egitto avesse cominciato a rivolgersi all'Urss per i propri armamenti, gli Usa bloccano i finanziamenti. Per questa decisione Nasser decide di nazionalizzare la compagnia. Questa questione di Suez assume subito connotati internazionali per la presenza di attori diversi: Hilary Giozzi 25 • Egitto • Uk e Francia • Usa e Urss • Israele ,che era nato come stato 8 anni prima , aveva subito affrontato una guerra con gli stati della Lega araba, compreso l'Egitto. La questione si complica ulteriormente perche Inghilterra e Francia prendono le intenzioni di Nasser non soltanto come un pericolo di danni economici ,ma anche come il tentativo di eliminare le influenze occidentali dal Medioriente. Esse dunque cominciano ad architettare un piano, piuttosto complicato e fallimentare, e cioè di spingere Israele ad intervenire contro l'Egitto. A questo intervento israeliano, il cui scopo era di abbattere il regime di Nasser, sarebbe seguito un intervento anglo- francese nella zona del canale ,per riprendere la situazione sotto il controllo anglo francese. Si rivelo un totale fallimento perche quando gli israeliani,gli inglesi e i francesi, il 30 ottobre 56 , decidono questo attacco, Urss e Usa si dissociano e lo condannano. Ora che la condanna sovietica era scontata. Quello che sorprende e l'atteggiamento degli Usa che si rendono conto che, un eventuale appoggio di questo attacco, rischiava di spostare tutto l'equilibrio del mondo arabo a favore dell' Urss , che sarebbe apparsa come unico difensore del mondo arabo. Gli Usa quindi condannano questo piano all'interno del consiglio di sicurezza ,che può deliberare un intervento dei caschi blu ,ponendosi come forza di separazione tra le truppe israeliane ed egiziane nella zona del canale ,per poi riportare la situazione alla normalità. Questo episodio segna in maniera evidente quella fase della guerra fredda che abbiamo visto iniziare alla meta degli anni 50,e cioè la coesistenza pacifica e cioè la volontà di russi e americani di trovare accordi pacifici per risolvere le tensioni che si creavano a livello internazionale. Questo tentativo mostrava, per altro, il fatto che ormai Uk e Francia fossero fuori dal gioco. E l'ultimo tentativo di mantenere un ruolo politico di potenza globale. Un altro effetto della crisi di Suez e il fatto che il governo francese, di fronte al fallimento di questo tentativo, riprende la strada interrotta con il fallimento della Ced., e cioè la costruzione di un soggetto politico ed economico europeo. Il che avviene nel marzo del 1957, con la firma dei trattati di Roma,che sviluppano ulteriormente quel modello comunitario che era iniziato col piano Schuman e la creazione della Ceca. Gli stessi paesi che avevano dato vita alla Ceca danno vita alla CEE, che si poneva come obiettivo quello di una progressiva eliminazione dei dazi doganali, per creare un mercato comune europeo, cosa che si creerà negli anni 60 e 70 con una serie di successivi allargamenti, fino ad arrivare agli anni 80 con l'Europa a 15 stati e al trattato di Maastricht nel 1992, con il passaggio ad una moneta unica. Il 1956 ha delle conseguenze anche nell'Europa orientale dove la leadership di Krusciov si rafforza perche aveva dimostrato la consapevolezza che fossero necessarie delle riforme interne. Quindi egli si adopero per reggere la sfida della crescita economica con gli Usa e migliorare i rapporti economici all'interno del proprio ,tentando di far funzionare meglio il Comecon. Contemporaneamente, con l'invasione dell'Ungheria, aveva dimostrato la sua fermezza nel voler mantenere le posizioni di grande potenza dell'Urss. Un'altra conseguenza fu il nuovo ruolo dell'Onu che, per la prima volta, mette in atto il fatto di essere dotato della possibilità di intervenire nelle aree di crisi, anche militarmente. Già l'anno precedente alla crisi di Suez, l'Onu aveva mostrato la possibilità di poter assumere questo nuovo ruolo, perche nel 55 ,a testimonianza del nuovo clima ,si sblocca il veto e c'e un'andata di nuove ammissioni tra cui anche l'Italia. Restano fuori la Cina popolare(fino al 71) e la Germania (fino al 60). La decolonizzazione Alla fine degli anni 50 vi sarà un'altra ondata di nuove ammissioni legate ad una nuova vicenda che e quella della decolonizzazione. Il dominio europeo sui continenti africani ed Asiatici aveva conosciuto una crisi evidente, tanto e vero che Francia ed Inghilterra, avevano abbandonato le proprie colonie. La 2 GM aveva già posto le basi per questo fatto. Perche , dal punto di vista Hilary Giozzi 26 economico, la guerra aveva privato delle ricchezze e le colonie risultarono un peso. Dal punto di vista ideologico, la 2gm aveva assunto il connotato di una guerra contro il nazismo e cioè di un regime che faceva della politica razziale, uno dei suoi connotati. Sarebbe riuscito difficile che, alla fine della guerra,paesi come la Francia e l'Inghilterra, che avevano condotto questa guerra, tentassero di giustificare ancora una politica coloniale che qualche connotato di tipo razziale ce l'aveva. Anche quelle giustificazioni ideologiche, usate dalle opinioni pubbliche per giustificare l'imperialismo alla fine dell'800, come il famoso slogan di Kipling “ il fardello dell'uomo bianco”,evidentemente ,alla fine della 2gm ,non c'era piu anche perche , molto spesso,le truppe coloniali avevano combattuto ,contro il nazismo,nelle file dell'esercito inglese e francese. Pero questi nuovi stati si inseriscono nel nuovo assetto internazionale con grande difficoltà ,sia dal punto di vista economico (erano dipendenti economicamente--> monoculture)sia dal punto di vista politico perche, nel quadro della guerra fredda, questi paesi si ritrovano oggetto delle mire delle due grandi superpotenze, che li obbligano o li spingono ad entrare nei propri blocchi di alleanza. Indicativo e l'atteggiamento degli Usa. Dal punto di vista occidentale, il problema era quello di inserire questi stati nel proprio sistema globale, trovando pero delle forme diverse rispetto al controllo diretto. D'altra parte in questi paesi molto spesso i movimenti nazionalisti assumono dei connotati anti occidentali dato che uscivano dall'impero inglese o francese, paesi alleati degli Usa. Di fronte a questo problema gli Usa all'inizio sostengono i paesi nazionalisti moderati, sperando di portarli dalla propria parte. Questo atteggiamento dopo il 1950, fa cambiare idea agli Usa ,che iniziano ad appoggiare i governi che mostravano posizioni anti comuniste. Queste oscillazioni, molto rapide, della politica estera americana nei confronti del “terzo mondo” lasciavano ampi spazi al tentativo sovietico di inserirsi con aiuti economici, militari, accompagnati anche da un'arma ideologica che favoriva l'Urss ovvero l'esplicita condanna del colonialismo occidentale. Nonostante questo neppure l'Urss riesce a portare avanti una strategia di lungo periodo in questi paesi, non riuscirà mai ad esportare il proprio modello economico e politico in questi paesi, e quando ci riesce, i fallimenti ,dal punto di vista economico,saranno talmente evidente che questi paesi creeranno oscilleranno in continuazione tra regimi filosovietici e filoccidentali cambiando molto spesso idea a seconda della convenienza del momento. Cuba Un caso particolare e quello della rivoluzione cubana. Nel 59 i guerriglieri di Fidel Castro riescono ad abbattere il governo dittatoriale e filoccidentale del dittatore Batista. La vicenda di Cuba assume caratteri importanti per gli Usa perche l'isola si trova a poche decine di miglia dalle coste della Florida. La vicenda si complica subito perche ,all'inizio ,il regime di Castro non e un regime comunista ma e il tipico regime di liberazione e di indipendenza nazionalista. Il timore immediato degli Usa e ,parallelamente, il fatto che di fronte alla condanna della rivoluzione cubana degli Usa, ci sia l'appoggio dell'Urss spingono Castro nelle braccia dei sovietici istituendo cosi un regime comunista, appoggiato economicamente e militarmente dai russi. La Cina Nello stesso periodo nel mondo comunista vengono alla luce i dissidi tra la Cina e l'Urss. Dopo il 56 emergono pero,oltre ai differenti problemi economici che questi paesi devono affrontare,anche le divergenze ideologiche e geopolitiche. Il regime maoista per esempio non approva la svolta ideologica di Krusciov della coesistenza pacifica dato che i cinesi sostenevano che con il capitalismo non ci sarebbe mai stata coesistenza. Inoltre la Cina mostrava sempre di più l'intenzione di creare una propria zona di influenza politica nel continente Asiatico. Da questo punto di vista emergevano i contrasti geopolitici con l'Urss. Si consideri anche il fatto che le due avevano 3000 km di confine in comune. Voleva anch'essa di voler assumere un ruolo di grande potenza che la faceva entrare in conflitto con Urss e Usa. Dal 1964 anche la Cina era diventata una potenza atomica. La Cina pero aveva, e lo si vedrà bene dal 1960, gravi problemi al proprio interno. Dal punto di vista economico : Hilary Giozzi 27 privarlo della possibilità di dare una risposta al primo attacco. E' proprio questo meccanismo che spiega perche ,per tutto il periodo della guerra fredda, le due superpotenze spendono per le armi. La questione si complica ulteriormente quando i due perdono l'oligopolio del possesso delle armi nucleari (gia nel 1950). si moltiplicano gli attori in possesso delle armi, con il rischio che una guerra nucleare, sia pure limitata ad un'area regionale, possa scoppiare, soprattutto dopo la fine della guerra fredda. La guerra fredda riportava ai due blocchi i vari conflitti su base regionale. Dopo l'89 questa situazione cambia: non solo non si sa bene chi abbia il controllo di tutta una serie delle armi nucleari. Si pensi alle armi nucleari sovietiche che non erano risolte solo verso i paesi dell'Occidente, ma anche verso l'Asia. Le repubbliche Asiatiche dell'Urss ottengono tutte ,dopo l'89, l'indipendenza e le testate nucleare che avevano nei loro territori diventano patrimonio di queste nuove repubbliche. Per quanto riguarda l'Europa occidentale erano quasi tutte stanziate in Ucraina, tranne quelle stanziate in Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan. Repubbliche in cui i regimi politici sono spesso instabili e meno controllate rispetto al periodo della guerra fredda. Nel 52 si dota dell'arma atomica l'Inghilterra, nel 60 la Francia. Questo diventerà motivo di contenzioso tra la Francia e la Nato perche ,nel momento in cui la Francia si doterà dell'arma atomica, si rifiuterà sempre di riportare il proprio del suo arsenale nucleare all'interno della Nato. Nel 64 la Cina se ne doterà seguita da potenze regionali come l'India, il Pakistan, Israele. Kennedy, primo presidente cattolico,nel 59 sconfigge Nixon e nel gennaio del 60 si insedia alla casa bianca. La campagna elettorale fu la prima dove la televisione ebbe un ruolo decisivo. Furono decisivi i dibattiti televisivi fra i due per orientare il voto. Egli e preoccupato dell'espansione del comunismo nel terzo mondo ed in America latina. Nel 1959 c'era stata la rivoluzione cubana. La metafora della nuova frontiera Quindi, per respingere questo timore di un'espansione del comunismo nel “giardino di casa degli Usa”,affianco alla dottrina della risposta flessibile,una nuova parola d'ordine ovvero “l'idea della nuova frontiera”, dal punto di vista delle relazioni internazionali, nel senso che, con questa parola d'ordine, Kennedy e la sua amministrazione si facevano alfieri di un nuovo modello economico di sviluppo. Gli Usa si impegnavano a contribuire allo sviluppo economico e sociale dei paesi del terzo mondo, dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina. Questa parola d'ordine della nuova frontiera si trovo ad affrontare una serie di situazione che aumentarono la tensione tra Usa e Urss. Il muro La prima questione ancora a Berlino dove ,nel novembre 58, Krusciov fece una dichiarazione in cui voleva restituire alla Germania dell'est la sovranità su Berlino est. Il leader sovietico puntava a mettere in difficoltà gli Usa ponendo un ultimatum affinché anche gli Usa si ritirassero da Berlino ovest. La dichiarazione di Krusciov mostrava anche la difficoltà della politica sovietica e della situazione di Berlino. Perche Berlino ovest era un punto di crisi, non solo per la Germania dell'est ma per l'intero mondo comunista perche la repubblica federale tedesca era una “vetrina dell'occidente”, del suo lusso,delle sue ricchezze. Vi erano continue fughe da Berlino est a Berlino ovest. Per impedirle nell'agosto 61 venne costruito il muro ,destinato a diventare il simbolo della guerra fredda. Di fronte a questo episodio la risposta occidentale fu molto forte. Vi fu il famoso discorso di Kennedy a Berlino che inizio dicendo “io sono berlinese”, a testimoniare la solidarietà dell'Occidente con i berlinesi”. L'America Latina e Cuba Dopo la questione di Berlino il punto critico torna ad essere l'America latina ed, in particolar Cuba. Nel corso del 1960 i servizi segreti americani tentarono di preparare uno sbarco sull'isola da parte di un gruppo di ribelli cubani anti castristi che si erano rifugiati a Miami. Questo sbarco noto come “lo sbarco della Baia dei porci”,si rivelo,nell'aprile 1961, un insuccesso ed ebbe come unico effetto quello di rinsaldare i legami tra Cuba e l'Urss. La crisi più seria arrivo pero l'anno successivo. Nel 62 , i servizi di spionaggio americano, Hilary Giozzi 30 scoprirono che i russi avevano stanziato dei missili a corto e a medio raggio sull'isola di Cuba, che erano in grado di colpire le coste della Florida e minacciavano tutto il territorio americano. La Tv, nell'ottobre del 62,ebbe un'importanza notevole nell'escalation di questa crisi, perche Kennedy denuncio pubblicamente la presenza di questi missili sovietici e minaccio di scatenare la guerra nucleare. La crisi di Cuba e il momento in cui i due paesi si avvicinarono al conflitto nucleare. Nei giorni successiva la situazione sembro precipitare perche stavano arrivando a Cuba delle navi sovietiche che portavano altro materiale strategiche e delle rampe che permettevano ai missili stanziati sull'isola essere lanciati contro il territorio americano. La minaccia di Kennedy e la capacita di deterrenza dell'arma nucleare ebbe la meglio. Si arrivo ad un compromesso per cui le navi sovietiche tornarono indietro e i russi accettarono di smantellare i missili già presenti, in cambio della promessa di non invadere Cuba ,e ritirare anche una serie di propri missili Jupiter, a medio raggio, stanziati in Turchia e in Italia e rivolti contro l'Urss Il Vietnam Terzo settore di crisi fu il coinvolgimento americano nella guerra del Vietnam, che avevano ottenuto l'indipendenza nel 54, dopo la guerra contro la Francia. Gli accordi raggiunti alla conferenza di pace di Ginevra, nel 55,prevedevano una riunificazione del paese,mai avvenuta. Da parte del Vietnam del Nord,negli anni successivi, si svilupparono una serie azioni di guerriglieri (i Viet Cong), che superavano il confine e sconfinavano nel Vietnam del Sud, lanciando azioni di guerriglia finanziate e armate dalla Cina. Per controbattere queste azioni gli Usa iniziarono ad armare il Vietnam del sud e ad inviare quelli che venivano chiamati “ i consiglieri militari” ma che erano vere e proprie truppe. Il timore degli Usa era ancora una volta quella che venne chiamata “la teoria del domino”. Caduto un bastione dell'Occidente in Asia sarebbero caduti tutti (Vietnam, Laos, Cambogia, Birmania). Per evitare cio il numero di consiglieri aumento a dismisura. Sul territorio Vietnamita ce n'erano 16000 nel 62-63 ( nel 63 a Dallas muore Kennedy). Lyndon Johnson Nel 65 il successore di Kennedy, Lyndon Johnson, invio le prime truppe e iniziano i bombardamenti, sempre più massicci,dell'aviazione americana sul Vietnam del Nord. Anche se gli Usa non procedono mai ad una vera e propria invasione perche temono che da intervento regionale diventi globale dagli esiti imprevedibili e molto pericolosa. La conclusione della crisi di Cuba segna un miglioramento nelle relazioni tra le due superpotenze ,simboleggiata anche dall'apertura di una linea telefonica diretta per le telecomunicazioni, quello che viene chiamato “il telefono rosso”, che dimostrava la volontà di evitare lo sviluppo di ulteriori crisi e tensioni, arrivando ad una mediazione di carattere diplomatico. L'Urss e la crisi di Cuba Gli esiti della crisi di Cuba ebbero effetti sulla leadership sovietica. La politica di Krusciov venne considerata troppo pericolosa tanto e vero che nel '64, con un colpo di stato interno alla dirigenza del Cremlino, Krusciov fu allontanato dal potere e sostituito da Leonid Breznev. L'Urss aveva la necessita di condurre una politica più moderata e meno avventuristica anche perche le difficoltà e la rottura con la Cina cambiavano le cose ,anche dal punto di vista militare. L'Urss aveva la necessita di controllare le proprie frontiere con l'Occidente e con la Cina di Mao. Alla fine della guerra fredda la maggior parte delle testate nucleari si trovano rivolte verso la Cina. Si aprono sostanzialmente due fronti. Si apre un'ulteriore necessita, quella di arrivare ad un accordo con gli Usa per il controllo delle armi nucleari, necessita sia dal punto di vista militare che economico, perche le spese per gli armamenti stavano crescendo a dismisura. Proprio a partire dalla meta degli anni 60 iniziano i primi contatti e i primi trattati per una limitazione delle armi nucleari. 1. Nel 63 vengono banditi i test nucleari nell'atmosfera 2. nel 67 vi e un accordo per vietare l'utilizzo dello spazio a fini di sperimentazione degli armamenti nucleari Hilary Giozzi 31 3. nel 68 firmano un “trattato di non proliferazione nucleare” con lo scopo di impedire lo sviluppo dell'armamento nucleare in altri paesi. Proprio per questo motivo non fu osservato da tutta una serie di paesi tra cui la Cina . Anche se si tenta di limitare le spese per le armi nucleari si continua a spendere per le armi convenzionali. L'Urss le acquista ancora di più a partire dal 64. Si vedrà poi come a seguito di alcuni eventi, durante la cosiddetta “seconda guerra fredda”, alla fine degli anni 70- inizio anni 80,aumenterà la spesa in armamenti nucleari. Proprio questo continuo incremento sarà forse il motivo principale del crollo del sistema economico sovietico. Anche dal punto di vista ideologico le cose stavano cambiando. Questa nuova distensione, dopo le crisi ,era stata favorita da una serie di avvenimenti come : • l'elezione ,al soglio pontificio, di Giovanni XXIII, la convocazione da parte del Papa di un concilio (II concilio ecumenico vaticano), le encicliche da lui scritte e quelle del suo successore Paolo VI, che toccavano questioni come le diseguaglianze nel mondo e chiedevano un nuovo ordine sociale, che favorisse la pace. • Nella seconda meta degli anni 60, in Germania, arriva al potere il partito socialdemocratico (Spd); prima in una coalizione con la Dc e poi dal 69, il cancelliere Willy Brandt, forma un governo a maggioranza socialdemocratica. Inizia una politica di attenzione verso i paesi dell'Est europeo, la Ostpolitik, che si tradusse poi in gesti come la visita di Brandt nel 72 a Varsavia e il suo inchinarsi di fronte ai monumenti che celebravano e ricordavano l'orrore dello sterminio nazista degli ebrei. Egli, in questo modo,tentava di porre la questione tedesca in maniera diversa da come l'aveva posta, durante la guerra fredda, il suo predecessore Adenauer. Ci furono tutta una serie di episodi e fattori che contribuirono a migliorare il clima internazionale anche se restavano , a livello regionale,delle aree di grande tensione. Il Giappone Si stava sviluppando un altro processo cioè il bipolarismo cominciava ad attenuarsi per la comparsa di nuovi attori ,o dal punto di vista militare, o dal punto di vista economico. Per es lo sviluppo del economico del Giappone che si era avviato durante la guerra di Corea ad adopera degli americani, che avevano bisogno di un punto di appoggio in quell'area che temevano fosse a rischio e quindi abbandonano ,dopo 6 anni. il controllo del Giappone e contribuiscono a svilupparne l'economia. Il Giappone conosce tra gli anni 50 e 60 uno straordinario sviluppo economico a colpi di aumento del Pil del10% l'anno. I motivi di questo rapidissimo sviluppo economico sono: • gli aiuti americani • la ripresa di quelle che erano già state delle caratteristiche del sistema Giapponese, nella seconda meta dell'800 ,quando ,con la stessa rapidità , passa da un sistema feudale che manterrà fino al 1853 quando le navi della flotta statunitense, comandate dall'ammiraglio Perry, compaiono al largo delle coste del Giappone e lo obbligano ad aprirsi al commercio con l'estero. Fino a quel momento il Giappone era totalmente chiusa alla penetrazione commerciale ed economica straniera dove, quelli che commerciavano col Giappone erano solo gli olandesi ,che arrivavano dall'Indonesia (colonia olandese) serie di isole al largo del Giappone, incontravano mercanti Giapponesi e scambiavano le proprie merci. Questa apertura forzata costringe anche il Giappone a modernizzarsi e cioè ad adottare un modello politico, economico e culturale simile a quello dei paesi occidentali. Copiarono la Costituzione tedesca ed il sistema universitario. Questa modernizzazione, che prende il nome di “Era Meiji”, cioè la nuova famiglia imperiale che sale al potere, dopo la deposizione di Tokugawa , fa si che il Giappone esca ,nel giro di pochissimi anni, da quel sistema di caste feudali (guerrieri, samurai, signori locali ovvero i daymio, l'imperatore, figura divina per eccellenza fino alla sconfitta nella 2gm)che l'aveva caratterizzato per anni. Diventata una potenza politica ,economica e militare il Giappone fa subito 2 guerre: 1. guerra sino Giapponese del 1894-95 per il controllo della Corea Hilary Giozzi 32 cooperazione con la Germania federale, che si concluse con un trattato di amicizia e collaborazione ,nel 63, che sembrava porre fine a secoli di ostilità. In realtà Adenauer, con la firma del trattato, non intendeva seguire la Francia su questa via ma cercava di giocare una propria carta per migliorare lo stato delle relazioni internazionali della Germania federale, che era saldamente legata all'Occidente, ma che aveva un problema aperto molto difficile da risolvere (la questione della Germania dell'est). Quindi cercava di giocare questa carta per richiamare l'attenzione degli Usa e del mondo occidentale sulle questione tedesca. Collegata sempre a questa politica di maggior peso della Francia vi fu la netta opposizione francese all'ingresso della Uk nella CEE .Tanto e vero che De Gaulle pose un vero e proprio veto alla domanda di adesione che la Uk aveva posto nel 63 per entrare nella CEE. Infatti la Uk entrerà a far parte della CEE nel 73. Perche questa opposizione? Perche De Gaulle temeva la politica di stretta alleanza tra Uk e Usa e temeva che il suo ingresso avrebbe rafforzato il ruolo degli Usa in Europa e ridotto le possibilità di autonomia francese. Inoltre, il concetto di Europa di De Gaulle, era riassumibile nella frase “ l'Europa andava dall'Atlantico agli Urali” (dalla Francia ai territori dell'Europa orientale). Il che significava la necessita, per De Gaulle,di superare le divisioni della guerra fredda e cercare di normalizzare i rapporti tra i paesi dell'Europa orientale, in particolare quelli con l'Urss. Anche se questa idea di Europa era geograficamente ampia ,De Gaulle rimane un nazionalista, non vuole rinunciare alle prerogative nazionali. Infatti parla di “un'Europa delle patrie” e cioè della costruzione di un'Europa integrata, pero saldamente imperniata sulle strutture nazionali. Questo tentativo ambizioso incontra il favore della Germania , prima del cancelliere Adenauer,e poi del suo successore Brandt , che andò al potere nel 66,con una coalizione con la Dc (unione democratica cristiana)e poi nel 69 fino al 74 quando fu costretto a dimettersi per un clamoroso caso di spionaggio, dato che il suo segretario particolare, Guillaume,era un agente del servizio segreto sovietico, la Stasi,e che avvio un tentativo di distensione coi paesi del blocco sovietico (Ostpolitik). Questo non significava approvare i regimi dittatoriali ma significava il tentativo di superare le ferite della 2gm e allentare le tensioni ideologiche della guerra fredda. La Cecoslovacchia Una battuta d'arresto fu rappresentata, nel 68, dall'invasione della Cecoslovacchia in cui era arrivato al potere, Alexander Dubcek ,che tento di operare una politica di riforme che si concretizzavano in un allentamento della censura, in maggiori spazi di liberta e in una riforma economica che prevedesse un graduale decentramento delle stesse istituzioni economiche. Considerate che Dubcek era slovacco, cioè apparteneva alla parte meridionale del paese, perche la Cecoslovacchia era nata nel 1919 a Versailles come effetto della dissoluzione dell'impero austro ungarico e attraverso l'unione della Slovacchia,la cui economia era agricola. e della Boemia, più industrializzata. Il centro di potere era sempre stato nelle mani di dirigenti del partito comunista che venivano quasi tutti dalla Boemia. Quindi c'era una grande rivalità, all'interno del partito comunista, tra i dirigenti boemi e quelli slovacchi. Questo tentativo di decentrare le istituzioni economiche desto sospetti nel gruppo dirigente boemo e sovietico. Il suo legarsi ad un gruppo di intellettuali che volevano maggiore liberta di espressione fece scattare la molla. Questi mesi a cavallo tra il 1967 e la primavera del 68, questo tentativo di inaugurare un nuovo corso che prese le forme, a livello di propaganda di “socialismo dal volto umano” venne chiamata la cosiddetta “primavera di Praga”. In realtà, Dubcek e i suoi “seguaci”non volevano mettere in dubbio il ruolo guida del partito comunista o l'allineamento internazionale della Cecoslovacchia. Nonostante la prudenza di Dubcek i timori dei sovietici per un'evoluzione a loro sfavorevole ebbero la meglio ,tanto e vero che ,nell'agosto 68 , egli fu convocato a Mosca per una serie di colloqui per costringerlo a ritornare sui suoi passi. Al suo rifiuto ci fu l'intervento militare il 21 agosto 1968 (la Romania si rifiuto di dare il proprio sostegno). La situazione ,dall'agosto del 68 al gennaio 69, fu normalizzata con l'allontanamento di Dubcek e di tutto il gruppo dirigente del partito comunista a lui legato per sostituirli con gruppi dirigenti Hilary Giozzi 35 saldamente legati alle linee guida sovietiche . Breznev colse l'occasione per coniare una nuova dottrina. La cosiddetta “dottrina Breznev della sovranità limitata”. In quest'ottica i paesi appartenenti al blocco sovietico avevano una sovranità limitata. Non potevano permettere di prendere delle decisioni che andavano contro gli interessi sovietici. Se e vero che gli spazi di scarsa autonomia diminuirono e indubbio che questa invasione mostro il volto della politica sovietica chiaramente,tanto e vero che apri una serie di malesseri, di tentativi di distinguersi,sia all'interno del gruppo sovietico sia all''interno dei PC dell'Europa occidentale. Tanto e vero che il PCI condanno l'invasione della Cecoslovacchia ( mentre invece aveva approvato l'invasione dell'Ungheria nel 56) . Gli anni che si aprono con l'invasione della Cecoslovacchia,tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70 ,per quanto riguarda le relazioni internazionali,vedono l'accentuarsi di alcuni fenomeni. • L'intensificarsi della crisi dell'ordine bipolare che si era creato all'inizio della guerra fredda. Perche entra in crisi? Perche , in realtà, entra in crisi non solo l'assetto delle relazioni internazionali ma anche una serie di aspetti che avevano caratterizzato il quadro internazionale dal 45 fino agli anni 70. Entra in crisi la crescita economica dell'occidente capitalistico, basata sulle politiche di Welfare state e sulla stabilita del sistema di Bretton Woods. Inizia il processo di globalizzazione ,che ha un effetto sulla capacita degli stati di governare i processi economici Si sviluppano dei processi di integrazione economica Cominciano ad entrare in crisi le ideologie capitalistiche (fondate sull'American way of life, su questo apparente continuo sviluppo)e comuniste. Le due superpotenze hanno sempre maggiori difficoltà ad affermare la propria egemonia sull'assetto delle relazioni internazionali e, parallelamente,di governare le proprie sfere d'influenza. Anche perche emergono nuovi attori sulla scena internazionale (Francia, Giappone, continuano i contrarsi ideologici tra l'Urss e la Cina e la lotta per il predominio in Asia.) L'apertura degli Usa alla Cina Kissinger e Nixon alla fine del 1968 viene eletto alla presidenza degli Stati Uniti, sconfiggendo il candidato democratico, il presidente uscente Johnson, contestato per la guerra del Vietnam, non si presenta alle elezioni e viene sostituito da Humphrey, sconfitto da Nixon. La strategia messa in atto da Nixon e da Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale e poi segretario di stato (ministro degli esteri), fu di limitare la corsa agli armamenti e gli impegni militari diretti degli Usa fuori dall'area geografia del continente americana e dall'area atlantica. Per una serie di motivi tra cui: • si riconosceva che stavano apparendo nuovi attori di cui si riconosceva la seppur relativa autonomia • si prendeva atto della necessita di uscire dalla rigidità dagli schemi bipolari della guerra fredda anche se il blocco occidentale restava sotto la guida americana • la necessita di limitare le spese di fronte ad un bilancio statale con un deficit sempre crescente La prima decisione che andava incontro fu la decisione di abbandonare la politica di sostegno militare diretto al regime del Vietnam del sud anche perche alla fine degli anni 60 le proteste dell'opinione pubblica americana nei confronti di questi impegni aumentavano. La scelta di staccarsi gradualmente dall'impegno militare diretto fu graduale perche gli Usa si ritirano dal Vietnam solo nel 75. Dal 69 al 75 fu la scelta di ritirare gradualmente le truppe e mantenere il sostegno economico e militare indirettamente con l'uso dell'aviazione. Dietro queste decisioni vi era una scelta strategica, ma anche economica, nel senso che la bilancia commerciale degli Usa vedeva accrescersi il proprio deficit dovuto essenzialmente ad un deficit nel bilancio statale e in un disavanzo nella bilancia dei pagamenti. Ciò era dovuto alla sopravvalutazione del dollaro. Questo fatto aveva causato il fatto che il dollaro fosse valutato di più Hilary Giozzi 36 del suo valore reale. Essi quindi pagavano le merci che importavano di più di quello che valevano, e avevano difficoltà ad esportare le proprie merci, che pagate in dollari, risultavano molto più care di altri prodotti Per questo motivo nel luglio del 71 Nixon decide di porre fine al sistema di Bretton Woods, ciò avrebbe consentito al dollaro di assumere il suo reale valore , svalutandosi e rilanciando le esportazioni americane. Questa decisione fu storica ma con una serie di conseguenze. Veniva meno uno dei pilastri, la solidità e stabilita del sistema internazionale, che erano stati alla base dei magnifici 30. Nixon impose anche una serie di nuovi dazi sulle importazioni per favorire l'esportazione e frenare l'importazione. Il dollaro mantenne comunque il suo ruolo primario. Negli anni successivi venne affiancato dallo yen e dal marco tedesco (anni 80). Ora c'e l'euro. Altra scelta sempre fatta da Nixon fu quella di tentare di ridurre i costi nella corsa agli armamenti, in particolare nella corsa agli armamenti nucleari. Quello che si verifico ,dal punto di vista sovietico, fu abbastanza particolare. Questo tentativo di aprire un dialogo per arrivare ad una riduzione degli armamenti nucleari fu interpretata dai sovietici non come una possibilità per ridurre le spese nucleari (e l'Urss ne aveva molto più bisogno degli Usa). In effetti il primo ministro di allora ,Kossighin, tento di imporre questa visione ai suoi colleghi del politburo, pero fu sconfitto, tanto e vero che dovette dare le dimissioni perche la linea che passo all'interno dei vertici del partito comunista fu che la richiesta degli Usa di avviare trattative per la riduzione degli armamenti era una prova della debolezza degli Usa e della forza dell'Urss. Questa interpretazione ebbe effetti nefasti sul sistema sovietico che da li a 15 anni crollerà ,anche se negli anni 70 e 80 pochi avevano previsto questo rapidissimo crollo anche perche l'Urss sembrava salda sulle proprie fondamenta. Molti storici pensano che le origini del crollo siano da ricercare in questi avvenimenti degli anni 70. A prescindere dalle interpretazioni sovietiche di questa richiesta di avvio di negoziati sulle armi nucleari, i primi accordi sono questi, e in particolar modo, a seguito di questi primi contatti il primo accordo Salt 1 (strategic armament limitation talks) firmato nel maggio 72. Il trattato Salt 1 riguardava i missili ABM o missili balistici o missili anti-missile che si usavano per intercettare le armi nucleari. Perche e importante questo accordo? 1. E il primo accordo tra le due per la riduzione delle armi 2. perche riguarda i missili ABM e che vengono limitati perche una loro eccessiva proliferazione avrebbe messo a rischio il concetto stesso di deterrenza. Prosegue nel frattempo, e gli Usa sono i primi a rendersene conto, il mutamento del quadro internazionale e la comparsa di nuovi attori. La presa d'atto degli Usa andava incontro alla strategia principale di Nixon e cioè di limitare gli impegni militari degli Usa all'area atlantica e al continente americano, affidandosi ,per le altre aree, a partner alleati fidati. In questo senso si spiega l'idea statunitense di avviare relazioni con la Cina maoista . In questo modo gli Usa riconoscevano gli effetti della rottura tra Cina e Russia utilizzandola a proprio vantaggio. Scelgono di fare una alleanza con un paese comunista in chiave antisovietica. Si erano resi conto che il collante era meno forte delle differenze economiche, culturali, geopolitica..tra i due colossi comunisti. Il governo di Mao si era reso conto che nella guerra del Vietnam la leadership del mondo comunista, e in tutto il contesto dell'Asia occidentale,era tenuta ancora dall'Urss e che era fallito il tentativo cinese di prendere la guida del mondo comunista. Erano necessarie nuove alleanze. La Cina di Mao si trovava in un periodo particolare. Tenete conto che la Cina subiva gli effetti negativi dei 3 anni di rivoluzione culturale (66-69)in cui si era creata una sorta di guerra civile all'interno del PPC, che aveva visto l'allontanamento di una parte del partito . Risentiva ancora di questa instabilità politica che si era tradotta in gravi difficoltà di carattere economico, soprattutto nel tentativo di avviare relazioni commerciali con i paesi esteri e cio si traduceva in arretratezza, dal punto di vista tecnologico, della Cina maoista. Vi era il grosso problema del mancato riconoscimento della Cina all'Onu ( ma non nel blocco occidentale!), dopo la vittoria comunista nel 49, veniva riconosciuta la Cina nazionalista di Taiwan . La Cina comunista di Pechino non ne Hilary Giozzi 37 parallelamente allo sviluppo dell'economica capitalistica dal 45 a 73, ci furono le politiche di Welfare state. Lo stato garantiva una serie di servizi a prezzo politico o gratis. Perche questo contribuisce allo sviluppo del sistema capitalistico, insieme alla stabilita del sistema di Bretton Woods? Perche anche le fasce più basse potevano godere di servizi pagati dallo stato e risparmiavano una serie di spese ,convogliate in altri settori. Agli inizi degli anni 70 si comincia a percepire che lo stato non può più garantire tutta questa serie di servizi perche questo e l'effetto della crisi occupazionale e dell'aumento della durata media dei cittadini. Ci sono meno persone che lavorano ( per il salto tecnologico e per la crisi) ,ci sono meno persone che pagano le tasse e che contribuiscono al mantenimento dello stato sociale. Lo stato sociale costa di più dal punto di vista pensionistico e sanitario perche la popolazione invecchia. E anche vero che si sono create altre discussioni tra cui quella sui movimenti migratori. Si potrebbe risolvere la situazione o spendendo di meno (ridurre le persone che hanno diritto ai servizi gratuiti) o lavorando più a lungo. Questi cambiamenti economici si traducono dal punto di vista delle relazioni internazionali: • in una “seconda guerra fredda” • si mette a rischio quella fase di sviluppo della coesistenza pacifica ,nata con il XX congresso. • nelle fasi di crisi economica tutti i paesi tendono ad aumentare il protezionismo con barriere doganali • in questa fase anche i vari processi di integrazione economica sembravano subire una fase d'arresto e infatti, dal punto di vista simbolico,fu importante il primo vertice dei 6 paesi più industrializzati (Usa, Uk, Francia, Italia, Repubblica federale tedesca, Giappone) che si tenne nel novembre del 1975 a Rambouillet, vicino a Parigi. A partire da queste riunione questi paesi mostreranno la volontà di uscire dalle fasi di crisi insieme. Si percepì che erano crisi di carattere globale. Queste riunioni si sono sviluppate diventando G7(gli altri paesi più il Canada) ;G8 (si aggiunge la Russia) ;G20 (si aggiungono le economie emergenti come India e Cina). Questi vertici diventarono una sorta di forum di consultazione sui principali problemi politici ed economici. Dopo questo pessimismo dei primi anni 70 la struttura economica occidentale ha visto un ulteriore sviluppo, confermando per certi versi quella che Schumpeter ha individuato come una delle caratteristiche principali del capitalismo ,e cioè la sua capacita di innovazione continua. In effetti il sistema economica capitalistico e uscito dalla crisi innovando e trasformandosi completamente, inventando nuovi prodotti che sono tutti i vari prodotti della tecnologia avanzata e della rivoluzione tecnologica dell'informatica (3° rivoluzione industriale). Nuovi prodotti ,creano nuove necessita e quindi nuove produzioni. Le ex colonie Gli anni 70 vedono l'affacciarsi sulla scena internazionale dei paesi che avevano raggiunto l'indipendenza tra la fine degli anni 50 e l'inizio degli anni 60. questi paesi risentono pero in maniera molto forte di questi stessi cambiamenti. E vero che questi paesi hanno maggiore visibilità rispetto al passato sia perche l'Onu offre uno scenario internazionale sia perche la chiesa cattolica sembra appoggiare ,con alcune prese di posizioni molto forte come con l'enciclica “Populorum progressio”del 1967, le richieste dei paesi. La conseguenza politica di questo nuovo ruolo dei paesi del terzo mondo sullo scenario internazionale si traduce in cambiamenti politici in alcuni di questi paesi. Nel 74 abbiamo una rivoluzione in Portogallo che mette fine all'ultima dittatura esistente sul territorio europeo, quella di Salazar e poi dei suoi eredi, si instaura la democrazia e il Portogallo e l'ultimo paese europeo che abbandona le sue colonie. Nel 75 ottengono l'indipendenza le colonie portoghesi:Guinea - Bissau, Angola e Mozambico. In parallelo a questi cambiamenti nel terzo mondo alla fine del 1970 si assiste ad un'altra rivoluzione che riapre una situazione di tensione internazionale. Iran Hilary Giozzi 40 In Iran cade il regime dello scia Reza Pahlavi ,che viene sostituito da un regime teocratico guidato dall'ayatollah Khomeini,che era stato in esilio per lungo tempo e che ritorna trionfalmente in patria. Si instaura un regime che e nelle mani dei religiosi sciiti. Il regime dello scia era strettamente legato all'occidente e agli americani. Il cambiamento al vertice dell'Iran segna anche un cambiamento negli equilibri in quell'area geografica cosi importante per il petrolio. Questa vicenda Iraniana ha una sua particolarità ,dovuta anche al suo carattere teocratico, e cioe che pur essendo in piena guerra fredda il fatto che l'ayatollah sia critico nei confronti dell'occidente non significa che il suo regime si schieri con l'Urss. Si stava uscendo dalla logica della guerra fredda. L'Iran tenta di trovare una propria via diversa dalla logica , imperante nella guerra fredda,di appartenenza all'uno a all'altro dei due blocchi. Su questa vicenda del colpo di stato in Iran si innesta poi un'altra questione e cioè il fatto che ,proprio in polemica con gli Usa, che venivano visti come i passati sostenitori del regime dello scia, un gruppo di sostenitori di Khomeini danno l'assalto ,nel novembre 79, a Teheran all'ambasciata americana e prendono in ostaggio 53 funzionari americani. Questa vicenda dura un anno e ,nel frattempo,si verifica intanto il tentativo della amministrazione americana di Carter di liberare, con un'operazione americana, questi 53 ostaggi. Questa operazione si rivelerà un insuccesso perche gli elicotteri dei corpi speciali americani si fermano nel deserto alle porte di Teheran e questo fallimento costerà la rielezione a Carter. Nell'80 Carter non viene eletto nuovamente e subentra il repubblicano Roland Regan. Anche l'Urss affronta una serie di difficoltà nel penetrare nelle aree di influenza americana e nell'approfittare delle sconfitte americane. Questo perche vi erano difficoltà economiche tali per cui non poteva legare a se questi paesi del terzo e quarto mondo, fornendo materie prime, armi. Israele ed Egitto La diplomazia americana ,che aveva ricevuto questo smacco ,ottiene pero un successo in medio oriente nel tentativo di convincere l'Egitto a raggiungere una qualche forma di accordo con Israele. Sono gli accordi del 79 con i quali Egitto e Israele si riconoscevano diplomaticamente e Israele restituiva il Sinai. Nell'82 Sadat il premier egiziano, pago con la vita questi accordo, perche verrà assassinato da un gruppo di fondamentalisti islamici. Il quadro internazionale , all'inizio degli anni 80,e un quadro in movimento anche a seguito dei cambiamenti intervenuti in questo periodo. La rivoluzione Iraniana destabilizza anche il quadro interno al mondo musulmano, dove si apre una guerra. Iran e Iraq Nel 1980 scoppia la guerra tra l'Iran ,sciita, e l'Iraq ,sunnita. Il dittatore iracheno ,Saddam Hussein, pensa di approfittare della situazione interna al vertice dell'Iran per risolvere a suo favore una serie di questioni relative ai pozzi di petrolio. Spera di ottenere l'appoggio dell'occidente e degli americani che erano preoccupati della situazione Iraniana. Il regime dell'ayatollah regge benissimo l'attacco iracheno e la guerra si protrae per 8 anni senza arrivare ad una soluzione definitiva. Nell'88 viene raggiunto un armistizio che non cambia la situazione presente all'inizio della guerra. Si conclude con il fallimento del tentativo iracheno di mettere in difficoltà il regime dell'ayatollah. Questa vicenda dimostra come tutto il mondo arabo stia entrando in un periodo di destabilizzazione perche molti dei paesi che hanno ottenuto l'indipendenza vedono, all'inizio degli anni 80, il crollo delle classi politiche che avevano portato avanti il processo di indipendenza. Queste classi politiche ,che avevano oscillato tra le due superpotenze per convenienza,vengono accusate di essere classi dirigente corrotte, inefficienti. Questi regimi vengono talvolta abbattuti con la forza in paesi che vedo il riaffacciarsi di fenomeni come il fondamentalismo religioso, il tribalismo, le etnie. La Cina negli anni 80 Un altro paese che affronta in questo periodo un importante fase di cambiamento e la Cina che all'inizio degli anni 70 aveva raggiunto un accordo con gli stati uniti ma che vede la morte dei vertici del governo,subito dopo. Muore il ministro degli esteri Chuen Lai e poi Mao nel 1977. La morte di Mao apre un tormentato periodo di lotta ai vertici del partito comunista cinese che Hilary Giozzi 41 impedisce alla Cina di assumere il ruolo di grande potenza internazionale, che i vertici del regime cinese pensavano di raggiungere con gli accordi statunitensi ,anzi devono risolvere problemi importanti ovvero la guerra tra Vietnam e Cambogia. Questa guerra danneggia l'immagine del mito comunista nei confronti dei paesi del 3° e 4° mondo. Si risolverà questa situazione quando arriva al Deng Xiaoping ,che era stato messo da parte negli anni della rivoluzione culturale, e che invece risulta il vero vincitore della lotta al vertice. Con Deng si apre una nuova fase che vede l'apertura al capitalismo e la sempre più rapida modernizzazione la Cina. Le ex colonie negli anni 80 In generale nel rapporto tra paesi più sviluppati e meno gli anni 70-80 vedono la fine delle speranze aperte con la decolonizzazione e cioè la possibilità per questi paesi del 3 e 4 mondo di arrivare allo sviluppo, al progresso velocemente. Questi paesi risentono delle forme di sfruttamento economico che risaliva al colonialismo. Spesso sono paesi che durante il colonialismo hanno visto la perdita delle proprie ricchezze materiali e la trasformazione delle proprie economie in monoculture e risentono di forme di dipendenza economica anche una volta raggiunta l'indipendenza. Anzi in un mondo che negli anni 70-80 cambia totalmente la propria struttura economica ,si trasforma a ritmi di sviluppo economico sempre più veloci,questi paesi restano indietro tanto e vero che il divario di ricchezza tra i paesi ricchi e poveri, negli anni 80, aumenta. In alcuni paesi si ritrova il problema della carestia. Queste tendenze per lungo tempo furono mascherate dal fatto che questi paesi si indebitano con i paesi più ricchi. Negli anni 80 quando i tassi aumentano, a seguito delle crisi nel 1970, molti di questi paesi crollano dal punto di vista finanziario. Le istituzioni internazionali (Banca mondiale e Fondo Monetario internazionale) intervengono a sostegno delle economie di questi paesi ma richiedono una trasformazione radicale delle economie di questi paesi e cioè la liberalizzazione delle economie e consentano l'accesso dei capitali stranieri. Il che ripropone una forma di dipendenza nei confronti dei paesi più ricchi. La fine degli anni 70 e l'inizio degli anni 80 vedono in molte aree del pianeta la fine dei sogni di emancipazione economica. Nel 1980 Brandt scrive per le nazioni unite un rapporto su questi problemi, il rapporto Brandt,che ,sulla base di questi fenomeni, individuerà la nuova dimensione cruciale delle relazioni internazionali non più nelle relazioni est ovest ma nelle relazioni nord -sud ovvero tra il nord sviluppato e ricco ed un sud sottosviluppato e povero. Secondo questo rapporto si prevede non la fine della guerra fredda ma lo spostamento dell'asse delle relazioni internazionali. La seconda guerra fredda All'inizio degli anni 80 si apre una seconda fase che vede un inasprirsi delle tensioni e in generale dei due blocchi per due motivi: • assistiamo ad un contraccolpo delle dinamiche periferiche, soprattutto rispetto a ciò che stava avvenendo nei paesi in via di sviluppo sul piano delle relazioni internazionali • alla divergenza tra Usa e Urss nell'interpretare la coesistenza pacifica la politica americana nei confronti dell'Urss aveva conosciuto un irrigidimento con l'amministrazione Carter, eletto nel 76, e che insiste molto sul rispetto dei diritti umani. Egli sottolinea come gli americani non intendessero firmare nuovi accordi per la diminuzione degli armamenti se l'Urss non intendeva attuare le politiche a protezione dei diritti umani. Gli esiti della conferenza di Helsinky avevano avuto dei risvolti,che l'Urss non aveva previsto e cioè i dissidenti interni al regime sovietico, proprio per l'enfasi posta dall'opinione pubblica internazionale per il rispetto dei diritti umani, essi erano assunti a fama internazionale. Per esempio Sacharov ottenne il nobel per la pace. Nel frattempo gli Usa continuarono a sviluppare il loro rapporto con la Cina tanto da proporre nel 77 e nel 79 una alleanza anti sovietica. Tuttavia la Cina era in un periodo delicato quindi non poteva prendere decisioni cosi impegnative. Anche in questi anni si intensificarono le relazioni economiche e commerciali tra Usa e Cina. Contemporaneamente la dirigenza sovietica, alla fine degli anni 70,prendeva una serie di decisioni che avranno effetti negativi nelle relazioni con gli Usa. In particolar modo l'Urss decise di collocare una serie di nuovi missili nucleari ,gli SS20, in Europa orientale. Ciò preoccupo gli alleati Hilary Giozzi 42 • gli investimenti in istruzione e ricerca • l'attenzione maniacale per la qualità dei prodotti • il ruolo dell'impresa (toyotismo) • politiche di protezionismo che creeranno una serie di tensioni con gli Usa (per i dazi doganali) Dal punto di vista della politica estera non e nulla. Non ha un esercito. Tutta l'area si sviluppa negli anni 80 ad es le 4 tigre (Hong Kong ,Singapore ,Corea del Sud e Taiwan). Tutti i paesi che hanno dal punto di vista della politica interna e regimi semiautoritari, che sfruttano un basso costo del lavoro e le divisioni ideologiche della guerra fredda conoscono questo sviluppo. La Cina negli anni 80 Contemporaneamente anche la Cina ,dopo alcuni anni di incertezza, inizia un proprio particolare e graduale processo di transizione che la porterà a essere un paese che nel giro di 20 anni, a colpi di incrementi al tasso del 20% annuo, diventa un gigante economico capitalistico (transizione nella continuità) ma che dal punto di vista politico continua ad essere una dittatura. L'apertura al libero mercato non porta la democrazia. Lo dimostra il Cile di Pinochet che e una dittatura ma che segue il liberismo. L'artefice e Deng Xiaoping che sceglie di modernizzare il paese ,abbandonando il modello sovietico senza abbandonare il ruolo guida del partito comunista. L'apertura al mercato comporto la richiesta di un maggiore pluralismo politico ma queste richieste furono stroncate. La famosa rivolta di piazza Tian'anmen fu stroncata dai carro armati nel 1989. Gradualmente gli assetti del potere economico e politico mondiale si spostano dall'area dell'Atlantico (Europa- Usa)all'area del Pacifico (Giappone ,India ,Cina Usa).Questa crescita di diversi attori ,già dagli anni 80, fa si che diventi più difficile identificare l'asse centrale delle relazioni internazionali nel bipolarismo. Anche se dal punto di vista politico Usa e Urss rimangono ,fino all'89, i due attori principali,dal punto di vista economico il bipolarismo e già in crisi. Gorbaciov Nell'85 quando muore anche Černenkoi i vertici del politburo decidono di eleggere, a 55, Mikhail Gorbaciov, che rispetto alle cariatidi di prima si veste all'occidentale,molto elegante. Si rese conto delle difficoltà del sistema e dichiara fin dall'inizio di voler rivitalizzare il sistema sovietico restando all'interno della tradizione comunista, interpretata in modo più aperto e democratico. Le parole d'ordine che caratterizzeranno il suo periodo di potere sono: • Perestrojka (resettare) → piano economico • Glasnost(trasparenza) → piano politico Le due parole d'ordine stanno a indicare la volontà di Gorbaciov di agire sul piano economico, ristrutturando il sistema economico e rendendolo più competitivo, e sul piano politico, aprendo il sistema politico. Per quanto riguardo il piano economico cerco di rendere più flessibile il sistema, mantenendo il quadro generale della pianificazione, ma introducendo modeste dosi di liberalizzazioni del sistema economico nel settore dei servizi, dell'artigianato ed dell'agricoltura. L'Urss aveva un deficit anche per quando riguarda l'agricoltura. Doveva importare grano dagli Usa. Dal punto di vista politico tentava di introdurre elementi di pluralismo alle candidature delle elezioni. Si tento di andare incontro alle richieste di maggior tutela dei diritti umani, attenuando la censura. Gorbaciov si rendeva conto che questa complessa operazione non poteva essere eseguita in un clima di continua tensione con gli Usa. Per questo sapeva che doveva raggiungere un accordo con gli statunitensi, non fosse altro che per limitare le spese militari. Cosi inizia una serie di viaggi e contatti diplomatici con gli Usa che si tradussero ,nel 87, nell'accordo sulla riduzione degli ss20 e dei Cruise e ,nell'89, le truppe sovietiche vennero ritirare dall' Afganistan. In questo tentativo di migliorare le relazioni diplomatiche Gorbaciov trovo una sponda nella politica di mediazione dello stesso Vaticano con Giovanni Paolo II ed il suo segretario di stato, il cardinal Casaroli, grande esperto dei paesi dell'est. Gorbaciov tento di lanciare una nuova parola d'ordine con la metafora della casa comune europea ad indicare un quadro di regole condivise nei vari paesi europei,pur Hilary Giozzi 45 mantenendo diversi sistemi politici ed economici diversi. Come segnale di buona volonta in questo senso nell'88 l'Urss avvio un programma di ritiro delle forze militari stanziate nell'Europa orientale . Anche perche la presenza di queste truppe era legata alla strategia sovietica degli anni piu duri della guerra fredda nei quali si temeva una controffensivo (roll back). Si era entrati in una nuova fase ora dove l'Urss doveva allentare i legami politici ed economici con quei paesi che non poteva sostenere economicamente. Non poteva mantenere 2 o 3 milioni di soldati in quei paesi. Su questa strada ,molto tortuosa, e le stesse dirigenze dei partiti comunisti dei vari paesi del blocco sovietico soltanto i polacchi e gli ungheresi lo seguirono. Negli altri paesi dell'Europa orientale la dirigenza dei vari partiti comunisti sembrava bloccata su posizioni all'inizio della guerra fredda. Vi era la paura di perdere potere. La politica di riforme avviata da Gorbaciov aveva messo in moto un meccanismo inarrestabile. Cominciarono a riapparire all'interno dell'Urss una serie di conflitti etnici e nazionalisti ,controllati e sopiti durante la dittatura comunisti. Lo stesso avverrà dopo l'89 in Jugoslavia. Questo e lo sfondo nel quale si collocano le vicende dell'89 e che nessuno le aveva previste. Tutti questi movimenti subiscono un'accelerazione. Stavolta i sovietici non intervengono perche non sono in grado. La Polonia e l'Ungheria sono le prime a muoversi. La Polonia nell'89 Nel giugno 1989 l'opposizione polacca raggiunge un accordo con Jaruzelsky per svolgere le prime libere elezioni dopo 40 anni;anche se con una legge elettorale particolare perche prevedeva che alla camera bassa i comunisti avrebbero ottenuto la maggioranza. Praticamente erano libere elezioni solo per il senato dove Solidarnosc ottiene tutti i seggi tranne uno. La Polonia e il primo paese dove si instaura un governo non comunista. L'Ungheria nell'89 In Ungheria l'occasione per unire l'opposizione fu una campagna per la riabilitazione delle vittime del 56. A questo movimento d'opinione pubblica si lega una decisione del governo di Budapest che si rivelerà fondamentale. La frontiera si apri a maggio e non il 9 novembre 1989 con la caduta del muro. Il governo di Budapest apre ,nel maggio 89, il proprio confine con l'Austria. Siccome all'interno del blocco sovietico era possibile passare ,dal maggio al novembre 89 ,320.000 tedeschi passarono a Occidente in questo modo( dalla Germania orientale all'Ungheria, dall'Ungheria all'Austria, dall'Austria alla Germania occidentale). Il muro cade in realta a maggio. Il crollo del muro Legato a questo episodio e l'inizio delle contestazione al regime comunista della Germania orientale che ebbe ,nell'ottobre 1989, il suo episodio più clamoroso quando Gorbaciov fu invitato in Germania orientale dal leader di questa, Honecker, a compiere una visita di stato. Honecker l'aveva invitato per rafforzare la propria posizione,Gorbaciov non lo appoggio e quando i due si trovarono alla manifestazione pubblica a Berlino est, la popolazione contesto Honecker, che nel giro di pochi giorni fu costretto a dimettersi e il 9 novembre 89 i suoi successori dichiararono aperto il passaggio. Cade simbolicamente il simbolo della Germanie divise. La Cecoslovacchia Contemporaneamente si sviluppa un cambio di regime, la cosiddetta “rivoluzione di velluto”,perche avvenuta pacificamente a Praga, quando il segretario del partito comunista Husak, che aveva preso il posto di Dubcek, e costretto a dimettersi e viene nominato capo di stato il commediografo dissidente Havel, ed in questo modo nel giro di pochi mesi finisce la guerra fredda e si apre una nuova fase che pero si rivelerà molto più complessa di quanto si potesse prevedere. Interpretazioni della guerra fredda e del post 1989 • filone ortodosso Le prime interpretazioni sul significato della guerra fredda si rifacevano alle tesi di Kennan e Lippman. Le prime interpretazioni del “filone ortodosso”, risalgono ai primi anni 60.I più noti esponenti sono Walt Rostow e Andre Fontaine. Il primo ,nel 1960, ha scritto “Gli stati uniti nell'arena mondiale”. Il secondo ,nel 68 , scrisse “Storia della guerra fredda”. Secondo questi autori Hilary Giozzi 46 il conflitto era inevitabile perche fondato su un contrasto di natura ideologica, tra democrazia e i suoi valori e il comunismo, che puntava a difendere,anche con la forza, la sfera d'influenza conquistata alla fine della 2 GM grazie ai successi dell'armata rossa. Da questo punto di vista il comunismo e lo stalinismo riprendevano la tradizionale spinta espansionistica ,che cercava uno sbocco al mare nella regione balcanica, che aveva caratterizzato la politica estera della Russia zarista ,aggiungendo una forte carica ideologica. Questo spiega l'inevitabilità dello scontro e il fatto che l'Urss dovesse essere tenuta sotto controllo perche non espandesse i suoi confini (politica del containment). • I revisionisti Sempre negli anni 60, in contrapposizione alla scuola ortodossa, si contrappose un altro tipo di interpretazione ad opera di autori che vennero definiti come revisionisti. Il primo tra questi ,che scrive alla fine degli anni 50, William Williams ,il cui libro principale e “ The tragedy of American diplomacy”. Secondo questo revisionista le maggiori responsabilità dell'inizio della guerra fredda sono da individuare nelle responsabilità americane perche l'indiscussa supremazia economica americana alla fine della 2gm li poneva nelle condizioni di instaurare un nuovo ordine mondiale ,politico ed economico, coinvolgendo anche l'Urss. In realtà la gestione del piano Marshall aveva escluso l'Urss perche aveva assunto l'aspetto di una sfida lanciata dal capitalismo al sistema sovietico,su un terreno , quello degli aiuti economici, in cui non c'era competizione, inducendoli a ritirarsi e spingendoli verso un irrigidimento diplomatico e militare che porterà alla guerra fredda. A questa interpretazione , a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70,vanno ricondotti tutta una serie di studi che si ricollegano a questo filone revisionista. Il più noto e il libro di Gar Alperovitz “Atomic Diplomacy: Hiroshima and Potsdam ”, del 1965, tradotto in italiano con il titolo “un asso nella manica”.Alpevotiz si concentra sul cambiamento radicale della strategia americana dalla morte di Roosevelt (aprile 45) a Truman e in particolar modo, la decisione di Truman di utilizzare l'arma atomica su Hiroshima e Nagasaki,per porre fine alla 2gm. Secondo Alperovitz mentre Roosevelt era favorevole ad un uso soltanto dimostrativo della bomba atomica Truman la usa non solo per porre fine alla guerra ed evitare altre perdite ma per dare un chiaro segnale di forza degli Usa nei confronti dell'Urss mentre si era in una fase di passaggio dalla fine della vecchia alleanza antifascista ad una fase di nuovi equilibri in cui Usa e Urss non si sarebbero trovati dalla stessa parte ma su schieramenti contrapposti. Altri due studiosi, Gabriel e Joyce Kolko,scrissero, nel 72, il libro “I 7 limiti della potenza americana”. Essi si sono concentrati sulla politica di Truman dandone un'interpretazione in chiave economica: l'economia americana, intatta dopo la 2gm,accumula un sovrappiù di produzione che non può essere assorbito dal mercato interno e ha la necessita di nuove aree di penetrazione su scala mondiale. In questo senso si colloca la politica estera americana nel secondo dopoguerra e cioè si definisce con l'intento di creare un imperialismo globale ,con un mercato il più ampio possibile, funzionale alla sopravvivenza dell'economia americana, che incorreva in una crisi simile a quella del 29. L'apparato ideologico della guerra fredda era funzionale ideologicamente a questo tentativo di creare un impero globale anche se informale. • I post revisionisti Negli anni 70, dopo la sconfitta americana nella guerra del Vietnam, si sviluppano nuove interpretazioni post revisioniste. Tra queste la più nota e il volume del 1978“le origini della guerra fredda”, a cura di Charles Maier. perche post revisioniste? Perche ritengono le interpretazioni revisioniste troppo ideologiche. Le tesi dei Kolko le ritengono troppo legate all'aspetto economico. Mentre invece questi autori sono attenti ad altri aspetti come quelli culturali della guerra fredda ,a partire da quelli del piano Marshall. Analizzano le conseguenze culturale del piano come l'espansione dei consumi di massa,la diffusione dell'American way of life,il rock and roll. Elaborano una visione dei nuovi equilibri della guerra fredda, in Occidente, con una particolare attenzione a quei fenomeni che toccano tutta l'Europa occidentale. L'Italia del boom, del miracolo economico, la trasformazione da paesi la cui economia era di carattere agricolo ad un'economia Hilary Giozzi 47 dividono. Per il primo e la società liberale , per il secondo quella comunista. Fukuyama ritiene che dopo l'89 sia giunto il momento per superare il pessimismo originato dalle 2 GM . Va superato questo pessimismo perche“ in fondo tutti i totalitarismi del XX secolo sono stati sconfitti dalla democrazia liberale”. Inoltre c'e un altro motivo, secondo Fukuyama, per essere ottimisti: lo sviluppo continuo e sempre più veloce della tecnologia ha reso possibile una illimitata accumulazione di ricchezza in grado di soddisfare i desideri umani e la globalizzazione ha omogeneizzato le varie società umane. Questo spiega parimenti il motivo principale del crollo del sistema comunista che se in determinate fasi della propria storia ha potuto mostrare delle performance economiche simili a quelle del capitalismo ha fallito nel soddisfare i bisogni più profondi delle società conquistate e nel gestire economie complesse, post industriali, nel quale l'informazione e l'innovazione tecnologica erano fondamentali. L'economia collettivistica ed il comunismo erano tipi di organizzazione totalmente inadatte a forme economiche altamente innovate e tecnologiche, destinate a produrre servizi e beni. Le economie dei paesi del blocco sovietico erano economie arretrate tecnologicamente, poco portate all'innovazione,autarchiche, dove l'informazione in società autoritarie, non poteva avere un proprio ruolo. Ecco perche l'Urss perde la guerra fredda. Secondo Fukuyama le interpretazioni economiche della storia non spiegano perche l'uomo non e solo un animale. Non basta pero soddisfare i bisogni primari per rendere l'uomo felice. Da questo punto di vista, Fukuyama torna ad Hegel. L'interpretazione della storia di Hegel, a differenza di quella di Marx,pur essendo teleologica ed utilizzando la dialettica , e una interpretazione non economica e non materialistica della storia. I poli della dialettica in Hegel sono : • il servo • il signore Vi e una lotta per il riconoscimento .Secondo Hegel l'uomo si differenzia dagli altri animali perche, oltre al soddisfacimento di bisogni primari, ha bisogno di essere riconosciuto come un essere umano che ha valore e prestigio. Questo desiderio di riconoscimento per Hegel e il motore del processo storico e quindi sta alla base del processo dialettico poi incarnato dai due attori del signore e del servo, la cui esistenza, ha per Hegel caratterizzato gran parte della storia umana ,senza riuscire a soddisfare il desiderio reciproco di riconoscimento. Il servo non si sente riconosciuto dal signore ma al signore non basta il riconoscimento di un servo, ritenuto inferiore. Questa contraddizione insita nel rapporto servo-signore, secondo Hegel, viene superata dalle due grandi rivoluzioni democratiche della fine del 700,quella americana e francese. Con esse l'ineguale riconoscimento tra i due viene sostituito da un riconoscimento universale e reciproco con il quale ogni cittadino riconosce la dignità di essere umano a tutti gli altri cittadini e parimenti questa parità universale e riconosciuta dallo stato con la concessione di una serie di diritto. Si ha l'eguaglianza formale e giuridica. Questo avviene con la rivoluzione americana e francese e poi e sancita dalla vittoria di Napoleone a Yena ,nel 1806, con l'estensione dei diritti a buona parte degli stati europei. La battaglia di Yena sancisce l'affermazione della democrazia liberale e quindi la fine della storia. Già in Hegel questa lotta per il riconoscimento non sia limitata al rapporto tra individui ma si estenda anche al livello della politica internazionale, dei rapporti tra gli stati. Secondo i progenitori della teoria realistica delle relazioni internazionali ,ovvero Hobbes e Machiavelli, ogni stato ha come scopo quello di accrescere la propria potenza ai danni degli stati vicini anche con la guerra. Questo continuo caos del sistema internazionale instaura una continua dialettica servo-signore. Secondo Hegel la democrazia liberale dovrebbe sostituire ,anche a livello dei rapporti tra stati, il desiderio irrazionale di essere riconosciuto come il piu forte con il desiderio razionale di venire riconosciuto come uguale. Qui Hegel dimentica che un tentativo in questo senso c'era gia stato. Il trattato di Westfalia del 1648 ,che sancisce la nascita del diritto ,si fonda proprio su questo e cioè sul riconoscimento dell'eguaglianza formale tra i singoli stati. In realtà il riconoscimento formale non Hilary Giozzi 50 elimina le diseguaglianze materiali, in termini di potenza, tra gli stati. Fukuyama riprende l'idea che anche nei rapporti tra gli stati e i cittadini e il proprio stato esista un principio e un problema di legittimità. Sostanzialmente Fukuyama dice che il comunismo e collassato su se stesso per una mancanza di legittimità. Non solo i cittadini non riconoscevano e non credevano più nell'ideologia comunista ma anche i dirigenti dell'Urss non ci credevano. Da questo punto di vista, la storia del comunismo cinese e diversa. La leadership cinese ha creduto di poter tenere la propria legittimità e quindi il proprio potere, non tanto con una difesa ostinata dell'ideologia marxista ma diventando la promotrice della modernizzazione del paese. Ha mantenuto il potere portando cambiamento rilegittimandosi nei confronti della popolazione e del proprio ruolo. Uno dei problemi della tesi di Fukuyama, e una delle critiche che gli sono state avanzate, e che ,in realtà, dopo l'89, in molti paesi sono rimasti al potere regimi autoritari. Sembra che Fukuyama sottovaluti il fatto che liberalismo e democrazia nascono come concetti distinti e molto spesso rimangono tali. Il liberalismo, liberismo e democrazia Il liberalismo nasce politicamente alla fine del 600 -inizio 700 ,sviluppandosi come giusnaturalismo, e cioè l'idea che l'uomo in quanto tale abbia una serie di diritti (alla vita, alla proprietà...)che lo stato deve rispettare. Alla base del contratto,della legittimità reciproca, vi e il rispetto di questi diritti che nel corso del 700 con l'illuminismo si ampliano perche si affianca il riconoscimento di altri diritti come quello di stampa, religione, opinione e rappresentanza. Si comincia a chiedere che lo stato ,fino allora stato assoluto, (da absolvo = sciolto), con l'eccezione dell'Inghilterra,dove il potere e nelle mani di un monarca per diritto divino e quindi sciolto da ogni forma di controllo. Risponde delle sue azioni direttamente a Dio. Nel corso del 700 si pone la richiesta che questo sovrano assoluto diventi parlamentare o costituzionale e che lui e i suoi ministri rispondano delle proprie azioni di fronte ad un parlamento con rappresentanti scelti. E su questa base che si sviluppano le rivoluzioni. Questo processo conosce poi, nel corso dell'800, delle brusche fermate. Si pensi al periodo della restaurazione. Questa lotta si sviluppa nel corso dell'ottocento assumendo nuovi connotati. Nasce come ideologia politica ,il liberalismo, che punta a difendere i diritti e le liberta dell'individuo nei confronti di uno stato visto come autoritario e oppressore e la cui oppressione può essere limitata solo dalla scelta dei propri rappresentanti da parte degli individui. Qui c'e la separazione tra liberali e democratici. Per un liberale la scelta dei rappresentanti spetta solo a coloro che ,in base a requisiti di censo o istruzione, sono in grado di effettuare la scelta senza essere influenzati dallo stato, dalla chiesa... e favorevole al suffragio ristretto. Un democratico e a favore del suffragio universale perche ritiene che la sovranità non spetti solo a delle elite ma a tutti i cittadini. Un liberale e molto attento anche ad esaltare la libera capacita di iniziativa economica dell'individuo, il liberalismo, e cioè l'applicazione, in campo economico, di alcuni principi del liberismo. E per questo che dopo l'89 vediamo paesi che hanno conosciuto un rapido sviluppo economico ma non sono paesi democratici. Viceversa ci son paesi democratici ma che non sono liberali. Secondo Fukuyama ciò non inficia la sua teoria e cioè che la sola forma di governo sopravvissuto e la democrazia liberale. Anche l'islamismo costituisce un'ideologia sistematica e coerente ,con un richiamo potenzialmente universale, pero resta il fatto che questa religione,a differenza del comunismo, non esercita alcun richiamo al di fuori delle aree culturali come il Nord Africa e il Medio ed Estremo oriente. Anzi, a lungo andare il mondo islamico subirà l'influenza delle idee liberali e non viceversa. Per Marx il motore della dialettica e la lotta di classe. Non basta l'eguaglianza formale. La dialettica si gioca tra capitalista e proletario. ➔ Kojève e Fukuyama Fukuyama riprende le tesi di Hegel da un suo interprete degli anni 30, Alexandre Kojeve, esule russo emigrato a Parigi dopo la rivoluzione russa che tenne dei seminari su Hegel, che ebbero un'enorme risonanza perche vi parteciparono intellettuali come Jean Paul Sartre e Raymond Aron. Al centro di questi seminari c'e l'affermazione che sostanzialmente Hegel aveva avuto ragione. Hilary Giozzi 51 Secondo Kojeve il comunismo non avrebbe vinto bensì la democrazia liberale avrebbe finito per diffondersi in tutte le parti del mondo. Fukuyama riprende Kojeve nel senso di dire che ,alla fine, attraverso 3 GM (2+una guerra fredda) i totalitarismi sono stati sconfitti. Il capitalismo si e dimostrato più efficiente dei sistemi economici pianificati nell'utilizzare la tecnologia e nell'adattarla alle condizioni in rapido mutamento dell'economia. Il mondo creato dalla tecnologia e dall'organizzazione razionale del lavoro, tipica del capitalismo, e stato capace ,attraverso la creazioni di mercati mondiali e attraverso la globalizzazione, di legare società diverse in ogni parte del pianeta. Fukuyama riconosce anche che la democrazia liberale non e diventato un sistema universale. Rimangono sistemi autoritari o non democratici o non liberali. Come lo spiega? Con quello che definisce “l'imperfetta concordanza tra popoli e stati”. Gli stati sono delle creazioni politiche ,creati e fondati sulla base di popoli ,che sono delle comunità che preesistono allo stato. Il popolo italiano ha visto ed e stato governato da diverse forme di stato. Il fatto che i popoli siano molto diversi tra di loro spiega ,per Fukuyama, perche la forma di governo liberaldemocratica abbia successo presso alcuni popoli e non attecchisca presso altri. Perche alcune forme liberali fanno fatica in Iraq mentre invece hanno attecchito dopo la 2gm in Giappone? Perche in Giappone c'e una tradizione amministrativa e di governo che poteva favorire lo sviluppo delle istituzioni liberaldemocratiche e vi era una classe dirigente intenzionata a perseguire una forma di governo liberaldemocratica. In Iraq c'e la presenza della religione musulmana, il tribalismo, manca una classe dirigente che intende perseguire l'instaurazione di forme liberaldemocratiche. Le culture non sono fenomeni statici ma sono delle creature umane che possono evolversi in un senso o nell'altro. Possono evolversi in un senso di accoglimento dei principi liberal democratici o nell'affermazione di nuove forme di governo autoritarie. Fukuyama vede i principali pericoli per la democrazia in due gruppi distinti di popoli 1. quelli che per ragioni di carattere essenzialmente culturale, nonostante gli sforzi, passano da un insuccesso all'altro nel tentativo di instaurare forme di governo liberal democratiche. Come per esempio nei paesi islamici dove molto spesso le società islamiche percepiscono la diffusione di forme di governo liberal democratiche come episodi di sconfitta nei confronti dell'occidente non musulmano. Identificano la liberal democrazia come una forma di governo tipica dell'occidente e vivono l'applicazione di forme liberal democratiche come sconfitte. 2. quelli che possono portare alla nascita di forme di governo diverse da quelle liberal democratiche. Secondo Fukuyama sono quei paesi dove il liberismo ha avuto successo ma non ha mai assunto le forme di governi liberal democratici ma di regimi autoritari. Si pensi alla Cina, Taiwan, Singapore. Vi e un'altra difficoltà che Fukuyama individua e cioè la difficoltà di applicare le regole della liberal democrazia dal contesto interno a quello internazionale e cioè di creare quello che gli scienziati chiamano “un nuovo ordine internazionale” fondato sui principi liberal democratici e cioè sull'idea che la pace possa essere raggiunta tramite la diplomazia e che garantisca gli interessi economici molto di più della guerra. Per ordine internazionale si intendono un insieme di valori condivisi in cui la maggior parte degli stati si riconoscono. Di solito i nuovi ordini internazionali nascono alla fine di una guerra. La guerra fredda e una guerra del tutto particolare che nasce ,si sviluppa e si conclude in una maniera particolare. Uno dei due poli scompare e l'altro non sa con chi discutere il nuovo ordine internazionale. Si ritorna a guerre particolari, che non rispettano il diritto internazionale, rispettato dagli stati. Sono guerre asimmetriche perche i contendenti non sono due stati ma etnie, tribù, gruppo terroristici. C'e una regressione ad una situazione pre- moderna. Questo spiega la difficoltà di fare delle previsioni e capire il mondo dopo l'89. Il caso più clamoroso e l'11/09/2001. Gli Usa che nel corso della propria storia non avevano mai subito un attacco sul proprio territorio lo subiscono l'11/09 da un gruppo di terroristi e non da uno stato. Decidono poi di colpire uno stato, l'Afganistan, ritenuto la culla del fondamentalismo islamico,e poi l'Iraq, dove non Hilary Giozzi 52 stato, nel corso degli anni 60, lo sviluppo politico dei paesi in via di sviluppo e quindi anche i processi di democratizzazione. Infine, a partire dagli anni 80,ha sviluppato delle riflessioni sull'identità nazionale americana che ,secondo Huntington, e fondata sull'etica protestante e sul rispetto dei diritti umani. Ciò l'ha portato all'analisi dei fenomeni migratori, mettendo in guardia sui rischi che fenomeni migratori massicci porrebbero alle identità nazionali. Tutti questi vari temi di ricerca sono andati a confluire nel 93, prima in un articolo su Foreign Affairs ,e poi ,nel 96, in un libro intitolato “The clash of civilizations”. Il libro e diviso in due parti simmetriche tra di loro e c'e una prima parte descrittiva dell'ordine internazionale dopo l'89 ,e una seconda parte prescrittiva ,in cui Huntington riprende le visti di consigliere e da indicazioni agli Usa, come capofila della civiltà occidentale, su come muoversi nel mondo dopo l'89. Una prima parte divulgativa in cui descrive un sistema internazionale dopo l'89 frammentato in grandi “aggregazioni o civiltà” ,che si fondano su tratti storici e culturali comuni ,e travalicano i confini degli stati. Nei rapporti tra civiltà ,che hanno un fondamento culturale, evidentemente ,secondo Hungtinton, non funzionano quei meccanismi tradizionali di relazioni diplomatiche o economiche che avevano caratterizzato il sistema internazionale fino all'89 perche le relazioni tra le civiltà sono fondate su relazioni di carattere culturale, storico, religioso. Da questa visione ne consegue il fatto che ,inevitabilmente, le civiltà più distanti tra di loro ,dal punto di vista storico, religioso e culturale ,ma che sono vicine dal punto di vista geografico,quello che lui chiama “le faglie”, nelle faglie, zone di incontro e scontro tra civiltà,e più probabile il rischio di scontro e di guerra. Quando poi le devi individuare queste civiltà , e questo sarà motivo di critica,ne individua 7 -8 civiltà islamica, occidentale, confuciana, giapponese,hindu ,slavo-ortodossa, latino-americana e forse quella africana. insieme di stati accomunati da storia, religione e cultura = civiltà. Definizione vaga. L'origine delle guerre post ottantanove aumentano nelle zone di faglia. E in base alle differenti culture che si basano le civiltà. Quindi lo scontro e tra civiltà-stati. Partendo da questo modello Hungtinton interpreta la guerra fredda come ultima delle guerre civili in occidente. Scontro tra due culture che rientravano nel modello culturale occidentale. Dopo l'89 il contrasto e tra l'occidente e il mondo non occidentale in particolar modo la minaccia principale proviene da quello che lui definisce il rischio della connessione islamico cunfuciana. Nel 2015 si verificherebbe l'alleanza tra Cina e islam. Questa e la parte descrittiva sulla base della quale egli elabora la 2 parte della sua teoria. Usa capofila verrebbe minacciato da questa alleanza. Si dovrebbe formare una coalizione con a capo gli Usa per tutelare il proprio sistema di valore e i propri interessi. Questa e una visione conflittuale e da questo punto di vista e nettamente distinta dalle tesi ottimistiche. La tesi di Hungtinton e differente da alcune tesi realistiche che pensano al sistema internazionale come un sistema di anarchia che alcuni hanno indicato come lo scenario che meglio spiegherebbe la situazione internazionale dopo l'89. Non solo c'e stato un nuovo ordine mondiale ma ci sarebbe un disordine generalizzato. La sua e una visione conflittuale ma tutto sommato e chiara, lineare. C'e una civiltà occidentale in grado di garantire stabilita politica economica e sociale, anche oltre i confini. Dall'altra Hungtinton ritiene che il conflitto sia ineliminabile. Hungtinton si rende conto che dal punto di vista teorico la concezione di civiltà e debole. Cerca di dare definizione ma sembra intendere valori, istituzioni che si sviluppano in determinati contesti socio politici che contribuiscono a determinare le …. per egli una cultura e un sistema condiviso di significati, valori e percezioni. Secondo Hungtinton l'interpretazione del sistema internazionale durante la guerra fredda e stata statica perche entrambe le due superpotenze avevano una preoccupazione comune ovvero la sicurezza.--> tesi di Aaroon ripresa “ equilibrio del terrore”. Non ci sono piu solo due attori che hanno il monopolio dell'arma atomica. Ci sono attori che la possiedono dopo l'89 ma non sono definibili stati o entità giuridiche. Sia gli statisti che gli studiosi devono interpretare una realtà in movimento, molto più dinamica rispetto a quella abbastanza fissa del bipolarismo. Per es egli sottolinea il ruolo che nei conflitti dopo l'89 hanno assunto le etnie, le nazioni. Abbiamo assistito al ritorno di guerre civili. Conflitti che sembravano sepolti e che invece sono riapparsi in tutta la loro Hilary Giozzi 55 violenza. Il problema di che cosa sia una nazione e su che cosa si fondi e un problema che e dibattuto dagli studiosi a partire dall'800. E un problema che ha anche al mero livello di immagine un forte connotato anche di carattere culturale. Pensiamo che nei contrasti delle guerre civili tra serbi e bosniaci il rinvio quasi immediato e stato ad un'immagine ed ad una simbologia di carattere storico. Come la battaglia di kosovopolie del 1389 che nella propaganda serba veniva riproposta di fronte alla volontà del Kosovo islamico poi …. cristiana ortodossa. Hungtinton solleva una serie di problemi centrali per l'evoluzione delle relazioni internazionali. Come il problema delle relazioni tra culture, dei rapporti tra gli stati, del ruolo delle organizzazioni politiche internazionali e del multiculturalismo. In questo quadro e nell'ottica di Hungtinton nell'ambito del sistema internazionale le civiltà si costruiscono su un sistema di valori ampio che pero nella sua ottica assumo un significato superiore al dato puramente culturale per saldarsi a valori economico politico militari. La visione dello scontro tra civiltà che si fonda su dati culturali incorpora anche altri valori geopolitici economici e militari. Come ad esempio la guerra civile nella ex Jugoslavia dove i conflitti si sono ….. anche se poi egli dice che e vero che la civiltà riassume valori culturali ma può anche accadere che questi fattori assumano ciascuno una propria autonomia e quindi dice che possiamo assistere alla formazione di coalizioni a geometria variabile nel senso che il dato economico potrebbe essere più forte di quello culturale. Da questo punto di vista Hungtinton ritorna ad una visione del sistema dopo l'89 spezzata in due tra occidente e resto del mondo sebbene anch'esso sia a sua volta frammentato in una molteplicità di aree culturali distinti. All'interno dell'area occidentale sembrano prevalere i valori che danno vita ad una situazione apparentemente pacifica. Questa civiltà occidentale deve difendersi dal resto del mondo e dalle alleanze. Per di più gli Usa come capofila della civiltà occidentale gli Usa sono in una fase di relativo declino economico militare. E quindi gli Usa come capofila di questa società minacciata devono evitare due rischi: 1. Overextension: Paul Kennedy … tutti i grandi imperi seguono una evoluzione precisa riassumibile nell'ascesa e declino. Durante l'ascesa assumono il controllo di tutta una serie di territorio. Ampliano i confini con controllo diretto o indiretto di una serie di territori. Per mantenere il controllo di questi territori questi imperi devono impiegare uomini mezzi armi soldati i cui elevati costi non sono coperti dai profitti delle colonie controllate. Ciò si traduce nell'aumento delle tasse da far pagare ai cittadini dell'impero stesso. Tutti gli imperi si sono trovati di fronte ad una scelta: o mantenere territori e impegni mettendo a rischio la struttura interna o ritirarsi dai territori conquistati. Quando non si e in grado di fare questa scelta la mancanza di scelta produce il collasso stesso dell'impero sempre che prima non subentrino altri fattori. Questo e il trend generale della storia dell'impero. 2. Abdication: indicato da Kissinger. Gli interessi degli Usa nel mondo sono talmente forti che non può abdicare al proprio ruolo come nel 1919. deve scegliere che cosa fare. Secondo Hungtinton per evitare i due rischi speculari gli Usa devono • mantenere il ruolo guida della coalizione occidentale • scegliere le proprie aree di interesse ▪ rafforzare l'alleanza con l'Europa ▪ avere buoni rapporti con le civiltà culturalmente più vicine come la slavo ortodossa e quella dell'America latina. Un'eccessiva emigrazione metterebbe a rischio la caratteristica culturale americana.... ▪ prevenire l'aggravarsi dei conflitti locali ▪ controllare il riarmo degli stati islamici e della Cina aumentandone i conflitti interni sostenendo i gruppi favorevoli all'occidente ▪ rafforzare le istituzioni internazionali che condividono i valori americani … scettico sull'intervento in Iraq rischio isolamento internazionale. Critiche: Hilary Giozzi 56 studioso di letteratura palestinese che ha lavorato negli Usa Edward Said l'idea dell'immagine, dell'oriente e occidentale. Rozzezza dello scrivere e ineleganza..... secondo Said esistono tra le civiltà anche quelle apparentemente in guerra tra di loro dei legami più stretti e rifacendosi a scritti di Niece e Freud il traffico tra confini … non ci sono civiltà irrimediabilmente in contrapposizione. Il vero scopo di Huntington e quello di rafforzare l'amor proprio degli Usa e invece sottovaluta la sorprendente interdipendenza del nostro tempo. Altre critiche dal mondo islamico di uno studioso pakistano Tarig ali che ha fatto notare che l'islam non e mai stato monolitico non fosse altro che l'area geografica su cui si estende va dal mar settentrionale all'Indonesia. Le differenze tra arabi, turchi, indonesiani.. all'interno dell'islam ci sono divisioni religiose tra sciiti e sunniti. Le responsabilità degli Usa che dal 45 al 89 hanno sostenuto i regimi più conservatori in funzione antisovietica e ora se li trovano contro. Secondo Jean Danielle il problema vero e il ruolo degli Usa dopo l'11 settembre arrogandosi il diritto di salvaguardare il mondo andando a finire nel dilemma decisionale di Huntington. Anzi l'amministrazione Bush e sembrata essere caratterizzata da un sovrappiù ideologico rispetto alla guerra fredda. L'eccezionalità della storia americana porta a visione ideologica e non pragmatica dello scenario internazionale. Altri studiosi hanno sottolineato che Feliz Fernandez Alesto ha scritto Millennium con il rischio.... due politologi italiani di destra Franco Cardini per lui all'interno dell'islam .. e un fenomeno piuttosto limitato. I periodi di amicizia sono stati anche da un punto di vista cronologico più lunghi di quelli di conflitto. Il fattore economico e politico ha superato quello militare. Marco Tarchi attacca il concetto di civiltà . Egli sottolinea che il concetto di civiltà suscita diverse perplessità. Non si sa su cosa e fondato. Risulta un concetto debole costruito su realtà di fatto e scenari futuri. Infine un'ultima serie di critiche e quella legata al concetto di civiltà trasformata in una entità europea con connotati incerti perche più che a fattori culturali sono legati a fattori etnici. Es rischi immigrazione. Identità di tipo etnica più che culturale. Quando dice che le culture sono in movimento sembra dimenticare il melting pot. Timore di un cambiamento del dato etnico più che culturale. Hilary Giozzi 57
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