Scarica Storia ed estetica del cinema. e più Appunti in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! Corso di STORIA ED ESTETICA DEL CINEMA - per le lauree di primo livello – Prof.ssa Chiara Simonigh Città/Cinema/Globalizzazione Università degli Studi di Torino Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne anno accademico 2015/2016 La nozione di VILLAGGIO GLOBALE Marshall Mc Luhan, Gli strumenti del comunicare, 1964 Lo SPAZIO/TEMPO “Nelle ere della meccanica, avevamo operato un'estensione del nostro corpo in senso spaziale. Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell'elettricità, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio” MEDIUM IS MESSAGE: Ogni tecnologia costituisce un medium, ossia un mezzo, uno strumento, nel senso che è un'estensione e un potenziamento delle facoltà umane. In quanto tale, il medium genera un messaggio che retroagisce con i messaggi dei media già esistenti in un dato momento storico, rendendo complesso l'ambiente sociale, per cui è necessario valutare l'impatto dei media nella prospettiva culturale e nei termini delle "implicazioni sociologiche e psicologiche”. CULTURA: • E’ organizzata e organizzatrice tramite strumenti cognitivi quali: linguaggio, abilità comuni, memoria storica, miti collettivi. (MYHTOS E LOGOS) • Costituisce e sviluppa CONOSCENZA mediante: principi, i modelli, i paradigmi, gli schemi sia mediante l’immaginario, le rappresentazioni, i simboli, i miti. • Instaura regole e norme che organizzano la SOCIETÀ e orientano l’INDIVIDUO. DIALOGICA INTER-RETRO-ATTIVA FRA CULTURA- SOCIETA’ - INDIVIDUO: COMPLEMENTARIETA’ – ANTAGONISMO - GENERATIVITA’ • Cultura: è allo stesso tempo il prodotto e la produttrice della società e anche degli individui. • Società: è allo stesso tempo il prodotto e la produttrice degli individui e della cultura • Individuo: è allo stesso tempo i prodotto e i produttore della società e della cultura IL POSSESSO DELLA CULTURA: Possediamo la cultura e allo stesso tempo siamo posseduti dalla cultura La cultura permette all’individuo e alla società di conoscere, ma può anche allo stesso tempo impedire ad essi la conoscenza: stereotipi, pregiudizi, illusioni, frammentazione del sapere. La nozione di cultura. Una definizione generale LA CULTURA ESISTE SOLO ATTRAVERSO LE CULTURE UNITAS: L’unità primaria e generica conduce necessariamente in sé l’idea di una straordinaria proliferazione di molteplicità. MULTIPLEX: Le diversità individuali e sociali non sono che modulazioni intorno al genere singolare e attualizzano, nelle proprie singolarità, l’infinita potenza diversificatrice del modello singolare della cultura. La difficoltà profonda consiste dunque nel concepire allo stesso tempo l’unità molteplice e la molteplicità dell’uno. L’unità nella diversità, la diversità nell’unità, l’unità che produce la diversità e la diversità che produce unità e riproduce diversità, in effetti, costituiscono non solo il fondamento della complessità della cultura, ma anche la base di un complesso generativo capace di dar vita a diversità illimitate. Il tesoro della cultura umana è insito nella sua diversità creatrice e la fonte della sua creatività consiste nella sua unità generatrice. Le condizioni di pluralità e dialogo favoriscono una cultura maggiormente complessa e vitale, la quale permette così lo sviluppo della conoscenza. UNITAS MULTIPLEX DELLA CULTURA L’ UNITAS MULTIPLEX DELLA CULTURA NELL’EPOCA DEI MEDIA: LE CULTURE ESISTONO SOLO ATRAVERSO LA CULTURA: I mass media hanno diffuso il modello culturale europeo e statunitense, ma hanno anche assimilato elementi di molte culture tradizionali. DIALOGICA TRA: Omologazione e sincretismo; Standardizzazione e originalità • Il carattere cosmopolita e mondiale della cultura dei media ha posto le condizioni preliminari alla conoscenza e alla comprensione all’interno di una “società-mondo” definita come “complessa” • Si è determinata una nuova e condivisa NOOSFERA: una sfera comune di conoscenze, idee, paradigmi, principi, valori, ideali, ecc. • I contenuti della noosfera hanno contribuito a sollecitare bisogni nuovi, così influendo sulla trasformazione della civiltà: benessere individuale e sociale, materiale e spirituale L’influenza della noosfera dei media • Cultura dominante (doxa) • “Violenza simbolica”: violenza esercitata non tramite l’azione fisica, ma attraverso l’imposizione - più o meno manifesta e consapevole – di categorie cognitive, paradigmi culturali, principi, ideali, valori, ecc. Ad es: arbitrio culturale posto come naturale; tassonomie non riconosciute come interpretazioni del mondo (Pierre Bourdieu, Meditazioni pascaliane) • “Habitus”: condivisione di pratiche sociali e diffusione di modelli dominanti. Introiezione. Conformismo. • “Incorporazione”, “microfisica del potere”, “corpi docili” (Michel Foucault, Sorvegliare e punire). (Divismo) I media come interpreti e promotori dei mutamenti culturali + realizzazioni ideali, valori, principi di libertà, uguaglianza, democrazia, ecc. - stabilità ideali, valori, principi (liquefazione) - ineguaglianza + emarginazione (modello esclusione) - schiavitù necessità materiali + schiavitù futilità materiali (consumismo) + qualità della vita interiore + bisogni insoddisfatti (modelli immaginari irraggiungibili) - fatica lavorativa + bisogno loisir (cultura mediatica del loisir) +benessere e cura - senso alla sofferenza e alla morte + quantità di relazioni interpersonali - qualità e stabilità relazioni (individualismo) + libertà affettiva - stabilità affettiva Teorie centripete e centrifughe dei media Complementarietà delle teorie riguardo questioni sociali come: - esercizio del potere - integrazione sociale - cambiamento culturale e sociale • Teorie centripete: azione unificante e di integrazione dei mass media; ma anche omologazione e manipolazione. Cambiamento, libertà, diversità e frammentazione. Progresso sociale, ma conformismo (teorie critiche). • Teorie centrifughe: liberazione, progresso; ma anche alienazione, individualismo, instabilità. Ordine, controllo, unità e coesione. Modernizzazione, libertà, uguaglianza, mobilità sociale, comprensione (disordine sociale) La dialogica dei due pensieri 2
QUADRO 2 - L'opposizione dei due pensieri
EMPIRICO/RAZIONALE
SIMBOLICO/MITICO
Dominanza della disgiunzione
Dominanza della congiunzione
Disgiunzione reale/immaginario
Congiunzione reale/immaginario
Convenzionalizzazione delle parole
Reificazione delle parole
Irrealizzazione delle immagini
Reificazione delle immagini
Reificazione delle cose
Fluidità delle cose; possibilità
di metamorfosi
Isolamento e trattamento tecnico
degli oggetti
Trattamento magico degli oggetti;
relazioni analogiche fra gli oggetti
Forte controllo empirico esterno
Forte controllo del vissuto interno
Forte controllo logico sull’analogico
Forte controllo analogico sul logico
Pan-oggettivismo
Pan-soggettivismo
La dialogica dei due pensieri 3
QUADRO 3 - Orientamenti divergenti dei due pensieri
EMPIRICO/RAZIONALE SIMBOLICO/MITOLOGICO
Astrazione/generalità Concretezza/singolarità/individualità
Essenza Esistenza
Relazioni sociali pratiche
Relazioni sociali comunitarie
Isolamento e trattamento tecnico
degli oggetti
Miti di comunione con la natura
MODERNITA’-METROPOLI - CINEMA • Modernità, cinema, metropoli: relazione complessa e generativa • Charles Baudelaire, Sul concetto di modernità, 1859 • Georg Simmel, La metropoli e la vita dello spirito, 1903 • Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, 1936; Parigi capitale del XIX secolo, 1939 IL FLÂNEUR E LA FLÂNERIE • TRANSEUNTE - VELOCITA’- VISIONE – SHOCK (folla e massa) Dalle origini. Cinema e metropoli. Lo spazio e il tempo • Walter Ruttmann, Berlín. Die Sinfonie der Großstadt (Berlino. La sinfonia di una grande città), 1927 (Crescendo; giornata) https://www.youtube.com/watch?v=j76FNxsJlt8 • Dziga Vertov, (L’uomo con la macchina da presa), 1929 – Odessa (Kinoglaz; Kinoki; Metacinema) https://www.youtube.com/watch?v=OA-1nMm-WZ4 • Fritz Lang, Metropolis, 1926 Berlino e New York anni ‘20 Bauhaus 1920
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1.Manicheismo: bene assoluto vs male assoluto 1.Olismo: equilibrio dinamico bene/male Buoni vs. cattivi; noi vs. loro; altro=negatività Coesistenza vittime-‐carnefici, vincitori-‐vinti 2.Emotività antagonistica: identificazione e 2.Riconoscimento e rispetto dell’altro: proiezione guidati verso disumanizzazione identificazione e proiezione orientati verso la dell’altro: stereotipi, pregiudizi, generalizzaz., comprensione dell’altro. Comprendere non svalutazione, squalificazione, degradazione, significa necessariamente assolvere o giustific. 3. Mitopoiesi del particolarismo (faziosità): 3.Mitopoiesi dell’universalismo (umanesimo): Intento: celebrazione di una sola e specifica Intento: conoscenza critica dell’umano comunità nazionale, etnica, politica, di classe. Sviluppare il giudizio etico: condanna dei limiti, Si richiede adesione totale allo spettatore della crudeltà, della barbarie di tutti gli uomini, Apologia ipocrita: i limiti dei “nostri” sono irrilev Riconoscimento dell’umanità di tutti 4. Film propaganda: fine immediato 4.Film conoscenza: finalità ampia Demagogia come arma di distruzione di massa Comprensione come autocritica e responsabiliz Mistificazione=riduzionismo tendenzioso Mitopoiesi= conoscenza complessa per tutti Comprensione e incomprensione • La Nouvelle Vague come interpretazione della transizione storica e culturale europea: “poli9ca degli autori” vs “cinema di papà” es.: l’infanzia nel cinema hollywoodiano c l a s s i c o : i l b a m b i n o c o m e o g g e C o o c o m e s o g g e C o ? hCp://www.youtube.com/watch?v=QVJv4K-‐niTo • Truffaut e l’autobiografismo come ricerca della verità; l’educazione come cri9ca all’educazione: il confliCo tra individuo e società come formazione dell’iden9tà; il processo di individuazione e di civilizzazione; rivolta e innocenza: tensione morale. • TRATTI ESSENZIALI DEL “CINEMA DELLA MODERNITÀ” (G. DELEUZE): -‐ Personaggio: osservato dall’esterno nella sua ambiguità e contraddiCorietà, sintomi del disorientamento culturale; -‐ Rifiuto di ogni conclusione dimostra9va: indecifrabilità del reale; indagine fenomenica VS trascendentale; speCatore “geCato” (esistenzialismo) di fronte al mondo e sollecitato alla riflessione; -‐ “Immagine-‐tempo” (situazione oXca e sonora pura: dispersiva, tempi deboli, funzione del caso) VS “immagine-‐movimento” (azione incentrata su tempi for9, con nessi di causa ed effeCo e funzione emo9va), il tempo è riportato alla libertà del flusso di coscienza, dove i rappor9 temporali sono psicologici e non cronologici: emerge l’importanza dell’esperienza e della soggeXvità; este9ca dell’erranza; -‐ Riflessione este9ca: metacinema e autoreferenzialità (“Caméra stylo” Astruc: scriCura) F. Truffaut, I qua&rocento colpi, 1959 • Umiliazione a scuola: hCp://www.youtube.com/watch?v=Xf7iJXFqFAE • Per strada: hCps://www.youtube.com/watch?v=Fbr1YZqBMuQ • Interrogatorio: hCp://www.youtube.com/watch?v=pnI7FQryFn4 • Finale: hCp://www.youtube.com/watch?v=HCVHGqZf7Nk • Loisir: hCps://www.youtube.com/watch?v=9FnZJvHcimg F. Truffaut, I qua&rocento colpi, 1959 Parigi e la Nouvelle Vague Il contesto iconografico: Robert Doisneau Parigi e la Nouvelle Vague Il contesto iconografico: Robert Doisneau Parigi e la Nouvelle Vague Il contesto iconografico: Henri Cartier Bresson Parigi e la Nouvelle Vague Loisir Parigi e la Nouvelle Vague Loisir Parigi e la Nouvelle Vague Loisir M. Antonioni, La notte, 1960 De Chirico W. Wenders, Il cielo sopra Berlino, 1986 Paul Klee, Angelus Novus W. Wenders, Il cielo sopra Berlino, 1986 Immmagine dialettica (W. Benjamin, Tesi di filosofia della storia): Jetztzeit, il «tempo-ora», inteso come «stato della storia» e cioè come unico stato del tempo che, con la sua fulmineità e col suo balenare, è capace di illuminare il presente attraverso il passato e il passato attraverso il presente. L’«apocastasi storica» auspicata da Benjamin implica una simultaneità e una sintesi del tempo che può farsi conoscenza e coscienza, sapere ed etica attraverso l’«immagine dialettica» è «la vera immagine del passato che guizza via. Solo nell’immagine, che balena una volta per tutte nell’attimo della sua conoscibilità, si lascia fissare il passato. […] Poiché è un’immagine irrevocabile del passato che rischia di svanire ad ogni presente che si riconosca significato, indicato in esso» W. Allen tra New York, Parigi, Londra, Roma Manha0an, 1979 • CiQà protagonista: -‐ gli interni come luoghi della cultura (no musica) e del realismo: appartamen9 borghesi, edifici scolas9ci, librerie, musei, gallerie d’arte, auditorium, luoghi del loisir (bar, ristoran9, cinema, tea room, ecc.) e dello shopping -‐ Gli esterni come luoghi poe9ci (musica intensa): skyline metropolitano (incipit; 55:50), ponte di Brooklyn (27:00; 1:08:50), Central Park (41:20; 1:02; 1:18:30), traffico urbano (incipit e finale 1:23:30). (Murder 15:22; 46:49) (Hannah: 29:10; 57:25; 1:31:50) W. Allen tra New York, Parigi, Londra, Roma Manha0an, 1979 • CiQà protagonista: -‐ Capitale del XX secolo: contraddiCorietà moderna: tradizione e avanguardia, poesia e prosa, idealismo e cinismo, ecc. -‐ Covo nevroOco: tensione fra istanze culturali ed e9che del passato e del presente: incertezza nelle relazioni intersoggeXve, instabilità affeXva, sofferenza psichica, liberazione sessuale e sue conseguenze; individualismo, egocentrismo, egoismo, autoreferenzialità, incomunicabilità e incomprensione -‐ Culla confortante: libertà, autodeterminazione, uguaglianza, pluralismo, cosmopoli9smo, comprensione Roland Barthes, L’ovvio e l’ottuso • Il linguaggio cinematografico genera idee e conce5, ossia raggiunge l’astrazione, a par9re da elemen9 concre8 che sono offer9 alla percezione e alla comprensione dello speCatore per mediare tra visibile e invisibile secondo due modalità principali: • STEREOTIPO: conferma di contenuO e di forme noO • -‐ Forma: ripe9zione di generi, convenzioni, cliché, ecc. della tradizione • -‐ Processo di significazione: Semplificazione della complessità (riduzionismo) • Enfasi di pochi aCribu9 (ridondanza) • -‐ Processo interpretaOvo: Senso Esplicito (privo di ambiguità, privo di polisemia) • Senso Ovvio (meccanismo pavloviano) • SIMBOLO: innovazione contenuO e forme • Forma: Potere evoca9vo (declinazioni, varian9, rielaborazioni, ecc.) • Processo di significazione: Nessi associa9vi della complessità • Re9cenza di mol9 aCribu9 (allusione) • Processo interpretaOvo: Senso Implicito (ricco di ambiguità, colmo di polisemia) • Senso “OCuso” (test proieXvo) Oltre il luogo - IL PAESAGGIO COME FORMA SIMBOLICA: il luogo non è mai neutro, ma diviene spazio della proiezione dell’immaginario collettivo e dell’immaginazione individuale. Il cinema opera per la trasfigurazione simbolica del reale mediante gli strumenti espressivi, rappresentativi, la drammatizzazione e la drammaturgia. - IMMAGINARIO E REALTA’ TRA AMBIENTE E LOCATION: 1. Totale corrispondenza: Roma, Parigi, Venezia, New York: offrire un’interpretazione operando con o contro stereotipi e pregiudizi: Manhattan Woody Allen, Il cielo sopra Berlino Wim Wenders, ecc.; 2. Parziale corrispondenza (luogo inesistente ma verosimile o immaginario): Don Camillo e l’onorevole Peppone il paesino è Brescello, Amarcord Il Borgo è Rimini, Il Commissario Montalbano Vigata è Scicli; Il signore degli anelli Terra di Mezzo è Nuova Zelanda, ecc.; 3. Nessuna corrispondenza (altro luogo esistente): Braveheart è ambientato in Scozia ma girato in Irlanda; Einstein è ambientato a Zurigo ma girato a Torino, The Passion è ambientato a Gerusalemme ma girato a Matera, ecc.; - L’IDENTITA’ DEL LUOGO: può mutare in rapporto a quella attribuitagli da diversi film in esso ambientati (luoghi connotati negativamente possono diventare mete turistiche: Titanic crociera ad Halifax Love dove approdarono le scialuppe di salvataggio del Titanic) - QUESTIONI PROBLEMATICHE: RICONOSCIBILITA’ E DELUSIONE Il cinema e il turismo - Il “Turismo” La DEFINIZIONE della World Tourism Organisation (Governi di 144 Paesi e maggiori operatori del settore): E’ lo spostamento di persone dal proprio luogo di residenza o di lavoro per una durata minima di una notte e per motivi di piacere, salute, lavoro, sport, religione, ecc. Non sono turisti (sono esclusi dalla definizione) i diplomatici, le forze armate, i nomadi, gli immigrati, i lavoratori frontalieri. Escursionisti e visitatori≠ turisti: visita di una sola giornata senza pernottamento - Il “Turismo cinematografico” (2000 Touring Club Italiano) o “Cineturismo” (2003 Foreign Film Festival di Ischia - I ed.) La DEFINIZIONE del T.C.I.: si tratta della visita di location per motivazioni di piacere (no troupe) indipendentemente dalla visione effettiva del film, del programma tv, dello spot pubblicitario o di un prodotto audiovisivo in genere - Il “Movie Tour”: visita alle location reali di uno o più film, organizzata dai turisti oppure da un ente pubblico o privato che vende il servizio Il cineturismo e i cineturisti - Il Cineturismo coniuga: Turismo moderno di massa→ omologazione: viaggio-fuga-nonluogo e Turismo “postmoderno” di nicchia→ differenziazione: viaggio-ricerca-luogo ↓ NECESSITA QUINDI DI personalizzazione del viaggio e flessibilità dell’offerta - Il “Cineturista”, un profilo psicografico (cfr. Castoldi, Manuale di tecnica turistica, Hoepli): 1. è un “vacanziero individuale di massa” (Cohen) a metà tra un turista di massa (o “integrato”) e turista contro corrente (o “apocalittico”); 2. è un “allocentrico” (Plog) a metà tra “psicocentrico” e un “midcentrico”: desiderio di conoscenza e di nuovo turismo; 3. è uno “sperimentatore” (Kotler) con livello culturale medio o alto In loco LA FILM COMMISSION (1995 Rhône-Alpes Cinéma Lyon L’Ussaro sul Tetto di J.P. Rappenau da Jean Giono con J. Binoche G. Depardieu) E’ un’istituzione pubblica (regionale o comunale) senza fini di lucro che promuove politiche di mktg territoriale per: a) incentivare produzioni di cinema, tv, pubblicità; b)sostenere indirettamente l’industria cinematografica locale AZIONI E FUNZIONI F.C.: Mediazione tra produzione, enti pubblici e privati ed offrono alcuni servizi quali: a) Banca dati di location e personale specializzato locale (professionisti, tecnici, comparse, ecc.); b) Permessi per riprese (organizzazione logistica); c) Assistenza pratica durante le riprese per imprevisti e mutamenti programma; d) Contributi per incentivare location e manodopera locale; e) Monitoraggio costante su soddisfazione interna ed esterna; f) Strategie per dare continuità a produzioni esterne ed interne Il cinema a Torino e in Piemonte IL SISTEMA CINEMA: 1. Film Commission1997 Tutti giù per terra, D. Ferrario. Oggi Torino è la città con il maggior numero di produzioni cinematografiche dopo Roma; 2. Museo del Cinema è il museo più visitato di Torino dopo il Museo Egizio; 3. Torino Film Festival è il Festival italiano più importante dopo Venezia e Roma IL CINETURISMO: 1. Passeggiando di set in set mappa cinematografica cartacea della città Infopoint Turismo Torino: Location, schede (15 film ‘40-2008), storia città, Museo Cine, Virtual Reality ; 2. I luoghi del cinema www.a-torino.com/turismo/itiner9.htm itinerario di 17 film classici es.: La donna della domenica di L. Comencini da Fruttero e Lucentini con Mastroianni, Bisset, Trintignan, La seconda volta di N. Moretti con V. Bruni Tedeschi 3. Torino in scena, una città in fotogramma dvd, cartina, location tour