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Storia economica riassunto estremo, Sintesi del corso di Storia Economica

Riassunto estremo di storia economica

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 05/03/2020

matvei-lomovskikh
matvei-lomovskikh 🇮🇹

4.5

(2)

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Scarica Storia economica riassunto estremo e più Sintesi del corso in PDF di Storia Economica solo su Docsity! 1. Prima rivoluzione industriale Fattori esogeni: disponibilità di risorse minerarie ed energetiche, rivoluzioni politiche, rivoluzione commetciale, rivoluzione agraria, rivoluzione demografica. Fattori endogeni: formazione del capitale, innovazioni tecnologiche, riolo degli imprenditori, formazione del mercato interno ed internazionale. 2. Europa industriale (1830-1914) Requisiti per l’avvio dell’industrializzazione: giacimenti di carbon fossile e ferro, corsi d’acqua, vie di comunicaione sviluppate, specializzazione della manodopera, relazioni con centri del commercio. Imitazione d’Inghilterra, problema: embargo technologico, viene aggirato attraverso l’emigrazione, spionaggio. a. Belgio Riserve di carbon fossile, ferro, presenza grandi corsi d’acqua, immigrazione degli imprenditori inglesi (adozione macchinari inglesi, macchine a vapore) Politica satale favorevole all’industrializzazione, realizzamento delle vie ferroviarie, fondazione delle società bancarie. Rapido sviluppo del cotonificio, rapida meccanizzazione della tessitura e filatura = garantiti guadagni di produttività. b. Svizzera Assenza di carbone e ferro. Sviluppo industria tessile, meta turistica elitaria, sviluppo settore chimico e farmaceuteco, assenza controllo corporazioni. Fattori sociali e curturali: alto livello di istruzione e ingegnosità, esportazione manufatti pregiati e di alta qualità, abitudine al risparmio, protezionismo agricolo. c. Francia Vincoli e limiti dell’economia francese: svantaggio grandi dimensioni geografiche e demografiche (inurbamento), agricoltura aretrata, aretratezza sistema monetario (ritardo diffusione modernizzazione monetaria + sistema creditizio), impiego di risparmi in investimenti a basso rischio (richezza proveniva maggiormente de patrimoni famigliari, case di risparmio – investimenti in infrastrutture pubbliche), grande spesa statle (costruzione di strade, ferrovie), domanda interna depressa (un mercato interno debole, importazioni del periodo liberoscambiasta). Risirse naturali – abbondanza acqua e alto costo carbone = lenta penetrazione macchina a vapore + larga disponibilità di manodopera a basso costo ha ritardato meccanizzzazione. Settori principali: chimico (farmaceutici esplosivi, fibre sintetiche), fisico (lampada elettrica, corrente alternata), meccanico (rete ferroviaria, motore a scoppio). d. *Industrializzazione in ritardo: protezionismo doganale (tariffe su im/esportazioni), spesa pubblica (sopratutto per agricoltura, trasporti, industrie), investimenti nelle società industriali (esigenza di raccogliere capitali). Scopo: proteggere crescita e consolidamento industrie nascenti. e. Germania Spostazione della popolazione nelle zone urbane, suoli fertili, 1819 – unione commerciale, vasto mercato comune, infrastrutture ferroviarie, abbondanza di carbone, servi della glebi sono diventati gli operai liberi = industrializzazione efficiente e rapida. 1850: esportazione materie prime (continua evoluzione tecnologica, livello altissimo dopo 1850, strategia: vendere prodotti sottocosto per espandere capacità produttiva (dumping)) e derrate agricole (grazie all’industrializzazione e continuo sviluppo), forte settore tessile, sviluppo della chimica. Classe politica favorevole alla ricerca scientifica e istruzione tecnica. *Grandi dimensioni aziendali, cartelli industriali: accordi bilatterali per limitare la concorrenza 1871: riforma monetaria: marco d’oro, istituzione di Reichbank Trasformazione da paese agricolo a potenza industriale a sviluppato malcontento sociale, progetto di sistema assistenziale di Bismark che alla fine non viene applicato, cambio di potere = politica iperprotezionista, isolamento politico ed economico. f. Russia Società feudale con tecniche aretrate, 94% viveva nelle campagne, società estremamente polarizzata (servi/famiglie aristocratiche), basso livello commercializzazione, agricoltura solo per riproduzione, la nobiltà osteggiava industrializzazione – percepivano estraneità rispetto ai valori tradizionali. 1858-1868: abolita la servitù. Riforma agraria (senza successo) – terre coltivate non in proprietà da contadini a bassa produttività. Indebitamento generale (suolo sempre più scarso). Unico settore sviluppato – cotonificio. Grande crescita della popolazione. Fine ‘800: inizio dell’industrializzazione – costruzione di strade ferrate (transiberiana), stato per accelerare il processo (favorire investimenti stranieri, promuovere sviluppo infrastrutture, protezionismo doganale. Prevalenza di grandi imprese con grandi investimenti di capitale e localizzazione accentrata. Problema: aumento fabbisogno per finanziare bilancio dello stato = emessione della moneta, inflazione. Soluzione – gold standard. Contrasto tradizione/innovazione. g. Italia Aretratezza socio-culturale, aretratezza economica, alti costi trasporto + dazi municipali, agricoltura poco produttiva, basso reddito settore primario, mancanza di risorse naturali. 1860-1870: unificazione mercati nazionali (unione monetaria, codice di commercio), politica economica protettiva, 25% della spesa pubblica (costruzione infrastrutture, ferrovie, strade), contenimento del debito pubblico, spesa istruzione elementare. 1880-1910: protezionismo - crescita agricoltura = crescita redditi, stabilizzazione domanda beni di massa, enorme slancio di attività produttive. 1907: crisi industriale, nacque INA Durante la guerra: mobilitazione industriale, pubblica amministrazione, facilitazioni per reinvestimenti, freno investimenti in tecnologia. h. Giappone Fino 1850: paese feudale (caste) chiuso al resto del mondo, paese diviso traTokugawa e famiglie feudali (daimyo/samurai). Economia fondata su agricoltura, era vietato commerciare (solo corporazioni a numero chiuso abilitate). 1853: avvio politica estera + scambi (USA) 1867: gurra civile (malcontento sociale per la struttura sociale, commercio). Risultato: abolire strutture feudali, miglioramento produttivita agricola che permise di importare le tecnologie ed avvio dell’industrializzazione. Investimenti sulle infrastrutture, reinvestimenti. Economia privata organizzata su società finanziarie che controllavano imprese minori collegate secondo il modello del clan famigliare (sistema definito zaibatsu) = potere finanziario concentrato a elevata dispersione delle attività. *alto livello istruzione ed etica del lavoro. Dopo la seconda guerra mondiale, sotto il controllo americano i holding (sistema zaibatsu) viene eliminato. Recupero della sovranità = nascita keiretsu: raggruppavano in senso
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